1. Distanze impianto vigneto
NEI COLLI ORIENTALI DEL FRIULI
Effetti della distanza sulla fila
su vitigno Sauvignon
Per l’ambiente e le condizioni di prova la distanza di 1 m cultivar Sauvignon a diverse distanze
sulla fila si è dimostrata la più adeguata. Il grado zucche- sulla fila è stata portata a termine la
presente sperimentazione nella zona a
rino aumenta con il diminuire delle distanze sulla fila per doc «Colli Orientali del Friuli».
l’incremento della superficie fogliare per chilogrammo di
uva, ma diminuisce all’aumentare della produzione per Materiali e metodi
ceppo più intensamente nelle distanze sulla fila più basse La prova è stata realizzata nel perio-
do 1991-1996 nel vigneto didattico-
E. Peterlunger, L. Zulini, F. Cestari, C. Petrussi sperimentale dell’Itas di Cividale del
Friuli, su terreno franco-sabbioso-ar-
Le distanze di piantagione sono uno stanza pari o superiore all’altezza della gilloso, messo a dimora nel 1988 con
degli elementi fondamentali nella pro- parete produttiva, per limitare o elimi- la cv Sauvignon clone R3, vigoroso e
gettazione del vigneto, per le loro im- nare l’effetto di ombreggiamento da dalle interessanti caratteristiche aro-
plicazioni sui costi del materiale e su una fila all’altra, evitando o riducendo matiche, innestata su SO4 e allevata a
quelli di gestione così come sul com- di molto la competizione fra essi (In- doppio capovolto. La distanza fra i fi-
portamento delle piante e sulla pro- trieri e Filippetti, 2000). Sulla fila, in- lari era di 2,90 m; sulla fila sono state
duttività. La tendenza dei decenni pas- vece, la competizione fra viti vicine è messe a confronto distanze di m 1,40,
sati (in particolare negli anni 70 e 80) è più serrata, e per questo è utile indaga- 1,20, 1,00, 0,80 m; la tesi a distanza più
stata quella di adottare sesti di impian- re più in particolare l’effetto che la di- breve è stata allevata a capovolto uni-
to molto larghi, forme di allevamento stanza sulla fila ha sul comportamento laterale (tabella 1).
espanse, con una fertilizzazione ab- della vite (Murisier e Ferretti, 1996). I rilievi effettuati hanno riguardato
bondante per ottenere produzioni ele- Vari studi si sono occupati di questi la produzione di uva per pianta e per
vate, anche se spesso di scarsa qualità. aspetti esaminando le conseguenze ettaro, il peso medio del grappolo e il
Attualmente gli impianti italiani se- sulla produttività e sulla qualità delle numero di grappoli per pianta, la ferti-
guono in generale una tendenza all’in- uve di diverse distanze di piantagione lità delle gemme, ovvero il numero di
fittimento sia tra le file che sulla fila, (Calò e Giorgessi, 1992; Belvini et al., grappoli per germoglio prodotto dalle
con l’obbiettivo dichiarato di incre- 1986; Murisier e Spring, 1986; Murisier gemme schiuse lasciate con la potatu-
mentare particolarmente la qualità e Ziegler, 1991; Falcetti e Scienza, ra, il legno di potatura, la superficie fo-
(Intrieri, 1996). Tuttavia, per la distan- 1989; Sottile et al., 1991; Iannini et al., gliare per ceppo. Sulle uve sono stati
za fra le file la norma generalmente se- 1991; Brar e Bindra, 1986; Reynolds et analizzati gli zuccheri, l’acidità totale,
guita è quella di posizionare i filari – al., 1995; Hunter, 1998). il pH e la concentrazione di polifenoli
con orientamento nord-sud – a una di- Per determinare la risposta della totali espressi in g/L di acido gallico.
Risultati e discussione
L’effetto della distanza fra le piante
sulla fila ha condizionato significativa-
mente il comportamento vegetativo e
produttivo delle singole piante (tabel-
Tabella 1 - Tesi a confronto nella
prova tra diverse distanze sulla
fila per il vitigno Sauvignon
Distanza Distanza Densità di Forma Gemme
sulla fila tra le file impianto di lasciate
(m) (m) (piante/ha) allevamento (n./ceppo) (*)
1,40 2,90 2.463 doppio 28,3
capovolto
1,20 2,90 2.873 doppio 27,2
capovolto
1,00 2,90 3.448 doppio 25,6
capovolto
0,80 2,90 4.310 capovolto 19,9
unilaterale
Vite di Sauvignon allevata a doppio capovolto defogliata per evidenziare la distribuzione (*) I valori delle gemme lasciate per ceppo sono la media dei
della produzione rilievi 1991-92.
SUPPLEMENTO A L ’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 16/2004 27
2. Distanze impianto vigneto
Tabella 2 - Parametri produttivi del Sauvignon e distanze sulla fila (*) Grafico 1 - Produzione di uva di
Sauvignon in funzione di den-
Distanza Legno di Legno Peso Fertilità
sulla
Produzione Produzione
potatura di potatura
Grappoli/
medio (n. grappoli/
sità di impianto e annata
(kg/pianta) (t/ha) pianta (n.)
fila (m) (kg/pianta) (t/ha) grappolo (g) germoglio)
Produzione di uva (kg/pianta)
1,40 5,80 a 14,3 b 1,48 a 3,64 c 48,4 a 117 a 1,76 a 9
1,20 4,85 b 13,9 b 1,23 b 3,55 c 43,2 b 116 a 1,76 a 8
1,00 4,53 c 15,6 a 1,16 c 4,01 b 41,6 b 113 a 1,80 a 7
0,80 3,24 d 13,0 b 1,06 d 4,58 a 30,4 c 118 a 1,77 a 6
Media 4,61 14,2 1,24 3,95 40,9 116 1,77 5
(*) Media 1991-96. 4
I valori contrassegnati dalla stessa lettera non differiscono tra loro per p ≤ 0,05 (test di Student, Newman, Keuls). 3
2
1
23
Produzione di uva (t/ha)
21
19
17
15
13
11
9
7
5
1991 1992 1993 1994 1995 1996
Piante/ha
2.463 2.873 3.448 4.310
Tabella 3 - Parametri di equili-
brio vegeto-produttivo del Sau-
vignon a diverse distanze sulla
fila (*)
Distanza Indice di Produzione Superficie
sulla fila Ravaz (kg per filare fogliare totale/
(m) uva/kg legno) (kg uva/m) uva (m2/kg)
Grappolo di Sauvignon
1,40 4,37 a 4,14 b 1,18 b
la 2). La produzione di uva e il peso versi al diverso numero di grappoli per 1,20 4,48 a 4,04 b 1,49 ab
del legno di potatura per ceppo si sono vite (connesso ovviamente al carico di 1,00 4,39 a 4,53 a 1,46 ab
ridotti, al diminuire della distanza sul- gemme lasciate), ma non al peso me- 0,80 3,31 b 4,05 b 1,66 a
la fila, del 30-40%. Riferendo invece la dio grappolo, che non è stato modifi- Media 4,14 4,19 1,45
produzione all’unità di superficie di cato dalla distanza sulla fila, così co- (*) Media 1991-96.
terreno, le differenze si sono attenuate me la fertilità dei germogli, rimasta I valori contrassegnati dalla stessa lettera non differiscono
tra loro per p ≤ 0,05 (test di Student, Newman, Keuls).
di molto, e l’unica tesi che si è distinta inalterata.
per una produzione più elevata è quel- È interessante osservare l’andamen-
la a 1 m con 15,6 t/ha. to nel tempo della produzione per Tabella 4 - Parametri di qualità
Contrariamente alle attese la tesi pianta e per ettaro: le differenze fra di- delle uve Sauvignon a diverse
meno produttiva sull’ettaro investito stanze maggiori o minori sulla fila distanze sulla fila (*)
è risultata quella più fitta. Evidente- (corrispondenti rispettivamente a un
mente in questo caso l’aumento del minore o maggiore numero di viti a et- Distanza Acidità totale Polifenoli
Zuccheri
numero di piante sulla fila non ha taro), sono più marcate all’inizio e ten- sulla fila (g/L acido pH totali (mg/L
(°Brix)
(m) tartarico) acido gallico)
compensato la minore produzione per dono a ridursi e a stabilizzarsi a mano
ceppo, presumibilmente a causa di a mano che le piante si adattano allo 1,40 19,2 a 7,82 a 3,17 a 202 a
una certa competizione a livello radi- spazio loro assegnato (grafico 1). 1,20 19,4 a 7,72 a 3,20 a 203 a
cale, che peraltro ha ridotto in manie- La qualità dell’uva è risultata per 1,00 19,4 a 7,90 a 3,17 a 175 a
ra meno che proporzionale l’attività tutte le tesi compatibile con una vini- 0,80 20,1 a 7,79 a 3,23 a 197 a
vegetativa, creando una maggiore ficazione di qualità; la distanza sulla Media 19,5 7,81 3,19 194
densità della chioma. Infatti, nelle fila non ha infatti modificato signifi- (*) Media 1991-96.
piante più fitte sulla fila, il legno di po- cativamente zuccheri, pH, acidità to- I valori contrassegnati dalla stessa lettera, non differiscono
tra loro per p ≤ 0,05 (test di Student, Newman, Keuls).
tatura per ettaro è risultato il più alto tale e polifenoli totali (tabella 4). Tut-
e il rapporto uva/legno di potatura (in- tavia si è osservata una tendenza al-
dice di Ravaz) è stato particolarmente l’aumento del grado zuccherino pas- gliare per chilogrammo di uva della
basso (tabella 3), dimostrando uno sando dalla massima alla minima di- tesi con viti più fitte (1,18 m2/kg con-
spostamento dell’equilibrio delle stanza sulla fila (1,40 e 0,80 m rispet- tro 1,66, rispettivamente) (tabella 3).
piante verso l’attività vegetativa. tivamente), che potrebbe essere mes- Per comprendere meglio il compor-
Analizzando le componenti della sa in relazione con la minore produ- tamento delle varie distanze, è stata
produzione si nota che le differenze zione per ceppo e per ettaro e con la messa in relazione la produzione di
produttive per pianta sono da ascri- conseguente maggior superficie fo- uva per pianta con il grado zuccheri-
28 SUPPLEMENTO A L ’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 16/2004
3. Distanze impianto vigneto
Grafico 2 - Rette di regressione
della concentrazione di zucche-
ri nel mosto alla vendemmia
sulla produzione di uva/ceppo
per diverse distanze sulla fila
(*) per il vitigno Sauvignon
28
1,40 m
24
Zuccheri (°Brix)
20
16
12 y = –0,985x + 25,302
R2 = 0,6968***
8
28
1,20 m
24
Zuccheri (°Brix)
20
16
12 y = –0,9234x + 23,892
R2 = 0,4175**
8
Vigneti nei Colli orientali del Friuli
28
1,00 m
24
solo indicativi, è una leggera diversa qualitativo e un eccessivo affastella-
Zuccheri (°Brix)
pendenza delle rette di regressione mento della vegetazione. Quest’ultima
20 tra le diverse tesi, da cui si deduce osservazione discende dalla valutazio-
che la concentrazione zuccherina ne del basso rapporto uva-legno ri-
16 tende a calare di più all’aumentare scontrato nella tesi con viti a 0,80 m
della produzione per ceppo quando le sulla fila, che evidenzia chiaramente
12 y = –0,909x + 23,68 distanze sulla fila sono più basse. uno squilibrio delle piante in senso ve-
R2 = 0,4361** Questa osservazione ci porta a con- getativo.
8
cludere che un aumento della produ- Possiamo in definitiva concludere
28 zione risulta più dannoso con elevate che per il vitigno Sauvignon allevato a
0,80 m densità che non a densità inferiori. In doppio capovolto la distanza di im-
24
Zuccheri (°Brix)
altre parole, le piante fitte soffrono di pianto di 1 m sulla fila è quella che ha
20
più per carichi produttivi troppo ele- consentito di ottenere complessiva-
vati. mente i risultati migliori.
16
Conclusioni Enrico Peterlunger
12 y = –1,6154x + 25,448
Dipartimento di scienze agrarie
R2 = 0,5285** In sintesi, tutte le distanze di pianta- e ambientali
8 gione esaminate sono risultate com- Università di Udine
1 2 3 4 5 6 7 8 9 prese in un range compatibile con una enrico.peterlunger@uniud.it
Produzione di uva (kg/pianta) produzione adeguata e nel lungo pe-
(*) Ogni punto rappresenta la media di 10 piante riodo le differenze fra le varie tesi si Luca Zulini
di una stessa parcella osservata nel periodo
1991-1996.
sono attenuate, presumibilmente a Dipartimento di produzione vegetale
causa di un progressivo adattamento e tecnologie agrarie
delle piante allo spazio disponibile. Università di Udine
no (valori medi del periodo 1991-96), Nel corso della prova la maggiore pro- attualmente Istituto agrario
calcolando la regressione fra questi duttività per ettaro è stata comunque di S. Michele all’Adige (Trento)
due parametri (grafico 2). Si può os- ottenuta con le distanze di 1 m sulla fi-
servare, come era lecito aspettarsi, la, mentre la qualità non è stata so- Ferdinando Cestari
che all’aumentare della produzione stanzialmente modificata dalle distan- Dipartimento di produzione vegetale
per ceppo il grado zuccherino tende a ze stesse. e tecnologie agrarie
diminuire. Tuttavia tale diminuzione Se ne deduce che un eccessivo infit- Università di Udine
è abbastanza limitata. I valori di R 2 timento sulla fila, oltre che aumentare attualmente Ilsa spa
non elevati (fra 0,4 e 0,7 circa) indica- in modo consistente i costi di impian-
no che solo una parte della variabilità to e di gestione del vigneto, dovrebbe Carlo Petrussi
(dal 40 al 70%) è spiegata dalla regres- essere accompagnato da una riduzio- Istituto tecnico agrario statale
sione e che dunque esistono altri fat- ne del carico di gemme più che pro- specializzato in viticoltura ed enologia
tori che entrano in gioco aumentando porzionale rispetto alla riduzione delle Cividale del Friuli (Udine)
tale caratteristica. Ciò che si può no- stesse distanze di impianto, allo scopo
tare, peraltro ugualmente in termini di evitare un sensibile peggioramento La bibliografia verrà pubblicata negli estratti.
SUPPLEMENTO A L ’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 16/2004 29
4. Distanze impianto vigneto
BIBLIOGRAFIA nopy physiology, vegetative and re- tement de la vigne. Revue suisse Vitic.
productive characteristics, grape Arboric. Hortic., 18 (4): 221-224.
Belvini P., Dalla Costa L., Bavaresco composition, wine quality and la-
L., Golfetto W. (1986) - Effetti della bour requirements. South African Murisier F., Ziegler R. (1991) - Effets
densità di impianto in viti allevate a Journal for Enology and Viticulture, de la charge en bourgeons et de la
doppia spalliera (GDC e Duplex). Vi- 19 (2): 35-51. densité de plantation sur le potentiel
gnevini, 13 (11): 41-49. de production, sur la qualité du rai-
Iannini B., Lavezzi A., Tomasi D., Gior- sin et sur le développement végétatif.
Brar S.S., Bindra A.S. (1986) - Effect of gessi F. (1991) - Effetti della densità Revue suisse Vitic. Arboric. Hortic., 23
plant density on vine growth, yield, di piantagione e della forma di alle- (5): 277-282.
fruit quality and nutrient status in vamento sulla risposta quali-quanti-
Perlette grapevines. Vitis, 25: 96-106. tativa di alcune cultivar dell’ambien- Murisier F., Ferretti M. (1996) - Den-
te laziale. Riv. Vitic. Enol., 44 (4): 313- sité de plantation sur le rang: effets
Calò A., Giorgessi F. (1992) - Effetti di 318. sur le rendement et la qualité du rai-
alcune pratiche colturali sul compor- sin. Revue suisse Vitic. Arboric. Hor-
tamento vegeto-produttivo della vite Intrieri C. (1996) - La densità di im- tic., 28 (5): 293-300.
allevata nell’Italia nord-orientale. pianto e l’equilibrio fisiologico: due
Agricoltura Ricerca, 14 (138/139): 41-56. principi a confronto per la viticoltura Reynolds A. G., Wardle D. A., Naylor A.
del 2000. L’Enotecnico, 32 (11): 79-94. P. (1995) - Impact of training system
Falcetti M., Scienza A. (1989) - In- and vine spacing on vine performance
fluence de la densité de plantation et Intrieri C., Filippetti I. (2000) - Plan- and berry composition of chancellor.
du porte-greffe sur la production et la ting density and physiological ba- Am. J. Enol. Vitic., 46 (1): 88-97.
qualité du moût de Pinot blanc et de lance: comparing approaches to euro-
Chardonnay cultivés en Italie dans le pean viticulture in the 21st century. Sottile I., Di Lorenzo R., Occorso G.,
Trentin. Connaissance de la Vigne et American Journal of Enology and Viti- Barbagallo M. G., Bica D., Germanà M.
du Vin, 23 (3): 151-164. culture, vol. 51, 5: 1-13. P., Nuccio A. (1991) - Confronto fra
forme di allevamento, sistemi di po-
Hunter J.J. (1998) - Plant spacing im- Murisier F., Spring J. L. (1986) - In- tatura e densità di piantagione della
plications for grafted grapevine. II. fluence de la hauteur du tronc et de la vite in Sicilia: risultati preliminari.
Soil water, plant water relations, ca- densité de plantation sur le compor- Riv. Vitic. Enol., 44 (4): 119-131.
SUPPLEMENTO A L ’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 16/2004 1