Formazione dedicata allo stress lavoro correlato come da TU 81/08 D.lgs. e s.m. e i. e d.lgs. 106/09
e le linee guida delineate della Commissione consultiva per la valutazione dello stress lavoro-correlato.
2. “Rallegratevi dei vostri
poteri interiori perché
sono la fonte della
vostra salute e della
vostra perfezione”.
IV secolo a.C. Ippocrate, medico e filosofo olistico
3. Ogni giorno abbiamo milioni di input e di
“devo” a cui far fronte.
Ogni giorno rispondiamo a nostri bisogni
e a bisogni che emergono da altri
5. Respirazione, alimentazione, sesso, sonno, omeostasi
Fisica, di occupazione, morale, familiare, di salute, di
proprietà
Autostima, autocontrollo, realizzazione, rispetto
reciproco
Amicizia, affetto familiare, intimità
sessuale
Moralità creatività
spontaneità
assenza di
pregiudizio
accettazione
Autorealizzazione
Stima
Affetto
Fisiologici
Sicurezz
a
Maslow, 1954
6. Una risposta adeguata al bisogno
emergente ci soddisfa e termina quel
bisogno lasciando il posto all’emergere
di nuovi
7. Ma quando l’integrazione tra le richieste
dell’ambiente e i nostri bisogni non
avviene.
Quando manca l’equilibrio tra ambiente e
uomo.
C’è un conflitto.
8. Tutti questi devo, gli impegni, le corse
possono creare disagio.
Manca l’equilibrio tra le richieste
esterne e le proprie necessità.
9. STRESS LAVORO CORRELATO – Aspetti
generali
Questo può generare:
Confusione
Iperattività ideativa
Accumulo di informazioni
Disagio psicologico, preoccupazione,
pensieri disturbanti, ansia…
Disagio fisico, fatica,stanchezza…
11. STRESS LAVORO CORRELATO – Aspetti
generali
Se i disagi psico – fisici
sono protratti nel tempo e derivano da:
difficoltà legate al contenuto lavorativo
(mansioni, carico di lavoro, tempistiche etc)
e/o al contesto lavorativo
(ruolo, scarsa partecipazione ai processi
decisionali, conflitti interpersonali, carriera
etc)
13. DEFINIZIONI
SALUTE, Stato di completo benessere fisico,
mentale e sociale non consistente solo in
un’assenza di malattia o infermità (1946 OMS)
LAVORO, occupazione specifica che prevede una
retribuzione ed è fonte di sostentamento
LAVORO, nel mondo moderno l'attività lavorativa
viene esplicata con l'esercizio di un mestiere o di
una professione e ha come scopo la soddisfazione
dei bisogni individuali e collettivi.”
14. Il lavoro
Il lavoro può dare potere, denaro,
nutrimento alle ambizioni, essere forza
aggregante, perno delle nostre
esistenze
Il lavoro è catalizzatore di aspettative,
in esso riponiamo speranze di un
presente e di un futuro migliore per noi
e chi dipende da noi, con i diversi
significati che ognuno gli attribuisce, e
se queste aspettative sono state
deluse catalizza le nostre frustrazioni e
disillusioni
15. Ruolo e identità
Ogni essere umano nasce con un
potenziale che si può realizzare nel
corso della vita
Tale potenziale è, quindi, variabile da
persona a persona
Il fatto che un individuo abbia più
capacità di altri non lo pone in una
posizione di superiorità
La personalità determina la nostra
identità
16. Ruolo e identità
Il ruolo definisce le relazioni solo in
determinati contesti.
Il ruolo si esplica solo in alcuni e
specifici contesti
L’identità si realizza in più dimensioni
Identità e ruolo non coincidono
18. STRESS LAVORO CORRELATO - definizioni
STRESS, sindrome generale di adattamento, ovvero
una risposta aspecifica a qualsiasi richiesta
proveniente dall’ambiente” (Hans Seley, 1975).
STRESSOR, richieste esterne, stimoli esterni
Eu - stress, stress
positivo che ci
carica e ci stimola
nel nostro lavoro
Di - stress, stress
negativo, stiamo
male e facciamo
fatica a portare a
termine il nostro
lavoro
19. STRESS LAVORO CORRELATO - Le tre
condizioni
dello stress negativo
Un’inadeguata intensità degli input
(sovra o sottovalutazione).
Un’eccessiva durata degli stessi.
Le caratteristiche di personalità del
soggetto.
20. STRESS LAVORO CORRELATO - I sintomi
del lavoratore
a livello cognitivo: perdita di
concentrazione, difficoltà ad assumere
decisioni, persistenti pensieri negativi,
diminuita abilità dei management;
a livello emozionale: perdita di
entusiasmo, irritabilità, ansia, in casi
estremi depressione;
21. STRESS LAVORO CORRELATO - I sintomi
del lavoratore
a livello corporeo: palpitazioni, mal di schiena,
mal di testa, disturbi gastrici;
a livello comportamentale: decremento della
performance, disturbi dell’alimentazione,
aumento di errori e infortuni, abuso di alcool e
tabacco, stato di sovra o sotto eccitazione ed
altri.
22. infortunio sul lavoro
assenze per malattia
turnover
procedimenti e sanzioni
segnalazioni del medico stesso
specifiche e frequenti lamentele
riduzione della produttività
STRESS LAVORO CORRELATO – Gli indici
più comuni
23. STRESS LAVORO CORRELATO – Le cause
più frequenti
ambiente e attrezzature
pianificazione dei compiti
carico e ritmi di lavoro
orari di lavoro
Mobbing
Burnout
24. STRESS LAVORO CORRELATO – il mobbing
Il mobbing è un insieme di comportamenti individuali,
volontari, illeciti e dannosi di uno o più componenti del
gruppo, gli aggressori, verso un individuo, il bersaglio o
la vittima.
È un evento sentinella in quanto può creare il
terreno per una situazione di stress lavoro
correlato all’interno dell’organizzazione lavorativa
25.
26. Il percorso di valutazione
Pianificazione della valutazione
Costituzione team di valutazione
Scelta dello strumento di valutazione
Formazione valutatori (se necessaria)
Individuazione gruppi omogenei
Valutazione preliminare
Azioni correttive (Se necessarie)
Verifica
Eventuale valutazione approfondita
Monitoraggio e aggiornamento
27. STRESS LAVORO CORRELATO – Team di
valutazione
Il datore di lavoro
Il medico competente
L’RSPP
L’RLS
28. VALUTAZIONE PRELIMINARE
(rilevazione di indicatori oggettivi e
verificabili)
Esito negativo Esito positivo
Risultato riportato
nel DVR
Pianificazione ed
adozione di
interventi correttivi
Previsione del piano
di monitoraggio
Interventi:
•Organizzativi
•Tecnici
•Procedurali
•Comunicativi
• Formativi
Valutazione
efficacia degli
interventi
Se inefficaci
Se efficaci
VALUTAZIONE
APPROFONDITA
(valutazione percezione soggettiva)
Sulle famiglie di indicatori
indagati
In imprese fino a 5 lavoratori
il datore di lavoro può
utilizzare modalità di
valutazione con garanzia di
coinvolgimento diretto dei
lavoratori nella ricerca di
soluzioni efficaci
Focus group
Interviste
semi
strutturate
Questionari
29. E come lo gestiamo lo
stress?
Strategie di coping!
30. Reazioni transitorie
allo stress
Eventi di vita
stressanti
Strategie di fronteggiamento che il soggetto, come agente attivo, può
mettere in atto a livello comportamentale, cognitivo, emotivo
• Ogni persona ha un proprio stile di coping
Crescita psicologica
Nessun cambiamento
psicologico stabile
Cambiamento
psicologico negativo
STRATEGIE DI COPING?
31. COPING
FOCALIZZATO
SUL PROBLEMA
COPING
FOCALIZZATO
SULLE EMOZIONI
COPING DI
AVVICINAMENTO
•Progettazione
•Ricerca di
supporto
strumentale
•Coping orientato
al compito
•Coping attivo
•Ricerca di
confronto
•Ristrutturazione
cognitiva
•Ricerca di supporto
emotivo
•Rivolgersi alla
religione
•Accettazione
•Reinterpretazione
positiva
COPING DI
EVITAMENTO
•Evitamento del
problema
•Disinvestimento
comportamentale
•Negazione
•Distrazione
•Disinvestimento
mentale
•Credere vero ciò
che si desidera
•Ritiro sociale
STRATEGIE DI COPING
32. Risorse di resilienza a livello:
• Individuale
• Sociale, relazionale
Termine di origine latina, indica il grado con cui una
struttura metallica è capace di resistere a un urto.
In psicologia indica un costrutto multidimensionale che
facilita un adattamento efficace e promuove lo sviluppo
della persona anche in contesti di vita altamente
stressanti.
È la capacità di trasformare un’esperienza stressante o
dolorosa in un processo di crescita e di apprendimento,
che può portare anche alla riorganizzazione del proprio
percorso di vita.
La RESILIENZA
33. Persone con alto livello di resilienza, poste di fronte ad un evento
stressante, indotto sperimentalmente, tendono a valutarlo come
una sfida, mentre individui con bassi livelli di resilienza lo valutano
come una minaccia.
• Elevata capacità di resistenza a condizioni potenzialmente
stressanti
• Capacità di trasformazione verso una nuova condizione più
vantaggiosa
• Conseguente evoluzione positiva in termini di benessere psico-
sociale
LA RESILIENZA
34. RISORSE INTERNE DI
RESILIENZA
• Locus of control interno: soggetto percepisce di
poter controllare le cause degli eventi e di poter
influenzare a proprio vantaggio gli eventi esterni
• Autoefficacia generalizzata: il soggetto valuta
complessivamente il proprio senso di competenza
nelle diverse circostanze della vita
• Ottimismo disposizionale: disposizione mentale
ad attendersi eventi favorevoli in futuro in modo
realistico, cioè valutando e tenendo in
considerazione i vincoli e i feedback forniti
dall’ambiente fisico e sociale.
35. RISORSE INTERNE DI
RESILIENZA
• Autostima: considerazione positiva di se stessi ed
elevato grado di valorizzazione e di accettazione delle
proprie caratteristiche
• Hardiness: fattore di personalità composto da:
impegno: atteggiamento proattivo verso le
circostanze
controllo: chi percepisce possibilità di controllo
ritiene anche di poter influenzare a proprio vantaggio
gli eventi esterni, (considera il rimanere passivi come
una perdita di tempo)
sfida: orientamento a decodificare il cambiamento in
termini di minaccia o di opportunità di crescita
36. RISORSE INTERNE DI
RESILIENZA
• Dimensione di Senso: tensione radicale dell’uomo
a trovare e realizzare un senso e uno scopo
A livello operativo 3 componenti:
cognitiva, dare significato alla propria vita
motivazionale, sistema di valori costruito da
ciascun individuo
affettiva, sentimenti di soddisfazione e pienezza
derivanti dal raggiungimento di obiettivi specifici
“Trovare un senso alla propria esistenza è un’esigenza
fondamentale di ogni essere umano, che si fa
particolarmente critica in alcuni momenti di
transizione” V. Frankl, 1962
37. • come scambio di interazioni supportive
• coinvolgimento della rete familiare e sociale
RISORSE ESTERNE DI
RESILIENZA
FACCIAMO RETE!!
38. E, allora, come lo gestiamo lo
stress?
Problem Solving
Arginare l’Effetto
Dirompente
Pensieri Automatici e
Illogici
Autostima
39. E come lo gestiamo lo stress?
Problem Solving
• valutazione del problema,
• definizione degli obiettivi,
• individuazione delle risorse disponibili
e delle alternative possibili,
• pianificazione della strategia di azione,
• attuazione della soluzione individuata,
• valutazione del risultato
40. E come lo gestiamo lo stress?
Arginare l’Effetto
Dirompente
• gestione dell’ansia,
• tecniche di rilassamento,
• meditazione,
• tecniche di respirazione e controllo dei
muscoli e della postura
41. E come lo gestiamo lo stress?
Pensieri Automatici e
Illogici
• sulla consapevolezza e sul controllo dei
pensieri automatici e illogici che
amplificano e mantengono l’esperienza
di stress
42. E come lo gestiamo lo stress?
Autostima
• sulla valutazione di sé, delle proprie risorse
interiori, della propria autostima.
• Virginia Satir scrive “ quando mi sento bene con
me stesso e mi piaccio, ci sono ottime possibilità
che riesca ad affrontare la vita da una posizione di
dignità, onestà, energia, amore e realismo. Questo
è lo stato di autostima alto. [..] se non mi piaccio mi
svaluto e mi punisco. Affronto la vita da una
posizione di paura e impotenza. Punisco
ciecamente me stesso e gli altri. Divento di volta in
volta remissivo o tiranno. Ritengo gli altri
responsabile delle mie azioni. Questo è uno stato
di bassa autostima” (tratto da In famiglia come
va?....)