3. Società fondata sulla crescita “ L'economia, dominata dalla logica finanziaria, si comporta come un gigante che non è in grado di stare in equiibrio se non continuando a correre, ma così facendo schiaccia tutto ciò che incontra. ” W.Hoogendijk
7. Mondo finito vs Crescita Infinita 2° Legge della termodinamica : E’ impossibile realizzare una trasformazione il cui unico risultato preveda che tutto il calore assorbito da una sorgente omogenea sia interamente trasformato in lavoro PRINCIPIO DI ENTROPIA
11. L ’ impostura del pil – Un esempio Paese che retribuisce 10% abitanti per distruggere + 10% costruire Vs 20% lavora in salute, istruzione, cultura e divertimento Stesso aumento del PIL ! Il PIL non misura il benessere reale!
18. Movimento per la Decrescita Felice Secondo il nostro movimento l'azione si deve attuare su tre livelli, come uno sgabello a 3 gambe : Politica Tecnologie Stili di vita
21. IL TEMPO “ LIBERATO ” Lavorare di meno per dedicare più tempo alle esigenze spirituali, alle relazioni umane, familiari,sociali, erotiche, culturali, religiose. A guardare le nuvole… A dedicarsi allo studio disinteressato, per il solo gusto di sapere. A dipingere, ascoltare musica e suonare, contemplare, leggere e scrivere poesie, pregare. A fare esperienza di vita insieme ai propri figli invece di compensare con l ’ acquisto di cose i sensi di colpa che si provano quando si affidano tutto il girno a estranei perchè si passa tutto il giorno a lavorare per guadagnare i soldi necessari per comprare le cose che acquietano i sensi di colpa. ” Maurizio Pallante La decrescita non può che essere FELICE!
23. Esempio di Tecnologie della Decrescita Microcogenerazione Anni '70 – Istituto Ricerche FIAT
24. Tecnologie della Decrescita Lo sforzo tecnologico, più saggiamente, dovrebbe mirare a: 1)consumare meno energia; 2)consumare meno materie prime; 3)produrre meno rifiuti.
28. “ L'utopia è come l'orizzonte: cammino due passi, e si allontana di due passi. Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi. L'orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l'utopia? A questo: serve per continuare a camminare. " Eduardo Hughes Galeano Un ’ Utopia concreta Pessimismo della ragione Ottimismo della volontà
29. LETTURE CONSIGLIATE La Decrescita Felice Maurizio Pallante Edizioni per la decrescita Breve trattato sulla decrescita serena Serge Latouche Bollati Boringhieri Meno e meglio Maurizio Pallente Bruno Mondadori La scommessa della decrescita Serge Latouche Feltrinelli
30. Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole; più comodità, ma meno tempo; più lauree, ma meno buon senso; più conoscenza, ma meno giudizio; più esperti, ma più problemi; più medicine, ma meno salute. Abbiamo fatto tutta la strada fino alla luna e indietro, ma abbiamo problemi ad attraversare la strada per incontrare il nuovo vicino. Costruiamo più computer per contenere più informazioni e produrre più copie che mai, ma abbiamo meno comunicazione. Siamo migliorati sulla quantità, ma peggiorati sulla qualità. Questi sono i tempi dei fast-food e della digestione lenta; dei grandi uomini, ma dai piccoli caratteri; profitti veloci, ma relazioni di poco valore. E’ un tempo in cui c’è molto fuori dalla finestra, ma poco nella stanza. DALAI LAMA Il pensiero decrescente del Dalai Lama
Notas del editor
ENTROPIA e non completa reversibilità delle trasformazioni dell ’energia (sotto diverse forme) e della materia .
Fatte queste precisazioni, si può dare una definizione della decrescita come riduzione della produzione e del consumo di merci che non sono beni e come aumento della produzione e dell’uso di beni che non sono merci. Ma riducendo la produzione e il consumo di una merce che non è un bene non ci si priva di nulla, non si fa nessuna rinuncia. Aumentando la produzione e l’uso di un bene che non è una merce non si fa nessun sacrificio. Non è necessario far scender in campo l’austerità, la sobrietà, la temperanza, la moderazione, che per altro sono virtù inestimabili, valori trasformati in vizi dalla necessità di indurre ad acquistare compulsivamente le quantità crescenti di merci immesse sul mercato dalla crescita del pil. L’attore protagonista nello scenario della decrescita è l’intelligenza
TEMPO LIBERATO: non è tempo libero, immediatamente catturato dagli industriali dello svago, della salute, della distensione, ma una riconciliazione, spesso difficile e contraddittoria, dell'individuo con se stesso
IL TEMPO “ LIBERATO ” il tempo per fare il proprio dovere di cittadino, il piacere della produzione libera, artistica, originale, la senzazione del tempo ritrovato per il gioco, la contemplazione, la meditazione , la conversazione o semplicemente la gioia di vivere