4. Formazione
La nascita delle stelle è stata osservata con l'ausilio dei
grandi telescopi di terra e soprattutto dei telescopi spaziali (in particolar
modo Hubble e Spitzer). Le moderne tecniche di osservazione dello spazio
nelle varie lunghezze d'onda dello spettro elettromagnetico, soprattutto
nell'ultravioletto e nell'infrarosso, e l'importante contributo
della radioastronomia, hanno permesso di individuare i luoghi di
formazione stellare. Le stelle si formano all'interno delle nubi molecolari,
delle regioni di gas ad "alta" densità presenti nel mezzo interstellare,
costituite essenzialmente da idrogeno, con una quantità di elio del 23–
28% e tracce di elementi più pesanti. Le stelle più massicce che si
formano al loro interno le illuminano e le ionizzano in maniera molto forte,
creando le cosiddette regioni H II; un noto esempio di simili oggetti è
la Nebulosa di Orione. La formazione di una stella ha inizio quando una
nube molecolare inizia a manifestare fenomeni di instabilità
gravitazionale, spesso innescati dalle onde d'urto di una supernova o
della collisione tra due galassie. Non appena si raggiunge una densità
della materiatale da soddisfare i criteri dell'instabilit di Jeans, la regione
inizia a collassare sotto la sua stessa gravità.