La fine dell’Ottimizzazione per i Motori di Ricerca viene ciclicamente annunciata da qualche anno. Come stanno realmente le cose? Ha ancora senso, alla luce degli ultimi cambiamenti, fare SEO? E qual è il ruolo dei social network?
Il SEO è morto? Scenari attuali e prospettive future.
1. Il SEO è morto?
Scenari attuali e prospettive future
CosenzaLab - 26 aprile 2012
2. Google Panda: l’Update che ha fatto
molte vittime eccellenti. E innocenti.
Aggiornamento
dell’algoritmo di Google
entrato in funzione nel
2011, ha come obiettivo
dichiarato quello di
rilevare (e classificare di
conseguenza) non solo
la rilevanza di un
contenuto web rispetto
ad una chiave di ricerca,
ma anche la sua
“qualità”.
In questa lotta senza
quartiere allo SPAM,
molte SERP sono state
stravolte.
3. L’ultimo (in ordine di tempo) annuncio
della “Morte del SEO”
“Il SEO è un bug che Google sta cercando
di riparare.” (Jonathan Rockway, dipendente Google)
Hacker News - 1 febbraio 2012
Il fatto che, attraverso le tecniche di ottimizzazione SEO, si
possano manipolare i risultati organici di Google sarebbe,
secondo Rockway, da considerarsi un danno economico per
l’azienda: facendo SEO si possono raggiungere buone posizioni
nelle SERP senza acquistare da Google i cosiddetti “Link
Sponsorizzati”.
L’azienda ha in seguito preso le distante da Rockway, che ha
fatto comprensibilmente retromarcia.
4. Ma allora come si spiega questo?
Il sito web
autoinsurancequoteseasy.com,
registrato a dicembre 2010, dalla
metà del 2011 è arrivato al
secondo posto negli USA per
chiavi di ricerca tra le più
competitive del mercato
(nell’esempio “car insurance”).
Ha utilizzato tecniche SEO
tradizionali, alcune delle quali
consigliate anche da Google, in
maniera massiccia e progressiva.
Il traffico generato da questa
posizione è stato stimato in 4,5
milioni di dollari al mese!
5. Questa è la “grande qualità” del sito
Costituito da un’unica
pagina, il sito in
questione presenta un
modulo per la “call-to-
action” e contenuti
scarsamente
informativi.
L’intervento di un
quality rater di Google,
quasi certamente
allertato da un
concorrente, ha messo
fine alla sua ascesa nei
primi mesi del 2012.
6. Cosa dedurre da questa storia?
• Il SEO non è ancora superato
• L’algoritmo di Google può essere
beffato
• L’applicazione di tecniche “White
Hat” sembra avere migliore efficacia
rispetto a quelle “Black Hat”.
• I siti di qualità molto bassa hanno
vita relativamente breve nei motori
di ricerca
7. Come fare SEO nel futuro?
• Applicare tecniche White Hat
• Ottimizzare solo siti di “qualità”
• Curare in particolare la “User Experience”
• Abbinare al SEO tradizionale anche il Social Media
Marketing (SMM)