3. Andamento della prevalenza della leptospirosi
in USA e CANADA
250
200
150
100
50
0
1970
1972
1974
1976
1978
1980
1982
1984
1986
1988
1990
1992
1994
1996
1998
A B
Ward et al., JAVMA, 2002
4. ATTUALITA’: “FORME ATIPICHE”
elevata incidenza zoonosi emergente
Sierogruppo grippotyphosa
Sierogruppo pomona
Sierogruppo australis
• Maggiore attenzione da parte del mondo scientifico
• Differenze epidemiologiche e patogenetiche
• Ospiti di mantenimento/accidentali ?
• Tropismo organico differente e non specifico
• Leptospiruria prolungata ?
• Estrema variabilità sintomatologica
5. LEPTOSPIRA
DAL GRECO SOTTILE E SPIRALE
• Estremità ripiegate ad uncino, 2 filamenti
• Membrana composta anche da lipopolisaccaridi LPS
(ruolo determinante nell’immunità e all’origine della specificità
antigenica delle sierovarianti)
• Movimenti di contorsione attorno all’asse longitudinale
7. LEPTOSPIRA
Ordine
SPIROCHETALES
Famiglie
SPIROCHETACEAE LEPTOSPIRACEAE
Genere
Leptospira
Specie
… interrogans biflexa
8. LEPTOSPIRA
Classificazione sierologica
Suddivise in “SIEROGRUPPI” e “SIEROVARIANTI”
SIEROVARIANTI (serovar): definite in base a specifici
antigeni di superficie
SIEROGRUPPO (serogroup): insieme di sierovarianti
con affinità antigeniche
al MAT (test di microagglutinazione)
10. LEPTOSPIRA: EZIOLOGIA, CARATTERI COLTURALI
• Germi aerofili ma sviluppano anche in anaerobiosi
• Temperatura ottimale di crescita fra 28-30 °C
(ma abitualmente crescono a 37 °C)
• Terreni colturali con siero di coniglio o albumina sierica
acidi grassi a lunga catena, vit. del gruppo B, Ca, Mg
pH neutro
11. LEPTOSPIRA: EZIOLOGIA
• Scarsamente resistenti nell’ambiente:
a) ideale pH neutro o alcalino, terreno umido
(acque superficiali)
b) nelle urine acide (pH 5 - 5.5) morte in poche ore,
ma sopravvivono anche 3-6 settimane in urine
diluite in acqua piovana o in terreno umido,
imbevuto di pioggia (acque stagnanti)
16. EPIDEMIOLOGIA
OSPITI DI MANTENIMENTO
• Si possono ammalare ma raramente muoiono
• Superata la malattia, localizzazione e replicazione
delle leptospire a livello dei tubuli renali
eliminate con le urine
• Urina liquido organico più contaminato
• Infetta stagni, pozzanghere (T 19-30°C - ombra!)
con sopravvivenza fino a 6 mesi.
• Elevata sensibilità a pH acido e agenti fisico-chimici
17. EPIDEMIOLOGIA
OSPITI ACCIDENTALI
• contagio nell’habitat degli ospiti di mantenimento
• contagio da parte degli ospiti di mantenimento
nell’habitat dell’ospite accidentale
• contagio tra ospiti accidentali
Malattia di Weil nell’uomo (L. icterohaemorragiae)
Ospite di mantenimento roditore - ospite accidentale uomo
Infezione accidentale da L. canicola nell’uomo con ospite di
mantenimento cane.
18. EPIDEMIOLOGIA: TRASMISSIONE
VIA INDIRETTA:
- la più frequente
(acqua o alimenti infetti/contaminati)
ALTRE VIE:
a) verticale: (utero - uomo - ovino - suino)
aborto e infertilità (suino, bovino e cane)
L. bataviae
b) orizzontale: morsi, via venerea
(suini e bovini)
c) attraverso zecche: zecche portatrici
per 500 giorni
19. EPIDEMIOLOGIA: “FORME CLASSICHE”
OGGI IN NETTA REGRESSIONE ridotta incidenza
L. icterohaemorrhagiae: carattere di stagionalità
• colpiti soprattutto cani da caccia
• punte massime tarda estate-autunno (inizio caccia, pioggia)
• contagio indiretto: acqua o alimenti
L. canicola: carattere non stagionale !
- malattia di Stoccarda o tifo del cane
- caratterizzata da nefrite interstiziale uremigena,
gastroenterite emorragica e stomatite ulcerosa
20. EPIDEMIOLOGIA: “FORME ATIPICHE”
Sierogruppo grippotyphosa
Sierogruppo pomona
Sierogruppo australis:
• Manca letteratura specifica per questo sierogruppo
• Isolamento e sieropositività in numerose specie
(ospiti di mantenimento)
• Stagionalità ?
• Quadri clinici e sintomatologici da definire
55% delle leptospirosi canine
(4369 campioni di esaminati, positivi lepto. 6,36%)
Cerri D. et al., Microbiologica, 26, 383-389, 2003
21. EPIDEMIOLOGIA: “FORME ATIPICHE”
1) OSPITE DI MANTENIMENTO
2) OSPITE ACCIDENTALE
malattia clinicamente più grave
fase di eliminazione più breve ?
23. PATOGENESI: FASE DI INVASIONE O SETTICEMICA
GIORNO 0 ESPOSIZIONE ALLE LEPTOSPIRE
PENETRAZIONE A LIVELLO
DELLE MUCOSE
LEPTOSPIREMIA
VASCULITE
PENETRAZIONE NEI VARI TESSUTI E ORGANI
GIORNO 7
REPLICAZIONE NEI TUBULI RENALI
TROPISMO
GIORNO 14 LEPTOSPIRURIA RENALE
STATO DI PORTATORE
ELIMINAZIONE COMPLETA STATO DI PORTATORE
DELLE LEPTOSPIRE CRONICO
24. PATOGENESI
TOSSINA ASSOCIATA ALLA MEMBRANA
CELLULARE DELLE LEPTOSPIRE
- LIPOPOLISACCARIDI LPS -
Emolisine, fosfolipasi
Tossine citotossiche
?
Reazione immunitaria-immunomediata
25. PATOGENESI: COINVOLGIMENTO RENALE (ACUTO O CRONICO)
TUBULO-NEFROSI
NEFRITE INTERSTIZIALE
L. CANICOLA
L. ICTEROHAEMORRAGIAE
L. GRIPPOTYPHOSA
L. POMONA
L. AUSTRALIS
…
26. PATOGENESI: COINVOLGIMENTO EPATICO (ACUTO O CRONICO)
INTERESSE NELLA MEDICINA COMPARATIVA
EPATITE CRONICA: effetto citotossico su endotelio
e membrane epatocita
Possibilità che glicoproteine batteriche agiscano da
adiuvante immunologico
Gravi alterazioni vascolari, meccanismi immunitari,
infiammazione cronica con fibrosi e insufficienza
epatica
31. CLINICA: FORME TIPICHE e ATIPICHE
FORME IPERACUTE
(fulminanti)
FORME SUB-ACUTE
FORME ACUTE
FORME CRONICHE
32. CLINICA: QUADRI SINTOMATOLOGICI
1. FORMA ACUTA EMORRAGICA
2. FORMA DI TIPO UREMICO
Malattia di Stoccarda: L. canicola, L. pomona,
L. bratislava, L. grippotyphosa, L.hardjo
3. FORMA DI TIPO ITTERICO
4. FORME LATENTI: andamento cronico con decorso
di mesi o anni (nefrite tubulo-interstiziale cronica)
5. MODS: sindrome da disfunzione multiorganica
35. CLINICA: LEPTOSPIROSI CLASSICA
COINVOLGIMENTO D’ORGANO DIPENDENTE DALLA
SIEROVARIANTE INTERESSATA
L. icterohaemorragiae
a) forma emorragica acuta
b) forma epatica e renale subacuta o acuta
L. canicola
- nefrite interstiziale sub-acuta/cronica
- minor coinvolgimento epatico
36. CLINICA: LEPTOSPIROSI EMERGENTI
GRADUALE CAMBIAMENTO DELL’ EPIDEMIOLOGIA
a) piani vaccinali
b) aumentata presenza di portatori fra i mammiferi
selvatici (es.: Riccio)
QUADRO DOMINANTE DI DANNO RENALE CON
POSSIBILE INTERESSAMENTO MULTIORGANICO
SIEROVARIANTI INTERESSATE: pomona,bratislava, grippotyphosa,
hardjo, australis
37. CLINICA: LEPTOSPIROSI EMERGENTI
INDAGINE EPIDEMIOLOGICA
Controllo a campione su 1462 sieri stoccati da
cani afferiti al Dipartimento nell’anno 2002
• Positività rilevata: 2,86% (1.35% - 4.38% c.i. 95%)
a Leptospira interrogans SIEROGRUPPI NON VACCINALI
• 20 casi positivi al sierogruppo australis da
Settembre 2001 a Settembre 2004
• 5 casi positivi ad altri sierogruppi (grippotyphosa e
pomona)
38. RETROSPETTIVO CLINICO
Sierogruppo australis: 20 casi
Positività sierologica al MAT con titoli
variabili tra 1:200 e 1:6400 (mediana 1:3200)
16 cani con sintomi clinici compatibili
4 cani asintomatici (convivenza)
18 soggetti da ambienti rurali
9 cani da caccia
2 soggetti da ambiente domestico
39. RISULTATI: Sintomi d’esordio
depressione 87,50%
vomito 81,25%
anoressia 68,75%
tendenza al decubito 43,75%
oliguria/anuria 43,75%
dolore addominale 37,50%
diarrea 37,50%
ipotermia 25,00%
poliuria 25,00%
ipertermia 18,75%
0% 20% 40% 60% 80% 100%
• Esordio acuto 15
• Esordio subacuto 1
• 6,3 gg in media tra comparsa dei sintomi e ricovero
49. RISULTATI: esame istologico n = 9
degenerazione infiammazione glomerulo tubulo interstizio acuto subacuto cronico
x assenti x x x
x x x x
x x x x x x
x assenti x x
x x x
x assenti x
assenti x x x x
x x x x x x
x x x x x
Nefrite tubulo-interstiziale acuta/subacuta in 6 soggetti
Nefrite interstiziale cronica in 2 soggetti
Amiloidosi glomerulare con tubulo nefrosi in 1 soggetto
59. DIAGNOSI: DD sindrome itterica epatocolestasi
FORME ACUTE ALTRE CAUSE
Ittero Epatite di Rubarth
Vomito Biotossine
Dolore Tossici minerali e organici
addominale Crisi emolitiche acute
Diarrea (Melena)
Coma ALTRE CAUSE
FORME CRONICHE
Come sopra
Dimagrimento Accumulo di Rame
Disoressia Fenobarbitale, fenitoina
PU / PD Ossibendazolo,
Turbe neurologiche Dietilcarbamazina
(Ittero, vomito e diarrea) Neoplasie
(Diatesi emorragiche) Vasculopatie
60. DIAGNOSI: DD sindrome uremica
ALTRE CAUSE
FORME ACUTE (più frequenti)
Vomito,Diarrea Cause cardiovascolari
Alitosi Glicole etilenico
Stomatite ulcerosa Tetracloroetilene
Anuria/Poliuria Veleno di Serpente
Coma Mio-Emoglobinuria
Anfotericina B
Ipotermia Amminoglicosidi
Sulfamidici
FORME CRONICHE Tetracicline
Dimagrimento Antineoplastici
Anemia Corticosteroidi-FANS
LES
Stomatite Filaria, Leishmania
PU/PD Diabete
(Disoressia, vomito, ipotermia) Pennicilline
Cefalosporine
61. DIAGNOSI: diagnosi diretta
DIAGNOSI DIRETTA:
- SANGUE (prima settimana)
NO citrato, SI eparina.
- URINE (dopo 10° giorno: massimo 3-4 settimane)
(ideale la cistocentesi e trattamento con furosemide)
MICROSCOPIO A CAMPO OSCURO (occhio esperto!!)
RIDOTTA SENSIBILITA’
IMMUNOCOLORAZIONE O COLORAZIONE PEROSSIDASICA
RIDOTTA SENSIBILITA’
62. DIAGNOSI
IFI cross-reazione sierogruppi vaccinali e altre
spirochete ambientali
ELISA cross-reazione sierogruppi vaccinali e altre
spirochete ambientali
PCR Leptospiruria intermittente!
urinocoltura spesso sieronegatività alle serovar isolate
MAT TEST DI MICROAGGLUTINAZIONE “gold standard”
63. DIAGNOSI: diagnosi indiretta
POSITIVITA’ NON PRIMA
DI 8-9 GIORNI DALL’INFEZIONE
1) AGGLUTINAZIONE MICROSCOPICA - MAT
(non discrimina fra IgG e IgM)
PRELIEVI A T0 E VALUTAZIONE DEI CONVALESCENT TITERS già dopo 6-10gg per:
• POSITIVITA’ : INCREMENTO > 4 VOLTE IN SOGGETTO NON TRATTATO
• per CONFERMA del SIEROGRUPPO: ANCHE SENZA INCREMENTO DEL TITOLO
MAT IN SOGGETTI TRATTATI ( NON E’ UNA SIEROCONVERSIONE)
2) TECNICHE IMMUNOENZIMATICHE - ELISA
(in grado di discriminare fra IgM e IgG)
64. DIAGNOSI: diagnosi indiretta - MAT
COMUNANZA ANTIGENICA FRA LE SEROVAR PERCIO’ LA
POSITIVITA’ È RIFERITA AL SIEROGRUPPO
AGENTE CAUSALE: SIEROGRUPPO CHE PROVOCA IL
TITOLO PIU’ ALTO
SPESSO POSITIVITA’ MULTIPLE
EFFETTO PARADOSSO: nell’uomo non sempre la serovar
che dà titolo maggiore è la responsabile della patologia
Nella nostra esperienza 18 cani il titolo più elevato al 1°
MAT è rimasto il più elevato nel convalescent titer
65. DIAGNOSI: diagnosi indiretta - MAT
IMPOSSIBILE IDENTIFICARE LA SIEROVARIANTE
CON IL MAT
POSSIBILITA’ DI FALSI NEGATIVI
NELLE FORME ACUTE E CRONICHE
RARAMENTE UN CANE VACCINATO PRESENTA
TITOLI ANTICORPALI > 800 (L.ictero e canicola)
66. DIAGNOSI: diagnosi indiretta - ELISA
IgM PRESENTI 1 SETTIMANA DOPO INFEZIONE
(prima degli anticorpi agglutinanti)
IgG PRESENTI DOPO 2 SETTIMANE
FORME ACUTE: ↑ IgM e ↓ IgG
FORME PREGRESSE O VACCINALI: ↑ IgG e ↓ IgM
I saggi ELISA possono presentare ridotta specificità
per crossreazioni con Borrelia e altre spirochete non
patogene
68. DIAGNOSI: PCR
nei casi acuti è utile affiancare al MAT la PCR
Limiti PCR
• la leptospiruria è intermittente
• il trattamento antibiotico determina rapidamente la
negativizzazione delle urine
• nelle urine acide le leptospire non sono più evidenziabili
• necessario stabilizzare le urine con PBS pH 7.4 entro 2 h
dalla raccolta e inviarle refrigerate al laboratorio
• la PCR dalle urine presenta inconvenienti che ne limitano
l’efficacia (presenza di inibitori)
ALTRE MATRICI ORGANICHE ?
69. DIAGNOSI: PCR
target PCR: approccio multiplex PCR per amplificare gene per
RNA ribosomiale 16s
si utilizzano 2 coppie di primer
primer g1/g2 amplificano tutte le leptospire patogene
(amplicone 285 bp) con eccezione di L. kirschneri (che
include grippotyphosa) e L. sejroe
primer b64-i/b64-ii amplificano L. grippotyphosa e L. sejroe
(amplicone di 352 bp)
71. DIAGNOSI: PCR
target PCR:
approccio PCR + RLFP amplificare gene flagellare flaB
si utilizza 1 coppia di primer che amplifica tutte le leptospire
patogene e non patogene con un amplificato di 793 bp
si taglia l’amplificato con enzimi di restrizione ed in base al
polimorfismo dei frammenti di restrizione si identifica la
leptospira
73. PROGNOSI
PAZIENTI INTENSIVI
MORTALITA’ ELEVATA
(60-70%)
IN PRESENZA DI MODS E ANURIA
IN RELAZIONE ALLA FORMA E ALLA SIEROVARIANTE
74. PROGNOSI: 20 casi L. australis
Differenze statisticamente significative
dei parametri biochimici
al momento dell’ammissione
tra soggetti sopravvissuti e deceduti
Mediana
sopravvissuti deceduti
Albumina (g/dl) 2.73 1.83 p = 0.005
Troponina I (ng/ml) 0.36 10.7 p = 0.01
CRP (mg/dl) 3.4 4.5 p = 0.04
75. PROGNOSI: 20 casi L. australis
Differenze statisticamente significative dei
parametri urinari al momento dell’ammissione
tra soggetti sopravvissuti e deceduti
Mediana
sopravvissuti deceduti
uTp/crea 2.7 13.9 p = 0.015
Albuminuria (mg/dl) 43 295 p = 0.0006
Non c’è differenza statisticamente significativa tra soggetti sopravvissuti
e deceduti per i seguenti parametri:
Stick urinario: Peso specifico
emoglobina
glucosio
albumina
76. PROFILASSI VACCINALE
inizio 2-3 mesi con 2 richiami distanziati (3-4 sett)
RICHIAMI OGNI 6 MESI ? (Breve durata IgG)
Immunità vaccinale > 1 anno
Probabile risposta vaccinale cellulo-mediata
Cani protetti anche se [IgG] basse/assenti
Klaasen HLBM, Molkenboer MJCH, Vrijenhoek MP, Kaashoek MMJ
“Duration of immunity in dogs vaccinated against Leptospirosis with a
bivalent inactivated vaccine” Veterinary Microbiology, 95, 121-132, 2003
79. TERAPIA SPECIFICA
FASE LEPTOSPIREMICA
• PENICILLINA G antibiotico di scelta
(40.000-80.000 UI/Kg OGNI 12-24 ORE per almeno
2 settimane)
• utili anche AMOXICILLINA e AMPICILLINA
(RIDURRE IL DOSAGGIO SULLA BASE DELLA CREATININEMIA)
dopo FASE ACUTA, o in caso di
PORTATORE CRONICO
• DOXICICLINA (2.5-5-10 mg/Kg SID –BID)
(STREPTOMICINA E TETRACICLINE: nefrotossici!)
80. TERAPIA: INSUFFICIENZA RENALE ACUTA
1) correzione dello stato uremico e dello squilibrio
idro-elettrolitico/acido basico
2) ripristinare un’adeguata produzione di urina
3) monitorare input/output urinario
4) misurare la pressione arteriosa
5) controllo delle coagulopatie
6) fornire un adeguato supporto nutrizionale
eventualmente parenterale
81. TERAPIA: INDICATORI DI SQUILIBRIO IDRICO
PESO CORPOREO
TURGORE CUTANEO
EMATOCRITO
PROTEINE PLASMATICHE, Albumina
TEMPO DI RIEMPIMENTO CAPILLARE
PRESSIONE ARTERIOSA
FREQUENZA e CARATTERI DEL POLSO
PRESSIONE VENOSA CENTRALE
82. TERAPIA: CORREZIONE TURBE COAGULATIVE
Eparina (Liquemin®, Calciparina®)
Terapia preventiva ? 50-100 U.I. /Kg
S.C. TID
Eparina (Liquemin®, Calciparina®)
100 1000 U.I. /Kg S.C. TID
(monitoraggio aPTT, ATIII)
Eparina frazionata (Seleparina®)
Terapia in corso 50- 100 U.I. /Kg S.C. BID
(monitoraggio ATIII)
di CID
Utilizzo di emoderivati
(plasma fresco congelato)
ASPIRINA
83. TERAPIA: CORREZIONE oliguria/anuria
• MANNITOLO (10-25%):
0.5-1 g/Kg IV IN 30 minuti
SE LA DIURESI VIENE RISTABILITA:
continuare con 1-2 g/Kg ogni 4-6 ore IV per 24-48
• FUROSEMIDE:
2-4 mg/Kg IV dopo correzione deficit fluidi.
SE LA DIURESI INIZIA:
ripetere dopo 8 ore con diuresi
protratta per 24-48 ore (controllare volemia!!)
• DOPAMINA: (eventualmente+furosemide)
1-5 µg/Kg/minuto IV – MONITORARE ECG
• DILTIAZEM 1-5 µg/Kg/minuto
84. TERAPIA: EMODIALISI INDICAZIONI
Insufficienza renale acuta/cronica
Avvelenamenti/sovradosaggio di farmaci
Ipervolemia
124 casi sottoposti a dialisi:
Sopravvissuti 41%:
18% dei casi da cause tossiche (12% glicole etilenico)
56% dei casi da cause metaboliche ed emodinamiche
70% dei casi da cause infettive (76% dei leptospirotici)
(Francey e Cowgill, Proc. 12 ECVIM, 2002)
85. TERAPIA: EMODIALISI ACCESSO VASCOLARE
• SHUNT ARTERO VENOSO
• AGO PER FISTOLA ARTERO VENOSA
• CATETERE VENOSO DUAL LUMEN
91. caso clinico: segnalamento e anamnesi
Cane meticcio
maschio, 5 anni, 12 kg Positivo
L. australis
Anamnesi: 1:6400
vomito da 7 gg 2-3/die
disoressia 5 gg anoressia
INSORGENZA
astenia
ACUTA
diarrea da 2 gg
Terapia effettuata dal proprietario:
• metoclopramide 0,2 mg/Kg SC SID per 4 gg
• fluidoterapia 250 ml/die IV per 2gg;
92. caso clinico: esame clinico
• buono stato di nutrizione, ipotonia musc.;
• grave abbattimento del sensorio;
• odore urinoso;
• erosioni/ulcere buccali, petecchie;
• T 37°C, P. 120, TRC 3sec, lieve polipnea;
• ematemesi, diarrea giallastra, anuria;
• auscultazione: murmure rinforzato monolaterale
• palpazione addome: vescica non palpabile,
moderata dolorabilità addominale
98. caso clinico: urine urine
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
DIPARTIMENTO CLINICO VETERINARIO
Sezione di Medicina Interna
99. caso clinico: proteinuria urine
qualitativa
SDS-PAGE
Proteinuria mista
Glomerulare non
selettivo
Tubulare < 23 KDa
n° bande: 13
Catene leggere Ig:
presenti
Catene pesanti Ig:
presenti
100. caso clinico: terapia
• Ranitidina 1 mg/Kg IV TID
• Sucralfato 10 ml PO TID
• Aspirina 0,5 mg/Kg SC BID
• Eparina 200 UI/Kg SC TID
• Ampicillina+Sulbactam 5 mg/Kg IV SID
PULSE
• Metilprednisolone 2 mg/Kg IV SID STEROID
THERAPY
101. caso clinico: giorno 1
Fluidoterapia:
• Ringer Lattato 10ml/Kg/ora x 6 ore (poi <)
Pr.art. 103/60 160/80 anuria!
• Mannitolo 0,25g/Kg bolo IV (in 15’)
• Dopamina 2 g/Kg/min CRI per 12 ore
Pr.art. 190/100
• Bicarbonato 8,4% 25ml/ora in 12 ore
Pr.Art. 169/92
• Input 4250 ml vs Output 200 ml (0,13 ml/kg/ora)
102. caso clinico: giorno 2
Fluidoterapia:
• Soluzione 75ml Bicarbonato 8,4% ↑Na
+ 65ml glucosio 5% + KCl x 1 ora (2ml/Kg/h)
Pr.art. 218/124
• Stop fluidoterapia, Dopamina 1 g/Kg/min (inf. continua)
• Diltiazem:
- 0,4 mg/Kg IV in 10 minuti Pr.art. 160/100
- 0,5 g/Kg/min CRI
• Fluidoterapia Ringer lattato 2ml/Kg/ora
• Input 2030ml vs Output 460ml (0,33 ml/kg/ora)
103. caso clinico: giorno 3
Fluidoterapia:
• Diltiazem 0,5 g/Kg/min Pr.art. 160/90
poi 2 g/Kg/min x 3 ore Pr.art. 130/60
• fluidoterapia: Ringer Lattato 1 ml/Kg/ora
Glucosio 5% 2 ml/Kg/ora
• Input 1080 ml vs Output 460 ml (0,94 ml/kg/ora)
104. caso clinico: dimissione
Dimissione dopo 13 giorni 9 gg terapia intensiva
Terapia: - Doxiciclina 5 mg/Kg PO BID per 15 gg
- ASA 3 mg/Kg PO ogni 6 gg
- Enalapril 0,5 mg/Kg PO SID
- Misoprostol 2 µg/Kg PO BID
Monitoraggio dopo 2 mesi:
- Upt/UCrea, Albuminuria, SDS-PAGE, ematobiochimica
completa ripresa funzionale
proposta biopsia renale