Nella speranza di educare con nozioni semplici un gran numero di persone nell'ambito del Primo Soccorso, il Comitato Provinciale di Croce Rossa di Belluno ha creato queste diapositive.
1. La chiamata al 118
Cos'è?
Il numero per chiedere pronto intervento sanitario in tutta Italia
Cosa dire?
presentarsi: nome e cognome;
luogo: indirizzo e punti di riferimento;
descrizione della scena.
persone coinvolte (quante sono? Si muovono? Rispondono?)
Quando chiamare?
Se la persona è incosciente
Se ha dolore al petto
Se vedo ferite con forte perdita di sangue
Se assisto a gravi incidenti di vario tipo (domestico, stradale, sportivo etc)
Se la persona ha difficoltà a parlare o a muovere gli arti
Cosa fare?
restare calmi;
autoproteggersi
rispondere alle domande dell’operatore del 118 e seguirne le istruzioni;
coprire se possibile l'infortunato;
non spostare/toccare l’infortunato;
non dare da bere acqua, caffè, alcool…;
2. Le crisi epilettiche 1
Cosa sono:
crisi caratterizzate dalla perdita improvvisa di coscienza e dalla caduta a
terra dell'individuo con o senza convulsioni e causate da epilessia, febbre o
altro.
Cosa fare:
Rimani vicino alla persona – stai calmo.
Prendi nota dell’ora/durata della crisi.
Proteggi la persona da lesioni togliendo qualunque oggetto pesante
Metti qualcosa di morbido sotto la sua testa e allenta i vestiti stretti
Sposta con delicatezza la persona su di un fianco non appena sarà
possibile
Cerca di comunicare e rassicurare la persona
Tieni lontano i curiosi
3. Le crisi epilettiche 2
Cosa non fare:
Non limitare i movimenti della persona.
Non cercare di mettere frorzatamente nulla dentro la bocca.
Non dare alla persona acqua, pillole o cibo fino a quando non sarà
pienamente cosciente.
Quando chiamare l'Ambulanza:
● la crisi ha una durata attiva superiore a 5 minuti o un secondo attacco segue
subito dopo.
● la persona non ha riacquistato conoscenza entro minuti dalla conclusione
della crisi.
● la crisi avviene nell’acqua.
● la persona si è fatta male.
● la persona è incinta o ha il diabete.
● sai, o credi, che sia stato il primo attacco epilettico sofferto dalla persona.
● se sei in dubbio.
4. Le emorragie 1
Cosa sono:
Recisioni di vasi sanguigni con fuoriuscita di sangue all'esterno o all'interno
dell'organismo.
Cosa fare in caso di emorragia arteriosa:
(Il sangue sarà color rosso vivo ed uscirà zampillando ritmicamente fino a
distanze di 3 metri)
Individuare il sito dell'emorragia e scoprirlo
Se localizzata sugli arti favorirne il sollevamento
Esercitare una pressione diretta sul punto di uscita del sangue con garze,
fazzoletti o indumenti
Applicare un bendaggio compressivo e mantenerlo in sede fino al termine
dell'emorragia
Solo in caso di inefficacia delle precedenti azioni,
esercitare una compressione con pugno chiuso sul
punto di compressione a monte della ferita
Chiamare il 118 se l'emorragia non si arresta
5. Le emorragie 2
Cosa non fare:
Non applicare il laccio emostatico se non in caso di amputazione o di
sindrome da schiacciamento: nel caso usare lacci spessi per evitare lesioni
ulteriori (cinture, faulards...), annotare l'ora di posizionamento e allentarlo
ogni 20 minuti
Non rimuovere corpi estranei coinvolti nell'emorragia (coltelli, vetri...) ma
stabilizzarli e comprenderli del bendaggio (ad es. coprendoli con un
bicchiere di plastica)
Evitare di contaminare la ferita con oggetti sporchi e limitare il contatto con
cose non sterili (se possibile indossare guanti monouso)
In caso di emorragia venosa il sangue sarà di colore rosso scuro e il
ritmo di uscita sarà costante: basterà comprimere il sito e mantenere
la compressione fino al termine della fuoriuscita.
Le emorragie interne sono conseguenza di cadute o incidenti che provocano l'accumulo di sangue
nelle cavità corporee (addome, cranio..) con possibile fuoriuscita attraverso vie naturali (ad es. le
orecchie). I sintomi sono difficilmente individuabili (può presentarsi pallore o stato di shok), va
limitata qualunque manovra non necessaria sull'infortunato che va ospedalizzato immediatamente.
6. Le emorragie 2
Cosa non fare:
Non applicare il laccio emostatico se non in caso di amputazione o di
sindrome da schiacciamento: nel caso usare lacci spessi per evitare lesioni
ulteriori (cinture, faulards...), annotare l'ora di posizionamento e allentarlo
ogni 20 minuti
Non rimuovere corpi estranei coinvolti nell'emorragia (coltelli, vetri...) ma
stabilizzarli e comprenderli del bendaggio (ad es. coprendoli con un
bicchiere di plastica)
Evitare di contaminare la ferita con oggetti sporchi e limitare il contatto con
cose non sterili (se possibile indossare guanti monouso)
In caso di emorragia venosa il sangue sarà di colore rosso scuro e il
ritmo di uscita sarà costante: basterà comprimere il sito e mantenere
la compressione fino al termine della fuoriuscita.
Le emorragie interne sono conseguenza di cadute o incidenti che provocano l'accumulo di sangue
nelle cavità corporee (addome, cranio..) con possibile fuoriuscita attraverso vie naturali (ad es. le
orecchie). I sintomi sono difficilmente individuabili (può presentarsi pallore o stato di shok), va
limitata qualunque manovra non necessaria sull'infortunato che va ospedalizzato immediatamente.