SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 54
Alessandro Manzoni

Il romanticismo, la letteratura
e la composizione dei Promessi sposi
2     I temi della biografia

     La biografia di Alessandro Manzoni appare priva di eventi
      eclatanti, e si snoda nel denso clima culturale della
      stagione romantica lombarda, una fase che si avviò nelle
      principali riviste e nei periodici del secondo decennio
      dell'Ottocento, parallelamente alla fase più incisiva della
      polemica classico-romantica.




                                                              Prof. Carlo Mariani
3     I temi della biografia

     Il lavoro manzoniano si articola e sviluppa nell'arco di circa
      quattro decenni:
     un lavoro caratterizzato dalle sperimentazioni giovanili,

     dalla conversione religiosa,

     dalle opere liriche e drammatiche,

     dalla lenta costruzione dei Promessi sposi fino a una
      graduale ma progressiva rinuncia alla letteratura, avvenuta
      tra il 1840 e il 1850, quando Manzoni sembra avvertire una
      definitiva sfiducia nella scrittura.



                                                               Prof. Carlo Mariani
4     I temi della biografia

     Manzoni attraversò un periodo culturale – quello del primo
      Romanticismo italiano – estremamente vivace e denso di
      problematiche letterarie:
        Visse la giovanile infatuazione per i temi neoclassici, quando
         nella Milano del primo Ottocento splendevano gli astri di
         Monti e, soprattutto, di Foscolo;
        Risentì fortemente del clima culturale innestatosi con la
         Restaurazione, dopo il crollo di Napoleone e del Regno
         d'Italia, una situazione che vide la rinascita di una cultura
         moderata e cattolica (in questo largamente favorita dal
         conservatorismo della dominazione austriaca in Italia);
        Creò – quasi partendo da zero – la prima tradizione del
         romanzo italiano moderno

                                                                  Prof. Carlo Mariani
5     I temi della biografia

     Tuttavia la partecipazione di Manzoni alla vita politica del
      ventennio che precedette gli eventi politici del 1848 e le
      guerre di indipendenza fu assai scarsa: egli visse del tutto
      in una condizione appartata, quasi marginale rispetto
      all'impegno in prima linea di molti dei suoi contemporanei
     La collaborazione al periodico milanese «Il Conciliatore» -
      che più di altri abbracciò l'ideale di una cultura positiva,
      anticlassicista e nutrita di spinte risorgimentali - non andò
      mai al di là del puro e semplice appoggio morale,
      nonostante Manzoni fosse amico strettissimo dei redattori
      del giornale.


                                                              Prof. Carlo Mariani
6           Cronologia della vita e delle opere
                                1811-15: Compone i primi quattro                                   1868: Interpellato dal Ministro
                                Inni sacri. La Pentecoste (1817-19)                                Broglio scrive una Relazione intorno
                                                                                                   all’unità della lingua e ai mezzi per
                                                          1816-19: Il Conte di Carmagnola          diffonderla
      1785: Nasce
      a Milano        1805-07: Soggiorna a Parigi.
                      Amicizia con gli Idéologues                      1820-21: Adelchi. Nell’aprile
                                                                       1821 inizia I promessi sposi.
                                                                       Scrive Il cinque maggio.




                                                                 1827: Prima edizione a
                                           1820: Secondo
    1791-1800: Studia presso                                     stampa de I promessi sposi
                                           soggiorno a Parigi
    i Somaschi e i Barnabiti                                                                         1840-42: Seconda edizione
                                                                                                     de I promessi sposi
               1801-05: Primi componimenti                            Intensa fase di lavoro sul romanzo.
               poetici di stile neoclassico                           La prima stesura, nota con il titolo di
                                                                      Fermo e Lucia, venne composta tra il                    22 maggio
                                                                      1821 e il 1823, ma da Manzoni non fu mai                1873: Manzoni
                                1808: Sposa Enrichetta Blondel        pubblicata.                                             muore a
                                1810: Conversione religiosa           Il romanzo viene allora riscritto quasi per             Milano
                                                                      intero e sensibilmente modificato.
                                                                      Dopo la stampa del 1827, Manzoni si
                                                                      trasferisce in Toscana e riscrive ancora il
                                                                      romanzo modificandone la lingua sul
                                                                      modello del fiorentino.
                                                                                                                          Prof. Carlo Mariani
7     La formazione

     Classicismo giovanile

     Inclinazione alla cultura illuministica e razionalista del
      tardo Settecento milanese, filtrata anche da una memoria
      familiare estremamente interessante
          la madre Giulia era figlia di Cesare Beccaria, autore del
           trattato giuridico Dei delitti e delle pene e animatore della
           rivista «Il Caffè».
     Incontro con gli Idéologues durante il soggiorno parigino




                                                                    Prof. Carlo Mariani
8     La formazione

     Incontro con la cultura romantica:
        Storicismo  cioè interesse e attenzione ai fatti storici
        Forte attenzione al dramma degli “umili” (non tanto in
         termini sociali o economici, ma psicologici, interiori).
        Adesione ad una letteratura civile e impegnata su piú fronti,
         da quello etico a quello storico: questa scelta necessaria e
         insostituibile, contribuì a demolire i pregiudizi estetici
         neoclassici




                                                                 Prof. Carlo Mariani
9     La formazione

     Manzoni studiò nei collegi dei padri Somaschi e Barnabiti:
      da quella formazione angusta e noiosa il giovane scrittore
      prese decisamente le distanze durante il primo soggiorno
      parigino, avvenuto in compagnia della madre.
     Manzoni divenne allora assiduo frequentatore del gruppo
      degli idéologues, nella cui cerchia strinse rapporti
      importanti soprattutto con Claude Fauriel, e in cui maturò
      la necessità di una ricerca letteraria che fosse
      accompagnata da esigenze di approfondimento spirituale e
      morale.




                                                            Prof. Carlo Mariani
10     La formazione

      Nella produzione letteraria di Alessandro Manzoni un ruolo
       centrale è assunto dal problema morale e religioso.
      Ancora prima della conversione al cattolicesimo, l'impegno
       poetico manzoniano risente fortemente del clima
       illuministico che aveva caratterizzato l'ambiente milanese
       nella seconda metà del XVIII secolo.
      Nel 1810, dopo una fase di intenso e sofferto travaglio
       interiore, Manzoni abbracciò la religione cattolica: questo
       forte mutamento interiore ebbe ripercussioni
       importantissime nella sua produzione letteraria. Manzoni
       rifiutò quasi in blocco tutte le opere precedenti, ad
       eccezione forse dell'ode In morte di Carlo Imbonati.

                                                              Prof. Carlo Mariani
11     La formazione

      Manzoni andò progressivamente definendo il carattere
       etico del proprio impegno letterario in alcune opere nate
       subito dopo la conversione, gli Inni sacri.
      Si possono approfondire, a tale riguardo, anche le odi civili,
       e tra queste Il cinque maggio, scritta in occasione della
       morte di Napoleone Bonaparte .




                                                               Prof. Carlo Mariani
12     La formazione

      A stretto contatto con gli intellettuali
       della rivista “Il Conciliatore”, Manzoni
       elaborò alcune importanti categorie
       della propria poetica e prese
       apertamente posizione a fianco dei
       romantici quando la discussione si
       spostò sul teatro tragico.
      Rifiuto delle unità aristoteliche,
       considerate non adatte al dramma
       storico, che invece deve rappresentare il
       divenire degli eventi, l'evoluzione delle
       problematiche psicologiche e sociali, lo
       sviluppo della coscienza interiore
                                                   Prof. Carlo Mariani
13     La formazione

      La spinta etica che il cattolicesimo offrì a Manzoni
       costituisce un elemento fondamentale per capire il
       rinnovamento letterario in atto in questi anni in Italia e in
       modo particolare a Milano.
      Il movimento romantico che allora stava muovendo i primi
       passi, trovò nel cattolicesimo di Manzoni e di altri
       intellettuali della cerchia milanese un punto di riferimento
       per la ricerca letteraria e l'azione politica.
      La conversione al cattolicesimo consente a Manzoni di
       superare il classicismo giovanile (classicismo  mitologia
        età precristiana)


                                                                Prof. Carlo Mariani
14     Le opere dopo la conversione e la poetica

      Manzoni andò progressivamente definendo il carattere
       attivista del proprio impegno in alcune opere nate subito
       dopo la conversione, gli Inni sacri (composti in numero di
       cinque, benché ne fossero stati pensati dodici, uno per
       ciascuna festività religiosa).
      Centralità della Pentecoste (1817-22), il più tormentato
       degli Inni sacri
           La Pentecoste sviluppa il tema della nascita della Chiesa
            come momento di intervento attivo del cristianesimo nel
            mondo.




                                                                   Prof. Carlo Mariani
15     Le opere dopo la conversione e la poetica

      Il gusto e l'inclinazione verso la scrittura tragica assunsero
       all'interno delle scelte manzoniane una funzione di
       mediazione e di graduale avvicinamento a un pubblico piú
       allargato, eterogeneo, borghese:
      una ricerca, quella attuata dentro lo schema
       drammaturgico della tragedia, che aprì maggiori spazi di
       riflessione anche al genere narrativo, e agli sviluppi del
       romanzo moderno che lo scrittore iniziò a sovrapporre alla
       scrittura tragica proprio nel 1821, in concomitanza con la
       stesura dell'Adelchi (la tragedia storica ambientata
       durante il conflitto franco-longobardo in Italia) e con i fatti
       politici che animarono in quell'anno i movimenti di
       insurrezione nazionale
                                                                 Prof. Carlo Mariani
16     Le opere dopo la conversione e la poetica

      Lavorando a stretto contatto con gli intellettuali del
       «Conciliatore», senza tuttavia pubblicare mai un
       intervento nella rivista, Manzoni elaborò alcune
       importanti categorie letterarie della propria poetica:
       merito della rivista romantica fu quello di spostare di
       nuovo l'attenzione della letteratura sui temi storici,
       etici, economici, educativi.




                                                                 Prof. Carlo Mariani
17     Le opere dopo la conversione e la poetica

      Manzoni prese apertamente posizione a fianco dei
       romantici quando si aprì la questione del teatro
       drammatico e delle unità aristoteliche (che egli rifiutò
       considerandole non adatte a un teatro che avesse
       l'esigenza di rappresentare la storia)
      Assieme ai romantici si schierò a favore di una completa
       rivalutazione del teatro di Shakespeare e della
       drammaturgia tedesca; dichiarò assolutamente inadeguato
       l'uso della mitologia nella letteratura perché fonte di falsità
       e di idolatria.




                                                                  Prof. Carlo Mariani
18     Le opere dopo la conversione e la poetica

      Di estrema importanza sono anche le odi civili, e tra queste
       Il cinque maggio (1821). La data che corrisponde alla
       morte di Napoleone Bonaparte:
           In questa occasione Manzoni utilizza la notizia della
            conversione dell'imperatore, avvenuta poco prima della
            morte, per compiere un'esaltazione e una celebrazione
            positiva della fede.




                                                                 Prof. Carlo Mariani
19     Le opere dopo la conversione e la poetica

      Lasciando volutamente da parte ogni riferimento e giudizio
       storico sull'operato di Napoleone (che tuttavia Manzoni
       non condivise), il centro focale della poesia è costituito da
       un'indagine psicologica, intimistica, del personaggio
       storico.
           Unico conforto davanti alla propria miseria quotidiana, dopo
            tanta gloria e potere, è soltanto il riscatto della fede.




                                                                  Prof. Carlo Mariani
20     Le opere dopo la conversione e la poetica

      Una fase importante della poesia manzoniana maturò con
       le due opere teatrali: Il Conte di Carmagnola e Adelchi.
      In entrambi i casi Manzoni poneva al centro della vicenda i
       fatti storici che avevano segnato la vita dei personaggi: essi
       erano rappresentati come figure della loro epoca, senza
       tuttavia riuscirla a determinare o guidare, in quanto
       vittime della storia e della violenza che regola il corso degli
       eventi.
      In queste opere prevale la storia rispetto all’invenzione.




                                                                Prof. Carlo Mariani
21     Le opere dopo la conversione e la poetica

      Forse suggestionato dai movimenti politici e dai moti
       patriottici che in molte città italiane caratterizzarono il
       1821, Manzoni concentrò attorno a questo periodo la sua
       più intensa, quasi frenetica attività di scrittore.
         Mentre stava componendo l'Adelchi mise mano al romanzo,
          di cui iniziò la prima stesura nota con il titolo di Fermo e
          Lucia (ma che nel manoscritto recava invece il titolo di Gli
          sposi promessi).
         Scrisse di getto le due odi Il cinque maggio e Marzo 1821,
          portò a termine La Pentecoste, e infine definiva i contorni
          teorici della propria poetica nella Lettera sul Romanticismo
          al Marchese Cesare D'Azeglio.


                                                                 Prof. Carlo Mariani
22     Le opere dopo la conversione e la poetica

      I contenuti della poetica manzoniana:

      la poesia si propone come oggetto la storia (il “vero
       storico”), come fine l'utile sociale e educativo, come mezzo
       l'interessante, cioè la capacità di attrarre l'attenzione del
       lettore.
      Questa concezione coincideva con le teorie romantiche,
       poiché si attribuiva allo scrittore una forte partecipazione
       agli eventi socio-politici e civili.




                                                               Prof. Carlo Mariani
23     Le opere dopo la conversione e la poetica

      L’utile coincide con la moralità in senso cristiano ed è il
       fine stesso della poesia tesa alla formazione delle
       coscienze;
      l’interessante viene a coincidere con la scelta stessa
       dell’argomento da trattare, che deve restare nell’ambito
       della meditazione sull’uomo, sulla sua vita e sul suo
       rapporto con la Divina Provvidenza;
      mentre il vero coincide con la ricerca del vero storico.




                                                                  Prof. Carlo Mariani
24     La composizione del romanzo

      Alessandro Manzoni iniziò a scrivere I promessi sposi il 24
        aprile 1821, mentre si trova con la famiglia nella villa di
        Brusuglio a pochi chilometri da Milano.
      Sono tempi difficili: in città la polizia austriaca sta
        arrestando, uno a uno, i patrioti affiliati alla società segreta
        della Carboneria. L'anno prima è stato arrestato Pietro
        Maroncelli e ora sono in corso i processi nei quali sono
        anche implicati i collaboratori del Conciliatore, tra cui il
        direttore del giornale, Silvio Pellico (1789-1854).




                                                                  Prof. Carlo Mariani
25     La composizione del romanzo

      Pubblicato nel 1827 in una prima edizione, la seconda
       apparve molti anni dopo nel 1840, I promessi sposi
       venivano a colmare in Italia una lacuna secolare, quella
       cioè di un moderno romanzo borghese, composto sul
       modello del romanzo storico anglosassone di Walter Scott.




                                                           Prof. Carlo Mariani
26     La composizione del romanzo

      Le tre redazioni dei Promessi sposi
         Tra il 1821 e il 1823: la prima stesura recava sul manoscritto
          di Manzoni il titolo di Gli sposi promessi, ma è meglio
          conosciuta con il titolo di Fermo e Lucia.
         Dopo questa stesura Manzoni lavora ad una prima revisione
          linguistica e ad uno sfoltimento di numerose parti del
          romanzo. Questa edizione viene pubblicata nel 1827 (la
          Ventisettana) ed ha un grande successo di pubblico.
         Non ancora soddisfatto della lingua letteraria, Manzoni
          riscrive il romanzo una terza volta, dopo la cosiddetta
          “risciacquatura in Arno”, e lo pubblica a dispense periodiche
          tra il 1840 e il 1842 (la Quarantana).


                                                                   Prof. Carlo Mariani
27




     La pagina iniziale
     del Fermo e Lucia
28     Fermo e Lucia




     Come lavorava
     Manzoni


      I promessi sposi 1840
29     Le fonti dei Promessi sposi

      le Storie milanesi di Giuseppe Ripamonti (1573-1643)

      il saggio di Melchiorre Gioia (1767-1829) Sul commercio di
       commestibili e caro prezzo del vitto, dove legge il passo di
       una grida (legge emanata dal Governatore di Milano,
       chiamata così perché veniva gridata nelle strade da
       pubblici ufficiali, al fine di informare i cittadini, spesso
       analfabeti) del Seicento, che prevedeva pene severe a chi
       impedisse la celebrazione di un matrimonio.
           È la stessa grida trascritta nel capitolo III del romanzo, circa
            le pene a cui va incontro chi impedisca la celebrazione di un
            matrimonio.


                                                                       Prof. Carlo Mariani
30     Le fonti dei Promessi sposi

      F. Borromeo, De pestilentia quae Mediolani anno 1630 magnam
        stragem edit.
      C.G. Cavatio della Somaglia, Alleggiamento dello Stato di Milano per le
        imposte e loro ripartimenti.
      L. Ghirardelli, Il memorando contagio seguito in Bergamo l'anno 1630.
      P. La Croce, Memoria delle cose notabili successe in Milano intorno al
        mal contagioso l'anno 1630.
      A. Lampugnano, La pestilenza seguita in Milano l'anno 1630.
      L.A. Muratori, Del governo della peste e delle maniere di guardarsene.
      G. Ripamonti, De peste quae fuit anno 1630 libri V desumpti ex
        annalibus urbis.
      F. Rivola, Vita di Federigo Borromeo Cardinale del titolo di Santa Maria
        degli Angeli, ed Arcivescovo di Milano.
      P. Verri, Osservazioni sulla tortura.
                                                                         Prof. Carlo Mariani
31     Le fonti dei Promessi sposi

      Lettera di Manzoni al figliastro Stefano Stampa



            Sai che cos’è stato che mi diede l’idea di fare II
             Sai che cos’è stato che mi diede l’idea di fare
            Promessi Sposi? È stata quella grida che mi venne
             Promessi Sposi? È stata quella grida che mi venne
            sotto gli occhi per combinazione, eeche faccio leggere,
             sotto gli occhi per combinazione, che faccio leggere,
            appunto, dal dottor Azzecca-garbugli aaRenzo dove si
             appunto, dal dottor Azzecca-garbugli Renzo dove si
            trovano, tra l’altro, quelle penali contro chi minaccia
             trovano, tra l’altro, quelle penali contro chi minaccia
            un parroco perché non faccia un matrimonio. E pensai,
             un parroco perché non faccia un matrimonio. E pensai,
            questo sarebbe un buon soggetto per farne un romanzo
             questo sarebbe un buon soggetto per farne un romanzo
            (un matrimonio contrastato), eeper finale grandioso la
             (un matrimonio contrastato), per finale grandioso la
            peste che aggiusta ogni cosa!
             peste che aggiusta ogni cosa!


                                                              Prof. Carlo Mariani
32     Le fonti dei Promessi sposi

      Sulla scelta di Manzoni influirono anche molti esempi di
       romanzi stranieri.
      Nel Settecento, all’interno del filone gotico, compaiono
       romanzi "neri", in cui gli eroi si muovono su sfondi
       tenebrosi di castelli popolati da forze misteriose e
       sovrumane, ostacolati da malvagi che evocano potenze
       ultraterrene: è questo il contenuto del Castello di Otranto
       (1764) dell’inglese Horace Walpole, in cui emerge la figura
       della fanciulla che, a causa della persecuzione del nobile
       prevaricatore, non può sposare il giovane che ama.




                                                             Prof. Carlo Mariani
33     Le fonti dei Promessi sposi

      La monaca (1796) del francese Dénis Diderot, narra le
       peripezie di una giovane che entra in convento, forzata
       dalla famiglia: non possiamo non pensare alla celebre
       vicenda manzoniana della monaca di Monza, anche se la
       storia di questo personaggio è recuperata dalle cronache
       secentesche del Ripamonti.




                                                            Prof. Carlo Mariani
34     La scelta del romanzo

      In che modo Manzoni approda alla scelta del romanzo?

      Quali sono le urgenze letterarie che lo avvicinano a questo
       tipo di produzione, cioè ad un genere che era di fatto
       assente in Italia?
      Il romanzo era considerato anzi con una sorta di sufficienza
       dagli intellettuali, perché orientato verso un pubblico
       borghese di non "addetti ai lavori“.
      La poesia era ritenuta il genere letterario più importante.




                                                                 Prof. Carlo Mariani
35     La scelta del romanzo

      In realtà Manzoni capisce che la lirica civile e il teatro non
       soddisfano quel bisogno di comunicare "ad ampio raggio"
       che è una sua aspirazione profonda.
      Anzi, i personaggi del teatro si trasformano quasi in
       simboli, si innalzano in una sfera astratta che coinvolge la
       meditazione esistenziale.




                                                                 Prof. Carlo Mariani
36     La scelta del romanzo

      Il romanzo, invece, si presenta al largo pubblico con un
       linguaggio più semplice, una narrazione avvincente,
       personaggi verosimili per le loro umanissime reazioni. Il
       genere del romanzo è l’immagine letteraria della classe
       borghese che rappresenta un pubblico non d’élite e
       tuttavia desideroso di letture.
           Grazie all’amico Claude Fauriel, durante il secondo soggiorno
            parigino, Manzoni ha conosciuto le opere dello scozzese
            Walter Scott: con lui si parla di romanzo storico perché le
            vicende sentimentali dei protagonisti sono calate in periodi
            storicamente ben definiti e per lo più nel Medioevo,
            ricostruito con una certa attendibilità


                                                                   Prof. Carlo Mariani
37    La scelta del romanzo

      Nel romanzo si possono individuare alcune tematiche
       centrali:
         il complesso sistema dei personaggi,
         la ricostruzione storica degli ambienti e delle vicende,
         il particolare uso della lingua letteraria,
         la funzione del cattolicesimo.




                                                                     Prof. Carlo Mariani
38     Manzoni, Walter Scott e il “romanzo storico”

      Il filosofo e critico letterario ungherese György Lukács (1885-1971) ha
        dedicato alla teoria del romanzo numerosi studi, tra i quali ricordiamo
        Teoria del romanzo (1920), Saggi sul realismo (1948), Il romanzo
        storico (1938), oltre a importanti monografie su Goethe, Balzac e
        Thomas Mann.
      Una linea comune, nell’analisi che Lukács conduce intorno al romanzo,
        è quella che unisce l’esperienza di Walter Scott alla narrativa realistica
        dell’Ottocento, passando attraverso Manzoni e gli altri maggiori autori
        del XIX secolo: la scoperta della storia e la sua attualizzazione sono
        visti, in questa pagina che riproduciamo, come un’esigenza
        fondamentale del romanzo storico e come specchio di una crisi piú
        generale della vita italiana nel Seicento.
39   Manzoni, Walter Scott e il “romanzo storico”


     “   Walter Scott ha trovato [in Italia] un continuatore che, sia pure in
         una sola opera, ne ha sviluppato in modo grandioso e originale le
         tendenze e lo ha superato in piú aspetti. Alludiamo naturalmente ai
         Promessi sposi di Alessandro Manzoni. [...] La sua capacità inventiva
         per l’intreccio, la sua fantasia nel rappresentare caratteri delle piú
         diverse classi sociali, la sua sensibilità per l’autenticità storica nella
         vita interiore ed esteriore dei personaggi sono qualità ch’egli
         possiede in grado almeno pari a Walter Scott. Anzi proprio nella
         ricchezza e nella profondità con cui sono delineati i caratteri, nella
         completa utilizzazione dei grandi contrasti tragici per delineare la
         psicologia dei personaggi, Manzoni è perfino superiore. Come
                “
         creatore di figure individuali egli è un poeta superiore a Walter
         Scott.
                      G. Lukács, Il romanzo storico, Torino, Einaudi, 1977, pp. 81-82.
40   Manzoni, Walter Scott e il “romanzo storico”


     “   Come poeta veramente grande egli ha trovato quel tema in cui è superata la
         caratteristica oggettiva che rende la storia italiana poco adatta per un vero romanzo
         storico che possa trascinare il lettore e in cui i contemporanei possano rivivere il
         proprio passato. Egli infatti, ancor piú dello stesso Walter Scott, confina nello sfondo
         i grandi avvenimenti storici, sebbene li delinei tutti con quella concretezza
         dell’atmosfera storica di cui Walter Scott era stato il maestro. Ma il suo tema
         fondamentale non è, come sempre in Walter Scott, una concreta crisi della storia
         nazionale, bensí la situazione di perenne crisi di tutta la vita del popolo italiano in
         conseguenza della divisione dell’Italia e del carattere feudale-reazionario che le
         continue piccole guerre e la soggezione a potenze straniere avevano impresso alle
         singole parti del paese. Manzoni descrive quindi direttamente soltanto un episodio
         concreto della vita del popolo italiano: l’amore, la separazione e il ritrovarsi di un
         giovane e di una fanciulla, entrambi di condizione contadina. Ma nella sua
         rappresentazione il fatto si sviluppa in modo da diventare la generale tragedia del
         popolo italiano in una situazione di avvilimento e spezzettamento nazionale. Senza
                                                “
         mai uscire da una concreta cornice locale e temporale; da una psicologia
         condizionata dall’epoca e dalla classe sociale, il destino dei due personaggi diventa la
         tragedia del popolo italiano in genere.
41     Manzoni, Walter Scott e il “romanzo storico”

      Questo tipo particolare di romanzo si basa su una narrazione ambientata in
        una determinata epoca storica, in cui vengono poi inserite vicende e
        personaggi che nascono dalla fantasia dello scrittore.
      Uno dei più importanti studiosi di questo genere letterario, il filosofo György
        Lukács, ha scritto che il romanzo storico «è nato al principio del secolo XIX,
        circa all’epoca della caduta di Napoleone» come prosecuzione e sviluppo del
        grande romanzo realistico e borghese del Settecento, nel momento in cui la
        Rivoluzione francese e le guerre napoleoniche «hanno fatto della storia
        un’esperienza vissuta dalle masse».
      In questo senso il romanzo storico tenderebbe ad attualizzare il «presente
        come storia» e a produrre nel lettore un meccanismo di rispecchiamento nei
        valori e nelle situazioni che sono descritte dall’autore. Analizzando i romanzi di
        Walter Scott, di Manzoni e di altri importanti autori dell’Ottocento, Lukács
        sottolinea che l’evoluzione dei generi letterari si svolge parallelamente allo
        sviluppo della società: nel romanzo storico, la vita sociale dell’uomo e gli
        aspetti generali di un’epoca passata divengono pertanto contemporanei ai
        moderni e costituiscono il presupposto per una narrazione realistica che faccia
        rivivere quelle condizioni e quelle ragioni umane.
42     Manzoni, Walter Scott e il “romanzo storico”

      Punto di incontro tra il realismo storico (la ricostruzione della
        situazione politica e sociale) e l’invenzione vera e propria, necessaria
        al successo dell’opera, il romanzo storico incontrò un grande favore
        presso il pubblico.
      In Italia si affermò sul finire degli anni venti del XIX secolo, ovviamente
        grazie al modello offerto dai Promessi Sposi, ma anche sulla scia delle
        numerose traduzioni dei romanzi di Walter Scott (Ivanhoe venne
        tradotto nel 1822), e di un rinnovato interesse verso la storia
        nazionale.
      La scelta manzoniana del romanzo, e in particolare del romanzo
        storico, nasceva in un contesto culturale vivace, quello romantico
        milanese, e dopo esperienze di approfondimento della materia
        narrativa.
43     Manzoni, Walter Scott e il “romanzo storico”

      Il genere del romanzo sembrò a Manzoni lo strumento più adeguato e
        moderno per rappresentare la dinamica molteplice di un’intera società:
        proprio per il fatto che l’opera doveva rispecchiare la vita reale, emergeva
        allora anche il problema di una collocazione storica della vicenda narrata.
      All’amico Fauriel, in una lettera del 3 novembre 1821 (la stesura del Fermo e
        Lucia era iniziata in aprile), Manzoni scriveva: «Per spiegarvi brevemente la
        mia idea principale sui romanzi storici e mettervi così sulla via di rettificarla, vi
        dirò che li concepisco come una rappresentazione di un determinato stato
        della società per mezzo di fatti e di caratteri così simili alla realtà da poter
        essere creduti una vera storia da poco scoperta. Quando vi sono mescolati
        avvenimenti e personaggi storici, credo che bisogna rappresentarli nel modo
        più rigorosamente storico; per questo, ad esempio, Riccardo Cuor di Leone mi
        sembra imperfetto nell’Ivanhoe». Da questo punto di vista Manzoni
        considerava fondamentale l’assunzione di un registro corale e collettivo
        dell’intreccio, libero dai condizionamenti che avrebbero imposto la presenza
        di un protagonista assoluto.
44     I contenuti dei Promessi sposi

      Manzoni ambientava la vicenda nel passato storico
       dell'Italia della Controriforma: il Seicento, che senz'altro
       potremmo definire il vero grande protagonista del
       romanzo, emerge nei suoi connotati sociali, economici,
       religiosi.
      La dominazione spagnola in Italia rappresentava
       allegoricamente la dominazione austriaca dell'Ottocento:
       per questo motivo il romanzo manzoniano veniva ad
       assumere anche un chiaro messaggio politico.




                                                                Prof. Carlo Mariani
45     I contenuti dei Promessi sposi

      Nell'introduzione al romanzo Manzoni costruisce il
       pretesto del manoscritto-ritrovato:
           l'opera, secondo l'invenzione dell'autore, sarebbe la
            trascrizione/traduzione in un italiano moderno di un
            manoscritto di un anonimo autore del Seicento.
      In questo modo Manzoni viene a occupare il ruolo di
       narratore onniscente (focalizzazione zero) e nello stesso
       tempo quello artificiale di traduttore del romanzo, un fatto
       quest'ultimo che gli consente di operare nel testo continue
       incursioni moralistiche.




                                                                    Prof. Carlo Mariani
46     La struttura del romanzo

      Capitoli I-VIII: fase borghigiana (l’azione si svolge nel paese
       dove vivono Renzo e Lucia)
           Narrazione molto lenta e un numero assai elevato di fatti,
            concentrati in quattro giorni, dal 7 al 10 novembre 1628.
      Capitoli IX-XVII: Lucia viene a contatto con i personaggi
       "storici" (la monaca di Monza, l’innominato, il cardinal
       Borromeo). Le scene che la vedono protagonista si
       svolgono in spazi chiusi (il convento, il castello, la casa del
       sarto dove viene ospitata dopo la liberazione)




                                                                   Prof. Carlo Mariani
47     La struttura del romanzo

      Capitoli XVIII-XXVI
         Si tratta del cosiddetto “romanzo di Renzo”, una specie di
          storia nella storia.
         Egli si muove in spazi aperti: Milano, la campagna lombarda,
          l’Adda, il territorio di Bergamo. Rimane coinvolto nei tumulti
          di San Martino e nell’assalto ai forni del capoluogo
          lombardo, dove, nell’arco di due giorni (11 e 12 novembre)
          partecipa alla rivolta, si ubriaca, litiga con un ospite, si fa
          credere un rivoltoso, cade nella trappola di una spia, si fa
          arrestare, ma riesce a scappare.
         Il 13 novembre approda libero in territorio bergamasco, e
          giunge dal cugino Bortolo, presso cui si ferma per un periodo
          imprecisato.

                                                                   Prof. Carlo Mariani
48     La struttura del romanzo

      Capitoli XXVII-XXXII: la descrizione della peste a causa
       della calata dei Lanzichenecchi; gli effetti della guerra dei
       Trent’anni
           Digressione storica del romanzo
      Capitoli XXXIII-XXXVIII: Renzo guarisce dalla malattia e
       torna a Milano dove ritrova Lucia




                                                                Prof. Carlo Mariani
49   La struttura del romanzo


     nozze mancate al Renzo: Milano e poi     Guerra - Carestia
                                                                    ritorno al borgo
          borgo            Bergamo                 Peste
                                                                    Capitoli XXXVII-
       Capitoli I-VIII   Capitoli IX-XVII    Capitoli XVIII-XXXVI
                                                                        XXXVIII
                         Lucia al castello     Lucia a Milano
      Lucia a Monza                                                 nozze al borgo
                         dell’innominato       e al lazzaretto




                                                                             Prof. Carlo Mariani
50   Il sistema dei personaggi


                VITTIME               Protettori      Strumenti                      OPPRESSORI
                                                     don Abbondio
                                                             Ca
                                                                p   ito
                                                                        lo
                                                                           I   Don Rodrigo
                   Renzo capitoli




                                    Fra Cristoforo

          Capitoli XX - XXXVIII                        la monaca
                                                        di Monza
                         ultimi




                    Lucia                                                      l’Innominato


                                      Il cardinale




                                                                                              Prof. Carlo Mariani
51   Il sistema dei personaggi


                 EROE: Renzo                     ANTAGONISTA: don Rodrigo

                           OGGETTO DEL DESIDERIO: Lucia

              Aiutanti dell’Eroe                  Aiutanti dell’Antagonista

             Padre Cristoforo, Agnese
       Perpetua, Bortolo, don Ferrante e
                                            Griso, conte Attilio, Nibbio, Innominato
                  donna Prassede,
                                             (prima della conversione), Conte Zio,
         il sarto e sua moglie, Cardinale
                                                       Monaca di Monza.
                     Borromeo,
       Innominato (dopo la conversione).




                                                                              Prof. Carlo Mariani
52     Il sistema dei personaggi

      Il sistema dei personaggi risulta un meccanismo assai
       complesso di rapporti di forza: nel romanzo vi sono precise
       categorie morali, alle quali Manzoni affida un forte valore
       emblematico.
      Anche la stessa religiosità viene analizzata ora nelle sue
       componenti deteriori e negative, talvolta con toni bonari e
       ironici, come nel caso di Don Abbondio; ora secondo un
       preciso disegno paradigmatico: il cardinale Borromeo viene
       tratteggiato come infaticabile apostolo di un cristianesimo
       sociale, Fra Cristoforo come difensore di una fede
       realmente conquistata dopo una travagliata esistenza
       giovanile.

                                                               Prof. Carlo Mariani
53    Il sistema dei personaggi

      Una vicenda fortemente individualizzata compie invece
       Renzo, con i suoi continui spostamenti geografici: a lui
       Manzoni prescrive, all'interno della narrazione, uno spazio
       autonomo, come se volesse rappresentare un'ideale
       percorso psicologico della formazione, un progressivo
       raggiungimento della saggezza e dell'equilibrio dopo le
       iniziali intemperanze dei primi capitoli.




                                                             Prof. Carlo Mariani
54      Il sistema dei personaggi
          Il sistema dei personaggi

                                     VITTIME                      OPPRESSORI
                            Renzo              Lucia        Don Rodrigo Innominato

                                             Cardinale
     Aiutanti          Padre Cristoforo,
                                             Borromeo,
     delle vittime     Tonio e Gervaso
                                              Agnese
                                                              Griso,      Nibbio,
     Aiutanti
                                                               Don       Monaca di
     dell’oppressore
                                                             Abbondio     Monza
     Ospiti                                 Don Ferrante,
                           Bortolo
     delle vittime                         Donna Prassede




                                                                              Prof. Carlo Mariani

Más contenido relacionado

La actualidad más candente

Giuseppe Ungaretti
Giuseppe UngarettiGiuseppe Ungaretti
Giuseppe UngarettiLoridm
 
Risorgimento e Unità d'Italia
Risorgimento e Unità d'ItaliaRisorgimento e Unità d'Italia
Risorgimento e Unità d'ItaliaLa Scuoleria
 
Il Risorgimento italiano, 1831- 1848
Il Risorgimento italiano, 1831- 1848Il Risorgimento italiano, 1831- 1848
Il Risorgimento italiano, 1831- 1848Giorgio Scudeletti
 
Gabriele d annunzio
Gabriele d annunzioGabriele d annunzio
Gabriele d annunziomaestrogiu
 
Ugo Foscolo
Ugo FoscoloUgo Foscolo
Ugo Foscolofms
 
Nascita lingue romanze e volgare italiano
Nascita lingue romanze e volgare italianoNascita lingue romanze e volgare italiano
Nascita lingue romanze e volgare italianofrancescapiras
 
Slides su Goldoni e il teatro
Slides su Goldoni e il teatroSlides su Goldoni e il teatro
Slides su Goldoni e il teatroteozenoni
 
Dopoguerra e fascismo in Italia
Dopoguerra e fascismo in ItaliaDopoguerra e fascismo in Italia
Dopoguerra e fascismo in ItaliaGiorgio Scudeletti
 
Naturalismo e verismo prof. Zenoni
Naturalismo e verismo   prof. ZenoniNaturalismo e verismo   prof. Zenoni
Naturalismo e verismo prof. Zenoniteozenoni
 
La Poetica Del Manzoni
La Poetica Del ManzoniLa Poetica Del Manzoni
La Poetica Del Manzoninannyefuffy
 
Letteratura Italiana
Letteratura ItalianaLetteratura Italiana
Letteratura ItalianaLa Scuoleria
 

La actualidad más candente (20)

Il Romanticismo
Il Romanticismo Il Romanticismo
Il Romanticismo
 
Leopardi 2015
Leopardi 2015Leopardi 2015
Leopardi 2015
 
Fascismo
FascismoFascismo
Fascismo
 
Giuseppe Ungaretti
Giuseppe UngarettiGiuseppe Ungaretti
Giuseppe Ungaretti
 
Risorgimento e Unità d'Italia
Risorgimento e Unità d'ItaliaRisorgimento e Unità d'Italia
Risorgimento e Unità d'Italia
 
Il Risorgimento italiano, 1831- 1848
Il Risorgimento italiano, 1831- 1848Il Risorgimento italiano, 1831- 1848
Il Risorgimento italiano, 1831- 1848
 
Gabriele d annunzio
Gabriele d annunzioGabriele d annunzio
Gabriele d annunzio
 
Il decadentismo
Il decadentismoIl decadentismo
Il decadentismo
 
Ugo Foscolo
Ugo FoscoloUgo Foscolo
Ugo Foscolo
 
Alessandro manzoni
Alessandro manzoniAlessandro manzoni
Alessandro manzoni
 
Luigi Pirandello
Luigi PirandelloLuigi Pirandello
Luigi Pirandello
 
Nascita lingue romanze e volgare italiano
Nascita lingue romanze e volgare italianoNascita lingue romanze e volgare italiano
Nascita lingue romanze e volgare italiano
 
Il romanticismo in italia.
Il romanticismo in italia.Il romanticismo in italia.
Il romanticismo in italia.
 
G. Leopardi
G. LeopardiG. Leopardi
G. Leopardi
 
Slides su Goldoni e il teatro
Slides su Goldoni e il teatroSlides su Goldoni e il teatro
Slides su Goldoni e il teatro
 
Dopoguerra e fascismo in Italia
Dopoguerra e fascismo in ItaliaDopoguerra e fascismo in Italia
Dopoguerra e fascismo in Italia
 
Naturalismo e verismo prof. Zenoni
Naturalismo e verismo   prof. ZenoniNaturalismo e verismo   prof. Zenoni
Naturalismo e verismo prof. Zenoni
 
La Poetica Del Manzoni
La Poetica Del ManzoniLa Poetica Del Manzoni
La Poetica Del Manzoni
 
Letteratura Italiana
Letteratura ItalianaLetteratura Italiana
Letteratura Italiana
 
L’illuminismo
L’illuminismoL’illuminismo
L’illuminismo
 

Destacado

Presentazione In Power Point Di Alessandro Manzoni
Presentazione In Power Point Di Alessandro ManzoniPresentazione In Power Point Di Alessandro Manzoni
Presentazione In Power Point Di Alessandro Manzoniguest419aed
 
I Promessi Sposi
I Promessi SposiI Promessi Sposi
I Promessi Sposiflox
 
I Promessi Sposi Power Point
I Promessi Sposi Power PointI Promessi Sposi Power Point
I Promessi Sposi Power Pointnannyefuffy
 
I Promessi Sposi Power Point
I Promessi Sposi Power PointI Promessi Sposi Power Point
I Promessi Sposi Power Pointguest419aed
 
Metodologia delle didattiche innovative
Metodologia delle didattiche innovativeMetodologia delle didattiche innovative
Metodologia delle didattiche innovativedoncarletto
 
Alessandro Manzoni
Alessandro ManzoniAlessandro Manzoni
Alessandro ManzoniLarisa Manea
 
Alessandro Manzoni
Alessandro ManzoniAlessandro Manzoni
Alessandro ManzoniSelene98
 
Mappa concettuale
Mappa concettualeMappa concettuale
Mappa concettualedoncarletto
 
Il romanzo storico
Il romanzo storicoIl romanzo storico
Il romanzo storicoLa Scuoleria
 
Cap 25 38 personaggi minori
Cap 25 38 personaggi minoriCap 25 38 personaggi minori
Cap 25 38 personaggi minoriKawashiyma
 
Strutturare la rete dei servizi sociosanitari
Strutturare la rete dei servizi sociosanitariStrutturare la rete dei servizi sociosanitari
Strutturare la rete dei servizi sociosanitariFrancesca Pecchi
 
029 Primo Ottocento e Manzoni
029 Primo Ottocento e Manzoni029 Primo Ottocento e Manzoni
029 Primo Ottocento e ManzoniFrisoni_Andrea
 

Destacado (20)

Presentazione In Power Point Di Alessandro Manzoni
Presentazione In Power Point Di Alessandro ManzoniPresentazione In Power Point Di Alessandro Manzoni
Presentazione In Power Point Di Alessandro Manzoni
 
Promessi sposi
Promessi sposiPromessi sposi
Promessi sposi
 
I Promessi Sposi
I Promessi SposiI Promessi Sposi
I Promessi Sposi
 
I Promessi Sposi Power Point
I Promessi Sposi Power PointI Promessi Sposi Power Point
I Promessi Sposi Power Point
 
Eneide
EneideEneide
Eneide
 
I Promessi Sposi Power Point
I Promessi Sposi Power PointI Promessi Sposi Power Point
I Promessi Sposi Power Point
 
Eneide
EneideEneide
Eneide
 
Metodologia delle didattiche innovative
Metodologia delle didattiche innovativeMetodologia delle didattiche innovative
Metodologia delle didattiche innovative
 
Alessandro Manzoni
Alessandro ManzoniAlessandro Manzoni
Alessandro Manzoni
 
Alessandro Manzoni
Alessandro ManzoniAlessandro Manzoni
Alessandro Manzoni
 
Manzoni (1)
Manzoni  (1)Manzoni  (1)
Manzoni (1)
 
I promessi sposi
I promessi sposiI promessi sposi
I promessi sposi
 
Mappa concettuale
Mappa concettualeMappa concettuale
Mappa concettuale
 
Il romanzo storico
Il romanzo storicoIl romanzo storico
Il romanzo storico
 
Orientamento classi 3
Orientamento classi 3Orientamento classi 3
Orientamento classi 3
 
Cap 25 38 personaggi minori
Cap 25 38 personaggi minoriCap 25 38 personaggi minori
Cap 25 38 personaggi minori
 
Strutturare la rete dei servizi sociosanitari
Strutturare la rete dei servizi sociosanitariStrutturare la rete dei servizi sociosanitari
Strutturare la rete dei servizi sociosanitari
 
Alessandro Manzoni
Alessandro ManzoniAlessandro Manzoni
Alessandro Manzoni
 
I promessi sposi (capitolo viii)
I promessi sposi (capitolo viii)I promessi sposi (capitolo viii)
I promessi sposi (capitolo viii)
 
029 Primo Ottocento e Manzoni
029 Primo Ottocento e Manzoni029 Primo Ottocento e Manzoni
029 Primo Ottocento e Manzoni
 

Similar a Alessandro Manzoni

Foscolo e Manzoni confronto
Foscolo e Manzoni confrontoFoscolo e Manzoni confronto
Foscolo e Manzoni confrontoJessicaBurnazi
 
Il Romanticismo in Foscolo, Leopardi, Manzoni
Il Romanticismo in Foscolo, Leopardi, ManzoniIl Romanticismo in Foscolo, Leopardi, Manzoni
Il Romanticismo in Foscolo, Leopardi, Manzonipaola spagnolo
 
Ottocento marceddu
Ottocento marcedduOttocento marceddu
Ottocento marcedduIC De Filis
 
Contesto sociale-culturale del seicento
Contesto sociale-culturale del seicentoContesto sociale-culturale del seicento
Contesto sociale-culturale del seicentoSpaanIt
 
Martella luca 2014 2015
Martella luca 2014 2015Martella luca 2014 2015
Martella luca 2014 2015lucadrummer
 
Martella luca 2014
Martella luca 2014Martella luca 2014
Martella luca 2014lucadrummer
 
I Promessi Sposi
I Promessi SposiI Promessi Sposi
I Promessi Sposialegiglio
 
La biblioteca di Parini - Prof. Zenoni
La biblioteca di Parini - Prof. ZenoniLa biblioteca di Parini - Prof. Zenoni
La biblioteca di Parini - Prof. Zenoniteozenoni
 
Educare alla parità parlando di Beni culturali
Educare alla parità parlando di Beni culturaliEducare alla parità parlando di Beni culturali
Educare alla parità parlando di Beni culturaliMariaPiaDellErba
 

Similar a Alessandro Manzoni (20)

Foscolo e Manzoni confronto
Foscolo e Manzoni confrontoFoscolo e Manzoni confronto
Foscolo e Manzoni confronto
 
Il Romanticismo in Foscolo, Leopardi, Manzoni
Il Romanticismo in Foscolo, Leopardi, ManzoniIl Romanticismo in Foscolo, Leopardi, Manzoni
Il Romanticismo in Foscolo, Leopardi, Manzoni
 
Eugenio Montale
Eugenio MontaleEugenio Montale
Eugenio Montale
 
Scrittori salentini
Scrittori salentini Scrittori salentini
Scrittori salentini
 
Ottocento marceddu
Ottocento marcedduOttocento marceddu
Ottocento marceddu
 
Stilnuovo
StilnuovoStilnuovo
Stilnuovo
 
Contesto sociale-culturale del seicento
Contesto sociale-culturale del seicentoContesto sociale-culturale del seicento
Contesto sociale-culturale del seicento
 
Illuminismo Italiano
Illuminismo ItalianoIlluminismo Italiano
Illuminismo Italiano
 
Alessandro manzoni
Alessandro manzoniAlessandro manzoni
Alessandro manzoni
 
Dante alighieri
Dante alighieriDante alighieri
Dante alighieri
 
Martella luca 2014 2015
Martella luca 2014 2015Martella luca 2014 2015
Martella luca 2014 2015
 
Martella luca 2014
Martella luca 2014Martella luca 2014
Martella luca 2014
 
Luigi Pirandello
Luigi  PirandelloLuigi  Pirandello
Luigi Pirandello
 
Francesco Hayez
Francesco HayezFrancesco Hayez
Francesco Hayez
 
Dante alighieri
Dante alighieriDante alighieri
Dante alighieri
 
I Promessi Sposi
I Promessi SposiI Promessi Sposi
I Promessi Sposi
 
IL MORGANTE.pptx
IL MORGANTE.pptxIL MORGANTE.pptx
IL MORGANTE.pptx
 
La biblioteca di Parini - Prof. Zenoni
La biblioteca di Parini - Prof. ZenoniLa biblioteca di Parini - Prof. Zenoni
La biblioteca di Parini - Prof. Zenoni
 
Francesco petrarca permanente
Francesco petrarca permanenteFrancesco petrarca permanente
Francesco petrarca permanente
 
Educare alla parità parlando di Beni culturali
Educare alla parità parlando di Beni culturaliEducare alla parità parlando di Beni culturali
Educare alla parità parlando di Beni culturali
 

Más de doncarletto

Seminario 2 - Quali competenze?
Seminario 2 - Quali competenze?Seminario 2 - Quali competenze?
Seminario 2 - Quali competenze?doncarletto
 
Liceo pascoli 2020-valutazione
Liceo pascoli 2020-valutazioneLiceo pascoli 2020-valutazione
Liceo pascoli 2020-valutazionedoncarletto
 
Seminari sulla formazione - 2. Quali competenze?
Seminari sulla formazione - 2. Quali competenze?Seminari sulla formazione - 2. Quali competenze?
Seminari sulla formazione - 2. Quali competenze?doncarletto
 
Liceo pascoli 2020-valutazione
Liceo pascoli 2020-valutazioneLiceo pascoli 2020-valutazione
Liceo pascoli 2020-valutazionedoncarletto
 
Il costrutto di competenza
Il costrutto di competenzaIl costrutto di competenza
Il costrutto di competenzadoncarletto
 
Il ragazzo selvaggio dell'Aveyron
Il ragazzo selvaggio dell'AveyronIl ragazzo selvaggio dell'Aveyron
Il ragazzo selvaggio dell'Aveyrondoncarletto
 
Il caso del ragazzo selvaggio dell'Aveyron
Il caso del ragazzo selvaggio dell'AveyronIl caso del ragazzo selvaggio dell'Aveyron
Il caso del ragazzo selvaggio dell'Aveyrondoncarletto
 
Andreuccio napoli
Andreuccio napoliAndreuccio napoli
Andreuccio napolidoncarletto
 
Francesco Petrarca - La vita
Francesco Petrarca - La vitaFrancesco Petrarca - La vita
Francesco Petrarca - La vitadoncarletto
 
Teoria degli umori
Teoria degli umoriTeoria degli umori
Teoria degli umoridoncarletto
 
La relazione educativa e le tecnologie digitali
La relazione educativa e le tecnologie digitaliLa relazione educativa e le tecnologie digitali
La relazione educativa e le tecnologie digitalidoncarletto
 
Mappa concettuale
Mappa concettualeMappa concettuale
Mappa concettualedoncarletto
 
Il mondo di Mirò
Il mondo di MiròIl mondo di Mirò
Il mondo di Miròdoncarletto
 

Más de doncarletto (20)

Seminario 2 - Quali competenze?
Seminario 2 - Quali competenze?Seminario 2 - Quali competenze?
Seminario 2 - Quali competenze?
 
Liceo pascoli 2020-valutazione
Liceo pascoli 2020-valutazioneLiceo pascoli 2020-valutazione
Liceo pascoli 2020-valutazione
 
Seminari sulla formazione - 2. Quali competenze?
Seminari sulla formazione - 2. Quali competenze?Seminari sulla formazione - 2. Quali competenze?
Seminari sulla formazione - 2. Quali competenze?
 
Liceo pascoli 2020-valutazione
Liceo pascoli 2020-valutazioneLiceo pascoli 2020-valutazione
Liceo pascoli 2020-valutazione
 
Il costrutto di competenza
Il costrutto di competenzaIl costrutto di competenza
Il costrutto di competenza
 
Il ragazzo selvaggio dell'Aveyron
Il ragazzo selvaggio dell'AveyronIl ragazzo selvaggio dell'Aveyron
Il ragazzo selvaggio dell'Aveyron
 
Materiali 3
Materiali 3Materiali 3
Materiali 3
 
Materiali 2
Materiali 2Materiali 2
Materiali 2
 
Il caso del ragazzo selvaggio dell'Aveyron
Il caso del ragazzo selvaggio dell'AveyronIl caso del ragazzo selvaggio dell'Aveyron
Il caso del ragazzo selvaggio dell'Aveyron
 
Prova
ProvaProva
Prova
 
Andreuccio napoli
Andreuccio napoliAndreuccio napoli
Andreuccio napoli
 
Francesco Petrarca - La vita
Francesco Petrarca - La vitaFrancesco Petrarca - La vita
Francesco Petrarca - La vita
 
Teoria degli umori
Teoria degli umoriTeoria degli umori
Teoria degli umori
 
Anatomia
AnatomiaAnatomia
Anatomia
 
Anatomia
AnatomiaAnatomia
Anatomia
 
Teatro greco
Teatro grecoTeatro greco
Teatro greco
 
La fiaba
La fiabaLa fiaba
La fiaba
 
La relazione educativa e le tecnologie digitali
La relazione educativa e le tecnologie digitaliLa relazione educativa e le tecnologie digitali
La relazione educativa e le tecnologie digitali
 
Mappa concettuale
Mappa concettualeMappa concettuale
Mappa concettuale
 
Il mondo di Mirò
Il mondo di MiròIl mondo di Mirò
Il mondo di Mirò
 

Último

Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptcarlottagalassi
 

Último (7)

Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
 

Alessandro Manzoni

  • 1. Alessandro Manzoni Il romanticismo, la letteratura e la composizione dei Promessi sposi
  • 2. 2 I temi della biografia  La biografia di Alessandro Manzoni appare priva di eventi eclatanti, e si snoda nel denso clima culturale della stagione romantica lombarda, una fase che si avviò nelle principali riviste e nei periodici del secondo decennio dell'Ottocento, parallelamente alla fase più incisiva della polemica classico-romantica. Prof. Carlo Mariani
  • 3. 3 I temi della biografia  Il lavoro manzoniano si articola e sviluppa nell'arco di circa quattro decenni:  un lavoro caratterizzato dalle sperimentazioni giovanili,  dalla conversione religiosa,  dalle opere liriche e drammatiche,  dalla lenta costruzione dei Promessi sposi fino a una graduale ma progressiva rinuncia alla letteratura, avvenuta tra il 1840 e il 1850, quando Manzoni sembra avvertire una definitiva sfiducia nella scrittura. Prof. Carlo Mariani
  • 4. 4 I temi della biografia  Manzoni attraversò un periodo culturale – quello del primo Romanticismo italiano – estremamente vivace e denso di problematiche letterarie:  Visse la giovanile infatuazione per i temi neoclassici, quando nella Milano del primo Ottocento splendevano gli astri di Monti e, soprattutto, di Foscolo;  Risentì fortemente del clima culturale innestatosi con la Restaurazione, dopo il crollo di Napoleone e del Regno d'Italia, una situazione che vide la rinascita di una cultura moderata e cattolica (in questo largamente favorita dal conservatorismo della dominazione austriaca in Italia);  Creò – quasi partendo da zero – la prima tradizione del romanzo italiano moderno Prof. Carlo Mariani
  • 5. 5 I temi della biografia  Tuttavia la partecipazione di Manzoni alla vita politica del ventennio che precedette gli eventi politici del 1848 e le guerre di indipendenza fu assai scarsa: egli visse del tutto in una condizione appartata, quasi marginale rispetto all'impegno in prima linea di molti dei suoi contemporanei  La collaborazione al periodico milanese «Il Conciliatore» - che più di altri abbracciò l'ideale di una cultura positiva, anticlassicista e nutrita di spinte risorgimentali - non andò mai al di là del puro e semplice appoggio morale, nonostante Manzoni fosse amico strettissimo dei redattori del giornale. Prof. Carlo Mariani
  • 6. 6 Cronologia della vita e delle opere 1811-15: Compone i primi quattro 1868: Interpellato dal Ministro Inni sacri. La Pentecoste (1817-19) Broglio scrive una Relazione intorno all’unità della lingua e ai mezzi per 1816-19: Il Conte di Carmagnola diffonderla 1785: Nasce a Milano 1805-07: Soggiorna a Parigi. Amicizia con gli Idéologues 1820-21: Adelchi. Nell’aprile 1821 inizia I promessi sposi. Scrive Il cinque maggio. 1827: Prima edizione a 1820: Secondo 1791-1800: Studia presso stampa de I promessi sposi soggiorno a Parigi i Somaschi e i Barnabiti 1840-42: Seconda edizione de I promessi sposi 1801-05: Primi componimenti Intensa fase di lavoro sul romanzo. poetici di stile neoclassico La prima stesura, nota con il titolo di Fermo e Lucia, venne composta tra il 22 maggio 1821 e il 1823, ma da Manzoni non fu mai 1873: Manzoni 1808: Sposa Enrichetta Blondel pubblicata. muore a 1810: Conversione religiosa Il romanzo viene allora riscritto quasi per Milano intero e sensibilmente modificato. Dopo la stampa del 1827, Manzoni si trasferisce in Toscana e riscrive ancora il romanzo modificandone la lingua sul modello del fiorentino. Prof. Carlo Mariani
  • 7. 7 La formazione  Classicismo giovanile  Inclinazione alla cultura illuministica e razionalista del tardo Settecento milanese, filtrata anche da una memoria familiare estremamente interessante  la madre Giulia era figlia di Cesare Beccaria, autore del trattato giuridico Dei delitti e delle pene e animatore della rivista «Il Caffè».  Incontro con gli Idéologues durante il soggiorno parigino Prof. Carlo Mariani
  • 8. 8 La formazione  Incontro con la cultura romantica:  Storicismo  cioè interesse e attenzione ai fatti storici  Forte attenzione al dramma degli “umili” (non tanto in termini sociali o economici, ma psicologici, interiori).  Adesione ad una letteratura civile e impegnata su piú fronti, da quello etico a quello storico: questa scelta necessaria e insostituibile, contribuì a demolire i pregiudizi estetici neoclassici Prof. Carlo Mariani
  • 9. 9 La formazione  Manzoni studiò nei collegi dei padri Somaschi e Barnabiti: da quella formazione angusta e noiosa il giovane scrittore prese decisamente le distanze durante il primo soggiorno parigino, avvenuto in compagnia della madre.  Manzoni divenne allora assiduo frequentatore del gruppo degli idéologues, nella cui cerchia strinse rapporti importanti soprattutto con Claude Fauriel, e in cui maturò la necessità di una ricerca letteraria che fosse accompagnata da esigenze di approfondimento spirituale e morale. Prof. Carlo Mariani
  • 10. 10 La formazione  Nella produzione letteraria di Alessandro Manzoni un ruolo centrale è assunto dal problema morale e religioso.  Ancora prima della conversione al cattolicesimo, l'impegno poetico manzoniano risente fortemente del clima illuministico che aveva caratterizzato l'ambiente milanese nella seconda metà del XVIII secolo.  Nel 1810, dopo una fase di intenso e sofferto travaglio interiore, Manzoni abbracciò la religione cattolica: questo forte mutamento interiore ebbe ripercussioni importantissime nella sua produzione letteraria. Manzoni rifiutò quasi in blocco tutte le opere precedenti, ad eccezione forse dell'ode In morte di Carlo Imbonati. Prof. Carlo Mariani
  • 11. 11 La formazione  Manzoni andò progressivamente definendo il carattere etico del proprio impegno letterario in alcune opere nate subito dopo la conversione, gli Inni sacri.  Si possono approfondire, a tale riguardo, anche le odi civili, e tra queste Il cinque maggio, scritta in occasione della morte di Napoleone Bonaparte . Prof. Carlo Mariani
  • 12. 12 La formazione  A stretto contatto con gli intellettuali della rivista “Il Conciliatore”, Manzoni elaborò alcune importanti categorie della propria poetica e prese apertamente posizione a fianco dei romantici quando la discussione si spostò sul teatro tragico.  Rifiuto delle unità aristoteliche, considerate non adatte al dramma storico, che invece deve rappresentare il divenire degli eventi, l'evoluzione delle problematiche psicologiche e sociali, lo sviluppo della coscienza interiore Prof. Carlo Mariani
  • 13. 13 La formazione  La spinta etica che il cattolicesimo offrì a Manzoni costituisce un elemento fondamentale per capire il rinnovamento letterario in atto in questi anni in Italia e in modo particolare a Milano.  Il movimento romantico che allora stava muovendo i primi passi, trovò nel cattolicesimo di Manzoni e di altri intellettuali della cerchia milanese un punto di riferimento per la ricerca letteraria e l'azione politica.  La conversione al cattolicesimo consente a Manzoni di superare il classicismo giovanile (classicismo  mitologia  età precristiana) Prof. Carlo Mariani
  • 14. 14 Le opere dopo la conversione e la poetica  Manzoni andò progressivamente definendo il carattere attivista del proprio impegno in alcune opere nate subito dopo la conversione, gli Inni sacri (composti in numero di cinque, benché ne fossero stati pensati dodici, uno per ciascuna festività religiosa).  Centralità della Pentecoste (1817-22), il più tormentato degli Inni sacri  La Pentecoste sviluppa il tema della nascita della Chiesa come momento di intervento attivo del cristianesimo nel mondo. Prof. Carlo Mariani
  • 15. 15 Le opere dopo la conversione e la poetica  Il gusto e l'inclinazione verso la scrittura tragica assunsero all'interno delle scelte manzoniane una funzione di mediazione e di graduale avvicinamento a un pubblico piú allargato, eterogeneo, borghese:  una ricerca, quella attuata dentro lo schema drammaturgico della tragedia, che aprì maggiori spazi di riflessione anche al genere narrativo, e agli sviluppi del romanzo moderno che lo scrittore iniziò a sovrapporre alla scrittura tragica proprio nel 1821, in concomitanza con la stesura dell'Adelchi (la tragedia storica ambientata durante il conflitto franco-longobardo in Italia) e con i fatti politici che animarono in quell'anno i movimenti di insurrezione nazionale Prof. Carlo Mariani
  • 16. 16 Le opere dopo la conversione e la poetica  Lavorando a stretto contatto con gli intellettuali del «Conciliatore», senza tuttavia pubblicare mai un intervento nella rivista, Manzoni elaborò alcune importanti categorie letterarie della propria poetica: merito della rivista romantica fu quello di spostare di nuovo l'attenzione della letteratura sui temi storici, etici, economici, educativi. Prof. Carlo Mariani
  • 17. 17 Le opere dopo la conversione e la poetica  Manzoni prese apertamente posizione a fianco dei romantici quando si aprì la questione del teatro drammatico e delle unità aristoteliche (che egli rifiutò considerandole non adatte a un teatro che avesse l'esigenza di rappresentare la storia)  Assieme ai romantici si schierò a favore di una completa rivalutazione del teatro di Shakespeare e della drammaturgia tedesca; dichiarò assolutamente inadeguato l'uso della mitologia nella letteratura perché fonte di falsità e di idolatria. Prof. Carlo Mariani
  • 18. 18 Le opere dopo la conversione e la poetica  Di estrema importanza sono anche le odi civili, e tra queste Il cinque maggio (1821). La data che corrisponde alla morte di Napoleone Bonaparte:  In questa occasione Manzoni utilizza la notizia della conversione dell'imperatore, avvenuta poco prima della morte, per compiere un'esaltazione e una celebrazione positiva della fede. Prof. Carlo Mariani
  • 19. 19 Le opere dopo la conversione e la poetica  Lasciando volutamente da parte ogni riferimento e giudizio storico sull'operato di Napoleone (che tuttavia Manzoni non condivise), il centro focale della poesia è costituito da un'indagine psicologica, intimistica, del personaggio storico.  Unico conforto davanti alla propria miseria quotidiana, dopo tanta gloria e potere, è soltanto il riscatto della fede. Prof. Carlo Mariani
  • 20. 20 Le opere dopo la conversione e la poetica  Una fase importante della poesia manzoniana maturò con le due opere teatrali: Il Conte di Carmagnola e Adelchi.  In entrambi i casi Manzoni poneva al centro della vicenda i fatti storici che avevano segnato la vita dei personaggi: essi erano rappresentati come figure della loro epoca, senza tuttavia riuscirla a determinare o guidare, in quanto vittime della storia e della violenza che regola il corso degli eventi.  In queste opere prevale la storia rispetto all’invenzione. Prof. Carlo Mariani
  • 21. 21 Le opere dopo la conversione e la poetica  Forse suggestionato dai movimenti politici e dai moti patriottici che in molte città italiane caratterizzarono il 1821, Manzoni concentrò attorno a questo periodo la sua più intensa, quasi frenetica attività di scrittore.  Mentre stava componendo l'Adelchi mise mano al romanzo, di cui iniziò la prima stesura nota con il titolo di Fermo e Lucia (ma che nel manoscritto recava invece il titolo di Gli sposi promessi).  Scrisse di getto le due odi Il cinque maggio e Marzo 1821, portò a termine La Pentecoste, e infine definiva i contorni teorici della propria poetica nella Lettera sul Romanticismo al Marchese Cesare D'Azeglio. Prof. Carlo Mariani
  • 22. 22 Le opere dopo la conversione e la poetica  I contenuti della poetica manzoniana:  la poesia si propone come oggetto la storia (il “vero storico”), come fine l'utile sociale e educativo, come mezzo l'interessante, cioè la capacità di attrarre l'attenzione del lettore.  Questa concezione coincideva con le teorie romantiche, poiché si attribuiva allo scrittore una forte partecipazione agli eventi socio-politici e civili. Prof. Carlo Mariani
  • 23. 23 Le opere dopo la conversione e la poetica  L’utile coincide con la moralità in senso cristiano ed è il fine stesso della poesia tesa alla formazione delle coscienze;  l’interessante viene a coincidere con la scelta stessa dell’argomento da trattare, che deve restare nell’ambito della meditazione sull’uomo, sulla sua vita e sul suo rapporto con la Divina Provvidenza;  mentre il vero coincide con la ricerca del vero storico. Prof. Carlo Mariani
  • 24. 24 La composizione del romanzo  Alessandro Manzoni iniziò a scrivere I promessi sposi il 24 aprile 1821, mentre si trova con la famiglia nella villa di Brusuglio a pochi chilometri da Milano.  Sono tempi difficili: in città la polizia austriaca sta arrestando, uno a uno, i patrioti affiliati alla società segreta della Carboneria. L'anno prima è stato arrestato Pietro Maroncelli e ora sono in corso i processi nei quali sono anche implicati i collaboratori del Conciliatore, tra cui il direttore del giornale, Silvio Pellico (1789-1854). Prof. Carlo Mariani
  • 25. 25 La composizione del romanzo  Pubblicato nel 1827 in una prima edizione, la seconda apparve molti anni dopo nel 1840, I promessi sposi venivano a colmare in Italia una lacuna secolare, quella cioè di un moderno romanzo borghese, composto sul modello del romanzo storico anglosassone di Walter Scott. Prof. Carlo Mariani
  • 26. 26 La composizione del romanzo  Le tre redazioni dei Promessi sposi  Tra il 1821 e il 1823: la prima stesura recava sul manoscritto di Manzoni il titolo di Gli sposi promessi, ma è meglio conosciuta con il titolo di Fermo e Lucia.  Dopo questa stesura Manzoni lavora ad una prima revisione linguistica e ad uno sfoltimento di numerose parti del romanzo. Questa edizione viene pubblicata nel 1827 (la Ventisettana) ed ha un grande successo di pubblico.  Non ancora soddisfatto della lingua letteraria, Manzoni riscrive il romanzo una terza volta, dopo la cosiddetta “risciacquatura in Arno”, e lo pubblica a dispense periodiche tra il 1840 e il 1842 (la Quarantana). Prof. Carlo Mariani
  • 27. 27 La pagina iniziale del Fermo e Lucia
  • 28. 28  Fermo e Lucia Come lavorava Manzoni  I promessi sposi 1840
  • 29. 29 Le fonti dei Promessi sposi  le Storie milanesi di Giuseppe Ripamonti (1573-1643)  il saggio di Melchiorre Gioia (1767-1829) Sul commercio di commestibili e caro prezzo del vitto, dove legge il passo di una grida (legge emanata dal Governatore di Milano, chiamata così perché veniva gridata nelle strade da pubblici ufficiali, al fine di informare i cittadini, spesso analfabeti) del Seicento, che prevedeva pene severe a chi impedisse la celebrazione di un matrimonio.  È la stessa grida trascritta nel capitolo III del romanzo, circa le pene a cui va incontro chi impedisca la celebrazione di un matrimonio. Prof. Carlo Mariani
  • 30. 30 Le fonti dei Promessi sposi  F. Borromeo, De pestilentia quae Mediolani anno 1630 magnam stragem edit.  C.G. Cavatio della Somaglia, Alleggiamento dello Stato di Milano per le imposte e loro ripartimenti.  L. Ghirardelli, Il memorando contagio seguito in Bergamo l'anno 1630.  P. La Croce, Memoria delle cose notabili successe in Milano intorno al mal contagioso l'anno 1630.  A. Lampugnano, La pestilenza seguita in Milano l'anno 1630.  L.A. Muratori, Del governo della peste e delle maniere di guardarsene.  G. Ripamonti, De peste quae fuit anno 1630 libri V desumpti ex annalibus urbis.  F. Rivola, Vita di Federigo Borromeo Cardinale del titolo di Santa Maria degli Angeli, ed Arcivescovo di Milano.  P. Verri, Osservazioni sulla tortura. Prof. Carlo Mariani
  • 31. 31 Le fonti dei Promessi sposi  Lettera di Manzoni al figliastro Stefano Stampa Sai che cos’è stato che mi diede l’idea di fare II Sai che cos’è stato che mi diede l’idea di fare Promessi Sposi? È stata quella grida che mi venne Promessi Sposi? È stata quella grida che mi venne sotto gli occhi per combinazione, eeche faccio leggere, sotto gli occhi per combinazione, che faccio leggere, appunto, dal dottor Azzecca-garbugli aaRenzo dove si appunto, dal dottor Azzecca-garbugli Renzo dove si trovano, tra l’altro, quelle penali contro chi minaccia trovano, tra l’altro, quelle penali contro chi minaccia un parroco perché non faccia un matrimonio. E pensai, un parroco perché non faccia un matrimonio. E pensai, questo sarebbe un buon soggetto per farne un romanzo questo sarebbe un buon soggetto per farne un romanzo (un matrimonio contrastato), eeper finale grandioso la (un matrimonio contrastato), per finale grandioso la peste che aggiusta ogni cosa! peste che aggiusta ogni cosa! Prof. Carlo Mariani
  • 32. 32 Le fonti dei Promessi sposi  Sulla scelta di Manzoni influirono anche molti esempi di romanzi stranieri.  Nel Settecento, all’interno del filone gotico, compaiono romanzi "neri", in cui gli eroi si muovono su sfondi tenebrosi di castelli popolati da forze misteriose e sovrumane, ostacolati da malvagi che evocano potenze ultraterrene: è questo il contenuto del Castello di Otranto (1764) dell’inglese Horace Walpole, in cui emerge la figura della fanciulla che, a causa della persecuzione del nobile prevaricatore, non può sposare il giovane che ama. Prof. Carlo Mariani
  • 33. 33 Le fonti dei Promessi sposi  La monaca (1796) del francese Dénis Diderot, narra le peripezie di una giovane che entra in convento, forzata dalla famiglia: non possiamo non pensare alla celebre vicenda manzoniana della monaca di Monza, anche se la storia di questo personaggio è recuperata dalle cronache secentesche del Ripamonti. Prof. Carlo Mariani
  • 34. 34 La scelta del romanzo  In che modo Manzoni approda alla scelta del romanzo?  Quali sono le urgenze letterarie che lo avvicinano a questo tipo di produzione, cioè ad un genere che era di fatto assente in Italia?  Il romanzo era considerato anzi con una sorta di sufficienza dagli intellettuali, perché orientato verso un pubblico borghese di non "addetti ai lavori“.  La poesia era ritenuta il genere letterario più importante. Prof. Carlo Mariani
  • 35. 35 La scelta del romanzo  In realtà Manzoni capisce che la lirica civile e il teatro non soddisfano quel bisogno di comunicare "ad ampio raggio" che è una sua aspirazione profonda.  Anzi, i personaggi del teatro si trasformano quasi in simboli, si innalzano in una sfera astratta che coinvolge la meditazione esistenziale. Prof. Carlo Mariani
  • 36. 36 La scelta del romanzo  Il romanzo, invece, si presenta al largo pubblico con un linguaggio più semplice, una narrazione avvincente, personaggi verosimili per le loro umanissime reazioni. Il genere del romanzo è l’immagine letteraria della classe borghese che rappresenta un pubblico non d’élite e tuttavia desideroso di letture.  Grazie all’amico Claude Fauriel, durante il secondo soggiorno parigino, Manzoni ha conosciuto le opere dello scozzese Walter Scott: con lui si parla di romanzo storico perché le vicende sentimentali dei protagonisti sono calate in periodi storicamente ben definiti e per lo più nel Medioevo, ricostruito con una certa attendibilità Prof. Carlo Mariani
  • 37. 37 La scelta del romanzo  Nel romanzo si possono individuare alcune tematiche centrali:  il complesso sistema dei personaggi,  la ricostruzione storica degli ambienti e delle vicende,  il particolare uso della lingua letteraria,  la funzione del cattolicesimo. Prof. Carlo Mariani
  • 38. 38 Manzoni, Walter Scott e il “romanzo storico”  Il filosofo e critico letterario ungherese György Lukács (1885-1971) ha dedicato alla teoria del romanzo numerosi studi, tra i quali ricordiamo Teoria del romanzo (1920), Saggi sul realismo (1948), Il romanzo storico (1938), oltre a importanti monografie su Goethe, Balzac e Thomas Mann.  Una linea comune, nell’analisi che Lukács conduce intorno al romanzo, è quella che unisce l’esperienza di Walter Scott alla narrativa realistica dell’Ottocento, passando attraverso Manzoni e gli altri maggiori autori del XIX secolo: la scoperta della storia e la sua attualizzazione sono visti, in questa pagina che riproduciamo, come un’esigenza fondamentale del romanzo storico e come specchio di una crisi piú generale della vita italiana nel Seicento.
  • 39. 39 Manzoni, Walter Scott e il “romanzo storico” “ Walter Scott ha trovato [in Italia] un continuatore che, sia pure in una sola opera, ne ha sviluppato in modo grandioso e originale le tendenze e lo ha superato in piú aspetti. Alludiamo naturalmente ai Promessi sposi di Alessandro Manzoni. [...] La sua capacità inventiva per l’intreccio, la sua fantasia nel rappresentare caratteri delle piú diverse classi sociali, la sua sensibilità per l’autenticità storica nella vita interiore ed esteriore dei personaggi sono qualità ch’egli possiede in grado almeno pari a Walter Scott. Anzi proprio nella ricchezza e nella profondità con cui sono delineati i caratteri, nella completa utilizzazione dei grandi contrasti tragici per delineare la psicologia dei personaggi, Manzoni è perfino superiore. Come “ creatore di figure individuali egli è un poeta superiore a Walter Scott. G. Lukács, Il romanzo storico, Torino, Einaudi, 1977, pp. 81-82.
  • 40. 40 Manzoni, Walter Scott e il “romanzo storico” “ Come poeta veramente grande egli ha trovato quel tema in cui è superata la caratteristica oggettiva che rende la storia italiana poco adatta per un vero romanzo storico che possa trascinare il lettore e in cui i contemporanei possano rivivere il proprio passato. Egli infatti, ancor piú dello stesso Walter Scott, confina nello sfondo i grandi avvenimenti storici, sebbene li delinei tutti con quella concretezza dell’atmosfera storica di cui Walter Scott era stato il maestro. Ma il suo tema fondamentale non è, come sempre in Walter Scott, una concreta crisi della storia nazionale, bensí la situazione di perenne crisi di tutta la vita del popolo italiano in conseguenza della divisione dell’Italia e del carattere feudale-reazionario che le continue piccole guerre e la soggezione a potenze straniere avevano impresso alle singole parti del paese. Manzoni descrive quindi direttamente soltanto un episodio concreto della vita del popolo italiano: l’amore, la separazione e il ritrovarsi di un giovane e di una fanciulla, entrambi di condizione contadina. Ma nella sua rappresentazione il fatto si sviluppa in modo da diventare la generale tragedia del popolo italiano in una situazione di avvilimento e spezzettamento nazionale. Senza “ mai uscire da una concreta cornice locale e temporale; da una psicologia condizionata dall’epoca e dalla classe sociale, il destino dei due personaggi diventa la tragedia del popolo italiano in genere.
  • 41. 41 Manzoni, Walter Scott e il “romanzo storico”  Questo tipo particolare di romanzo si basa su una narrazione ambientata in una determinata epoca storica, in cui vengono poi inserite vicende e personaggi che nascono dalla fantasia dello scrittore.  Uno dei più importanti studiosi di questo genere letterario, il filosofo György Lukács, ha scritto che il romanzo storico «è nato al principio del secolo XIX, circa all’epoca della caduta di Napoleone» come prosecuzione e sviluppo del grande romanzo realistico e borghese del Settecento, nel momento in cui la Rivoluzione francese e le guerre napoleoniche «hanno fatto della storia un’esperienza vissuta dalle masse».  In questo senso il romanzo storico tenderebbe ad attualizzare il «presente come storia» e a produrre nel lettore un meccanismo di rispecchiamento nei valori e nelle situazioni che sono descritte dall’autore. Analizzando i romanzi di Walter Scott, di Manzoni e di altri importanti autori dell’Ottocento, Lukács sottolinea che l’evoluzione dei generi letterari si svolge parallelamente allo sviluppo della società: nel romanzo storico, la vita sociale dell’uomo e gli aspetti generali di un’epoca passata divengono pertanto contemporanei ai moderni e costituiscono il presupposto per una narrazione realistica che faccia rivivere quelle condizioni e quelle ragioni umane.
  • 42. 42 Manzoni, Walter Scott e il “romanzo storico”  Punto di incontro tra il realismo storico (la ricostruzione della situazione politica e sociale) e l’invenzione vera e propria, necessaria al successo dell’opera, il romanzo storico incontrò un grande favore presso il pubblico.  In Italia si affermò sul finire degli anni venti del XIX secolo, ovviamente grazie al modello offerto dai Promessi Sposi, ma anche sulla scia delle numerose traduzioni dei romanzi di Walter Scott (Ivanhoe venne tradotto nel 1822), e di un rinnovato interesse verso la storia nazionale.  La scelta manzoniana del romanzo, e in particolare del romanzo storico, nasceva in un contesto culturale vivace, quello romantico milanese, e dopo esperienze di approfondimento della materia narrativa.
  • 43. 43 Manzoni, Walter Scott e il “romanzo storico”  Il genere del romanzo sembrò a Manzoni lo strumento più adeguato e moderno per rappresentare la dinamica molteplice di un’intera società: proprio per il fatto che l’opera doveva rispecchiare la vita reale, emergeva allora anche il problema di una collocazione storica della vicenda narrata.  All’amico Fauriel, in una lettera del 3 novembre 1821 (la stesura del Fermo e Lucia era iniziata in aprile), Manzoni scriveva: «Per spiegarvi brevemente la mia idea principale sui romanzi storici e mettervi così sulla via di rettificarla, vi dirò che li concepisco come una rappresentazione di un determinato stato della società per mezzo di fatti e di caratteri così simili alla realtà da poter essere creduti una vera storia da poco scoperta. Quando vi sono mescolati avvenimenti e personaggi storici, credo che bisogna rappresentarli nel modo più rigorosamente storico; per questo, ad esempio, Riccardo Cuor di Leone mi sembra imperfetto nell’Ivanhoe». Da questo punto di vista Manzoni considerava fondamentale l’assunzione di un registro corale e collettivo dell’intreccio, libero dai condizionamenti che avrebbero imposto la presenza di un protagonista assoluto.
  • 44. 44 I contenuti dei Promessi sposi  Manzoni ambientava la vicenda nel passato storico dell'Italia della Controriforma: il Seicento, che senz'altro potremmo definire il vero grande protagonista del romanzo, emerge nei suoi connotati sociali, economici, religiosi.  La dominazione spagnola in Italia rappresentava allegoricamente la dominazione austriaca dell'Ottocento: per questo motivo il romanzo manzoniano veniva ad assumere anche un chiaro messaggio politico. Prof. Carlo Mariani
  • 45. 45 I contenuti dei Promessi sposi  Nell'introduzione al romanzo Manzoni costruisce il pretesto del manoscritto-ritrovato:  l'opera, secondo l'invenzione dell'autore, sarebbe la trascrizione/traduzione in un italiano moderno di un manoscritto di un anonimo autore del Seicento.  In questo modo Manzoni viene a occupare il ruolo di narratore onniscente (focalizzazione zero) e nello stesso tempo quello artificiale di traduttore del romanzo, un fatto quest'ultimo che gli consente di operare nel testo continue incursioni moralistiche. Prof. Carlo Mariani
  • 46. 46 La struttura del romanzo  Capitoli I-VIII: fase borghigiana (l’azione si svolge nel paese dove vivono Renzo e Lucia)  Narrazione molto lenta e un numero assai elevato di fatti, concentrati in quattro giorni, dal 7 al 10 novembre 1628.  Capitoli IX-XVII: Lucia viene a contatto con i personaggi "storici" (la monaca di Monza, l’innominato, il cardinal Borromeo). Le scene che la vedono protagonista si svolgono in spazi chiusi (il convento, il castello, la casa del sarto dove viene ospitata dopo la liberazione) Prof. Carlo Mariani
  • 47. 47 La struttura del romanzo  Capitoli XVIII-XXVI  Si tratta del cosiddetto “romanzo di Renzo”, una specie di storia nella storia.  Egli si muove in spazi aperti: Milano, la campagna lombarda, l’Adda, il territorio di Bergamo. Rimane coinvolto nei tumulti di San Martino e nell’assalto ai forni del capoluogo lombardo, dove, nell’arco di due giorni (11 e 12 novembre) partecipa alla rivolta, si ubriaca, litiga con un ospite, si fa credere un rivoltoso, cade nella trappola di una spia, si fa arrestare, ma riesce a scappare.  Il 13 novembre approda libero in territorio bergamasco, e giunge dal cugino Bortolo, presso cui si ferma per un periodo imprecisato. Prof. Carlo Mariani
  • 48. 48 La struttura del romanzo  Capitoli XXVII-XXXII: la descrizione della peste a causa della calata dei Lanzichenecchi; gli effetti della guerra dei Trent’anni  Digressione storica del romanzo  Capitoli XXXIII-XXXVIII: Renzo guarisce dalla malattia e torna a Milano dove ritrova Lucia Prof. Carlo Mariani
  • 49. 49 La struttura del romanzo nozze mancate al Renzo: Milano e poi Guerra - Carestia ritorno al borgo borgo Bergamo Peste Capitoli XXXVII- Capitoli I-VIII Capitoli IX-XVII Capitoli XVIII-XXXVI XXXVIII Lucia al castello Lucia a Milano Lucia a Monza nozze al borgo dell’innominato e al lazzaretto Prof. Carlo Mariani
  • 50. 50 Il sistema dei personaggi VITTIME Protettori Strumenti OPPRESSORI don Abbondio Ca p ito lo I Don Rodrigo Renzo capitoli Fra Cristoforo Capitoli XX - XXXVIII la monaca di Monza ultimi Lucia l’Innominato Il cardinale Prof. Carlo Mariani
  • 51. 51 Il sistema dei personaggi EROE: Renzo ANTAGONISTA: don Rodrigo OGGETTO DEL DESIDERIO: Lucia Aiutanti dell’Eroe Aiutanti dell’Antagonista Padre Cristoforo, Agnese Perpetua, Bortolo, don Ferrante e Griso, conte Attilio, Nibbio, Innominato donna Prassede, (prima della conversione), Conte Zio, il sarto e sua moglie, Cardinale Monaca di Monza. Borromeo, Innominato (dopo la conversione). Prof. Carlo Mariani
  • 52. 52 Il sistema dei personaggi  Il sistema dei personaggi risulta un meccanismo assai complesso di rapporti di forza: nel romanzo vi sono precise categorie morali, alle quali Manzoni affida un forte valore emblematico.  Anche la stessa religiosità viene analizzata ora nelle sue componenti deteriori e negative, talvolta con toni bonari e ironici, come nel caso di Don Abbondio; ora secondo un preciso disegno paradigmatico: il cardinale Borromeo viene tratteggiato come infaticabile apostolo di un cristianesimo sociale, Fra Cristoforo come difensore di una fede realmente conquistata dopo una travagliata esistenza giovanile. Prof. Carlo Mariani
  • 53. 53 Il sistema dei personaggi  Una vicenda fortemente individualizzata compie invece Renzo, con i suoi continui spostamenti geografici: a lui Manzoni prescrive, all'interno della narrazione, uno spazio autonomo, come se volesse rappresentare un'ideale percorso psicologico della formazione, un progressivo raggiungimento della saggezza e dell'equilibrio dopo le iniziali intemperanze dei primi capitoli. Prof. Carlo Mariani
  • 54. 54 Il sistema dei personaggi Il sistema dei personaggi VITTIME OPPRESSORI Renzo Lucia Don Rodrigo Innominato Cardinale Aiutanti Padre Cristoforo, Borromeo, delle vittime Tonio e Gervaso Agnese Griso, Nibbio, Aiutanti Don Monaca di dell’oppressore Abbondio Monza Ospiti Don Ferrante, Bortolo delle vittime Donna Prassede Prof. Carlo Mariani