1. Comunicare la sovranità
alimentare:
gli adolescenti africani e
italiani diventano
citizen reporter
Torino, 27 ottobre 2012 - Donata Columbro !
2. PERCHE’ MOBILE E SOCIAL
NETWORKING in Senegal e
Uganda?
Se vi chiedete perché usare le nuove
tecnologie e il web in un contesto dove le
persone “non hanno nemmeno da
mangiare”…!
4. PERCHE’ MOBILE E SOCIAL
NETWORKING in Senegal e
Uganda?
§ nel continente il cellulare raggiunge il 65% della
popolazione!
§ in Uganda ci sono più telefoni cellulari che lampadine!
§ più del 50% delle connessioni internet sono mobili!
§ gli investimenti nelle infrastrutture raggiungeranno i 1,5
miliardi di dollari entro il 2015!
5. IL PROGETTO
di Fondazioni4Africa e Fondazione
De Agostini
Creare uno spazio digitale di scambio
tra le scuole ugandesi, senegalesi e
italiane sul tema della sovranità
alimentare, attraverso gli strumenti del
mobile reporter: uno smartphone
connesso a internet e un blog dove
caricare notizie, video e foto.!
11. DAKAR
Scuola: CEM SCAT URBAM
ü 12 studenti + 2 insegnanti
ü 5 giorni di formazione
12. IL TRAINING: il web 2.0 e la
sovranità alimentare
Come partecipare alla narrazione sul tema:!
Teoria > dall’inventore del world
wide web Tim Berners-Lee a Ory
Okolloh (fondatrice di Ushahidi)
Pratica > Gmail, Facebook, Dropbox,
Wordpress (blog), Skype
13. IL TRAINING: diventare
mobile reporter
REPORTING:!
- Produrre contenuti per il web
- Creazione di uno storyboard
- Usare lo smartphone per
raccontare una storia
multimediale
14. I RISULTATI
Il blog palestra
della scuola
Scat Urbam di
Dakar
Cemdakar.wordpress.com
15. I RISULTATI
Il blog palestra
degli studenti
della scuola St
Charles di
Kalongo
kalongoreporting.wordpress.com
16. Hanno detto:
« Abbiamo imparato un sacco di cose sul web 2.0, ma anche su come
essere dei bravi citizen reporter e scrivere per il web: tutto questo
potrà esserci d’aiuto in futuro »"
17. Hanno detto:
«Da queste interviste e dalla riflessione sulla sovranità alimentare abbiamo
imparato che la vita di un contadino del nord Uganda è strettamente
collegata con quella dei cittadini di altri paesi, a quello che decidono di
mangiare in Europa o in Asia e alle capacità del nostro governo di lasciare a
ognuno il diritto di coltivare la propria terra»."