1. Lezione Uno: Startup
Lezione Uno: Startup
Dario Mazza - Sebastiano Merlino
Universit` degli Studi di Catania - Facolt` di Ingegneria
a a
19 Aprile 2010
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2. Lezione Uno: Startup
“ I programmi fanno parte della nostra cultura come le poesie o i brani
musicali.
Al contrario ci vogliono convincere che il software non sia un elemento di
cultura ma solamente un prodotto, una scatoletta da comperare al
supermercato. Va da s´ che anche “comprare un programma” non ha
e
senso.
Non si compera una poesia, si compera il libro dove ` stampata, la poesia
e
` dell’autore e i concetti espressi patrimonio dell’umanit`.”
e a
Renzo Davoli a.k.a. rd235
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3. Lezione Uno: Startup
Programma del Corso
Lezione Uno : Startup e Installazione
19 Aprile 2010 dalle 17.00 alle 18.45 in Aula E
Lezione Due: Utilizzo del Sistema
22 Aprile 2010 dalle 17.00 alle 18.45 in Aula B
Lezione Tre: Vitualizzazione
29 Aprile 2010 dalle 17.00 alle 18.45 in Aula B
Lezione Quattro: Uso della Shell
6 Maggio 2010 dalle 17.00 alle 18.45 in Aula B
Lezione Cinque: Gestione Avanzata
13 Maggio 2010 dalle 17.00 alle 18.45 in Aula B
Lezione Sei: Speciale Seminari
17 Maggio 2010 dalle 15.00 alle 18.45 in Aula E
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4. Lezione Uno: Startup
Contatti
Chi siamo ?
Dario Mazza - dariomzz@gmail.com
Sebastiano Merlino - etr@pensieroartificiale.com
Sito di riferimento
www.pensieroartificiale.com - Sezione Linux
Forum per richieste e chiarimenti
www.linuxos.pensieroartificiale.com
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5. Lezione Uno: Startup
Il Software Libero
Il Software Libero
“L’espressione Software libero si riferisce alla libert` dell’utente di
a
eseguire, copiare, distribuire, studiare, cambiare e migliorare il software. ”
Richard M. Stallman
Il software libero: software rilasciato con una
licenza che permette a chiunque di utilizzarlo e che
ne incoraggia lo studio, le modifiche e la
redistribuzione; per le sue caratteristiche, si
contrappone al software proprietario ed ` differente
e
dalla concezione open source, incentrandosi sulla
libert` dell’utente e non solo sull’apertura del
a
Figura: Richard Stallman
codice sorgente. enuncia le 4 libert` al
a
convegno Wikimania 2005
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6. Lezione Uno: Startup
Il Software Libero
Il Software Libero
Parlando di software libero ci riferiamo a quattro tipi di libert` per gli
a
utenti dello stesso:
Libert` di eseguire il programma, per qualsiasi scopo (libert` 0).
a a
Libert` di studiare come funziona il programma, e adattarlo alle
a
proprie necessit` (libert` 1).
a a
Libert` di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo (libert`
a a
2).
Libert` di migliorare il programma, e distribuirne pubblicamente i
a
miglioramenti, in modo tale che tutta la comunit` ne tragga
a
beneficio (libert` 3).
a
L’accesso al sorgente ` un prerequisito delle libert` 1 e 3.
e a
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7. Lezione Uno: Startup
Classificazione del Software
Classificazione del Software
`
E possibile individuare le seguenti tipologie di software:
1 Software semilibero: il software semilibero ` software non libero in
e
quanto distribuito col permesso di essere usato, copiato, distribuito e
modificato(incluse le versioni distribuite con modifiche) senza scopo
di lucro, solo dai privati.
2 Software proprietario: il software proprietario ` quello che non `
e e
libero o semilibero. Il suo utilizzo, la ridistribuzione o la modifica
sono proibiti, oppure richiedono un permesso, o sono sottoposti a
vincoli.
3 Software Open Source: il termine open source software ` usato da
e
alcuni pi` o meno con lo stesso significato di software libero. In
u
realt` si tratta di software libero sviluppato secondo le idee del
a
movimento dell’Open Source (ben distinto dal movimento del
software libero).
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8. Lezione Uno: Startup
Classificazione del Software
Classificazione del Software
4 Software di pubblico
dominio: il software di
pubblico dominio ` software
e
`
privo di copyright. E un
caso speciale: si tratta di
software libero senza
permesso d’autore. Questo
implica la possibilit` che
a
alcune copie o versioni
modificate non siano affatto
libere.
5 Software con permesso d’autore (copyright): il software con
permesso d’autore ` software libero le cui modifiche possono essere
e
distribuite solo con la stessa licenza del software originale. Questo
significa che ogni copia del software, anche se modificata, deve
essere software libero.
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9. Lezione Uno: Startup
Classificazione del Software
Classificazione del Software
6 Software con licenza GPL: la GPL (General Public License) ` una
e
licenza di software libero con permesso d’autore. La FSF (Free
Software Foundation) la utilizza come licenza per la maggior parte
del software GNU.
7 Software Freeware : il termine freeware non ha una definizione
comunemente accettata, ma viene spesso utilizzato per pacchetti
software che possono essere ridistribuiti ma non modificati (il loro
codice sorgente non ` disponibile). Non sono un esempio di software
e
libero.
8 Software Shareware: lo shareware ` software che d` la possibilit`
e a a
di ridistribuire copie, ma impone a chiunque continui ad usarne una
copia di pagarne la licenza d’uso.
9 Software Commerciale: il software commerciale ` software
e
sviluppato allo scopo di guadagnare dal suo uso.
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10. Lezione Uno: Startup
Il Progetto GNU
Il Progetto GNU
A supporto del Progetto GNU fu creata la
Free Software Foundation (FSF). Essa
opera promovendo lo sviluppo e l’uso del
software libero in tutte le aree
dell’informatica. La Free Software
Foundation si concentra sullo sviluppo di
nuovo software libero, inserendolo in un
sistema coerente che possa eliminare il
bisogno di utilizzare software proprietario.
Cos` come un insegnante non deve pagare per spiegare il teorema di
ı
Pitagora, alla stessa maniera non pagher` uno studente che vorr`
a a
utilizzarlo.
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11. Lezione Uno: Startup
Il Progetto GNU
Il Progetto GNU
Estratto dal saggio “Verso un’etica del Software” apparso su “Il Giornale dell’Ingegnere”
“Come ciascuno pu` leggere quello che da altri ` stato scritto e
o e
rielaborare le idee ivi contenute, come ciascuno pu` utilizzare le
o
dimostrazioni di matematica e le teorie di fisica per i propri scopi, allo
stesso modo ognuno dovrebbe essere autorizzato a leggere e rielaborare i
programmi esistenti, perch´ il patrimonio ‘culturale’ informatico possa
e
accrescersi a beneficio di tutti gli utenti di calcolatori e, pi` in generale,
u
per un utilizzo proficuo della tecnologia attuale.”
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12. Lezione Uno: Startup
Perch´ ` meglio pensare Open Source?
ee
Perch´ ` meglio pensare Open Source?
ee
Quando si discute di applicabilit` del free
a
software alla didattica e del suo uso nel
mondo della scuola ` utile distinguere due
e
aspetti, ovvero l’uso del free software per
insegnare informatica e l’uso dello stesso
come piattaforma per l’insegnamento di
altre discipline.
Nel primo caso l’esistenza di sistemi software di base di cui si possa
analizzare e modificare il sorgente ` sicuramente molto utile a chi voglia
e
insegnare gli aspetti pi` tecnici dell’informatica. Nel secondo caso la
u
situazione ` molto diversa, si potrebbero non trovare sostanziali differenze
e
sul software, ma vi sono altri aspetti da tenere in considerazione.
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13. Lezione Uno: Startup
Perch´ ` meglio pensare Open Source?
ee
Motivi Didattici
Perch´ ` meglio pensare Open Source?
ee
Motivi Didattici
Lo studente ` pi` consapevole di ci` che fa, di quali sono le modalit`
e u o a
di funzionamento di comandi e procedure, di qual ` la struttura del
e
software.
La disponibilit` del sorgente e le quattro libert` permettono al
a a
docente ed allo studente di “metterci le mani”, apportando
modifiche funzionali alle proprie esigenze.
Favorisce la crescita autonoma dellallievo.
Gli studenti possono portare lo strumento a casa.
La documentazione ` ricca e facilmente reperibile.
e
Considerando l’utilizzo di un sistema Linux, esso dispone sia di
interfaccia grafica che ` utile per utenti “non professionali” (basso
e
livello di alfabetizzazione informatica) che di interfaccia a carattere,
pi` funzionale per utenti “professionali” (alto livello di
u
alfabetizzazione informatica).
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14. Lezione Uno: Startup
Perch´ ` meglio pensare Open Source?
ee
Motivi Economici
Perch´ ` meglio pensare Open Source?
ee
Motivi Economici
Il costo rilevante delle licenze d’uso di software proprietario.
La scarsit` (sopratutto nel nostro Stato) di fondi per la scuola e per
a
l’istruzione in generale.
Utilizzo di macchine datate o obsolete. Lascia a noi la possibilit` di
a
decidere il momento in cui cambieremo il nostro hardware,
rendendoci indipendenti dalle imposizioni indirette dei produttori di
software proprietario.
Assistenza tecnica pressoch´ gratuita ottenibile attraverso Internet.
e
Ogni problema pu` essere risolto chiedendo aiuto sul Web.
o
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15. Lezione Uno: Startup
Perch´ ` meglio pensare Open Source?
ee
Motivi Etici
Perch´ ` meglio pensare Open Source?
ee
Motivi Economici
Educazione alla legalit`. Esso educa infatti alla
a
conoscenza ed al rispetto delle licenze
combattendo l’abitudine assunta da molti utenti
di violare le leggi sul copyright.
Libert` economica che influisce sul punto
a
precedente abbassando (o annullando) il costo
delle licenze.
Libert` di insegnamento ed autonomia didattica
a
ripulendo almeno l’ambiente scolastico dal
monopolio software di alcune case produttrici.
Rispetto di criteri di uguaglianza ed equit`.
a
Qualunque utente, su qualunque piattaforma
hardware e appartenente a qualunque strato della
societ`, potr` avere accesso al software.
a a
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16. Lezione Uno: Startup
Perch´ ` meglio pensare Open Source?
ee
Motivi Tecnici
Perch´ ` meglio pensare Open Source?
ee
Motivi Tecnici
Affidabilit`.
a
Sicurezza.
Rapido sviluppo di nuove soluzioni.
Variet` di sviluppi.
a
Produzione di esperienze.
Tutti dipendenti dalla possibilit` di osservare e studiare il software,
a
caratteristica che permette di scoprire facilmente bugs o fori nella
sicurezza. Una tale libert` aiuta, inoltre, a sviluppare rapidamente nuovi
a
sistemi per la risoluzione dei problemi essendo possibile l’osservazione del
sorgente da molti programmatori in giro per il mondo che potrebbero
anche pervenire a soluzioni differenti. La possibilit` di osservare il codice,
a
sprona anche gli utenti a sperimentare permettendo lo sviluppo attivo di
potenziali programmatori.
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17. Lezione Uno: Startup
L’Open Source in Italia e nel Mondo
L’Open Source in Italia e nel Mondo
Il software libero e’ molto piu’ diffuso di quanto la gente pensi, solo che
non se ne puo’ parlare.
Il 70% dei server web nel mondo sono di tipo LAMP, ossia utilizzano
software quali: Linux, Apache, MySQL ed un linguaggio di scripting fra
PHP, Perl e Python; tutti Open Source. L’Italia ` il quarto paese al
e
mondo (seguendo Francia, Germania e Stati Uniti) come numero di
sviluppatori di Software libero. In proporzione alla popolazione abbiamo
molti pi` sviluppatori degli Stati Uniti. L’Europa risulta all’avanguardia,
u
in questo senso, rispetto agli Stati Uniti; in Europa (al CERN) ` nato il
e
Web ed in Finlandia fu inventato Linux.
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18. Lezione Uno: Startup
L’Open Source in Italia e nel Mondo
L’Open Source in Italia e nel Mondo
In qualche modo, tutti siamo utenti Linux e
Open Source. Secondo Jim Zemlin, a capo
della Linux Foundation, nel mondo moderno
ogni singola persona, ogni giorno usa
software Open Source.
Chiunque faccia ricerca attraverso Google, telefoni, utilizzi infrastrutture
per la telecomunicazione, nuovi televisori, nuove macchine digitali,
telefoni attraverso cellulari moderni, entri in Facebook, compri un
netbook, prelevi attraverso uno sportello ATM, giochi con la PlayStation
3 utilizza sistemi Open Source e soprattutto Linux (e la lista potrebbe
continuare).
Sarebbe opportuno chiedersi chi non sia utente GNU/Linux.
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19. Lezione Uno: Startup
Le Licenze d’Uso
Le Licenze d’Uso
La licenza in ambito informatico ` l’insieme delle condizioni che pu`
e o
accompagnare un prodotto software. Tale documento specifica le
modalit` con cui l’utente pu` usare tale prodotto, garantendo dei diritti
a o
ed imponendo obblighi.
Ritroviamo vari tipi di licenza: La licenza ` imposta da chi detiene il
e
copyright sul software e la sua validit` `
ae
Licenze FSF:
limitata dal diritto d’autore. Un singolo
Licenza GPL
software pu` essere rilasciato con pi`
o u
Licenza LGPL
Licenza FDL
licenze differenti. I modi di accettazione
di una licenza sono molteplici:
Licenze OSI:
Licenza Open Source
Implicito nell’utilizzo del software.
Licenza libera Durante l’installazione.
Licenze Closed Source: Prima di scaricare il programma.
EULA All’apertura del supporto fisico.
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20. Lezione Uno: Startup
Le Licenze d’Uso
Licenze FSF
Licenze FSF
Quelle contenute in questo paragrafo sono le
licenze ideate e promosse dalla Free Software
Foundation (FSF) societ` promotrice del
a
progetto GNU.
Sua pi` importante licenza `, sicuramente, la
u e
GPL.
Le posizioni integraliste della FSF sono spesso non condivise dal resto
della comunit` software ed infatti nascono spesso contrasti fra le
a
posizioni (forse pi` integraliste) di Richard Stallman e quelle pi` morbide
u u
della comunit` Linux.
a
“Non ` la GPL ad aver reso famoso GNU/Linux, ma ` Linux ad aver reso
e e
presentabile la GPL, essendo dannatamente meno integralista di quello
che la FSF vuole.”
Linus Torvalds
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21. Lezione Uno: Startup
Le Licenze d’Uso
Licenze FSF
Licenze FSF
La GPL (General Public License), oggi alla sua
terza versione, fu scritta da Richard Stallman ed
Eben Moglen per distribuire i programmi creati
nell’ambito del Progetto GNU.
La GPL assicura all’utente libert` di utilizzo, copia, modifica e
a
distribuzione. La GPL ha incontrato un gran successo fra gli autori di
software sin dalla sua creazione, ed ` oggi la pi` diffusa licenza per il
e u
software libero.
La GPL ` persistente e propagativa.
e
`
E persistente inquanto impone che con la redistribuzione vengano
allegati la GPL stessa e il codice sorgente del software (copyleft).
`
E propagativa poich´ la distribuzione di software nato dall’unione di
e
programmi con licenze GPL e non GPL avviene attraverso licenza
GPL o non avviene affatto (strong copyleft).
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22. Lezione Uno: Startup
Le Licenze d’Uso
Licenze FSF
Licenze FSF
LGPL
Lesser General Public Licence, studiata come compromesso tra la licenza
GPL ed altre licenze non copyleft. Ha lo scopo di risultare appetibile alle
aziende tutelando, per`, la comunit` del software libero. Stabilisce il
o a
copyleft sul singolo file sorgente e non sull’intero software, rendendo,
cos` possibile l’inclusione di librerie sotto licenza LGPL all’interno di
ı,
software proprietario.
FDL
Free Documentation License, ` stata creata per distribuire la
e
documentazione di software e materiale didattico. Stabilisce che ogni
copia del materiale, anche se modificata, deve essere distribuita con la
stessa licenza. Tali copie possono essere vendute e, se riprodotte in gran
quantit`, devono essere rese disponibili anche in un formato che faciliti
a
successive modifiche. Wikipedia ` la pi` grande raccolta di
e u
documentazione che utilizza questo tipo di licenza.
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23. Lezione Uno: Startup
Le Licenze d’Uso
Licenze OSI
Licenze OSI
Risultano essere definizioni di licenza prodotte dalla fondazione Open
Source Initiative e basate sulle indicazioni date dal progetto Debian.
Open Source
Una licenza open source autorizza chiunque ad usare, modificare,
integrare, riprodurre, duplicare e distribuire un programma (o qualsiasi
lavoro tutelato dalle norme sul diritto d’autore), anche a scopi
commerciali. Il codice sorgente deve essere disponibile anche in una
forma leggibile e comprensibile all’uomo. Non ha scopo principale nella
gratuit` del software e per questo di discosta dall’intransigenza della GPL.
a
Licenza Libera
`
E una licenza concessa dal detentore di un diritto d’autore, con possibilit`
a
di ripubblicazione o riutilizzo dell’opera, poste alcune condizioni.
Presuppone la gratuit` del riutilizzo ma non la gratuit` al consumatore
a a
finale. Comprende sia la GPL che le licenza Open Source.
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24. Lezione Uno: Startup
Le Licenze d’Uso
Licenze OSI
Licenze OSI
Open Source Definition
L’Open Source Definition stabilisce i criteri percui una licenza sia
dichiarata Open Source.
Ridistribuzione libera.
Codice sorgente incluso nel software licenziato.
Concessione di modifica alle opere derivate.
Integrit` del codice sorgente.
a
Nessuna discriminazione contro persone o gruppi.
Nessuna discriminazione di settori della societ` e dello sviluppo.
a
Distribuzione della licenza a tutti i destinatari della stessa.
La licenza non dev’essere specifica di un prodotto.
La licenza non deve contaminare altro software.
La licenza deve essere indipendente dalla tecnologia.
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25. Lezione Uno: Startup
Le Licenze d’Uso
Licenze Closed Source
Licenze Closed Source
EULA
End User License Agreement ` il contratto tra il fornitore di un
e
programma software e l’utente finale. Tale contratto assegna la licenza
d’uso del programma all’utente nei termini stabiliti dal contratto stesso.
Si sottolinea che licenza ` appunto una licenza d’uso e non una licenza di
e
possesso del software stesso.
La EULA in generale comprende la concessione di licenza, le limitazioni
d’uso, la limitazione di garanzia, la limitazione di responsabilit`, le
a
restrizioni all’esportazione.
L’utente finale in genere prende visione dell’EULA all’apertura della
confezione del software o all’atto dell’installazione.
L’impossibilit` da parte dell’utente finale di leggere le condizioni
a
dell’EULA prima dell’acquisto del software ha posto le basi per la nascita
di proteste di grande rilevanza.
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