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ISTITUTO TECNICO “G. DELEDDA”
Piazza Palio 1 – LECCE
Codice Fiscale 80013250750 Segreteria Tel. 0832 316047 Fax 0832 317758
www.itasdeledda.gov E-mail: lete010002@istruzione.it p.e.c.: lete010002@pec.istruzione.it
AA.SS. 2013 – 2016
A.S. 2012 – 2013
P iano
O fferta
F ormativa
DirigenteScolastico
Prof.Vincenzo Nicolì
A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria Elisabetta Tundo
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“"Non c’è nulla che sia più ingiusto
quanto far parti uguali fra disuguali.”
DON LORENZO MILANI
A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria Elisabetta Tundo
Il Piano per l’Offerta Formativa vuole indicare con precisione
l'intenzionalità, la progettualità dell'istituzione scolastica.
Esso quindi non si riferisce al passato, non è il racconto di ciò
che la nostra scuola è stata, ma, semmai, di ciò che sarà, cioè
di come la stiamo progettando.
Il POF, è la carta d'identità con cui la scuola si definisce nei
confronti delle famiglie, degli studenti e della realtà locale e
costituisce la base degli impegni reciproci da assumere per
realizzare la sua "mission".
Il P.O.F. elaborato dall'Istituto Deledda si propone,
coerentemente con le nuove linee pedagogiche e
didattiche , di promuovere il
SUCCESSO FORMATIVO
DI TUTTI E DI CIASCUNO
ponendo al centro dell’azione educativa
la PERSONA
in relazione al suo contesto di vita.
P
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DIRIGENTE
SCOLASTICO
DOCENTI
GENITORI
TERRITORIO
AMMINISTRAZIONE
SCOLASTICA
SCUOLE IN RETE
STUDENTI
DIRETTORE SGA
PERSONALE ATA
I protagonisti
del P O F
CENTRO
TERRITORIALE
DI SUPPORTO
CENTRI SERVIZI
PRESIDIO
SCIENTIFICO
TERRITORIALE
A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria Elisabetta Tundo
COMITATO
TECNICO
SCIENTIFICO
I.T"G.DELEDDA"
A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo
PALESTRA
LABORATORI
INFORMATICI
LABORATORIO DI CHIMICA
AUDITORIUM
LABORATORIO DI
PSICOMOTRICITA'
LIM IN AULA
Dirigente Scolastico
Prof.Vincenzo Nicolì
BIBLIOTECA
LABORATORIO
LINGUISTICO
AULE
ATTREZZATE
LABORATORIO DI FISICA
LABORATORIO SCIENTIFICO
POLIFUNZIONALE
LABORATORIO DI
MICROBIOLOGIA
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FINALITA’ GENERALI
•Valorizzare le diversità
• Promuovere il protagonismo degli studenti nella gestione dell’Istituto
• Progettare spazi e tempi funzionali allo sviluppo della persona e delle
relazioni
• Promuovere la partecipazione attiva degli studenti nei processi di
apprendimento/insegnamento
• Realizzare percorsi didattico-formativi per lo sviluppo delle competenze
disciplinari e di cittadinanza
• Creare un ambiente di formazione continua per tutto il personale
scolastico
P O F
(D.P.R. 275/99)
1. progettazione didattico – educativa
(“Curricolo”)
2. azioni continuità, orientamento, sostegno e
recupero
3. progetti e attività per
l’ ”ampliamento dell’offerta formativa”
4. risorse e opportunità sul
Territorio
5. percorsi di
cittadinanza attiva
6. comunicazione
A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo
1. PROGETTAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA
(“CURRICOLO”)
Gli indirizzi del vecchio ordinamento (ante-riforma 2010) che davano al
nostro Istituto il nome di IstitutoTecnico delleAttività Sociali "Grazia
Deledda" continueranno ad esistere sino al l'anno scolastico 2013-14, con
delle variazioni nel piano di studio come previsto dalla riforma che impone un
totale ore settimanali pari a 32.
INDIRIZZO ECONOMICO INDIRIZZO TECNOLOGICO
1. PROGETTAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA
(“CURRICOLO”)
L'elaborazione del curricolo è il terreno su cui si misura concretamente
la capacità progettuale della scuola che è chiamata:
•a prendere decisioni di tipo didattico ed organizzativo
• ad elaborare specifiche scelte in relazione a
- contenuti,
- metodi,
- organizzazione,
- valutazione, con particolare attenzione alla continuità del percorso
educativo.
Il curricolo è un progetto unico nel quale confluiscono le indicazioni nazionali, le
Linee Guida per il Riordino degli Istituti Tecnici e le scelte delle singole Scuole,
per realizzare un rapporto di reciprocità culturale e didattico con l'ambiente che
consenta agli alunni di imparare ad essere ed imparare a vivere...imparare ad
imparare e imparare ad inventare.
1. PROGETTAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA
I Dipartimenti
L'Istituto Tecnico "G. Deledda", recependo quanto esplicitato nelle
Linee Guida per il Riordino degli Istituti Tecnici, affida la
progettazione didattica ai DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E
TRASVERSALI i quali, pertanto, :
•Diventano organismi centrali nella costruzione del curricolo;
•Declinano SAPERI E COMPETENZE;
•Promuovono l'utilizzo di nuovi STRUMENTI DI PROGETTAZIONE:
- PROGRAMMA DELLA DISCIPLINA
- PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA
- PIANO DI SVILUPPO DELLA COMPETENZA;
-propongono METODOLOGIE INNOVATIVE per la realizzazione di
una didattica per competenze.
Per approfondimenti si rimanda alla Piattaforma E-learning istituzionale.
A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo
A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo
1. PROGETTAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA
Metodologie e Strategie
E' funzionale allo sviluppo delle competenze l'uso di strategie e metodologie innovative, da
una docenza esclusivamente trasmissiva ad una docenza esperienziale in rapporto a
specifici contesti culturali, sociali, relazionali perchè l'alunno abiti la scuola in modo
partecipato. La didattica laboratoriale è basata sul convincimento che all'acquisizione dei
"saperi" si perviene attraverso il "fare" e che la scuola è luogo in cui "si impara ad imparare."
Nella stessa ottica ma più fortemente legate al contesto territoriale sono le metodologie
basate su processi di apprendimento che promuovano la cultura del lavoro. A tal fine,
assumono particolare rilievo i percorsi di alternanza scuola-lavoro nei quali l’attività
didattica realizzata in aula interagisce con le esperienze vissute in contesti di lavoro, dando
l’opportunità agli studenti di acquisire, sviluppare e applicare qualificate e specifiche
competenze e abilità trasversali.
Il principio base di questa didattica è la centralità dello studente che è chiamato a
progettare, in quanto artefice del suo apprendimento.
Altra metodologia da utilizzare secondo le indicazioni
ministeriali è il CLIL, ossia l'apprendimento di una disciplina
non linguistica in lingua straniera durante il quinto anno
(Si è in attesa della pubblicazione di Linee Guida e ulteriori indicazioni
in merito) .
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1. PROGETTAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA
Valutazione alunni
Valutazione interna - Docenti
(Dimensione Formativa e Orientativa)
·Costruzione e sperimentazione di
«Rubriche» per
certificazione competenze
·Messa a punto di “modalità e criteri di
valutazione”
- valutazione in decimi sia del
Comportamento sia dei rendimenti
disciplinari
Valutazione esterna degli
alunni – INValSI
A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo
1. PROGETTAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA
Valutazione d‘Istituto
Valutazione interna
·Somministrazione di questionari a docenti
personale ATA, genitori ed alunni
relativamente
a:
•progettazioni educativo didattiche
• clima
• qualità del servizio scolastico
Valutazione esterna e di sistema
Common Assessment Framework
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2. CONTINUITÀ, ORIENTAMENTO, SOSTEGNO E
RECUPERO
L'attenzione verso lo studente inizia già prima del suo ingresso nell'istituto
poiché il passaggio nella scuola superiore è un momento critico nel percorso
formativo .
E' compito del consiglio di classe accogliere i nuovi alunni, guidarli nel
superamento delle loro resistenze e difficoltà di inserimento poiché è
convinzione comune che il successo formativo è possibile se si crea un clima
relazionale sereno e un contesto scolastico resiliente.
Tutte le attività di orientamento sono dirette a far
acquisire nell'alunno abilità consapevoli ed efficaci di
scelta .
Ogni anno si predispone un piano di attività di
sostegno degli apprendimenti e di recupero,
funzionale ai bisogni degli studenti.
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3. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Certificazione Patente Europea del Computer (ECDL Core)
Certificazione europea per le LINGUE STRANIERE (PET;
Trinity, Delf, Dele)
Cinema e teatro
Laboratorio teatrale
 Pratica sportiva
 Solidarietà
 Educazione alla salute
Progetti di eccellenza e approfondimenti
su tematiche disciplinari
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PIANO INTEGRATO 2013
Il PON-Piano Integrato 2013 , richiesto nei suoi obiettivi e azioni, si collega e amplia quanto
già previsto nel POF e in particolare prevede:
Obiettivo: B Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti
Azione: B 1 Interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave, in particolare
sulle discipline tecnico-scientifiche, matematica, lingua madre, lingue straniere, competenze
civiche (legalità, ambiente ecc.).
Obiettivo: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani
Azione: C 1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (matematica e inglese)
Azione: C 5 Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei
Obiettivo: D Accrescere la diffusione, l'accesso e l'uso della società dell'informazione
nella scuola
Azione: D 1 Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola, sulle nuove
tecnologie della comunicazione
A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo
PRATICHE CONTRO LA DISPERSIONE
Da anni l'Istituto "G.Deledda" promuove azioni per abbattere i livelli di
dispersione, specchio del funzionamento, buono o cattivo, di famiglia, scuola e
società, crando una sinergia con tutte le agenzie del territorio, nella consapevolezza
che un prematuro allontanamento dal percorso formativo ha conseguenze negative
non solo per quel che riguarda la formazione professionale ma anche per lo sviluppo
della persona nel suo insieme.
Per diminuire il disagio dei giovani/studenti all’interno del sistema educativo e
conciliare i propri standard formativi con le condizioni personali degli alunni, sono
attivati i seguenti progetti:
•Centro di Informazione e Consulenza
•Attività di accoglienza e monitoraggio delle prime classi
•Individuazione situazioni problematiche nelle prime classi
(BES)
•Diritti a scuola
•Tutor in classe di matematica
•PROGETTO PON F3
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PROGETTO PON F3
Il Progetto europeo Azione F3 "L'Apprendimento in contesti accessibili", di cui
l'Istituto "G. Deledda" è scuola capofila, di durata biennale, mira alla realizzazione
di un prototipo di azioni educative per la prevenzione e il contrasto della
dispersione scolastica.
La progettazione è stata preceduta da una candidatura di rete composta da 6
istituzioni scolastiche, 5 associazioni, Comune, Provincia, Tribunale per i Minori,
Servizi Sociali e Ufficio per l'Impiego.
Gli interventi suddivisi in diversi moduli, sono articolati su 3 percorsi:
1. ACCESSO AI DIRITTI
2. ACCESSO AL TERRITORIO
3. ACCESSO ALL'APPRENDIMENTO
I destinatari sono alunni delle scuole in rete del primo e secondo ciclo individuati dai
Consigli di classe sulla base di specifici bisogni educativi.
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4. RISORSE E OPPORTUNITÀ SUL TERRITORIO
- Progettazione e realizzazione progetti europei (PON)
- Progetti e interventi (anche di formazione) in rete con
scuole e soggetti del territorio
- Collaborazione con EE.LL, agenzie territoriali pubbliche e
private attraverso progetti in rete, accordi, convenzioni
- CentroTerritoriale di Supporto
- Centro Servizi Handicap
-Gruppo di lavoro di inclusione
- Piano ISS “Insegnare Scienze Sperimentali"
- Percorsi di alternanza scuola-lavoro eTirocini formativi
curriculari ed estivi presso aziende pubbliche e private
A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo
4. RISORSE E OPPORTUNITÀ SUL TERRITORIO
Il Comitato Tecnico Scientifico
L’IT “G. Deledda” ha costituito il Comitato Tecnico Scientifico (CTS ), organismo
a carattere consultivo, finalizzato a rafforzare il raccordo tra gli obiettivi educativi
della scuola, le esigenze del territorio e i fabbisogni professionali espressi dal
mondo produttivo, così come previsto dal Regolamento sul riordino degli Istituti
tecnici (ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del D.L. 25 giugno 2008, n° 212,
convertito dalla Legge 6 agosto 2008, n° 133).
Esso è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è costituito, con una composizione
paritetica:
• da Docenti del settore economico e del settore tecnologico, individuati dal
Dirigente Scolastico.
• da esperti provenienti dal mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca
scientifica e tecnologica (Camera di Commercio, Confindustria Lecce, ARPA Puglia,
ASL- Dipartimento di Prevenzione, Ordini Professionali, Istituti bancari)
da esponenti dell’Università del Salento e del CNR Lecce.
A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo
5. CITTADINANZA ATTIVA
•Educazione alla legalità
• Intercultura
•Educazione alla salute
• Scuola e solidarietà
• Bisogni Educativ i Speciali (BES)
A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo
5. CITTADINANZA ATTIVA
Bisogni Educativi Speciali
La Direttiva sui Bisogni Educativi Speciali (27/12/2012) e la C.M. 6/13 spostano
definitivamente l’
'attenzione dalle procedure di certificazione all'’
analisi dei
bisogni di ciascuno studente ed estende in modo /definitivo a tutti gli studenti in
difficoltà il diritto - e quindi il dovere per tutti i docenti - alla personalizzazione
dell'’
apprendimento, nella prospettiva di una presa in carico complessiva ed
inclusiva di tutti gli alunni. Ciò è possibile attraverso una osservazione e una lettura
attenta dei segni di disagio, un dialogo con la famiglia ma soprattutto offrendo
idonee e personalizzate risposte, nell'’
intento di favorire pienamente l’
'inclusione
di tutti gli alunni e il loro successo formativo.
Come esplicita ancora la Direttiva, il delicato e importante compito di presa in
carico dei BES riguarda tutta la comunità educante e richiede un approfondimento
e un accrescimento delle competenze specifiche di docenti e dirigenti scolastici,
nell'’
ottica di una scuola più equa e più inclusiva.
A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo
6. COMUNICAZIONE
-
Comunicazione Interna
Fornisce dati, informazioni e
strumenti di lavoro al personale
della scuola e agli studenti
Comunicazione Esterna
Favorisce i rapporti fra i soggetti
destinatari di quei dati, di quelle
informazioni, di quegli
strumenti.
Destinata al pubblico
Strumenti di comunicazione:
 Regolamento d’Istituto
 Protocollo di Accoglienza
 Patto Educativo di Corresponsabilità
 Sito web
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INNOVAZIONE
L’Europa ci dice che la scuola del 21esimo secolo deve essere pensata /organizzata in maniera
da permettere ai suoi studenti di uscire attrezzati per il mondo che cambia e che, consapevole
della realtà della globalizzazione, la scuola deve porre al centro e come motore del suo
procedere principi quali conoscenza, equità, sostenibilità, inclusione, cittadinanza attiva,
dedicando il massimo delle energie ai processi di acquisizione delle competenze necessarie per
il loro esercizio.
Gli obiettivi europei per il 2020, ed in particolare la loro declinazione per l’istruzione e la
formazione (ET 2020), sono lo scenario entro il quale si muove la scuola che si rinnova, uno
scenario europeo condiviso e sostenuto ai livelli nazionali.
La definizione di scuola del 21esimo secolo è infatti solo una prima tappa di un impegno e di
una prospettiva di ruolo ben più ampio per l’istruzione e la formazione e che si è sviluppata nel
tempo, come si può rilevare dal Rapporto ET 2020, presentato al Consiglio dei Ministri il 10
Febbraio 2012, nel quale si legge:
I sistemi di istruzione e formazione devono essere modernizzati per rafforzare la
loro efficacia e qualità e per permettere alle persone di acquisire quelle abilità e
competenze delle quali hanno bisogno per riuscire nel mercato del lavoro. Questo
aiuterà le persone ad affrontare le sfide attuali e future... migliorerà la
competitività dell’Europa e genererà crescita e lavoro…
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INNOVAZIONE: UNA SMART SCHOOL
In considerazione dei risultati ottenuti dalla somministrazione agli studenti
del questionario sull'uso di alcuni dispositivi e di internet
(cfr.https://docs.google.com/forms/d/1FK3QQlNMLBnw9jRfuf8Ws7vO7to411w8
455wlKBu5bE/viewanalytics ), si propone che la nostra scuola diventi una
SMART SCHOOL = primavera digitale della scuola = tecnologia al servizio
della didattica
Una SMART SCHOOL deve essere come un grande software applicato alle scuole, con la fornitura di servizi affidabili, con
tecnologie innovative che colleghi la realtà scolastica con quella quotidiana.
Una SMART SCHOOL deve essere una grande piattaforma informatica nel campo della programmazione, gestione delle
classi, orari, servizi, in grado di mettere in rete tutte le scuole per migliorare l’organizzazione del sistema
scolastico, valutare i processi formativi con nuovi approcci progettuali e migliorare la comunicazione scuola-genitori.
Una SMART SCHOOL è anche una scuola che dopo aver ottimizzato il risparmio e
l’efficienza energetica (spending review) sia consapevole del suo consumo energetico e si
organizzi per gestire in proprio la produzione di energia elettrica.
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INNOVAZIONE: UNA SMART SCHOOL
Prospettive di sviluppo:
1. Massimo utilizzo delle LIM presenti in quasi tutte le classi
2. Integrazione di strumenti del web 2.0 nella comunicazione scolastica,
attraverso l’attivazione di servizi e strumenti per la condivisione, la
collaborazione e l’interattività (registro elettronico)
3. Avvio di progetti che sfruttano le potenzialità dei social network e
dispositivi elettronici (smartphone, tablet, iphone ecc.) in una
prospettiva didattica.
4. Internazionalizzazione
5. Diffusione di una cultura di risparmio ed efficienza nelle classi perchè la
scuola è una estensione della vita quotidiana, un luogo integrato nella
città che deve contribuire alla risoluzione dei problemi e delle esigenze
di tutti i cittadini.
6. Progettazione e uso di una smart grid
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elitundo@alice.it
Ogni componente della scuola interna ed
esterna, relativamente al suo ruolo, deve:
· poter identificare il proprio contributo a
quanto realizzato
·essere motivata a continuare a dare il
proprio apporto per un miglioramento
continuo.

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Pof giugno

  • 1. ISTITUTO TECNICO “G. DELEDDA” Piazza Palio 1 – LECCE Codice Fiscale 80013250750 Segreteria Tel. 0832 316047 Fax 0832 317758 www.itasdeledda.gov E-mail: lete010002@istruzione.it p.e.c.: lete010002@pec.istruzione.it AA.SS. 2013 – 2016 A.S. 2012 – 2013 P iano O fferta F ormativa DirigenteScolastico Prof.Vincenzo Nicolì A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria Elisabetta Tundo ii ii ii ii ii ii ii ii ii ii ii i i i i “"Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali.” DON LORENZO MILANI
  • 2. A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria Elisabetta Tundo Il Piano per l’Offerta Formativa vuole indicare con precisione l'intenzionalità, la progettualità dell'istituzione scolastica. Esso quindi non si riferisce al passato, non è il racconto di ciò che la nostra scuola è stata, ma, semmai, di ciò che sarà, cioè di come la stiamo progettando. Il POF, è la carta d'identità con cui la scuola si definisce nei confronti delle famiglie, degli studenti e della realtà locale e costituisce la base degli impegni reciproci da assumere per realizzare la sua "mission". Il P.O.F. elaborato dall'Istituto Deledda si propone, coerentemente con le nuove linee pedagogiche e didattiche , di promuovere il SUCCESSO FORMATIVO DI TUTTI E DI CIASCUNO ponendo al centro dell’azione educativa la PERSONA in relazione al suo contesto di vita. P O F
  • 3. p p p ppp ppp ppp ppp ppp ppp ppp ppp ppp ppp pp DIRIGENTE SCOLASTICO DOCENTI GENITORI TERRITORIO AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA SCUOLE IN RETE STUDENTI DIRETTORE SGA PERSONALE ATA I protagonisti del P O F CENTRO TERRITORIALE DI SUPPORTO CENTRI SERVIZI PRESIDIO SCIENTIFICO TERRITORIALE A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria Elisabetta Tundo COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
  • 4. I.T"G.DELEDDA" A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo PALESTRA LABORATORI INFORMATICI LABORATORIO DI CHIMICA AUDITORIUM LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA' LIM IN AULA Dirigente Scolastico Prof.Vincenzo Nicolì BIBLIOTECA LABORATORIO LINGUISTICO AULE ATTREZZATE LABORATORIO DI FISICA LABORATORIO SCIENTIFICO POLIFUNZIONALE LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA
  • 6. FINALITA’ GENERALI •Valorizzare le diversità • Promuovere il protagonismo degli studenti nella gestione dell’Istituto • Progettare spazi e tempi funzionali allo sviluppo della persona e delle relazioni • Promuovere la partecipazione attiva degli studenti nei processi di apprendimento/insegnamento • Realizzare percorsi didattico-formativi per lo sviluppo delle competenze disciplinari e di cittadinanza • Creare un ambiente di formazione continua per tutto il personale scolastico
  • 7. P O F (D.P.R. 275/99) 1. progettazione didattico – educativa (“Curricolo”) 2. azioni continuità, orientamento, sostegno e recupero 3. progetti e attività per l’ ”ampliamento dell’offerta formativa” 4. risorse e opportunità sul Territorio 5. percorsi di cittadinanza attiva 6. comunicazione A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo
  • 8. 1. PROGETTAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA (“CURRICOLO”) Gli indirizzi del vecchio ordinamento (ante-riforma 2010) che davano al nostro Istituto il nome di IstitutoTecnico delleAttività Sociali "Grazia Deledda" continueranno ad esistere sino al l'anno scolastico 2013-14, con delle variazioni nel piano di studio come previsto dalla riforma che impone un totale ore settimanali pari a 32. INDIRIZZO ECONOMICO INDIRIZZO TECNOLOGICO
  • 9. 1. PROGETTAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA (“CURRICOLO”) L'elaborazione del curricolo è il terreno su cui si misura concretamente la capacità progettuale della scuola che è chiamata: •a prendere decisioni di tipo didattico ed organizzativo • ad elaborare specifiche scelte in relazione a - contenuti, - metodi, - organizzazione, - valutazione, con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo. Il curricolo è un progetto unico nel quale confluiscono le indicazioni nazionali, le Linee Guida per il Riordino degli Istituti Tecnici e le scelte delle singole Scuole, per realizzare un rapporto di reciprocità culturale e didattico con l'ambiente che consenta agli alunni di imparare ad essere ed imparare a vivere...imparare ad imparare e imparare ad inventare.
  • 10. 1. PROGETTAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA I Dipartimenti L'Istituto Tecnico "G. Deledda", recependo quanto esplicitato nelle Linee Guida per il Riordino degli Istituti Tecnici, affida la progettazione didattica ai DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E TRASVERSALI i quali, pertanto, : •Diventano organismi centrali nella costruzione del curricolo; •Declinano SAPERI E COMPETENZE; •Promuovono l'utilizzo di nuovi STRUMENTI DI PROGETTAZIONE: - PROGRAMMA DELLA DISCIPLINA - PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA - PIANO DI SVILUPPO DELLA COMPETENZA; -propongono METODOLOGIE INNOVATIVE per la realizzazione di una didattica per competenze. Per approfondimenti si rimanda alla Piattaforma E-learning istituzionale. A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo
  • 11. A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo 1. PROGETTAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA Metodologie e Strategie E' funzionale allo sviluppo delle competenze l'uso di strategie e metodologie innovative, da una docenza esclusivamente trasmissiva ad una docenza esperienziale in rapporto a specifici contesti culturali, sociali, relazionali perchè l'alunno abiti la scuola in modo partecipato. La didattica laboratoriale è basata sul convincimento che all'acquisizione dei "saperi" si perviene attraverso il "fare" e che la scuola è luogo in cui "si impara ad imparare." Nella stessa ottica ma più fortemente legate al contesto territoriale sono le metodologie basate su processi di apprendimento che promuovano la cultura del lavoro. A tal fine, assumono particolare rilievo i percorsi di alternanza scuola-lavoro nei quali l’attività didattica realizzata in aula interagisce con le esperienze vissute in contesti di lavoro, dando l’opportunità agli studenti di acquisire, sviluppare e applicare qualificate e specifiche competenze e abilità trasversali. Il principio base di questa didattica è la centralità dello studente che è chiamato a progettare, in quanto artefice del suo apprendimento. Altra metodologia da utilizzare secondo le indicazioni ministeriali è il CLIL, ossia l'apprendimento di una disciplina non linguistica in lingua straniera durante il quinto anno (Si è in attesa della pubblicazione di Linee Guida e ulteriori indicazioni in merito) .
  • 12. A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo 1. PROGETTAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA Valutazione alunni Valutazione interna - Docenti (Dimensione Formativa e Orientativa) ·Costruzione e sperimentazione di «Rubriche» per certificazione competenze ·Messa a punto di “modalità e criteri di valutazione” - valutazione in decimi sia del Comportamento sia dei rendimenti disciplinari Valutazione esterna degli alunni – INValSI
  • 13. A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo 1. PROGETTAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA Valutazione d‘Istituto Valutazione interna ·Somministrazione di questionari a docenti personale ATA, genitori ed alunni relativamente a: •progettazioni educativo didattiche • clima • qualità del servizio scolastico Valutazione esterna e di sistema Common Assessment Framework
  • 14. A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo 2. CONTINUITÀ, ORIENTAMENTO, SOSTEGNO E RECUPERO L'attenzione verso lo studente inizia già prima del suo ingresso nell'istituto poiché il passaggio nella scuola superiore è un momento critico nel percorso formativo . E' compito del consiglio di classe accogliere i nuovi alunni, guidarli nel superamento delle loro resistenze e difficoltà di inserimento poiché è convinzione comune che il successo formativo è possibile se si crea un clima relazionale sereno e un contesto scolastico resiliente. Tutte le attività di orientamento sono dirette a far acquisire nell'alunno abilità consapevoli ed efficaci di scelta . Ogni anno si predispone un piano di attività di sostegno degli apprendimenti e di recupero, funzionale ai bisogni degli studenti.
  • 15. A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo 3. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Certificazione Patente Europea del Computer (ECDL Core) Certificazione europea per le LINGUE STRANIERE (PET; Trinity, Delf, Dele) Cinema e teatro Laboratorio teatrale  Pratica sportiva  Solidarietà  Educazione alla salute Progetti di eccellenza e approfondimenti su tematiche disciplinari
  • 16. A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo PIANO INTEGRATO 2013 Il PON-Piano Integrato 2013 , richiesto nei suoi obiettivi e azioni, si collega e amplia quanto già previsto nel POF e in particolare prevede: Obiettivo: B Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti Azione: B 1 Interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave, in particolare sulle discipline tecnico-scientifiche, matematica, lingua madre, lingue straniere, competenze civiche (legalità, ambiente ecc.). Obiettivo: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani Azione: C 1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave (matematica e inglese) Azione: C 5 Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei Obiettivo: D Accrescere la diffusione, l'accesso e l'uso della società dell'informazione nella scuola Azione: D 1 Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola, sulle nuove tecnologie della comunicazione
  • 17. A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo PRATICHE CONTRO LA DISPERSIONE Da anni l'Istituto "G.Deledda" promuove azioni per abbattere i livelli di dispersione, specchio del funzionamento, buono o cattivo, di famiglia, scuola e società, crando una sinergia con tutte le agenzie del territorio, nella consapevolezza che un prematuro allontanamento dal percorso formativo ha conseguenze negative non solo per quel che riguarda la formazione professionale ma anche per lo sviluppo della persona nel suo insieme. Per diminuire il disagio dei giovani/studenti all’interno del sistema educativo e conciliare i propri standard formativi con le condizioni personali degli alunni, sono attivati i seguenti progetti: •Centro di Informazione e Consulenza •Attività di accoglienza e monitoraggio delle prime classi •Individuazione situazioni problematiche nelle prime classi (BES) •Diritti a scuola •Tutor in classe di matematica •PROGETTO PON F3
  • 18. A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo PROGETTO PON F3 Il Progetto europeo Azione F3 "L'Apprendimento in contesti accessibili", di cui l'Istituto "G. Deledda" è scuola capofila, di durata biennale, mira alla realizzazione di un prototipo di azioni educative per la prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica. La progettazione è stata preceduta da una candidatura di rete composta da 6 istituzioni scolastiche, 5 associazioni, Comune, Provincia, Tribunale per i Minori, Servizi Sociali e Ufficio per l'Impiego. Gli interventi suddivisi in diversi moduli, sono articolati su 3 percorsi: 1. ACCESSO AI DIRITTI 2. ACCESSO AL TERRITORIO 3. ACCESSO ALL'APPRENDIMENTO I destinatari sono alunni delle scuole in rete del primo e secondo ciclo individuati dai Consigli di classe sulla base di specifici bisogni educativi.
  • 19. A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo 4. RISORSE E OPPORTUNITÀ SUL TERRITORIO - Progettazione e realizzazione progetti europei (PON) - Progetti e interventi (anche di formazione) in rete con scuole e soggetti del territorio - Collaborazione con EE.LL, agenzie territoriali pubbliche e private attraverso progetti in rete, accordi, convenzioni - CentroTerritoriale di Supporto - Centro Servizi Handicap -Gruppo di lavoro di inclusione - Piano ISS “Insegnare Scienze Sperimentali" - Percorsi di alternanza scuola-lavoro eTirocini formativi curriculari ed estivi presso aziende pubbliche e private
  • 20. A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo 4. RISORSE E OPPORTUNITÀ SUL TERRITORIO Il Comitato Tecnico Scientifico L’IT “G. Deledda” ha costituito il Comitato Tecnico Scientifico (CTS ), organismo a carattere consultivo, finalizzato a rafforzare il raccordo tra gli obiettivi educativi della scuola, le esigenze del territorio e i fabbisogni professionali espressi dal mondo produttivo, così come previsto dal Regolamento sul riordino degli Istituti tecnici (ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del D.L. 25 giugno 2008, n° 212, convertito dalla Legge 6 agosto 2008, n° 133). Esso è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è costituito, con una composizione paritetica: • da Docenti del settore economico e del settore tecnologico, individuati dal Dirigente Scolastico. • da esperti provenienti dal mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica (Camera di Commercio, Confindustria Lecce, ARPA Puglia, ASL- Dipartimento di Prevenzione, Ordini Professionali, Istituti bancari) da esponenti dell’Università del Salento e del CNR Lecce.
  • 21. A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo 5. CITTADINANZA ATTIVA •Educazione alla legalità • Intercultura •Educazione alla salute • Scuola e solidarietà • Bisogni Educativ i Speciali (BES)
  • 22. A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo 5. CITTADINANZA ATTIVA Bisogni Educativi Speciali La Direttiva sui Bisogni Educativi Speciali (27/12/2012) e la C.M. 6/13 spostano definitivamente l’ 'attenzione dalle procedure di certificazione all'’ analisi dei bisogni di ciascuno studente ed estende in modo /definitivo a tutti gli studenti in difficoltà il diritto - e quindi il dovere per tutti i docenti - alla personalizzazione dell'’ apprendimento, nella prospettiva di una presa in carico complessiva ed inclusiva di tutti gli alunni. Ciò è possibile attraverso una osservazione e una lettura attenta dei segni di disagio, un dialogo con la famiglia ma soprattutto offrendo idonee e personalizzate risposte, nell'’ intento di favorire pienamente l’ 'inclusione di tutti gli alunni e il loro successo formativo. Come esplicita ancora la Direttiva, il delicato e importante compito di presa in carico dei BES riguarda tutta la comunità educante e richiede un approfondimento e un accrescimento delle competenze specifiche di docenti e dirigenti scolastici, nell'’ ottica di una scuola più equa e più inclusiva.
  • 23. A cura della funzione strumentale Prof.ssa Maria ElisabettaTundo 6. COMUNICAZIONE - Comunicazione Interna Fornisce dati, informazioni e strumenti di lavoro al personale della scuola e agli studenti Comunicazione Esterna Favorisce i rapporti fra i soggetti destinatari di quei dati, di quelle informazioni, di quegli strumenti. Destinata al pubblico Strumenti di comunicazione:  Regolamento d’Istituto  Protocollo di Accoglienza  Patto Educativo di Corresponsabilità  Sito web
  • 24. Ll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll l INNOVAZIONE L’Europa ci dice che la scuola del 21esimo secolo deve essere pensata /organizzata in maniera da permettere ai suoi studenti di uscire attrezzati per il mondo che cambia e che, consapevole della realtà della globalizzazione, la scuola deve porre al centro e come motore del suo procedere principi quali conoscenza, equità, sostenibilità, inclusione, cittadinanza attiva, dedicando il massimo delle energie ai processi di acquisizione delle competenze necessarie per il loro esercizio. Gli obiettivi europei per il 2020, ed in particolare la loro declinazione per l’istruzione e la formazione (ET 2020), sono lo scenario entro il quale si muove la scuola che si rinnova, uno scenario europeo condiviso e sostenuto ai livelli nazionali. La definizione di scuola del 21esimo secolo è infatti solo una prima tappa di un impegno e di una prospettiva di ruolo ben più ampio per l’istruzione e la formazione e che si è sviluppata nel tempo, come si può rilevare dal Rapporto ET 2020, presentato al Consiglio dei Ministri il 10 Febbraio 2012, nel quale si legge: I sistemi di istruzione e formazione devono essere modernizzati per rafforzare la loro efficacia e qualità e per permettere alle persone di acquisire quelle abilità e competenze delle quali hanno bisogno per riuscire nel mercato del lavoro. Questo aiuterà le persone ad affrontare le sfide attuali e future... migliorerà la competitività dell’Europa e genererà crescita e lavoro…
  • 25. Ll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll l INNOVAZIONE: UNA SMART SCHOOL In considerazione dei risultati ottenuti dalla somministrazione agli studenti del questionario sull'uso di alcuni dispositivi e di internet (cfr.https://docs.google.com/forms/d/1FK3QQlNMLBnw9jRfuf8Ws7vO7to411w8 455wlKBu5bE/viewanalytics ), si propone che la nostra scuola diventi una SMART SCHOOL = primavera digitale della scuola = tecnologia al servizio della didattica Una SMART SCHOOL deve essere come un grande software applicato alle scuole, con la fornitura di servizi affidabili, con tecnologie innovative che colleghi la realtà scolastica con quella quotidiana. Una SMART SCHOOL deve essere una grande piattaforma informatica nel campo della programmazione, gestione delle classi, orari, servizi, in grado di mettere in rete tutte le scuole per migliorare l’organizzazione del sistema scolastico, valutare i processi formativi con nuovi approcci progettuali e migliorare la comunicazione scuola-genitori. Una SMART SCHOOL è anche una scuola che dopo aver ottimizzato il risparmio e l’efficienza energetica (spending review) sia consapevole del suo consumo energetico e si organizzi per gestire in proprio la produzione di energia elettrica.
  • 26. Ll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll lll l INNOVAZIONE: UNA SMART SCHOOL Prospettive di sviluppo: 1. Massimo utilizzo delle LIM presenti in quasi tutte le classi 2. Integrazione di strumenti del web 2.0 nella comunicazione scolastica, attraverso l’attivazione di servizi e strumenti per la condivisione, la collaborazione e l’interattività (registro elettronico) 3. Avvio di progetti che sfruttano le potenzialità dei social network e dispositivi elettronici (smartphone, tablet, iphone ecc.) in una prospettiva didattica. 4. Internazionalizzazione 5. Diffusione di una cultura di risparmio ed efficienza nelle classi perchè la scuola è una estensione della vita quotidiana, un luogo integrato nella città che deve contribuire alla risoluzione dei problemi e delle esigenze di tutti i cittadini. 6. Progettazione e uso di una smart grid
  • 27. llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllllll llllll elitundo@alice.it Ogni componente della scuola interna ed esterna, relativamente al suo ruolo, deve: · poter identificare il proprio contributo a quanto realizzato ·essere motivata a continuare a dare il proprio apporto per un miglioramento continuo.