2. La chiesa ortodossa, che insieme a quella cattolica
e protestante sono dette chiese “sorelle”, è una
delle manifestazioni più importanti del
Cristianesimo; quella cattolica, attualmente fa
riferimento a Papa Francesco e quella ortodossa
ha come riferimento il patriarca Michele I
Cerulario .
INTRODUZIONE
3. Il Cristianesimo è una
religione monoteistica
che si basa sulla nascita
di Gesù di Nazareth,
figlio del Dio d’Israele,
incarnato, morto e
risorto per la salvezza di
tutti gli uomini (il
Messia).
4. I cristiani sono
uniti dalla fede
nella
CHIESA, nella
quale si entra
mediante il
BATTESIMO.
5. LIBRO SACRO
è la BIBBIA divisa
in Antico e Nuovo
Testamento. I
cristiani la
considerano
PAROLA DI DIO
6. IL GRANDE SCISMA
Per molteplici ragioni storiche, politiche e dottrinali la Chiesa nel corso
dei secoli si è divisa in: Chiesa cattolica, ortodossa e protestante.
Decaduto l’impero romano (476 d.C.), tutta la vita sociale, religiosa e
politica di quei luoghi si sposta lentamente verso l’Oriente, in particolare
nella città di Costantinopoli. Qui nasce la Chiesa, con grandi ed
importanti comunità cristiane e dove si sono svolti i primi Concili
ecumenici. Intorno all’anno 1000 d.C. le incomprensioni all’interno
della chiesa si fanno sempre più profonde e Papa Leone IX manda nella
città una delegazione, capeggiata dal Cardinale Umberto al fine di
riappacificare gli animi con il Patriarca di Costantinopoli (Michele
Cerulario), ma purtroppo gli effetti risultano opposti a quelli sperati:
infatti si scomunicarono a vicenda il 16 luglio del 1054 d.C. . Questo
evento è denominato “Il grande scisma”, ovvero la divisione all’interno
della Chiesa tra Cristiani d’Oriente e quelli dell’Occidente. Da questo
momento si parlerà di Cristiani Cattolici e di Cristiani Ortodossi.
8. I fedeli delle chiese ortodosse sono circa 200 milioni, l’8% di tutti i
cristiani.
La maggior parte degli ortodossi (48%) vive nella Russia
europea, il 37% in Grecia, in Bulgaria, in Romania e in Serbia.
Altri negli Stati Uniti.
DIFFUSIONE
9. LE CHIESE:
Divise da Roma dal 1054, professano, insieme alla Chiesa
cattolica, la fede in Cristo, nella Trinità, nella Bibbia.
Si dividono in:
AUTOCEFALE: (cioè aventi in sé il proprio capo) queste
comunità sono in comunione fra loro, ma agiscono
indipendentemente le une dalle altre scegliendo i propri
vescovi, compreso il patriarca o il metropolita o l’arcivescovo.
AUTONOME: si amministrano da sole, ma il loro
metropolita viene consacrato da una Chiesa autocefala.
10. I SIMBOLI
• Croce a tre braccia
(riferimento alla Trinità)
loro pensano che Gesù
abbia due chiodi nei piedi
• Buon
pastore, ancora, pesce, agne
llo, pellicano, pane e vino.
• Le icone hanno un posto
privilegiato ("rendono
presente" il mistero di Dio).
11. • Gli ortodossi danno particolare risalto
alla resurrezione, alla Trinità e allo
Spirito Santo che, a differenza del credo
cattolico, ritengono procedente dal
Padre attraverso il Figlio.
• Riconoscono il
sacerdozio, l’episcopato, la vita
monastica e il culto dei santi.
Un’attenzione particolare è riservata a
Maria, riconosciuta come
"Tuttasanta", "Immacolata", "Senza
macchia", venerata come Madre di Dio e
sempre raffigurata insieme a Gesù.
LA DOTTRINA
12. La funzione religiosa si svolge la
domenica in Chiesa.
Quando entrano, fanno per tre
volte il segno della croce con la
mano destra, riunendo il
pollice, l'indice e il medio
allungati, mentre l’anulare e il
mignolo sono ripiegati assieme in
fondo al palmo. Quindi, venerano
l'icona in mezzo alla
chiesa, l'icona di Cristo a destra e
l'icona della Madre di Dio a
sinistra. Fanno ogni volta il segno
della croce e si inchinano prima
di baciare l'icona.
IL CULTO
13. Bisogna attendere la fine della Liturgia e
andare a baciare la Croce nella mano del
prete. Dopo la Croce, baciano la mano
del prete, che attraverso l'ordinazione ha
ricevuto la grazia di Dio che trasmette
agli altri. Dopo la comunione, si ascolta
attentamente le preghiere di
ringraziamento che si leggono alla fine
della Liturgia.
L’Eucarestia è celebrata con grande
solennità: uso di incenso, canti,
benedizioni, luci di candele.
Durante la consacrazione, il sacerdote è
nascosto da un paravento chiamato
iconostasi.
La comunione è somministrata sotto le
specie del pane e del vino. Il pane è
lievitato.
IL CULTO
14. Gli ortodossi durante la lettura del Vangelo devono inclinare il capo in segno di
ascolto attento così come quando i doni sono portati al tavolo della
preparazione al Santo Altare.
Si mettono in ginocchio e abbassano il capo fino a terra per esprimere la
penitenza.
iconografia ortodossa
rappresentante Cristo
e i 12
apostoli, risalente al
XVI
secolo, conservata al
Museo bizantino di
Atene.
IL CULTO
15. Gli ortodossi hanno gli stessi
sacramenti dei cattolici.
Il rito del Battesimo prevede la
triplice immersione.
I preti ortodossi, "Pope", possono
essere anche sposati, a differenza
dei vescovi e dei monaci.
Le chiese ortodosse russa e serba
seguono il calendario giuliano e
celebrano il Natale il 7 gennaio, e
la Pasqua la domenica
successiva alla Pasqua cattolica.
IL CULTO
16. ALCUNE DIFFERENZE IN SINTESI
• Le differenze tra cattolicesimo e ortodossia risultano essere sottili, ma comunque
non rappresentano poca cosa:
I SETTE SECRAMENTI
• Battesimo: è valido solo per triplice immersione. La formula non dice: "Io ti
battezzo", ma: "Tu sei battezzato" (la formula è passiva anche nella
confessione, in quanto il sacerdote si deve sentire semplice "strumento di Dio").
• Confessione: i preti sono visti come padri spirituali (terapia dell’amicizia)
• Comunione: la fanno fare anche ai bambini piccoli. L’ostia può essere
somministrata solo da un prete ortodosso. Viene offerta con pane fermentato e
vino rosso
• Cresima: la può celebrare anche un prete
• Matrimonio: indossano una corona che simboleggia quella indossata da Gesù
• Estrema unzione: la danno anche a chi soffre
• Ordine: i preti si possono sposare e la chiamano tonsura monastica
LA VERGINE MARIA: gli ortodossi negano il dogma dell’Immacolata
Concezione, affermando che la Vergine sarebbe stata concepita con il peccato
originale, ma che poi sarebbe stata purificata al momento del concepimento del
Verbo Incarnato.
17.
18. DIGIUNO E QUARESIME.
Nei giorni di digiuno non mangiano cibi di
origine animale, quindi niente
carne, pesce, uova, latticini (formaggio, latte).
Non bevono vino, e non usano olio d'oliva negli
alimenti. Vino e olio d'oliva sono sempre
permessi al sabato e alla domenica. Il pesce è
permesso nelle feste dell'Annunciazione e della
Domenica delle Palme .
I quattro periodi di digiuno sono:
•La Grande Quaresima - 6 settimane prima di Pasqua
•La Quaresima dei Santi Apostoli - da 8 giorni dopo Pentecoste fino
alla festa degli Apostoli Pietro e Paolo (29 giugno / 12 luglio)
•La Quaresima della Dormizione – due settimane prima della
Dormizione della Madre di Dio (15 / 28 agosto)
•La Quaresima del Natale - sei settimane prima della Natività (25
dicembre / 7 gennaio).
20. INDUMENTI SACRI TIPICI
IL DIACONO
È il primo dei cosiddetti "Ordini Maggiori". Con quelli
che lo seguono (Presbiterato, Episcopato) è di certa
istituzione apostolica. Ha generalmente una funzione
ecclesiastica di assistenza e servizio (dal greco =
diakonia). Nelle Celebrazioni liturgiche unisce il
popolo al presbitero.
Segni liturgici diaconali:
1. STICARIO
Corrisponde alla Dalmatica occidentale
2. ORARIO
Corrisponde alla Stola diaconale occidentale
3. SOPRAMMANICHE (Epimanikia)
Sono delle fasce di stoffa con una croce ricamanta.
La loro funzione è quella di mantenere le maniche
aderenti al polso.
(Nella figura non sono visibili).
21. IL SUDDIACONO
Aiuta nella liturgia il Diacono. È il secondo
dei cosiddetti “Ordini Minori”. Anche se
non pare di istituzione apostolica la sua
origine è molto antica. il Suddiaconato si
rese quasi subito necessario per aiutare il
Diacono nelle onerose incombenze di
servizio verso la Comunità cristiana dei
primi secoli.
22. IL PRESBITERO
Il termine Presbyteros significa anziano. Il suo compito è quello di
amministrare tutti i Sacramenti (tranne quello dell'Ordine) per la
crescita spirituale di tutti i cristiani.
Segni liturgici presbiterali:
1. TUNICA
Corrisponde al Camice occidentale
2. STOLA
Corrisponde alla Stola presbiterale occidentale
3. SOPRAMMANICHE
Non sono visibili nel disegno
4. EPIGONATIO
Indica la dignità dell'Arciprete
5. CINTURA
Corrisponde al Cingolo occidentale e serve per stringere al corpo la
stola.
6. FELONIO
Corrisponde alla Casula occidentale. Le antiche Casule occidentali
erano quasi identiche a quelle orientali. Nell'Impero Romano
quest'abbigliamento aveva una funzione di soprabito.
23. L'EPISCOPO
L'Episcopo, o Vescovo, è colui che "scruta dall'alto" (dal gr.
episkopos). Il suo compito è quello di reggere la Diocesi
che gli è stata affidata mantenendola fedele al Vangelo e
alla Tradizione ecclesiastica. Amministra per questo anche
il Sacramento dell'Ordine con il quale può fare Diaconi e
Presbiteri.
Segni liturgici episcopali:
1. EPIGONATIO
2. SACCO
Questo paramento è simile a quello che aveva l'Imperatore
costantinopolitano quando assisteva alle Liturgie
3. OMOFORIO
Segno distintivo episcopale. Corrisponde al Pallio utilizzato
dai Metropoliti occidentali.
4. MITRA
La foggia di questo copricapo emula il Diadema
dell'Imperatore costantinopolitano
5. PASTORALE Questo tipo di pastorale era anche
quello occidentale del primo millennio.
25. IL CREDO ORTODOSSO
Credo in un unico Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra, e di
tutte le realtà sia visibili che invisibili.
E un unico Signore: Gesù Cristo, il Figlio di Dio, l'unigenito, il generato dal Padre
prima di tutti i secoli. Luce da Luce; Dio vero da Dio vero; generato, non creato;
coessenziale al Padre; mediante cui tutte le realtà presero esistenza.
Che per noi uomini e per la nostra salvezza discese dai cieli e si incarnò dallo
Spirito santo e dalla Vergine Maria, e si fece uomo.
E fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, e soffrì, e fu sepolto.
E risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture.
E risalì ai cieli e siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà con gloria a giudicare i vivi e i morti; il cui regno non avrà fine.
E nello Spirito, che è santo, Signore, vivifico, procede dal Padre, insieme con il
Padre e con il Figlio è adorato e glorificato, parlò per mezzo dei Profeti.
Ed un'unica, santa, cattolica e apostolica Chiesa.
Confesso un unico Battesimo per la remissione dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti.
E la vita del secolo venturo. Amen.
26. IL CREDO CATTOLICO
Credo in un solo Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della
terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore
Gesù Cristo unigenito figlio di Dio nato dal Padre prima di tutti i
secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio
vero, generato, non creato, dalla stessa sostanza del Padre. Per mezzo
di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra
salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è
incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu
crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto e il terzo
giorno è resuscitato secondo le Scritture ed è salito al Cielo e siede
alla destra del Padre e di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e
i morti ed il suo Regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo che è
Signore e dà la vita e procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre ed
il Figlio è adorato e glorificato e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo
battesimo per il perdono dei peccati e aspetto la resurrezione dei
morti e la vita del mondo che verrà. Amen.