Presentazioni realizzate per l'evento "Pecore di montagna: alla scoperta della biodiversità ovina veneta" . Durante l'evento di sabato 25 marzo 2023 esperti di biodiversità, allevamento, sviluppo rurale e sistemi alimentari hanno guidato i partecipanti alla scoperta delle razze autoctone Brogna, Foza, Lamon e Alpagota e dei loro territori. I relatori hanno illustrato anche i principali risultati del progetto Sheep Up finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale del Veneto. Scopri di più su www.pecoredimontagna.it
Sequestro del carbonio in ambito forestale e nature-based-solutions
Pecore di montagna: alla scoperta della biodiversità ovina veneta
1.
2. Il Progetto
Sheep Up
Biodiversità Ovina Veneta: un’opportunità economica per Allevatori e Territorio
Mis. 16 «Cooperazione» PSR 2014-2020
DGR n. 736 del 28 maggio 2018
Antonella Tormen – Centro Consorzi
7. SOLUZIONE
Migliorare la competitività degli allevamenti di
pecore di razza Alpagota, Lamon, Foza e Brogna,
definendo e caratterizzando con maggior forza
rispetto al territorio di riferimento il primo anello
della filiera (agricolo/produttivo) e sperimentando
azioni commerciali in grado di creare “consenso”
attorno al maggior valore delle produzioni
collegate, che deve naturalmente tradursi in una
scelta di acquisto e in una disponibilità a pagare un
maggior prezzo da parte del consumatore/fruitore
Dare continuità al progetto Mis. 16 Sheep All
Chain, valorizzando l’APP nella sua dimensione
legata al marketing territoriale.
23. Allevamento ovino e biodiversità: obiettivi dei
disciplinari di produzione
Enrico Sturaro – Elena Benedetti del Rio
enrico.sturaro@unipd.it
DAFNAE – Università degli Studi di Padova
24. Alpagota:
• N capi: 1521 (erano 3143 nel
2020)
• M/F: 95/1426
• N greggi: 53
• Stato di rischio: endangered
• Associazione locale: Fardjma
• Slow Food presidium “Agnello
d’Alpago”
Lamon:
• N capi: 435
• M/F: 73/316
• N Greggi: 25
• Stato di rischio: endangered
• Associazione locale: Fea de
Lamon
Source: DAD-IS, 2020
25. Foza:
• N capi: 197
• M/F: 40/153
• N greggi: 14
• Stato di rischio:
critico
Brogna:
• N capi: 2418 (erano 3218 nel 2020)
• M/F: 116/2302
• N of greggi: 47
• Stato di rischio: endangered
• Associazione per la conservazione
e promozione della pecora Brogna
• Slow Food Presidium “Pecora
Brogna”
Fonte: DAD-IS, 2022
27. Caratterizzazione dei prodotti
EAAP Congress, Porto. 5th - 9th September 2022 27
◉ Composizione chimica
◉ Profilo acidico
◉ Proprietà tecnologiche del latte
PRINCIPAL
COMPONENT
ANALYSIS
◉ 47 campioni di carne
◉ 21 campioni di latte
Pascolo vs Stalla
(fieno)
73rd EAAP Annual Meeting, Porto. 5th – 9th September 2022 27
28. Risultati
28
Latte
◉Qualità migliora col pascolo
◉Buone caratteristiche tecnologiche
(caseificazione)
◉Latte usato prevalentemente per
alimentare gli agnelli à alimento di
qualità
Carne
◉Ottima qualità (profilo acidico
equilibrato), senza particolari differenze
tra razze , grazie all’uso di risorse
foraggere locali
28
29. Mappatura servizi ecosistemici
EAAP Congress, Porto. 5th - 9th September 2022 29
73rd EAAP Annual Meeting, Porto. 5th – 9th September 2022 29
Monitoraggio pascolamento con collari GPS Mappatura superfici gestite dalle singole aziende
Gestione di aree aperte «marginali» come servizio ecosistemico fondamentale delle
razze ovine venete
Rilevanza del pascolamento turnato nei disciplinari di produzione
30. Valorizzazione economica
delle razze ovine autoctone:
il marchio ‘Prodotto di Montagna’
Leonardo Cei, Edi Defrancesco,
Paola Gatto, Francesco Pagliacci
Dip. Territorio e Sistemi Agroforestali (TESAF) | Università degli Studi di Padova
31. Istituito dal Reg. (UE) n. 1151/2012 come
indicazione facoltativa di qualità per
prodotti destinati al consumo umano:
i. provenienti da zone di montagna e
ii. la cui trasformazione
(stagionatura e maturazione)
avviene in zone di montagna
Attenzione:
• non è un termine collettivo!
• non è una certificazione!
Il termine riservato ‘Prodotto di Montagna’
32. Il termine riservato Prodotto di Montagna
può essere usato dalle razze ovine
autoctone del Veneto.
1. Ricade in zona montana:
ü area di allevamento
ü 60% degli alimenti
ü trasformazione (può avvenire fino a
30km dal confine della zona montana)
2. È un utile strumento di differenziazione
per aziende di piccola dimensione
Perché il termine riservato ‘Prodotto di
Montagna’ nel caso delle razze ovine autoctone
33. Cosa ne pensano i produttori/distributori?
Effetto positivo sulle vendite
di carne ovina di razza locale:
• Facilità/velocità di ottenimento
• Costi bassi/nulli
• Facilità di rispetto dei requisiti
(provenienza degli alimenti, garantendo la
tracciabilità)
• Garanzia circa il luogo di produzione
(i consumatori associano elevata qualità
ai prodotti della montagna)
34. Cosa ne pensano i consumatori?
Abbiamo domandato a un campione di 528
consumatori residenti in Veneto:
«quanto sareste disposti a pagare di più per
della carne ovina con uno di questi attributi?»
• Razza locale
• Prodotto di
Montagna
• Pascolamento
turnato
Un «esperimento di scelta»
35. Pro e contro del termine Prodotto di Montagna
• Procedura semplice (a costi bassi)
• Facilità di rispetto dei requisiti
• Possibilità di accedere alle altre misure del PSR
• Possibilità di differenziare il prodotto à
consumatori disposti a pagare di più per attributi
connessi con montagna
• Diffusione ancora scarsa à
poca visibilità/conoscenza (ma in crescita)
• Restrizioni troppo lasche
• Presenza di altri strumenti per indicare la provenienza
36. Gastronomia Ovina Alpina.
Il Lavoro di Unisg
Gabriele Volpato, Carol Povigna, Luisa Torri, Maria Piochi, Chiara Nervo
37. Scopo:
Valorizzazione del patrimonio gastronomico locale inerente
l'allevamento ovino
Attività:
4.1 Identificazione dei prodotti gastronomici ovini e ricette
tradizionali delle diverse tradizioni locali
4.2 Analisi di prodotti simili in altre tradizioni locali e dei trends
inerenti ai mercati dei prodotti gastronomici ovini
4.3 Sviluppo di proposte gastronomiche e loro comunicazione
4.4 Analisi sensoriali e disciplinari di produzione dei prodotti
individuati
38. - Panorama gastronomico
- L’agnello
- Pitina, pendole, brognolino, fea
affumicata, luganeghe e altri prodotti
tradizionali
- Sperimentazione e innovazione in filiera
corta e nel contesto del turismo
gastronomico ed esperienziale paté e ragù
- Il racconto gastronomico
39. Focus ragù
- Prodotto di uso comune e declinabile
in versione ovina e territoriale
- Uso di carne di pecora a fine carriera,
di carne affumicata e di tagli meno
pregiati
- Permette la conservazione e la
vendita al dettaglio
40. Proposta gastronomica: Sformato del
pastore
- Pasticcio di carne d’agnello o pecora e
verdure coperto da purè di patate
- Sformato del pastore ‘alla veneta’:
ragù di agnello o pecora di montagna,
bassa o assente quota di pomodoro,
erbe aromatiche locali, vino e grappa
- Varietà locali di patate (patata di
Rotzo dell’Altopiano di Asiago, patata
della Lessinia, patate delle Dolomiti
Bellunesi)
41.
42. Valorizzazione della lana: da problema a opportunità
Elena Pagliarino, Cnr-Ircres Longarone, 25 marzo 2023
Foto di E. Pagliarino e L. Filippini
43. Approccio partecipato
e bottom-up nel fare ricerca e
sviluppo
per un problema “storico”
dell’allevamento ovino
italiano
Foto di E. Pagliarino e L. Filippini
44. Attività di valorizzazione della lana
• Analisi pratiche locali di tosa, raccolta, stoccaggio e lavorazione
della lana, individuazione dei processi di filiera in atto sul
territorio, ma anche a livello nazionale → Report dello studio
• Adozione di buone pratiche di gestione del vello → Manuale
• Analisi, caratterizzazione merceologica delle lane, prove di
filatura e indicazione di produzioni opportune → Schede
tecniche per razza + transumanti
• Ottimizzazione dell’organizzazione della filiera → Prototipo di
pressa mobile
• Sostegno alle iniziative → Formazione e Facilitazione di
processi
45. Opportunità di
trasformazione
1. filati, tessuti, feltri per abbigliamento,
arredamento, accessori, oggettistica
2. imbottitura per arredamento e
abbigliamento
3. pannelli per bioedilizia
4. fertilizzanti
Tessuti di Sondrio, Gruppo Marzotto
Foto: ETIFOR
Lana al pascolo, foto di E. Pagliarino
47. Schede tecniche sulle lane
1. Analisi di laboratorio e confronto delle caratteristiche tecnologiche
delle fibre delle 4 razze ovine autoctone + allevamenti transumanti
2. Prove di filatura
→ individuare le destinazioni tessili più opportune
• Finezza e lunghezza delle fibre
• Regolarità, resistenza e scorrevolezza dei filati
Caratterizzazione delle lane
48. Prototipo di
pressa mobile
Per ottimizzare stoccaggio e trasporto
verso impianti di lavaggio
• Piccole dimensioni (1 m3)
• Pressa, crea sottovuoto e confezionata
in sacchi sigillati, per migliorare la
conservazione (contrastato l’attacco di
tarme)
• Riduzione del volume della lana +50%
• Marchio CE e rispetto della normativa
sulla sicurezza
• Collegamento a presa elettrica standard,
voltaggio basso, minori prestazioni, ma
maggiore adattabilità a condizioni
ambientali diverse
• Destinata al Comune di Lamon, ma
mobile
•Prevista la formazione degli operatori
49. FORMAZIONE
• Corso di tosa e gestione del vello
• Corso di maglieria
• Corso di tessitura a telaio
• Laboratorio di tintura naturale
• Workshop sull’innovazione nel design in
collaborazione con IUAV di Venezia ed ETIFOR
Foto di A. Tormen ed E. Pagliarino