Comparazione tra la teoria della tecnica sociale di Francesco Fattorello e la semiotica di Greimas, Landowski e Cosenza. In particolare focus sui punti di contatto ne \"La società riflessa\" di Eric Landowski.
Il ruolo della metafora e del linguaggio figurato negli ambienti di apprendim...
Discipline Semiotiche e Tecnica Sociale
1. Discipline Semiotiche e Tecnica Sociale divergenze e convergenze Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti a.a. 2007/2008 a cura di Cecilia Benzoni
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3. Premesse: il cammino della semiotica Teoria della generazione di Algirdas Greimas Alla base di ogni testo c'è un nucleo narrativo, ovvero una serie di stati e trasformazioni. Il livello più superficiale, il discorso (verbale, scritto, pittorico, filmico, musicale, ecc.), con le sue figure riconoscibili nel mondo (attori, luoghi, note, colori, ecc.) nasce sull'ossatura costituita dal nucleo narrativo, convocato dall'enunciatore (scrittore, pittore, strumentista, ecc.) -> interesse alla scomposizione del testo fino alle strutture più profonde Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
4. Premesse: il cammino della semiotica Teoria dell'interpretazione di Umberto Eco Per interpretare un segno ci serviamo di altri segni, della nostra enciclopedia. La conoscenza è come un gigantesco ipertesto (modello rizomatico). centralità della cooperazione del lettore per attivare il testo. Ogni testo presuppone e costruisce un lettore modello, ovvero le condizioni di felicità, la piena attuazione del potenziale del testo. -> interesse all'interpretazione-fraintendimento, all'intentio operis, idea di testo soprattutto cognitiva-enciclopedica. Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
5. Premesse: il cammino della semiotica La semiologia ha come oggetto lo studio dei segni, assegna in modo univoco certi significanti (es. rosso, giallo, verde) a certi significati (stop, transito consentito, transito obbligatorio). Lessicologie ed enciclopedie sono entrambe tassonomie . La semiotica invece studia la significazione. « Lo studioso dovrà rendere conto del modo in cui il senso viene colto e prodotto, quali che siano i luoghi e le forme della sua manifestazione. Pertanto nulla di quello che interessa le scienze sociali e umane non può lasciare indifferente il semiotico». p.76 trad. it. Landowski (1989) Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
6. Premesse: il cammino della semiotica La svolta semiotica (Fabbri 1998) centralità dell'intersoggettività, (ogni io costruisce il suo tu ) creata dall'enunciazione, inscritta nel testo. importanza della passione, di un soggetto che agisce e/o che patisce e come effetto del ritmo (parole, suoni, contrasti cromatici) impresso al testo. semiotiche come metodi ad hoc (della scienza, della pittura, della musica, ecc.) non teorie astratte. -> interesse a superare la distanza tra le parole e le cose, discorsi incarnati, nel mondo. Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
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8. Il modello fattorelliano x) M Sp Sr O momento informativo trasmissione comunicazione l'O dipende dalla percezione attraverso il mezzo M il Sr aderisce, convergenza di interpretazione che il Sp ha di X) sulla forma O I riv. fattorelliana: l'obiettività è impossibile, è la negazione dell'informazione II riv. fattorelliana: i due termini sono entrambi soggetti dotati di facoltà opinanti Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
9. Informare, trasmettere, comunicare L' “ in-formazione della realtà ” fattorelliana ha un primo corrispondente semiotico nella “ costruzione del discorso cognitivo ” di Greimas (1983) Nei testi troviamo marche di oggettività “ è noto che ” “ è risaputo ” che sono meri effetti testuali. Non possiamo indagare la realtà del testo, ma solo la sua coerenza, gli effetti di realtà La coerenza porta alla comunicazione ricevuta, al sapere acquisito dal destinatario del discorso C'è un ulteriore livello possibile: l' efficacia Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
10. Informare, trasmettere, comunicare «L'efficacia assume il nome di comunicazione fatta propria, assunta . Se infatti la comunicazione non è un semplice passaggio di sapere, ma un'impresa di persuasione e interpretazione all'interno di una struttura polemico-contrattuale, essa si fonda sulla relazione fiduciaria dominata dalle istanze più esplicite del far credere e del credere in cui la fiducia tra gli uomini e nelle loro parole ha certo maggiore importanza delle frasi “ ben fatte ” o della loro verità concepita come referenza esteriore» (Greimas 1983 p.15) Far credere (persuasione) e credere (interpretazione) sono le modalità opposte rispettivamente di enunciatore e destinatario. Non basta la coerenza testuale per avere fiducia, bisogna costruire dei soggetti credibili Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
11. La Sociosemiotica Eric Landowski, allievo di Greimas, sviluppa e supera il concetto di “ discorso cognitivo ” con la sua teoria di una sociosemiotica (Landowski 1989) È la disciplina che studia contesto, enunciazione ed enunciato e considera tutta la realtà come un testo. I fatti di significazione hanno una dimensione sociale da cui non possono prescindere. La sociosemiotica si propone di rendere conto dei sistemi (culturiali, valoriali) della società, ma anche della loro trasformazione , in parte contribuendovi. Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
12. La Sociosemiotica Mira a costruire uno spazio sociale di significazione, “ semiotizzando ” alcuni punti di pertinenza sociologica e “ socializzando ” alcuni concetti semiotici. La società riflessa (Landowski 1989) Messa in scena pubblicitaria di alcuni rapporti sociali Una semiotica del quotidiano Sincerità, fiducia, intersoggettività Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
13. Messa in scena pubblicitaria dei rapporti sociali Il testo pubblicitario indagato spesso dalla semiotica per la sua propensione al discorso mitico, non referenziale. In questo caso è informazione contingente, che cerca l'immediata adesione all'opinione sulla quale lo si chiama. (Fattorello) L'accento non sull'enunciato, ma sul piano dell'enunciazione La distanza che si crea nel testo tra chi parla e chi ascolta (prima persona o impersonale? Inclusivo o esclusivo?) è strategica Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
14. Messa in scena pubblicitaria dei rapporti sociali Il messaggio pubblicitario parla di oggetti – beni e servizi da promuovere – li presenta e descrive dal punto di vista del loro valore potenziale per dei soggetti. Poiché il valore non è tutto nell'oggetto, ma esiste in funzione di certi criteri di giudizio, individuali o collettivi, al discorso di semplice presentazione degli oggetti desiderabili [enunciato] , viene sovrapposto un discorso figurativo secondo di rappresentazione di soggetti “ desideranti ” [enunciazione enunciata] Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
15. Messa in scena pubblicitaria dei rapporti sociali «il messaggio pubblicitario lungi dal limitarsi a costituire, in modo transitivo, un repertorio di immagini che valorizzano dei “ prodotti ” , deve al tempo stesso costituire l'identità del proprio pubblico; cosa che farà offrendo al lettore – questa volta riflessivamente – la supposta immagine del proprio desiderio» ovvero il pubblicitario inscrive dentro al suo testo le immagini di un soggetto recettore e del suo desiderio, in cui possa riconoscersi e identificarsi. Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
16. Messa in scena pubblicitaria dei rapporti sociali «Così considerato, il discorso pubblicitario adempie veramente a una funzione informativa: non già che esso abbia come effetto necessario quello di informarci obiettivamente sulle cose, ma nel senso che esso “ informa ” il nostro desiderio, gli dà una forma : tale è in questo caso particolare il ruolo della schematizzazione narrativa» (Landowski p.140 trad.it) Il testo ci offre una formula cui noi possiamo aderire, rispecchia i nostri desideri, crea forme in cui identificare noi stessi Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
17. Messa in scena pubblicitaria dei rapporti sociali A seconda dei valori (pratici, utopici, critici, ludici secondo Floch) e della relazione tra enunciatore e destinatario che si vogliono privilegiare, si sceglierà come informare il testo. Relazione si può basare su 1)logica dell' acquisto (performance dell'enunciatore es. “ Questo è Conad: prezzi capolavoro ” ) , 2) logica del contratto (relazione, importanza del destinatario: “ La Coop sei tu ” ) , logica della partnership (cooperazione tra I soggetti: “ 150 anni insieme ” ). Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
18. Una semiotica del quotidiano Dibattiti sul grado di “ obiettività ” dei media nella fabbricazione e diffusione dell'informazione. «Bisogna intendere che il discorso dei media effettivamente ci informa. Non nel senso che quello che ci dà da leggere sia sempre “ vero ” , ma che la sua lettura imprime una forma al modo in cui concepiamo e viviamo il nostro presente». Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
19. Una semiotica del quotidiano Il quotidiano e la sua vocazione a in-formarci di tutto Il giornale come totalità di significazione l'immagine del giornale, un soggetto semiotico: ha il proprio stile, tono, profilo, è una figura sociale giornale e routine, sollecita la ripetizione, l'abitudine: come se una volta eletto il proprio giornale, il restargli fedele non fosse in sostanza, che rimanere fedeli a se stessi. (ripetizione degli schemi mentali, cristallizzazione, economicità) Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
20. Una semiotica del quotidiano Al racconto dei fatti si sovrappone un certo tipo di enunciazione/ricezione del discorso, il giornale presenta una sorta di abito proprio della clientela cui si indirizza di cui deve soddisfare le iniziative. Il racconto e l'inatteso (news) dialogano con il discorso e il vissuto (testimonianze, humour, oroscopi) es. Monde vs Liberation; lo stile mondiale, l'orizzonte di riferimento per un lettore staccato dalla soggettività, dal banale: dedicato a funzionari, dirigenti d'azienda Al contrario Libération si focalizza sugli intimismi e ha un distanziamento ironico su tutto il resto Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
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22. Sincerità, fiducia, intersoggettività il codice del verosimile è il codice basilare che permette al destinatario di interpretare il comportamento altrui e di sapere come regolarsi è identificabile con la doxa del gruppo sociale è il sistema convenzionale tra gli altri che permette effettivamente tra membri di una comunità che ne condividono il controllo di assicurare una certa regolarità della comunicazione. Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
23. Sincerità, fiducia, intersoggettività Da questo punto di vista si identifica con l'universo delle credenze del gruppo considerato e fornisce agli enunciatori alla ricerca di credibilità una vasta gamma di stereotipi espressivi adatti alle più diverse situazioni e parallelamente, altrettanti stereotipi di lettura a disposizione degli enunciatari . A volte gli stereotipi ci stanno stretti e ripetendoli ci sembra di essere falsi es. “ Condoglianze ” Rompere gli stereotipi o adottare le solite formule del “ mentire sincero ” ? D'altronde quando si rompono le convenzioni per voler essere se stessi, si rischia di apparire ironici se non mentitori. (conflitto individuo/gruppo) Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
24. Sincerità, fiducia, intersoggettività A seconda dei valori – pratici, utopici, critici, ludici secondo Floch (1990) – e della relazione tra enunciatore e destinatario che si vogliono privilegiare, si sceglierà come informare il testo. Relazione si può basare su 1)logica dell' acquisto (performance dell'enunciatore es. “ Questo è Conad: prezzi capolavoro ” ) , 2) logica del contratto (relazione, importanza del destinatario: “ La Coop sei tu ” ) , logica della partnership (cooperazione tra I soggetti: “ 150 anni insieme ” ). Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
25. La semiotica dei nuovi media Il nuovo orientamento della semiotica sembra quello di una maggiore attenzione al mondo oltre al testo e all'importanza dei rapporti sociali (tra soggetti e tra soggetto/gruppo) Non solo sociologia e psicologia hanno influenzato I nuovi approcci, ma anche il Marketing e lo sviluppo di nuove tecnologie con relativi nuovi modi di fruizione La semiotica dei nuovi media studia e sviluppa l'interattività e l'ipertestualità come forme principi delle nuove comunicazioni Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti
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29. Bibliografia COSENZA G. (2004), Semiotica dei nuovi media , Laterza, Roma-Bari. ECO U. (1979), Lector in fabula , Bompiani, Milano. FABBRI P. (1998), La svolta semiotica, Laterza, Roma-Bari. FLOCH J.M. (1990), Sémiotique, marketing et communication , PUF, Paris (trad. it. Semiotica, marketing e comunicazione , Angeli, Milano 1997) GREIMAS A. J. (1983), Du sens II , Seuil, Paris (trad. it. Del Senso 2 , Bompiani, Milano 1984) LANDOWSKI E. (1989), La société réfléchie , Seuil, Paris (trad. it. La società riflessa , Meltemi, Roma 1999). POZZATO M.P. (2001), Semiotica del testo , Carocci, Roma. RAGNETTI G. (a cura di) (2005), Teoria della tecnica sociale dell'informazione , Quattroventi, Urbino. RAGNETTI G.(2006), Opinioni sull'opinione , Quattroventi, Urbino. Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Corso di Tecniche di Relazione L.S. Editoria Media e Giornalismo Prof. Giuseppe Ragnetti