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Avversione alla perdita
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            Il decreto legislativo 231/2001

                   …UNA NORMA DI RESPONSABILITA’
                          PER LE IMPRESE
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www.softplace.it                                        Cos’ è il Dlgs 231 / 2001 ?


           E’ la norma che definisce la responsabilità penale delle
                                   imprese.

    Si applica agli enti forniti di personalità giuridica e alle società
            e associazioni anche prive di personalità giuridica

     Norma di responsabilità, perché punisce quelle organizzazioni
      che, compiendo dei reati, causano un danno alla collettività
      ed alle altre organizzazioni che si comportano onestamente.
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www.softplace.it                                                        Sanzioni per le Aziende

      •     Sanzioni Pecuniarie: variabili a seconda della gravità dell’illecito
            (fino a 1,5 milioni di euro);
      •     Sanzioni Interdittive:
            •
              sospensione dell’attività ( anche prima della condanna, in via
              cautelare) e revoca di autorizzazioni, licenze o concessioni;
            •
              divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione
            •
              esclusione da agevolazioni, finanziamenti e contributi pubblici
            •
              divieto di pubblicizzare beni o servizi;
      •     Confisca dei beni;
      •     La pubblicazione della sentenza di condanna.

           NB: le sanzioni del d.lgs 231/2001 colpisco il patrimonio della Società e non il
                                patrimonio di chi ha commesso il reato.
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        Il D.lgs. 231/2001 fornisce un elenco completo dei reati di cui le
           imprese possono essere ritenute responsabili e che devono
                        impedire, attraverso i Modelli 231.

         Inoltre, il decreto definisce le sanzioni (molto pesanti) riservate
                           alle imprese ritenute colpevoli
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    La legge non condanna solo chi commette un reato, ma anche chi non lo impedisce …

  Per il .lgs. 231/2001, le imprese sono responsabili per i reati commessi da
                            dipendenti e amministratori.
                                  Il signor Rossi della ditta Alfa Srl
                                  commette un reato



                                                                     Alfa Srl è responsabile per non
       Rossi è responsabile per il reato
                                                                     aver impedito il reato




              Sanzioni a Rossi                                           Sanzioni ad Alfa srl
                                                                         (D.LGS. 231/2001)
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www.softplace.it                                                           Alcuni esempi dei reati

  •
      Associazione di tipo mafioso
  •
       Concussione e corruzione
  •
      Ricettazione e riciclaggio
  •
       Trattamento illecito di dati personali e violazione di banca dati (pubblica o privata)
  •
      Truffe alla Pubblica Amministrazione per ottenere appalti, sovvenzioni, contributi,
  •
      Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
  •
      Vendita di prodotti industriali con marchi contraffatti
  •
      Reati societari
  •
      Violazione delle norme sulla salute e sicurezza dei lavoratori (in caso di grave incidente
      infortunio)
  •
      Detenzione di materiale pornografico
  •
      Abusi di mercato
  •
      Violazione del diritto d’autore
  •
      Distruzione o danneggiamento di habitat naturale protetto
  •
       Inquinamento dell’aria, delle acque e del suolo
  •
      Realizzazione di discariche abusive.
  •
      Trattamento illecito di rifiuti
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        Cosa deve fare l’azienda per evitare le sanzioni del D.lgs 231/2001 ?


    Per non essere sanzionata, l’impresa deve dimostrare :

    •
        Di aver adottato dei sistemi di controllo efficaci ( = Modelli 231) , per
        prevenire i reati;
    •
        Di aver nominato un Organismo di Vigilanza, per verificare la
        corretta applicazione del Modello 231;
    •
        Che la persona che ha commesso il reato ha raggirato tali controlli,
        agendo all’insaputa dell’azienda.
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                              Riassumendo …
                                   Il signor Rossi della ditta Alfa Srl
                                   commette un reato



             Rossi è responsabile per                              Alfa Srl ha un Modello 231
             il reato                                              giudicato valido




               Sanzioni a Rossi                                           Sanzioni ad Alfa srl
                                                                          (D.LGS. 231/2001)
                                                                                              NESSUNA
                                                                                              SANZIONE
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                            MODELLI 231
                    Costruire e applicare in azienda
                   sistemi di prevenzione dei reati e di
                        promozione della legalità
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www.softplace.it                                   Il Modello 231 e l’ ODV




     Per evitare le sanzioni del D.lgs 231/2001 l’azienda deve:
     • Adottare un sistema di controllo efficace ( =Modelli 231) ,
       per prevenire i reati;
     • Nominare un Organismo di Vigilanza, per garantire la
       corretta applicazione del Modello 231;
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www.softplace.it                  Caratteristiche dei Modelli (art. 6 e 7 d.lgs 231/2001)



 I Modelli 231 devono individuare le attività aziendali in cui possono essere
    commessi i reati (art. 6, comma 2) e contenere:

 • Procedure per la corretta formazione e attuazione le decisioni dell‘azienda
   (art 6, comma 2)
 • Procedure per la gestione delle risorse finanziarie dell’azienda (art. 6, comma
   2)
 • Procedure per svolgere le attività aziendali nel rispetto della legge e per
   scoprire ed eliminare tempestivamente situazioni di rischio (art. 7, comma 3)
 • Obblighi di informazione nei confronti dell‘Organismo di Vigilanza (art. 6,
   comma 2)
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www.softplace.it                Caratteristiche dei Modelli (art. 6 e 7 d.lgs 231/2001)


   Per attuare efficacemente il Modello 231, l’azienda deve (art. 7, comma
     4):
   • introdurre un sistema disciplinare, per sanzionare il mancato
     rispetto delle procedure del modello.
   • verificare periodicamente l’efficacia del modello, ed eventualmente
     modificarlo, in caso di:
       – mutamenti nell’organizzazione o nelle attività dell’azienda,
       – quando sono scoperte significative violazioni delle procedure del
         modello.
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www.softplace.it                Caratteristiche dei Modelli (art. 6 e 7 d.lgs 231/2001)




     … in sintesi, i Modelli 231 sono:
     • Sistemi di prevenzione del rischio di reato
     • Sistemi di controllo delle condotte aziendali
     • Sistemi di promozione della legalità e di un modo di “fare
        impresa” socialmente responsabile
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www.softplace.it                 Caratteristiche dei Modelli (art. 6 e 7 d.lgs 231/2001)




            Per una azienda, può essere difficile dotarsi di un
            Modello 231 che abbia tutti i requisiti richiesti dalla
                    norma ed attuarlo efficacemente.

           E’ consigliabile affidarsi a Società specializzate, per
             costruire le procedure del modello e per attuarle
                                efficacemente.
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www.softplace.it                                         L’Organismo di Vigilanza - OdV

       L’ODV è un organismo interno all’Impresa, dotato di autonomi
          poteri di iniziativa e di controllo, incaricato di vigilare sulla
          corretta applicazione del modello e sul suo aggiornamento
                                     nel tempo.

           I membri dell’ODV non devono essere coinvolti in attività
              aziendali a rischio di reato e devono avere competenze
            nell’ambito della consulenza legale e del risk manegement.

           L’ODV può essere composto anche da soggetti esterni
                                 all’azienda.
      In Imprese di piccole dimensioni, la funzione di ODV può anche
               essere svolta direttamente dai vertici aziendali
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www.softplace.it                                        La Soluzione Informatica


              Oggi, l’informatica offre delle soluzioni anche
            inaspettate, per facilitare la gestione dei sistemi di
                            controllo aziendali.

           CFR (Consorzio per la Formazione e la Ricerca nel
               Verbano Cusio Ossola) e Softplace srl hanno
           sviluppato un software gestionale, che permette di
             gestire efficacemente su web la costruzione e la
           applicazione del Modello 231 nella vostra Azienda.
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    Chi in azienda deve decidere di adottare un Modello 231 e perché … ?

 • La scelta di adottare un Modello 231 spetta ai vertici aziendali.
 • Un Modello 231 può essere scelto per garantire che le attività
   dell’azienda rispettino le leggi.
 • Inoltre, un Modello 231 assicura l’azienda contro il rischio di sanzioni
   … e quindi, i costi per la realizzazione del modello sono giustificati
   dall’entità delle sanzioni che si possono evitare (compresa la
   sospensione di licenze e dell’attività aziendale)
 • Infine, un modello 231 consente di gestisce tutti i processi aziendali
   strategici, razionalizzandoli, permettendo di gestire al meglio
   eventuali lacune esistenti in azienda
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www.softplace.it                           Modello 231 e responsabilità civile degli amministratori

 “Gli amministratori di una società rispondono, civilmente, per i danni patrimoniali
    subiti dalla società stessa, in conseguenza della mancata adozione del Modello
                                           231”
                   ( Tribunale di Milano, sezione VIII Civile, sentenza n. 1774 del 13.02.2008).



         Infatti, l'adozione di un Modello 231 può evitare l'insorgere della
             responsabilità amministrativa dell'ente e, di conseguenza,
                         l'applicazione delle relative sanzioni.

       La mancata adozione del Modello può quindi determinare la
responsabilità civile degli amministratori nei confronti della società per mala
                                    gestione
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www.softplace.it                                     Struttura di un Modello 231

 Un Modello 231 è composto da:

 • Un Codice Etico, che definisce i principi etici, che guidano le scelte e
   le modalità di gestione dei processi aziendali
 • Una Parte Generale, che definisce:
    – le risorse, le responsabilità e gli strumenti utilizzati per la
      prevenzione dei reati
    – Procedure per la gestione del processo di valutazione del rischio di
      reato e per la gestione dei processi-chiave dell’azienda (definizione
      e pianificazione degli obiettivi, gestione delle risorse umane,
      definizione del sistema di deleghe e procure)
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 • Un Sistema Sanzionatorio, che definisce le sanzioni a carico di
   dipendenti e soggetti apicali, in caso di violazioni alle prescrizioni, ai
   divieti e alle procedure del Modello 231
 • Una o più Parti Speciali, con procedure specifiche, divieti e flussi
   informativi verso l’OdV, utili per la gestione delle attività aziendali
   maggiormente esposte al rischio di reato.
 • La definizione delle caratteristiche e dei compiti dell’Organismo di
   Vigilanza,
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  •   Analisi del contesto aziendale
  •   Definizione dei criteri di valutazione del rischio
  •   Interviste al personale e ai soggetti apicali
  •   Gap Analysis e Action Plan
  •   Definizione e approvazione del Modello 231
  •   Adozione e applicazione del Modello 231
  •   Insediamento dell’Organismo di Vigilanza
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 ANALISI DEL CONTESTO AZIENDALE:

 • Studio della documentazione aziendale (statuto, bilanci,
   organigramma, eventuali procedure adottate);
 • Studio del settore economico in cui l’azienda opera
 • Individuazione dei soggetti da coinvolgere nel processo di
   costruzione del Modello 231
 • Definizione del livello di percezione del rischio di reato proprio
   dell’azienda e della sua permeabilità ai comportamenti a rischio
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 DEFINIZIONE DEI CRITERI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO:

 • Definizione degli strumenti e degli indicatori da utilizzare per
   l’individuazione e l’analisi del rischio di reato
 • Definizione dei criteri per definire il livello di rischio
 • Definizione del “livello di rischio” accettabile per l’azienda.
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 INTERVISTE AL PERSONALE E AI SOGGETTI APICALI:

 • Per individuare le modalità di gestione ed il livello di controllo dei
   processi
 • Per individuare i soggetti, i processi e gli interessi sensibili al rischio di
   reato
 • Per definire la “tenuta” delle procedure di controllo già adottate
   dall’azienda
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 GAP ANALYSIS ED ACTION PLAN:

 • Individuazione delle lacune nel sistema di controllo in essere
   dell’azienda.
 • Individuazione dei rischi non accettabili e delle aree a rischio di reato
   da “presidiare” con le Parti Speciali del Modello 231
 • Definizione di un Action Plan, che definisce le tempistiche e le modalità
   di elaborazione e adozione delle nuove procedure
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 DEFINIZIONE DEL MODELLO 231:

 • Definizione del Codice Etico, che contiene gli indirizzi di legalità e i
   principi di comportamento aziendali.
 • Parte Generale del Modello: definizione del sistema di gestione del
   rischio, delle risorse e delle responsabilità deputate alla prevenzione
   degli illeciti.
 • Sistema Sanzionatorio: definizione delle sanzioni, dei soggetti
   incaricati di verificare le violazioni e dei soggetti autorizzati a irrogare
   le sanzioni disciplinari.
 • Definizione delle Parti Speciali
 • Individuazione dei componenti dell’Organismo di Vigilanza
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 APPROVAZIONE DEL MODELLO. INSEDIAMENTO DELL’ORGANISMO DI
   VIGILANZA

 • Il modello è approvato dagli amministratori
 • Gli amministratori nominano anche i membri dell’ OdV, che, una volta
   insediato, definisce un proprio regolamento, prende visione del
   Modello 231 e definisce le attività da porre in essere per svolgere il
   proprio mandato
 • Tutti i soggetti coinvolti nelle attività aziendali saranno
   adeguatamente informati dell’adozione del Modello 231 e
   dell’insediamento dell’ OdV
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  APPLICAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL MODELLO

  Applicare il Modello in azienda significa:
  • Rendere operativo il sistema di deleghe e procure, il sistema di
    gestione delle risorse umane e le procedure per i processi-chiave
    dell’organizzazione, inclusi nella Parte generale
  • Applicare le procedure delle Parti Speciali nelle aree maggiormente
    esposte al rischio di reato
  • Promuovere attività di informazione e formazione nei confronti dei
    destinatari del Modello 231
  • Rendere operativo il sistema sanzionatorio
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 APPLICAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL MODELLO

 Quindi, l’applicazione di un Modello 231 è una attività complessa, che
   coinvolge l’intera realtà aziendale: gli amministratori, i dipendenti e
   l’organismo di vigilanza.

 L’applicazione del modello potrebbe coinvolgere anche soggetti esterni
    all’azienda (per esempio fornitori, consulenti, sub-appaltatori), nel
    caso in cui tali soggetti esterni siano individuati come destinatari del
    modello.
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 APPLICAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL MODELLO

 Il Modello 231 deve essere aggiornato e adeguato nel tempo. Il processo
    di miglioramento continuo del Modello prevede le seguenti fasi:
 • Progettazione del Modello
 • Attuazione del modello in azienda
 • Monitoraggio e Riesame del Modello
 • Aggiornamento del Modello
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                                                           amministratori

                                           Progettazione


            Organismo di
              Vigilanza
                           Aggiornamento                       Applicazione

                                                                              Tutti i
                                                                            destinatari
                                           Monitoraggio
                                            e Riesame

                                     Organismo di
                                       Vigilanza
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                         Modelli 231

                       PROSPETTIVE FUTURE
         Rating di legalità e cultura d’impresa sostenibile
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    In passato non esisteva un adeguato sistema di incentivi, che
       premiasse le aziende virtuose che decidevano di dotarsi di
                           un Modello 231.

      Tuttavia, proprio nel 2012 la situazione potrebbe cambiare,
         grazie al rating di legalità per le imprese, previsto dalla
           legge 27/2012, che ha convertito in legge il decreto
                    liberalizzazioni del Governo Monti.
Avversione alla perdita
www.softplace.it                                          Il Rating di legalità

       Il rating di legalità è stato proposto il 28 gennaio 2012, dal
            vicepresidente di Confindustria Antonello Montante
    “per intervenire sullo spread delle aziende che investono e vivono
            nei mercati grazie a processi di legalità e a codici anti-
                                   corruzione”
                                     e alla
    “sperimentazione e applicazione di modelli aziendali improntati a
                               solidi principi etici”

  La proposta, recepita dall’Associazione Bancaria Italiana e confluita
        nella legge 27/20120, è stata ulteriormente definita dalla
                        successiva legge 62/2012.
Avversione alla perdita
www.softplace.it      Il Rating di legalità dopo le modifiche apportate dalla L 62/2012


     Le aziende con un fatturato di almeno 2 milioni di euro ed
        operanti nel territorio nazionale potranno richiedere all’
           Autorità garante della Concorrenza e del Mercato
                 l’elaborazione di un rating di legalità

      Al fine dell’attribuzione del rating, possono essere chieste
            informazioni a tutte le pubbliche amministrazioni

    Del rating attribuito si tiene conto in sede di concessione di
      finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni,
             nonché in sede di accesso al credito bancario
Avversione alla perdita
www.softplace.it       Il Rating di legalità dopo le modifiche apportate dalla L 62/2012

    La legge 62/2012 è stata pubblicata in gazzetta ufficiale il 21
          maggio 2012. Il rating di legalità, però, non sarà
         immediatamente in vigore. Infatti, entro 90 giorni:

        L’AGCOM dovrà definire i criteri per il calcolo del Rating

   Il Ministero dell’ Economia e delle Finanze dovrà emettere un
      decreto, definendo le modalità «agevolate» di accesso al
    credito riservate alle aziende che dispongono di un rating di
                                legalità
Avversione alla perdita
www.softplace.it      Il Rating di legalità dopo le modifiche apportate dalla L 62/2012


     Fondamentalmente, il rating di legalità sarà uno strumento
     per individuare una white-list di aziende virtuose, alle quali
     riservare una corsia preferenziale per l’accesso al credito e i
                        finanziamenti pubblici.

   E’ quindi di primario interesse, per una impresa, sapere quali
  saranno i criteri che, in futuro, l’ AGCOM utilizzerà per definire
                       loro il rating di legalità.

      Non ci sono ancora, purtroppo, indicazioni certe in merito.
Avversione alla perdita
www.softplace.it      Il Rating di legalità dopo le modifiche apportate dalla L 62/2012



          Tuttavia, il Ministro della Giustizia Paola Severino ha
         recentemente dichiarato (7 marzo 2012), che il rating di
        legalità “è una proposta estremamente seria che riguarda
           non soltanto le imprese che rifiutano di pagare il loro
          terribile tributo alla mafia, ma anche le imprese che si
                dotano di modelli di organizzazione idonei a
       prevenire il reato”, vale a dire le imprese che si sono dotate
           di Modelli 231 finalizzati alla prevenzione dei reati di
                           criminalità organizzata.
Avversione alla perdita
www.softplace.it   Il Rating di legalità dopo le modifiche apportate dalla L 62/2012




       Molto probabilmente, in futuro le aziende che si
       doteranno di Modelli 231 potranno ottenere un
     rating di legalità più alto ed accedere più facilmente
         a finanziamenti pubblici e al credito bancario.

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Convegno Verbania 2012 (1)

  • 1. Avversione alla perdita www.softplace.it Il decreto legislativo 231/2001 …UNA NORMA DI RESPONSABILITA’ PER LE IMPRESE
  • 2. Avversione alla perdita www.softplace.it Cos’ è il Dlgs 231 / 2001 ? E’ la norma che definisce la responsabilità penale delle imprese. Si applica agli enti forniti di personalità giuridica e alle società e associazioni anche prive di personalità giuridica Norma di responsabilità, perché punisce quelle organizzazioni che, compiendo dei reati, causano un danno alla collettività ed alle altre organizzazioni che si comportano onestamente.
  • 3. Avversione alla perdita www.softplace.it Sanzioni per le Aziende • Sanzioni Pecuniarie: variabili a seconda della gravità dell’illecito (fino a 1,5 milioni di euro); • Sanzioni Interdittive: • sospensione dell’attività ( anche prima della condanna, in via cautelare) e revoca di autorizzazioni, licenze o concessioni; • divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione • esclusione da agevolazioni, finanziamenti e contributi pubblici • divieto di pubblicizzare beni o servizi; • Confisca dei beni; • La pubblicazione della sentenza di condanna. NB: le sanzioni del d.lgs 231/2001 colpisco il patrimonio della Società e non il patrimonio di chi ha commesso il reato.
  • 4. Avversione alla perdita www.softplace.it Reati & Sanzioni Il D.lgs. 231/2001 fornisce un elenco completo dei reati di cui le imprese possono essere ritenute responsabili e che devono impedire, attraverso i Modelli 231. Inoltre, il decreto definisce le sanzioni (molto pesanti) riservate alle imprese ritenute colpevoli
  • 5. Avversione alla perdita www.softplace.it La legge non condanna solo chi commette un reato, ma anche chi non lo impedisce … Per il .lgs. 231/2001, le imprese sono responsabili per i reati commessi da dipendenti e amministratori. Il signor Rossi della ditta Alfa Srl commette un reato Alfa Srl è responsabile per non Rossi è responsabile per il reato aver impedito il reato Sanzioni a Rossi Sanzioni ad Alfa srl (D.LGS. 231/2001)
  • 6. Avversione alla perdita www.softplace.it Alcuni esempi dei reati • Associazione di tipo mafioso • Concussione e corruzione • Ricettazione e riciclaggio • Trattamento illecito di dati personali e violazione di banca dati (pubblica o privata) • Truffe alla Pubblica Amministrazione per ottenere appalti, sovvenzioni, contributi, • Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina • Vendita di prodotti industriali con marchi contraffatti • Reati societari • Violazione delle norme sulla salute e sicurezza dei lavoratori (in caso di grave incidente infortunio) • Detenzione di materiale pornografico • Abusi di mercato • Violazione del diritto d’autore • Distruzione o danneggiamento di habitat naturale protetto • Inquinamento dell’aria, delle acque e del suolo • Realizzazione di discariche abusive. • Trattamento illecito di rifiuti
  • 7. Avversione alla perdita www.softplace.it Cosa deve fare l’azienda per evitare le sanzioni del D.lgs 231/2001 ? Per non essere sanzionata, l’impresa deve dimostrare : • Di aver adottato dei sistemi di controllo efficaci ( = Modelli 231) , per prevenire i reati; • Di aver nominato un Organismo di Vigilanza, per verificare la corretta applicazione del Modello 231; • Che la persona che ha commesso il reato ha raggirato tali controlli, agendo all’insaputa dell’azienda.
  • 8. Avversione alla perdita www.softplace.it Riassumendo … Il signor Rossi della ditta Alfa Srl commette un reato Rossi è responsabile per Alfa Srl ha un Modello 231 il reato giudicato valido Sanzioni a Rossi Sanzioni ad Alfa srl (D.LGS. 231/2001) NESSUNA SANZIONE
  • 9. Avversione alla perdita www.softplace.it MODELLI 231 Costruire e applicare in azienda sistemi di prevenzione dei reati e di promozione della legalità
  • 10. Avversione alla perdita www.softplace.it Il Modello 231 e l’ ODV Per evitare le sanzioni del D.lgs 231/2001 l’azienda deve: • Adottare un sistema di controllo efficace ( =Modelli 231) , per prevenire i reati; • Nominare un Organismo di Vigilanza, per garantire la corretta applicazione del Modello 231;
  • 11. Avversione alla perdita www.softplace.it Caratteristiche dei Modelli (art. 6 e 7 d.lgs 231/2001) I Modelli 231 devono individuare le attività aziendali in cui possono essere commessi i reati (art. 6, comma 2) e contenere: • Procedure per la corretta formazione e attuazione le decisioni dell‘azienda (art 6, comma 2) • Procedure per la gestione delle risorse finanziarie dell’azienda (art. 6, comma 2) • Procedure per svolgere le attività aziendali nel rispetto della legge e per scoprire ed eliminare tempestivamente situazioni di rischio (art. 7, comma 3) • Obblighi di informazione nei confronti dell‘Organismo di Vigilanza (art. 6, comma 2)
  • 12. Avversione alla perdita www.softplace.it Caratteristiche dei Modelli (art. 6 e 7 d.lgs 231/2001) Per attuare efficacemente il Modello 231, l’azienda deve (art. 7, comma 4): • introdurre un sistema disciplinare, per sanzionare il mancato rispetto delle procedure del modello. • verificare periodicamente l’efficacia del modello, ed eventualmente modificarlo, in caso di: – mutamenti nell’organizzazione o nelle attività dell’azienda, – quando sono scoperte significative violazioni delle procedure del modello.
  • 13. Avversione alla perdita www.softplace.it Caratteristiche dei Modelli (art. 6 e 7 d.lgs 231/2001) … in sintesi, i Modelli 231 sono: • Sistemi di prevenzione del rischio di reato • Sistemi di controllo delle condotte aziendali • Sistemi di promozione della legalità e di un modo di “fare impresa” socialmente responsabile
  • 14. Avversione alla perdita www.softplace.it Caratteristiche dei Modelli (art. 6 e 7 d.lgs 231/2001) Per una azienda, può essere difficile dotarsi di un Modello 231 che abbia tutti i requisiti richiesti dalla norma ed attuarlo efficacemente. E’ consigliabile affidarsi a Società specializzate, per costruire le procedure del modello e per attuarle efficacemente.
  • 15. Avversione alla perdita www.softplace.it L’Organismo di Vigilanza - OdV L’ODV è un organismo interno all’Impresa, dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo, incaricato di vigilare sulla corretta applicazione del modello e sul suo aggiornamento nel tempo. I membri dell’ODV non devono essere coinvolti in attività aziendali a rischio di reato e devono avere competenze nell’ambito della consulenza legale e del risk manegement. L’ODV può essere composto anche da soggetti esterni all’azienda. In Imprese di piccole dimensioni, la funzione di ODV può anche essere svolta direttamente dai vertici aziendali
  • 16. Avversione alla perdita www.softplace.it La Soluzione Informatica Oggi, l’informatica offre delle soluzioni anche inaspettate, per facilitare la gestione dei sistemi di controllo aziendali. CFR (Consorzio per la Formazione e la Ricerca nel Verbano Cusio Ossola) e Softplace srl hanno sviluppato un software gestionale, che permette di gestire efficacemente su web la costruzione e la applicazione del Modello 231 nella vostra Azienda.
  • 17. Avversione alla perdita www.softplace.it Chi in azienda deve decidere di adottare un Modello 231 e perché … ? • La scelta di adottare un Modello 231 spetta ai vertici aziendali. • Un Modello 231 può essere scelto per garantire che le attività dell’azienda rispettino le leggi. • Inoltre, un Modello 231 assicura l’azienda contro il rischio di sanzioni … e quindi, i costi per la realizzazione del modello sono giustificati dall’entità delle sanzioni che si possono evitare (compresa la sospensione di licenze e dell’attività aziendale) • Infine, un modello 231 consente di gestisce tutti i processi aziendali strategici, razionalizzandoli, permettendo di gestire al meglio eventuali lacune esistenti in azienda
  • 18. Avversione alla perdita www.softplace.it Modello 231 e responsabilità civile degli amministratori “Gli amministratori di una società rispondono, civilmente, per i danni patrimoniali subiti dalla società stessa, in conseguenza della mancata adozione del Modello 231” ( Tribunale di Milano, sezione VIII Civile, sentenza n. 1774 del 13.02.2008). Infatti, l'adozione di un Modello 231 può evitare l'insorgere della responsabilità amministrativa dell'ente e, di conseguenza, l'applicazione delle relative sanzioni. La mancata adozione del Modello può quindi determinare la responsabilità civile degli amministratori nei confronti della società per mala gestione
  • 19. Avversione alla perdita www.softplace.it Struttura di un Modello 231 Un Modello 231 è composto da: • Un Codice Etico, che definisce i principi etici, che guidano le scelte e le modalità di gestione dei processi aziendali • Una Parte Generale, che definisce: – le risorse, le responsabilità e gli strumenti utilizzati per la prevenzione dei reati – Procedure per la gestione del processo di valutazione del rischio di reato e per la gestione dei processi-chiave dell’azienda (definizione e pianificazione degli obiettivi, gestione delle risorse umane, definizione del sistema di deleghe e procure)
  • 20. Avversione alla perdita www.softplace.it Struttura di un Modello 231 • Un Sistema Sanzionatorio, che definisce le sanzioni a carico di dipendenti e soggetti apicali, in caso di violazioni alle prescrizioni, ai divieti e alle procedure del Modello 231 • Una o più Parti Speciali, con procedure specifiche, divieti e flussi informativi verso l’OdV, utili per la gestione delle attività aziendali maggiormente esposte al rischio di reato. • La definizione delle caratteristiche e dei compiti dell’Organismo di Vigilanza,
  • 21. Avversione alla perdita www.softplace.it Fasi di costruzione e applicazione di un Modello 231 • Analisi del contesto aziendale • Definizione dei criteri di valutazione del rischio • Interviste al personale e ai soggetti apicali • Gap Analysis e Action Plan • Definizione e approvazione del Modello 231 • Adozione e applicazione del Modello 231 • Insediamento dell’Organismo di Vigilanza
  • 22. Avversione alla perdita www.softplace.it Fasi di costruzione e applicazione di un Modello 231 ANALISI DEL CONTESTO AZIENDALE: • Studio della documentazione aziendale (statuto, bilanci, organigramma, eventuali procedure adottate); • Studio del settore economico in cui l’azienda opera • Individuazione dei soggetti da coinvolgere nel processo di costruzione del Modello 231 • Definizione del livello di percezione del rischio di reato proprio dell’azienda e della sua permeabilità ai comportamenti a rischio
  • 23. Avversione alla perdita www.softplace.it Fasi di costruzione e applicazione di un Modello 231 DEFINIZIONE DEI CRITERI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO: • Definizione degli strumenti e degli indicatori da utilizzare per l’individuazione e l’analisi del rischio di reato • Definizione dei criteri per definire il livello di rischio • Definizione del “livello di rischio” accettabile per l’azienda.
  • 24. Avversione alla perdita www.softplace.it Fasi di costruzione e applicazione di un Modello 231 INTERVISTE AL PERSONALE E AI SOGGETTI APICALI: • Per individuare le modalità di gestione ed il livello di controllo dei processi • Per individuare i soggetti, i processi e gli interessi sensibili al rischio di reato • Per definire la “tenuta” delle procedure di controllo già adottate dall’azienda
  • 25. Avversione alla perdita www.softplace.it Fasi di costruzione e applicazione di un Modello 231 GAP ANALYSIS ED ACTION PLAN: • Individuazione delle lacune nel sistema di controllo in essere dell’azienda. • Individuazione dei rischi non accettabili e delle aree a rischio di reato da “presidiare” con le Parti Speciali del Modello 231 • Definizione di un Action Plan, che definisce le tempistiche e le modalità di elaborazione e adozione delle nuove procedure
  • 26. Avversione alla perdita www.softplace.it Fasi di costruzione e applicazione di un Modello 231 DEFINIZIONE DEL MODELLO 231: • Definizione del Codice Etico, che contiene gli indirizzi di legalità e i principi di comportamento aziendali. • Parte Generale del Modello: definizione del sistema di gestione del rischio, delle risorse e delle responsabilità deputate alla prevenzione degli illeciti. • Sistema Sanzionatorio: definizione delle sanzioni, dei soggetti incaricati di verificare le violazioni e dei soggetti autorizzati a irrogare le sanzioni disciplinari. • Definizione delle Parti Speciali • Individuazione dei componenti dell’Organismo di Vigilanza
  • 27. Avversione alla perdita www.softplace.it Fasi di costruzione e applicazione di un Modello 231 APPROVAZIONE DEL MODELLO. INSEDIAMENTO DELL’ORGANISMO DI VIGILANZA • Il modello è approvato dagli amministratori • Gli amministratori nominano anche i membri dell’ OdV, che, una volta insediato, definisce un proprio regolamento, prende visione del Modello 231 e definisce le attività da porre in essere per svolgere il proprio mandato • Tutti i soggetti coinvolti nelle attività aziendali saranno adeguatamente informati dell’adozione del Modello 231 e dell’insediamento dell’ OdV
  • 28. Avversione alla perdita www.softplace.it Fasi di costruzione e applicazione di un Modello 231 APPLICAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL MODELLO Applicare il Modello in azienda significa: • Rendere operativo il sistema di deleghe e procure, il sistema di gestione delle risorse umane e le procedure per i processi-chiave dell’organizzazione, inclusi nella Parte generale • Applicare le procedure delle Parti Speciali nelle aree maggiormente esposte al rischio di reato • Promuovere attività di informazione e formazione nei confronti dei destinatari del Modello 231 • Rendere operativo il sistema sanzionatorio
  • 29. Avversione alla perdita www.softplace.it Fasi di costruzione e applicazione di un Modello 231 APPLICAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL MODELLO Quindi, l’applicazione di un Modello 231 è una attività complessa, che coinvolge l’intera realtà aziendale: gli amministratori, i dipendenti e l’organismo di vigilanza. L’applicazione del modello potrebbe coinvolgere anche soggetti esterni all’azienda (per esempio fornitori, consulenti, sub-appaltatori), nel caso in cui tali soggetti esterni siano individuati come destinatari del modello.
  • 30. Avversione alla perdita www.softplace.it Fasi di costruzione e applicazione di un Modello 231 APPLICAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL MODELLO Il Modello 231 deve essere aggiornato e adeguato nel tempo. Il processo di miglioramento continuo del Modello prevede le seguenti fasi: • Progettazione del Modello • Attuazione del modello in azienda • Monitoraggio e Riesame del Modello • Aggiornamento del Modello
  • 31. Avversione alla perdita www.softplace.it Fasi di costruzione e applicazione di un Modello 231 amministratori Progettazione Organismo di Vigilanza Aggiornamento Applicazione Tutti i destinatari Monitoraggio e Riesame Organismo di Vigilanza
  • 32. Avversione alla perdita www.softplace.it Modelli 231 PROSPETTIVE FUTURE Rating di legalità e cultura d’impresa sostenibile
  • 33. Avversione alla perdita www.softplace.it Il Rating di legalità In passato non esisteva un adeguato sistema di incentivi, che premiasse le aziende virtuose che decidevano di dotarsi di un Modello 231. Tuttavia, proprio nel 2012 la situazione potrebbe cambiare, grazie al rating di legalità per le imprese, previsto dalla legge 27/2012, che ha convertito in legge il decreto liberalizzazioni del Governo Monti.
  • 34. Avversione alla perdita www.softplace.it Il Rating di legalità Il rating di legalità è stato proposto il 28 gennaio 2012, dal vicepresidente di Confindustria Antonello Montante “per intervenire sullo spread delle aziende che investono e vivono nei mercati grazie a processi di legalità e a codici anti- corruzione” e alla “sperimentazione e applicazione di modelli aziendali improntati a solidi principi etici” La proposta, recepita dall’Associazione Bancaria Italiana e confluita nella legge 27/20120, è stata ulteriormente definita dalla successiva legge 62/2012.
  • 35. Avversione alla perdita www.softplace.it Il Rating di legalità dopo le modifiche apportate dalla L 62/2012 Le aziende con un fatturato di almeno 2 milioni di euro ed operanti nel territorio nazionale potranno richiedere all’ Autorità garante della Concorrenza e del Mercato l’elaborazione di un rating di legalità Al fine dell’attribuzione del rating, possono essere chieste informazioni a tutte le pubbliche amministrazioni Del rating attribuito si tiene conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario
  • 36. Avversione alla perdita www.softplace.it Il Rating di legalità dopo le modifiche apportate dalla L 62/2012 La legge 62/2012 è stata pubblicata in gazzetta ufficiale il 21 maggio 2012. Il rating di legalità, però, non sarà immediatamente in vigore. Infatti, entro 90 giorni: L’AGCOM dovrà definire i criteri per il calcolo del Rating Il Ministero dell’ Economia e delle Finanze dovrà emettere un decreto, definendo le modalità «agevolate» di accesso al credito riservate alle aziende che dispongono di un rating di legalità
  • 37. Avversione alla perdita www.softplace.it Il Rating di legalità dopo le modifiche apportate dalla L 62/2012 Fondamentalmente, il rating di legalità sarà uno strumento per individuare una white-list di aziende virtuose, alle quali riservare una corsia preferenziale per l’accesso al credito e i finanziamenti pubblici. E’ quindi di primario interesse, per una impresa, sapere quali saranno i criteri che, in futuro, l’ AGCOM utilizzerà per definire loro il rating di legalità. Non ci sono ancora, purtroppo, indicazioni certe in merito.
  • 38. Avversione alla perdita www.softplace.it Il Rating di legalità dopo le modifiche apportate dalla L 62/2012 Tuttavia, il Ministro della Giustizia Paola Severino ha recentemente dichiarato (7 marzo 2012), che il rating di legalità “è una proposta estremamente seria che riguarda non soltanto le imprese che rifiutano di pagare il loro terribile tributo alla mafia, ma anche le imprese che si dotano di modelli di organizzazione idonei a prevenire il reato”, vale a dire le imprese che si sono dotate di Modelli 231 finalizzati alla prevenzione dei reati di criminalità organizzata.
  • 39. Avversione alla perdita www.softplace.it Il Rating di legalità dopo le modifiche apportate dalla L 62/2012 Molto probabilmente, in futuro le aziende che si doteranno di Modelli 231 potranno ottenere un rating di legalità più alto ed accedere più facilmente a finanziamenti pubblici e al credito bancario.