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Da diversi anni ormai il Festival della Scienza propone il Festival in Liguria, una serie di
                                                                                                  iniziative che si tengono nei maggiori Science Center e musei scientifici liguri, allo scopo di
                                                                                                  promuovere presso il pubblico una migliore conoscenza di queste strutture e continuare la sua
                                                                                                  azione di disseminazione della cultura scientifica sul territorio.
                                                                                                  L'edizione 2011 del Festival in Liguria prende spunto dalle celebrazioni per l'Unità d'Italia.
                                                                                                  Ricorda alcuni dei più grandi scienziati liguri che hanno operato da 150 anni a questa parte
                                                                                                  e – allo stesso tempo - offre spazio ai nuovi talenti nel campo della divulgazione scientifica.
                                                                                                  Da Sanremo a Lerici, abbiamo organizzato sette conferenze-spettacolo dedicate ognuna a un
                                                                                                  grande scienziato della nostra regione.
                                                                                                  A dar vita a questi incontri non sono professori e “volti noti” del mondo della divulgazione e della
                                                                                                  ricerca, ma un piccolo gruppo di giovani scelti fra i nostri migliori animatori scientifici, che il
                                                                                                  Festival in Liguria rende protagonisti.
                                                                                                  A ciascun animatore abbiamo chiesto di promuovere anche on-line la conoscenza del “loro”
                                                                                                  scienziato attraverso la stesura di un breve testo, che ne ricordasse la vita e le principali
Ideazione e progettazione                                                                         ricerche scientifiche. Gli animatori coinvolti si sono quindi messi alla prova, affrontando
Francesca Siffredi                                                                                l'argomento ognuno con un'angolazione e prospettiva differente.
                                                                                                  Questo documento è il risultato finale del progetto, che speriamo possa contribuire a stimolare
Incontri di divulgazione scientifica nei musei                                                    le nostre nuove generazioni a offrire il proprio contributo al mondo della ricerca. Per proseguire
A cura di                                                                                         la strada intrapresa con successo da tanti illustri predecessori.
Giovanni Distefano
Eleonora Gambini
Linda Lomeo
Alfonso Mantero
Giuseppe Tabbì
Elena Vigo

In collaborazione con

Fondazione Mediaterraneo, Sestri Levante
Museo di Archeologia, Finale Ligure
Museo Geopaleontologico del Castello, Lerici
Museo di Paleontologia e Mineralogia, Campomorone
Muvita, Arenzano
Società Economica, Chiavari
Villa Nobel, Sanremo

Progetto grafico
Antonio Licciardello

Si ringraziano
Tutti gli alunni, i professori, gli operatori museali e gli animatori scientifici coinvolti nel
progetto, per l'entusiasmo e l'interesse dimostrato.
GIOVANNI CAPELLINI
(La Spezia, 23 agosto 1833 – Bologna, 28 maggio 1922)

Giovanni Capellini nasce a La Spezia nel 1833.
Per sostenersi intraprende in tenera età diversi
mestieri prima di dedicarsi alla paleontologia
e alla geologia: rilegatore di libri, istitutore
in un collegio della Spezia, costruttore di
apparecchi elettrici e molto altro ancora.
Dopo essersi laureato a Pisa nel 1858 inizia a
viaggiare in tutto il mondo frequentando
l'ambiente      scientifico    mondiale      più
all'avanguardia e abbracciando tra i primi le
teorie evoluzionistiche darwiniane.
Le sue doti scientifiche e le sue conoscenze
internazionali gli permettono di raccogliere e
classificare un notevole numero di fossili che
oggi sono conservati al museo di
Bologna a lui intitolato.
Scienziato di lungimirante intelligenza,
Capellini comprende subito come la
creazione di criteri generali condivisi di
classificazione stratigrafica e paleontologica
permetta un più semplice e veritiero scambio
di informazioni nell'ambiente scientifico.
                                                                                                   Linda Lomeo
È quindi tra i promotori della Carta Geologica d'Italia e nel 1881 organizza e presiede il
Congresso Geologico Internazionale a Bologna, al quale convengono specialisti da tutto il          Laureata nel 2006 in Scienze Geologiche presso
mondo ed i cui risultati sono ancora oggi fondamentali, soprattutto per la geologia                l’Università di Genova con una tesi dal
stratigrafica.                                                                                     titolo “Paleopedologia di depositi individuati
Viene nominato senatore del Regno di Italia nonché insignito di numerosissime                      lungo la costa ligure: implicazioni paleoam-
onorificenze, decorazioni e titoli accademici in Italia e all'estero. È autore di molteplici       bientali”, Linda Lomeo consegue poco dopo
pubblicazioni, saggi e monografie, alcune delle quali considerate dei veri capisaldi per lo stu-   l'abilitazione alll’esercizio della professione di
dio del territorio nazionale.                                                                      Geologo. Da diversi anni è animatrice scienti-
                                                                                                   fica durante il Festival della Scienza di Genova
Linda Lomeo                                                                                        e fa parte di GeoLogica, studio associato di
                                                                                                   geologia.
FEDERICO DELPINO
(Chiavari, 27 dicembre 1833 – Napoli, 14 maggio 1905)

“La maggior parte dei fiori sono trappole
con stupendi e svariatissimi ingegni combinate
per affidare il compito di pronubi mercenarii
agl’insetti, i quali inconsciamente si prestano
al delicato uffizio di trasportare il polline d’un
fiore agli stimmi d’un altro fiore” così scrive
Federico Delpino in una delle 492 pubblica-
zioni che testimoniano il suo pensiero
scientifico e il suo interesse verso la biologia
fiorale, la sistematica e la biologia vegetale.
Un’infanzia trascorsa all’aria aperta dentro un
piccolo giardino, che prosegue con
un lungo viaggio in Oriente, l’assidua
corrispondenza con Charles Darwin,
l’esperienza dell’Orto e del Museo botanico
fiorentino e poi ancora la spedizione in
Brasile a bordo della nave da guerra
Garibaldi, la cattedra di Botanica presso le
Università degli Studi di Genova, Bologna e
Napoli, la presidenza della Società Botanica
Italiana: ecco alcuni degli eventi che hanno
segnato la vita e la formazione del botanico ligure.
                                                                                                      Giovanni Distefano
Sapevate che i colori dei fiori possono essere ordinari, fulgenti, metallici e lividi? E che i loro
odori si distinguono in soavi, aromatici, carpologici, graveolenti e nauseanti?                       Laureato in Scienze dei Sistemi Naturali,
Le osservazioni e le interpretazioni di Delpino sui colori, gli odori e le strutture dei fiori        Giovanni Distefano è dottorando di ricerca per
svelano rapporti meravigliosi tra questi e gli insetti pronubi, ovvero quegli insetti che             il corso in Botanica applicata all’agricoltura e
trasportano il polline da un fiore all'altro, tanto da far meritare al botanico di Chiavari un        all’ambiente dell’Università di Genova.
posto d’onore nella storia dell’impollinazione. Sua è la classificazione biologica degli odori        Collabora con diversi Enti occupandosi in
in apatici (che attirano i pronubi in genere), simpatici (richiamanti solo alcuni speciali            particolare di sistemi informativi per la
pronubi) e antipatici (repellenti nei confronti di altri piccoli insetti non impollinatori), suoi     salvaguardia e la conservazione della
sono gli esperimenti che hanno consentito di scoprire l'esistenza e le caratteristiche                biodiversità vegetale ex situ e di educazione
dell'impollinazione affidata agli insetti, la cosiddetta “fecondazione entomofila”: avete mai         ambientale e divulgazione naturalistica.
fatto caso ad esempio che le api in ogni loro escursione visitano una sola specie di fiori?           Partecipa attivamente al Festival della Scienza
Delpino oggi è considerato uno dei precursori dell’Ecologia: le sue indagini infatti hanno            di Genova sia come proponente e consulente
dato inizio ai nuovi studi ecosistemici introducendo il concetto di Biocomplessità, la                di progetti sia in qualità di animatore
straordinaria varietà di rapporti che si stabiliscono tra gli organismi e l’ambiente.                 scientifico. Ha preso parte in qualità di
                                                                                                      formatore e mediatore all’evento 2WAYS
Giovanni Distefano                                                                                    Science Parliament e allo stage Toccare la
                                                                                                      Scienza, entrambi supportati dalla Comunità
                                                                                                      Europea.
RICCARDO GIACCONI
(Genova, 6 ottobre 1931)

Riccardo Giacconi nasce a Genova nel 1931,
ma cresce a Milano. A scuola è incontenibile,
tanto che decide di abbandonare l'ultimo
anno delle superiori per andare direttamente
all'università. Qui trova la sua strada,
venendo coinvolto da subito nelle attività di
ricerca. L'incontro con Giuseppe Occhialini,
considerato uno dei più importanti fisici
italiani della seconda metà del Novecento, è
fondamentale per la sua formazione. È lui, tra
l'altro, a consigliargli di emigrare negli Stati
Uniti per proseguire le sue attività di ricerca
sulla radiazione cosmica.
Passano diversi di “gavetta americana” prima
che il giovane Giacconi decida di indirizzare le
sue ricerche verso l'astronomia nella banda X,
branca       della     scienza    che      allora
neppure esisteva. Grazie a un contratto con
un'industria privata, lo scienziato genovese
inizia un programma che comprende
l'esplorazione dello spazio con telescopi a
raggi X. È l'inizio di un percorso che lo porterà a UHURU, il primo telescopio orbitale per
                                                                                                 Alfonso Mantero
raggi X e le sue evoluzioni: "Einstein" e Chandra (tutt'ora in orbita). Nel 1981, dopo i
successi dell'“astronomia X” Giacconi accetta il posto come direttore dello Space Telescope      Laureatosi in fisica nel 2003, Alfonso Matero
Institute, l'organo che ancor oggi gestisce l'Hubble Space Telescope e in un futuro gestirà il   ottiene il dottorato nel 2008. Si occupa di
suo successore, il James Webb Telescope. È di Giacconi (e dei suoi collaboratori) il merito di   divulgazione scientifica dal 1996, ed è
aver reso l'HST uno strumento “aperto” a tutti, studiosi e non.                                  organizzatore di vari eventi per il Festival della
Nel 1993 è il momento di un altro importante progetto: il Very Large Telescope (VLT)             Scienza di Genova.
dell'European Southern Observatory (ESO), un set di 4 telescopi da 8.2 metri di diametro         Dal 2004 è coinvolto personalmente nella
capaci di operare insieme come un telescopio da 16 metri. Anche in questo caso,                  realizzazione e gestione del Centro Idee e
l'esperienza e l'amore per l'Astronomia di Giacconi ha portato il progetto al successo e a       Materie in Gioco di Genova. Per diversi anni è
un’altissima fruibilità dei dati da esso raccolti.                                               anche insegnante di matematica e fisica in
Il 2002 è l'anno in cui viene assegnato a Riccardo Giacconi il premio Nobel per le sue           varie scuole superiori, in italiano e in lingua
ricerche pioneristiche nel campo dell'Astronomia X. Attualmente lo scienziato genovese           inglese. Nel 2009 inizia a lavorare come
ricopre la posizione di professore alla John Hopkins University ed è presidente della            ricercatore presso il CNRS francese, professione
Associated Universities, Inc. Fa inoltre parte di numerose commissioni e gruppi di               che lo impegna tutt’oggi nell’INFN italiano,
discussione sulla gestione della ricerca degli Stati Uniti.                                      assieme alla collaborazione con la rivista
                                                                                                 “Le Stelle” per la quale scrive articoli e
Alfonso Mantero                                                                                  traduzioni.
ARTURO ISSEL
(Genova, 11 aprile 1842 – Genova, 27 novembre 1922)

Arturo Issel è uno dei maggiori protagonisti
della scena culturale genovese della sua epoca.
Fra gli studiosi liguri di Scienze
Naturali, è senz’altro colui che meglio
rappresenta l’enciclopedismo positivista
dell’800 ritenendo che la scienza, come la
storia, sia importante per la crescita delle
attività economiche e dell’identità culturale
del neonato Regno d’Italia.
Nato a Genova l’11 aprile del 1842, discende
da una ricca famiglia ebraica di origine
inglese. Studente prima a Genova e poi
al Liceo Napoléon a Parigi, si iscrive
all’Università di Pisa, dove nel 1863 si laurea
brillantemente in Scienze Naturali, entrando
subito nella vita scientifica attiva. Nel 1866 gli
viene affidato l’incarico dell’insegnamento
della Geologia e della Mineralogia nell’Ateneo
genovese; mantiene l’insegnamento della
Geologia e l’incarico di direttore generale
dell’Istituto e del Museo Geologico collegato
all’Università fino al 1917, sommandovi, dal 1892 al 1913, l’insegnamento di Geografia alla
                                                                                                        Elena Vigo
Facoltà di Lettere. Issel in campo geologico si occupa di molti aspetti diversi: è paleonto-
logo, è speleologo (esplora quasi tutte le caverne liguri), è rilevatore (collabora alla                Elena Vigo, nata ad Albenga (SV) nel 1984, si è
compilazione della carta geologica della Liguria), è geologo applicato ed è sismologo, sia              laureata in Scienze Geologiche nel 2010 presso
nello studio dei microsismi sia delle lente oscillazioni del sottosuolo, per cui propone per            l’Università degli Studi di Genova. Nello stesso
questo fenomeno il nome, ormai adottato a livello internazionale, di “bradisismi”.                      anno ha ottenuto una borsa di studio presso
Issel inoltre si occupa per tutta la vita anche di paletnologia e di preistoria soprattutto in          il Dip.Te.ris (UniGe) per realizzare una guida
relazione all’area ligure (in particolare al Finalese) come dimostrano le oltre cinquanta sue           geo-turistica del territorio. Animatrice
pubblicazioni. Soprattutto nell’ultimo periodo della sua lunga vita, Issel si dedica alla               scientifica del Festival della Scienza dal 2008,
divulgazione scientifica pubblicando diversi lavori sul modo migliore di esplorare le                   ha svolto anche attività come educatore per
caverne. Il suo lavoro è riconosciuto in campo nazionale e internazionale, in particolare               bambini presso centri estivi genovesi.
dall’Istituto di Francia, dalla Società Geografica Italiana, dalla Società Geologica Italiana
(di cui presidente nel 1893), dalla Società Ligure di Storia Patria (di cui presidente nel 1921-22) e
dall’Accademia dei Lincei.

Elena Vigo
GIULIO NATTA
(Porto Maurizio, 26 febbraio 1903 – Bergamo, 2 maggio 1979)

Giulio Natta nacque ad Imperia nel 1903. La sua
principale scoperta scientifica ebbe un'applica-
zione quasi immediata sul piano pratico e questo
è un evento che avviene di rado. Poco importa
che il suo lavoro sia stato più applicativo che di
ricerca pura. Il nome di Giulio Natta è legato allo
sviluppo impetuoso della chimica macromoleco-
lare che risale agli anni cinquanta, e si fonda sul
processo detto di polimerizzazione. Esso consiste
nella costruzione di un composto ad alto peso
molecolare a partire da elementi più semplici, a
basso peso molecolare, come avviene ad esempio
nella sintesi di una plastica a partire da molecole
in forma gassosa. II tedesco Karl Ziegler, profes-
sore presso l'Istituto Max Planck di Mülheim,
operando su di un gas, l'etilene, e passando a una
sostanza plastica, il polietilene, riuscì a mettere a
punto un sistema che già facilitava notevol-
mente la trasformazione dall'uno all'altra. Prima
delle ricerche di Ziegler, tale processo richiedeva
una temperatura di 200 gradi e una pressione di
ben 1.000 atmosfere. Lo scienziato tedesco trovò
il modo di operare a temperatura ambiente e alla pressione di una atmosfera. Eliminate le               Giuseppe Tabbì
complicatissime apparecchiature prima indispensabili, eliminato il grave pericolo di esplosione
dovuto all'alta temperatura e all'alta pressione, era finalmente possibile la produzione su scala       Dopo la laurea presso la facoltà di Ingegneria
industriale di una sostanza plastica, ottenuta a partire da un gas. Giulio Natta dirigeva fin dal       Chimica di Genova, Giuseppe Tabbì intraprende
1938 l'Istituto di chimica industriale presso il Politecnico di Milano, che collaborava strettamente    una serie di esperienze maturate prima
con l'industria italiana, in particolare con la società Montecatini. Egli, utilizzando il metodo        all'interno di industrie agroalimentari e, in
elaborato da Ziegler per la trasformazione del gas in sostanze plastiche, lo applicò ad un gas          seguito, nel settore chimico- farmaceutico.
diverso dall'etilene, sul quale aveva operato lo scienziato tedesco. Il ricercatore italiano impiegò    Nonostante queste diverse esperienze di vita,
il propilene, da cui ottenne una nuova sostanza plastica: il polipropilene. La sua migliore qualità     continua il suo cammino a fianco del Festival
sta nel fatto che essa fonde a 180 gradi; può inoltre prendere sia la forma di materia plastica         della Scienza, non abbandonando mai la sua
(il moplen), sia quella di filato sintetico (il meraklon), ambedue di facile lavorazione e di elevata   passione per l’animazione scientifica.
resistenza. Un alto punto di fusione in una materia plastica significa soprattutto che la si può
usare senza danno per contenere liquidi bollenti o la si può stirare se è in forma di fibra.
Le applicazioni industriali della scoperta di Natta sono dunque vastissime e di uso molto comune
e gli valsero nel 1963 il premio Nobel per la chimica.

Giuseppe Tabbì
ILARIO SIRIGU
(La Spezia, 6 ottobre 1975 - La Spezia, 2 novembre 2002)

Sin da giovanissimo si interessa al mondo della
paleontologia e all'età di 19 anni corona un
sogno, segnando al tempo stesso una tappa
importantissima per la paleontologia italiana:
trova nel Comune di Lerici decine di impronte
di dinosauro impresse sulla roccia circa 230
milioni di anni fa.
La sua scoperta, oltre che dimostrare che la
passione e la caparbietà sono alla base di ogni
buon scienziato, apre nuovi orizzonti
nemmeno immaginati prima, spalancando ai
paleontologi accademici le porte di un nuovo
mondo da studiare: il triassico spezzino.
La scoperta di icnofossili di dinosauri ha
permesso di ampliare la conoscenza di questi
rettili, dei loro principali comportamenti e
specificità fisiche: dalla postura al portamento
alle loro caratteristiche trofiche, fino alla
rivelazione della capacità di questi animali di
raccogliersi in branco e nuotare... L'accumulo
di tutte queste informazioni è stato possibile
perché le impronte forniscono dati sugli animali mentre sono ancora in vita, al contrario
della paleontologia classica che invece studia gli animali quando sono ormai morti.
                                                                                             Linda Lomeo
La straordinaria quantità di reperti trovati ha permesso anche una attenta ricostruzione
                                                                                             Laureata nel 2006 in Scienze Geologiche presso
paleoecologica e paleogeografica.                                                            l’Università di Genova con una tesi dal
Sirigu scompare prematuramente ma lascia un enorme eredità scientifica ancora da studiare.   titolo “Paleopedologia di depositi individuati
                                                                                             lungo la costa ligure: implicazioni paleoam-
Linda Lomeo                                                                                  bientali”, Linda Lomeo consegue poco dopo
                                                                                             l'abilitazione alll’esercizio della professione di
                                                                                             Geologo. Da diversi anni è animatrice scienti-
                                                                                             fica durante il Festival della Scienza di Genova
                                                                                             e fa parte di GeoLogica, studio associato di
                                                                                             geologia.
LUIGI LUCA CAVALLI SFORZA
(Genova, 25 gennaio 1922)

Luigi Luca Cavalli Sforza è nato nel gennaio del
1922 a Genova. Nel 1938, a soli 16 anni,
si iscrive alla facoltà di medicina di Torino
trasferendosi poi a Pavia il secondo anno, dove
inizia alcune ricerche sulla virulenza dei batteri
e conosce Adriano Buzzati-Traverso, suo
insegnante di genetica, che coinvolge il giovane
scienziato in alcune ricerche sulle mutazioni
e la genetica della Drosophila Melanogaster
(il moscerino della frutta). È in questo periodo
che Cavalli Sforza decide di fare della ricerca in
genetica la sua vita. Nel dopoguerra, non
soddisfatto della poca matematica appresa al
liceo, inizia a studiare statistica. In questo
ambito si rivela fondamentale l'incontro con
Ronald Fisher e il suo gruppo di studiosi, con cui
qualche anno dopo si troverà a collaborare
a Cambridge. Le scoperte di quel periodo di
Cavalli Sforza sulla sessualità dei batteri
possono certamente essere considerate
importanti e innovative, tuttavia inizialmente
vengono accolte con molto scetticismo da
alcuni studiosi.                                                                                        Eleonora Gambini
Tornato in Italia nel 1950, Cavalli Sforza ottiene da un collega alcuni documenti provenienti
dagli archivi della Chiesa contenenti dati genetici, che fanno nascere in lui un forte interesse        Ventisei anni, nata a Livorno, Eleonora
nello studio delle genealogie. Successivamente decide di dedicarsi a un nuovo argomento, la             Gambini è laureata in Scienze e Tecnologie
deriva genetica, focalizzandosi in particolare sulla popolazione del val Parma. Nel 1962 diviene        Biomolecolari a Pisa. Animatrice scientifica del
professore straordinario di genetica, e successivamente direttore del Dipartimento di genetica          Festival della Scienza dal 2008, ha lavorato per
assumendo la direzione di un laboratorio del CNR. In seguito decide di ampliare questi studi e          la Ludoteca Scientifica (Pisa) e per Matefitness
di analizzare l'evoluzione dell'uomo dai suoi albori ai giorni nostri. Inizia così una collaborazione   (Genova). Proprio durante un Festival della
con Anthony Edwards, allievo di Fisher, che nel 1963 porta alla stesura del primo albero                Scienza, grazie ad animatori scientifici
evolutivo, basato sui gruppi sanguigni di varie popolazioni mondiali.                                   genovesi è venuta a conoscenza di alcuni
Nel frattempo si occupa anche di malattie genetiche, studi sul DNA e l'evoluzione culturale             centri di ricerca a Genova, e così da tre anni si
(ovvero le relazioni tra genetica e linguistica) e nuove ricerche sull'evoluzione umana                 è trasferita in Liguria, dove al momento
focalizzandosi in particolare sulla popolazione dei pigmei.                                             sta svolgendo il dottorato di ricerca in
Oggi Cavalli Sforza è professore emerito all'Università di Stanford, socio nazionale                    Biotecnologie all'IST (Istituto Nazionale per la
dell'Accademia dei Lincei e vincitore del Premio Balzan nel 1999 per la scienza delle origini           Ricerca sul Cancro).
dell'uomo.

Eleonora Gambini
Associazione Festival della Scienza
ASI - Agenzia Spaziale Italiana
Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Genova
CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche
Codice. Idee per la cultura
Comune di Genova
Confindustria Genova
Costa Edutainment
Dixet - Distretto di Elettronica e Tecnologie Avanzate - Club d’Imprese
Fiera di Genova
INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica
INFN - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
Provincia di Genova
Regione Liguria
Sviluppo Genova
Università degli Studi di Genova

Direzione e organizzazione
Associazione Festival della Scienza
CNR-PSC, SPIN e IBF
Codice. Idee per la cultura

Presidente
Manuela Arata

Direttore
Vittorio Bo

Direttore Operativo
Fulvia Mangili

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Festival in Liguria

  • 1.
  • 2. Da diversi anni ormai il Festival della Scienza propone il Festival in Liguria, una serie di iniziative che si tengono nei maggiori Science Center e musei scientifici liguri, allo scopo di promuovere presso il pubblico una migliore conoscenza di queste strutture e continuare la sua azione di disseminazione della cultura scientifica sul territorio. L'edizione 2011 del Festival in Liguria prende spunto dalle celebrazioni per l'Unità d'Italia. Ricorda alcuni dei più grandi scienziati liguri che hanno operato da 150 anni a questa parte e – allo stesso tempo - offre spazio ai nuovi talenti nel campo della divulgazione scientifica. Da Sanremo a Lerici, abbiamo organizzato sette conferenze-spettacolo dedicate ognuna a un grande scienziato della nostra regione. A dar vita a questi incontri non sono professori e “volti noti” del mondo della divulgazione e della ricerca, ma un piccolo gruppo di giovani scelti fra i nostri migliori animatori scientifici, che il Festival in Liguria rende protagonisti. A ciascun animatore abbiamo chiesto di promuovere anche on-line la conoscenza del “loro” scienziato attraverso la stesura di un breve testo, che ne ricordasse la vita e le principali Ideazione e progettazione ricerche scientifiche. Gli animatori coinvolti si sono quindi messi alla prova, affrontando Francesca Siffredi l'argomento ognuno con un'angolazione e prospettiva differente. Questo documento è il risultato finale del progetto, che speriamo possa contribuire a stimolare Incontri di divulgazione scientifica nei musei le nostre nuove generazioni a offrire il proprio contributo al mondo della ricerca. Per proseguire A cura di la strada intrapresa con successo da tanti illustri predecessori. Giovanni Distefano Eleonora Gambini Linda Lomeo Alfonso Mantero Giuseppe Tabbì Elena Vigo In collaborazione con Fondazione Mediaterraneo, Sestri Levante Museo di Archeologia, Finale Ligure Museo Geopaleontologico del Castello, Lerici Museo di Paleontologia e Mineralogia, Campomorone Muvita, Arenzano Società Economica, Chiavari Villa Nobel, Sanremo Progetto grafico Antonio Licciardello Si ringraziano Tutti gli alunni, i professori, gli operatori museali e gli animatori scientifici coinvolti nel progetto, per l'entusiasmo e l'interesse dimostrato.
  • 3. GIOVANNI CAPELLINI (La Spezia, 23 agosto 1833 – Bologna, 28 maggio 1922) Giovanni Capellini nasce a La Spezia nel 1833. Per sostenersi intraprende in tenera età diversi mestieri prima di dedicarsi alla paleontologia e alla geologia: rilegatore di libri, istitutore in un collegio della Spezia, costruttore di apparecchi elettrici e molto altro ancora. Dopo essersi laureato a Pisa nel 1858 inizia a viaggiare in tutto il mondo frequentando l'ambiente scientifico mondiale più all'avanguardia e abbracciando tra i primi le teorie evoluzionistiche darwiniane. Le sue doti scientifiche e le sue conoscenze internazionali gli permettono di raccogliere e classificare un notevole numero di fossili che oggi sono conservati al museo di Bologna a lui intitolato. Scienziato di lungimirante intelligenza, Capellini comprende subito come la creazione di criteri generali condivisi di classificazione stratigrafica e paleontologica permetta un più semplice e veritiero scambio di informazioni nell'ambiente scientifico. Linda Lomeo È quindi tra i promotori della Carta Geologica d'Italia e nel 1881 organizza e presiede il Congresso Geologico Internazionale a Bologna, al quale convengono specialisti da tutto il Laureata nel 2006 in Scienze Geologiche presso mondo ed i cui risultati sono ancora oggi fondamentali, soprattutto per la geologia l’Università di Genova con una tesi dal stratigrafica. titolo “Paleopedologia di depositi individuati Viene nominato senatore del Regno di Italia nonché insignito di numerosissime lungo la costa ligure: implicazioni paleoam- onorificenze, decorazioni e titoli accademici in Italia e all'estero. È autore di molteplici bientali”, Linda Lomeo consegue poco dopo pubblicazioni, saggi e monografie, alcune delle quali considerate dei veri capisaldi per lo stu- l'abilitazione alll’esercizio della professione di dio del territorio nazionale. Geologo. Da diversi anni è animatrice scienti- fica durante il Festival della Scienza di Genova Linda Lomeo e fa parte di GeoLogica, studio associato di geologia.
  • 4. FEDERICO DELPINO (Chiavari, 27 dicembre 1833 – Napoli, 14 maggio 1905) “La maggior parte dei fiori sono trappole con stupendi e svariatissimi ingegni combinate per affidare il compito di pronubi mercenarii agl’insetti, i quali inconsciamente si prestano al delicato uffizio di trasportare il polline d’un fiore agli stimmi d’un altro fiore” così scrive Federico Delpino in una delle 492 pubblica- zioni che testimoniano il suo pensiero scientifico e il suo interesse verso la biologia fiorale, la sistematica e la biologia vegetale. Un’infanzia trascorsa all’aria aperta dentro un piccolo giardino, che prosegue con un lungo viaggio in Oriente, l’assidua corrispondenza con Charles Darwin, l’esperienza dell’Orto e del Museo botanico fiorentino e poi ancora la spedizione in Brasile a bordo della nave da guerra Garibaldi, la cattedra di Botanica presso le Università degli Studi di Genova, Bologna e Napoli, la presidenza della Società Botanica Italiana: ecco alcuni degli eventi che hanno segnato la vita e la formazione del botanico ligure. Giovanni Distefano Sapevate che i colori dei fiori possono essere ordinari, fulgenti, metallici e lividi? E che i loro odori si distinguono in soavi, aromatici, carpologici, graveolenti e nauseanti? Laureato in Scienze dei Sistemi Naturali, Le osservazioni e le interpretazioni di Delpino sui colori, gli odori e le strutture dei fiori Giovanni Distefano è dottorando di ricerca per svelano rapporti meravigliosi tra questi e gli insetti pronubi, ovvero quegli insetti che il corso in Botanica applicata all’agricoltura e trasportano il polline da un fiore all'altro, tanto da far meritare al botanico di Chiavari un all’ambiente dell’Università di Genova. posto d’onore nella storia dell’impollinazione. Sua è la classificazione biologica degli odori Collabora con diversi Enti occupandosi in in apatici (che attirano i pronubi in genere), simpatici (richiamanti solo alcuni speciali particolare di sistemi informativi per la pronubi) e antipatici (repellenti nei confronti di altri piccoli insetti non impollinatori), suoi salvaguardia e la conservazione della sono gli esperimenti che hanno consentito di scoprire l'esistenza e le caratteristiche biodiversità vegetale ex situ e di educazione dell'impollinazione affidata agli insetti, la cosiddetta “fecondazione entomofila”: avete mai ambientale e divulgazione naturalistica. fatto caso ad esempio che le api in ogni loro escursione visitano una sola specie di fiori? Partecipa attivamente al Festival della Scienza Delpino oggi è considerato uno dei precursori dell’Ecologia: le sue indagini infatti hanno di Genova sia come proponente e consulente dato inizio ai nuovi studi ecosistemici introducendo il concetto di Biocomplessità, la di progetti sia in qualità di animatore straordinaria varietà di rapporti che si stabiliscono tra gli organismi e l’ambiente. scientifico. Ha preso parte in qualità di formatore e mediatore all’evento 2WAYS Giovanni Distefano Science Parliament e allo stage Toccare la Scienza, entrambi supportati dalla Comunità Europea.
  • 5. RICCARDO GIACCONI (Genova, 6 ottobre 1931) Riccardo Giacconi nasce a Genova nel 1931, ma cresce a Milano. A scuola è incontenibile, tanto che decide di abbandonare l'ultimo anno delle superiori per andare direttamente all'università. Qui trova la sua strada, venendo coinvolto da subito nelle attività di ricerca. L'incontro con Giuseppe Occhialini, considerato uno dei più importanti fisici italiani della seconda metà del Novecento, è fondamentale per la sua formazione. È lui, tra l'altro, a consigliargli di emigrare negli Stati Uniti per proseguire le sue attività di ricerca sulla radiazione cosmica. Passano diversi di “gavetta americana” prima che il giovane Giacconi decida di indirizzare le sue ricerche verso l'astronomia nella banda X, branca della scienza che allora neppure esisteva. Grazie a un contratto con un'industria privata, lo scienziato genovese inizia un programma che comprende l'esplorazione dello spazio con telescopi a raggi X. È l'inizio di un percorso che lo porterà a UHURU, il primo telescopio orbitale per Alfonso Mantero raggi X e le sue evoluzioni: "Einstein" e Chandra (tutt'ora in orbita). Nel 1981, dopo i successi dell'“astronomia X” Giacconi accetta il posto come direttore dello Space Telescope Laureatosi in fisica nel 2003, Alfonso Matero Institute, l'organo che ancor oggi gestisce l'Hubble Space Telescope e in un futuro gestirà il ottiene il dottorato nel 2008. Si occupa di suo successore, il James Webb Telescope. È di Giacconi (e dei suoi collaboratori) il merito di divulgazione scientifica dal 1996, ed è aver reso l'HST uno strumento “aperto” a tutti, studiosi e non. organizzatore di vari eventi per il Festival della Nel 1993 è il momento di un altro importante progetto: il Very Large Telescope (VLT) Scienza di Genova. dell'European Southern Observatory (ESO), un set di 4 telescopi da 8.2 metri di diametro Dal 2004 è coinvolto personalmente nella capaci di operare insieme come un telescopio da 16 metri. Anche in questo caso, realizzazione e gestione del Centro Idee e l'esperienza e l'amore per l'Astronomia di Giacconi ha portato il progetto al successo e a Materie in Gioco di Genova. Per diversi anni è un’altissima fruibilità dei dati da esso raccolti. anche insegnante di matematica e fisica in Il 2002 è l'anno in cui viene assegnato a Riccardo Giacconi il premio Nobel per le sue varie scuole superiori, in italiano e in lingua ricerche pioneristiche nel campo dell'Astronomia X. Attualmente lo scienziato genovese inglese. Nel 2009 inizia a lavorare come ricopre la posizione di professore alla John Hopkins University ed è presidente della ricercatore presso il CNRS francese, professione Associated Universities, Inc. Fa inoltre parte di numerose commissioni e gruppi di che lo impegna tutt’oggi nell’INFN italiano, discussione sulla gestione della ricerca degli Stati Uniti. assieme alla collaborazione con la rivista “Le Stelle” per la quale scrive articoli e Alfonso Mantero traduzioni.
  • 6. ARTURO ISSEL (Genova, 11 aprile 1842 – Genova, 27 novembre 1922) Arturo Issel è uno dei maggiori protagonisti della scena culturale genovese della sua epoca. Fra gli studiosi liguri di Scienze Naturali, è senz’altro colui che meglio rappresenta l’enciclopedismo positivista dell’800 ritenendo che la scienza, come la storia, sia importante per la crescita delle attività economiche e dell’identità culturale del neonato Regno d’Italia. Nato a Genova l’11 aprile del 1842, discende da una ricca famiglia ebraica di origine inglese. Studente prima a Genova e poi al Liceo Napoléon a Parigi, si iscrive all’Università di Pisa, dove nel 1863 si laurea brillantemente in Scienze Naturali, entrando subito nella vita scientifica attiva. Nel 1866 gli viene affidato l’incarico dell’insegnamento della Geologia e della Mineralogia nell’Ateneo genovese; mantiene l’insegnamento della Geologia e l’incarico di direttore generale dell’Istituto e del Museo Geologico collegato all’Università fino al 1917, sommandovi, dal 1892 al 1913, l’insegnamento di Geografia alla Elena Vigo Facoltà di Lettere. Issel in campo geologico si occupa di molti aspetti diversi: è paleonto- logo, è speleologo (esplora quasi tutte le caverne liguri), è rilevatore (collabora alla Elena Vigo, nata ad Albenga (SV) nel 1984, si è compilazione della carta geologica della Liguria), è geologo applicato ed è sismologo, sia laureata in Scienze Geologiche nel 2010 presso nello studio dei microsismi sia delle lente oscillazioni del sottosuolo, per cui propone per l’Università degli Studi di Genova. Nello stesso questo fenomeno il nome, ormai adottato a livello internazionale, di “bradisismi”. anno ha ottenuto una borsa di studio presso Issel inoltre si occupa per tutta la vita anche di paletnologia e di preistoria soprattutto in il Dip.Te.ris (UniGe) per realizzare una guida relazione all’area ligure (in particolare al Finalese) come dimostrano le oltre cinquanta sue geo-turistica del territorio. Animatrice pubblicazioni. Soprattutto nell’ultimo periodo della sua lunga vita, Issel si dedica alla scientifica del Festival della Scienza dal 2008, divulgazione scientifica pubblicando diversi lavori sul modo migliore di esplorare le ha svolto anche attività come educatore per caverne. Il suo lavoro è riconosciuto in campo nazionale e internazionale, in particolare bambini presso centri estivi genovesi. dall’Istituto di Francia, dalla Società Geografica Italiana, dalla Società Geologica Italiana (di cui presidente nel 1893), dalla Società Ligure di Storia Patria (di cui presidente nel 1921-22) e dall’Accademia dei Lincei. Elena Vigo
  • 7. GIULIO NATTA (Porto Maurizio, 26 febbraio 1903 – Bergamo, 2 maggio 1979) Giulio Natta nacque ad Imperia nel 1903. La sua principale scoperta scientifica ebbe un'applica- zione quasi immediata sul piano pratico e questo è un evento che avviene di rado. Poco importa che il suo lavoro sia stato più applicativo che di ricerca pura. Il nome di Giulio Natta è legato allo sviluppo impetuoso della chimica macromoleco- lare che risale agli anni cinquanta, e si fonda sul processo detto di polimerizzazione. Esso consiste nella costruzione di un composto ad alto peso molecolare a partire da elementi più semplici, a basso peso molecolare, come avviene ad esempio nella sintesi di una plastica a partire da molecole in forma gassosa. II tedesco Karl Ziegler, profes- sore presso l'Istituto Max Planck di Mülheim, operando su di un gas, l'etilene, e passando a una sostanza plastica, il polietilene, riuscì a mettere a punto un sistema che già facilitava notevol- mente la trasformazione dall'uno all'altra. Prima delle ricerche di Ziegler, tale processo richiedeva una temperatura di 200 gradi e una pressione di ben 1.000 atmosfere. Lo scienziato tedesco trovò il modo di operare a temperatura ambiente e alla pressione di una atmosfera. Eliminate le Giuseppe Tabbì complicatissime apparecchiature prima indispensabili, eliminato il grave pericolo di esplosione dovuto all'alta temperatura e all'alta pressione, era finalmente possibile la produzione su scala Dopo la laurea presso la facoltà di Ingegneria industriale di una sostanza plastica, ottenuta a partire da un gas. Giulio Natta dirigeva fin dal Chimica di Genova, Giuseppe Tabbì intraprende 1938 l'Istituto di chimica industriale presso il Politecnico di Milano, che collaborava strettamente una serie di esperienze maturate prima con l'industria italiana, in particolare con la società Montecatini. Egli, utilizzando il metodo all'interno di industrie agroalimentari e, in elaborato da Ziegler per la trasformazione del gas in sostanze plastiche, lo applicò ad un gas seguito, nel settore chimico- farmaceutico. diverso dall'etilene, sul quale aveva operato lo scienziato tedesco. Il ricercatore italiano impiegò Nonostante queste diverse esperienze di vita, il propilene, da cui ottenne una nuova sostanza plastica: il polipropilene. La sua migliore qualità continua il suo cammino a fianco del Festival sta nel fatto che essa fonde a 180 gradi; può inoltre prendere sia la forma di materia plastica della Scienza, non abbandonando mai la sua (il moplen), sia quella di filato sintetico (il meraklon), ambedue di facile lavorazione e di elevata passione per l’animazione scientifica. resistenza. Un alto punto di fusione in una materia plastica significa soprattutto che la si può usare senza danno per contenere liquidi bollenti o la si può stirare se è in forma di fibra. Le applicazioni industriali della scoperta di Natta sono dunque vastissime e di uso molto comune e gli valsero nel 1963 il premio Nobel per la chimica. Giuseppe Tabbì
  • 8. ILARIO SIRIGU (La Spezia, 6 ottobre 1975 - La Spezia, 2 novembre 2002) Sin da giovanissimo si interessa al mondo della paleontologia e all'età di 19 anni corona un sogno, segnando al tempo stesso una tappa importantissima per la paleontologia italiana: trova nel Comune di Lerici decine di impronte di dinosauro impresse sulla roccia circa 230 milioni di anni fa. La sua scoperta, oltre che dimostrare che la passione e la caparbietà sono alla base di ogni buon scienziato, apre nuovi orizzonti nemmeno immaginati prima, spalancando ai paleontologi accademici le porte di un nuovo mondo da studiare: il triassico spezzino. La scoperta di icnofossili di dinosauri ha permesso di ampliare la conoscenza di questi rettili, dei loro principali comportamenti e specificità fisiche: dalla postura al portamento alle loro caratteristiche trofiche, fino alla rivelazione della capacità di questi animali di raccogliersi in branco e nuotare... L'accumulo di tutte queste informazioni è stato possibile perché le impronte forniscono dati sugli animali mentre sono ancora in vita, al contrario della paleontologia classica che invece studia gli animali quando sono ormai morti. Linda Lomeo La straordinaria quantità di reperti trovati ha permesso anche una attenta ricostruzione Laureata nel 2006 in Scienze Geologiche presso paleoecologica e paleogeografica. l’Università di Genova con una tesi dal Sirigu scompare prematuramente ma lascia un enorme eredità scientifica ancora da studiare. titolo “Paleopedologia di depositi individuati lungo la costa ligure: implicazioni paleoam- Linda Lomeo bientali”, Linda Lomeo consegue poco dopo l'abilitazione alll’esercizio della professione di Geologo. Da diversi anni è animatrice scienti- fica durante il Festival della Scienza di Genova e fa parte di GeoLogica, studio associato di geologia.
  • 9. LUIGI LUCA CAVALLI SFORZA (Genova, 25 gennaio 1922) Luigi Luca Cavalli Sforza è nato nel gennaio del 1922 a Genova. Nel 1938, a soli 16 anni, si iscrive alla facoltà di medicina di Torino trasferendosi poi a Pavia il secondo anno, dove inizia alcune ricerche sulla virulenza dei batteri e conosce Adriano Buzzati-Traverso, suo insegnante di genetica, che coinvolge il giovane scienziato in alcune ricerche sulle mutazioni e la genetica della Drosophila Melanogaster (il moscerino della frutta). È in questo periodo che Cavalli Sforza decide di fare della ricerca in genetica la sua vita. Nel dopoguerra, non soddisfatto della poca matematica appresa al liceo, inizia a studiare statistica. In questo ambito si rivela fondamentale l'incontro con Ronald Fisher e il suo gruppo di studiosi, con cui qualche anno dopo si troverà a collaborare a Cambridge. Le scoperte di quel periodo di Cavalli Sforza sulla sessualità dei batteri possono certamente essere considerate importanti e innovative, tuttavia inizialmente vengono accolte con molto scetticismo da alcuni studiosi. Eleonora Gambini Tornato in Italia nel 1950, Cavalli Sforza ottiene da un collega alcuni documenti provenienti dagli archivi della Chiesa contenenti dati genetici, che fanno nascere in lui un forte interesse Ventisei anni, nata a Livorno, Eleonora nello studio delle genealogie. Successivamente decide di dedicarsi a un nuovo argomento, la Gambini è laureata in Scienze e Tecnologie deriva genetica, focalizzandosi in particolare sulla popolazione del val Parma. Nel 1962 diviene Biomolecolari a Pisa. Animatrice scientifica del professore straordinario di genetica, e successivamente direttore del Dipartimento di genetica Festival della Scienza dal 2008, ha lavorato per assumendo la direzione di un laboratorio del CNR. In seguito decide di ampliare questi studi e la Ludoteca Scientifica (Pisa) e per Matefitness di analizzare l'evoluzione dell'uomo dai suoi albori ai giorni nostri. Inizia così una collaborazione (Genova). Proprio durante un Festival della con Anthony Edwards, allievo di Fisher, che nel 1963 porta alla stesura del primo albero Scienza, grazie ad animatori scientifici evolutivo, basato sui gruppi sanguigni di varie popolazioni mondiali. genovesi è venuta a conoscenza di alcuni Nel frattempo si occupa anche di malattie genetiche, studi sul DNA e l'evoluzione culturale centri di ricerca a Genova, e così da tre anni si (ovvero le relazioni tra genetica e linguistica) e nuove ricerche sull'evoluzione umana è trasferita in Liguria, dove al momento focalizzandosi in particolare sulla popolazione dei pigmei. sta svolgendo il dottorato di ricerca in Oggi Cavalli Sforza è professore emerito all'Università di Stanford, socio nazionale Biotecnologie all'IST (Istituto Nazionale per la dell'Accademia dei Lincei e vincitore del Premio Balzan nel 1999 per la scienza delle origini Ricerca sul Cancro). dell'uomo. Eleonora Gambini
  • 10. Associazione Festival della Scienza ASI - Agenzia Spaziale Italiana Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Genova CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche Codice. Idee per la cultura Comune di Genova Confindustria Genova Costa Edutainment Dixet - Distretto di Elettronica e Tecnologie Avanzate - Club d’Imprese Fiera di Genova INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica INFN - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Provincia di Genova Regione Liguria Sviluppo Genova Università degli Studi di Genova Direzione e organizzazione Associazione Festival della Scienza CNR-PSC, SPIN e IBF Codice. Idee per la cultura Presidente Manuela Arata Direttore Vittorio Bo Direttore Operativo Fulvia Mangili