giovanni campagnoli (2008), Circoli virtuosi nel lavoro con i giovani, Villan...
Perilmondo Filippo Albertin
1. Perilmondo Onlus
un'istantanea dell'associazione
secondo Filippo Albertin
Sono presidente di Perilmondo Onlus dal 2012, ma conosco
l'associazione circa dalla sua nascita, e credo di poterne
identificare con una certa precisione punti di forza e di
debolezza. L'ottica è di confermare il mio contributo per il suo
miglioramento, specie considerando le profonde
trasformazioni avvenute nel “mercato dell'associazionismo” e
più in generale nella gestione del no-profit.
2. Chi Sono
Riassumendo, sono una persona estremamente curiosa, che
nella sua vita ha seguito sostanzialmente (e
contemporaneamente) due strade: la prima, quella del
sapere scientifico a indirizzo economico-aziendalista; la
seconda, quella della disciplina artistico-musicale, svolta con
regolari studi accademici che mi hanno portato ad essere un
pianista e un compositore. Il mio interesse “intermedio” tra
queste due discipline è sempre stato quello della creatività
generale, che ho portato avanti attraverso cicli formativi e
autoformativi a contatto con autori, formatori, associazioni ed
enti. Esattamente in seguito ad eventi progettuali legati a
quest'ultima “militanza” sono entrato in contatto con il mondo
associativo che mi ha portato a intercettare Perilmondo e le
persone orbitanti attorno a tale progetto.
3. Il mio ruolo attuale...
● Presidente
● Responsabile Comunicazione e Cultura
● Docente in alcune offerte formative per adulti (incontri
autoformativi sull'uso di tecniche creative)
● Docente in alcune offerte formative per bambini
(teatromusica ed espressività)
● Responsabile di progetto in versanti più direttamente
legati alla programmazione artistica
● Consulente nell'implementazione di strumenti web per
facilitare la collaborazione in tempo reale
4. Le mie competenze...
● Formazione accademico-scientifica: economia aziendale
● Formazione accademico-artistica: studi conservatoriali,
composizione musicale
● Esperienze in campo scientifico e formativo: ho condotto
numerosi laboratori legati al campo della creatività a
contatto con importanti enti e personalità affini alla
materia
● Esperienze in campo artistico: ho una lunga militanza nel
campo teatrale, maturata in seguito alla stretta
collaborazione con registi e attori.
● Per consultare mio CV completo: www.filippoalbertin.com
5. L'Associazione (per Me)
Per come la vedo io, Perilmondo nasce come contenitore in
forma d'associazione che interpreta una precisa motivazione
dei fondatori. La motivazione è quella di agire per un mondo
più equo e sostenibile. Tale motivazione, tuttavia, è stata
declinata in modalità estremamente diverse, sia per la
differente vision di chi era nell'associazione all'epoca e di chi
c'è ora, sia per oggettive prerogative dell'ambiente
circostante, che a distanza di anni non possono più dirsi le
stesse. Riassumendo in modo estremo, ma preciso, posso
dire che Perilmondo è passato da essere un'associazione di
cooperazione internazionale con velleità psicosociali a
un'associazione di fund-raising che lavora in rete di
partnership per gestire specifici progetti sociali e culturali sia
nel territorio che oltre i confini nazionali.
6. Vision e Mission
La vision di Perilmondo è stata già espressa in uno slogan
sintetico che si trova nel logo ufficiale dell'associazione. Con tale
slogan mi trovo perfettamente d'accordo, in quanto orbitante
attorno a due concetti fondamentali: equità e sostenibilità.
Quanto alla mission ritengo che qualche parola in più vada spesa,
e ritengo che essa possa essere agevolmente sintetizzata in
queste parole: Perilmondo è un progetto associativo che punta a
utilizzare specifiche attitudini e competenze per creare un mondo
migliore – equo, sostenibile, innovativo, sinergico, ecologico e
creativo – nel territorio di appartenenza, raccogliendo nel
contempo fondi e risorse per esportare tale modello al di fuori dei
confini nazionali, attraverso partnership pregevoli e animate dalle
medesime ispirazioni.
7. Punti di Forza
Oggi come oggi, l'associazione porge secondo me dei
notevoli punti di forza, che credo siano determinati da una
convergenza di soggetti tanto diversi caratterialmente e
culturalmente, quanto incredibilmente simili su alcune
questioni di fondo che si traducono in uno stile direzionale
estremamente netto, unico, identificabile e originale.
Cercherò di elencare i più rilevanti...
8. Punti di Forza
● Tendenza all'approccio flessibile e creativo
● Ampiezza delle competenze dei soci attivi
● Intraprendenza mossa da spirito di benessere sobrio e
non di ambizione unilaterale e arrivismo
● Capacità di mescolare in giuste dosi tanto l'indipendenza
quanto l'apertura verso altri partner
● Esperienza storicizzata
● Relazioni
● Alcuni progetti nati e cresciuti (es. Centri Estivi)
9. Punti di Debolezza
Come ovvio, l'associazione ha anche quelli che certamente
posso identificare come innegabili punti di debolezza, dovuti
a mio avviso più alle circostanze oggettive dell'ambiente che
a specifiche inerzie della dirigenza. Tuttavia ritengo che una
forte riflessione sui medesimi possa determinare notevoli
passi avanti nella direzione di una loro minimizzazione o
addirittura trasformazione in punti di forza.
Anche in questo caso cercherò di elencare i più rilevanti...
10. Punti di Debolezza
● Assenza di un rapporto costante con soggetti in grado di
fornire le risorse finanziarie per l'associazione
● Scarsa base informativa circa bandi e finanziamenti ai
quali partecipare
● Inadeguatezza della sola forma ONLUS (problema in fase
di risoluzione attraverso apertura APS laterale)
● Riluttanza a chiudere o accantonare progetti che non
hanno avuto modo di partire, con relativa dispersione di
energie in attività più prestigiose che utili
● Troppa istituzionalità e poca managerialità
11. Biforcazioni
Desidero concentrare l'attenzione su quelle che ho chiamato
“biforcazioni”, vale a dire punti che di per sé possono essere
contemporaneamente tanto di forza quanto di debolezza. In
questi casi si tratterebbe di capire da un lato se inserirli
nell'una o nell'altra categoria, e dall'altro se possa invece
essere effettuata una scelta creativamente intermedia al fine
di sfruttare a proprio vantaggio la loro intrinseca ambiguità
(da cui il termine “biforcazione”). In entrambi i casi è a mio
avviso necessario riflettere e avviare un dibattito senza
preconcetti di sorta, almeno per acquisire una certa
consapevolezza di determinate dinamiche.
12. (Alcune) Biforcazioni
● L'indipendenza intellettuale è stata a grandi linee considerata un
punto di forza. Tuttavia sappiamo quanto l'appartenenza a
determinati circuiti e “padroni” oggi permetta ad associazioni molto
più giovani della nostra di pagare stipendi e attivare progetti
altamente remunerati.
● Anche le relazioni sono un punto di forza. Ma le relazioni di
Perilmondo sono effettivamente quelle che contano? Abbiamo dei
giornalisti di riferimento che pubblicano le nostre attività? I politici che
conosciamo ci hanno dato risorse o solo complimenti?
● Siamo sobri e la nostra ambizione è equilibrata. Ma i grandi
finanziamenti continuano ad essere elargiti a chi è già grande e
finanziariamente autonomo.
13. Opportunità
spazi di sviluppo che l'associazione potrebbe conquistare
correggendo i suoi punti di debolezza
● Acquisendo risorse finanziarie di base: relazioni fidelizzate con
giornalisti, esperti in grado di mappare risorse a bando e
finanziamento, risorse umane impiegate con retribuzione,
comunicazione più efficace (es. rapporti con fotografi e videomaker),
maggiori contatti su social network.
● Concentrandosi su obiettivi precisi: ottimizzazione del tempo,
minore dispersione, capacità di valutare rapidamente la fattibilità di
un progetto rispetto ad un altro, selezione dei collaboratori e delle
relazioni forti.
● Sviluppando i progetti più remunerativi: possibilità di raccogliere
più fondi per i progetti nel territorio e per quelli in partnership
internazionale, maggiore visibilità e dunque circolo virtuoso di
notorietà e capacità di raccolta.
14. Sintesi
Perilmondo Onlus è un'associazione piuttosto “veterana”, che nella
sua evoluzione ha espresso la netta tendenza ad esprimere
tematiche e tendenze molto precise: diritti, sostenibilità, ambiente,
cultura partecipativa, cooperazione, formazione, educazione,
innovazione e creatività. Tali “parole chiave”, espresse oggi nella
presenza in associazione di un team di persone diverse ma
affiatate nella condivisione delle medesime, si scontra tuttavia con
un generale mutamento nella distribuzione e allocazione delle
risorse presenti sul mercato, e porge un struttura complessiva che
in alcuni ambiti appare inadeguata al raggiungimento degli obiettivi
– specie di redditualità primaria – necessari per svolgere le sue
funzioni basilari (copertura delle spese di base, equa
remunerazione delle maestranze interne, raccolta fondi per gli
scopi istituzionali).
15. Possibili obiettivi...
● Concentrarsi su funzioni di base volte alla copertura di un
budget minimo annuale attraverso bandi e finanziamenti
● Allargare la base dei donors attraverso iniziative di
crowdfunding
● Aumentare l'appetibilità di collaborazione da parte di
soggetti esterni (giornalisti, fotografi, opinion leader)
● Razionalizzazione nell'organizzazione di eventi in
partnership con amministrazioni e altre associazioni
● Consolidamento delle attività già efficacemente avviate
● Consolidamento e allargamento della notorietà attraverso
canali classici e canali web