BRANDING
Cos’è un Brand
L’identità aziendale e professionale
Comunicare con il Brand
Il Brand e i consumatori
Il Brand e il Mercato
BUSINESS MODEL CANVAS
WOW Zone
Definizione, introduzione ed utilizzo del canvas
Esempi di Canvas
FUNDRAISING
Comunicare attraverso il fundraising
Pratiche e definizioni dell’attività di fundraising
Raccogliere i fondi sul territorio non è mai stato così facile
Numeri e dati del settore fundraising internazionale e italiano
Esempi di raccolta fondi internazionali: kickstarter, zooppa, eppela
Responsabilità Sociale d’Impresa questa sconosciuta
3. +9 years marketing, creativity & social experience
(people, colors, emotions and thinking addicted)
+3 years shopping retail experience like shop co-owner
(a 300 m2 shop opened in 2008 and then closed in 2011, that’s the life)
a long honeymoon trip through America and Hawaii in 2012.
2 months on the road: luckly we had closed the shop, so we had a long time ;)
a degree in statistical science - without lode (sorry Mom!)
I’m a data visualization, infographic & flat design lover: Bigdata are everywhere.
4 stages in my life - for now! - in different area
Like wood carpenter too: lots of glue, nails, hammer, a McJob but Nice ;)
A lovely Wife, a wild cat, 2 dogs, a MacBook air
and a very nice Citroen 2cv built in 1974
Mono tasking (really), nice like a bear,
Curious like Giorgio (the Monkey)
Impatience (but it’s a virtue, you know)
Solitary. Dreamer. Visionary. That’s all @filippog
OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
5. We are looking for the “WOW” zone:
the intersection of something that
customers want, that we can create
and that's likely to have a profitable
business model associated with it.
“
7. "Uber, la più grande compagnia di taxi del mondo, non possiede nessun veicolo. Facebook,
proprietario del media più popolare del mondo, non crea contenuti. Alibaba, il rivenditore più
prezioso, non ha nessun inventario. E Airbnb, il più grande fornitore di alloggi del mondo, non
possiede alcun bene immobile. Qualcosa di interessante sta accadendo” - Tom Goodwin
14. OFFICINA LIEVE
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Le persone non acquistano
ciò che fai, acquistano il
perché lo fai.
[Simon Sinek]
15. Ma cos’è un Brand?
Diciamo intanto che un brand non è un logo.
Il discorso è un po’ più complesso di quello
che si possa pensare.
OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
17. Ma allora cos’è un Brand?
Un Brand è un insieme di idee coerenti
nella mente di un consumatore.
[Bianca Cawthorne]
OFFICINA LIEVE
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18. I Brand come le persone, hanno un nome
una personalità, un carattere, una reputazione.
Come le persone, possono essere
rispettati, apprezzati, amati.
OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
19. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Qual è la base di questa coerenza?
I tuoi valori. Le persone amano il tuo Brand
perché ne condividono i valori ed entrano con
esso in risonanza emozionale.
20. La tua azienda, il tuo brand, il tuo prodotto
il tuo marchio, il tuo sito, la tua comunicazione
esprimono i tuoi valori?
OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
22. Questo deve essere fatto con metodo, niente deve
essere lasciato al caso. Il vostro cliente deve vivere i
vostri valori, deve amarli, deve emozionarsi quando
acquista un vostro prodotto (perché l’emozioni fanno
ancora aprire il portafoglio)
OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Comunicare Valori.
23. Emozioni, intuizioni, memoria
a lungo termine e motivazioni inconsce
determinano l’80% delle nostre decisioni.
[Kevin Roberts, Saatchi & Saatichi]
OFFICINA LIEVE
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24. Per costruire una brand identity efficace
è fondamentale entrare in contatto
con le emozioni del nostro pubblico.
OFFICINA LIEVE
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Brand Identity.
25. Un consumatore oggi vuole vivere il vostro Brand,
il vostro valore e i vostri Ideali. Per questo costruire
una brand identity basata su valori (e non servizi
o prodotti), che racconti storie, susciti emozioni
e soddisfi bisogni diventa fondamentale.
[Facciamocelo raccontare dai Maestri dell’Advertising]
Perché trasmettere
emozioni?
OFFICINA LIEVE
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26. È una presa di posizione, che fornisce un nuovo ruolo al brand, che guida
tutto ciò che il marchio fa e che lo aiuta ad attrarre un ampio consenso.
OFFICINA LIEVE
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Molti dei marchi più
autorevoli non sono
costruiti intorno a un’Idea
ma si basano su un Ideale
27. Sia all’interno che all’esterno dell’azienda – e di essere una piattaforma per stimolare
nuove idee. Idee diverse, innovative, che fanno parlare di sé, e che durano nel tempo.
OFFICINA LIEVE
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Perché l’Ideale è un valore,
un fine, uno scopo, capace
di raccogliere consensi su
più fronti
29. OFFICINA LIEVE
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Branding with Love
=
Emotional Marketing
Strategia, Creatività, Pianificazione da un lato,
Passione in quello che fate. Emozioni che
trasmettete al cliente dall’altro. [Hai detto poco].
31. “La concezione secondo la quale
più gente arriva, più soldi si
incassano è finita. C’è una nuova
sensibilità verso la qualità della
vita e la cultura del popolo che si
va a visitare. La felicità dei
residenti, la difesa dell’ambiente in
cui vivono, della sua biodiversità, la
cura della terra che calpestano e
coltivano, fanno molto di più di
qualsiasi comunicazione.”
CARLO PETRINI - SLOW FOOD
OFFICINA LIEVE
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35. Gli archetipi sono attivatori di emozioni
in grado di chiamarci a compiere un viaggio.
[Mirko Pallera ]
OFFICINA LIEVE
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36. “Viaggio” inteso come
Esperienza unica di acquisto.
Per costruire un brand/identità efficace
è fondamentale entrare in contatto
con le emozioni del nostro pubblico.
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37. Ognuno di noi è unico.
Gli Archetipi sono una semplificazione,
un aiuto per identificare una personalità prevalente
(sia del persona che del brand)
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38. Ogni Brand ha un tratto dominante che
trasmette nel suo fare e nella sua mission
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IKEA, che vede il mondo con occhi nuovi e promettenti (Innocente), ma ha anche uno spirito
creativo e pratico (Creatore). IKEA non si prende mai troppo sul serio (Jester).
39. Non è una questione
solo di Budget.
State forse già spendendo molti soldi in modo
non coordinato e senza parlare di voi.
Senza emozionare. Senza raccontare di voi.
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40. I 12 archetipi di Carl Jung
OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
48. Un faro nella notte.
In un’epoca in cui l’eccessiva presenza di
informazioni e stimoli può sicuramente
confondere il cliente dobbiamo tracciare una
strada. Dobbiamo creare una forte identità di
quello che facciamo e come lo facciamo. Il nostro
Brand deve essere un faro nella notte per il cliente.
OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
51. Déjà vu.
Un Brand ha buona probabilità di funzionare -
graficamente - se abbiamo la sensazione di averlo
già visto, la sensazione che sia sempre esistito.
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BORGO S.LORENZO 12.05.2015
55. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
“Quattordici anni prima di scrivere queste
Confessioni, mi ero trasferito a New York dove
avevo aperto un'agenzia pubblicitaria.
Gli americani mi davano del matto.
Era impensabile, ai loro occhi, che uno
scozzese capisse qualcosa di pubblicità”
“Confessioni di un pubblicitario” - David Ogilvy, 1962
56. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
“L’Eroe della mia adolescenza era stato il Primo
Ministro Inglese Lloyd George, così mi venne
naturale pensare che da grande mi sarebbe
piaciuto seguirne le orme. Invece ho finito per
fare il pubblicitario nella mitica Madison Avenue
di New York; il bilancio complessivo dei miei 19
clienti è superiore a quello di Sua Maestà la
Regina d’Inghilterra.”
“Confessioni di un pubblicitario” - David Ogilvy, 1962
57. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
“Il consumatore non è
uno stupido, è tua moglie”
Paolo Iabichino CCO at Ogilvy & Mather Italy
Il consumatore non è uno stupido, è su Internet.
58. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
“Quel che si dice è molto più
importante di come lo si dice”
Paolo Iabichino CCO at Ogilvy & Mather Italy
Quel che si dà è molto è più importante di quello che si dice.
59. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
“Più fiducia la gente
ha in voi, più comperà”
Paolo Iabichino CCO at Ogilvy & Mather Italy
Più fiducia la gente ha in voi, più alta sarà la vostra reputazione.
61. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
L’ideale è un valore, un fine, uno scopo, capace di
raccogliere consensi su più fronti – sia all’interno che
all’esterno dell’azienda – e di essere una piattaforma
per stimolare nuove idee. Idee diverse, innovative, che
fanno parlare di sé, e che durano nel tempo.
“
”
“
”
62. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Un’ideale non è un posizionamento - come può
essere, ad esempio, “il mio detetersivo lava più bianco”
- si basa su un punto di vista più profondo su come
le cose dovrebbero essere, di come dovrebbe essere la
vita, di come dovrebbe essere il mondo.
“
”
“
”
63. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
È una presa di posizione, che fornisce un nuovo ruolo
al brand, che guida tutto ciò che il marchio fa e che lo
aiuta ad attrarre un ampio consenso.
Per un’azienda identificare il proprio Ideale significa
darsi una missione, credibile e rilevante, per fare di
questo mondo un posto migliore.
“
”
“
”
64. “Nel tempo dell'inganno universale
dire la verità è un atto rivoluzionario”
Un Brand deve raccontare (storytelling) una vera grande storia (il vostro Ideale)
ad un pubblico eterogeneo di persone in cerca di amore, emozioni, prodotti e servizi.
OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
“
”
65. Voltiamo le spalle al mercato.
OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
L'obiettivo deve essere quello di creare valore
(e non solo profitto) all’eco-sistema di imprese
in cui operate tramite azioni responsabili.
Solo il consumatore potrà decidere
se premiare - o meno - il vostro operato.
66. Facciamo come Glenn Gould.
OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Che a 32 anni ha smesso di dare concerti per
sfuggire all’ansia di piacere e per tendere alla
ricerca della perfezione.
68. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Quindi, ricapitolando…
Cos’è un Brand? Perché è così importante?
Perché non è un esercizio grafico?
69. OFFICINA LIEVE
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UN BRAND
E IL SUO
PUBBLICO
Un brand deve parlare ad un pubblico
specifico.
Questo pubblico è il target al quale i
prodotti e servizi del cliente si rivolgono.
Lo deve fare in modo coerente, armonioso
e diretto.
Colori e linee non sono utilizzate a caso.
Deve raccontare una storia, la storia dei
clienti che si rivolgono a noi. Un brand
deve emozionare.
Per questo spesso, quando si pensa
frettolosamente di far realizzare un logo,
stiamo già percorrendo una strada sbagliata.
Una strada troppo generica, spesso affidata
alla creatività di un grafico anziché alle
considerazioni strategiche di un consulente
di marketing.
70. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
IL BRAND È
STRATEGIA
Il logo/brand aziendale è strategia.
Non grafica.
Creare un brand efficace significa
parlare al nostro target, significa già
posizionarsi sul mercato, già
trasmettere dei valori, già raccontare
una storia. Questo significa per noi fare
un brand. Significa confrontarci con il
cliente che ce lo ha commissionato.
Comprendere il suo core business,
quello che fa, i servizi che offre.
Comprendere a quale pubblico si
rivolge, la sue caratteristiche.
71. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
IL BRAND
SIETE VOI
Oggi buona parte della “vendita” viene
fatta in comunicazione. Ma senza trucchi
ed inganni, come magari veniva fatto in
passato. La comunicazione di cui
parliamo noi, quella che cerchiamo di
offrire sotto forma di consulenza ai
nostri clienti, è costituita dalla
rappresentazione del business aziendale
tramite il brand, tramite una grafica
coerente ed armoniosa con i valori
dell’aziendale ed i suoi ideali.
Un brand, fatto di colori, parole, slogan.
Racconta molto di più un semplice logo.
Un brand siete voi.
72. La storia abbiamo visto essere un po' lunga e complessa. Mettiamola così: il tua comunicazione aziendale deve essere la coerenza perfetta
tra la tua persona, il tuo brand e il tuo pubblico. Se produci guanti di lana in Africa e lo comunichi bene non vendi, giusto per capirsi.
Tu CEO della startup/azienda figa che fai training autogeno in cerca di te stesso, pensa a quello che ti piace fare, fallo per un mercato
realistico che sostenga economicamente il tuo business e ti permetta di andare a Cesenatico a mangiare il pesce una volta l'anno.
Comunicalo alla Ogilvy con tutto il pathos e gli ideali che puoi. Spendi il 10% del tuo fatturato in Comunicazione, un altro 10% in Marketing,
il 20% in Ricerca e Sviluppo, investi in Risorse Umane, rendi i tuoi dipendenti felici, sorridi, bevi un bicchiere di vino ogni tanto. Divertiti,
compra una spider d’epoca, magari una vecchia Porsche Speedster degli anni 50. Poi è tutta in discesa (il che non significa che sia
semplice e banale guidare in discesa, ma questo è un altro discorso) ;)
76. Abbiamo gestito la comunicazione e l’attività
di raccolta fondi per un nostro cliente che ha
partecipato al Mongol Rally con una vecchia Panda.
[Quando si dice “Clienti Soddisfatti e Felici” pensiamo a loro]
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77. OFFICINA LIEVE
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Ma quello che conta è il metodo, la gestione dell’idea, la sua
organizzazione de-strutturazione in piccoli step percorribili: poi tiriamo
una linea finale se “il gioco” vale la candela si parte.
In realtà facciamo tante altre cose.
79. L’approccio del Business Model Canvas parte
proprio da qui: Individuare il target di individui
potenzialmente interessati alla nostra idea (servizio
o prodotto che sia) aiutandoci a strutturare tutto il
processo di sviluppo, sia da un punto di vista
economico (costi e relativi ricavi) che logistico.
Attenzione però: Il Business Model Canvas non è un alternativa al Business Plan. Il Business Model spiega come l'Azienda crea, fornisce e
acquista valore. Il Business Plan descrive che cosa, quanto tempo e quanti soldi ti serviranno per mettere in pratica il tuo Business Model.
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81. CLIENTE-TARGET. Sono i clienti divisi in gruppi per bisogni, interessi, tipo di
relazione, profitto e canali di distribuzione.
Descrive i clienti, dividendoli in classi e da modo capire i bisogni, per cosa sono
disposti a pagare e che potenziale hanno.
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82. VALORE OFFERTO (Value Proposition) E’ tutto quello che ha valore per i vostri
clienti e che la vostra società è in grado di offrire.
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83. CANALI. Sono i mezzi con cui il vostro servizio, descritto nella value proposition,
raggiunge il cliente attraverso comunicazione, distribuzione e rete di vendita.
Descrive tutti i canali, i mezzi e le modalità in cui arriverete ai vostri clienti.
Circoscrive il ciclo di vita dell’acquisto e l’esperienza dell’acquisto dell’utente.
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84. RELAZIONI CON I CLIENTI. Sono tutte le modalità in cui l’azienda si mette in
relazione con il cliente e la modalità con cui gestisce la relazione con il
cliente.
Descrive l’esperienza del cliente ed il modo in cui l’azienda rafforza la propria
immagine sul mercato e misura l’efficacia delle proprie relazioni.
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85. RICAVI. Sono tutti i possibili incassi generati dai diversi clienti, segmentati
per categoria, valore e tipologia di cliente
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86. OFFICINA LIEVE
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RISORSE CHIAVE. Sono tutto ciò che serve all’azienda per riuscire a produrre
il valore da offrire al cliente: risorse fisiche, intellettuali, umane, finanziarie.
Descrive ed elenca tutte le risorse necessarie e in che modo sono in relazione
con il valore offerto.
87. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
ATTIVITÀ CHIAVE. Sono tutte le attività necessarie alla creazione del valore
offerto al cliente: progettare, sviluppare, produrre, inventare, pubblicizzare.
Descrive l’elenco delle attività e la relazione con il valore offerto.
88. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
PARTNER CHIAVE. Sono tutte le aziende partner con le quali si vogliono
instaurare dei rapporti al fine di creare valore da offrire al cliente: alleanze,
partnership, fornitori, cooperazioni.
Descrive tutte le relazioni chiave da instaurare per ridurre i costi, diminuire
i rischi, individuare fornitori con prodotti speciali e alleanze strategiche in
termini di posizionamento e marketing.
89. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
COSTI. Cosa è? Sono tutti i costi sostenuti dall’azienda
per le risorse, le attività ed i partner.
96. We are looking for the “WOW” zone:
the intersection of something that
customers want, that we can create
and that's likely to have a profitable
business model associated with it.
“
OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
103. “Vi auguro di essere eretici, perché eretico è colui che
sceglie, colui che più della verità ama la ricerca della verità.
Oggi è eretico chi non si accontenta dei saperi di seconda
mano, chi studia, approfondisce, crede nel noi, chi si ribella
al sonno delle coscienze, non si rassegna alle ingiustizie, chi
non cede alla tentazione del cinismo.
In tutte le vostre realtà territoriali, oggi più che mai, siate
segno di speranza.” [Don Luigi Ciotti]
That’s all @fabceseri
OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Assistente sociale mancato,
Padre adottivo di una tempestiva, un chicco di riso con gli occhi a
mandorla
Social and social - il mondo del sociale associato ai social network
Oltre che l'orto, coltivo sempre una sana inquietudine
Una certa pazzia per molti, una vocazione per me: dal Comune di
Firenze al sociale come scelta di vita
108. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Definiamo il Fundraising
Il fundraising non è la scienza della raccolta fondi
ma è la scienza della sostenibilità finanziaria di una
causa sociale ed è un mezzo non un fine. Non è fare
elemosina. Uno strumento per fare felici le persone.
111. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Cosa non è il fundraising
Non è una tassa, né elemosina le persone
ragionano con la pancia e decidono con il cuore.
112. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Allora?
Il fundraising è un sistema che porta a scegliere
consapevolmente e a donare per una causa che ci
rappresenta di più. Il frutto di uno scambio volontario
tra soggetti che perseguono uno stesso obiettivo.
113. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Fundraising
e comunicazione 1/2
Prima del fundraising c’è la comunicazione e la
costruzione di relazioni: se l’organizzazione non
comunica o comunica male la propria mission, in
primis, bisognerà lavorare su questo.
La prima verifica passa quindi da una
valutazione del tipo di comunicazione adottata
e dall’analisi/profilazione della rete relazionale
esistente e/o realizzabile.
[Elena Zanella]
114. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Fundraising
e comunicazione 2/2
L’organizzazione che vuole utilizzare il fundraising
deve investire in comunicazione. Sono necessari
modifiche e/o aggiornamenti del sito web, dei
social network e del materiale cartaceo: tutti
strumenti fondamentali per informare i cittadini
riguardo alle diversi modi di donare a favore
dell’organizzazione. Quanto prodotto deve essere
studiato e realizzato in modo integrato.
[Elena Zanella]
118. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Strumenti
Documento di buona causa
Piano di comunicazione
Piano editoriale
Piano di marketing
119. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Possibilità
5x1000
Lasciti
CSR
Testimonial
Aste benefiche
Eventi
Banchetti promo
Crowdfunding
SMS
120. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Non deve far paura
Tempi 12/36 mesi
Donatori /clienti
Azienda/cliente
Associazione/donatore è il tuo cliente
122. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Facilitatore
Attivatore
Educatore
Motivatore
Orientatore
…..e anche devo sapere un po di:
Marketing
Comunicazione
Social network
Amministrazione
Diritto
Non trovo soldi ma Donazioni
123. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Perchè scegliere
il Fundraising?
1) Tenere conto della situazione odierna
2) Occasione di verifica interna
3) Occasione di sviluppo
Il fundraising deve essere necessariamente
considerato parte dell’organizzazione
124. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Come fare Fundraising?
Un buon progetto e sopratutto chiaro
Tutta l’organizzazione deve voler fare raccolta fondi
Con una strategia e con strumenti giusti
Rendicontare
125. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Il centro di tutto
Il donatore
Conoscilo
Rendi le cose facili
Non otterrai ciò che non chiedi
Chiedi con gentilezza
Coinvolgi
Di la verità
Sii trasparente
Rendiconta
126. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
La situazione Italiana
83% degli internauti tra i 18
e 64 anni ha effettuato nel 2014
almeno una donazione
1 su 5 ha utilizzato internet
20 milioni di persone tra i 18
e 64 anni possibili donatori
16 milioni lo fanno dal mobile
Nel 2014 almeno tre donazioni
Oltre il 20% ha dichiarato che
nel 2015 donerà di più
[Ricerca Duepuntozero Doxa]
127. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Ambiti di applicazione
Salute, Ricerca, Assistenza sociale,
Tutela ambiente e animali e Cooperazione
128. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Una nuova frontiera
CSR (Corporate Social Responsibility)
Investimenti eticamente connotati, con attenzione
ai portatori di interesse, alla ricerca di uno sviluppo
sostenibile per la collettività. Le aziende vivono
e agiscono all’interno di una comunità sociale.
Due esempi: Welfare Aziendale, Volontariato d’impresa
132. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Il dialogo è possibile
Profit e non profit
Entrambi sono impresa
Dialogo possibile
Azione su valori condivisi
134. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
Conclusioni
Fundraising è la forza di un’organizzazione
profit e non profit alle quali permette di
stare al centro del mondo. Fundraiser è colui
che fa girare il mondo intorno a te
135. OFFICINA LIEVE
BORGO S.LORENZO 12.05.2015
COMUNICARE IN MODO EFFICACE ATTRAVERSO LA RETE
Social Marketing
& Social Management
9 GIUGNO 2015
Officina Lieve - Borgo S.Lorenzo