1. Primo periodo post-rivoluzione Comunismo di guerra, fine delle vecchie società di produzione LevKuleshov e il montaggio contiguo di natura hollywoodiana EFFETTO KULESHOV Il montaggio è più importante dell’inquadratura
2. 1921-1924 NEP Costruttivismo Funzione sociale dell’arte, risultato concreto e utile Opera d’arte= MACCHINA Assemblaggio delle parti Forma grafica astratta + funzionalità Dalle tele alla grafica pubblicitaria
3. Grande fioritura di scritti sul montaggio Kulesov e Pudovkin e la tradizione narrativa In opposizione Vertov Film finzione come CINENICOTINA che offusca le coscienze Influenze del costruttivismo Base del cinema LA VITA COLTA ALLA SPROVVISTA NO al montaggio come tecnica “SELEZIONE E COMBINAZIONE DEI CINE-FATTI”
4. VERTOV Affermazione del cinema che PRODUCE immagini che danno allo spettatore la corretta interpretazione della realtà “Il KINOKISMO è l’arte di organizzare i movimenti necessari delle cose nello spazio, grazie all’utilizzazione di un insieme artistico ritmico conforme alle proprietà del materiale e al ritmo interno di ogni cosa” Il CINE-OCCHIO Uno studio sulle possibilità linguistiche del cinema SOVRIMPRESSIONI SPLIT-SCREEN
5. "Il Kinoglaz, ... ‘ciò che l'occhio non riesce a vedere’, il microscopio e il telescopio del tempo, il negativo del tempo, la possibilità di vedere senza confini né distanze, ‘la vita colta sul fatto’ non in quanto tale, ma per mostrare gli uomini senza maschera e senza trucco, per coglierli con l'occhio della cinepresa nel momento in cui non stanno recitando, per leggere i loro pensieri messi a nudo dalla cinepresa ... [per Kinoglaz si sottintendono] ... tutti i mezzi cinematografici, tutte le invenzioni cinematografiche, tutti i procedimenti e i metodi capaci di scoprire e mostrare la verità ... Il Kinoglaz come possibilità di rendere visibile l'invisibile, di rendere chiaro ciò che è oscuro, palese ciò che è nascosto, di smascherare ciò che è celato, di trasformare la finzione in realtà, di fare della menzogna verità. Il Kinoglaz come fusione della scienza e della cinecronaca allo scopo di lottare per la decifrazione comunista del mondo, come tentativo di mostrare sullo schermo la verità: la cineverità" [DzigaVertov - 1924].
6. SergejĖjzenštejn Non collegare sequenze per ottenere una chiarezza drammatica Dialettica marxista Conflitto fra le immagini Attenzione per la psicologia individuale e per la coscienza sociale DINAMISMO ESPRESSIVO a) montaggio b) decine di inquadrature su uno stesso oggetto o personaggio ELLISSI, sottrazione di parti di un evento Inquadrature brevi, velocità
7. MONTAGGIO DELLE ATTRAZIONI SCIOPERO (ufficiale che abbassa i pugni) Montaggio non diegetico Non ci sono legami di spazio, tempo e causa Allo spettatore, contrariamente a quanto accade a Hollywood, è richiesta una capacità di lettura Il montaggio INTELLETTUALE Inserti non diegetici OTTOBRE(cap. 4) da 25 a 29 Lo spettatore crea concetti (Psycho)
8. Contrasto formale anche all’interno della stessa inquadratura CONTRASTO GRAFICO La corazzata Potemkin (luci, fondali, recitazione) FRAMMENTAZIONE, contro la continuità hollywoodiana Illusione della continuità Creazione di uno spazio non omogeneo (il marinaio della corazzata cambia posizione) Spazio del conflitto grafico= la scalinata
9. “L’inquadratura non è affatto un elemento di montaggio. L’inquadratura è una cellula di montaggio. Esattamente come le cellule danno origine dividendosi a un fenomeno d’un altro ordine, l’organismo o embrione, così dall’altra estremità del balzo dialettico dall’inquadratura, troviamo il montaggio. Ma che cosa dunque caratterizza il montaggio e quindi la sua cellula, o inquadratura? Lo scontro. Il conflitto di due pezzi opposti l’uno all’altro. Il conflitto. Lo scontro.
10. Ho davanti agli occhi un foglio di carta stropicciato e ingiallito. Vi si legge un appunto misterioso: ‘Collegamento-P’ e ‘Scontro-E’. È questa la linea sostanziale di un’accesa disputa sull’argomento del montaggio tra P (Pudovkin) ed E (io). È diventata ormai un’abitudine. A intervalli regolari egli viene a trovarmi a tarda sera e, a porte chiuse, discutiamo su questioni di principio. Allievo della scuola di Kulešov, egli difende con vigore il concetto di montaggio come collegamento di pezzi. In una catena. Di nuovo, ‘mattoni’. Mattoni combinati in serie per esporre un’idea. Gli oppongo il mio concetto di montaggio come scontro: l’idea che dallo scontro di due fattori dati nasce un concetto.” SergejMichajlovičĖjzenštejn
12. Georges Braque “i sensi deformano, la mente forma.” “Il Cubismo rompe con la prospettiva rinascimentale. Considera gli oggetti in modo relativo: cioè da parecchi punti di vista, nessuno dei quali ha il predominio esclusivo. E, sezionando così gli oggetti, li vede simultaneamente da tutti i lati – da sopra e da sotto, dall’interno e dall’esterno. Muove intorno e dentro gli oggetti. In tal modo, alle tre dimensioni rinascimentali, ritenute valide quali fondamenti costitutivi attraverso tanti secoli, se ne aggiunge una quarta – il tempo. […] La rappresentazione degli oggetti da parecchi punti di vista introduce un principio che è intimamente legato alla vita moderna – la simultaneità. È una coincidenza cronologica che Einstein abbia cominciato la sua celebre opera ElektrodynamikbewegterKörper (Sulla elettrodinamica dei corpi in moto) del 1905 con un’accurata definizione della simultaneità.”
13. G. Apollinaire: “Oggi i sapienti non si attengono più alle tre dimensioni della geometria euclidea. I pittori sono stati portati naturalmente e, per così dire, intuitivamente a preoccuparsi di nuove misure possibili dello spazio che, nel linguaggio figurativo dei moderni, si indicano tutte insieme brevemente col termine di ‘quarta dimensione’. Così come si offre allo spirito, dal punto di vista plastico, la quarta dimensione sarebbe generata dalle tre dimensioni conosciute: essa rappresenta l’immensità dello spazio, che si eterna in tutte le direzioni in un momento determinato. La quarta dimensione è lo spazio stesso, la dimensione dell’infinito, e conferisce plasticità agli oggetti”