SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 26
Descargar para leer sin conexión
XV CONGRESSO NAZIONALE CARD ITALIA
COSTI E FINANZIAMENTO
DELLE RSA
Franco Pesaresi
Direttore Asp “Ambito 9” Jesi (AN)
NNA Network non Autosufficienza
Bologna, 10 giugno 2017
2
I temi della relazione
1. I sistemi tariffari delle RSA
2. La ripartizione dei costi delle
RSA
Franco Pesaresi
I SISTEMI TARIFFARI
DELLE RSA
4
Le tariffe giornaliere
• Tutte le regioni hanno approvato un sistema tariffario
per le loro RSA.
• Le tariffe giornaliere omnicomprensive delle RSA per
anziani sono molto diverse fra una regione e l'altra. La
media non ponderata della tariffa complessiva è di €
105,79 al giorno.
• Le tariffe giornaliere omnicomprensive dei moduli
Alzheimer delle RSA sono sensibilmente più elevate
(+16% in media). La media non ponderata è di €
122,43 al giorno.
Franco Pesaresi
5
Perché così diverse?
Nella valutazione e comparazione delle tariffe occorre tener conto:
1. Della grande varietà regionale degli standard di personale
applicati ;
2. Della inclusione od esclusione di alcune prestazioni sanitarie
(farmaci, assistenza specialistica, ecc.) che in alcune regioni
sono fornite direttamente dalle ASL;
3. dal diverso sistema di calcolo delle tariffe. C’è chi utilizza il
sistema del calcolo dei costi di produzione e chi le determina
forfetariamente.
4. Delle differenze che si riscontrano nella valutazione del costo
dell’immobile, degli oneri finanziari e fiscali e del costo del
personale.
Franco Pesaresi
6
I sistemi tariffari
Cosa finanziare? Come? Quali sistemi di
remunerazione?
Finanziamento della domanda
Trasferimento delle
risorse in base ai bisogni
stimati della popolazione
Sistemi prospettici (a valori ex
ante)
1.Quota capitaria
2.Trasferimento in quota fissa o a
budget globale
Finanziamento della offerta
Trasferimento delle
risorse in base ai fattori
produttivi impiegati
Sistemi prospettici (a valori ex
ante)
3.Tariffe per caso trattato
4.Tariffa per giornata di ricovero
Sistemi retrospettivi (a valori
consuntivi)
5.Pagamento a pie’ di lista
Franco Pesaresi
7
Nel settore residenziale
Qualunque sistema di remunerazione delle
prestazioni sanitarie comporta dei vantaggi
e dei rischi.
I sistemi tariffari più usati nel settore
dell’assistenza residenziale sono due:
• La tariffa per giornata di degenza;
• La tariffa giornaliera per caso trattato.
Franco Pesaresi
8
I due sistemi
• La tariffa per giornata di degenza è il
sistema più semplice ma anche il più
grossolano. E’ il più usato in Italia. Esso
prevede una tariffa uguale per tutti
indipendentemente dalla condizioni e dalle
necessità assistenziali del paziente.
• Le “Tariffe giornaliere per caso trattato”
(come i RUG) tengono conto delle condizioni
di salute di ogni singolo paziente e del suo
effettivo assorbimento di risorse; proprio per
questo sono ritenute più eque ed efficaci.
Franco Pesaresi
9
I sistemi di tariffazione per caso trattato delle
prestazioni residenziali per anziani
Sistema di remunerazione per caso trattato Nazione in uso
Resource utilization groups (RUG III) Usa, Ontario Canada
Resident classification scale (RCS) Australia
Alberta Resident Classification System (ARCS) Alberta Canada
Tarifation ternaire des établissement Francia
Franco Pesaresi
10
I sistemi di tariffazione per caso trattato
I sistemi di tariffazione per caso trattato sono composti da due parti:
1. un sistema di classificazione del case-mix dei pazienti;
2. una metodologia di pagamento.
La classificazione comporta la valutazione degli assistiti per stimare la
quantità di cure di cui hanno bisogno e il loro posizionamento in una
categoria o in un gruppo con gli altri utenti basato su bisogni assistenziali
simili.
Nel sistema dei RUG, ad esempio, ad ogni gruppo viene assegnato un indice
di case mix (CMI) che rappresenta le risorse consumate dalla media degli
assistiti presenti in ciascun gruppo. Negli altri sistemi non viene previsto
l’indice di case-mix ma la classificazione proposta svolge la stessa funzione.
La metodologia di pagamento consiste nel collegare le tariffe giornaliere
all’indice di case-mix o agli altri sistemi di classificazione dei pazienti.
Franco Pesaresi
11
L’analisi del Case-Mix assistenziale e la
valutazione multidimensionale
• La necessità di disporre di sistemi di classificazione della
casistica trattata rende indispensabile la compilazione e
l’utilizzo di uno strumento di Valutazione Multidimensionale
dei bisogni (VMD).
• In Italia, gli strumenti testati dal gruppo di lavoro ministeriale
e validati per l’automatica alimentazione della FAR (scheda di
Flusso di Assistenza Residenziale) sono:
– MDS /RUG;
– SOSIA;
– SVAMA;
– AGED.
Franco Pesaresi
12
Le regioni italiane
• Le regioni italiane preferiscono largamente utilizzare il sistema
della tariffa per giornata di degenza.
• Questo sistema tariffario è molto semplice e prevede una
tariffa giornaliera omnicomprensiva. Ben 14 regioni (e
province autonome) utilizzano questo sistema che non
significa però una sola tariffa.
• Spesso sono presenti più tariffe (in genere 2 + Alzheimer)
legate però non alle necessità assistenziali del paziente ma
alle caratteristiche delle strutture residenziali ospitanti che in
questi casi sono organizzate per erogare differenti livelli assistenziali.
Franco Pesaresi
13
Le regioni italiane/2
Le altre 7 regioni (Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Veneto, pa Bolzano),
invece, utilizzano la “tariffa giornaliera per caso trattato”.
In questo caso ogni singola struttura è potenzialmente in grado di ospitare
ogni tipo di paziente per garantire un’assistenza personalizzata in base alle
sue necessità.
Questo comporta la disponibilità di un sistema di classificazione in grado di
selezionare i pazienti per classi di assorbimento di risorse assistenziali a cui
legare le tariffe. Le sette regioni utilizzano sistemi di classificazione dei
pazienti delle RSA diversi l’una dall’altra.
In realtà, le regioni che dispongono di un sistema di classificazione dei
pazienti sono 17 ma solo una minoranza li utilizza per il sistema tariffario.
Non basta aver adottato uno strumento di valutazione dei pazienti perché questo sia anche uno strumento di classificazione degli
stessi se lo strumento non si conclude con l’assegnazione di un valore o di uno status qualitativo sintetico ad ogni singolo
paziente.
Franco Pesaresi
14
Guardando avanti………
Il sistema tariffario oggi prevalente (tariffa per giornata di degenza) è un
sistema elementare e grossolano non in grado di garantire l’equità
nell’accesso e la qualità delle prestazioni.
L’attuale sistema tariffario delle RSA ha prodotto un quadro nazionale di costi
molto variabili che i differenti standard assistenziali non giustificano del tutto.
In futuro, il quadro epidemiologico italiano porterà ad un incremento delle
prestazioni residenziali e della complessità dei casi trattati.
Le Regioni, pertanto, dovranno necessariamente migliorare i propri sistemi di
remunerazione delle RSA al fine di utilizzare in modo ottimale le risorse e di
puntare al miglioramento continuo della qualità del servizio.
Franco Pesaresi
15
Guardando ancora avanti………
Occorre superare il sistema della Tariffa per giornata di degenza per approdare alla
tariffa giornaliera per caso trattato.
Questa è già la lenta tendenza delle regioni italiane. Si prevede uno sviluppo futuro
del sistema tariffario per caso trattato (con RUG e SVAMA) che però deve essere più
veloce.
Le regioni devono intervenire con una serie di azioni e di provvedimenti fortemente
coordinati che devono prevedere (oggi tutti realizzati ma solo da una minoranza di
regioni):
• La definizione degli standard assistenziali ed alberghieri da garantire nelle RSA;
• La definizione del sistema di valutazione dei bisogni assistenziali e di classificazione
degli ospiti delle RSA;
• La definizione del sistema tariffario delle RSA, legato agli standard da garantire;
• La determinazione degli oneri sanitari delle RSA;
• La determinazione dei criteri per la partecipazione alla spesa da parte degli utenti
eventualmente comprensivo del sistema di valutazione del reddito degli utenti.Franco Pesaresi
LA RIPARTIZIONE DEI
COSTI
DELLE RSA
17
Il finanziamento delle RSA
Il finanziamento delle RSA poggia su tre soggetti:
• il servizio sanitario,
• l’assistito e
• i comuni.
Come questi tre livelli interagiscono nel finanziamento delle RSA dipende:
• dalla suddivisione della spesa fra il settore sanitario e il settore sociale;
• dalla suddivisione della spesa sociale fra utente e comune e, all’interno di questo,
le modalità di determinazione della compartecipazione dell’utente.
La ripartizione dei costi fra questi soggetti dipende sia dalle norme nazionali sui LEA
che dalle politiche regionali e comunali.
Attualmente, le spese sono coperte per il 51,0% dal Servizio sanitario, per il 46,6%
dall’utente e per il 2,4% dai comuni.
Franco Pesaresi
18
Ripartizione 50% fra sociale e sanitario
Per quel che riguarda tutta l’assistenza residenziale per gli anziani, le
norme nazionali prevedono una ripartizione della spesa al 50% fra il
sociale (utente) e il sanitario per la sola fase di lungo assistenza.
Attualmente, la ripartizione al 50% dei costi fra il sociale e il sanitario è
stata seguita solo da nove regioni (Abruzzo, Campania, Lazio, Molise, Piemonte, Puglia,
Sardegna, Sicilia, Veneto).
Tutte le altre regioni, con esclusione della Lombardia, hanno previsto
quote sanitarie superiori al 50%.
In Lombardia, dove si concentra la maggioranza delle RSA italiane la quota
sanitaria si colloca al di sotto del 50%, oscillando fra il 30% e il 46% in
relazione alle condizioni assistenziali del paziente (misurate con il sistema
SOSIA).
Franco Pesaresi
19
La fase dei trattamenti estensivi
Sono riconosciute due fasi: Estensiva e di Lungoassistenza. Nella
fase dei trattamenti estensivi dell’assistenza residenziale (max 60
gg.) gli oneri sono totalmente a carico del Servizio sanitario.
(Nuovi LEA più netti dei precedenti).
• La maggioranza delle regioni italiane ha previsto una
ripartizione della spesa che non tiene conto delle fasi di
assistenza ((intensiva), estensiva, di lungoassistenza).
• Alcune regioni (Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Sicilia, Valle d’Aosta) hanno
implicitamente riconosciuto l’esistenza delle fasi estensive a
totale carico del Servizio sanitario prevedendo una decorrenza
differita del pagamento della quota sociale delle RSA
compresa fra 30 e 90 giorni dall’inizio del ricovero.
Franco Pesaresi
20
La retta alberghiera/1
• In tutte le regioni italiane la retta alberghiera/quota sociale è a carico dell’utente. I
comuni intervengono nel caso in cui l’assistito non abbia le risorse per far fronte
completamente alla retta da pagare.
• La quota sociale del costo delle RSA comprende le cosiddette spese alberghiere e
cioè il vitto, la pulizia dei locali, la lavanderia, l’assistenza al pasto e può
comprendere anche altro. Una definizione puntuale e condivisa nazionalmente
delle prestazioni alberghiere delle strutture residenziali non è mai stata fatta e
questa ambiguità ha prodotto un contenzioso minore ma continuo fra le strutture
e i familiari dei degenti.
• La quota alberghiera a carico dell’assistito varia moltissimo fra una regione e l’altra
e all’interno delle stesse regioni.
• La retta alberghiera media a carico dell’assistito è di 46,82 euro che corrisponde
a circa a 1.404 euro al mese.
Franco Pesaresi
21
La retta alberghiera/2
Mentre la quota sanitaria è in genere predefinita e stabile la quota sociale,
(quando non è rigidamente regolata dalle regioni), è spesso molto variabile, addirittura
fra una struttura e l’altra. Varia moltissimo anche la percentuale a carico
dell’utente rispetto al totale del costo giornaliero. La media non ponderata è
del 44,3% (la media ponderata è invece del 49%.
• Al 50% previsto dalla normativa nazionale si attestano 8 regioni (Campania, Lazio,
Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto), in Lombardia l’assistito paga più del 50% e in
tutte le altre regioni pagano meno del 50%.
• La ripartizione dei costi al 50% tende a penalizzare le situazioni più
complesse laddove esiste un sistema tariffario basato sul case-mix del
paziente. Infatti, i casi più complessi sono quelli che assorbono una
maggiore quantità di assistenza ed hanno dunque anche un costo
maggiore. Occorre che la quota alberghiera sia uguale per tutti per evitare
iniquità ed effetti indesiderati.
Franco Pesaresi
22
Assistito e comune di residenza
• Una volta stabilita la quota sociale della tariffa giornaliera occorre definire come
essa viene ripartita sull’assistito e sul comune di residenza.
• La legge 328/2000 (art 8, comma 3 lettera l) prevede che siano le Regioni a
determinare i criteri per il concorso da parte degli utenti al costo delle prestazioni.
• Lo schema generale è però largamente condiviso: spetta all’assistito pagare la
quota sociale della tariffa e se i suoi redditi non sono sufficienti interviene il
comune di residenza. Su tutto il resto c’è un’ampia varietà di orientamenti
regionali.
• L’introduzione dell’ISEE ha prodotto una serie di variabili nei comportamenti regionali che impattano in modo significativo
nella ripartizione degli oneri fra l’assistito e il comune di residenza. Chi vuol accedere alle strutture residenziali per anziani
richiedendo una prestazione agevolata deve presentare un ISEE sociosanitario per residenze.(revisione ISEE per alcune
regioni, coinvolgimento dei figli, somme lasciate all’assistito, esenzioni e riduzioni).
Franco Pesaresi
23
quota sociale: guardando avanti….
Diversi aspetti rimangono ancora critici e da affrontare:
• Adeguamento di tutte le regioni almeno alla ripartizione del
50%.
• la permanenza di un rilevante onere per l’utente che sostiene
la metà del costo complessivo dei servizi residenziali. Nella
grande maggioranza dei paesi europei, all’utente viene
richiesta una quota di partecipazione che non supera il 33%
della spesa complessiva delle residenze sanitarie a copertura
(parziale o totale) delle spese alberghiere.
• Ridurre l’eccessiva variabilità interregionale ed
infraregionale.
Franco Pesaresi
24
quota sociale: guardando ancora avanti….
• Fissare durata della fase dei trattamenti estensivi (fissa o in
base a valutazione multidimensionale?).
• Fissare i contenuti dell’assistenza alberghiera (esempio
cambio lenzuola quando? Scelta menù?, ecc.) uguale per tutti
• Superare penalizzazione economica dei ricoveri più complessi
nelle regioni che applicano retta giornaliera per caso trattato
(e d in qualche caso anche in altre regioni).
• Dare piena ed omogenea applicazione al nuovo ISEE (DPCM
159/2013)
Franco Pesaresi
25
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
e-mail: franco.pesaresi@gmail.com
Blog: francopesaresi.blogspot.com/
Franco Pesaresi
Franco Pesaresi 26

Más contenido relacionado

La actualidad más candente

Gli assegni di cura e i vouchers per gli anziani
Gli assegni di cura e i vouchers per gli anzianiGli assegni di cura e i vouchers per gli anziani
Gli assegni di cura e i vouchers per gli anzianiFranco Pesaresi
 
Gli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSA
Gli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSAGli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSA
Gli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSAFranco Pesaresi
 
Le unità di valutazione multidimensionale
Le unità di valutazione multidimensionaleLe unità di valutazione multidimensionale
Le unità di valutazione multidimensionaleFranco Pesaresi
 
LE CASE DELLA COMUNITA'. COME SARANNO. (agg. al DMS 77/2022)
LE CASE DELLA COMUNITA'. COME SARANNO. (agg. al DMS 77/2022)LE CASE DELLA COMUNITA'. COME SARANNO. (agg. al DMS 77/2022)
LE CASE DELLA COMUNITA'. COME SARANNO. (agg. al DMS 77/2022)Franco Pesaresi
 
COPROGETTAZIONE: NORME, REGOLAMENTO, SCHEMI, VERBALI
COPROGETTAZIONE: NORME, REGOLAMENTO, SCHEMI, VERBALICOPROGETTAZIONE: NORME, REGOLAMENTO, SCHEMI, VERBALI
COPROGETTAZIONE: NORME, REGOLAMENTO, SCHEMI, VERBALIFranco Pesaresi
 
MODELLI REGIONALI DI STRUTTURE DI CURE INTERMEDIE A CONFRONTO
MODELLI REGIONALI DI STRUTTURE DI CURE INTERMEDIE A CONFRONTOMODELLI REGIONALI DI STRUTTURE DI CURE INTERMEDIE A CONFRONTO
MODELLI REGIONALI DI STRUTTURE DI CURE INTERMEDIE A CONFRONTOFranco Pesaresi
 
GLI OSPEDALI DI COMUNITA'. COME SARANNO. Aggiornamento al DMS 77/2022
GLI OSPEDALI DI COMUNITA'. COME SARANNO. Aggiornamento al DMS 77/2022GLI OSPEDALI DI COMUNITA'. COME SARANNO. Aggiornamento al DMS 77/2022
GLI OSPEDALI DI COMUNITA'. COME SARANNO. Aggiornamento al DMS 77/2022Franco Pesaresi
 
OSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONI
OSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONIOSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONI
OSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONIFranco Pesaresi
 
L'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in Italia
L'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in ItaliaL'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in Italia
L'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in ItaliaFranco Pesaresi
 
L'assistenza domiciliare in Europa
L'assistenza domiciliare in EuropaL'assistenza domiciliare in Europa
L'assistenza domiciliare in EuropaFranco Pesaresi
 
L'unità di valutazione multidimensionale in Italia
L'unità di valutazione multidimensionale in ItaliaL'unità di valutazione multidimensionale in Italia
L'unità di valutazione multidimensionale in ItaliaFranco Pesaresi
 
L'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italiane
L'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italianeL'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italiane
L'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italianeFranco Pesaresi
 
Prestazioni e integrazione sociosanitaria
Prestazioni e integrazione sociosanitariaPrestazioni e integrazione sociosanitaria
Prestazioni e integrazione sociosanitariaFranco Pesaresi
 
Legislazione Sistema sanitario nazionale
Legislazione Sistema sanitario nazionaleLegislazione Sistema sanitario nazionale
Legislazione Sistema sanitario nazionaleDario
 
Valutazione e PAI degli anziani non autosufficienti
Valutazione e PAI degli anziani non autosufficientiValutazione e PAI degli anziani non autosufficienti
Valutazione e PAI degli anziani non autosufficientiFranco Pesaresi
 
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativiCure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativiFranco Pesaresi
 
La ripartizione della spesa nelle RSA
La ripartizione della spesa nelle RSALa ripartizione della spesa nelle RSA
La ripartizione della spesa nelle RSAFranco Pesaresi
 
I Livelli essenziali di assistenza in campo sociale
I Livelli essenziali di assistenza in campo socialeI Livelli essenziali di assistenza in campo sociale
I Livelli essenziali di assistenza in campo socialeFranco Pesaresi
 
L’assistenza domiciliare in sicilia, realtà e prospettive
L’assistenza domiciliare in sicilia, realtà e prospettiveL’assistenza domiciliare in sicilia, realtà e prospettive
L’assistenza domiciliare in sicilia, realtà e prospettiveMassimo Di Gregorio
 
I punti unici di accesso (PUA) in Italia
I punti unici di accesso (PUA) in ItaliaI punti unici di accesso (PUA) in Italia
I punti unici di accesso (PUA) in ItaliaFranco Pesaresi
 

La actualidad más candente (20)

Gli assegni di cura e i vouchers per gli anziani
Gli assegni di cura e i vouchers per gli anzianiGli assegni di cura e i vouchers per gli anziani
Gli assegni di cura e i vouchers per gli anziani
 
Gli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSA
Gli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSAGli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSA
Gli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSA
 
Le unità di valutazione multidimensionale
Le unità di valutazione multidimensionaleLe unità di valutazione multidimensionale
Le unità di valutazione multidimensionale
 
LE CASE DELLA COMUNITA'. COME SARANNO. (agg. al DMS 77/2022)
LE CASE DELLA COMUNITA'. COME SARANNO. (agg. al DMS 77/2022)LE CASE DELLA COMUNITA'. COME SARANNO. (agg. al DMS 77/2022)
LE CASE DELLA COMUNITA'. COME SARANNO. (agg. al DMS 77/2022)
 
COPROGETTAZIONE: NORME, REGOLAMENTO, SCHEMI, VERBALI
COPROGETTAZIONE: NORME, REGOLAMENTO, SCHEMI, VERBALICOPROGETTAZIONE: NORME, REGOLAMENTO, SCHEMI, VERBALI
COPROGETTAZIONE: NORME, REGOLAMENTO, SCHEMI, VERBALI
 
MODELLI REGIONALI DI STRUTTURE DI CURE INTERMEDIE A CONFRONTO
MODELLI REGIONALI DI STRUTTURE DI CURE INTERMEDIE A CONFRONTOMODELLI REGIONALI DI STRUTTURE DI CURE INTERMEDIE A CONFRONTO
MODELLI REGIONALI DI STRUTTURE DI CURE INTERMEDIE A CONFRONTO
 
GLI OSPEDALI DI COMUNITA'. COME SARANNO. Aggiornamento al DMS 77/2022
GLI OSPEDALI DI COMUNITA'. COME SARANNO. Aggiornamento al DMS 77/2022GLI OSPEDALI DI COMUNITA'. COME SARANNO. Aggiornamento al DMS 77/2022
GLI OSPEDALI DI COMUNITA'. COME SARANNO. Aggiornamento al DMS 77/2022
 
OSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONI
OSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONIOSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONI
OSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONI
 
L'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in Italia
L'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in ItaliaL'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in Italia
L'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in Italia
 
L'assistenza domiciliare in Europa
L'assistenza domiciliare in EuropaL'assistenza domiciliare in Europa
L'assistenza domiciliare in Europa
 
L'unità di valutazione multidimensionale in Italia
L'unità di valutazione multidimensionale in ItaliaL'unità di valutazione multidimensionale in Italia
L'unità di valutazione multidimensionale in Italia
 
L'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italiane
L'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italianeL'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italiane
L'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italiane
 
Prestazioni e integrazione sociosanitaria
Prestazioni e integrazione sociosanitariaPrestazioni e integrazione sociosanitaria
Prestazioni e integrazione sociosanitaria
 
Legislazione Sistema sanitario nazionale
Legislazione Sistema sanitario nazionaleLegislazione Sistema sanitario nazionale
Legislazione Sistema sanitario nazionale
 
Valutazione e PAI degli anziani non autosufficienti
Valutazione e PAI degli anziani non autosufficientiValutazione e PAI degli anziani non autosufficienti
Valutazione e PAI degli anziani non autosufficienti
 
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativiCure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
 
La ripartizione della spesa nelle RSA
La ripartizione della spesa nelle RSALa ripartizione della spesa nelle RSA
La ripartizione della spesa nelle RSA
 
I Livelli essenziali di assistenza in campo sociale
I Livelli essenziali di assistenza in campo socialeI Livelli essenziali di assistenza in campo sociale
I Livelli essenziali di assistenza in campo sociale
 
L’assistenza domiciliare in sicilia, realtà e prospettive
L’assistenza domiciliare in sicilia, realtà e prospettiveL’assistenza domiciliare in sicilia, realtà e prospettive
L’assistenza domiciliare in sicilia, realtà e prospettive
 
I punti unici di accesso (PUA) in Italia
I punti unici di accesso (PUA) in ItaliaI punti unici di accesso (PUA) in Italia
I punti unici di accesso (PUA) in Italia
 

Similar a Costi e finanziamento delle RSA

Le tariffe delle residenze protette per anziani
Le tariffe delle residenze protette per anzianiLe tariffe delle residenze protette per anziani
Le tariffe delle residenze protette per anzianiFranco Pesaresi
 
Chi paga per la non autosufficienza
Chi paga per la non autosufficienzaChi paga per la non autosufficienza
Chi paga per la non autosufficienzaFranco Pesaresi
 
Rsa, costi e tariffe. Libro di Franco Pesaresi
Rsa, costi e tariffe. Libro di Franco PesaresiRsa, costi e tariffe. Libro di Franco Pesaresi
Rsa, costi e tariffe. Libro di Franco PesaresiFranco Pesaresi
 
Lombardia - attuazione della Dgr Cronicità
Lombardia -   attuazione della Dgr CronicitàLombardia -   attuazione della Dgr Cronicità
Lombardia - attuazione della Dgr CronicitàUneba
 
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)csermeg
 
Suddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utenti
Suddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utentiSuddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utenti
Suddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utentiFranco Pesaresi
 
La suddivisione della spesa tra utenti e servizi
La suddivisione della spesa tra utenti e serviziLa suddivisione della spesa tra utenti e servizi
La suddivisione della spesa tra utenti e serviziFranco Pesaresi
 
Meno soli sulle Alpi - Infermieri di famiglia e di comunità
Meno soli sulle Alpi - Infermieri di famiglia e di comunitàMeno soli sulle Alpi - Infermieri di famiglia e di comunità
Meno soli sulle Alpi - Infermieri di famiglia e di comunitàGianluigiFerrante
 
Cure domiciliari 2014 Regione Puglia
Cure domiciliari 2014 Regione PugliaCure domiciliari 2014 Regione Puglia
Cure domiciliari 2014 Regione PugliaPd Massafra
 
I costi delle residenze protette per anziani
I costi delle residenze protette per anziani I costi delle residenze protette per anziani
I costi delle residenze protette per anziani Franco Pesaresi
 
L'ISEE nelle case di riposo e nelle RSA
L'ISEE nelle case di riposo e nelle RSAL'ISEE nelle case di riposo e nelle RSA
L'ISEE nelle case di riposo e nelle RSAFranco Pesaresi
 
DGR 1011/2013 Regione Marche: proposte di modifiche
DGR 1011/2013 Regione Marche: proposte di modificheDGR 1011/2013 Regione Marche: proposte di modifiche
DGR 1011/2013 Regione Marche: proposte di modificheFranco Pesaresi
 
Assistenza domiciliare (SAD) e cure domiciliari (ADI)
Assistenza domiciliare (SAD) e cure domiciliari (ADI)Assistenza domiciliare (SAD) e cure domiciliari (ADI)
Assistenza domiciliare (SAD) e cure domiciliari (ADI)Franco Pesaresi
 
Osservatorio civico sul federalismo in sanità 2015 - T. Aceti
Osservatorio civico sul federalismo in sanità 2015 - T. AcetiOsservatorio civico sul federalismo in sanità 2015 - T. Aceti
Osservatorio civico sul federalismo in sanità 2015 - T. AcetiCittadinanzattiva onlus
 
Il finanziamento della spesa sociale nel federalismo fiscale
Il finanziamento della spesa sociale nel federalismo fiscaleIl finanziamento della spesa sociale nel federalismo fiscale
Il finanziamento della spesa sociale nel federalismo fiscaleFranco Pesaresi
 
La “rivoluzione” Lombarda (Paolo Longoni)
La “rivoluzione” Lombarda (Paolo Longoni)La “rivoluzione” Lombarda (Paolo Longoni)
La “rivoluzione” Lombarda (Paolo Longoni)csermeg
 
L'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia
L'assistenza agli anziani non autosufficienti in ItaliaL'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia
L'assistenza agli anziani non autosufficienti in ItaliaFranco Pesaresi
 
Premio forum pa sanita 2019 asl latina
Premio forum pa sanita 2019 asl latinaPremio forum pa sanita 2019 asl latina
Premio forum pa sanita 2019 asl latinaanna_di_marco
 
La riorganizzazione della Continuità assistenziale. 2019
La riorganizzazione della Continuità assistenziale. 2019La riorganizzazione della Continuità assistenziale. 2019
La riorganizzazione della Continuità assistenziale. 2019Franco Pesaresi
 
Regole 2019 Regione Lombardia .- Presentazione
Regole 2019 Regione Lombardia .- PresentazioneRegole 2019 Regione Lombardia .- Presentazione
Regole 2019 Regione Lombardia .- PresentazioneUneba
 

Similar a Costi e finanziamento delle RSA (20)

Le tariffe delle residenze protette per anziani
Le tariffe delle residenze protette per anzianiLe tariffe delle residenze protette per anziani
Le tariffe delle residenze protette per anziani
 
Chi paga per la non autosufficienza
Chi paga per la non autosufficienzaChi paga per la non autosufficienza
Chi paga per la non autosufficienza
 
Rsa, costi e tariffe. Libro di Franco Pesaresi
Rsa, costi e tariffe. Libro di Franco PesaresiRsa, costi e tariffe. Libro di Franco Pesaresi
Rsa, costi e tariffe. Libro di Franco Pesaresi
 
Lombardia - attuazione della Dgr Cronicità
Lombardia -   attuazione della Dgr CronicitàLombardia -   attuazione della Dgr Cronicità
Lombardia - attuazione della Dgr Cronicità
 
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)
 
Suddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utenti
Suddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utentiSuddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utenti
Suddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utenti
 
La suddivisione della spesa tra utenti e servizi
La suddivisione della spesa tra utenti e serviziLa suddivisione della spesa tra utenti e servizi
La suddivisione della spesa tra utenti e servizi
 
Meno soli sulle Alpi - Infermieri di famiglia e di comunità
Meno soli sulle Alpi - Infermieri di famiglia e di comunitàMeno soli sulle Alpi - Infermieri di famiglia e di comunità
Meno soli sulle Alpi - Infermieri di famiglia e di comunità
 
Cure domiciliari 2014 Regione Puglia
Cure domiciliari 2014 Regione PugliaCure domiciliari 2014 Regione Puglia
Cure domiciliari 2014 Regione Puglia
 
I costi delle residenze protette per anziani
I costi delle residenze protette per anziani I costi delle residenze protette per anziani
I costi delle residenze protette per anziani
 
L'ISEE nelle case di riposo e nelle RSA
L'ISEE nelle case di riposo e nelle RSAL'ISEE nelle case di riposo e nelle RSA
L'ISEE nelle case di riposo e nelle RSA
 
DGR 1011/2013 Regione Marche: proposte di modifiche
DGR 1011/2013 Regione Marche: proposte di modificheDGR 1011/2013 Regione Marche: proposte di modifiche
DGR 1011/2013 Regione Marche: proposte di modifiche
 
Assistenza domiciliare (SAD) e cure domiciliari (ADI)
Assistenza domiciliare (SAD) e cure domiciliari (ADI)Assistenza domiciliare (SAD) e cure domiciliari (ADI)
Assistenza domiciliare (SAD) e cure domiciliari (ADI)
 
Osservatorio civico sul federalismo in sanità 2015 - T. Aceti
Osservatorio civico sul federalismo in sanità 2015 - T. AcetiOsservatorio civico sul federalismo in sanità 2015 - T. Aceti
Osservatorio civico sul federalismo in sanità 2015 - T. Aceti
 
Il finanziamento della spesa sociale nel federalismo fiscale
Il finanziamento della spesa sociale nel federalismo fiscaleIl finanziamento della spesa sociale nel federalismo fiscale
Il finanziamento della spesa sociale nel federalismo fiscale
 
La “rivoluzione” Lombarda (Paolo Longoni)
La “rivoluzione” Lombarda (Paolo Longoni)La “rivoluzione” Lombarda (Paolo Longoni)
La “rivoluzione” Lombarda (Paolo Longoni)
 
L'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia
L'assistenza agli anziani non autosufficienti in ItaliaL'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia
L'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia
 
Premio forum pa sanita 2019 asl latina
Premio forum pa sanita 2019 asl latinaPremio forum pa sanita 2019 asl latina
Premio forum pa sanita 2019 asl latina
 
La riorganizzazione della Continuità assistenziale. 2019
La riorganizzazione della Continuità assistenziale. 2019La riorganizzazione della Continuità assistenziale. 2019
La riorganizzazione della Continuità assistenziale. 2019
 
Regole 2019 Regione Lombardia .- Presentazione
Regole 2019 Regione Lombardia .- PresentazioneRegole 2019 Regione Lombardia .- Presentazione
Regole 2019 Regione Lombardia .- Presentazione
 

Más de Franco Pesaresi

LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraLEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraFranco Pesaresi
 
Per non dimenticare. Le RSA nella pandemia
Per non dimenticare. Le RSA nella pandemiaPer non dimenticare. Le RSA nella pandemia
Per non dimenticare. Le RSA nella pandemiaFranco Pesaresi
 
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'Franco Pesaresi
 
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.Franco Pesaresi
 
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE - un Leps
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE  -  un LepsIL PRONTO INTERVENTO SOCIALE  -  un Leps
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE - un LepsFranco Pesaresi
 
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIRIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIFranco Pesaresi
 
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)
LE DIMISSIONI PROTETTE  (riordinate nel 2021-22)LE DIMISSIONI PROTETTE  (riordinate nel 2021-22)
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)Franco Pesaresi
 
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Franco Pesaresi
 
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di saluteD. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di saluteFranco Pesaresi
 
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Franco Pesaresi
 
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Franco Pesaresi
 
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Franco Pesaresi
 
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaLe Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaFranco Pesaresi
 
Abitare e Anziani: gli alloggi assistiti
Abitare e Anziani: gli alloggi assistitiAbitare e Anziani: gli alloggi assistiti
Abitare e Anziani: gli alloggi assistitiFranco Pesaresi
 
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPALA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPAFranco Pesaresi
 
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroL'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroFranco Pesaresi
 
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.  PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. Franco Pesaresi
 
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIALA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIAFranco Pesaresi
 
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEWIL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEWFranco Pesaresi
 
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE  CON LA MODIFICA ...CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE  CON LA MODIFICA ...
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...Franco Pesaresi
 

Más de Franco Pesaresi (20)

LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraLEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora
 
Per non dimenticare. Le RSA nella pandemia
Per non dimenticare. Le RSA nella pandemiaPer non dimenticare. Le RSA nella pandemia
Per non dimenticare. Le RSA nella pandemia
 
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
 
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
 
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE - un Leps
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE  -  un LepsIL PRONTO INTERVENTO SOCIALE  -  un Leps
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE - un Leps
 
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIRIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
 
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)
LE DIMISSIONI PROTETTE  (riordinate nel 2021-22)LE DIMISSIONI PROTETTE  (riordinate nel 2021-22)
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)
 
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
 
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di saluteD. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
 
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
 
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
 
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
 
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaLe Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
 
Abitare e Anziani: gli alloggi assistiti
Abitare e Anziani: gli alloggi assistitiAbitare e Anziani: gli alloggi assistiti
Abitare e Anziani: gli alloggi assistiti
 
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPALA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
 
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroL'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
 
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.  PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
 
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIALA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
 
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEWIL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
 
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE  CON LA MODIFICA ...CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE  CON LA MODIFICA ...
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...
 

Costi e finanziamento delle RSA

  • 1. XV CONGRESSO NAZIONALE CARD ITALIA COSTI E FINANZIAMENTO DELLE RSA Franco Pesaresi Direttore Asp “Ambito 9” Jesi (AN) NNA Network non Autosufficienza Bologna, 10 giugno 2017
  • 2. 2 I temi della relazione 1. I sistemi tariffari delle RSA 2. La ripartizione dei costi delle RSA Franco Pesaresi
  • 4. 4 Le tariffe giornaliere • Tutte le regioni hanno approvato un sistema tariffario per le loro RSA. • Le tariffe giornaliere omnicomprensive delle RSA per anziani sono molto diverse fra una regione e l'altra. La media non ponderata della tariffa complessiva è di € 105,79 al giorno. • Le tariffe giornaliere omnicomprensive dei moduli Alzheimer delle RSA sono sensibilmente più elevate (+16% in media). La media non ponderata è di € 122,43 al giorno. Franco Pesaresi
  • 5. 5 Perché così diverse? Nella valutazione e comparazione delle tariffe occorre tener conto: 1. Della grande varietà regionale degli standard di personale applicati ; 2. Della inclusione od esclusione di alcune prestazioni sanitarie (farmaci, assistenza specialistica, ecc.) che in alcune regioni sono fornite direttamente dalle ASL; 3. dal diverso sistema di calcolo delle tariffe. C’è chi utilizza il sistema del calcolo dei costi di produzione e chi le determina forfetariamente. 4. Delle differenze che si riscontrano nella valutazione del costo dell’immobile, degli oneri finanziari e fiscali e del costo del personale. Franco Pesaresi
  • 6. 6 I sistemi tariffari Cosa finanziare? Come? Quali sistemi di remunerazione? Finanziamento della domanda Trasferimento delle risorse in base ai bisogni stimati della popolazione Sistemi prospettici (a valori ex ante) 1.Quota capitaria 2.Trasferimento in quota fissa o a budget globale Finanziamento della offerta Trasferimento delle risorse in base ai fattori produttivi impiegati Sistemi prospettici (a valori ex ante) 3.Tariffe per caso trattato 4.Tariffa per giornata di ricovero Sistemi retrospettivi (a valori consuntivi) 5.Pagamento a pie’ di lista Franco Pesaresi
  • 7. 7 Nel settore residenziale Qualunque sistema di remunerazione delle prestazioni sanitarie comporta dei vantaggi e dei rischi. I sistemi tariffari più usati nel settore dell’assistenza residenziale sono due: • La tariffa per giornata di degenza; • La tariffa giornaliera per caso trattato. Franco Pesaresi
  • 8. 8 I due sistemi • La tariffa per giornata di degenza è il sistema più semplice ma anche il più grossolano. E’ il più usato in Italia. Esso prevede una tariffa uguale per tutti indipendentemente dalla condizioni e dalle necessità assistenziali del paziente. • Le “Tariffe giornaliere per caso trattato” (come i RUG) tengono conto delle condizioni di salute di ogni singolo paziente e del suo effettivo assorbimento di risorse; proprio per questo sono ritenute più eque ed efficaci. Franco Pesaresi
  • 9. 9 I sistemi di tariffazione per caso trattato delle prestazioni residenziali per anziani Sistema di remunerazione per caso trattato Nazione in uso Resource utilization groups (RUG III) Usa, Ontario Canada Resident classification scale (RCS) Australia Alberta Resident Classification System (ARCS) Alberta Canada Tarifation ternaire des établissement Francia Franco Pesaresi
  • 10. 10 I sistemi di tariffazione per caso trattato I sistemi di tariffazione per caso trattato sono composti da due parti: 1. un sistema di classificazione del case-mix dei pazienti; 2. una metodologia di pagamento. La classificazione comporta la valutazione degli assistiti per stimare la quantità di cure di cui hanno bisogno e il loro posizionamento in una categoria o in un gruppo con gli altri utenti basato su bisogni assistenziali simili. Nel sistema dei RUG, ad esempio, ad ogni gruppo viene assegnato un indice di case mix (CMI) che rappresenta le risorse consumate dalla media degli assistiti presenti in ciascun gruppo. Negli altri sistemi non viene previsto l’indice di case-mix ma la classificazione proposta svolge la stessa funzione. La metodologia di pagamento consiste nel collegare le tariffe giornaliere all’indice di case-mix o agli altri sistemi di classificazione dei pazienti. Franco Pesaresi
  • 11. 11 L’analisi del Case-Mix assistenziale e la valutazione multidimensionale • La necessità di disporre di sistemi di classificazione della casistica trattata rende indispensabile la compilazione e l’utilizzo di uno strumento di Valutazione Multidimensionale dei bisogni (VMD). • In Italia, gli strumenti testati dal gruppo di lavoro ministeriale e validati per l’automatica alimentazione della FAR (scheda di Flusso di Assistenza Residenziale) sono: – MDS /RUG; – SOSIA; – SVAMA; – AGED. Franco Pesaresi
  • 12. 12 Le regioni italiane • Le regioni italiane preferiscono largamente utilizzare il sistema della tariffa per giornata di degenza. • Questo sistema tariffario è molto semplice e prevede una tariffa giornaliera omnicomprensiva. Ben 14 regioni (e province autonome) utilizzano questo sistema che non significa però una sola tariffa. • Spesso sono presenti più tariffe (in genere 2 + Alzheimer) legate però non alle necessità assistenziali del paziente ma alle caratteristiche delle strutture residenziali ospitanti che in questi casi sono organizzate per erogare differenti livelli assistenziali. Franco Pesaresi
  • 13. 13 Le regioni italiane/2 Le altre 7 regioni (Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Veneto, pa Bolzano), invece, utilizzano la “tariffa giornaliera per caso trattato”. In questo caso ogni singola struttura è potenzialmente in grado di ospitare ogni tipo di paziente per garantire un’assistenza personalizzata in base alle sue necessità. Questo comporta la disponibilità di un sistema di classificazione in grado di selezionare i pazienti per classi di assorbimento di risorse assistenziali a cui legare le tariffe. Le sette regioni utilizzano sistemi di classificazione dei pazienti delle RSA diversi l’una dall’altra. In realtà, le regioni che dispongono di un sistema di classificazione dei pazienti sono 17 ma solo una minoranza li utilizza per il sistema tariffario. Non basta aver adottato uno strumento di valutazione dei pazienti perché questo sia anche uno strumento di classificazione degli stessi se lo strumento non si conclude con l’assegnazione di un valore o di uno status qualitativo sintetico ad ogni singolo paziente. Franco Pesaresi
  • 14. 14 Guardando avanti……… Il sistema tariffario oggi prevalente (tariffa per giornata di degenza) è un sistema elementare e grossolano non in grado di garantire l’equità nell’accesso e la qualità delle prestazioni. L’attuale sistema tariffario delle RSA ha prodotto un quadro nazionale di costi molto variabili che i differenti standard assistenziali non giustificano del tutto. In futuro, il quadro epidemiologico italiano porterà ad un incremento delle prestazioni residenziali e della complessità dei casi trattati. Le Regioni, pertanto, dovranno necessariamente migliorare i propri sistemi di remunerazione delle RSA al fine di utilizzare in modo ottimale le risorse e di puntare al miglioramento continuo della qualità del servizio. Franco Pesaresi
  • 15. 15 Guardando ancora avanti……… Occorre superare il sistema della Tariffa per giornata di degenza per approdare alla tariffa giornaliera per caso trattato. Questa è già la lenta tendenza delle regioni italiane. Si prevede uno sviluppo futuro del sistema tariffario per caso trattato (con RUG e SVAMA) che però deve essere più veloce. Le regioni devono intervenire con una serie di azioni e di provvedimenti fortemente coordinati che devono prevedere (oggi tutti realizzati ma solo da una minoranza di regioni): • La definizione degli standard assistenziali ed alberghieri da garantire nelle RSA; • La definizione del sistema di valutazione dei bisogni assistenziali e di classificazione degli ospiti delle RSA; • La definizione del sistema tariffario delle RSA, legato agli standard da garantire; • La determinazione degli oneri sanitari delle RSA; • La determinazione dei criteri per la partecipazione alla spesa da parte degli utenti eventualmente comprensivo del sistema di valutazione del reddito degli utenti.Franco Pesaresi
  • 17. 17 Il finanziamento delle RSA Il finanziamento delle RSA poggia su tre soggetti: • il servizio sanitario, • l’assistito e • i comuni. Come questi tre livelli interagiscono nel finanziamento delle RSA dipende: • dalla suddivisione della spesa fra il settore sanitario e il settore sociale; • dalla suddivisione della spesa sociale fra utente e comune e, all’interno di questo, le modalità di determinazione della compartecipazione dell’utente. La ripartizione dei costi fra questi soggetti dipende sia dalle norme nazionali sui LEA che dalle politiche regionali e comunali. Attualmente, le spese sono coperte per il 51,0% dal Servizio sanitario, per il 46,6% dall’utente e per il 2,4% dai comuni. Franco Pesaresi
  • 18. 18 Ripartizione 50% fra sociale e sanitario Per quel che riguarda tutta l’assistenza residenziale per gli anziani, le norme nazionali prevedono una ripartizione della spesa al 50% fra il sociale (utente) e il sanitario per la sola fase di lungo assistenza. Attualmente, la ripartizione al 50% dei costi fra il sociale e il sanitario è stata seguita solo da nove regioni (Abruzzo, Campania, Lazio, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto). Tutte le altre regioni, con esclusione della Lombardia, hanno previsto quote sanitarie superiori al 50%. In Lombardia, dove si concentra la maggioranza delle RSA italiane la quota sanitaria si colloca al di sotto del 50%, oscillando fra il 30% e il 46% in relazione alle condizioni assistenziali del paziente (misurate con il sistema SOSIA). Franco Pesaresi
  • 19. 19 La fase dei trattamenti estensivi Sono riconosciute due fasi: Estensiva e di Lungoassistenza. Nella fase dei trattamenti estensivi dell’assistenza residenziale (max 60 gg.) gli oneri sono totalmente a carico del Servizio sanitario. (Nuovi LEA più netti dei precedenti). • La maggioranza delle regioni italiane ha previsto una ripartizione della spesa che non tiene conto delle fasi di assistenza ((intensiva), estensiva, di lungoassistenza). • Alcune regioni (Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Sicilia, Valle d’Aosta) hanno implicitamente riconosciuto l’esistenza delle fasi estensive a totale carico del Servizio sanitario prevedendo una decorrenza differita del pagamento della quota sociale delle RSA compresa fra 30 e 90 giorni dall’inizio del ricovero. Franco Pesaresi
  • 20. 20 La retta alberghiera/1 • In tutte le regioni italiane la retta alberghiera/quota sociale è a carico dell’utente. I comuni intervengono nel caso in cui l’assistito non abbia le risorse per far fronte completamente alla retta da pagare. • La quota sociale del costo delle RSA comprende le cosiddette spese alberghiere e cioè il vitto, la pulizia dei locali, la lavanderia, l’assistenza al pasto e può comprendere anche altro. Una definizione puntuale e condivisa nazionalmente delle prestazioni alberghiere delle strutture residenziali non è mai stata fatta e questa ambiguità ha prodotto un contenzioso minore ma continuo fra le strutture e i familiari dei degenti. • La quota alberghiera a carico dell’assistito varia moltissimo fra una regione e l’altra e all’interno delle stesse regioni. • La retta alberghiera media a carico dell’assistito è di 46,82 euro che corrisponde a circa a 1.404 euro al mese. Franco Pesaresi
  • 21. 21 La retta alberghiera/2 Mentre la quota sanitaria è in genere predefinita e stabile la quota sociale, (quando non è rigidamente regolata dalle regioni), è spesso molto variabile, addirittura fra una struttura e l’altra. Varia moltissimo anche la percentuale a carico dell’utente rispetto al totale del costo giornaliero. La media non ponderata è del 44,3% (la media ponderata è invece del 49%. • Al 50% previsto dalla normativa nazionale si attestano 8 regioni (Campania, Lazio, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto), in Lombardia l’assistito paga più del 50% e in tutte le altre regioni pagano meno del 50%. • La ripartizione dei costi al 50% tende a penalizzare le situazioni più complesse laddove esiste un sistema tariffario basato sul case-mix del paziente. Infatti, i casi più complessi sono quelli che assorbono una maggiore quantità di assistenza ed hanno dunque anche un costo maggiore. Occorre che la quota alberghiera sia uguale per tutti per evitare iniquità ed effetti indesiderati. Franco Pesaresi
  • 22. 22 Assistito e comune di residenza • Una volta stabilita la quota sociale della tariffa giornaliera occorre definire come essa viene ripartita sull’assistito e sul comune di residenza. • La legge 328/2000 (art 8, comma 3 lettera l) prevede che siano le Regioni a determinare i criteri per il concorso da parte degli utenti al costo delle prestazioni. • Lo schema generale è però largamente condiviso: spetta all’assistito pagare la quota sociale della tariffa e se i suoi redditi non sono sufficienti interviene il comune di residenza. Su tutto il resto c’è un’ampia varietà di orientamenti regionali. • L’introduzione dell’ISEE ha prodotto una serie di variabili nei comportamenti regionali che impattano in modo significativo nella ripartizione degli oneri fra l’assistito e il comune di residenza. Chi vuol accedere alle strutture residenziali per anziani richiedendo una prestazione agevolata deve presentare un ISEE sociosanitario per residenze.(revisione ISEE per alcune regioni, coinvolgimento dei figli, somme lasciate all’assistito, esenzioni e riduzioni). Franco Pesaresi
  • 23. 23 quota sociale: guardando avanti…. Diversi aspetti rimangono ancora critici e da affrontare: • Adeguamento di tutte le regioni almeno alla ripartizione del 50%. • la permanenza di un rilevante onere per l’utente che sostiene la metà del costo complessivo dei servizi residenziali. Nella grande maggioranza dei paesi europei, all’utente viene richiesta una quota di partecipazione che non supera il 33% della spesa complessiva delle residenze sanitarie a copertura (parziale o totale) delle spese alberghiere. • Ridurre l’eccessiva variabilità interregionale ed infraregionale. Franco Pesaresi
  • 24. 24 quota sociale: guardando ancora avanti…. • Fissare durata della fase dei trattamenti estensivi (fissa o in base a valutazione multidimensionale?). • Fissare i contenuti dell’assistenza alberghiera (esempio cambio lenzuola quando? Scelta menù?, ecc.) uguale per tutti • Superare penalizzazione economica dei ricoveri più complessi nelle regioni che applicano retta giornaliera per caso trattato (e d in qualche caso anche in altre regioni). • Dare piena ed omogenea applicazione al nuovo ISEE (DPCM 159/2013) Franco Pesaresi
  • 25. 25 GRAZIE PER L’ATTENZIONE e-mail: franco.pesaresi@gmail.com Blog: francopesaresi.blogspot.com/ Franco Pesaresi