SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 7
Descargar para leer sin conexión
Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2.2/2014 3
PSS1402.2
ISEE
L’Indicatore della situazione economica equi-
valente () è stato introdotto nel nostro
ordinamento dal D.lgs. / allo scopo di
individuare criteri unificati di valutazione della
situazione economica di coloro che richiedono
prestazioni assistenziali o socio-educative a
condizioni agevolate collegate nella misura o
nel costo a determinate situazioni economiche.
Da allora le dichiarazioni  dei cittadini
sono costantemente cresciute fino a raggiun-
gere nel  la sottoscrizione di , milioni
di dichiarazioni , . in più rispetto
al  (Ministero del Lavoro e delle Politiche
sociali, ). Insieme a queste sono cresciute
costantemente anche le proposte di revisione
dello strumento per migliorarne l’efficacia, sia
da parte degli studiosi che degli enti locali. Le
proposte di modifica hanno investito tutte le
parti più significative dello strumento.
Recentemente,conil/,ilmetodo
dicalcolodell’èstatoprofondamentemodifi-
cato proprio per cercare di dare una risposta alle
tantepropostediadeguamentoalfinedimiglio-
rare l’equità e la selettività dello strumento.
Per comprendere appieno sia dal punto di
vistatecnicoche“politico”lagenesielemotiva-
zionichehannoportatoalletantenovitàconte-
nuteneln./èopportunoripercor-
rereesintetizzareildibattitoultradecennaleche
ha preceduto l’approvazione del nuovo decreto.
Per ragioni di semplicità e di sintesi, abbiamo
raggruppato tale dibattito per grandi temi nel
modo seguente:
Proposte di modifica dell’indicatore della
t
situazione reddituale ();
Proposte di modifica dell’indicatore della
t
situazione patrimoniale ();
Proposte di modifica della composizione del
t
nucleo familiare;
Propostedimodificadellascaladiequivalen-
t
za dell’.
LE PROPOSTE DI MODIFICA DELL’INDICATORE DELLA
SITUAZIONE REDDITUALE (ISR)
L’indicatoredellasituazionereddituale()cor-
rispondealredditocomplessivodelrichiedente.
Inquestocampo,lepropostedimodificasisono
concentrate soprattutto sull’ipotesi di valutare
anche i redditi fiscalmente non rilevanti (cfr.
tavola ) che nella precedente normativa erano
totalmente esclusi.
Si tratta di un tema molto dibattuto fra gli
studiosi e gli amministratori locali. Molti enti
localieregioniritengonocheilmancatocompu-
to dei redditi non soggetti ad  possa por-
tare a risultati iniqui nella contribuzione degli
assistiti.Aquestopropositodiverseregioni,nel
tentativodispostarel’attenzioneversoilreddito
disponibile degli assistiti, nel corso degli ultimi
anni hanno approvato delle norme, all’interno
dell’oafiancodiesso,affinchésitengaconto
in un qualche modo anche di redditi non fiscal-
mente rilevanti.
Metàdelleregionisonointervenuteesplicita-
mentenellamateriasoprattuttoconriferimento
alle rette per le prestazioni socio-sanitarie per
anziani non autosufficienti e per disabili gra-
vi (cfr. tavola ). La tendenza rilevabile è stata
comunque quella di un costante aumento delle
regioni che hanno cercato di spostare l’atten-
zione dal reddito fiscale al reddito disponibile
soprattutto per quel che riguarda le rette per le
strutture residenziali.
Le due Province autonome e la Valle d’Aosta
hanno modificato l’ in questo senso, men-
tre altre  Regioni hanno precisato che, al di là
dell’,iredditinonfiscalmenterilevantivan-
no considerati nella determinazione delle rette.
Anche tra gli studiosi ha prevalso l’idea della
inadeguatezza della considerazione del reddito
lordo preferendo al suo posto una misura che si
avvicini il più possibile al reddito disponibile e
cioè un reddito al netto delle imposte personali
e inclusivo dei trasferimenti monetari operati
dal sistema di welfare (Bosi, Guerra, ). La
sceltadelredditocomplessivoaifini,ossia
un reddito al lordo dell’ si è rivelato inade-
guatonelcasoincuil’siapplichiaistitutila
cui finalità è il contrasto della povertà. Infatti,
perinucleifamiliariincondizionidiindigenzail
concetto essenziale di risorse non può che esse-
re legato al reddito disponibile, cioè non solo al
netto delle imposte, bensì
comprensivo di eventuali
altri trasferimenti pubbli-
ci. Sotto questo profilo, i
redditiesentida,che
non rilevano ai fini ,
appaiono difficilmente
trascurabilineldetermina-
re il diritto all’accesso alle
prestazioni sociali e/o il
grado di compartecipazio-
ne tariffaria (Toso, ).
Questo ha determinato
problemi equitativi ed ha
compromesso la capacità
IL DIBATTITO CHE HA PORTATO
AL NUOVO ISEE
Franco Pesaresi
Direttore Azienda
servizi alla persona
“Ambito ”, Jesi (AN)
TAVOLA1 Iredditifiscalmentenonrilevanti
lepensionidiguerra
lepensioniprivilegiateordinariecorrisposteaimilitaridileva
lepensionieleindennità,compreseleindennitàdiaccompa-
gnamentoeassegni,erogatedalMinisterodell’internoaicie-
chicivili,aisordomutieagliinvalidicivili
isussidiafavoredeglianziani
lepensionisociali
gliassegnisociali
lemaggiorazionisociali
lerenditeInailesclusivamenteperinvaliditàomorte
icontributiassistenzialilocali
4 Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2.2/2014
PSS1402.2
ISEE
selettiva dello strumento specialmente per le
famiglie più povere tenendo anche conto che
il , delle dichiarazioni  presentano un
valore pari a zero.
Inoltre, la scelta del reddito complessivo
 ha anche implicazioni rilevanti sotto
il profilo della differenziazione tra titolari di
reddito da lavoro dipendente e da lavoro auto-
nomo. Nel primo caso, infatti, il reddito com-
plessivo è definito al netto di tutti i contributi
previdenziali. Nel caso dei lavoratori autono-
mi, tale reddito è invece al lordo dei contributi
presumibilmente perché il legislatore ha voluto
tenercontodeldiversogradodiattendibilitàdei
redditimediamentedichiaratialfiscodallevarie
categoriedicontribuenti.SecondoStefanoToso
()sarebbepreferibileilriferimentoalreddi-
to  integrato da un’esplicita deduzione dal
reddito di lavoro dipendente, di natura forfeta-
ria. La deduzione potrebbe essere ad esempio
fissata nella misura del , un valore simile al
rapporto()traladeduzioneperlanotaxarea
per i redditi da lavoro autonomo e quella per i
redditi da lavoro dipendente, rispettivamente
paria.e.euro.Ilriferimentoalreddito
disponibile e non più a quello complessivo a fini
eliminerebbel’implicitapenalizzazioneai
dannideilavoratoriindipendenti,consentendo
anche a questi ultimi di non considerare ai fini
della prova dei mezzi i contributi previdenziali
obbligatori (Toso, ).
,,(),duranteladiscussione
sul nuovo decreto , hanno affermato che la
franchigia prevista per le persone non autosuf-
ficienti con gravi disabilità non sembra adegua-
ta a compensare l’introduzione nei redditi degli
emolumentidinaturarisarcitoriaechepertanto
si debbano elevare le franchigie sulla disabilità,
aumentandonel’importoasecondadellagravità
fino almeno a . euro.
Le organizzazioni sindacali ritengono che
debba essere prevista un’apposita franchigia
sulla componente reddituale anche per i pen-
sionati (se non altro per proteggere coloro che
hannoimportipensionisticipiùcontenuti)eche
la franchigia per il reddito da lavoro dipendente
sia da considerare per singolo lavoratore e non
per l’intero nucleo.
Per le organizzazioni sindacali va previsto
un trattamento differenziato per le prestazioni
aventinaturaassistenzialerispettoaglialtrired-
diti. In particolare l’introduzione nella compo-
nente reddituale dei trasferimenti vincolati alla
fruizione di servizi forniti a livello locale (quali
voucher,assegniserviziecc.)rischia,aumentan-
dol’,dicreareiniquitàtracolorochericevo-
no direttamente i servizi e quanti invece otten-
gono il corrispettivo in trasferimento economi-
co vincolato. Quindi si varierebbe la condizione
economica solo in ragione della diversa politica
adottata dagli enti locali. Occorrerebbe dunque
nonconteggiarenell’indicatoretaliprestazionio
prevedereappositedetrazionialloscopodisupe-
rare questa discrepanza.
Manonsitrattasolodiquestoevidentemen-
te.Dasemprecolpisceilvaloredelledeilavo-
ratori dipendenti costantemente al di sopra di
quello dei lavoratori autonomi.
Molti (, ; Forum delle Associazioni
familiari, , , ; , ; Mesini,
; Ranci, Mesini, ; Motta, ; Wel-
forum, ), infine, si sono soffermati sulla
necessità che l’ tenga conto con maggiore
tempestività dell’evoluzione della condizione
del nucleo familiare ( corrente).
In sostanza la gran parte dei soggetti che
sono intervenuti in questo dibattito (Regioni,
, studiosi, ecc.) ha fatto proposte in dire-
zionedellavalutazionedelredditodisponibilee
nondiquellofiscale.Conunaposizioneopposta
si sono collocate invece tutte le associazioni di
rappresentanza dei disabili.
LE PROPOSTE DI MODIFICA DELL’INDICATORE DELLA
SITUAZIONE PATRIMONIALE (ISP)
La principale innovazione introdotta dall’,
oltre dieci anni fa, è stata proprio quella della
TAVOLA2 Lepropostedimodificadell’ISR
Soggettiproponenti Valutazionedeiredditi
ProvincediBolzanoTrentoeregioni:
Lombardia(sperimentazione),
Toscana,Valled’Aosta
Sonostatiapprovatiattichemodificanol’ISEEalfinediconsiderare
ilredditonettodell’assistitocompresiiredditinonfiscalmenterile-
vanti.
Regioni:Abruzzo,Calabria,
Campania,Puglia,Sicilia,Umbria,
Veneto
Nonsonostatiapprovatiattichemodificanol’ISEEmaatticheten-
gonocontodeiredditinonfiscalmenterilevantiperladetermina-
zionedellerette(soprattuttoresidenziali)degliutenti.
ANCI(2004);Bosi,Guerra(2008),IRS
(2011);Motta(2011),RanciMesini
(2006,2011),Tangorra(2008);
Tondani(2006);Toso(2007,2010)
Propongonounamisurachesiavviciniilpiùpossibilealreddito
disponibileecioèunredditoalnettodelleimpostepersonalie
inclusivodeitrasferimentimonetarioperatidalsistemadiwelfare
ANCI(2004) Chiedeladetrazionedalredditodialcunespese(spesemediche,
funerale,ecc.)
Bosi,Guerra(2008) Propongonocheladeduzionedelcanonediaffittosiapiena,senza
alcuntetto.
Toso(2008) ProponecheilredditoIRPEFvengaintegratodaunadeduzionedal
redditodilavorodipendente.
FISH (2012) Dalredditovannosottrattelespesesostenuteaifinidell’assistenza
specifica;lespesesanitarie,lespeseperassistentifamiliarianon
autosufficientiecolf;l’importodelmutuoperlaprimacasa.
CISL (2004) Dalredditocomplessivoproponedisottrarre,perequità,ilreddito
dell’abitazioneprincipaleedellepertinenze.
CISL (2004) Valutaresoloalcuniredditinonfiscalmenterilevantimanonl’in-
dennitàdiaccompagnamentoelapensionediinvalidità.
AssociazionidituteladeidisabiliAnffas
(2011),FISH (2011,2012);LEDHA
(2004),GruppoSolidarietà,ecc.)
Vavalutatalasituazioneeconomicadelsoloassistitosenzaconside-
rareiredditifiscalmentenonrilevanti.
Welforum(2012) Prevalel’ideadiconsiderareilredditocomplessivoaifiniIRPEF.
Welforum(2012) Proponedinonvalutarelarenditacatastalefrairedditiperevitare
cheilpatrimoniovengavalutatoduevolte.
Welforum(2012) Proponedipuntaresulledetrazionipiuttostochesull’aumentodei
pesidellascaladiequivalenzapertenercontodicertecaratteristiche
familiari(oneriperfarfrontealladisabilità,speseperlasalute,ecc.).
ANCI(2004);ForumdelleAssociazioni
familiari(2012);IRS (2011);LEDHA
(2004);Mesini(2006);Ranci,Mesini
(2011);Motta(2011);Welforum(2012)
Propongonochel’ISEEtengacontodell’evoluzionedellacondizione
delnucleofamiliareconmaggioretempestività(ISEEcorrente).
Cgil,Cisl,Uil(2012) Propongonodi:aumentarelefranchigiesulladisabilità,aumentan-
donel’importoasecondadellagravitàfinoa7.000euro;diprevede-
reun’appositafranchigiasullacomponenteredditualeperipensio-
natiechelafranchigiaperilredditodalavorodipendentesiconsi-
deripersingololavoratoreenonperl’interonucleo;disterilizzarele
prestazioniassistenzialieitrasferimentiinluogodeiservizireali.
Associazionenazionalefamiglie
numerose(2013)
Propongonodiprevederededuzionidalredditoancheperuneven-
tualesecondofigliodisabile.
Fonte:bibliografia
Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2.2/2014 5
PSS1402.2
ISEE
considerazione della componente patrimonia-
le. La sua introduzione è dovuta alla convinzio-
ne, provata dai vari rapporti annuali , che
esiste una potenziale capacità del patrimonio
di cogliere ulteriori elementi rilevanti nel defi-
nire il tenore di vita delle famiglie, sia in situa-
zioni caratterizzate da una carenza di reddito
solo temporanea, sia in quelle in cui i redditi
conseguiti da attività sommerse riemergono
in patrimoni di dimensione significativa. Tale
innovazione, secondo alcuni autori, è stata
però sostanzialmente sminuita dalla presenza
di elevate franchigie (Bosi, Guerra, ). L’ef-
fetto delle franchigie, infatti, è stato quello di
aumentarefinoallaquotadifamiglieperle
qualil’vienedifattocalcolatosenzal’appor-
to della componente patrimoniale. La franchi-
gia affievolisce di molto l’effetto selettivo dello
strumento, concentrandolo solo sui nuclei più
benestanti e svilendo lo spirito della riforma
mentrelariduzionedellefranchigieservirebbe,
in sostanza, a meglio discriminare tra situazio-
ni economiche diverse. Alcuni dati inducono a
ritenere indispensabile intervenire. La lettura
deirapportiannualisull’ciinformamentre
il reddito dei lavoratori dipendenti è più alto di
quello dei lavoratori autonomi, quando si passa
al patrimonio il rapporto cambia radicalmente
dato che il patrimonio di questi ultimi è doppio
diquellodeilavoratoridipendenti.Questodato
riproponelasolitaquestionedell’evasionefisca-
lecheilnuovodecretosull’nonpuòpermet-
tersi di ignorare. Inoltre nel sud d’Italia il 
delle  dichiarano un patrimonio immobilia-
re inferiore alla franchigia. Lo stesso risultato
si registra per il patrimonio mobiliare il che fa
piùchepresumereunanoncorrispondenzadelle
dichiarazioni rispetto alla realtà.
Perquesto,alcuniautori(Baldinietal.,;
Bosi, Guerra, ; Cappellini et al., ; ,
;Ranci,Mesini,;Ricci,;Tangorra,
; Tondani, ; Toso, , ; Welfo-
rum, ) suggeriscono di ridurre o di elimi-
nare l’importo delle franchigie patrimoniali al
fine di attenuare la discriminazione attualmen-
te presente a sfavore di chi non possiede alcuna
forma di ricchezza. Ma su questa linea, di gran
lungaprevalente,siapureconsfumaturediverse
si attestano anche la Caritas italiana (), la
 () e l’ () (cfr. tavola ).
Manonlapensanotutticosì.Sulfronteoppo-
stoachiedereunminorpesodelpatrimoniotro-
viamoleorganizzazionisindacali--
(con la proposta di non tener conto della prima
casa)elaregioneValled’Aostalaprovinciaauto-
noma di Bolzano.
Il Forum delle famiglie () chiede di dare
maggior peso alla componente patrimoniale a
condizioneperòdiaumentarelafranchigiaperla
primacasainmododarenderesostanzialmente
esentileabitazionimodeste,deinucleifamiliari
medio-bassi o numerosi.
,  e  (), dopo aver letto la
seconda bozza del Decreto sull’, affermano
chel’aumentodeldelvalorecatastaleaifini
, rispetto al valore , si scarica interamen-
te sul patrimonio immobiliare dell’ deter-
minandone una sensibile crescita. La prevista
quantificazione ridotta a tre quarti del valore
della prima casa, non compensa che in parte il
suddetto aumento del valore catastale. Per que-
sto propongono di non utilizzare la prima casa
come strumento di selezione per l’accesso alle
prestazioni. Inoltre, pur condividendo la quan-
tificazione al  del patrimonio mobiliare,
ritengono eccessiva la riduzione della franchi-
gia a . euro, soprattutto in considerazione
delperiododicrisichestiamoattraversandoche
imporrebbe una maggiore attenzione nei con-
frontidelrisparmioprecauzionale.Pertanto,nel
rispetto dell’obiettivo di dare un peso maggiore
al patrimonio, propongono di fissare tale fran-
chigiaadunlivellononinferioreai.euro.
(, , , ).
La , invece, per ovviare al fatto che mere
dimenticanze, soprattutto con riferimento al
patrimoniomobiliare,sipossanotrasformarein
verieproprireati,vorrebbechevenissedefinito
un livello di franchigia del patrimonio mobilia-
re più elevato rispetto a quello attuale, con con-
seguente esonero dall’obbligo di dichiarare lo
stesso quando è costituito da valori minimi o,
in alternativa, stabilire una diversa valutazione
della gravità delle omissioni in modo tale che
le sanzioni penali permangano solo quando la
violazione supera alcuni limiti (da concordare)
TAVOLA3 Lepropostedimodificadell’ISP
Soggettiproponenti Valutazionedelpatrimonio
Baldinietal,(2000);Cappellinietal,
(2011);IRS,(2011);Ranci,Mesini
(2011);Ricci(2004);Toso(2010);
Welforum(2012)
Propongonodiridurreodieliminarel’importodellefranchigie
patrimonialialfinediattenuareladiscriminazioneattualmentepre-
senteasfavoredichinonpossiedealcunaformadiricchezza.
ANCI(2004);Tangorra(2008);Toso
(2007)
Proponediridurrelefranchigierelativeallavalutazionedegliimmo-
bili.
Bosi,Guerra(2008) Propongonodieliminareleattualifranchigiedallavalutazione
dell’immobile(lasciandonesemmaiunamodestissimadi10.000
euro)ediridurrelapercentualecheattualmenteèdel20%diricari-
cosulredditoISEE.
Caritasitaliana(2011);CGIL (2011);
IRS (2011),FISH(2012)
Occorredaremaggiorpesoallacomponentepatrimoniale.
Forumfamiglie(2012) Occorredaremaggiorpesoallacomponentepatrimonialeacondi-
zionediaumentarelafranchigiaperlaprimacasa.
Tondani(2006) Proponedisostituirelafranchigiasugliimmobiliconunadetrazione
sullacomponentereddituale(odelmutuocomprensivodegliinte-
ressi)edielevareilpesodellacomponentepatrimonialeal30%.
Proponeinoltrediridurrelafranchigiasulpatrimoniomobiliare.
Bosi,Guerra(2008) Propongono,perragionidiequitàrispettoachistainaffitto,cheal
proprietariodell’abitazionesiapplichiunadeduzionedelvalore
catastaledellacasa(nelcalcolodelvaloredell’immobile).
ProvinciadiBolzanoeregioneValle
d’Aosta
Sonostatiapprovatiatticheriduconoilpesodelpatrimonio.Lapro-
vinciaautonomadiBolzanononconsideralaprimacasamentrela
Valled’Aostaharidottoilpesodelpatrimonionell’ISEEportandola
franchigiaa65.000euro.
RegioneLombardia(sperimentazio-
ne)
LasperimentazionedelFattoreFamigliaLombardoprevedeun
aumentodellafranchigiaedelcoefficientecheredditualizzailpatri-
monio.
CISL(2004),FISH(2012) Proponediaumentarelefranchigierelativeallavalutazionedel
patrimoniomobiliare.
CGIL CISL UIL (2012) Propongonodinonutilizzareleprimacasacomestrumentodisele-
zioneperl’accessoaiservizi.Inoltre,propongonodifissarelafran-
chigiadelpatrimoniomobiliareadunlivellononinferioreai10.000
euro.
Associazionenazionalefamiglie
numerose(2013)
Propongonodiaumentarelafranchigiaperlacasadiproprietàperle
famiglieconpiùdicinquemembri.
Fonte:bibliografia
6 Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2.2/2014
PSS1402.2
ISEE
oltre i quali occorre presumere il dolo da parte
del sottoscrittore (, ).
Nelcomplesso,lamaggiorpartedeglistudio-
si, degli enti e delle organizzazioni sociali che
sono intervenuti nel dibattito hanno suggerito
di ridurre o di eliminare l’importo delle franchi-
gie patrimoniali al fine di attenuare la discrimi-
nazione attualmente presente a sfavore di chi
non possiede alcuna forma di ricchezza.
LE PROPOSTE DI MODIFICA DELLA COMPOSIZIONE
DEL NUCLEO FAMILIARE
Lanormativacontenutanell’art.D.lgs./
stabilivaespressamenteche“lavalutazionedella
situazioneeconomicadelrichiedenteèdetermi-
nata con riferimento alle informazioni relative
al nucleo familiare di appartenenza”. Lo stesso
articolo specificava che “fanno parte del nucleo
familiare i soggetti componenti la famiglia
anagrafica”. Per particolari prestazioni gli enti
erogatori possono assumere come unità di rife-
rimento una composizione del nucleo familiare
estratta nell’ambito dei soggetti componenti la
famiglia anagrafica.
Le stesse norme sull’ prevedevano,
inoltre, l’emanazione di un successivo decreto,
previa intesa con la Conferenza Unificata, che
permettesse a disabili gravi e anziani non auto-
sufficienti di evidenziare il reddito  del solo
assistito, seppur con dei limiti stabiliti dallo
stesso decreto, e per le sole prestazioni socia-
li agevolate assicurate nell’ambito di percorsi
assistenziali integrati di natura sociosanitaria.
Lostessodecreto,dovevaessereadottatoalfine
di favorire la permanenza dell’assistito presso
il nucleo familiare di appartenenza e di eviden-
ziare la situazione economica del solo assistito,
ancheinrelazioneallemodalitàdicontribuzione
al costo della prestazione.
Il decreto attuativo non è mai stato appro-
vato e questo ha prodotto un lungo dibattito,
un ampio contenzioso amministrativo ed una
seriediincertezzeinterpretative.Infatti,sisono
registratineltemponumerosiinterventidiasso-
ciazioni operanti nel settore della disabilità che
ritenevano la norma già precettiva e operativa
e chiedevano quindi di considerare il solo sog-
gettodestinatariodellaprestazionecomenucleo
familiare di riferimento ai fini dell’.
La valutazione della condizione economica
della sola persona assistita e non anche dei suoi
parenti,poneinsostanzaunproblemadiequità
orizzontale tra individui, poiché può far sì che
la stessa contribuzione venga applicata a utenti
che, per il contesto familiare in cui vivono, sono
in condizioni economiche anche molto distanti
tra loro.
Le regioni hanno previsto con larghissima
maggioranza di valutare il reddito dell’assistito
e della sua famiglia considerando anche il red-
dito dei familiari per il pagamento della even-
tuale quota di partecipazione alla spesa per le
strutture residenziali mentre poche l’hanno
invece previsto per gli altri servizi assistenziali
domiciliari e semiresidenziali. Un quota mino-
ritaria ma significativa di regioni pari a circa un
terzo(Calabria,Lazio,Molise,Piemonte,Puglia
eSicilia)hainveceprevistochesiailsoloassisti-
to, se disabile o anziano non autosufficiente, a
pagarelarettaresidenzialeneilimitidellerisor-
se disponibili proprie. A queste regioni si deve
aggiungere anche il Veneto che ha previsto la
stessa disposizione ma solo per i disabili gravi
(cfr. tavola ).
Su questi argomenti si è registrato un signi-
ficativo contenzioso amministrativo che ha
riguardato soprattutto la partecipazione alla
spesa dei disabili fruitori dei servizi assisten-
ziali. Limitandoci agli ultimi  anni le sentenze
relativeallapartecipazioneallaspesadisoggetti
disabili collocati in strutture residenziali sono
stateben(perl’accessoagliservizilesentenze
sonomoltedipiù)einlargamaggioranzahanno
sostenuto la tesi che per la valutazione del red-
dito e per la determinazione delle rette si debba
considerareilsoloredditodell’assistito.Nelcaso
degli anziani collocati in strutture residenziali,
invece, il contenzioso su questi temi è stato ben
più limitato con sole  sentenze. Gli orienta-
menti delle sentenze sono ripartiti equamente
fra l’ipotesi di coinvolgimento economico del
solo assistito o anche della sua famiglia.
La  ritiene che bisognerebbe prevedere
la possibilità di scelta da parte dell’interessato
del trattamento più favorevole, estraendo dal
nucleo standard la condizione economica per-
sonale oppure mantenendo l’ del nucleo
familiare (, ).
LE PROPOSTE DI MODIFICA DELLA SCALA
DI EQUIVALENZA DELL’ISEE
L’attuale scala di equivalenza  si basa per
il numero dei componenti familiari su stime
effettuate con riferimento a dati di oltre ven-
ti anni fa e per quel che riguarda i valori delle
maggiorazionisibasasuparametriprividiogni
evidenza empirica (Cerea, ). Si rammenta
infatti che i parametri riferibili al numero dei
componenti riprendono i risultati delle stime
a suo tempo effettuate da Giuseppe Carbonaro
nel  nell’ambito del Rapporto sulla povertà
TAVOLA4 Lepropostedimodificadellacomposizionedelnucleofamiliare
Soggettiproponenti Qualecomposizionedelnucleofamiliare
Numeroseassociazionidelladisabilità
(ANFFAS,2011;FISH,2011;LEDHA,
2004,GruppoSolidarietà,ecc.)
Ritengonolanormarelativaallavalutazionedelredditodelsolo
assistitosiagiàprecettivaedoperativaechiedonoquindidiconsi-
derareilsolosoggettodestinatariodellaprestazioneaifinidell’ISEE
Regioni:Calabria,Lazio,Molise,
Piemonte,PugliaeSicilia
Hannostabilitochesiavalutatoilredditodelsoloassistito,sedisabi-
leoanzianononautosufficiente,alfinedelpagamentodellaretta
dellestruttureresidenziali.
MaggioranzadelleRegioni:Abruzzo,
FriuliVG,Liguria,Sardegna,Valle
d’Aosta,Veneto,ecc
Hannostabilitodivalutareilredditodelnucleoanagraficoconparti-
colareriferimentoallerettedellestruttureresidenzialiperanziani.
Periservizidomiciliari,inqualchecaso,sivalutasoloilreddito
dell’assistito.
ANCI(2004);Toso(2010) Proponelaconfermadell’ISEEdelnucleofamiliare.
CISL(2004,2011) Bisognerebbeprevederelapossibilitàdisceltadell’interessatodel
trattamentopiùfavorevolefraISEEfamiliareeISEEpersonale.
Welforum(2012) Ritienecheilnucleofamiliarediriferimentopossavariareinrelazio-
neallaprestazione.Nelcasodell’assistenzaresidenzialeilnucleodi
riferimentoèquellofamiliare(enondelsoloassistito).
ForumdelleAssociazionifamiliari
(2012)
Contrastaregliabusiderivantidagenitorinonsposaticheindicano
unadiversaresidenza.
Fonte:bibliografia
Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2.2/2014 7
PSS1402.2
ISEE
dell’epoca mentre tutti gli altri valori descritti-
vi (maggiorazioni della scala) sono il frutto di
congetture che riprendono una lontana speri-
mentazione applicata al diritto allo studio pres-
so l’università di Trento che aveva stabilito in
modo arbitrario tali valori (Cerea, ).
Non a caso, negli anni scorsi, si è parlato di
modificare la scala di equivalenza dell’. Una
nuova ipotesi di scala di equivalenza era conte-
nuta nella bozza di Piano nazionale per la fami-
glia del Ministero delle politiche per la famiglia
()dell’ultimoGovernoBerlusconi.Labozza
diPianosiconcludevaconlapresentazionedella
nuova scala di equivalenza che viene ripresa da
quella utilizzata dal comune di Parma e che nel
linguaggiotecnicohaassuntoladenominazione
di “quoziente Parma” (cfr. tavola ). Il cosiddet-
to “quoziente Parma”, rispetto alla scala 
vigente,miraadaccrescereivalorideiparametri
per le famiglie con un maggior numero di com-
ponenti arrivando a soglie molto vicine a quelle
che caratterizzano le scale di equivalenza dei
Paesi in via di sviluppo (si veda la scala di equi-
valenza utilizzata dallo Sri Lanka nella tavola
) che hanno modelli di consumo e di reddito
molto diversi dai nostri. Ma, aspetto ancora più
importante, l’intervento correttivo proposto
dal Quoziente Parma si basa su una valutazione
politica discrezionale e non su studi scientifi-
ci rigorosi che supportino tale scelta. Nel loro
complesso,lemodificazionideicoefficientidella
scala di equivalenza che il governo Berlusconi
proponeva di adottare non rifletteva il costo
aggiuntivo che l’una o l’altra delle situazioni di
disagio individuate comportavano per il nucleo
familiare, ma sono definite in modo arbitrario
(Guerra, ).
L’Associazione nazionale famiglie numero-
se () () e il Forum delle Associazioni
familiari () chiedono un maggior peso per
i figli. L’ rileva che economie di scala in
presenza di più componenti non permettano
risparmi molto superiori al  perché alcune
spese come quelle mediche e dell’istruzione dei
figlisonoindivisibili.Secondol’per“man-
tenere inalterato il livello di vita di ogni compo-
nente, la scala di equivalenza dovrebbe valutar
i figli, riconoscendo loro un parametro pari a
, a figlio.” Non viene specificata la fonte di
tale proposta quantitativa se non che la stessa
si avvicina al quoziente familiare alla francese,
al quoziente Parma oggi annullato e al Fattore
famiglia del Forum (, ). Il Forum delle
Associazioni familiari (), sempre su questa
linea, rileva che la scala di equivalenza attuale e
quellapropostadallaipotesidiriformanonvalu-
tainmodorealisticol’effettivoimpattodelcosto
deifiglimanmanocheilloronumerocresce:una
indagine condotta su un campione di ventimila
famigliesudati,afferma,evidenziacomeil
primofigliodaaannicostamediamente,
volteilcostodiunadulto,,ilsecondo,,il
terzo figlio e così via (Forum famiglie, ).
Tangorra(),inoltre,valutacomediscuti-
bililemaggiorazioniprevistedallascaladiequi-
valenza,lacuilogicaèquelladivolerriservareun
trattamentodifavoreanucleiconpersonedisa-
bili (maggiorazione pari a ,) o a single parent
(,)maicuiobiettivipotrebberoesseremeglio
perseguiti per altra via.
Chiscrivehagiàavutomododirilevarechein
questiultimiventiannisonocambiatiiredditie
leabitudinidispesadellefamiglieitalianepercui
l’attualescaladiequivalenzapotrebbenonesse-
re più rappresentativa dei valori e delle econo-
miediscalarealizzabiliall’internodellafamiglia.
Tuttoquestoportaadaffermarel’opportunitàdi
un lavoro di aggiornamento dei parametri indi-
viduatiperladefinizionedellascaladiequivalen-
za. Un lavoro rigoroso e oggettivo che metta in
condizione il decisore politico di approvare una
scala di equivalenza davvero rappresentativa
deiconsumiessenzialifamiliariinrelazionealla
diversa composizione delle famiglie stesse. Per
evitare distorsioni e iniquità la scelta della scala
TAVOLA5 Confrontofradiversescalediequivalenza
Componenti
ISEE Proposta
Governo
Berlusconi
(bozzaPiano
Famiglia)
Quoziente
Parma
OECD USA
(Orshansky)
UK
(CSO/DSS)
SriLanka
(Deaton)
1 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
2 1,57 1,60 1,57 1,70 1,26 1,52 1,87
3 2,04 2,20 2,17 2,20 1,51 1,93 2,69
4 2,46 2,80 2,87 2,70 1,89 2,30 3,48
5 2,85 3,60 3,64 3,20 2,23 2,63 4,26
6 3,20 4,40 4,44
7 3,55 5,20 5,24
8 3,90 6,00 6,04
MaggiorazioniISEE:
0,35perogniulteriorecomponente;
0,2incasodipresenzadifigliminoriediunsologenitore;
0,5incasodipresenzadidisabilegrave;
0,2pernucleiconfiglidoveentrambiigenitorilavorano.
MaggiorazionibozzaPianoFamiglia
delgovernoBerlusconi:
0,60perogniadultoinpiù;
0,8perognifiglioacaricofinoa26anni;
1,2incasodipresenzadidisabilegrave;
1,0incasodivedovanza
0,4inpresenzadimonogenitorialità.
Fonte: Cerea () modificato.
TAVOLA6 Lepropostedimodificadellascaladiequivalenza
Soggettiproponenti Qualescaladiequivalenza
MinisterodellaFamigliadelGoverno
Berlusconi(2011)
LabozzadiPianonazionaleperlafamigliaproponevaunanuova
ipotesidiscaladiequivalenzaperchél’attualeèsottostimataeque-
stopuòprovocaresituazionidiiniquitàsoprattuttoperfamigliecon
tanticomponentieancheinpresenzadisituazionididisabilitàenon
autosufficienza.
RegioneLombardia
(sperimentazione)
Lascaladiequivalenzaadottataassegnaunmaggiorpesoallefami-
glienumeroseedimaggiorfragilità.
Caritasitaliana(2011);CISL(2011) Occorredaremaggiorrilievoallanumerositàdelnucleofamiliare
(attraversostudirigorosi).
Associazionenazionalefamiglie
numerose(2013);Forumdelle
Associazionifamiliari(2012)
Proponeunascaladiequivalenzachediamaggiorpesoaifigli.In
particolarel’Anfnproponeunparametroparia0,785afiglio.
FISH(2012) Aumentareiparametrirelativiallepersonedisabiliononautosuffi-
cienti;anzianisolioincoppia;famigliemononuclearispeciese
anzianiodisabili.Valorizzareinoltreillavorodicura.
Bosi,Guerra(2008) PropongonodiadottarelascalaOCSE(perladoteperifigli).
Cerea(2011),Pesaresi(2012) Proponelarevisionedellascaladiequivalenzaaggiornandoipara-
metrisullabasediunarigorosaricercascientifica.
Tangorra(2008) Valutacomediscutibililemaggiorazioniprevistedallascaladiequi-
valenzaperchéperseguonoobiettivimeglioperseguibiliperaltravia.
Welforum(2012) Rimodularelascaladiequivalenzadandoaiminoriunpesopiùbas-
sorispettoagliadulti.
Fonte:bibliografia
Note
1 Il Piano nazionale per
la famiglia è stato poi
approvato dal Gover-
no Monti nel  ma
senza questa parte sulle
modifiche da apportare
alla scala di equivalenza
dell’.
2 Cancellato dall’attuale
Giunta Pizzarotti.
8 Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2.2/2014
PSS1402.2
ISEE
diequivalenzanonpuòesserepolitica;deveesse-
reunasceltatecnicabasatasuimodellidiconsu-
mo e di reddito delle famiglie italiane in relazio-
neallalorocomposizione(numerocomponenti,
disabili,ecc.).Sarebbepertantoutileunprocesso
dianalisiedipropostaperarrivareinmodorigo-
rosoall’aggiornamentodellascaladiequivalenza
dell’ (Cerea, ; Pesaresi, ).
Nelcomplesso,tuttiisoggettichesonointer-
venutineldibattitohannorichiestounamodifi-
cadellascaladiequivalenzaedellerelativemag-
giorazioni.Alcunihannorichiestodiprivilegiare
lefamiglienumerose,altrilefamigliecondisabili
oconnonautosufficientiealtriancoraunarevi-
sione della scala fondata non su orientamenti
politici ma su rigorosi studi scientifici davvero
rappresentativideidiversistilidiconsumodelle
famiglie (cfr. tavola ).
LE ALTRE PROPOSTE
Alcuni, inoltre, hanno richiesto controlli più
efficacisulledichiarazionideicittadini.Ancheil
Ministerodellavoroharilevatounafortediscre-
panza ( delle dichiarazioni) anche fra i red-
diti dei più poveri che usufruiscono della social
cardelepresentatedallestessepersoneper
altri servizi. Infatti, i controlli sulla veridicità
dei dati rilevati a fini , tutti auto dichiarati,
non sono sistematici. Dai dati di monitoraggio
dell’indicatore sembrerebbe emergere una sot-
todichiarazionesiadelreddito(ancherispettoal
reddito)siadelpatrimonio,specialmente
mobiliare (oltre l’ delle dichiarazioni pre-
sentaunpatrimoniomobiliarenulloesolopoco
più del  delle dichiarazioni presenta un valo-
re superiore alla franchigia di circa . euro)
Ciòcomportal’indebitafruizionediprestazioni
e agevolazioni da parte di alcuni cittadini a sca-
pitodialtrimaggiormentebisognosi(Ministero
del lavoro e delle politiche sociali, ).
Welforum()proponealgovernodiassu-
mere il nuovo  come componente struttu-
rale del sistema generale dei  che impegna i
diversilivellidigovernoperlefunzioniepresta-
zioni assistenziali.
L’ () recentemente ha chiesto
di eliminare dal testo di legge ogni riferimento
che possa permettere alle regioni di modificare
l’.Secondol’,infatti,l’,inquan-
to livello essenziale delle prestazioni, non può
essere derogato dalla legislazione regionale e
che quindi ogni competenza regionale in mate-
rianonpuòdiscostarsidallivellogiàindividuato
se non attraverso l’introduzione di condizioni
migliorative per il cittadino beneficiario delle
prestazioni.
CONCLUSIONI
Questo dibattito ha portato all’approvazione
dell’art.  della Legge  dicembre , n. 
(nota come manovra Salva-Italia) dove viene
prevista una delega per un successivo decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri per la
riformadell’esuccessivamenteall’adozione
del//n.recanteil“Regolamen-
toconcernentelamodalitàdideterminazioneei
campidiapplicazionedell’Indicatoredellasitua-
zione economica equivalente ()”.
Il nuovo Decreto sull’ cerca di dare una
rispostaallagranpartedeglielementicriticirac-
coltiinquestiannienonsolodiquelliprevalenti
ed in questo senso il nuovo testo costituisce un
indubbio passo avanti nella capacità di espri-
mere selettività ed equità nel nuovo strumento
di valutazione dei redditi. Come sempre, però,
sarà l’effettiva sperimentazione del nuovo 
a dirci se tali promesse saranno confermate o se
saranno necessari ulteriori aggiustamenti allo
strumento.
Bibliografia
, “Criticità nell’utilizzare l’ nei servizi socio-
assistenziali: una valutazione dei Comuni”, dattilo-
scritto, giugno 
, “Bozza di delega per la riforma fiscale e assi-
stenziale: prime analisi e commenti”, , www.
anffas.livorno.it/files/bozza_delega_riforma_
fiscale.pdf
, “Mozione sull’ dell’Assemblea
nazionale  -//”, , www.
anffas.net/download.asp/file=MOZIONE_
RIFORMA_BOZZA_DECRETO_ISEE_ANFFAS_
GIUGNO_.pdf
Associazione nazionale famiglie numerose (),
“Nuovo , per le famiglie numerose si stava
meglio quando si stava peggio”, //, www.
famiglienumerose.org/news.php?idnews=
Baldini M., Toso S., “L’efficacia selettiva dell’”, in
Baldini M., Bosi P., Matteuzzi M., Toso S. (a cura
di), Selettivitàeassistenzasociale, Franco Angeli,
Milano, 
Bosi P., Guerra M. C., “Imposta personale, dote per i
figli e strumenti di means testing”, in Librobianco
sull’Impostasulredditodellepersonefisicheeilsoste-
gnoallefamiglie, Ministero dell’economia e delle
finanze, 
Cappellini E., Maitino M. L., Sciclone N., “L’ come
strumento di equità nel welfare locale”, Prospettive
SocialieSanitarie, –, 
Caritas Italiana, Audizione in Commissione Affari So-
ciali della Camera dei Deputati sul Disegno di legge
“Delega al governo per la riforma fiscale e assisten-
ziale”, //
Cerea G., “Le scale di equivalenza e il loro impiego per
le politiche sociali”, ProspettiveSociali eSanitarie,
–, 
, “Nota sull’art. della legge delega per la riforma
fiscale e assistenziale”, , www.sossanita.it/
PrimoPiano/Sulladelegafiscale
eassistenziale-.pdf
,  ,, -, -,  Pensionati,
“Osservazioni sulla bozza contenente la proposta
di modifica dell’”, //, www.cgil.it/
Archivio/politiche-economiche/Nota_unitaria_
_giugno.pdf
, “Universalismo e selettività nel welfare: per una
corretta gestione dell’indicatore della situazione
economica equivalente”, , www.cisl.it/sito-
sociali.nsf/bbfbacebea
f/dcefddecfbf/FILE/
documentodiorientamento.pdf
Federazione italiana per il superamento dell’handicap
(), Audizione in Commissione Affari Sociali
della Camera dei Deputati sul Disegno di legge
“Delega al governo per la riforma fiscale e assisten-
ziale”, //, www.fishonlus.it/files///
FISH_audizione_delega_fiscale_assistenziale.pdf
Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2.2/2014 9
PSS1402.2
ISEE
Federazione italiana per il superamento dell’handicap
(), “Considerazioni sulla revisione dello stru-
mento dell’indicatore della situazione economica
equivalente () e dei suoi ambiti di applicazio-
ne”, marzo , www.fishonlus.it/files///
FISH_considerazioni_revisione_Isee.pdf
Forum delle Associazioni familiari, “Una proposta
di revisione dell’ per migliorare l’equità della
misura dei carichi familiari”, giugno , www.
forumfamiglie.org/
Guerra M. C., “Indicatori, un rischio le declinazioni lo-
cali”, Guidaaglientilocali, , 
Istituto per la ricerca sociale, Disegniamoilwelfaredi
domani, Milano,  settembre 
Lega per i diritti delle persone con disabilità
(), “Concorso alla spesa dei servizi
sociosanitari e socio-assistenziali in regione
Lombardia. La posizione della ”,
, www.ledha.it/CallegatiCLED_t_
documentiCCFILE_Documento.pdf
Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Rap-
porto, Roma, , www.lavoro.gov.
it/md/AreaSociale/Inclusione/Documents/
Rapporto.pdf
Mesini D., “L’accesso alle prestazioni sociale: qualche
riflessione su  e dintorni”, ProspettiveSocialie
Sanitarie, -, 
Motta M., “Le criticità dell’”, ProspettiveSocialie
Sanitarie, –, 
Pesaresi F., “La ripartizione della spesa nelle ”, in
 (a cura di), L’assistenzaaglianzianinonautosuf-
ficienti–terzorapporto, Maggioli, Santarcange-
lo di Romagna, 
Pesaresi F., “La riforma dell’”, in Forum Terzo set-
tore (a cura di Gori C.), Qualefuturoperilwelfare?, I
Quaderni del Forum, Roma, 
Ranci Ortigosa E., Mesini D., “L’: strumento utile
ma da riformare”, ProspettiveSocialieSanitarie,
–, 
Ricci L., “L’”, in Gori C. (a cura di), Lariformadei
servizisocialiinItalia, Carocci, Roma, 
Tondani D., “Una proposta di modifica dell’indicatore
della situazione economica equivalente ()”,
Università di Parma, WP, , 
Toso S., “L’ alla prova dei fatti: uno strumento irri-
nunciabile, ma da riformare”, in Guerzoni L. (a cura
di), Lepolitichedisostegnoallefamiglieconfigli, Il
Mulino, Bologna, 
Toso S., “L’”, in Gori C. (a cura di), Ilsistemadipro-
tezioneecuradellepersonenonautosufficienti, Mini-
stero del lavoro e delle politiche sociali, , www.
lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/AACC-BF--
ECB-CCDFF//RicercaIRSsullanonautosu
fficienzaott.pdf
Tangorra R., “L’: una riforma incompiuta”, in Guer-
zoni L. (a cura di), Lariformadelwelfare, Il Mulino,
Bologna, 
Welforum, “Laboratorio , Considerazioni a parti-
re dall’art., legge n. /”, aprile , www.
welforum.it

GiordanoCotichelli
DISUGUAGLIANZE NELLA SALUTE
E PROFESSIONE INFERMIERISTICA
Risorseecriticitàperl’equitàdelsistemasanitario
FrancoAngeli,Milano,
Iltestoprendeinconsiderazioneilruolodellaprofessioneinfermieri-
sticanellafaseattualeattraversatadaprofondicambiamentisocio-
economici.
Illavorosidivideindueparti.Nellaprimavengonopresiinesamei
sistemidiwelfare:modelli,evoluzioneecriticitàdell’organizzazione
dell’offertasanitaria.Iltemadelledisuguaglianzedellasaluteviene
presentatoapartiredalBeveridgeReportfinoaigiorninostri,alfine
dicontestualizzarelaquestionedell’equitàinsanità,ricercarnedefi-
nizioni,espressioni,ricaduteepossibiliimplicazioniperleprofessionisanitarie.Nellaseconda
partesientranellavorodiricercadivisofraanalisidellaletteraturaericercaetnografica,con
l’obiettivodiconoscerelapercezionedegliinfermieridelleiniquitàpresentinellasalute.
Capireevalutareilsapereinfermieristicointemadidisuguaglianzedellasalutesignificacon-
siderareinprimoluogoladimensionevalorialedellaprofessione,presenteneicodicideonto-
logiciprodottialivellointernazionaleeitaliano.Aquesteriflessionisièunitolostudiosul
campo,dovesiècercatalapresenzadiunachiavediletturaprofessionaledeibisogniassisten-
zialicheprendesseinconsiderazioneleproblematicheditiposocio-economico.Latestimo-
nianzadell’esperienzadialcuniinfermieriintervistatiinambitilavorativiterritoriali,olegata
associazionismoprofessionale,hacostruitounpercorsonarrativoindividualeecollettivo,fun-
zionalealladefinizionemiglioredell’oggettodellostudio.
Ilquadrofinaleharestituitoutilielementidiriflessioneincuiappareunasoggettivitàinfer-
mieristicaqualevalidostrumentoinfierinellalottaalledisuguaglianzenellasalute.
T.E.Arnkil,J.Sikkula
METODI DIALOGICI NEL LAVORO DI RETE
Erickson,Trento,
Tuttelepersonenasconoesimuovonoall’internodirelazioni,esonoquesterelazioniche
organizzanolavitaelapsichediogniuomo:partendodaquestosemplice–manient’affatto
banalenéscontato–presupposto,gliautoridelvolumetentano difocalizzarsisuciòchei
professionistidellarelazionediaiutocondividonoconlerelazioniquotidiane,individuando
questabasecomunenelprincipiodialogico.Assumendoladialogicitànoncomeunmetodoin
sensostrettomacomeunatteggiamento,unadisposizioneversol’Altrofondatasullarecipro-
cità,sullaparitàesulriconoscimentodellapolifoniaedell’intersoggettività,vengonodescrit-
teepromosselepraticherelazionalideiDialoghiApertiedeiDialoghisulFuturo,sperimentate
consuccessoincontestidiversi,dallapsicoterapiadigruppoaiServizisocialiealladidattica.
Ditaliapprocciilvolumefornisceunadettagliataseriediesempipraticiesuggerimentimeto-
dologiciperchéchiunqueoperinelcampodelleprofessionirelazionali–chesitrattidipsico-
terapeuti,operatorisociali,educatori,insegnantioricercatori–possaconfacilitàedefficacia
applicarlinelpropriolavoro,eperchéilsistemadiwelfareoccidentalepossadavvero,inun
futuroprossimo,diventarecosìcomeisoggettichetutelaerappresenta:inter-relazionale,
dialogico,responsivo.
C.Bruni,G.Devastato,E.Nocifora,
SERVIZIO SOCIALE E CRISI DELWELFARE
Maggioli,SantarcangelodiRomagna,
NellafasestoricacheilPaeseattraversaèsemprepiùevidenteladivaricazionefraibisognidei
cittadini,chesonocrescentiemutevoli,elerisorse,semprepiùscarse,chevengonoaccanto-
nateperlaspesasociale.Lacrisihacreatounasituazionedeltuttonuova,incuilalimitatezza
dellerisorseètaledarenderenecessariounripensamentoprofondodelsistemadiwelfare.La
scarsitàdirisorseimpone,infatti,diripensarecompletamentesiailsistemadelleprioritàsiai
modellidigestione,dalleregolediaccessoaiservizisinoaimodellidilegittimazionedegli
interventi.Inaltriterminiilsistemadiprotezionesocialedairischiedallascarsitànonva
smantellato,mavariqualificatoprofondamenteapartiredalmeccanismodigiustificazionee
dilegittimazionecheèall’originedellesuediverseformediintervento.Isistemidiwelfare
produconocoesionesocialeeintegrazione;perquestobisogna,soprattuttoinquestafasedi
crisi,farelesceltepiùopportuneperprodurreequitàegiustiziasociale.

Más contenido relacionado

La actualidad más candente

Rsa, costi e tariffe. Libro di Franco Pesaresi
Rsa, costi e tariffe. Libro di Franco PesaresiRsa, costi e tariffe. Libro di Franco Pesaresi
Rsa, costi e tariffe. Libro di Franco PesaresiFranco Pesaresi
 
Anziani e non autosufficienza: scenari evolutivi
Anziani e non autosufficienza: scenari evolutiviAnziani e non autosufficienza: scenari evolutivi
Anziani e non autosufficienza: scenari evolutiviFranco Pesaresi
 
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativiCure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativiFranco Pesaresi
 
COME SUPERARE GLI OSTACOLI DELL'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
COME SUPERARE GLI OSTACOLI DELL'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIACOME SUPERARE GLI OSTACOLI DELL'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
COME SUPERARE GLI OSTACOLI DELL'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIAFranco Pesaresi
 
Reddito di cittadinanza: un primo bilancio
Reddito di cittadinanza: un primo bilancioReddito di cittadinanza: un primo bilancio
Reddito di cittadinanza: un primo bilancioFranco Pesaresi
 
LE POLITICHE SOCIALI NEL DECRETO LEGGE 18/2020 (Cura Italia)
LE POLITICHE SOCIALI NEL DECRETO LEGGE 18/2020 (Cura Italia)LE POLITICHE SOCIALI NEL DECRETO LEGGE 18/2020 (Cura Italia)
LE POLITICHE SOCIALI NEL DECRETO LEGGE 18/2020 (Cura Italia)Franco Pesaresi
 
PIANO NAZIONALE DOMICILIARITA' INTEGRATA
PIANO NAZIONALE DOMICILIARITA' INTEGRATAPIANO NAZIONALE DOMICILIARITA' INTEGRATA
PIANO NAZIONALE DOMICILIARITA' INTEGRATAFranco Pesaresi
 
La sanità rischia la privatizzazione?
La sanità rischia la privatizzazione?La sanità rischia la privatizzazione?
La sanità rischia la privatizzazione?Franco Pesaresi
 
Costruire il futuro dell’assistenza agli anziani non autosufficienti
Costruire il futuro dell’assistenza agli anziani non autosufficienti Costruire il futuro dell’assistenza agli anziani non autosufficienti
Costruire il futuro dell’assistenza agli anziani non autosufficienti Franco Pesaresi
 
G. Rivellini - Conseguenze sociali della recente evoluzione demografica in Li...
G. Rivellini - Conseguenze sociali della recente evoluzione demografica in Li...G. Rivellini - Conseguenze sociali della recente evoluzione demografica in Li...
G. Rivellini - Conseguenze sociali della recente evoluzione demografica in Li...Istituto nazionale di statistica
 
ISTITUZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI ASSISTENZA ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI
ISTITUZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI ASSISTENZA ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTIISTITUZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI ASSISTENZA ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI
ISTITUZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI ASSISTENZA ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTIFranco Pesaresi
 
APPROVATA LA LEGGE DELEGA SULLA DISABILITA' (1° parte)
APPROVATA LA LEGGE DELEGA SULLA DISABILITA' (1° parte)APPROVATA LA LEGGE DELEGA SULLA DISABILITA' (1° parte)
APPROVATA LA LEGGE DELEGA SULLA DISABILITA' (1° parte)Franco Pesaresi
 
Gli uni per gli altri. I servizi per gli anziani a Brescia
Gli uni per gli altri. I servizi per gli anziani a BresciaGli uni per gli altri. I servizi per gli anziani a Brescia
Gli uni per gli altri. I servizi per gli anziani a BresciaBSdelNOI
 
IL SETTORE SOCIALE NEL PNRR
IL SETTORE SOCIALE NEL PNRRIL SETTORE SOCIALE NEL PNRR
IL SETTORE SOCIALE NEL PNRRFranco Pesaresi
 
Partecipazione del volontariato marchigiano nella sanità
Partecipazione del volontariato marchigiano nella sanitàPartecipazione del volontariato marchigiano nella sanità
Partecipazione del volontariato marchigiano nella sanitàFranco Pesaresi
 
COSA PREVEDE IL PNRR PER L'ASSISTENZA DOMICILIARE
COSA PREVEDE IL PNRR PER L'ASSISTENZA DOMICILIARECOSA PREVEDE IL PNRR PER L'ASSISTENZA DOMICILIARE
COSA PREVEDE IL PNRR PER L'ASSISTENZA DOMICILIAREFranco Pesaresi
 
I centri diurni per anziani: organizzazione e prospettive
I centri diurni per anziani: organizzazione e prospettiveI centri diurni per anziani: organizzazione e prospettive
I centri diurni per anziani: organizzazione e prospettiveFranco Pesaresi
 
Piano nazionale non autosufficienza: un giudizio ambivalente in attesa della ...
Piano nazionale non autosufficienza: un giudizio ambivalente in attesa della ...Piano nazionale non autosufficienza: un giudizio ambivalente in attesa della ...
Piano nazionale non autosufficienza: un giudizio ambivalente in attesa della ...Franco Pesaresi
 
Programmazione degli interventi di contrasto alla povertà
Programmazione degli interventi di contrasto alla povertàProgrammazione degli interventi di contrasto alla povertà
Programmazione degli interventi di contrasto alla povertàFranco Pesaresi
 
Le cure domiciliari per anziani in Italia
Le cure domiciliari per anziani in ItaliaLe cure domiciliari per anziani in Italia
Le cure domiciliari per anziani in ItaliaFranco Pesaresi
 

La actualidad más candente (20)

Rsa, costi e tariffe. Libro di Franco Pesaresi
Rsa, costi e tariffe. Libro di Franco PesaresiRsa, costi e tariffe. Libro di Franco Pesaresi
Rsa, costi e tariffe. Libro di Franco Pesaresi
 
Anziani e non autosufficienza: scenari evolutivi
Anziani e non autosufficienza: scenari evolutiviAnziani e non autosufficienza: scenari evolutivi
Anziani e non autosufficienza: scenari evolutivi
 
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativiCure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
 
COME SUPERARE GLI OSTACOLI DELL'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
COME SUPERARE GLI OSTACOLI DELL'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIACOME SUPERARE GLI OSTACOLI DELL'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
COME SUPERARE GLI OSTACOLI DELL'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
 
Reddito di cittadinanza: un primo bilancio
Reddito di cittadinanza: un primo bilancioReddito di cittadinanza: un primo bilancio
Reddito di cittadinanza: un primo bilancio
 
LE POLITICHE SOCIALI NEL DECRETO LEGGE 18/2020 (Cura Italia)
LE POLITICHE SOCIALI NEL DECRETO LEGGE 18/2020 (Cura Italia)LE POLITICHE SOCIALI NEL DECRETO LEGGE 18/2020 (Cura Italia)
LE POLITICHE SOCIALI NEL DECRETO LEGGE 18/2020 (Cura Italia)
 
PIANO NAZIONALE DOMICILIARITA' INTEGRATA
PIANO NAZIONALE DOMICILIARITA' INTEGRATAPIANO NAZIONALE DOMICILIARITA' INTEGRATA
PIANO NAZIONALE DOMICILIARITA' INTEGRATA
 
La sanità rischia la privatizzazione?
La sanità rischia la privatizzazione?La sanità rischia la privatizzazione?
La sanità rischia la privatizzazione?
 
Costruire il futuro dell’assistenza agli anziani non autosufficienti
Costruire il futuro dell’assistenza agli anziani non autosufficienti Costruire il futuro dell’assistenza agli anziani non autosufficienti
Costruire il futuro dell’assistenza agli anziani non autosufficienti
 
G. Rivellini - Conseguenze sociali della recente evoluzione demografica in Li...
G. Rivellini - Conseguenze sociali della recente evoluzione demografica in Li...G. Rivellini - Conseguenze sociali della recente evoluzione demografica in Li...
G. Rivellini - Conseguenze sociali della recente evoluzione demografica in Li...
 
ISTITUZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI ASSISTENZA ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI
ISTITUZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI ASSISTENZA ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTIISTITUZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI ASSISTENZA ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI
ISTITUZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI ASSISTENZA ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI
 
APPROVATA LA LEGGE DELEGA SULLA DISABILITA' (1° parte)
APPROVATA LA LEGGE DELEGA SULLA DISABILITA' (1° parte)APPROVATA LA LEGGE DELEGA SULLA DISABILITA' (1° parte)
APPROVATA LA LEGGE DELEGA SULLA DISABILITA' (1° parte)
 
Gli uni per gli altri. I servizi per gli anziani a Brescia
Gli uni per gli altri. I servizi per gli anziani a BresciaGli uni per gli altri. I servizi per gli anziani a Brescia
Gli uni per gli altri. I servizi per gli anziani a Brescia
 
IL SETTORE SOCIALE NEL PNRR
IL SETTORE SOCIALE NEL PNRRIL SETTORE SOCIALE NEL PNRR
IL SETTORE SOCIALE NEL PNRR
 
Partecipazione del volontariato marchigiano nella sanità
Partecipazione del volontariato marchigiano nella sanitàPartecipazione del volontariato marchigiano nella sanità
Partecipazione del volontariato marchigiano nella sanità
 
COSA PREVEDE IL PNRR PER L'ASSISTENZA DOMICILIARE
COSA PREVEDE IL PNRR PER L'ASSISTENZA DOMICILIARECOSA PREVEDE IL PNRR PER L'ASSISTENZA DOMICILIARE
COSA PREVEDE IL PNRR PER L'ASSISTENZA DOMICILIARE
 
I centri diurni per anziani: organizzazione e prospettive
I centri diurni per anziani: organizzazione e prospettiveI centri diurni per anziani: organizzazione e prospettive
I centri diurni per anziani: organizzazione e prospettive
 
Piano nazionale non autosufficienza: un giudizio ambivalente in attesa della ...
Piano nazionale non autosufficienza: un giudizio ambivalente in attesa della ...Piano nazionale non autosufficienza: un giudizio ambivalente in attesa della ...
Piano nazionale non autosufficienza: un giudizio ambivalente in attesa della ...
 
Programmazione degli interventi di contrasto alla povertà
Programmazione degli interventi di contrasto alla povertàProgrammazione degli interventi di contrasto alla povertà
Programmazione degli interventi di contrasto alla povertà
 
Le cure domiciliari per anziani in Italia
Le cure domiciliari per anziani in ItaliaLe cure domiciliari per anziani in Italia
Le cure domiciliari per anziani in Italia
 

Similar a IL DIBATTITO CHE HA PORTATO AL NUOVO ISEE

Welfare Aziendale Rassegna Stampa Welfare Company
Welfare Aziendale Rassegna Stampa Welfare CompanyWelfare Aziendale Rassegna Stampa Welfare Company
Welfare Aziendale Rassegna Stampa Welfare Companywelfarecompany
 
Def documento cgil_cisl_uil_seg_unitarie-1
Def documento cgil_cisl_uil_seg_unitarie-1Def documento cgil_cisl_uil_seg_unitarie-1
Def documento cgil_cisl_uil_seg_unitarie-1Fabio Bolo
 
Luca Beltrametti
Luca BeltramettiLuca Beltrametti
Luca BeltramettiAESP AESP
 
Gli effetti della revisione dell'ISEE
Gli effetti della revisione dell'ISEEGli effetti della revisione dell'ISEE
Gli effetti della revisione dell'ISEEFranco Pesaresi
 
Welfare Aziendale: Il quadro normativo dopo le Leggi di Stabilità (2016 e 2017)
Welfare Aziendale: Il quadro normativo dopo le Leggi di Stabilità (2016 e 2017)Welfare Aziendale: Il quadro normativo dopo le Leggi di Stabilità (2016 e 2017)
Welfare Aziendale: Il quadro normativo dopo le Leggi di Stabilità (2016 e 2017)ShapeMe
 
e-Book - La sanità integrativa - Una guida alla sua creazione e diffusione
e-Book - La sanità integrativa - Una guida alla sua creazione e diffusionee-Book - La sanità integrativa - Una guida alla sua creazione e diffusione
e-Book - La sanità integrativa - Una guida alla sua creazione e diffusioneAssociazione Europa2020
 
ISEE E STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: PROPOSTE PER UN NUOVO REGOLAMENTO
ISEE E STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: PROPOSTE PER UN NUOVO REGOLAMENTOISEE E STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: PROPOSTE PER UN NUOVO REGOLAMENTO
ISEE E STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: PROPOSTE PER UN NUOVO REGOLAMENTOFranco Pesaresi
 
Il lavoro nella Riforma del Terzo Settore - Alcuni spunti
Il lavoro nella Riforma del Terzo Settore - Alcuni spuntiIl lavoro nella Riforma del Terzo Settore - Alcuni spunti
Il lavoro nella Riforma del Terzo Settore - Alcuni spuntiUneba
 
SIA - Sostegno di Inclusione Attiva
SIA - Sostegno di Inclusione AttivaSIA - Sostegno di Inclusione Attiva
SIA - Sostegno di Inclusione AttivaLavoce.info
 
Delega al Governo per la riforma del sistema pensionistico e principi di racc...
Delega al Governo per la riforma del sistema pensionistico e principi di racc...Delega al Governo per la riforma del sistema pensionistico e principi di racc...
Delega al Governo per la riforma del sistema pensionistico e principi di racc...Nicola_C_Salerno
 
Il rapporto sull'ISEE - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Il rapporto sull'ISEE - Ministero del Lavoro e delle Politiche SocialiIl rapporto sull'ISEE - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Il rapporto sull'ISEE - Ministero del Lavoro e delle Politiche SocialiClaudio Goatelli
 
Proposte Gruppo Per l'Italia per "Un patto di coalizione" - Antonio De Poli
Proposte Gruppo Per l'Italia per "Un patto di coalizione" - Antonio De Poli Proposte Gruppo Per l'Italia per "Un patto di coalizione" - Antonio De Poli
Proposte Gruppo Per l'Italia per "Un patto di coalizione" - Antonio De Poli Antonio De Poli
 
La suddivisione della spesa tra utenti e servizi
La suddivisione della spesa tra utenti e serviziLa suddivisione della spesa tra utenti e servizi
La suddivisione della spesa tra utenti e serviziFranco Pesaresi
 
Come sopravvivere all'ISEE! Con logica.
Come sopravvivere all'ISEE! Con logica.Come sopravvivere all'ISEE! Con logica.
Come sopravvivere all'ISEE! Con logica.Claudio Goatelli
 
Appello al Governo: patto per le persone non autosufficienti (NNA)
Appello al Governo: patto per le persone non autosufficienti (NNA)Appello al Governo: patto per le persone non autosufficienti (NNA)
Appello al Governo: patto per le persone non autosufficienti (NNA)Franco Pesaresi
 
DIECI REGOLE PER L'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
DIECI REGOLE PER L'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIADIECI REGOLE PER L'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
DIECI REGOLE PER L'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIAFranco Pesaresi
 
Bilancio di genere 2013
Bilancio di  genere 2013Bilancio di  genere 2013
Bilancio di genere 2013Comune Udine
 

Similar a IL DIBATTITO CHE HA PORTATO AL NUOVO ISEE (20)

La riforma dell’ISEE
La riforma dell’ISEELa riforma dell’ISEE
La riforma dell’ISEE
 
Welfare Aziendale Rassegna Stampa Welfare Company
Welfare Aziendale Rassegna Stampa Welfare CompanyWelfare Aziendale Rassegna Stampa Welfare Company
Welfare Aziendale Rassegna Stampa Welfare Company
 
Def documento cgil_cisl_uil_seg_unitarie-1
Def documento cgil_cisl_uil_seg_unitarie-1Def documento cgil_cisl_uil_seg_unitarie-1
Def documento cgil_cisl_uil_seg_unitarie-1
 
Luca Beltrametti
Luca BeltramettiLuca Beltrametti
Luca Beltrametti
 
Gli effetti della revisione dell'ISEE
Gli effetti della revisione dell'ISEEGli effetti della revisione dell'ISEE
Gli effetti della revisione dell'ISEE
 
Welfare Aziendale: Il quadro normativo dopo le Leggi di Stabilità (2016 e 2017)
Welfare Aziendale: Il quadro normativo dopo le Leggi di Stabilità (2016 e 2017)Welfare Aziendale: Il quadro normativo dopo le Leggi di Stabilità (2016 e 2017)
Welfare Aziendale: Il quadro normativo dopo le Leggi di Stabilità (2016 e 2017)
 
e-Book - La sanità integrativa - Una guida alla sua creazione e diffusione
e-Book - La sanità integrativa - Una guida alla sua creazione e diffusionee-Book - La sanità integrativa - Una guida alla sua creazione e diffusione
e-Book - La sanità integrativa - Una guida alla sua creazione e diffusione
 
ISEE E STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: PROPOSTE PER UN NUOVO REGOLAMENTO
ISEE E STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: PROPOSTE PER UN NUOVO REGOLAMENTOISEE E STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: PROPOSTE PER UN NUOVO REGOLAMENTO
ISEE E STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: PROPOSTE PER UN NUOVO REGOLAMENTO
 
Il lavoro nella Riforma del Terzo Settore - Alcuni spunti
Il lavoro nella Riforma del Terzo Settore - Alcuni spuntiIl lavoro nella Riforma del Terzo Settore - Alcuni spunti
Il lavoro nella Riforma del Terzo Settore - Alcuni spunti
 
Adapt 23383grandi 2013_38
Adapt 23383grandi 2013_38Adapt 23383grandi 2013_38
Adapt 23383grandi 2013_38
 
SIA - Sostegno di Inclusione Attiva
SIA - Sostegno di Inclusione AttivaSIA - Sostegno di Inclusione Attiva
SIA - Sostegno di Inclusione Attiva
 
Delega al Governo per la riforma del sistema pensionistico e principi di racc...
Delega al Governo per la riforma del sistema pensionistico e principi di racc...Delega al Governo per la riforma del sistema pensionistico e principi di racc...
Delega al Governo per la riforma del sistema pensionistico e principi di racc...
 
Il rapporto sull'ISEE - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Il rapporto sull'ISEE - Ministero del Lavoro e delle Politiche SocialiIl rapporto sull'ISEE - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Il rapporto sull'ISEE - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
 
Proposte Gruppo Per l'Italia per "Un patto di coalizione" - Antonio De Poli
Proposte Gruppo Per l'Italia per "Un patto di coalizione" - Antonio De Poli Proposte Gruppo Per l'Italia per "Un patto di coalizione" - Antonio De Poli
Proposte Gruppo Per l'Italia per "Un patto di coalizione" - Antonio De Poli
 
La suddivisione della spesa tra utenti e servizi
La suddivisione della spesa tra utenti e serviziLa suddivisione della spesa tra utenti e servizi
La suddivisione della spesa tra utenti e servizi
 
Pubblicazioni dati considerazioni_ssn
Pubblicazioni dati considerazioni_ssnPubblicazioni dati considerazioni_ssn
Pubblicazioni dati considerazioni_ssn
 
Come sopravvivere all'ISEE! Con logica.
Come sopravvivere all'ISEE! Con logica.Come sopravvivere all'ISEE! Con logica.
Come sopravvivere all'ISEE! Con logica.
 
Appello al Governo: patto per le persone non autosufficienti (NNA)
Appello al Governo: patto per le persone non autosufficienti (NNA)Appello al Governo: patto per le persone non autosufficienti (NNA)
Appello al Governo: patto per le persone non autosufficienti (NNA)
 
DIECI REGOLE PER L'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
DIECI REGOLE PER L'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIADIECI REGOLE PER L'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
DIECI REGOLE PER L'INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
 
Bilancio di genere 2013
Bilancio di  genere 2013Bilancio di  genere 2013
Bilancio di genere 2013
 

Más de Franco Pesaresi

LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraLEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraFranco Pesaresi
 
Per non dimenticare. Le RSA nella pandemia
Per non dimenticare. Le RSA nella pandemiaPer non dimenticare. Le RSA nella pandemia
Per non dimenticare. Le RSA nella pandemiaFranco Pesaresi
 
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'Franco Pesaresi
 
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.Franco Pesaresi
 
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE - un Leps
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE  -  un LepsIL PRONTO INTERVENTO SOCIALE  -  un Leps
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE - un LepsFranco Pesaresi
 
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIRIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIFranco Pesaresi
 
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)
LE DIMISSIONI PROTETTE  (riordinate nel 2021-22)LE DIMISSIONI PROTETTE  (riordinate nel 2021-22)
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)Franco Pesaresi
 
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Franco Pesaresi
 
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di saluteD. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di saluteFranco Pesaresi
 
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Franco Pesaresi
 
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Franco Pesaresi
 
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Franco Pesaresi
 
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaLe Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaFranco Pesaresi
 
Abitare e Anziani: gli alloggi assistiti
Abitare e Anziani: gli alloggi assistitiAbitare e Anziani: gli alloggi assistiti
Abitare e Anziani: gli alloggi assistitiFranco Pesaresi
 
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPALA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPAFranco Pesaresi
 
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroL'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroFranco Pesaresi
 
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.  PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. Franco Pesaresi
 
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIALA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIAFranco Pesaresi
 
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEWIL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEWFranco Pesaresi
 
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE  CON LA MODIFICA ...CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE  CON LA MODIFICA ...
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...Franco Pesaresi
 

Más de Franco Pesaresi (20)

LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraLEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora
 
Per non dimenticare. Le RSA nella pandemia
Per non dimenticare. Le RSA nella pandemiaPer non dimenticare. Le RSA nella pandemia
Per non dimenticare. Le RSA nella pandemia
 
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
 
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
 
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE - un Leps
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE  -  un LepsIL PRONTO INTERVENTO SOCIALE  -  un Leps
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE - un Leps
 
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIRIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
 
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)
LE DIMISSIONI PROTETTE  (riordinate nel 2021-22)LE DIMISSIONI PROTETTE  (riordinate nel 2021-22)
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)
 
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
 
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di saluteD. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
 
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
 
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
 
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
 
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaLe Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
 
Abitare e Anziani: gli alloggi assistiti
Abitare e Anziani: gli alloggi assistitiAbitare e Anziani: gli alloggi assistiti
Abitare e Anziani: gli alloggi assistiti
 
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPALA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
 
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroL'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
 
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.  PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
 
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIALA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
 
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEWIL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
 
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE  CON LA MODIFICA ...CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE  CON LA MODIFICA ...
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...
 

IL DIBATTITO CHE HA PORTATO AL NUOVO ISEE

  • 1. Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2.2/2014 3 PSS1402.2 ISEE L’Indicatore della situazione economica equi- valente () è stato introdotto nel nostro ordinamento dal D.lgs. / allo scopo di individuare criteri unificati di valutazione della situazione economica di coloro che richiedono prestazioni assistenziali o socio-educative a condizioni agevolate collegate nella misura o nel costo a determinate situazioni economiche. Da allora le dichiarazioni  dei cittadini sono costantemente cresciute fino a raggiun- gere nel  la sottoscrizione di , milioni di dichiarazioni , . in più rispetto al  (Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ). Insieme a queste sono cresciute costantemente anche le proposte di revisione dello strumento per migliorarne l’efficacia, sia da parte degli studiosi che degli enti locali. Le proposte di modifica hanno investito tutte le parti più significative dello strumento. Recentemente,conil/,ilmetodo dicalcolodell’èstatoprofondamentemodifi- cato proprio per cercare di dare una risposta alle tantepropostediadeguamentoalfinedimiglio- rare l’equità e la selettività dello strumento. Per comprendere appieno sia dal punto di vistatecnicoche“politico”lagenesielemotiva- zionichehannoportatoalletantenovitàconte- nuteneln./èopportunoripercor- rereesintetizzareildibattitoultradecennaleche ha preceduto l’approvazione del nuovo decreto. Per ragioni di semplicità e di sintesi, abbiamo raggruppato tale dibattito per grandi temi nel modo seguente: Proposte di modifica dell’indicatore della t situazione reddituale (); Proposte di modifica dell’indicatore della t situazione patrimoniale (); Proposte di modifica della composizione del t nucleo familiare; Propostedimodificadellascaladiequivalen- t za dell’. LE PROPOSTE DI MODIFICA DELL’INDICATORE DELLA SITUAZIONE REDDITUALE (ISR) L’indicatoredellasituazionereddituale()cor- rispondealredditocomplessivodelrichiedente. Inquestocampo,lepropostedimodificasisono concentrate soprattutto sull’ipotesi di valutare anche i redditi fiscalmente non rilevanti (cfr. tavola ) che nella precedente normativa erano totalmente esclusi. Si tratta di un tema molto dibattuto fra gli studiosi e gli amministratori locali. Molti enti localieregioniritengonocheilmancatocompu- to dei redditi non soggetti ad  possa por- tare a risultati iniqui nella contribuzione degli assistiti.Aquestopropositodiverseregioni,nel tentativodispostarel’attenzioneversoilreddito disponibile degli assistiti, nel corso degli ultimi anni hanno approvato delle norme, all’interno dell’oafiancodiesso,affinchésitengaconto in un qualche modo anche di redditi non fiscal- mente rilevanti. Metàdelleregionisonointervenuteesplicita- mentenellamateriasoprattuttoconriferimento alle rette per le prestazioni socio-sanitarie per anziani non autosufficienti e per disabili gra- vi (cfr. tavola ). La tendenza rilevabile è stata comunque quella di un costante aumento delle regioni che hanno cercato di spostare l’atten- zione dal reddito fiscale al reddito disponibile soprattutto per quel che riguarda le rette per le strutture residenziali. Le due Province autonome e la Valle d’Aosta hanno modificato l’ in questo senso, men- tre altre  Regioni hanno precisato che, al di là dell’,iredditinonfiscalmenterilevantivan- no considerati nella determinazione delle rette. Anche tra gli studiosi ha prevalso l’idea della inadeguatezza della considerazione del reddito lordo preferendo al suo posto una misura che si avvicini il più possibile al reddito disponibile e cioè un reddito al netto delle imposte personali e inclusivo dei trasferimenti monetari operati dal sistema di welfare (Bosi, Guerra, ). La sceltadelredditocomplessivoaifini,ossia un reddito al lordo dell’ si è rivelato inade- guatonelcasoincuil’siapplichiaistitutila cui finalità è il contrasto della povertà. Infatti, perinucleifamiliariincondizionidiindigenzail concetto essenziale di risorse non può che esse- re legato al reddito disponibile, cioè non solo al netto delle imposte, bensì comprensivo di eventuali altri trasferimenti pubbli- ci. Sotto questo profilo, i redditiesentida,che non rilevano ai fini , appaiono difficilmente trascurabilineldetermina- re il diritto all’accesso alle prestazioni sociali e/o il grado di compartecipazio- ne tariffaria (Toso, ). Questo ha determinato problemi equitativi ed ha compromesso la capacità IL DIBATTITO CHE HA PORTATO AL NUOVO ISEE Franco Pesaresi Direttore Azienda servizi alla persona “Ambito ”, Jesi (AN) TAVOLA1 Iredditifiscalmentenonrilevanti lepensionidiguerra lepensioniprivilegiateordinariecorrisposteaimilitaridileva lepensionieleindennità,compreseleindennitàdiaccompa- gnamentoeassegni,erogatedalMinisterodell’internoaicie- chicivili,aisordomutieagliinvalidicivili isussidiafavoredeglianziani lepensionisociali gliassegnisociali lemaggiorazionisociali lerenditeInailesclusivamenteperinvaliditàomorte icontributiassistenzialilocali
  • 2. 4 Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2.2/2014 PSS1402.2 ISEE selettiva dello strumento specialmente per le famiglie più povere tenendo anche conto che il , delle dichiarazioni  presentano un valore pari a zero. Inoltre, la scelta del reddito complessivo  ha anche implicazioni rilevanti sotto il profilo della differenziazione tra titolari di reddito da lavoro dipendente e da lavoro auto- nomo. Nel primo caso, infatti, il reddito com- plessivo è definito al netto di tutti i contributi previdenziali. Nel caso dei lavoratori autono- mi, tale reddito è invece al lordo dei contributi presumibilmente perché il legislatore ha voluto tenercontodeldiversogradodiattendibilitàdei redditimediamentedichiaratialfiscodallevarie categoriedicontribuenti.SecondoStefanoToso ()sarebbepreferibileilriferimentoalreddi- to  integrato da un’esplicita deduzione dal reddito di lavoro dipendente, di natura forfeta- ria. La deduzione potrebbe essere ad esempio fissata nella misura del , un valore simile al rapporto()traladeduzioneperlanotaxarea per i redditi da lavoro autonomo e quella per i redditi da lavoro dipendente, rispettivamente paria.e.euro.Ilriferimentoalreddito disponibile e non più a quello complessivo a fini eliminerebbel’implicitapenalizzazioneai dannideilavoratoriindipendenti,consentendo anche a questi ultimi di non considerare ai fini della prova dei mezzi i contributi previdenziali obbligatori (Toso, ). ,,(),duranteladiscussione sul nuovo decreto , hanno affermato che la franchigia prevista per le persone non autosuf- ficienti con gravi disabilità non sembra adegua- ta a compensare l’introduzione nei redditi degli emolumentidinaturarisarcitoriaechepertanto si debbano elevare le franchigie sulla disabilità, aumentandonel’importoasecondadellagravità fino almeno a . euro. Le organizzazioni sindacali ritengono che debba essere prevista un’apposita franchigia sulla componente reddituale anche per i pen- sionati (se non altro per proteggere coloro che hannoimportipensionisticipiùcontenuti)eche la franchigia per il reddito da lavoro dipendente sia da considerare per singolo lavoratore e non per l’intero nucleo. Per le organizzazioni sindacali va previsto un trattamento differenziato per le prestazioni aventinaturaassistenzialerispettoaglialtrired- diti. In particolare l’introduzione nella compo- nente reddituale dei trasferimenti vincolati alla fruizione di servizi forniti a livello locale (quali voucher,assegniserviziecc.)rischia,aumentan- dol’,dicreareiniquitàtracolorochericevo- no direttamente i servizi e quanti invece otten- gono il corrispettivo in trasferimento economi- co vincolato. Quindi si varierebbe la condizione economica solo in ragione della diversa politica adottata dagli enti locali. Occorrerebbe dunque nonconteggiarenell’indicatoretaliprestazionio prevedereappositedetrazionialloscopodisupe- rare questa discrepanza. Manonsitrattasolodiquestoevidentemen- te.Dasemprecolpisceilvaloredelledeilavo- ratori dipendenti costantemente al di sopra di quello dei lavoratori autonomi. Molti (, ; Forum delle Associazioni familiari, , , ; , ; Mesini, ; Ranci, Mesini, ; Motta, ; Wel- forum, ), infine, si sono soffermati sulla necessità che l’ tenga conto con maggiore tempestività dell’evoluzione della condizione del nucleo familiare ( corrente). In sostanza la gran parte dei soggetti che sono intervenuti in questo dibattito (Regioni, , studiosi, ecc.) ha fatto proposte in dire- zionedellavalutazionedelredditodisponibilee nondiquellofiscale.Conunaposizioneopposta si sono collocate invece tutte le associazioni di rappresentanza dei disabili. LE PROPOSTE DI MODIFICA DELL’INDICATORE DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE (ISP) La principale innovazione introdotta dall’, oltre dieci anni fa, è stata proprio quella della TAVOLA2 Lepropostedimodificadell’ISR Soggettiproponenti Valutazionedeiredditi ProvincediBolzanoTrentoeregioni: Lombardia(sperimentazione), Toscana,Valled’Aosta Sonostatiapprovatiattichemodificanol’ISEEalfinediconsiderare ilredditonettodell’assistitocompresiiredditinonfiscalmenterile- vanti. Regioni:Abruzzo,Calabria, Campania,Puglia,Sicilia,Umbria, Veneto Nonsonostatiapprovatiattichemodificanol’ISEEmaatticheten- gonocontodeiredditinonfiscalmenterilevantiperladetermina- zionedellerette(soprattuttoresidenziali)degliutenti. ANCI(2004);Bosi,Guerra(2008),IRS (2011);Motta(2011),RanciMesini (2006,2011),Tangorra(2008); Tondani(2006);Toso(2007,2010) Propongonounamisurachesiavviciniilpiùpossibilealreddito disponibileecioèunredditoalnettodelleimpostepersonalie inclusivodeitrasferimentimonetarioperatidalsistemadiwelfare ANCI(2004) Chiedeladetrazionedalredditodialcunespese(spesemediche, funerale,ecc.) Bosi,Guerra(2008) Propongonocheladeduzionedelcanonediaffittosiapiena,senza alcuntetto. Toso(2008) ProponecheilredditoIRPEFvengaintegratodaunadeduzionedal redditodilavorodipendente. FISH (2012) Dalredditovannosottrattelespesesostenuteaifinidell’assistenza specifica;lespesesanitarie,lespeseperassistentifamiliarianon autosufficientiecolf;l’importodelmutuoperlaprimacasa. CISL (2004) Dalredditocomplessivoproponedisottrarre,perequità,ilreddito dell’abitazioneprincipaleedellepertinenze. CISL (2004) Valutaresoloalcuniredditinonfiscalmenterilevantimanonl’in- dennitàdiaccompagnamentoelapensionediinvalidità. AssociazionidituteladeidisabiliAnffas (2011),FISH (2011,2012);LEDHA (2004),GruppoSolidarietà,ecc.) Vavalutatalasituazioneeconomicadelsoloassistitosenzaconside- rareiredditifiscalmentenonrilevanti. Welforum(2012) Prevalel’ideadiconsiderareilredditocomplessivoaifiniIRPEF. Welforum(2012) Proponedinonvalutarelarenditacatastalefrairedditiperevitare cheilpatrimoniovengavalutatoduevolte. Welforum(2012) Proponedipuntaresulledetrazionipiuttostochesull’aumentodei pesidellascaladiequivalenzapertenercontodicertecaratteristiche familiari(oneriperfarfrontealladisabilità,speseperlasalute,ecc.). ANCI(2004);ForumdelleAssociazioni familiari(2012);IRS (2011);LEDHA (2004);Mesini(2006);Ranci,Mesini (2011);Motta(2011);Welforum(2012) Propongonochel’ISEEtengacontodell’evoluzionedellacondizione delnucleofamiliareconmaggioretempestività(ISEEcorrente). Cgil,Cisl,Uil(2012) Propongonodi:aumentarelefranchigiesulladisabilità,aumentan- donel’importoasecondadellagravitàfinoa7.000euro;diprevede- reun’appositafranchigiasullacomponenteredditualeperipensio- natiechelafranchigiaperilredditodalavorodipendentesiconsi- deripersingololavoratoreenonperl’interonucleo;disterilizzarele prestazioniassistenzialieitrasferimentiinluogodeiservizireali. Associazionenazionalefamiglie numerose(2013) Propongonodiprevederededuzionidalredditoancheperuneven- tualesecondofigliodisabile. Fonte:bibliografia
  • 3. Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2.2/2014 5 PSS1402.2 ISEE considerazione della componente patrimonia- le. La sua introduzione è dovuta alla convinzio- ne, provata dai vari rapporti annuali , che esiste una potenziale capacità del patrimonio di cogliere ulteriori elementi rilevanti nel defi- nire il tenore di vita delle famiglie, sia in situa- zioni caratterizzate da una carenza di reddito solo temporanea, sia in quelle in cui i redditi conseguiti da attività sommerse riemergono in patrimoni di dimensione significativa. Tale innovazione, secondo alcuni autori, è stata però sostanzialmente sminuita dalla presenza di elevate franchigie (Bosi, Guerra, ). L’ef- fetto delle franchigie, infatti, è stato quello di aumentarefinoallaquotadifamiglieperle qualil’vienedifattocalcolatosenzal’appor- to della componente patrimoniale. La franchi- gia affievolisce di molto l’effetto selettivo dello strumento, concentrandolo solo sui nuclei più benestanti e svilendo lo spirito della riforma mentrelariduzionedellefranchigieservirebbe, in sostanza, a meglio discriminare tra situazio- ni economiche diverse. Alcuni dati inducono a ritenere indispensabile intervenire. La lettura deirapportiannualisull’ciinformamentre il reddito dei lavoratori dipendenti è più alto di quello dei lavoratori autonomi, quando si passa al patrimonio il rapporto cambia radicalmente dato che il patrimonio di questi ultimi è doppio diquellodeilavoratoridipendenti.Questodato riproponelasolitaquestionedell’evasionefisca- lecheilnuovodecretosull’nonpuòpermet- tersi di ignorare. Inoltre nel sud d’Italia il  delle  dichiarano un patrimonio immobilia- re inferiore alla franchigia. Lo stesso risultato si registra per il patrimonio mobiliare il che fa piùchepresumereunanoncorrispondenzadelle dichiarazioni rispetto alla realtà. Perquesto,alcuniautori(Baldinietal.,; Bosi, Guerra, ; Cappellini et al., ; , ;Ranci,Mesini,;Ricci,;Tangorra, ; Tondani, ; Toso, , ; Welfo- rum, ) suggeriscono di ridurre o di elimi- nare l’importo delle franchigie patrimoniali al fine di attenuare la discriminazione attualmen- te presente a sfavore di chi non possiede alcuna forma di ricchezza. Ma su questa linea, di gran lungaprevalente,siapureconsfumaturediverse si attestano anche la Caritas italiana (), la  () e l’ () (cfr. tavola ). Manonlapensanotutticosì.Sulfronteoppo- stoachiedereunminorpesodelpatrimoniotro- viamoleorganizzazionisindacali-- (con la proposta di non tener conto della prima casa)elaregioneValled’Aostalaprovinciaauto- noma di Bolzano. Il Forum delle famiglie () chiede di dare maggior peso alla componente patrimoniale a condizioneperòdiaumentarelafranchigiaperla primacasainmododarenderesostanzialmente esentileabitazionimodeste,deinucleifamiliari medio-bassi o numerosi. ,  e  (), dopo aver letto la seconda bozza del Decreto sull’, affermano chel’aumentodeldelvalorecatastaleaifini , rispetto al valore , si scarica interamen- te sul patrimonio immobiliare dell’ deter- minandone una sensibile crescita. La prevista quantificazione ridotta a tre quarti del valore della prima casa, non compensa che in parte il suddetto aumento del valore catastale. Per que- sto propongono di non utilizzare la prima casa come strumento di selezione per l’accesso alle prestazioni. Inoltre, pur condividendo la quan- tificazione al  del patrimonio mobiliare, ritengono eccessiva la riduzione della franchi- gia a . euro, soprattutto in considerazione delperiododicrisichestiamoattraversandoche imporrebbe una maggiore attenzione nei con- frontidelrisparmioprecauzionale.Pertanto,nel rispetto dell’obiettivo di dare un peso maggiore al patrimonio, propongono di fissare tale fran- chigiaadunlivellononinferioreai.euro. (, , , ). La , invece, per ovviare al fatto che mere dimenticanze, soprattutto con riferimento al patrimoniomobiliare,sipossanotrasformarein verieproprireati,vorrebbechevenissedefinito un livello di franchigia del patrimonio mobilia- re più elevato rispetto a quello attuale, con con- seguente esonero dall’obbligo di dichiarare lo stesso quando è costituito da valori minimi o, in alternativa, stabilire una diversa valutazione della gravità delle omissioni in modo tale che le sanzioni penali permangano solo quando la violazione supera alcuni limiti (da concordare) TAVOLA3 Lepropostedimodificadell’ISP Soggettiproponenti Valutazionedelpatrimonio Baldinietal,(2000);Cappellinietal, (2011);IRS,(2011);Ranci,Mesini (2011);Ricci(2004);Toso(2010); Welforum(2012) Propongonodiridurreodieliminarel’importodellefranchigie patrimonialialfinediattenuareladiscriminazioneattualmentepre- senteasfavoredichinonpossiedealcunaformadiricchezza. ANCI(2004);Tangorra(2008);Toso (2007) Proponediridurrelefranchigierelativeallavalutazionedegliimmo- bili. Bosi,Guerra(2008) Propongonodieliminareleattualifranchigiedallavalutazione dell’immobile(lasciandonesemmaiunamodestissimadi10.000 euro)ediridurrelapercentualecheattualmenteèdel20%diricari- cosulredditoISEE. Caritasitaliana(2011);CGIL (2011); IRS (2011),FISH(2012) Occorredaremaggiorpesoallacomponentepatrimoniale. Forumfamiglie(2012) Occorredaremaggiorpesoallacomponentepatrimonialeacondi- zionediaumentarelafranchigiaperlaprimacasa. Tondani(2006) Proponedisostituirelafranchigiasugliimmobiliconunadetrazione sullacomponentereddituale(odelmutuocomprensivodegliinte- ressi)edielevareilpesodellacomponentepatrimonialeal30%. Proponeinoltrediridurrelafranchigiasulpatrimoniomobiliare. Bosi,Guerra(2008) Propongono,perragionidiequitàrispettoachistainaffitto,cheal proprietariodell’abitazionesiapplichiunadeduzionedelvalore catastaledellacasa(nelcalcolodelvaloredell’immobile). ProvinciadiBolzanoeregioneValle d’Aosta Sonostatiapprovatiatticheriduconoilpesodelpatrimonio.Lapro- vinciaautonomadiBolzanononconsideralaprimacasamentrela Valled’Aostaharidottoilpesodelpatrimonionell’ISEEportandola franchigiaa65.000euro. RegioneLombardia(sperimentazio- ne) LasperimentazionedelFattoreFamigliaLombardoprevedeun aumentodellafranchigiaedelcoefficientecheredditualizzailpatri- monio. CISL(2004),FISH(2012) Proponediaumentarelefranchigierelativeallavalutazionedel patrimoniomobiliare. CGIL CISL UIL (2012) Propongonodinonutilizzareleprimacasacomestrumentodisele- zioneperl’accessoaiservizi.Inoltre,propongonodifissarelafran- chigiadelpatrimoniomobiliareadunlivellononinferioreai10.000 euro. Associazionenazionalefamiglie numerose(2013) Propongonodiaumentarelafranchigiaperlacasadiproprietàperle famiglieconpiùdicinquemembri. Fonte:bibliografia
  • 4. 6 Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2.2/2014 PSS1402.2 ISEE oltre i quali occorre presumere il dolo da parte del sottoscrittore (, ). Nelcomplesso,lamaggiorpartedeglistudio- si, degli enti e delle organizzazioni sociali che sono intervenuti nel dibattito hanno suggerito di ridurre o di eliminare l’importo delle franchi- gie patrimoniali al fine di attenuare la discrimi- nazione attualmente presente a sfavore di chi non possiede alcuna forma di ricchezza. LE PROPOSTE DI MODIFICA DELLA COMPOSIZIONE DEL NUCLEO FAMILIARE Lanormativacontenutanell’art.D.lgs./ stabilivaespressamenteche“lavalutazionedella situazioneeconomicadelrichiedenteèdetermi- nata con riferimento alle informazioni relative al nucleo familiare di appartenenza”. Lo stesso articolo specificava che “fanno parte del nucleo familiare i soggetti componenti la famiglia anagrafica”. Per particolari prestazioni gli enti erogatori possono assumere come unità di rife- rimento una composizione del nucleo familiare estratta nell’ambito dei soggetti componenti la famiglia anagrafica. Le stesse norme sull’ prevedevano, inoltre, l’emanazione di un successivo decreto, previa intesa con la Conferenza Unificata, che permettesse a disabili gravi e anziani non auto- sufficienti di evidenziare il reddito  del solo assistito, seppur con dei limiti stabiliti dallo stesso decreto, e per le sole prestazioni socia- li agevolate assicurate nell’ambito di percorsi assistenziali integrati di natura sociosanitaria. Lostessodecreto,dovevaessereadottatoalfine di favorire la permanenza dell’assistito presso il nucleo familiare di appartenenza e di eviden- ziare la situazione economica del solo assistito, ancheinrelazioneallemodalitàdicontribuzione al costo della prestazione. Il decreto attuativo non è mai stato appro- vato e questo ha prodotto un lungo dibattito, un ampio contenzioso amministrativo ed una seriediincertezzeinterpretative.Infatti,sisono registratineltemponumerosiinterventidiasso- ciazioni operanti nel settore della disabilità che ritenevano la norma già precettiva e operativa e chiedevano quindi di considerare il solo sog- gettodestinatariodellaprestazionecomenucleo familiare di riferimento ai fini dell’. La valutazione della condizione economica della sola persona assistita e non anche dei suoi parenti,poneinsostanzaunproblemadiequità orizzontale tra individui, poiché può far sì che la stessa contribuzione venga applicata a utenti che, per il contesto familiare in cui vivono, sono in condizioni economiche anche molto distanti tra loro. Le regioni hanno previsto con larghissima maggioranza di valutare il reddito dell’assistito e della sua famiglia considerando anche il red- dito dei familiari per il pagamento della even- tuale quota di partecipazione alla spesa per le strutture residenziali mentre poche l’hanno invece previsto per gli altri servizi assistenziali domiciliari e semiresidenziali. Un quota mino- ritaria ma significativa di regioni pari a circa un terzo(Calabria,Lazio,Molise,Piemonte,Puglia eSicilia)hainveceprevistochesiailsoloassisti- to, se disabile o anziano non autosufficiente, a pagarelarettaresidenzialeneilimitidellerisor- se disponibili proprie. A queste regioni si deve aggiungere anche il Veneto che ha previsto la stessa disposizione ma solo per i disabili gravi (cfr. tavola ). Su questi argomenti si è registrato un signi- ficativo contenzioso amministrativo che ha riguardato soprattutto la partecipazione alla spesa dei disabili fruitori dei servizi assisten- ziali. Limitandoci agli ultimi  anni le sentenze relativeallapartecipazioneallaspesadisoggetti disabili collocati in strutture residenziali sono stateben(perl’accessoagliservizilesentenze sonomoltedipiù)einlargamaggioranzahanno sostenuto la tesi che per la valutazione del red- dito e per la determinazione delle rette si debba considerareilsoloredditodell’assistito.Nelcaso degli anziani collocati in strutture residenziali, invece, il contenzioso su questi temi è stato ben più limitato con sole  sentenze. Gli orienta- menti delle sentenze sono ripartiti equamente fra l’ipotesi di coinvolgimento economico del solo assistito o anche della sua famiglia. La  ritiene che bisognerebbe prevedere la possibilità di scelta da parte dell’interessato del trattamento più favorevole, estraendo dal nucleo standard la condizione economica per- sonale oppure mantenendo l’ del nucleo familiare (, ). LE PROPOSTE DI MODIFICA DELLA SCALA DI EQUIVALENZA DELL’ISEE L’attuale scala di equivalenza  si basa per il numero dei componenti familiari su stime effettuate con riferimento a dati di oltre ven- ti anni fa e per quel che riguarda i valori delle maggiorazionisibasasuparametriprividiogni evidenza empirica (Cerea, ). Si rammenta infatti che i parametri riferibili al numero dei componenti riprendono i risultati delle stime a suo tempo effettuate da Giuseppe Carbonaro nel  nell’ambito del Rapporto sulla povertà TAVOLA4 Lepropostedimodificadellacomposizionedelnucleofamiliare Soggettiproponenti Qualecomposizionedelnucleofamiliare Numeroseassociazionidelladisabilità (ANFFAS,2011;FISH,2011;LEDHA, 2004,GruppoSolidarietà,ecc.) Ritengonolanormarelativaallavalutazionedelredditodelsolo assistitosiagiàprecettivaedoperativaechiedonoquindidiconsi- derareilsolosoggettodestinatariodellaprestazioneaifinidell’ISEE Regioni:Calabria,Lazio,Molise, Piemonte,PugliaeSicilia Hannostabilitochesiavalutatoilredditodelsoloassistito,sedisabi- leoanzianononautosufficiente,alfinedelpagamentodellaretta dellestruttureresidenziali. MaggioranzadelleRegioni:Abruzzo, FriuliVG,Liguria,Sardegna,Valle d’Aosta,Veneto,ecc Hannostabilitodivalutareilredditodelnucleoanagraficoconparti- colareriferimentoallerettedellestruttureresidenzialiperanziani. Periservizidomiciliari,inqualchecaso,sivalutasoloilreddito dell’assistito. ANCI(2004);Toso(2010) Proponelaconfermadell’ISEEdelnucleofamiliare. CISL(2004,2011) Bisognerebbeprevederelapossibilitàdisceltadell’interessatodel trattamentopiùfavorevolefraISEEfamiliareeISEEpersonale. Welforum(2012) Ritienecheilnucleofamiliarediriferimentopossavariareinrelazio- neallaprestazione.Nelcasodell’assistenzaresidenzialeilnucleodi riferimentoèquellofamiliare(enondelsoloassistito). ForumdelleAssociazionifamiliari (2012) Contrastaregliabusiderivantidagenitorinonsposaticheindicano unadiversaresidenza. Fonte:bibliografia
  • 5. Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2.2/2014 7 PSS1402.2 ISEE dell’epoca mentre tutti gli altri valori descritti- vi (maggiorazioni della scala) sono il frutto di congetture che riprendono una lontana speri- mentazione applicata al diritto allo studio pres- so l’università di Trento che aveva stabilito in modo arbitrario tali valori (Cerea, ). Non a caso, negli anni scorsi, si è parlato di modificare la scala di equivalenza dell’. Una nuova ipotesi di scala di equivalenza era conte- nuta nella bozza di Piano nazionale per la fami- glia del Ministero delle politiche per la famiglia ()dell’ultimoGovernoBerlusconi.Labozza diPianosiconcludevaconlapresentazionedella nuova scala di equivalenza che viene ripresa da quella utilizzata dal comune di Parma e che nel linguaggiotecnicohaassuntoladenominazione di “quoziente Parma” (cfr. tavola ). Il cosiddet- to “quoziente Parma”, rispetto alla scala  vigente,miraadaccrescereivalorideiparametri per le famiglie con un maggior numero di com- ponenti arrivando a soglie molto vicine a quelle che caratterizzano le scale di equivalenza dei Paesi in via di sviluppo (si veda la scala di equi- valenza utilizzata dallo Sri Lanka nella tavola ) che hanno modelli di consumo e di reddito molto diversi dai nostri. Ma, aspetto ancora più importante, l’intervento correttivo proposto dal Quoziente Parma si basa su una valutazione politica discrezionale e non su studi scientifi- ci rigorosi che supportino tale scelta. Nel loro complesso,lemodificazionideicoefficientidella scala di equivalenza che il governo Berlusconi proponeva di adottare non rifletteva il costo aggiuntivo che l’una o l’altra delle situazioni di disagio individuate comportavano per il nucleo familiare, ma sono definite in modo arbitrario (Guerra, ). L’Associazione nazionale famiglie numero- se () () e il Forum delle Associazioni familiari () chiedono un maggior peso per i figli. L’ rileva che economie di scala in presenza di più componenti non permettano risparmi molto superiori al  perché alcune spese come quelle mediche e dell’istruzione dei figlisonoindivisibili.Secondol’per“man- tenere inalterato il livello di vita di ogni compo- nente, la scala di equivalenza dovrebbe valutar i figli, riconoscendo loro un parametro pari a , a figlio.” Non viene specificata la fonte di tale proposta quantitativa se non che la stessa si avvicina al quoziente familiare alla francese, al quoziente Parma oggi annullato e al Fattore famiglia del Forum (, ). Il Forum delle Associazioni familiari (), sempre su questa linea, rileva che la scala di equivalenza attuale e quellapropostadallaipotesidiriformanonvalu- tainmodorealisticol’effettivoimpattodelcosto deifiglimanmanocheilloronumerocresce:una indagine condotta su un campione di ventimila famigliesudati,afferma,evidenziacomeil primofigliodaaannicostamediamente, volteilcostodiunadulto,,ilsecondo,,il terzo figlio e così via (Forum famiglie, ). Tangorra(),inoltre,valutacomediscuti- bililemaggiorazioniprevistedallascaladiequi- valenza,lacuilogicaèquelladivolerriservareun trattamentodifavoreanucleiconpersonedisa- bili (maggiorazione pari a ,) o a single parent (,)maicuiobiettivipotrebberoesseremeglio perseguiti per altra via. Chiscrivehagiàavutomododirilevarechein questiultimiventiannisonocambiatiiredditie leabitudinidispesadellefamiglieitalianepercui l’attualescaladiequivalenzapotrebbenonesse- re più rappresentativa dei valori e delle econo- miediscalarealizzabiliall’internodellafamiglia. Tuttoquestoportaadaffermarel’opportunitàdi un lavoro di aggiornamento dei parametri indi- viduatiperladefinizionedellascaladiequivalen- za. Un lavoro rigoroso e oggettivo che metta in condizione il decisore politico di approvare una scala di equivalenza davvero rappresentativa deiconsumiessenzialifamiliariinrelazionealla diversa composizione delle famiglie stesse. Per evitare distorsioni e iniquità la scelta della scala TAVOLA5 Confrontofradiversescalediequivalenza Componenti ISEE Proposta Governo Berlusconi (bozzaPiano Famiglia) Quoziente Parma OECD USA (Orshansky) UK (CSO/DSS) SriLanka (Deaton) 1 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 2 1,57 1,60 1,57 1,70 1,26 1,52 1,87 3 2,04 2,20 2,17 2,20 1,51 1,93 2,69 4 2,46 2,80 2,87 2,70 1,89 2,30 3,48 5 2,85 3,60 3,64 3,20 2,23 2,63 4,26 6 3,20 4,40 4,44 7 3,55 5,20 5,24 8 3,90 6,00 6,04 MaggiorazioniISEE: 0,35perogniulteriorecomponente; 0,2incasodipresenzadifigliminoriediunsologenitore; 0,5incasodipresenzadidisabilegrave; 0,2pernucleiconfiglidoveentrambiigenitorilavorano. MaggiorazionibozzaPianoFamiglia delgovernoBerlusconi: 0,60perogniadultoinpiù; 0,8perognifiglioacaricofinoa26anni; 1,2incasodipresenzadidisabilegrave; 1,0incasodivedovanza 0,4inpresenzadimonogenitorialità. Fonte: Cerea () modificato. TAVOLA6 Lepropostedimodificadellascaladiequivalenza Soggettiproponenti Qualescaladiequivalenza MinisterodellaFamigliadelGoverno Berlusconi(2011) LabozzadiPianonazionaleperlafamigliaproponevaunanuova ipotesidiscaladiequivalenzaperchél’attualeèsottostimataeque- stopuòprovocaresituazionidiiniquitàsoprattuttoperfamigliecon tanticomponentieancheinpresenzadisituazionididisabilitàenon autosufficienza. RegioneLombardia (sperimentazione) Lascaladiequivalenzaadottataassegnaunmaggiorpesoallefami- glienumeroseedimaggiorfragilità. Caritasitaliana(2011);CISL(2011) Occorredaremaggiorrilievoallanumerositàdelnucleofamiliare (attraversostudirigorosi). Associazionenazionalefamiglie numerose(2013);Forumdelle Associazionifamiliari(2012) Proponeunascaladiequivalenzachediamaggiorpesoaifigli.In particolarel’Anfnproponeunparametroparia0,785afiglio. FISH(2012) Aumentareiparametrirelativiallepersonedisabiliononautosuffi- cienti;anzianisolioincoppia;famigliemononuclearispeciese anzianiodisabili.Valorizzareinoltreillavorodicura. Bosi,Guerra(2008) PropongonodiadottarelascalaOCSE(perladoteperifigli). Cerea(2011),Pesaresi(2012) Proponelarevisionedellascaladiequivalenzaaggiornandoipara- metrisullabasediunarigorosaricercascientifica. Tangorra(2008) Valutacomediscutibililemaggiorazioniprevistedallascaladiequi- valenzaperchéperseguonoobiettivimeglioperseguibiliperaltravia. Welforum(2012) Rimodularelascaladiequivalenzadandoaiminoriunpesopiùbas- sorispettoagliadulti. Fonte:bibliografia Note 1 Il Piano nazionale per la famiglia è stato poi approvato dal Gover- no Monti nel  ma senza questa parte sulle modifiche da apportare alla scala di equivalenza dell’. 2 Cancellato dall’attuale Giunta Pizzarotti.
  • 6. 8 Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2.2/2014 PSS1402.2 ISEE diequivalenzanonpuòesserepolitica;deveesse- reunasceltatecnicabasatasuimodellidiconsu- mo e di reddito delle famiglie italiane in relazio- neallalorocomposizione(numerocomponenti, disabili,ecc.).Sarebbepertantoutileunprocesso dianalisiedipropostaperarrivareinmodorigo- rosoall’aggiornamentodellascaladiequivalenza dell’ (Cerea, ; Pesaresi, ). Nelcomplesso,tuttiisoggettichesonointer- venutineldibattitohannorichiestounamodifi- cadellascaladiequivalenzaedellerelativemag- giorazioni.Alcunihannorichiestodiprivilegiare lefamiglienumerose,altrilefamigliecondisabili oconnonautosufficientiealtriancoraunarevi- sione della scala fondata non su orientamenti politici ma su rigorosi studi scientifici davvero rappresentativideidiversistilidiconsumodelle famiglie (cfr. tavola ). LE ALTRE PROPOSTE Alcuni, inoltre, hanno richiesto controlli più efficacisulledichiarazionideicittadini.Ancheil Ministerodellavoroharilevatounafortediscre- panza ( delle dichiarazioni) anche fra i red- diti dei più poveri che usufruiscono della social cardelepresentatedallestessepersoneper altri servizi. Infatti, i controlli sulla veridicità dei dati rilevati a fini , tutti auto dichiarati, non sono sistematici. Dai dati di monitoraggio dell’indicatore sembrerebbe emergere una sot- todichiarazionesiadelreddito(ancherispettoal reddito)siadelpatrimonio,specialmente mobiliare (oltre l’ delle dichiarazioni pre- sentaunpatrimoniomobiliarenulloesolopoco più del  delle dichiarazioni presenta un valo- re superiore alla franchigia di circa . euro) Ciòcomportal’indebitafruizionediprestazioni e agevolazioni da parte di alcuni cittadini a sca- pitodialtrimaggiormentebisognosi(Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ). Welforum()proponealgovernodiassu- mere il nuovo  come componente struttu- rale del sistema generale dei  che impegna i diversilivellidigovernoperlefunzioniepresta- zioni assistenziali. L’ () recentemente ha chiesto di eliminare dal testo di legge ogni riferimento che possa permettere alle regioni di modificare l’.Secondol’,infatti,l’,inquan- to livello essenziale delle prestazioni, non può essere derogato dalla legislazione regionale e che quindi ogni competenza regionale in mate- rianonpuòdiscostarsidallivellogiàindividuato se non attraverso l’introduzione di condizioni migliorative per il cittadino beneficiario delle prestazioni. CONCLUSIONI Questo dibattito ha portato all’approvazione dell’art.  della Legge  dicembre , n.  (nota come manovra Salva-Italia) dove viene prevista una delega per un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la riformadell’esuccessivamenteall’adozione del//n.recanteil“Regolamen- toconcernentelamodalitàdideterminazioneei campidiapplicazionedell’Indicatoredellasitua- zione economica equivalente ()”. Il nuovo Decreto sull’ cerca di dare una rispostaallagranpartedeglielementicriticirac- coltiinquestiannienonsolodiquelliprevalenti ed in questo senso il nuovo testo costituisce un indubbio passo avanti nella capacità di espri- mere selettività ed equità nel nuovo strumento di valutazione dei redditi. Come sempre, però, sarà l’effettiva sperimentazione del nuovo  a dirci se tali promesse saranno confermate o se saranno necessari ulteriori aggiustamenti allo strumento. Bibliografia , “Criticità nell’utilizzare l’ nei servizi socio- assistenziali: una valutazione dei Comuni”, dattilo- scritto, giugno  , “Bozza di delega per la riforma fiscale e assi- stenziale: prime analisi e commenti”, , www. anffas.livorno.it/files/bozza_delega_riforma_ fiscale.pdf , “Mozione sull’ dell’Assemblea nazionale  -//”, , www. anffas.net/download.asp/file=MOZIONE_ RIFORMA_BOZZA_DECRETO_ISEE_ANFFAS_ GIUGNO_.pdf Associazione nazionale famiglie numerose (), “Nuovo , per le famiglie numerose si stava meglio quando si stava peggio”, //, www. famiglienumerose.org/news.php?idnews= Baldini M., Toso S., “L’efficacia selettiva dell’”, in Baldini M., Bosi P., Matteuzzi M., Toso S. (a cura di), Selettivitàeassistenzasociale, Franco Angeli, Milano,  Bosi P., Guerra M. C., “Imposta personale, dote per i figli e strumenti di means testing”, in Librobianco sull’Impostasulredditodellepersonefisicheeilsoste- gnoallefamiglie, Ministero dell’economia e delle finanze,  Cappellini E., Maitino M. L., Sciclone N., “L’ come strumento di equità nel welfare locale”, Prospettive SocialieSanitarie, –,  Caritas Italiana, Audizione in Commissione Affari So- ciali della Camera dei Deputati sul Disegno di legge “Delega al governo per la riforma fiscale e assisten- ziale”, // Cerea G., “Le scale di equivalenza e il loro impiego per le politiche sociali”, ProspettiveSociali eSanitarie, –,  , “Nota sull’art. della legge delega per la riforma fiscale e assistenziale”, , www.sossanita.it/ PrimoPiano/Sulladelegafiscale eassistenziale-.pdf ,  ,, -, -,  Pensionati, “Osservazioni sulla bozza contenente la proposta di modifica dell’”, //, www.cgil.it/ Archivio/politiche-economiche/Nota_unitaria_ _giugno.pdf , “Universalismo e selettività nel welfare: per una corretta gestione dell’indicatore della situazione economica equivalente”, , www.cisl.it/sito- sociali.nsf/bbfbacebea f/dcefddecfbf/FILE/ documentodiorientamento.pdf Federazione italiana per il superamento dell’handicap (), Audizione in Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati sul Disegno di legge “Delega al governo per la riforma fiscale e assisten- ziale”, //, www.fishonlus.it/files/// FISH_audizione_delega_fiscale_assistenziale.pdf
  • 7. Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2.2/2014 9 PSS1402.2 ISEE Federazione italiana per il superamento dell’handicap (), “Considerazioni sulla revisione dello stru- mento dell’indicatore della situazione economica equivalente () e dei suoi ambiti di applicazio- ne”, marzo , www.fishonlus.it/files/// FISH_considerazioni_revisione_Isee.pdf Forum delle Associazioni familiari, “Una proposta di revisione dell’ per migliorare l’equità della misura dei carichi familiari”, giugno , www. forumfamiglie.org/ Guerra M. C., “Indicatori, un rischio le declinazioni lo- cali”, Guidaaglientilocali, ,  Istituto per la ricerca sociale, Disegniamoilwelfaredi domani, Milano,  settembre  Lega per i diritti delle persone con disabilità (), “Concorso alla spesa dei servizi sociosanitari e socio-assistenziali in regione Lombardia. La posizione della ”, , www.ledha.it/CallegatiCLED_t_ documentiCCFILE_Documento.pdf Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Rap- porto, Roma, , www.lavoro.gov. it/md/AreaSociale/Inclusione/Documents/ Rapporto.pdf Mesini D., “L’accesso alle prestazioni sociale: qualche riflessione su  e dintorni”, ProspettiveSocialie Sanitarie, -,  Motta M., “Le criticità dell’”, ProspettiveSocialie Sanitarie, –,  Pesaresi F., “La ripartizione della spesa nelle ”, in  (a cura di), L’assistenzaaglianzianinonautosuf- ficienti–terzorapporto, Maggioli, Santarcange- lo di Romagna,  Pesaresi F., “La riforma dell’”, in Forum Terzo set- tore (a cura di Gori C.), Qualefuturoperilwelfare?, I Quaderni del Forum, Roma,  Ranci Ortigosa E., Mesini D., “L’: strumento utile ma da riformare”, ProspettiveSocialieSanitarie, –,  Ricci L., “L’”, in Gori C. (a cura di), Lariformadei servizisocialiinItalia, Carocci, Roma,  Tondani D., “Una proposta di modifica dell’indicatore della situazione economica equivalente ()”, Università di Parma, WP, ,  Toso S., “L’ alla prova dei fatti: uno strumento irri- nunciabile, ma da riformare”, in Guerzoni L. (a cura di), Lepolitichedisostegnoallefamiglieconfigli, Il Mulino, Bologna,  Toso S., “L’”, in Gori C. (a cura di), Ilsistemadipro- tezioneecuradellepersonenonautosufficienti, Mini- stero del lavoro e delle politiche sociali, , www. lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/AACC-BF-- ECB-CCDFF//RicercaIRSsullanonautosu fficienzaott.pdf Tangorra R., “L’: una riforma incompiuta”, in Guer- zoni L. (a cura di), Lariformadelwelfare, Il Mulino, Bologna,  Welforum, “Laboratorio , Considerazioni a parti- re dall’art., legge n. /”, aprile , www. welforum.it  GiordanoCotichelli DISUGUAGLIANZE NELLA SALUTE E PROFESSIONE INFERMIERISTICA Risorseecriticitàperl’equitàdelsistemasanitario FrancoAngeli,Milano, Iltestoprendeinconsiderazioneilruolodellaprofessioneinfermieri- sticanellafaseattualeattraversatadaprofondicambiamentisocio- economici. Illavorosidivideindueparti.Nellaprimavengonopresiinesamei sistemidiwelfare:modelli,evoluzioneecriticitàdell’organizzazione dell’offertasanitaria.Iltemadelledisuguaglianzedellasaluteviene presentatoapartiredalBeveridgeReportfinoaigiorninostri,alfine dicontestualizzarelaquestionedell’equitàinsanità,ricercarnedefi- nizioni,espressioni,ricaduteepossibiliimplicazioniperleprofessionisanitarie.Nellaseconda partesientranellavorodiricercadivisofraanalisidellaletteraturaericercaetnografica,con l’obiettivodiconoscerelapercezionedegliinfermieridelleiniquitàpresentinellasalute. Capireevalutareilsapereinfermieristicointemadidisuguaglianzedellasalutesignificacon- siderareinprimoluogoladimensionevalorialedellaprofessione,presenteneicodicideonto- logiciprodottialivellointernazionaleeitaliano.Aquesteriflessionisièunitolostudiosul campo,dovesiècercatalapresenzadiunachiavediletturaprofessionaledeibisogniassisten- zialicheprendesseinconsiderazioneleproblematicheditiposocio-economico.Latestimo- nianzadell’esperienzadialcuniinfermieriintervistatiinambitilavorativiterritoriali,olegata associazionismoprofessionale,hacostruitounpercorsonarrativoindividualeecollettivo,fun- zionalealladefinizionemiglioredell’oggettodellostudio. Ilquadrofinaleharestituitoutilielementidiriflessioneincuiappareunasoggettivitàinfer- mieristicaqualevalidostrumentoinfierinellalottaalledisuguaglianzenellasalute. T.E.Arnkil,J.Sikkula METODI DIALOGICI NEL LAVORO DI RETE Erickson,Trento, Tuttelepersonenasconoesimuovonoall’internodirelazioni,esonoquesterelazioniche organizzanolavitaelapsichediogniuomo:partendodaquestosemplice–manient’affatto banalenéscontato–presupposto,gliautoridelvolumetentano difocalizzarsisuciòchei professionistidellarelazionediaiutocondividonoconlerelazioniquotidiane,individuando questabasecomunenelprincipiodialogico.Assumendoladialogicitànoncomeunmetodoin sensostrettomacomeunatteggiamento,unadisposizioneversol’Altrofondatasullarecipro- cità,sullaparitàesulriconoscimentodellapolifoniaedell’intersoggettività,vengonodescrit- teepromosselepraticherelazionalideiDialoghiApertiedeiDialoghisulFuturo,sperimentate consuccessoincontestidiversi,dallapsicoterapiadigruppoaiServizisocialiealladidattica. Ditaliapprocciilvolumefornisceunadettagliataseriediesempipraticiesuggerimentimeto- dologiciperchéchiunqueoperinelcampodelleprofessionirelazionali–chesitrattidipsico- terapeuti,operatorisociali,educatori,insegnantioricercatori–possaconfacilitàedefficacia applicarlinelpropriolavoro,eperchéilsistemadiwelfareoccidentalepossadavvero,inun futuroprossimo,diventarecosìcomeisoggettichetutelaerappresenta:inter-relazionale, dialogico,responsivo. C.Bruni,G.Devastato,E.Nocifora, SERVIZIO SOCIALE E CRISI DELWELFARE Maggioli,SantarcangelodiRomagna, NellafasestoricacheilPaeseattraversaèsemprepiùevidenteladivaricazionefraibisognidei cittadini,chesonocrescentiemutevoli,elerisorse,semprepiùscarse,chevengonoaccanto- nateperlaspesasociale.Lacrisihacreatounasituazionedeltuttonuova,incuilalimitatezza dellerisorseètaledarenderenecessariounripensamentoprofondodelsistemadiwelfare.La scarsitàdirisorseimpone,infatti,diripensarecompletamentesiailsistemadelleprioritàsiai modellidigestione,dalleregolediaccessoaiservizisinoaimodellidilegittimazionedegli interventi.Inaltriterminiilsistemadiprotezionesocialedairischiedallascarsitànonva smantellato,mavariqualificatoprofondamenteapartiredalmeccanismodigiustificazionee dilegittimazionecheèall’originedellesuediverseformediintervento.Isistemidiwelfare produconocoesionesocialeeintegrazione;perquestobisogna,soprattuttoinquestafasedi crisi,farelesceltepiùopportuneperprodurreequitàegiustiziasociale.