LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO. Parte 2
Porta sociale di accesso: tendenze in Italia
1. LA PORTA SOCIALE DI
ACCESSO:
LE TENDENZE I ITALIA
Franco Pesaresi
Dirigente Servizi sociali comune di Ancona
Presidente ANOSS
Ancona 19 giugno 2008 1
2. Piano nazionale sociale 2001-03
2001-
Occorre istituire in ogni ambito territoriale una
«porta unitaria di accesso« al sistema dei servizi
• Tale da essere accogliente nei confronti della più ampia
tipologia di esigenze e
• Tecnicamente capace di assolvere la funzione di
segretariato sociale (inteso come livello essenziale art. 22 L. 328)
Nel pdz vanno individuate le soluzioni più idonee
per unificare l’accesso ai servizi sociali e a quelli
sociosanitari presenti nel distretto sanitario
(accordo con ASL). «Porta unica di accesso«.
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3. Segretariato sociale
secondo il Piano sociale nazionale
Il segretariato sociale deve garantire :
– Informazioni complete ai cittadini in merito
ai diritti, alle prestazioni, alle modalità di
accesso ai servizi;
– Funzione di orientamento;
– Funzione di osservatorio dei bisogni e
delle risorse del territorio;
– Capacità di ascolto;
– Funzione di filtro.
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4. terminologia usata dalle regioni
L’ indicazione nazionale è stata
interpretata da regioni e comuni con
strutture dal contenuto similare ma
variamente denominate:
• Sportello sociale (Emilia Romagna)
• Sportello di cittadinanza (Liguria)
• Ufficio di cittadinanza (Umbria)
• Ufficio di promozione sociale (Marche)
• Porta unitaria di accesso (Campania)
• Porta sociale (Roma)
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5. Definizione
Che cosa si intende per Porta
sociale?
«La porta unitaria di accoglienza e di
accesso al sistema integrato locale
degli interventi e dei servizi sociali«
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6. Le funzioni delle Porte sociali
Porte (e Sportelli) sociali previsti da oltre metà delle
regioni (Abruzzo, Campania, E. Romagna, Lazio, Liguria,
Marche,Trento, Toscana, Umbria, Veneto, ecc.).
Le funzioni possibili, seppur diversamente
combinate e previste dalle regioni, sono le
seguenti:
• Informazione
• Accompagnamento
• Promozione
• Osservatorio
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7. Porte sociali e segretariato sociale
Le funzioni della Porta sociale sono in buona parte
sovrapponibili a quelle del segretariato sociale.
Secondo l’EISS il segretariato sociale ha le seguenti
funzioni:
– Informare
– Dare aiuto e consulenza, anche orientando verso il
servizio giusto
– Osservatorio sulla situazione globale della zona
– Promozione alla partecipazione e sviluppo della
dimensione preventiva ed educativa della comunità.
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8. La funzione INFORMAZIONE
Ascolto delle richieste e dei bisogni;
Comunicazione della informazione;
Orientamento del destinatario nella lettura
dell’informazione fornita;
Orientamento verso il canale più adeguato
per ottenere una informazione relativa ad
altri servizi.
Prevista in tutte le esperienze attive.
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9. La funzione ACCOMPAGNAMENTO
Indirizza attivamente e accompagna
l’utente verso le strutture erogatrici di
servizi (diversi da quelli forniti dalla porta sociale)
attraverso, per esempio, la definizione di
appuntamenti (per la presa in carico) e
l’attivazione di équipe professionali.
Prevista nella grande maggioranza delle
esperienze regionali e locali.
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10. La funzione PROMOZIONE
Promuovere all’esterno un servizio e la
sua visibilità sul territorio;
Tutelare e promuovere il corretto utilizzo
del sistema integrato dei servizi sociali
(apropriatezza);
Costruire e sviluppare reti di partenariato;
Funzione prevista da alcune regioni
(Marche, Umbria, ecc.).
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11. La funzione OSSERVATORIO
Si sostanzia nell’attività di raccolta e di
analisi di dati sulla domanda e sull’offerta
di servizi.
Realizzano prevalentemente attività di
monitoraggio dei servizi e degli interventi
erogati sul territorio di riferimento e
curano la ricezione dei reclami e la
gestione delle liste d’attesa.
Prevista in alcune realtà.
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12. Umbria: Ufficio di cittadinanza
Attivato in tutti gli ambiti. Bacino 20.000 ab. Funzioni
garantite in ogni comune.
Personale di riferimento: 2 assistenti sociali, 1
educatore, 1 comunicatore sociale.
Funzioni:
• Ascolto
• Organizzazione di risorse della comunità locale
• Informazione e comunicazione
• Consulenza sociale
• Orientamento
• Accompagnamento
• Erogazione di alcune prestazioni assistenziali (compresa
presa in carico)
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13. Umbria: Ufficio di cittadinanza/2
La caratteristica è quella di lavorare sui bisogni
della comunità e non solo sulla domanda. Fa
progettazione sociale. Cerca di superare la logica
del servizio che si attiva solo su domanda.
L’ufficio di cittadinanza è il livello organizzativo
che ricomprende il segretariato sociale e il
servizio sociale professionale e quindi eroga le
prestazioni socio-assistenziali loro proprie.
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14. E. Romagna: Sportelli sociali
Forniscono informazioni ed orientamento ai
cittadini sui diritti e servizi sociali. Gestione del
primo contatto ed invio ai servizi specifici.
E’ parte integrante del segretariato sociale
Da attivare in tutte le zone
Necessita di un sistema informativo in grado di
collegare i vari punti di accesso sociali,
sociosanitari e sanitari.
L.g. da emanare.
32 sperimentazioni realizzate
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15. Liguria: sportello di cittadinanza
Attivato in ogni ambito sociale. E’ livello
essenziale di assistenza.
Le sue funzioni:
• Informazione sui servizi sociali (e sociosanitari)
• Orientamento
• Consulenza.
Previsti anche gli Sportelli sociali che, gestiti da
altri soggetti (terzo settore), forniscono solo informazioni.
Presso lo sportello di cittadinanza ha i suoi punti
di accesso anche lo Sportello integrato
sociosanitario (della ASL) che svolge le stesse
funzioni per le prestazioni sociosanitarie. 15
16. Campania: Porta unitaria di accesso
Da attivare in ogni ambito dai comuni
associati (con assistenti sociali)
Consente l’accesso a tutte le prestazioni
socioassistenziali.
Svolge i seguenti compiti:
• Accoglie la richiesta di servizi sociali e sanitari;
• Analisi del caso;
• Invio al servizio (sociale, sanitario o sociosanitario)
preposto alla gestione del caso;
• Presa in carico (accompagnamento + case management).
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17. Marche: Uffici di promozione sociale
Previsti (e realizzati) in tutti gli ambiti sociali.
Le funzioni:
– Informazioni ai cittadini,
– accoglienza e ascolto dei cittadini
– Orientamento e accompagnamento
– presa in carico, VMD, PAI, accesso alle prestazioni
– Servizi disbrigo pratiche
– Erogazione di alcune prestazioni di base (Pronto intervento sociale)
– Spazi per l’autorganizzazione delle risorse della
comunità
In futuro si prefigura un unico sportello UPS +
Sportello della salute
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18. Ancona: Ufficio di promozione
sociale (UPS)
L’Ufficio di promozione sociale è la porta unitaria di
accesso al sistema integrato locale degli interventi e dei
servizi sociali.
Previste 4 sedi. Una realizzata. Una seconda quasi pronta.
Costituisce una articolazione organizzativa del distretto
sociale.
Funzioni:
• Segretariato sociale
• Orientamento e accompagnamento
• Prestazioni ad accesso diretto
• Promozione sociale
• Osservatorio e verifica del servizio offerto
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19. Ancona: funzionamento UPS
Utenti
Porta d’accesso
per tutte le prestazioni sociali
UPS
Distretto
sociale –
Soddisfa tutte le
Servizio sociale
prestazioni semplici professionale
Presa in carico
Soddisfa le necessità
complesse e di lungo periodo
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20. Ancona: UPS
Operatori in base al carico di lavoro.
Attualmente una assistente sociale ed una
amministrativa. Prevista anche la figura
dell’educatore professionale.
Apertura al pubblico: 20 ore settimanali.
Previsti 2 livelli (vedi diapositiva 23)
Prevista unificazione con sportello della salute
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21. Roma: porte sociali
Progetto: 38 porte sociali per avere
informazioni complete e accedere più
facilmente ai servizi.
Le sue funzioni:
• Accoglienza-ascolto
• Informazione
• Accompagnamento
• Osservatorio-monitoraggio
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22. La presa in carico
Collocare la «presa in carico« nella Porta sociale
significa duplicare i Servizi sociali. Non ha senso.
Alcune regioni lo hanno fatto.
Nei piccoli comuni la diffusione della Porta
sociale ha comportato la prima presenza
organizzata dei servizi sociali. Difficile spiegare
che poteva svolgere alcune funzioni e non altre.
Probabilmente per questo è stata inserita (es.
Marche, Umbria).
Lo sviluppo delle Porte sociali deve essere
depurata di funzioni improprie.
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23. Due livelli
In alcuni casi (Marche, Liguria, associazione
sono previsti due
intercomunale di Copparo, ecc.)
livelli organizzativi degli sportelli:
• Primo livello: fornisce sostanzialmente solo
informazioni che possono essere erogate da:
farmacie, centri sociali, associazioni di volontariato,
URP, MMG, patronati, sindacati.
• Secondo livello, costituito dagli sportelli sociali.
Erogano tutte le prestazioni previste. Sono fornite
dal comune.
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24. Il personale degli sportelli sociali
Nelle esperienze comunali si passa da un
solo operatore a 6. Media 3,4
Tutti hanno previsto l’assistente sociale,
la maggior parte anche un amministrativo.
In modo episodico anche altre figure:
educatore, comunicatore sociale,
pedagogista, psicologa, sociologa, ecc.
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25. Il bacino della porta sociale
Laddove è supportata dalle regioni,
la Porta sociale è prevista ogni
20.000/24.000 abitanti, fino a 60.000.
Sono però previsti sportelli aperti per
qualche ora settimanale anche nei
piccoli comuni.
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26. I modelli
MODELLI REGIONI prestazioni NOTE
1. Porta sociale Emilia Sociali Modalità organizzativa della
senza presa Romagna accoglienza che non si
in carico Liguria sovrappone a ciò che già c’è.
2. Porta sociale Campania Sociali Riproduce modello dei servizi
con presa in Marche, sociali (segretariato soc. +
carico Umbria servizio soc. professionale).
3. Sportello Emilia sanitarie Per le prestazioni sanitarie
sanitario Romagna distrettuali
4. Punto unico Abruzzo, Sociali, In genere per prestazioni
di accesso FVG, socio sociali e sociosanitarie. Più
Liguria, sanitarie, raramente anche le altre
Marche, sanitarie prestazioni distrettuali
Puglia
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27. Le prospettive
Sviluppo della Porta sociale di accesso alle
prestazioni sociali. Perdita graduale delle
funzioni relative alla presa in carico degli utenti.
Evoluzione verso la sperimentazione della Porta
unica di accesso alle prestazioni sociali e
sociosanitarie (in collaborazione con le ASL).
Nella realtà poche esperienze significative.
Occorre un impegno vero e coerente. Più
occasioni di benchmarking per far crescere
tutto il sistema.
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