2. Dalla F.A.D. all’e-learning: evoluzione
Periodo Media utilizzati Qualità
dell’interazione
Prima Dal 1830 alla Materiali cartacei Bassa
generazione metà degli anni spediti per posta
‘60 del secolo
successivo
Seconda Dalla seconda Tecnologie della media
generazione metà degli anni comunicazione
‘60 alla prima (radio, TV,
metà degli anni telefono)
‘80 del XX secolo
Terza Dalla metà degli Nuove tecnologie Alta
generazione anni ‘80 fino ad dell’ingormazion
oggi e e della
comunicazione
(TV satellitare,
reti telematiche)
by F.S. 2
3. Non è mai troppo tardi – Alberto Manzi
http://youtu.be/l04yEbxudf8
La Scuola Radio Elettra di Torino
by F.S. 3
4. E-learning?
Da Wikipedia (it):
Per e-learning, in italiano teledidattica[si intende la possibilità di imparare
sfruttando la rete internet e la diffusione di informazioni a distanza;
L’apprendimento è supportato dalle tecnologie della rete.
http://it.wikipedia.org/wiki/E-learning
La definizione della UE: l’e-learning è “l’istruzione di domani”
L’e-learning è l’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per
migliorare la qualità dell’apprendimento agevolando sia l’accesso alle risorse e ai
servizi, sia gli scambi e la collaborazione a distanza, quindi per progettare,
distribuire, selezionare, amministrare, supportare e diffondere laformazione,
anche attraverso percorsi formativi personalizzati.
http://www.elearningeuropa.info/it/?
by F.S. 4
5. Il Consiglio dell’Unione europea, riunito a Lisbona nel marzo 2000, invitava i
governi nazionali a una rapida accelerazione informatica per adottare i livelli
formativi e informativi necessari per la Società europea del terzo millennio.
Sulla base di tali orientamenti la Commissione europea ha adottato l’iniziativa
“e-learning – pensare all’istruzione di domani”:
tutti gli stati membri sono stati invitati a “perseverare negli sforzi concernenti
l’effettiva integrazione delle ITC nei sistemi di istruzione e formazione”, e a
“sfruttare pienamente le potenzialità di internet, degli ambienti multimediali
e di apprendimento virtuale per migliori e più rapide realizzazioni di
educazione permanente”.
Le “Linee guida del Governo per lo sviluppo della società dell’informazione”
del Ministro per l’innovazione dichiarano che la formazione erogata via e-
learning è uno dei dieci obiettivi del Piano di Governo: almeno un terzo della
formazione nella pubblica amministrazione sarà disponibile on-line entro il
2005.
by F.S. 5
7. Il concetto di e-learning
non deve essere ridotto a quello di semplice trasferimento di
contenuti formativi attraverso una rete di telecomunicazione;
(e-learning 1.0)
deve essere visto come un modo di concepire la didattica che
accresca il valore dell’insegnamento tradizionale con
l’integrazione delle tecnologie della comunicazione;
alle innovazioni tecnologiche devono corrispondere anche
innovazioni didattiche, per cui emerge la necessità di
modificare il modello dell’educazione: non con l’intento di
sostituire, bensì di affiancare e arricchire i percorsi formativi
tradizionali.
by F.S. 7
8. Glossario
Glossario E–learning – Osservatorio Tecnologico
Link on-line
Link off-line
by F.S. 8
9. Apprendere al tempo del web 2.0
L’avvento dell’e-learning e la diffusione del web 2.0
hanno rivoluzionato interamente i modelli, le
metodologie e gli strumenti della didattica
tradizionale.
Le parole chiave sono:
• partecipazione e condivisione
• frammentazione e ricomposizione degli spazi, dei
tempi e dei modi.
by F.S. 9
10. Le nuove tecnologie hanno ampliato
• Le occasioni di formazione
• Le modalità della formazione
• L’efficacia della formazione
by F.S. 10
22. Necessità di trasformazioni radicali
Non possiamo continuare a pensare alla scolarizzazione e
all’apprendimento così come sono oggi organizzati: un’aula,
quattro pareti, libri di testo tradizionali, lezioni ex cathedra,
interrogazioni, voti, esami, il tutto svolto entro tempi rigidamente
stabiliti.
Abbiamo provato a migliorare ogni aspetto dell’attuale sistema
educativo: vedi l’introduzione di nuovi curricoli, più esami, più
accountability, più sviluppo professionale, miglior impiego delle
risorse.
Tuttavia, i miglioramenti ottenuti nei risultati dell’apprendimento
sono risultati marginali.
by F.S. 22
23. Nuove e vecchie competenze
La nuova economia dell’informazione richiede lo sforzo di educare
tutti i giovani e di rendere l’educazione universale.
I giovani hanno bisogno di qualcosa di più di leggere, scrivere e far
di conto.
by F.S. 23
24. APPRENDIMENTO = f (CONTENUTO, MOTIVAZIONE, TEMPO)
Marshall S. Smith:
“Penso che la definizione:
APPRENDIMENTO = f (CONTENUTO, MOTIVAZIONE, TEMPO)
sia un’utile semplificazione dei fattori che incidono
sull’apprendimento.”
by F.S. 24
25. I contenuti includono gli insegnanti (conoscenza, energia), il curricolo
(contenuti e abilità) e la pedagogia.
La motivazione ha una varietà di componenti compreso la reattività
dello studente (salute, fiducia in sé, livello di attenzione, autocontrollo
del proprio apprendimento).
Il tempo si riferisce alla quantità di tempo necessaria a un determinato
studente per imparare un determinato contenuto. Il tempo varia
principalmente in relazione alle precedenti conoscenze, alle abilità nel
settore in cui è impegnato ad apprendere.
L’orario scolastico non dovrà essere fissato in maniera rigida e soltanto
all’interno della scuola, in futuro lo studente deve potersi portare la
scuola appresso.
E’ assolutamente necessario modificare tutte e tre le componenti:
contenuti, motivazione, tempo.
by F.S. 25
26. Immigranti e nativi digitali: Capacità comunicative e stili di
ammprendimento
Digital immigrants Digital native
Codice alfabetico Codice digitale
Apprendimento Multitasking
Apprendimento lineare
Condividere e creare la
Stile comunicativo uno a conoscenza (Mp3 Wikipedia)
molti Apprendere ricercando
Apprendimento per giocando esplorando
assorbimento Esternalizzazionie
dell’apprendimento
Internalizzazione Comunicazione versus
riflessione riflessione
Autorità del testo No autorità del testo
multicodicalità
Primo leggere
Connettersi navigare ed
by F.S. esplorare 26
27. Confronto tra vecchi e nuovi metodi di apprendimento
Le modalità con cui i nativi digitali apprendono sono completamente diverse da quelle che
la scuola tuttora utilizza. Alcune delle principali trasformazioni.
Dai vecchi ai nuovi modi di apprendere
Dagli apprendimenti imposti e → Agli apprendimenti motivati, partecipati,
subiti creativi
Dal controllo esterno (esami, voti, All’autocontrollo (questionari, feedbck,
ripetenze,bocciature, punizioni) adesione alle norme)
→
Dall’apprendimento in uno spazio All’apprendimento in un contesto
reale: virtuale:
•Immobilità-circolazione limitata •Spazio condiviso, circolazione illimitata
•Lentezza del testo scritto •Immediatezza
•Condivisione ridotta → •Importanza delle interfacce grafiche
•Scarso feed back •Costante feedback
•Punizioni individuali •Sanzioni collettive
Dalle conoscenze disciplinari → Alle competenze
Dall’apprendimento-consumo → All’apprendimento-partecipazione
Dall’apprendimento uno-a-uno All’apprendimento molti-a-molti (many-
(peer-to-peer) by F.S. to-many) 27
30. Il docente nella scuola che educa e istruisce
Nel processo di apprendimento, è e sarà assolutamente
indispensabile, imprescindibile, la mediazione culturale,
il tutoring cognitivo, cioè…
L’opera del docente!
Il docente deve, comunque, compiere la sua
rivoluzione culturale!
by F.S. 30
31. Nuovo spazio alla funzione del docente
•Nuovo mediatore didattico, regista d’aula, tutor del processo di
apprendimento
•Progettista e gestore di percorsi formativi complessi, dove elemento
distintivo risulta essere la competenza nell’individualizzazione
dell’insegnamento e nell’uso delle tecnologie a fini didattici
•Operatore consapevole di una nuova epistemologia delle disciplina
•Selezionatore di conoscenze e competenze
•Elaboratore di nuove strategie didattiche ch conducano alla conoscenza
attraverso l’azione di gruppo
•Suggeritore di metodologie euristiche, attive, induttive: lavoro cooperativo
e collaborativo, analisi di casi, problem solving, didattica laboratoriale
•Centro attivo della strategia tesa a conseguire le competenze fondamentali
per il domani:
− imparare ad imparare
− progettare e comunicare
− collaborare e partecipare
− risolvere problemi
− individuare collegamenti e relazioni
− acquisire e interpretare l’informazione
by F.S. 31
35. Le ICT migliorano gli apprendimenti?!
Slide presentata nel 2009 al Convegno: Da Socrate a Google
by F.S. 36
36. Le ICT migliorano gli apprendimenti?
L’evidenza empirica a favore dei benefici che le ICT possono portare agli
studenti non è ancora sufficiente.
Tuttavia non esistono nemmeno casi di esperienze di integrazione delle
ICT nella scuola dimostratesi fallimentari in termini di apprendimento.
Anzi, come emerge dal rapporto New Millenium Leaners 2009, esiste una
chiara relazione positiva fra i punteggi PISA in scienze e il numero di
anni d’esperienza che i ragazzi hanno con il computer a casa e a scuola.
Il rapporto Impact 2006 (Regno Unito, 4 paesi scandinavi, Paesi Bassi)
mette in luce che l’introduzione delle ICT nella scuola ha portato
risultati positivi in termini di motivazione e di interesse per il lavoro
scolastico da parte degli studenti.
by F.S. 37
37. Sul piano degli apprendimenti un esempio interessante viene dalla
ricerca-azione “DANT-Didattica assistita dalle nuove tecnologie”,
realizzata nelle scuole elementari del trentino per sviluppare e
introdurre una metodologia di apprendimento basata sui videogiochi.
Sempre nel trentino
Progetto DIDADUEZERO: una ricerca-azione per sperimentare l’utilizzo
del web2.0 come strumento che favorisce i rapporti tra scuola e territorio.
Qui di seguito una delle esperienze condotte:
“Stranieri da sempre- costruire mappe interculturali del territorio”
Anche noi non siamo da meno: Cyber-cl@sse: studiare con le TIC
by F.S. 38
39. •La COMMISSIONE EUROPEA ha dl’e-learning come:
“il nuovo modo di studiare reso possibile dalle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione.”
Con tale espressione si indica, quindi, l’uso della tecnologia per:
• progettare
• distribuire
• selezionare
• amministrare
• supportare
• diffondere la formazione realizzando percorsi
formativi personalizzati.
by F.S. 40
40. E-learning 2.0
Come integrazione alla didattica tradizionale:
I contenuti diventano sempre disponibili, (è bene coinvolgere gli
studenti stessi nella costruzione, aggiornamento ed integrazione).
Tutto questo allevia la ripetitività liberando energie per la riflessione,
interazione, ricerca.
Come supporto alle attività di recupero:
basti pensare a quanto investe una scuola in corsi I.D.E.I e
quanto, purtroppo, investono le famiglie in lezioni private. Già
alcuni Istituti Superiori hanno attivato i corsi di recupero on line
rendendo più fruibile e meno dispendiosa questa attività, anche
in termini di tempo per studenti e docenti.
Come erogazione di servizi relativi ad argomenti extracurricolari o
multidisciplinari:
alcuni esempi possono essere l’orientamento in entrata ed in
uscita, l’educazione alla salute, all’ambiente, la patente per il
ciclomotore, la prevenzione alla tossicodipendenza, ecc., tutte
attività che sono istituzionalmente richieste ma che non hanno
ne’ tempi né F.S.
by
spazi propri. 41
41. L’era del docente 2.0
Gestire la conoscenza ai giorni nostri significa gestire la
complessità dell’e-learning caratterizzata dalle molteplici
strutture di comunicazione.
Secondo una indagine di EDU TECH il 40% di docenti
dichiara che il web favorisce l’interazione con gli
studenti, diventando sempre di più uno strumento
indispensabile per lo sviluppo delle loro competenze.
Di contro, quasi il 30% degli insegnanti afferma che
Internet non aiuta a fare il docente, essendo una perdita
di tempo e un pericolo per la serietà della ricerca
didattica.
by F.S. 42
42. All’inizio del 21° secolo si è assistito ad una svolta ulteriore all’interno
stesso di Internet, con conseguente influenza sui modelli della conoscenza
e dell’apprendimento.
Ci si riferisce al passaggio indicato comunemente con l’espressione web 2.0,
che comincia a diffondesi a partire dal 2004 e che sottolinea un decisivo
cambiamento nel rapporto tra l’utente e la rete, nel senso di un’accresciuta
partecipazione attiva da parte del primo.
Gli utenti diventano soggetti-autori in un contesto di condivisione o
collaborazione: Internet è sempre meno un luogo in cui si ricercano
informazioni è sempre più un luogo in cui si costruiscono contenuti
personali con strumenti come i blog e i wikis, si condividono risorse e si
comunica in forme più coinvolgenti tramite strumenti come podcast,
instant messager, servizi di condivisione di foto o filmati.
Il web 2.0 è caratterizzato dal cosiddetto social networking.
by F.S. 43
43. Mappa concettuale Strumenti per l’e-learning
Produzione audio Produzione grafica
Produzione video
Content Management System Produzione animazioni
Strumenti per la produzione
Strumenti di simulazione
autoring
Strumenti per l’e-learning
Strumenti per l’apprendimento chat
Learning Management System conferenze on-line
e-portfolio test
Learning Content Management System Blog
Wiki classi virtuali
Podcast
by F.S. 44
46. Il Progetto Classi 2.0
http://youtu.be/fZFWzkqOCvc
Il mobile learning
un elemento importante per la dilatazione spazio/tempo
dell’esperienza educativa che va oltre la classe.
http://youtu.be/FWabv00OgVM
Progetti
by F.S. 47
47. Una esperienza in classe con gli strumenti del web 2.0
Liceo Classico “G.Garibaldi” Palermo
https://docs.google.com/Doc?id=ajbh3pcdtkfq_1259g295pm9k
Nuovi ambienti di apprendimento: Ipad alla Cecco Angiolieri di Siena
http://youtu.be/fZFWzkqOCvc
by F.S. 48
48. Piattaforma di E-learning
del
Liceo Scientifico Statale R. Nuzzi di Andria
Il progetto Cyber-cl@asse: studiare con le Tic
della
Scuola secondaria di 1° grado “ Michelangelo” - Bari
by F.S. 49
49. “Non c’è nulla di più difficile e pericoloso
che introdurre un nuovo ordine di cose,
poiché il cambiamento ha per fieri nemici
tutti coloro che si trovano bene nelle
vecchie condizioni e solo tiepidi difensori
tra quelli che si troveranno meglio nelle
nuove.”
Macchiavelli
by F.S. 50