1. UNIVERSITA’ DI PISA
Dipartimento do Scienza della Politica
MASTER IN GOVERNANCE POLITICA
Seminario: “La gestione integrata delle risorse umane”
1 Tags/ definizioni Funzione pubblica
Pubblica Amministrazione
Fannulloni
Nullafacienti
2 Evoluzione Dalla 142 alla L. 15/2009
normativa
Il rapporto di lavoro nel periodo precedente la sua privatizzazione
era governato da principi pubblicistici in ragione della particolare
posizione che la Pubblica Amministrazione aveva nei confronti dei
propri dipendenti.
la riforma sulla privatizzazione del pubblico impiego è stata fatta
nel nostro paese a costituzione invariata.
? impostare un sistema di privatizzazione che non fosse
anticostituzionale, sistema che nasce con la legge delega n.421 del
1992, da cui trae origine il decreto legislativo 29 che si è poi avuto
nel 1993.
> con l’art. 2 co.1 lett. c) della legge delega, vengono indicate le
materie che rimangono sotto riserva di legge:
i principi organizzativi (art. 97 e 98 costituzione)
le dotazioni organiche (in quanto risponde ad esigenze di
diritto pubblico e non ad eseigenze collegate al rapporto di
lavoro)
conferimento di titolarità di organi ed uffici (art. 98 cost.)
il regime delle incompatibilità (principio di esclusività)
il principio di accesso al sistema pubblico con concorso
queste materie sono rimaste rigorosamente disciplinate da fonti
pubblicistiche.
>Uno dei principali interventi della Legge n. 15 riguarda proprio il
nostro sistema di riparto, siamo infatti di fronte ad uno dei punti
nevralgici del nostro sistema che parte da una norma particolarmente
discorsiva del sistema contenuta nell’originario art. 2 comma 2 del
D.lgs. 29 poi confluito senza modifiche nel D.lgs. 165/01. .
? si era venuto a determinare nel tempo una sorta di rincorsa tra
norme di fonte diversa, la legge sul contratto e il contratto sulla
legge, in altre parole l’ultima fonte che interveniva sul rapporto di
lavoro che fosse il contratto o che fosse la legge, disciplinava la
materia di fatto disapplicando la norma precedente. Il contratto
interviene su una materia riservata alla legge, poi una successiva
legge se ne riappropria e così via, creando numerosi problemi.
3 > dopo la 15/2009 la legge può derogare ai contratti, è legittimata ad
agire sui rapporti di lavoro, se interviene la legge lo fa per un
principio interesse pubblico che supera l’interesse specifico delle
FABIANO CORSINI
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2. parti contrattuali. Una volta che la legge è intervenuta sul rapporto
di lavoro il contratto non può più intervenire a meno che non sia la
legge stessa a consentire espressamente al contratto questo
intervento..
4 Organizzazione e E’ solo nel 1998, che il legislatore intervene con alcuni correttivi (il
riparto delle D.lgs. 80 e il D.lgs. 387) introducendo per la prima volta nel nostro
competenze ordinamento i principi di organizzazione; Il legislatore la introduce e
viene vista come un punto di arrivo quasi come se tutte le
amministrazioni fossero in grado di produrre immediatamente
organizzazione, ancora non si comprende che l’organizzazione deve
essere vissuta come uno strumento che l’amministrazione stessa
sapientemente avrebbe dovuto utilizzare per produrre al meglio i
propri servizi.
un principio che seppure non è assunto direttamente dalle
norme citate è la base di partenza del ragionamento, vale a dire la
Nozione privatistica di organizzazione: composizione dei fattori
produttivi finalizzati alla realizzazione di un prodotto che nel
sistema pubblico sono i servizi. I fattori produttivi sono le risorse
umane, finanziarie e strumentali.
5 1) Macro e Macro organizzazione si intende è la strutturazione degli apparati
micro organizzativi di massima dimensione in una pubblica
organizzazione amministrazione. La definizione di queste strutture (che possono
essere chiamate, Settori, Servizi. Dipartimenti o altro) è un’attività
organizzativa di diritto pubblico affidata agli organi di governo.
L’organizzazione in questo caso è funzionale al raggiungimento
degli obiettivi, per questo sono gli organi che disegnano le strutture
di massima dimensione in modo di avere un assetto organizzativo
funzionale al raggiungimento degli obiettivi non di carattere
gestionale ma di carattere politico, quindi la macro organizzazione
attiene ad un profilo di diritto pubblico, siamo infatti di fronte ad
una competenza degli organi di governo, ad atti di natura provvedi
mentale e ad una competenza, in caso di lesione di una posizione
giuridica della competenza del TAR, in quanto siamo di fronte a
violazioni esclusivamente di interessi legittimi e non diritti
soggettivi.
Micro: potere/dovere conferito agli organi di non governo di
organizzare con propri atti le strutture di massima dimensione. Il
soggetto deputato ad organizzare la struttura interna con atti
organizzativi di diritto privato è il dirigente; in questo caso siamo di
fronte ad un’attività datoriale non di tipo pubblicistico, ma di diritto
privato, la cui violazione determina la competenza del Giudice
Ordinario in violazione di diritti soggettivi e non di interessi
legittimi. La stessa giurisprudenza a più riprese a partire dai primi
anni 2000 ha elaborato le patologie degli atti di gestione adottati
erroneamente dagli organi di governo, infatti se il governo si
insinua nell’organizzazione interna del dirigente negli atti gestionali
siamo di fronte ad atti nulli di diritto e privi di effetti giuridici in
regime di incompetenza assoluta. L’organo di governo non è
legittimato ed il dirigente ha il dovere di non applicare gli atti
FABIANO CORSINI
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3. eventualmente adottati.
macroorganizzazione > natura provvedimentale > interessi legittimi
> competenza del TAR >raggiungimento dei progetti di governo
microorganizzazione > atti dotariali di natura privatistica > diritti
soggettivi > competenza del giudice ordinario > raggiungimento
degli obiettivi gestionali
E’ quindi evidente che l’organizzazione non è un modello statico
ma si muove in base alle necessità dell’amministrazione,
l’organizzazione quindi fa parte di un sistema periodico che da
modo all’amministrazione di intervenire sulla stessa in funzione
sulla base degli obiettivi che l’amministrazione si è prefissa in
applicazione dei contenuti dell’art. 2 del D.lgs. 165/01.
6 2) Il sistema di la Dotazione Organica è l’insieme delle professionalità quali-
dotazione quantitative che ogni amministrazione deve avere per lo
organica svolgimento delle proprie attività ed il conseguente raggiungimento
dei propri obiettivi.
Le Dotazioni Organiche oggi nel sistema pubblico sono inutili e
produttive di oneri ingiustificati. L’art. 6 del d.lgs. 165/01 è stato
introdotto da Bassanini ,il quale aveva già capito l’inutilità della
Dotazione Organica, che nell’ottica del ministro, doveva essere
l’aggregazione tra posti coperti e fabbisogno di nuovi posti, il
passaggio da pianta organica a dotazione organica non è quindi solo
un cambiamento nella terminologia, ma qualcosa di più profondo. In
questo contesto fu introdotto quindi un principio non diffuso,
ancora saldo ma spesso inapplicato, quello definito dai commi 1 e 4
art. 6 del d.lgs.165. Tale principio obbligava le amministrazioni a
dotarsi di un programma dei fabbisogni di personale e, solo
successivamente, a determinare la dotazione organica. In quel
momento (1998) la dotazione organica che poco prima era
denominata pianta organica ed era da considerarsi come un punto di
arrivo, diventa quindi uno strumento per realizzare il programma
che mi sono prefisso. La dotazione organica diventa quindi un
contenitore che si muove per soddisfare le esigenze di fabbisogno e
quindi il percorso delineato diventa il seguente:
1) Programma dei fabbisogni
2) Modifica della dotazione organica
3) Concorsi
7 3) La dotazione L’ultimo principio di tipo organizzativo è quello che fa riferimento
organica all’art. 2 del D.lgs. 165/01 è quello della dotazione organica
complessiva complessiva, questo è un principio maggiormente utilizzato come
strumento organizzativo. Dotazione organica complessiva significa
che la dotazione organica non può essere un insieme di posti e
professionalità sparsi tra i vari settori, ma deve trattarsi di un unico
contenitore per tutto l’ente, un unico sistema di dotazione all’interno
del quale compaiono tutti i posti di cui l’amministrazione ha
bisogno. Questo è fondamentale per avere una visione complessiva e
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4. quindi avere un unico governo della dotazione, infatti all’interno
della stessa devono comparire solamente i posti, lasciando a livello
gestionale dei dirigenti la definizione dei profili, vale a dire delle
professionalità di cui l’ente necessita.. Questo lo ha recepito anche
Brunetta nel processo di riforma e quindi finalmente si è capito che
il profilo professionale non è il posto ma la professionalità richiesta.
E’ infatti stabilito dalla legge 15 tra le competenze dei dirigenti,
come momento squisitamente collegato alla gestione del rapporto di
lavoro
8 4) Il principio di C’è poi un principio che non si ricava direttamente dalle norme ma
coerenza e il dall’organizzazione generale dell’ordinamento che riguarda le
principio di strutture. E’ il principio di coerenza in base al quale a strutture
omogeneità omogenee devono corrispondere omogenei livelli di responsabilità.
Questo è uno degli errori dal punto di vista organizzativo che genera
contenzioso, spesso infatti i problemi legati al riconoscimento di
mansioni superiori nascono proprio da questi errori di tipo
organizzativo.
Inoltre spesso la struttura viene organizzata, oltre che con scarsa
coerenza, anche non rispettando un altro principio che è il principio
di omogeneità., che porta all’illogicità manifesta. L’organizzazione
infatti deve essere organizzata sulla base di funzioni omogenee,
infatti se il sistema disomogeneo genera una disorganizzazione, se il
sistema è omogeneo crea automaticamente organizzazione.
Quando non si riesce a delineare un principio dell’ordinamento
ricordiamoci che si ricorre sempre ai contenuti dell’art. 97 della
Costituzione cioè al principio di buona amministrazione che si
applica a tutti i settori e che contiene in se razionalità, efficienza e
quindi, coerenza, omogeneità.
9 Da amministrare Strumenti di governance delle risorse umane
a governance Vedi slides
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5. 1
Insofferenza In tutto il mondo vi è un grande fermento di idee e di
verso la PA riforma per quanto concerne la gestione della Pubblica
10 amministrazione PA). Ovunque è nata una grande
insofferenza verso il funzio-namento della PA, che sembra
essere l'ultimo settore della socie-tà civile che si dimostri
all'altezza dei grandi mutamenti struttu-rali e tecnologici
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6. della società industriale e post-industriale. Si sono scritti
quintali di relazioni …
11 Una clearing house di tutte le iniziative migliori in
proposito è divenuta l'Ocse, presso la quale da alcuni anni
si è istituito un Comitato intergovenativo e un Servizio per
il Public Management (Puma); questo servizio sta
diventando una centra-le di smistamento, ma anche di
elaborazione, di esperienze di ri-forma nella conduzione
della PA, nei suoi diversi aspetti.2 Le direzioni di lavoro
su cui l'Ocse sta da tempo raccogliendo e dif-fondendo
della documentazione interessante sono: a) Gestione della
presa delle decisioni ; b. Gestione delle risorse umane
c. Gestione e riforma della regolamentazione ; d.
Gestione di bilancio e gestione finanziaria e. Gestione
delle prestazioni e dei risultati (performance)
f. Reporting e valutazione dei problemi e sviluppi di
insieme nella gestione pubblica
12 L'esperienza 0La pianificazione è stata introdotta in modo sistematico
americana da una Legge del Congresso del 1993: il Government
GPRA e NPR
Performance and Results Act , (GPRA). Questa prevede:
−il Piano strategico pluriennale,
1− il Piano delle prestazioni ex ante (annuale),
intimamente legato al primo,
2− il Rapporto sulle prestazioni ex post (annuale);
3− e infine la rendicontazione e flessibilità gestionale
(dero-ghe alle procedure di controllo se legate a risultati
prestabiliti dai Piani).
Mentre sul piano legislativo si compiva il ciclo del
GPRA, con il comune supporto di senatori sia
repubblicani che democratici, la nuova amministrazione di
Clinton lanciava nel 93 la National Performance Review
(NPR) - traducibile come quot;Riforma della Capacità di
Prestazione della Nazionequot; - finalizzata sostanzialmente
alla riforma dei metodi gestionali della amministrazione
federale, che la GPRA aveva lanciato con rigore, metodo e
procedura, appunto, con la pianificazione strategica e
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7. sistematica. La commissione per la NPR fu guidata da Al
Gore e produsse un rapporto che è una mile stone nel new
public management:
attenzione al cliente;
partenariati; reinventing labs;
13 Evoluzione degli La matrice
scenari e funzione
pubblica
14 Esercitazione, da In presenza di queste dinamiche che interessano il rapporto domanda
condursi offerta di servizi e dunque la funzione pubblica, quali principi
contestualmente organizzativi dovrebbero essere osservati e sviluppati?
alla esposizione
della matrice
15 Integrazione Non concentrarsi più sull’interno, ma sul sistema, sull’esterno; non
delle risorse distinguere più nettamente tra noi e loro: pensare in termini di
community management
16 Human care Oltre le “risorse umane”: l’approccio HR è in definitiva
economicista: come collocare la ru nella organizzazione; si propone
un ribaltamento: come sviluppare organizzazione a partire dalle
persone
17 Miglioramento Misurare i traguardi, dotarsi di sistemi di misurazione: non altre
Continuo paccate di vincoli burocratici, ma presidi per la crescita.
18 Valutare oggi
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