1. €uro Referendum
Parte anche in Piemonte la
raccolta firme per la Proposta di
Legge Costituzionale di iniziativa
popolare per l'indizione di un
r e f e r e n d u m d i i n d i r i z z o
sull'adozione di una nuova
moneta n e l l ' o r d i n a m e n t o
nazionale in sostituzione dell'Euro.
L'obiettivo è quello di poter
finalmente far pronunciare i
cittadini italiani su una decisione
presa per loro dai politici negli
anni '90. I cittadini di paesi come
Francia, Olanda, Irlanda,
Danimarca, Svezia, Norvegia
hanno avuto la possibilità di
esprimersi pro o contro l'adozione
della moneta unica votando sui
Tr a t t a t i Co s t i t u t i v i e d i
Funzionamento dell'Unione
Europea. Noi no. Solo nel 1989
votammo un referendum
consultivo, istituito tramite una
legge costituzionale temporanea,
sul conferimento di un mandato
costituente al Parlamento europeo
appena eletto, per trasformare la
Comunità Europea in una vera
Unione. Oggi, esistendo solo i
referendum a b r o g a t i v i o
confermativi di modifiche della
Carta costituente, bisogna
modificare nuovamente la
Costituzione prima di poter indire
un referendum consultivo a cui
dovrebbe poi seguire una presa
d'atto del Parlamento Italiano.
Oggi è sempre più evidente come
una moneta unica avvantaggi la
Germania ed il suo surplus
commerciale e penalizzi i paesi
periferici come il nostro. I quali, in
assenza dell'aggiustamento dei
cambi tra valute diverse,
a c c u m u l a n o u n g a p d i
competitività che si fa pagare ai
lavoratori con la riduzione delle
retribuzioni e delle garanzie
sindacali (vedasi job's act e
superamento dell'articolo 18). Non
è un caso se Gran Bretagna,
Svezia e Danimarca hanno deciso
di mantenere le loro valute pur
rimanendo all'interno dell'Unione
Europea. E che Svizzera e
Norvegia restano fuori dall'Unione
Europea.
Stampato in proprio
A partire da Sabato 13 dicembre
saremo nelle piazze delle
principali città del Piemonte per
raccogliere firme e discutere con i
cittadini. La mappa dei banchetti è
v i s i o n a b i l e s u l s i t o
www.fuoridalleuro.com .
Il numero minimo di firme è 50
mila, ma vogliamo dare un
s e g n a l e p o l i t i c o c h i a r o
raccogliendo il maggior numero
possibile di firme. Per contatti
referendumeuropiemonte@gmail.
com.
Davide Bono, Gruppo consiliare
M5S Piemonte
Fabiana Dadone e Alberto
Airola, M5S Camera e Senato
Tiziana Beghin, M5S
Renzi, nuove misure sulla
corruzione
Ma Cons. dei ministri è già
slittato.
Gasparri: “E’ manovra elusiva”.
e se l'ha capita anche lui...
GabrieleSozzani@twitter
2. Precari Scuola BiCi
"Abbiamo appena avuto la
conferma che il governo non ha
alcuna intenzione di rispettare la
storica sentenza della Corte di
Giustizia europea, che lo scorso
26 novembre ha dichiarato
illegittima la normativa italiana in
materia di contratti a termine, con
particolare riferimento al comparto
scuola".
Lo affermano i deputati del M5S in
c o m m i s s i o n e C u l t u r a
commentando la risposta del
sottosegretario al Miur Gabriele
Toccafondi all'interpellanza
urgente di Silvia Chimienti.
"Al ministero dell'Istruzione
abbiamo rivolto tre quesiti ben
precisi: in che modo il governo
intenda recepire la sentenza
europea, quale sarà il
destino dei precari iscritti
nelle graduatorie d'istituto
e se l'esecutivo non ritenga
discriminatorio assumere
personale privo di servizio
pregresso, a discapito di
docenti con esperienza
pluriennale.
La vaga risposta del Governo si è
trasformata nell'ennesimo spot del
piano della Buona Scuola che, a
detta del Mir, sarebbe sufficiente ad
adeguare la nostra normativa ai
dettami della Corte europea.
Invece, l'unica conseguenza
tangibile saranno le centinaia di
migliaia di ricorsi davanti al
Giudice del Lavoro.
Anche se a partire dal 2015
verranno regolarmente banditi i
&
concorsi, come promette il
g o v e r n o , c i ò n o n p o t r à
comunque sanare il pregresso:
dal 2000 al 2011 sono stati
sfornati centinaia di migliaia di
abilitati ma non è stato bandito
alcun concorso.
Queste persone lavorano nelle
scuole ormai da anni e ora il
G o v e r n o l e v o r r e b b e
discriminare sulla base di un
mero criterio temporale. Da un
lato, immissione in ruolo degli
abilitati ante-2008 in ruolo. Tutti
gli altri, restano tagliati fuori. E
il merito? L'esperienza acquisita
sul campo? Per il Governo
evidentemente sono criteri che
non contano nulla”.
" I l r e c u p e r o d e l l e
i n f r a s t r u t t u re e d e i
collegamenti territoriali in
d i s u s o ra p p re s e n t a
un'occasione per favorire
una mobilità e un turismo
e c o s o s t e n i b i l e ,
valorizzando, nello stesso
tempo, il nostro patrimonio
naturale e culturale". Lo
dichiara la Senatrice del M5s
Daniela Donno.
"Abbiamo presentato, quindi,
una mozione al governo in
cui chiediamo al Governo
che s i adoperi per l a
r i q u a l i f i c a z i o n e d e l l e
s t r u t t u re f e r r o v i a r i e
abbandonate. Sosteniamo
anche la realizzazione di
sistemi di mobilità a basso o
nullo impatto ambientale,
come la mobilità ciclistica e
quella ciclo-pedonale"
prosegue.
" I n u n ' o t t i c a d i
r i q u a l i f i c a z i o n e
dell'ambiente urbano
ed extraurbano la
conversione di vecchie
f e r r o v i e n o n p i ù
utilizzabili e di antiche
strade in piste ciclabili e
"greenway" costituisce
una soluzione per
contrastare l'abbandono e il
degrado ambientale in cui
riversano molti territori in
Italia. La portata storica,
a r c h i t e t t o n i c a e
paesaggistica del nostro
Paese può e deve essere
esaltata anche attraverso
queste iniziative" conclude
Donno.
Mobilità
Ciclabile
3. Dalla Lega milioni di euro
per i campi nomadi di Alemanno e Pisapia
L ' i n c h i e s t a s u Ma fi a
Capitale ha portato a galla
anche il business milionario
sulla gestione dei campi
Rom. Su questo argomento,
il segretario della Lega Nord
Matteo Salvini da tempo è
s u l p e z z o : o r g a n i z z a
spedizioni nei campi nomadi,
imperversa in tv e denuncia
chi finanzia queste strutture.
Eppure basterebbe fare un
passo indietro di qualche
anno per scoprire che a
finanziare con decine di
milioni di euro i campi Rom,
c omp r e s i q u e l l i d e l l a
Capitale, e a impedirne la
c h i u s u r a c ome i n v e c e
sollecita l'Unione europea,
fu proprio la Lega Nord, per
mano dell'allora Ministro
degl i Int e rno Robe r t o
Maroni.
Tutto nasce dai decreti
emergenziali firmati da
Maroni nel 2009, con i quali
il Ministro finanzia anche il
famigerato 'piano nomadi'
v a r a t o d a l l a G i u n t a
Alemanno.
"Il nostro Piano Nomadi
s a r à u n a r i v o l u z i o n e
copernicana", diceva il
s i n d a c o r oma n o . "Un
modello da esportare in tutta
Europa" gli faceva eco il
ministro dell'Interno in
camicia verde. Parliamo di
un affare colossale da decine
di milioni di euro, su cui hanno
mangiato cooperative di sinistra
e associazioni di destra, come
ha svelato l'inchiesta romana. E
infatti i soldi finiscono in fretta
e nel 2011 Alemanno chiede a
Maroni 30 milioni per i campi
rom.
Ma r o n i n e g a u l t e r i o r i
finanziamenti: "il governo
Forza Italia-Lega aveva già
stanziato 60 milioni di euro per
l'emergenza in cinque regioni
(Lazio, Campania, Lombardia,
Veneto e Piemonte) - spiega
Maroni al sindaco -. Al Lazio
erano andati un terzo (20
milioni circa), ai quali vanno
aggiunti altri 12 milioni
concessi da Comune e Regione,
per un totale di 32 milioni di
euro".
In sostanza, è lo stesso Maroni
a rivelare di aver finanziato
lautamente quello che oggi è lo
scandalo dei campi Rom su cui
la Lega cerca di raccogliere
facili consensi.
Nel marzo del 2013, sempre
per effetto dei provvedimenti
emergenziali firmati nel 2009
dal leghista Maroni, anche il
Comune di Milano guidato da
Sel-Pd può stanziare 6 milioni
di euro per i campi nomadi.
Da una parte abbiamo la Lega
che, insieme all' estrema destra
fascista, soffia sul fuoco di
emergenze sociali - come
q u e l l a d e i n oma d i e
d e l l ' i m m i g r a z i o n e
clandestina - che non è mai
stata in grado di risolvere e
c h e , s o p r a t t u t t o , h a
contribuito lei stessa ad
a l ime n t a r e . Da l l ' a l t r a
abbiamo la sinistra buonista
radical chic, che fa finta di
lottare per l'inclusione dei
nomadi e degli immigrati,
ma in realtà specula e
mangia su questa situazione
esattamente come tutti gli
altri, come testimoniano foto
imbarazzanti di allegre
tavolate bipartisan a cui
siede anche il boss del clan
dei nomadi Casamonica.
A q u e s t i t a v o l i , i l
Movimento 5 Stelle non si
siederà mai. Questi tavoli
preferiamo mandarli all'aria,
denunciando il marcio che si
annida nella politica e nelle
istituzioni. Anche su questa
nera vicenda degli affari
intorno alla gestione dei
campi Rom avevamo alzato
la voce ben prima che
scoppiasse l'inchiesta Mafia
Capitale. State certi che non
smetteremo di farlo. E state
certi che ne vedremo ancora
delle belle...
4. Il cappio
Il debito pubblico dell'Italia,
dentro l'euro, è diventato
insostenibile. È solo questione di
tempo perché una nuova crisi
degli spread trascini l'eurozona
e l'Europa nell'epicentro di un
enorme terremoto economico.
Lo conferma l'agenzia di rating
Standard & Poor's che declassa
di nuovo i nostri titoli di Stato a
lungo termine un gradino sopra
al livello "spazzatura" (BBB-).
Senza bisogno di santificare le
agenzie finanziarie in palese
conflitto di interessi, i motivi del
declassamento sono fondati. Il
Pil, infatti, continua a decrescere
p e r i s o l i t i m o t i v i : l a
disoccupazione è alle stelle, la
domanda di beni e servizi è
crollata e le aziende, per questo,
non fanno utili e sono costrette
ad infliggere al Paese nuova
disoccupazione. Un circolo
vizioso che ci sta distruggendo.
In queste condizioni il rapporto
debito/Pil, molto più importante
del valore assoluto del debito
pubblico, continua a peggiorare
perché il denominatore cresce
meno del numeratore, quando
non cala.
Se peggiorano tutti i parametri
dell'economia reale, il prendere
tempo della Bce non può
durare ancora a lungo e
p r e s t o i m e r c a t i
chiederanno un aumento
dei tassi di interesse per poi
fuggire disordinatamente dal
debito dei Paesi più in crisi.
Una catastrofe, l'ennesima in
pochi anni, che di nuovo
saranno i cittadini a pagare
più duramente. Tutto questo
perché Governi europei
guidati dagli interessi della
grande industria e della grande
finanza, tedesca in primis, portano
avanti politiche che aggravano la crisi
tagliando redditi, pensioni, Stato
sociale, democrazia.
In Italia, il terzo governo del
Presidente Napolitano esegue
fedelmente il dettato della Merkel e
del vassallo Junker, votato dal Pd
europeo dopo che per l'intera
campagna elettorale Matteo Renzi
aveva promesso una lotta serrata
all'austerità e ai vincoli di bilancio.
Niente di tutto ciò si è visto: solo
t a g l i a i s e r v i z i l o c a l i e
precarizzazione del lavoro a colpi di
fiducia, mentre il semestre europeo
a presidenza italiana non ha portato
a nulla. Renzi ha comprato gli
italiani con 80 euro per gettarli
nella miseria più nera.
La crisi dell'euro è irreversibile.
Come dicono da anni illustri
economisti italiani e non, l'euro è un
progetto destinato al fallimento sin
dalla nascita perché non tiene conto
delle diversità dei Paesi aderenti ed
è disegnato su misura per i più forti,
Germania in testa. L'Unione
monetaria crollerà. È un dato di
fatto, e per questo una seria forza
politica non solo deve essere
preparata ad uscire, organizzando un
piano B, ma ha il dovere morale di
condurre i cittadini in un
percorso di informazione e
consapevolezza. Meno
panico s i g n i f i c a più
democrazia.
Per questo il M5S si è
posto come obiettivo
primario il referendum
di indirizzo sull'euro,
contando sulla raccolta
firme nazionale per
coagulare interesse
verso un tema così
i m p o r t a n t e e p e r
costringere giornali e
televisioni a parlare del
problema euro con
razionalità.
Il Paese sta soffocando
impiccato all'albero dell'euro
e dei vincoli europei. Gli
interessi del popolo
italiano vanno in un'altra
direzione. Fuori dall'euro
l ' I t a l i a 5 stelle potrà
d iventare una re a l t à ,
sfuggendo al ricatto dei
mercati, del debito pubblico
(di nuovo sotto il controllo
della nostra Banca d'Italia) e
della schiavitù sul posto di
lavoro, per chi ancora ce l'ha.
Attenzione
ci troviamo sempre al
venerdì dalle ore 21.00
In piazza Sacro Cuore 5.
(zona viale Roma) Come sempre a Novara