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Comunicazione aziendale




                                 Kerin ed al. 2007
          Corso di Marketing
       prof. Gandolfo DOMINICI
Evoluzione : Dall’informazione alla
Comunicazione d’impresa

            Informazione
                     e
           Comunicazione


     Comunicazione di marketing


      Comunicazione d’impresa
                                        Kerin ed al. 2007
                 Corso di Marketing
              prof. Gandolfo DOMINICI
L’informazione



L’informazione è la trasmissione di notizie, fatti e 
dati  da un emittente ad un destinatario; ha come 
effetto la modifica della conoscenza in chi la 
riceve, è un processo a una via




                                                Kerin ed al. 2007
                         Corso di Marketing
                      prof. Gandolfo DOMINICI
La comunicazione


La comunicazione è l’attività volta ad ottenere una modifica del 
comportamento dei destinatari attraverso l’informazione. 
La causa del comportamento di altri è la relazione, dovuta 
all’informazione, tra l’emittente ed il destinatario.
Essa è pertanto un attività d’informazione in cui si considerano sia 
l’informazione trasmessa sia l’informazione (feed­back) che si ottiene, 
perché questa seconda rende possibile la relazione fra i due 
comportamenti di efficacia reciproca.
La comunicazione è dunque un processo a due vie, da chi comunica a 
chi è destinatario della comunicazione.

                                                               Kerin ed al. 2007
                                Corso di Marketing
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La comunicazione: il paradigma di Lasswell




   C H I          C H E  C O S A          T R A M IT E  Q U A L E     A  C H I            C O N  Q U A L I 
                                              C A N A L E          
(e m itte nte )   (m e s s a g g io )           (me dia )             (ta rg e t)          E FFE T T I




                                                                                                  Kerin ed al. 2007
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Processo di comunicazione




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             Corso di Marketing
          prof. Gandolfo DOMINICI
Comunicazione di marketing



Mira al miglioramento delle relazioni tra l’impresa ed il mercato
di sbocco;
E’ una funzione dell’ impresa, enti ed istituzioni volta ad
influenzare la domanda dei consumatori a favore dei beni e
servizi che essa produce o esercita;
Il suo scopo principale è di promuovere l’affermazione
dell’impresa sul mercato tramite l’affermazione del prodotto.




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Comunicazione d’impresa


La comunicazione di marketing non è sufficiente ad
affrontare tutte le problematiche di comunicazione di un
azienda moderna.
L’azienda moderna si trova a dover gestire un sistema
complesso di comunicazioni rivolte a destinatari diversi
Per poter raggiungere tutti questi destinatari l’azienda
deve utilizzare un mix di componenti che possano
garantire la massima efficienza della comunicazione.


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I destinatari della comunicazione
            d’impresa
          •Concorrenti
          •Consumatori/clienti
          •Fornitori
          •Finanziatori
          •Shareholders
          •Lavoratori
          •Ambiente socio­istituzionale

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Target dei due tipi di comunicazione



   COMUNICAZIONE                          COMUNICAZIONE
      INTERNA                               ESTERNA

                                   ● DIPENDENTI POTENZIALI
● ORGANIZZAZIONI SINDACALI         ● OPINIONE PUBBLICA

● DIPENDENTI                       ● FORNITORI ESTERNI
                                   ● CONSUMATORI
● FORZA DI VENDITA                 ● OPINION LEADERS
                                   ● INTERMEDIARI FINANZIARI
● FORNITORI INTEGRATI              ● CONCORRENTI
  VERTICALMENTE                    ● MERCATO FINANZIARIO
                                   ● POTENZIALI AZIONISTI
● CLIENTI INTEGRATI
  VERTICALMENTE
● AZIONISTI


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                        prof. Gandolfo DOMINICI
Le 4 aree della comunicazione d’impresa



       comunicazione commerciale


       comunicazione istituzionale


      comunicazione gestionale


       comunicazione economico-finanziaria
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La comunicazione commerciale




Ha il fine di generare maggiori volumi di vendita,
miglioramenti di notorietà e immagine;
Il risultato più importante è sintetizzabile nell’
affermazione della marca.




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La comunicazione gestionale



Implementa e rinforza l’identità e la cultura d’impresa, 
incentiva lo sviluppo delle conoscenze, delle capacità 
gestionali e strategiche dell’impresa. Alimenta i processi di 
apprendimento che consentono di accrescere le competenze 
distintive d’impresa presupposto necessario per lo sviluppo 
delle capacità di innovazione e differenziazione.
      capacità di innovazione e differenziazione

                                                            Kerin ed al. 2007
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                           prof. Gandolfo DOMINICI
La comunicazione istituzionale




l’impresa, comunicando la sua missione e la sua identità 
ottiene collaborazione e consenso. Un’azienda ben inserita 
nel proprio contesto sociale ed economico riesce a 
svolgere meglio la propria missione.


      L’azienda ottiene credibilità strategica.
      L’azienda ottiene credibilità strategica

                                                    Kerin ed al. 2007
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La comunicazione
              economico-finanziaria



Una corretta e articolata informativa sui contenuti e sui 
risultati dell’attività dell’impresa è necessaria per poter 
ottenere la fiducia dei portatori di risorse interni 
(management, azionisti, dipendenti) ed esterni (finanziatori, 
istituti di credito,fornitori, società finanziarie). L’azienda 
ottiene credibilità reddituale, patrimoniale e finanziaria.
ottiene credibilità reddituale, patrimoniale e finanziaria
                                                           Kerin ed al. 2007
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Comunicazione di massa 
                           v/s 
                Comunicazione interpersonale

Comunicazione di massa: è una comunicazione volontaria, 
per mezzo di un media comunicante e di una organizzazione 
apposita, di un messaggio rivolto ad un target prestabilito ma 
  comunque recepito da un pubblico numeroso e distante;
  Comunicazione interpersonale (1­2­1): è quella che 
avviene direttamente, volontariamente o involontariamente, 
                 tra due op più individui. 



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                         prof. Gandolfo DOMINICI
L’immagine dell’impresa




L’immagine è l’identità percepita dell’impresa.

E’ indicatore di credibilità strategica e reddituale
dell’impresa cioè della sua capacità relazionale.




                                                       Kerin ed al. 2007
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Il communication mix

                       

             •      Pubblicità

        •   Vendita personale

    •       Relazioni pubbliche

•   Promozione delle vendite

        •    Direct marketing 


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Kerin ed al. 2007
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dei rt au G e no F
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                        Corso di Marketing
   




                     prof. Gandolfo DOMINICI
La comunicazione integrata di marketing

      

         •   Il target

         •   Ciclo di vita del prodotto

         •   Caratteristiche del prodotto

         •   Le fasi del processo decisionale

         •   Strategie di canale push e pull


                                                                Kerin ed al. 2007
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Kerin ed al. 2007
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Lo sviluppo del piano di comunicazione integrata 
                   di marketing




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                     prof. Gandolfo DOMINICI
Pianificazione del piano di comunicazione


 1. Identificazione del pubblico obiettivo

 2. Definizione degli obiettivi della comunicazione

 3. Determinazione del budget

 4. Selezione  degli  strumenti  di  comunicazione  da 
    adottare 

 5. Progettare la comunicazione

 6. Definire la tempistica                       Kerin ed al. 2007
                     Corso di Marketing
                  prof. Gandolfo DOMINICI
Obiettivi della comunicazione


      Modello A.I.D.A.


         Attenzione                     Cognitivo


         Interesse
                                         Affettivo

         Desiderio

                                     Comportamentale
          Azione

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Lo sviluppo della campagna di comunicazione


1. Determinazione del target
2. Determinazione del budget
3. Determinazione dell’agenzia pubblicitaria e dei margini di 
   delega nello sviluppo della campagna 
4. Media planning
5. Scelta del messaggio
6. Scelta delle metodologie di feedback dell’efficacia della 
   pubblicità

                                                            Kerin ed al. 2007
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Gli obiettivi della pubblicità


Informare dell’esistenza di un nuovo prodotto o di nuove  caratteristiche 
                     Indurre alla prova del prodotto
                         Acquisire nuovi clienti
                     Incrementare l’uso del prodotto
             Produrre o incrementare la fedeltà alla marca
            Migliorare immagine del prodotto o dell’azienda
                  Sollecitare l’interesse per il prodotto




                                                                 Kerin ed al. 2007
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Criterio razionale per la determinazione del budget pubblicitario




Vantaggi e
   oneri
                                                                vantaggi
   della 
pubblicit à

                                                                             oneri




              0                         αβ           γ    Ammontare della spesa pubblicitaria


                                                                                                Kerin ed al. 2007
                                   Corso di Marketing
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Criterio razionale per la determinazione del
            budget pubblicitario



          Limitazioni del metodo:
   •Capacità produttiva effettiva dell’impresa
       •Capacità finanziaria dell’impresa
            •Propensione al rischio 




                                                 Kerin ed al. 2007
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                     prof. Gandolfo DOMINICI
Altri criteri per la determinazione del budget
                         pubblicitario


•Percentage of Past Sales Method (metodo della percentuale sulle 
vendite passate)
•Percentage of Future Sales Method  (metodo della percentuale 
sulle vendite future)
•Objective­Task Method (metodo degli obiettivi da raggiungere)
•Competitive Parity Method (metodo della parità con la 
concorrenza)
•All­you­can­afford Method (metodo dell’importo disponibile)

                                                            Kerin ed al. 2007
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Altri criteri per la determinazione del budget
                     pubblicitario




•Return­on Investment Method (metodo del rendimento 
dell’investimento)
•Fixed­sum­per­unit Method (metodo dell’importo fisso per unità di 
prodotto)
•Defensive­Offensive Method (metodo della difesa­offesa)
•Metodi matematici


                                                        Kerin ed al. 2007
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Media Planning




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Media Planning (fattori d’uso)

                 TELEVISIONE             RADIO             STAMPA          AFFISSIONI       CIN A
                                                                                               EM
 IM ED
   M IATA E         EFFICA  
                          CIA          EFFICA  
                                             CIA         EFFICA  
                                                               CIA         EFFICA      
                                                                                 CIA       EFFICA   
                                                                                                 CIA
    AMPIA 
  COPERTURA        ALTISSIM  
                           A           MDE IOCRE        MDE IOCRE             A TA
                                                                               L            SCA RSA
    FORTE E        EFFICA         
                         CIA           EFFICA          E
                                               CIA       FFICA   CIA       EFFICA          EFFICA   
                                                                                 CIA             CIA
                                                         ALTA    per i 
    VELOCE                                               quotidiani,  
                                                       SCA RSA    per i 
 RIPETIZIONE           A TA
                        L                  ALTA           periodici           A TA
                                                                               L            SCA RSA
                    EFFICA    
                          CIA          EFFICA    
                                               CIA      A TISSIM  
                                                         L          A      EFFICA  
                                                                                 CIA       EFFICA    
                                                                                                 CIA
                                                            per la 
SEGM TAZION
    EN     E                                            specializzata, 
                                                       B ON  per la 
                                                        U A
                  M IOCRE
                    ED                 MDE IOCRE          periodica          SCARSA        MD
                                                                                            E IOCRE
  DUTTILITA'     M IOCRE
                  ED           per     A TA
                                         L  per le      A TISSIM  
                                                         L          A      EFFICA       
                                                                                 CIA       EFFICA       
                                                                                                 CIA
                   le em ittenti       radio locali ,        per i 
                      locali*,           SCA  RSA        quotidiani, 
                 SCA RSA    per le         per le       MDE IOCRE      
 GEOGRAFICA      emittenti nazionali     nazionali       per i periodici   A TISSIM
                                                                            L      A          ALTA

                                                                                            Kerin ed al. 2007
                                           Corso di Marketing
                                        prof. Gandolfo DOMINICI
Gli effetti della comunicazione
 pubblicitaria sulla domanda

● effetto di spostamento (traslazione della curva di domanda) 

● effetto di modificazione (cambiamento di pendenza della curva 
  di domanda)




                                                       Kerin ed al. 2007
                            Corso di Marketing
                         prof. Gandolfo DOMINICI
L’effetto di spostamento sulla curva di domanda




                                                  Kerin ed al. 2007
                        Corso di Marketing
                     prof. Gandolfo DOMINICI
L’effetto di modificazione sulla curva di domanda




                                            Kerin ed al. 2007
                     Corso di Marketing
                  prof. Gandolfo DOMINICI
Associazione degli effetti di modificazione e spostamento




Se lo spostamento non raggiunge una certa ampiezza si verifica  l’effetto spezzata
                                                                         Kerin ed al. 2007
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                                     prof. Gandolfo DOMINICI
Modello di Vidale e Wolfe (1957)




                                  −λ
   Rt =R e
         0




                                       Kerin ed al. 2007
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            prof. Gandolfo DOMINICI
Modello di Benjamin­Jolly­Maitland
la variazione del tasso di ricavo al tempo t è espressa da:




                                                              δR       � − Rt
                                                                        S            �
                                                                 = kCt �             � λ Rt
                                                                                      −
                                                              δt       � S           �
          dove:
           δR
              = variazione del tasso di ricavo al tempo t 
           δt
          Rt                = tasso di ricavo al tempo t 
          Ct                = spesa pubblicitaria al tempo t 

           λ                = costante di riduzione dei ricavi 
             k    = costante di efficacia della comunicazione 
               S    = livello di saturazione 
                                            M ax R icavo da budget
                                      S=
                                          m ax n utenti raggiungibili                           Kerin ed al. 2007
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                                                                      prof. Gandolfo DOMINICI
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I diversi tipi di pubblicità (1)

      

         Pubblicità di prodotto

            •   Pioneristica

            •   Competitiva

            •   promemoria




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I diversi tipi di pubblicità (2)

      

         Pubblicità istituzionale (per l’immagine dell’impresa)

            •   Advocacy advertising

            •   Pioneristica

            •   Competitiva

            •   Promemoria

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Valutazione del piano pubblicitario
      

         Post­test pubblicitario:

         Ricordo spontaneo

         Ricordo stimolato

         Verifica degli atteggiamenti

         Verifica sulle richieste

         Test sulle vendite


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Gi attori del mercato della
              pubblicità

                        IMPRESA UTENTE


AGENZIA PUBBLICITARIA                             CENTRO MEDIA



                        CONCESSIONARIA




                                 MEZZI

                                                          Kerin ed al. 2007
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Kerin ed al. 2007
   Corso di Marketing
prof. Gandolfo DOMINICI
L’importanza della pubblicità televisiva


    Secondo Herbert Krugman l’efficacia della
   televisione è dovuta al fatto che essa è uno
     strumento di comunicazione “debole”. Il
      ricevente si trova in una situazione di 
 coinvolgimento “minimale” che non implica un
processo valutativo attivo così che il messaggio
 possa raggiungere gli strati più profondi della
                     memoria. 


                                               Kerin ed al. 2007
                       Corso di Marketing
                    prof. Gandolfo DOMINICI
La comunicazione pubblicitaria televisiva in Italia



La pubblicità televisiva nasce in Italia nel 1957 con il“programma

contenitore” Carosello. Da allora si è evoluta con l’evolversi della

concezione stessa di comunicazione televisiva. 

Umberto Eco evidenzia come la comunicazione televisiva in Italia ha

attraversato due fasi:



                           1.     La “Paleotelevisione” 


                             2.     La “Neotelevisione”
                                                                       Kerin ed al. 2007
                                          Corso di Marketing
                                       prof. Gandolfo DOMINICI
Modalità di comunicazione pubblicitaria televisiva




 Spot: è un cortometraggio pubblicitario di breve durata (dai 7” ai 90”)
 Sponsorizzazione radiotelevisiva: l’azienda emittente sponsorizza un 
  programma televisivo al fine di ottenere un beneficio di immagine dall’associazione 
  del proprio marchio al programma;
 Telepromozioni: sono l’inserimento di un marchio d’azienda o di prodotto 
  all’interno di un programma televisivo di cui diviene parte integrante.




                                                                            Kerin ed al. 2007
                                        Corso di Marketing
                                     prof. Gandolfo DOMINICI
Il palinsesto televisivo


E’ la scaletta di programmazione delle trasmissioni da parte di una 
emittente televisiva secondo una disposizione logica dei programmi nelle 
varie fasce orarie. Le fasi dell’elaborazione del palinsesto sono:


     –   Palinsesto annuale: per la pianificazione degli investimenti e l’impostazione della linea editoriale

     –   Palinsesto stagionale: con cui si definiscono le tipologie dei programmi da inserire nelle diverse fasce 
         orarie

     –   Palinsesto operativo: indica dettagliatamente i titoli e la programmazione di tutto ciò che verrà 
         trasmesso

     –   Palinsesto pubblicitario: contenente la programmazione dettagliata dei messaggi pubblicitari all’interno 
         del palinsesto operativo




                                                                                                       Kerin ed al. 2007
                                                  Corso di Marketing
                                               prof. Gandolfo DOMINICI
Politiche di palinsesto




 Competitive programming



 Counter programming




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                 Corso di Marketing
              prof. Gandolfo DOMINICI
Variabili strategiche nelle politiche di
                       palinsesto


 Target per fascia oraria
 Performance in termini di target raggiunto
 Rapporto tra i programmi (effetto trainante)
 Collocazione dei break pubblicitari all’interno ed all’esterno dei 
  programmi
 Limiti legislativi ed interassociativi* di affollamento pubblicitario


*UPA, ASSAP, Assomedia/Sipra 1998




                                                                    Kerin ed al. 2007
                                       Corso di Marketing
                                    prof. Gandolfo DOMINICI
Collocazione dei break pubblicitari




                  Collocazione dei break rispetto alla curva di ascolto
          40000
          35000
          30000
          25000
ascolto




          20000
          15000
          10000
           5000
              0
                                              fascia oraria

                                                                          Kerin ed al. 2007
                                           Corso di Marketing
                                        prof. Gandolfo DOMINICI
Il genere televisivo




Il termine “genere” identifica il contenuto del
programma e rappresenta la categoria stilistica e
di contenuto in base alla quale si classificano le
diverse tipologie di programmi


Esso è l’insieme delle regole di comunicazione
decodificabili grazie alla competenza
comunicativa dei destinatari



                                                           Kerin ed al. 2007
                                    Corso di Marketing
                                 prof. Gandolfo DOMINICI
La creazione del programma televisivo



 Parte da un’idea che si sviluppa in un “format”


 Il format è il layout strutturale, il modo di
    collocare il contenuto di un programma


 Il format è un bene immateriale che può essere trasferito (Stranamore, 
   Il Grande Fratello, etc. sono tutti format acquistati dall’estero)




                                                                        Kerin ed al. 2007
                                           Corso di Marketing
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Audience


L’audience è il numero di persone che ne ha seguito una
frazione pari, in genere, alla metà della durata
dell’intervallo temporale di riferimento.


                             Audience televisiva

                           Audience pubblicitaria




                                                              Kerin ed al. 2007
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                                    prof. Gandolfo DOMINICI
Share

 È la quota percentuale degli spettatori rispetto al
  totale degli ascoltatori televisivi nell’intervallo
  temporale considerato




                                                    Kerin ed al. 2007
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Reach


 Il Reach (o contatti netti) è il numero di spettatori
  che vedono un programma per almeno un minuto




                                                     Kerin ed al. 2007
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                        prof. Gandolfo DOMINICI
 Penetrazione: è la quota di spettatori rispetto al totale della 
  popolazione (inclusi quelli che non guardano la televisione) 
  nell’intervallo di tempo considerato


 Percentuale di permanenza: è il rapporto percentuale tra il numero 
  di minuti di trasmissione seguiti dagli spettatori e l’intervallo di tempo 
  considerato




                                                                       Kerin ed al. 2007
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                                prof. Gandolfo DOMINICI
 Copertura: è il numero di individui raggiunti dal messaggio in 
  un intervallo di tempo; 
 Contatti utili: è il grado di copertura (numero di contatti) 
  riguardante il target nella fascia oraria
 Frequenza: è il numero di volte, nel periodo di tempo 
  considerato, in cui il pubblico entra in contatto con il mezzo di 
  comunicazione o con il messaggio




                                                            Kerin ed al. 2007
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                            prof. Gandolfo DOMINICI
RICERCHE MEDIA

 Indagine       Definizione del        Collettivit à     Campione           Metodo di            Periodo di 
                    fruitore                                               rilevazione           rilevazione
 AUDITEL      chi abbia guardato      Popolazione      5000 familgie    Meter con push       365 giorni l'anno 
               la TV almeno 1 
               minuto nelle 24h         + 4 anni       "meterizzate"    bottom               24 ore su 24
AUDIPRESS       chi abbia letto o     Popolazione                       Interviste           Febbraio, Marzo, 
               sfogliato almeno                            36.000       personali a          Aprile, Ottobre, 
                   una testata         + 14 anni                        domicilio            Novembre, 
AUDIRADIO     chi abbia ascoltato     Popolazione                       Interviste           Dicembre.
              la radio almeno 15 
                                                           52.000                                4 bimestri
                minuti nelle 24h 
                   precedenti          + 11 anni                         telefoniche
  I.C.S.A.      chi sia passato       Popolazione      400 nelle citt à  Interviste a 
                                                        medie 2000       domicilio e 
                                       residente         nelle citt à 
             davanti all'impianto                                        censimento delle      non puntuale
                                      nel comune        con oltre 1 
                                                         milione di      posizioni di 
                 di affissione          +15 anni          abitanti       affissione


                                                                                                 Kerin ed al. 2007
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                                              prof. Gandolfo DOMINICI
La scelta del messaggio pubblicitario



        Contenuto del messaggio
      (cosa dire, che sistema di persuasione usare)




          Struttura del messaggio
     (come dirlo, che strumenti e che struttura usare)




                                                         Kerin ed al. 2007
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Contenuto del messaggio




        Emotivo



       Razionale




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           Corso di Marketing
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Fasi per l’implementazione di uno
                  spot pubblicitario

      ­  L’idea: è la base creativa dello spot                                                    
   
      ­  La sceneggiatura:  è la definizione della durata e della narrazione (musiche, 
      suoni, dialoghi, ecc.) che avrà lo spot;
      ­  La storyboard: è lo strumento di appoggio per presentare la sceneggiatura 
      al cliente che dovrà valutare ed eventualmente approvare la validità dell'idea;
      ­  La presentazione: è il momento in cui gli incaricati della creazione dello spot 
      pubblicitario, lo presentano al cliente. 
      ­ La scelta del regista e della casa di produzione: è la scelta di "chi" 
      realizzerà il film pubblicitario. 


                                                                             Kerin ed al. 2007
                                           Corso di Marketing
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Fasi per l’implementazione di uno
         spot pubblicitario

­    La pre­produzione: è la serie di riunioni che precedono la 
realizzazione effettiva dello spot. Si discutono le varie opzioni e si 
decide riguardo al casting, le scene, l'abbigliamento, il timing;
­   La produzione: sì "gira" il film pubblicitario;
­   La post­produzione: una volta girato il film si passa alla fase di 
miglioramento di quanto prodotto. Il montaggio , gli effetti speciali, le 
sovrimpressioni e soprattutto il doppiaggio e la scelta della colonna 
sonora; 
­  I pre­test: sono dei test con un pubblico selezionato per cercare di 
valutarne preventivamente l'efficacia. In questa fase si possono 
esaminare più spot, in relazione alla risposta del pubblico selezionato, 
si decide quale debba andare in onda
                                                                      Kerin ed al. 2007
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Stima dell’efficacia della pubblicità




     Effetto Comunicazione


     Effetto Vendite



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               prof. Gandolfo DOMINICI
L’efficienza della campagna pubblicitaria         (effetto comunicazione)




Mira a valutare l’effetto della pubblicità
in termini di raggiungimento del 
pubblico.

Può essere misurata grazie ai dati delle
ricerche media ed ad una serie di indici




                                                                     Kerin ed al. 2007
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L’efficienza della campagna pubblicitaria                                (effetto comunicazione)




Il GRP (Gross Rating Point) esprime il numero totale di 
esposizioni, ovvero il livello totale di pressione della 
campagna pubblicitaria. Indica quante volte si è raggiunto il 
target se si suppone di averlo raggiunto tutto. Può essere utilizzato ex
post per la misurazione dell’efficacia ed ex ante per la scelta dei mezzi


 GRP= FREQUENZA MEDIA x REACH PERCETUALE 


                     CONTATTI LORDI
 GRP=                                        x 100
                        TARGET

                                                                                        Kerin ed al. 2007
                                                 Corso di Marketing
                                              prof. Gandolfo DOMINICI
L’efficacia della campagna pubblicitaria                (effetto vendite)




 Mira a valutare la capacità della campagna pubblicitaria di influire nei 
  comportamenti d’acquisto dei consumatori cioè sul volume delle vendite


 E’ di non semplice valutazione poiché non è facile scindere gli effetti della 
  pubblicità dagli altri fattori che determinano l’andamento delle vendite




                                                                         Kerin ed al. 2007
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L’efficacia della campagna pubblicitaria                        (effetto vendite)




 Esperimenti di mercato

 Modelli di risposta gerarchica
    Vτ= f(Pτ,Aτ) 
[dove: Vτ=  Vendite al tempo τ; Pτ= spese pubblicitarie al tempo τ;

Aτ= fattori non controllabili al tempo τ]




                                                                                 Kerin ed al. 2007
                                               Corso di Marketing
                                            prof. Gandolfo DOMINICI
I prezzi della pubblicità televisiva




La formula generale è:


TARIFFA UNITA' PUBBLICITARIA =  AUDIENCE STIMATO  x CPC


Il CPC (Costo Per Contatto) indica quanto costa al cliente della
concessionaria raggiungere un individuo (del target)


Il cliente ne può valutare la convenienza calcolando il CPG (Costo Per
Gross Rating Point):


                             CPG = COSTO DELL'UNITA'  PUBBLICITARIA
                                             GRP


                                                                         Kerin ed al. 2007
                                                Corso di Marketing
                                             prof. Gandolfo DOMINICI
Un altro indice usato nel mercato americano (ma talvolta anche in

Italia) è il CPP (Costo per Rating Point)


                         CPP  = COSTO DELL'UNITA' PUBBLICITARIA
                                              RATING

Dove per rating si intende l'audience specifica di un particolare programma o canale in una 
    specifica fascia oraria espresso come percentuale dell'audience generale


HUT  (Homes Using Television) la percentuale delle televisioni in
uso in un dato arco temporale espresso come percentuale di tutte
gli apparecchi televisivi esistenti.


                                                                                        Kerin ed al. 2007
                                               Corso di Marketing
                                            prof. Gandolfo DOMINICI
Tipologie di vendita


L’unità basilare dell’offerta da parte della
concessionaria è la “rubrica”, cioè il singolo spazio
La vendita avviene di solito secondo le metodologie:
 Libera: con rubriche selezionabili e pianificabili singolarmente;
 A moduli: cioè in gruppi predefiniti di rubriche coerenti per fascia oraria, 
  target, genere;
 Bonus: gruppi di rubriche ad elevata economicità 




                                                                      Kerin ed al. 2007
                                    Corso di Marketing
                                 prof. Gandolfo DOMINICI
I modelli di risposta gerarchici psicologici
  AIDA         DAGMAR                      Gerarchia degli effetti
Attenzione     Conoscenza                      Consapevolezza




                                                                                COGNITIVA
   ↓              ↓                                    ↓
Interesse     Comprensione                          Conoscenza
   ↓                                                Gradimento




                                                                                AFFETTIVA
Desiderio                                              ↓
                                                    Preferenza
               Convinzione                          Convinzione




                                                                                COMPORTAMENTALE
 Azione          Azione                               Azione


                                                                     Kerin ed al. 2007
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Lez20e21 Comunicazione

  • 1. Comunicazione aziendale Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 2. Evoluzione : Dall’informazione alla Comunicazione d’impresa Informazione e Comunicazione Comunicazione di marketing Comunicazione d’impresa Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 5. La comunicazione: il paradigma di Lasswell C H I        C H E  C O S A          T R A M IT E  Q U A L E   A  C H I          C O N  Q U A L I  C A N A L E           (e m itte nte ) (m e s s a g g io ) (me dia ) (ta rg e t) E FFE T T I Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 6. Processo di comunicazione Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 7. Comunicazione di marketing Mira al miglioramento delle relazioni tra l’impresa ed il mercato di sbocco; E’ una funzione dell’ impresa, enti ed istituzioni volta ad influenzare la domanda dei consumatori a favore dei beni e servizi che essa produce o esercita; Il suo scopo principale è di promuovere l’affermazione dell’impresa sul mercato tramite l’affermazione del prodotto. Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 8. Comunicazione d’impresa La comunicazione di marketing non è sufficiente ad affrontare tutte le problematiche di comunicazione di un azienda moderna. L’azienda moderna si trova a dover gestire un sistema complesso di comunicazioni rivolte a destinatari diversi Per poter raggiungere tutti questi destinatari l’azienda deve utilizzare un mix di componenti che possano garantire la massima efficienza della comunicazione. Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 9. I destinatari della comunicazione d’impresa •Concorrenti •Consumatori/clienti •Fornitori •Finanziatori •Shareholders •Lavoratori •Ambiente socio­istituzionale Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 10. Target dei due tipi di comunicazione COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE INTERNA ESTERNA ● DIPENDENTI POTENZIALI ● ORGANIZZAZIONI SINDACALI ● OPINIONE PUBBLICA ● DIPENDENTI ● FORNITORI ESTERNI ● CONSUMATORI ● FORZA DI VENDITA ● OPINION LEADERS ● INTERMEDIARI FINANZIARI ● FORNITORI INTEGRATI ● CONCORRENTI VERTICALMENTE ● MERCATO FINANZIARIO ● POTENZIALI AZIONISTI ● CLIENTI INTEGRATI VERTICALMENTE ● AZIONISTI Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 11. Le 4 aree della comunicazione d’impresa comunicazione commerciale comunicazione istituzionale comunicazione gestionale comunicazione economico-finanziaria Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 12. La comunicazione commerciale Ha il fine di generare maggiori volumi di vendita, miglioramenti di notorietà e immagine; Il risultato più importante è sintetizzabile nell’ affermazione della marca. Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 15. La comunicazione economico-finanziaria Una corretta e articolata informativa sui contenuti e sui  risultati dell’attività dell’impresa è necessaria per poter  ottenere la fiducia dei portatori di risorse interni  (management, azionisti, dipendenti) ed esterni (finanziatori,  istituti di credito,fornitori, società finanziarie). L’azienda  ottiene credibilità reddituale, patrimoniale e finanziaria. ottiene credibilità reddituale, patrimoniale e finanziaria Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 16. Comunicazione di massa  v/s  Comunicazione interpersonale Comunicazione di massa: è una comunicazione volontaria,  per mezzo di un media comunicante e di una organizzazione  apposita, di un messaggio rivolto ad un target prestabilito ma  comunque recepito da un pubblico numeroso e distante; Comunicazione interpersonale (1­2­1): è quella che  avviene direttamente, volontariamente o involontariamente,  tra due op più individui.  Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 17. L’immagine dell’impresa L’immagine è l’identità percepita dell’impresa. E’ indicatore di credibilità strategica e reddituale dell’impresa cioè della sua capacità relazionale. Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 18. Il communication mix        • Pubblicità • Vendita personale • Relazioni pubbliche • Promozione delle vendite • Direct marketing  Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 19. Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 20. dei rt au G e no F  : t Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing   prof. Gandolfo DOMINICI
  • 21. La comunicazione integrata di marketing        • Il target • Ciclo di vita del prodotto • Caratteristiche del prodotto • Le fasi del processo decisionale • Strategie di canale push e pull Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 22. Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 23. Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 24. Lo sviluppo del piano di comunicazione integrata  di marketing Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 25. Pianificazione del piano di comunicazione 1. Identificazione del pubblico obiettivo 2. Definizione degli obiettivi della comunicazione 3. Determinazione del budget 4. Selezione  degli  strumenti  di  comunicazione  da  adottare  5. Progettare la comunicazione 6. Definire la tempistica Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 26. Obiettivi della comunicazione Modello A.I.D.A. Attenzione Cognitivo Interesse Affettivo Desiderio Comportamentale Azione Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 27. Lo sviluppo della campagna di comunicazione 1. Determinazione del target 2. Determinazione del budget 3. Determinazione dell’agenzia pubblicitaria e dei margini di  delega nello sviluppo della campagna  4. Media planning 5. Scelta del messaggio 6. Scelta delle metodologie di feedback dell’efficacia della  pubblicità Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 28. Gli obiettivi della pubblicità Informare dell’esistenza di un nuovo prodotto o di nuove  caratteristiche  Indurre alla prova del prodotto Acquisire nuovi clienti Incrementare l’uso del prodotto Produrre o incrementare la fedeltà alla marca Migliorare immagine del prodotto o dell’azienda Sollecitare l’interesse per il prodotto Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 29. Criterio razionale per la determinazione del budget pubblicitario Vantaggi e oneri vantaggi della  pubblicit à oneri 0 αβ γ Ammontare della spesa pubblicitaria Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 30. Criterio razionale per la determinazione del budget pubblicitario Limitazioni del metodo: •Capacità produttiva effettiva dell’impresa •Capacità finanziaria dell’impresa •Propensione al rischio  Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 31. Altri criteri per la determinazione del budget pubblicitario •Percentage of Past Sales Method (metodo della percentuale sulle  vendite passate) •Percentage of Future Sales Method  (metodo della percentuale  sulle vendite future) •Objective­Task Method (metodo degli obiettivi da raggiungere) •Competitive Parity Method (metodo della parità con la  concorrenza) •All­you­can­afford Method (metodo dell’importo disponibile) Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 32. Altri criteri per la determinazione del budget pubblicitario •Return­on Investment Method (metodo del rendimento  dell’investimento) •Fixed­sum­per­unit Method (metodo dell’importo fisso per unità di  prodotto) •Defensive­Offensive Method (metodo della difesa­offesa) •Metodi matematici Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 33. Media Planning Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 34. Media Planning (fattori d’uso) TELEVISIONE RADIO STAMPA AFFISSIONI CIN A EM IM ED M IATA E  EFFICA   CIA EFFICA   CIA EFFICA   CIA EFFICA       CIA EFFICA    CIA AMPIA  COPERTURA ALTISSIM   A MDE IOCRE MDE IOCRE A TA L SCA RSA FORTE E  EFFICA          CIA EFFICA          E CIA FFICA   CIA EFFICA          EFFICA    CIA CIA ALTA  per i  VELOCE  quotidiani,   SCA RSA  per i  RIPETIZIONE A TA L ALTA periodici A TA L SCA RSA EFFICA     CIA EFFICA     CIA A TISSIM   L A EFFICA   CIA EFFICA     CIA per la  SEGM TAZION EN E specializzata,  B ON  per la  U A M IOCRE ED MDE IOCRE periodica  SCARSA MD E IOCRE DUTTILITA'  M IOCRE ED  per  A TA L  per le  A TISSIM   L A EFFICA        CIA EFFICA        CIA le em ittenti  radio locali ,  per i  locali*,   SCA RSA   quotidiani,  SCA RSA  per le  per le  MDE IOCRE   GEOGRAFICA emittenti nazionali nazionali per i periodici A TISSIM L A ALTA Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 35. Gli effetti della comunicazione pubblicitaria sulla domanda ● effetto di spostamento (traslazione della curva di domanda)  ● effetto di modificazione (cambiamento di pendenza della curva  di domanda) Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 36. L’effetto di spostamento sulla curva di domanda Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 37. L’effetto di modificazione sulla curva di domanda Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 38. Associazione degli effetti di modificazione e spostamento Se lo spostamento non raggiunge una certa ampiezza si verifica  l’effetto spezzata Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 39. Modello di Vidale e Wolfe (1957) −λ Rt =R e 0 Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 40. Modello di Benjamin­Jolly­Maitland la variazione del tasso di ricavo al tempo t è espressa da: δR � − Rt S � = kCt � � λ Rt − δt � S � dove: δR = variazione del tasso di ricavo al tempo t  δt Rt = tasso di ricavo al tempo t  Ct = spesa pubblicitaria al tempo t  λ = costante di riduzione dei ricavi  k    = costante di efficacia della comunicazione  S    = livello di saturazione  M ax R icavo da budget S= m ax n utenti raggiungibili Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 41. Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 42. Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 43. I diversi tipi di pubblicità (1)        Pubblicità di prodotto • Pioneristica • Competitiva • promemoria Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 44. I diversi tipi di pubblicità (2)        Pubblicità istituzionale (per l’immagine dell’impresa) • Advocacy advertising • Pioneristica • Competitiva • Promemoria Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 45. Valutazione del piano pubblicitario        Post­test pubblicitario: Ricordo spontaneo Ricordo stimolato Verifica degli atteggiamenti Verifica sulle richieste Test sulle vendite Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 46. Gi attori del mercato della pubblicità IMPRESA UTENTE AGENZIA PUBBLICITARIA CENTRO MEDIA CONCESSIONARIA MEZZI Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 47. Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 48. L’importanza della pubblicità televisiva Secondo Herbert Krugman l’efficacia della televisione è dovuta al fatto che essa è uno strumento di comunicazione “debole”. Il ricevente si trova in una situazione di  coinvolgimento “minimale” che non implica un processo valutativo attivo così che il messaggio possa raggiungere gli strati più profondi della memoria.  Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 49. La comunicazione pubblicitaria televisiva in Italia La pubblicità televisiva nasce in Italia nel 1957 con il“programma contenitore” Carosello. Da allora si è evoluta con l’evolversi della concezione stessa di comunicazione televisiva.  Umberto Eco evidenzia come la comunicazione televisiva in Italia ha attraversato due fasi: 1. La “Paleotelevisione”  2. La “Neotelevisione” Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 50. Modalità di comunicazione pubblicitaria televisiva  Spot: è un cortometraggio pubblicitario di breve durata (dai 7” ai 90”)  Sponsorizzazione radiotelevisiva: l’azienda emittente sponsorizza un  programma televisivo al fine di ottenere un beneficio di immagine dall’associazione  del proprio marchio al programma;  Telepromozioni: sono l’inserimento di un marchio d’azienda o di prodotto  all’interno di un programma televisivo di cui diviene parte integrante. Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 51. Il palinsesto televisivo E’ la scaletta di programmazione delle trasmissioni da parte di una  emittente televisiva secondo una disposizione logica dei programmi nelle  varie fasce orarie. Le fasi dell’elaborazione del palinsesto sono: – Palinsesto annuale: per la pianificazione degli investimenti e l’impostazione della linea editoriale – Palinsesto stagionale: con cui si definiscono le tipologie dei programmi da inserire nelle diverse fasce  orarie – Palinsesto operativo: indica dettagliatamente i titoli e la programmazione di tutto ciò che verrà  trasmesso – Palinsesto pubblicitario: contenente la programmazione dettagliata dei messaggi pubblicitari all’interno  del palinsesto operativo Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 52. Politiche di palinsesto  Competitive programming  Counter programming Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 53. Variabili strategiche nelle politiche di palinsesto  Target per fascia oraria  Performance in termini di target raggiunto  Rapporto tra i programmi (effetto trainante)  Collocazione dei break pubblicitari all’interno ed all’esterno dei  programmi  Limiti legislativi ed interassociativi* di affollamento pubblicitario *UPA, ASSAP, Assomedia/Sipra 1998 Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 54. Collocazione dei break pubblicitari Collocazione dei break rispetto alla curva di ascolto 40000 35000 30000 25000 ascolto 20000 15000 10000 5000 0 fascia oraria Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 56. La creazione del programma televisivo  Parte da un’idea che si sviluppa in un “format”  Il format è il layout strutturale, il modo di     collocare il contenuto di un programma  Il format è un bene immateriale che può essere trasferito (Stranamore,  Il Grande Fratello, etc. sono tutti format acquistati dall’estero) Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 58. Share  È la quota percentuale degli spettatori rispetto al totale degli ascoltatori televisivi nell’intervallo temporale considerato Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 59. Reach  Il Reach (o contatti netti) è il numero di spettatori che vedono un programma per almeno un minuto Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 60.  Penetrazione: è la quota di spettatori rispetto al totale della  popolazione (inclusi quelli che non guardano la televisione)  nell’intervallo di tempo considerato  Percentuale di permanenza: è il rapporto percentuale tra il numero  di minuti di trasmissione seguiti dagli spettatori e l’intervallo di tempo  considerato Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 61.  Copertura: è il numero di individui raggiunti dal messaggio in  un intervallo di tempo;   Contatti utili: è il grado di copertura (numero di contatti)  riguardante il target nella fascia oraria  Frequenza: è il numero di volte, nel periodo di tempo  considerato, in cui il pubblico entra in contatto con il mezzo di  comunicazione o con il messaggio Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 62. RICERCHE MEDIA Indagine Definizione del  Collettivit à Campione Metodo di  Periodo di  fruitore rilevazione rilevazione AUDITEL  chi abbia guardato  Popolazione  5000 familgie  Meter con push  365 giorni l'anno  la TV almeno 1  minuto nelle 24h + 4 anni "meterizzate" bottom 24 ore su 24 AUDIPRESS  chi abbia letto o  Popolazione  Interviste  Febbraio, Marzo,  sfogliato almeno  36.000 personali a  Aprile, Ottobre,  una testata + 14 anni  domicilio Novembre,  AUDIRADIO  chi abbia ascoltato  Popolazione  Interviste  Dicembre. la radio almeno 15  52.000 4 bimestri minuti nelle 24h  precedenti + 11 anni  telefoniche I.C.S.A. chi sia passato  Popolazione  400 nelle citt à  Interviste a  medie 2000  domicilio e  residente  nelle citt à  davanti all'impianto  censimento delle  non puntuale nel comune  con oltre 1  milione di  posizioni di  di affissione  +15 anni abitanti affissione Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 63. La scelta del messaggio pubblicitario  Contenuto del messaggio (cosa dire, che sistema di persuasione usare)  Struttura del messaggio (come dirlo, che strumenti e che struttura usare) Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 64. Contenuto del messaggio  Emotivo  Razionale Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 65. Fasi per l’implementazione di uno spot pubblicitario ­  L’idea: è la base creativa dello spot        ­  La sceneggiatura:  è la definizione della durata e della narrazione (musiche,  suoni, dialoghi, ecc.) che avrà lo spot; ­  La storyboard: è lo strumento di appoggio per presentare la sceneggiatura  al cliente che dovrà valutare ed eventualmente approvare la validità dell'idea; ­  La presentazione: è il momento in cui gli incaricati della creazione dello spot  pubblicitario, lo presentano al cliente.  ­ La scelta del regista e della casa di produzione: è la scelta di "chi"  realizzerà il film pubblicitario.  Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 66. Fasi per l’implementazione di uno spot pubblicitario ­    La pre­produzione: è la serie di riunioni che precedono la  realizzazione effettiva dello spot. Si discutono le varie opzioni e si  decide riguardo al casting, le scene, l'abbigliamento, il timing; ­   La produzione: sì "gira" il film pubblicitario; ­   La post­produzione: una volta girato il film si passa alla fase di  miglioramento di quanto prodotto. Il montaggio , gli effetti speciali, le  sovrimpressioni e soprattutto il doppiaggio e la scelta della colonna  sonora;  ­  I pre­test: sono dei test con un pubblico selezionato per cercare di  valutarne preventivamente l'efficacia. In questa fase si possono  esaminare più spot, in relazione alla risposta del pubblico selezionato,  si decide quale debba andare in onda Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 67. Stima dell’efficacia della pubblicità Effetto Comunicazione Effetto Vendite Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 68. L’efficienza della campagna pubblicitaria (effetto comunicazione) Mira a valutare l’effetto della pubblicità in termini di raggiungimento del  pubblico. Può essere misurata grazie ai dati delle ricerche media ed ad una serie di indici Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 69. L’efficienza della campagna pubblicitaria (effetto comunicazione) Il GRP (Gross Rating Point) esprime il numero totale di  esposizioni, ovvero il livello totale di pressione della  campagna pubblicitaria. Indica quante volte si è raggiunto il  target se si suppone di averlo raggiunto tutto. Può essere utilizzato ex post per la misurazione dell’efficacia ed ex ante per la scelta dei mezzi  GRP= FREQUENZA MEDIA x REACH PERCETUALE                       CONTATTI LORDI  GRP=                                        x 100                         TARGET Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 70. L’efficacia della campagna pubblicitaria (effetto vendite)  Mira a valutare la capacità della campagna pubblicitaria di influire nei  comportamenti d’acquisto dei consumatori cioè sul volume delle vendite  E’ di non semplice valutazione poiché non è facile scindere gli effetti della  pubblicità dagli altri fattori che determinano l’andamento delle vendite Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 71. L’efficacia della campagna pubblicitaria (effetto vendite)  Esperimenti di mercato  Modelli di risposta gerarchica     Vτ= f(Pτ,Aτ)  [dove: Vτ=  Vendite al tempo τ; Pτ= spese pubblicitarie al tempo τ; Aτ= fattori non controllabili al tempo τ] Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 72. I prezzi della pubblicità televisiva La formula generale è: TARIFFA UNITA' PUBBLICITARIA =  AUDIENCE STIMATO  x CPC Il CPC (Costo Per Contatto) indica quanto costa al cliente della concessionaria raggiungere un individuo (del target) Il cliente ne può valutare la convenienza calcolando il CPG (Costo Per Gross Rating Point): CPG = COSTO DELL'UNITA'  PUBBLICITARIA GRP Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 73. Un altro indice usato nel mercato americano (ma talvolta anche in Italia) è il CPP (Costo per Rating Point) CPP  = COSTO DELL'UNITA' PUBBLICITARIA RATING Dove per rating si intende l'audience specifica di un particolare programma o canale in una  specifica fascia oraria espresso come percentuale dell'audience generale HUT  (Homes Using Television) la percentuale delle televisioni in uso in un dato arco temporale espresso come percentuale di tutte gli apparecchi televisivi esistenti. Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 74. Tipologie di vendita L’unità basilare dell’offerta da parte della concessionaria è la “rubrica”, cioè il singolo spazio La vendita avviene di solito secondo le metodologie:  Libera: con rubriche selezionabili e pianificabili singolarmente;  A moduli: cioè in gruppi predefiniti di rubriche coerenti per fascia oraria,  target, genere;  Bonus: gruppi di rubriche ad elevata economicità  Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI
  • 75. I modelli di risposta gerarchici psicologici AIDA DAGMAR Gerarchia degli effetti Attenzione Conoscenza Consapevolezza COGNITIVA ↓ ↓ ↓ Interesse Comprensione Conoscenza ↓ Gradimento AFFETTIVA Desiderio ↓ Preferenza Convinzione Convinzione COMPORTAMENTALE Azione Azione Azione Kerin ed al. 2007 Corso di Marketing prof. Gandolfo DOMINICI