2. Per catalogare un oggetto attorno alla terra
abbiamo bisogno di 3 coordinate.
In genere si utilizzano due
coordinate angolari e la distanza
dell’oggetto (θ,ϕ,ρ)
3. Per catalogare un oggetto astronomico non è
necessario sapere la sua distanza da noi.
È importante avere invece un piano di riferimento
ed un asse perpendicolare ad esso.
In questa lezione ci preoccupiamo di mostrare i
seguenti tipi di coordinate:
-Coordinate altazimutali
-Coordinate equatoriali
-Coordinate orarie
-Coordinate galattiche
4. Le coordinate altazimutali sono
coordinate locali. Immaginiamo di
prolungare il piano orizzontale
fino a raggiungere la sfera celeste.
L’asse perpendicolare al piano e passante per
l’osservatore interseca la sfera celeste in due
punti: zenit e nadir
5. Congiungiamo l’astro con
l’osservatore e proiettiamo tale
retta sul piano: l’angolo compreso
tra la retta congiungente e la
proiezione è l’altezza dell’astro (0°,90°)
L’angolo formato tra la proiezione e la direzione sud
è l’azimuth (0°,360°).
A causa del moto di rotazione della terra le
coordinate altazimutali cambiano nel corso del
giorno (23h56m).
6. Le coordinate equatoriali hanno
come riferimento la sfera terrestre.
Immaginiamo di prolungare il piano
dell’Equatore sulla sfera celeste:
questo sarà il nostro piano di riferimento.
La retta perpendicolare a tale piano e passante per
il centro della terra è l’asse di rotazione terrestre. I
suoi prolungamenti intersecano la sfera celeste nel
polo nord e nel polo sud celesti.
7. Congiungiamo l’astro con
l’osservatore e proiettiamo questa
retta sul piano dell’Equatore celeste.
L’angolo tra la retta congiungente e la sua
proiezione è la declinazione (-90°,+90°).
L’angolo tra la proiezione della retta
congiungente e la retta passante per i punti ϒ e
Ω è l’ascensione retta, misurata in ore, minuti e
secondi in senso antiorario.
8. I punti ϒ e Ω sono i punti
d’intersezione tra l’Equatore
celeste e il piano dell’eclittica.
Più in particolare il punto ϒ è la posizione
occupata dal Sole durante l’equinozio di
primavera mentre il punto Ω è la posizione
occupata dal Sole durante l’equinozio di
autunno.
9. Le coordinate equatoriali di un’astro sono
pressochè costanti a breve termine. Inoltre la
loro universalità le rende quelle più popolari nei
cataloghi astronomici. Ogni cambiamento nelle
coordinate equatoriali di un oggetto (visibile in
scala temporale molto lunga) è dovuto al moto
proprio dell’oggetto in questione o all’effetto del
moto di precessione degli equinozi del nostro
pianeta.
10. Le coordinate orarie sono una
variante delle coordinate equatoriali.
L’unica differenza è che invece di
Utilizzare l’ascensione retta viene utilizzato
l’angolo orario. L’angolo orario è definito in
senso orario a partire dalla direzione del
meridiano locale ed è misurato anch’esso in ore,
minuti e secondi.
11. Il sistema di coordinate galattiche
ha il centro nel Sole e il piano di
riferimento è il piano della galassia.
Tale piano può essere ottenuto congiungendo il Sole
con il centro galattico. La retta perpendicolare al piano
galattico e passante per il Sole
determina il polo nord e
il polo sud galattico.
12. Il piano galattico è chiamato
piano equatoriale.
Il sistema di coordinate galattiche utilizza (come le nostre
carte geografiche) la longitudine e la latitudine galattica.
La longitudine galattica viene misurata sul piano
dell’equatore galattico cominciando dalla direzione del
centro galattico (0°,360°).
La latitudine galattica è misurata partendo dall’equatore
galattico verso i poli. (-90°,+90°)