Abruzzese E. Il modello della Leucemia Mieloide Cronica: da malattia incurabile alla procreazione di... figli e nipoti! ASMaD 2014
1. Il modello della Leucemia mieloide Cronica: da
malattia incurabile alla procreazione di…figli e nipoti!
LMC: diagnosi
La genetica all’origine della malattia
La terapia mirata: i TKI
Gli obiettivi della terapia
La procreazione E. Abruzzese, Ematologia Ospedale S. Eugenio
Universita’Tor Vergata
2. LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA (LMC) PATOGENESI
La LMC rappresenta il 15% delle leucosi
dell’adulto, con incidenza di 1-1.5
casi/100000/anno (circa 50-60 nuovi casi
diagnosticati per anno a Roma).
Più frequente nel sesso maschile, incidenza
maggiore nel IV e V decennio.
La storia naturale della malattia consta di 3 fasi:
FASE CRONICA
FASE ACCELERATA
CRISI BLASTICA
4. LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA:
STORIA NATURALE
Fase cronica
Nel 30% dei casi la diagnosi è casuale, in assenza di
sintomatologia.
I sintomi in fase cronica dipendono dall’espansione della
massa granulocitaria e piastrinica e dalle dimensioni della
milza: astenia, tensione, disturbi digestivi o dolori addominali,
disturbi visivi ed uditivi da occlusione vasi retinici e cerebrali
per iperleucocitosi/piastrinosi.
L’iperuricemia può provocare artralgie, coliche renali.
La splenomegalia è presente nell’80% dei casi, epatomegalia
nel 15% dei casi.
5. LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA:
STORIA NATURALE
Fase cronica: 4-6 anni
Leucocitosi: 20 - 100.000/l nei casi a diagnosi
occasionale, 100 - >400.000 nei casi sintomatici, con
neutrofilia;
frequente basofilia e costante presenza di precursori
granulocitari (promielociti – metamielociti, blasti 1 –
5%).
Frequente piastrinosi moderata (400.000 – 1.000.000/
l), raramente iperpiastrinosi (> 1.000.000/ l).
Eritrociti nella norma o lieve anemia.
6. LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: DIAGNOSI
Sospettata per leucocitosi con neutrofilia
(soprattutto se GB > 20.000 /l).
All’esame dello srtriscio di sangue periferico
cartteristica la presenza di cellule immature
circolanti (mieloblasti, metamielociti), spesso
aumento di eosinofili, monociti, basofili,
piastrinosi (30%). Talora Hb<10g/dL.
-Fosfatasi alcalina leucocitaria ridotta
-Elevati: uricemia, LDH, vitamina B12
10. Esami ematologici
• Standard
– Esame dello striscio di sangue periferico
– Aspirato midollare (puntato) per morfologia,
citogenetica/FISH
– Biologia molecolare: PCR/RQ-PCR per caratterizzazione
del trascritto e valutazione quantitativa BCRABL
– Classe di rischio Sokal/Hashford
• Investigazionali
– Studi molecolari (gene profiling, m-RNA...)
Controlli periodici/mirati
- Emocromo, citogenetica, FISH sangue periferico,
biologia molecolare Q-PCR
- Studio mutazionale
- Dosaggio plasmatico di farmaco
11. Scopo della terapia
1- remissione ematologica
normalizzazione emocromo, scomparsa segni
e sintomi
2- remissione citogenetica
assenza del cromosoma Ph all’esame del
cariotipo o % cellule con fusione FISH<3%
3-remissione molecolare
a- maggiore – quantita’ trascritto <0.1%
b- completa – trascritto non rilevabile
13. Terapia LMC: i “magnifici 5” TKI
• I generazione
– Imatinib
• II generazione
– Dasatinib
– Nilotinib
– Bosutinib
Imatinib
Dasatinib
• III generazione
- Ponatinib
Ponatinib
N
CN
HN
Cl Cl
O
O
ON
N
Bosutinib
19. Gestione del paziente con LMC
• Il trattamento dei pazienti affetti da LMC richiede un costante
monitoraggio della risposta terapeutica
• Alla diagnosi il primo obiettivo e' quello di iniziare il trattamento in
modo da raggiungere specifici livelli di risposta, classicamente:
– 1- ematologica
– 2- citogenetica
– 3- molecolare
• M. Baccarani e panel ELN per la prima volta hanno introdotto una
definizione dei tempi per il conseguimento questi tre livelli di risposta
(2006-2009)
21. LMC oggi: le scelte terapeutiche
Possibilita' di “personalizzare” la terapia
Obiettivo da raggiungere non univoco
• Eta’ e performance status
• Fase della malattia
• Status mutazionale
• Compliance paziente
• Risposta completa ematologica, citogenetica e risposta molecolare
maggiore
• Durata della vita e qualita' di vita rapportabili a quelle della
popolazione di pari eta‘
• Possibilita' di procreazione
• 100% sopravvivenza, assenza di progressione di malattia
22. Projection of CML Prevalence Up to 2050
Assumptions: Population: 500 Mill., mortality: 2% per year,
Incidence increasing by about 0.01/100.000 per year
20%-25% increase per year
in projected prevalence
24. GIMEMA CML WP AGE
DISTRIBUTION
AGE 2002-2007 (N 600)
<20 1%
21-30 6%
31-40 19%
41-50 22%
51-60 22%
61-70 19%
<70 11%
MEDIA
N
52
Courtesy of G. Rosti
48%
25. Esposizione Materna a TKI
Imatinib- 234 gravidanze (alcune gemellari o piu’ di
una gravidanza per paziente). Esposizione al farmaco
(per trimestre) e outcome è noto per 196 casi (83%); di
queste gravidanze portate avanti 10% anomalie (tutte
in pazienti esposte durante organogenesi e oltre in
corso di gravidanza), 11% aborti spontanei.
Nilotinib- 47 gravidanze, 1 con anomalie, non noti
dettagli.
Dasatinib- 21 gravidanze, 7 aborti (4 indotti, di cui
uno 17a sett. per malformazioni in paziente che non
aveva interrotto farmaco, 2 spontanei).
26. TKI nella paternita’
Imatinib- 150 casi segnalati (alcuni
multipli/gemellari). 2 con problemi
Nilotinib- 37 casi, 1 con malformzazioni (aborto
terapeutico)
Dasatinib- 9 casi, non problemi per 7 (2 non noto)
Bosutinib- 4 casi, nessun problema (1 non esposto-
criopreservazione e fecondazione assistita)
NB: il processo di formazione degli spermatozoi richiede 72
giorni
27. Suggerimenti per pianificare una gravidanza
Pre-concepimento • Preferibilmente 24 months MMR/CMR
• Escludere cause piu’ comuni infertilita’-
sterilita’
•Lavorare con un team che e’ in grado di
gestire l’intero periodo (ematologo,
ginecologo, neonatologo)
Interruzione del farmaco
pre-concepimento
• 7- 10 giorni prima del ciclo (post ovulazione)
Monitoraggio e terapia in
corso di gravidanza
• valutazione mensile RQ-PCR
• Nessun trattamento se >MMR/CMR
• IFN or IMA se necessari dopo il 4 mese
Dopo il parto • Allattamento al seno: si colostro (3-5gg)
•Nessuna ripresa della terapia e possibilita’
allattamento prolungato se >MMR