SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 140
Descargar para leer sin conexión
LIBERA UNIVERSITA’ DI LINGUE E COMUNICAZIONE IULM


         Promozione e Management della Cultura e del Turismo

                               Milano




La promozione istituzionale dell’Italia come destinazione turistica.

               L’ENIT fra operatività e potenzialità.




RELATORE
PROF. ARMANDO PERES



                                              Tesi di Laurea Magistrale di:
                                                        Giovanni Messina
                                                        Matricola 1004318




                  ANNO ACCADEMICO 2009/2010
                                                                          1
2
La promozione istituzionale dell’Italia come destinazione turistica.
                           L’ENIT fra operatività e potenzialità.




Indice



Introduzione                                                                              7



Capitolo I: La promozione territoriale ed il sistema turistico italiano                   9

1.1 Destination Marketing                                                                 9

1.2 Il sistema turistico italiano                                                         16

1.3 Il sistema di governance per il turismo italiano                                      20



Capitolo II: L’ ENIT. Storia, statuti e funzioni                                          27

2.1 ENIT. Lo stato attuale                                                                27

2.2 ENIT. La Storia attraverso i provvedimenti legislativi                                34

2.3 ENIT. Operatività                                                                     50

2.4 Un paragone internazionale con ATOUT Francia                                          56

Allegato                                                                                  63



Capitolo III: L’Italian Government Tourist Board per il Nord America                      71

3.1 Il mercato turistico statunitense. Considerazioni generali ed analisi della domanda    71

3.2 Analisi SWOT del sistema di offerta turistica italiano per il mercato statunitense     82

3.3 Il turismo canadese verso l’Italia                                                        86


                                                                                               3
4
3.4 L’Italian Government Tourism Board per il Nord America                        89

  3.4.1 La sede di New York e le attività dell’ENIT in Nord America               89

  3.4.2 Le iniziative dell’ENIT per favorire l’incontro fra domanda ed offerta    94

  3.4.3 Le sinergie di marketing                                                 102

  3.4.4 Advertising                                                              109

  3.4.5 La gestione del sito www.italiantourism.com                              114

  3.4.6 L’attivazione del canale Twitter                                         117

  3.4.7 Rapporti con altri Enti Italiani                                         122



Conclusioni                                                                      127



Immagini                                                                         133



Bibliografia                                                                     135



Sitografia                                                                       138




                                                                                   5
6
Introduzione




Il presente lavoro di tesi si prefigge lo scopo di descrivere le caratteristiche e le funzioni
dell’ENIT – Agenzia nazionale per il Turismo.


L’interesse per l’argomento in esame ha una duplice origine e, dunque, una duplice
motivazione. Studiare ed approfondire il ruolo dell’ENIT nella promozione del marchio Italia,
inteso nella sua accezione territoriale, risulta innanzitutto coerente con la tipologia di Corso di
Studî che mi accingo a completare, ma questo lavoro è stato fortemente determinato anche da
un’esperienza di tirocinio svolta presso la sede ENIT - Agenzia nazionale del turismo di New
York City (Italian Government Tourist Board North America) che mi ha dato l’opportunità di
analizzare dall’interno le dinamiche organizzative ed operative dell’Agenzia, in un contesto
cruciale come quello americano.


L’analisi qui proposta procederà per momenti argomentativi. Partendo da una riflessione
concernente l’importanza della promozione del territorio, ci si soffermerà su una descrizione
critica dello stato del settore turistico italiano, si procederà quindi all’analisi delle strutture di
governance e delle reciproche competenze in materia turistica degli attori istituzionali, il
Ministero del Turismo, le Regioni e gli Enti Locali (Capitolo I). Delineato dunque il contesto
entro il quale l’indagine si concentra      si proseguirà, nel secondo capitolo, con un’analisi
storica dell’evoluzione dell’ENIT dal 1919, anno della sua istituzione, fino alle vicende che lo
vedono coinvolto oggi. A questo proposito sembra però opportuno precisare che l’assetto
istituzionale dell’ENIT, legato alle vicende di politica nazionale, potrebbe essere rivisitato
prossimamente attraverso una riforma complessiva. Chiarite dunque le ragioni storiche,
l’evoluzione delle funzioni e degli assetti istituzionali dell’Agenzia Nazionale per il Turismo,
nonché gli obiettivi, i compiti ed i margini di operatività ad oggi risultanti, si porterà un
paragone rispetto all’ATOUT France1 .




1   Fonte: http://fr.franceguide.com/
                                                                                                    7
Il terzo capitolo si pone lo scopo di arricchire di un accento pratico l’analisi. Infatti si
procederà con la descrizione, anche attingendo a fonti interne (documenti o interviste), delle
attività concretamente portate avanti dall’Italian Government Tourist Board North America:

   •   attività ordinarie, di routine;

   •   organizzazione di eventi promozionali;

   •   attività di co-marketing;

   •   attività on line con la pubblicazione/mantenimento del sito;

   •   collaborazione sistematica con gli enti pubblici presenti in USA.


Ancora nel medesimo capitolo ci è sembrato utile inserire un paragrafo concernente il lavoro
svolto durante il tirocinio presso l’Agenzia, ossia la progettazione, l’attivazione e la gestione
della piattaforma di Social Networking Twitter, che rappresenta ad oggi l’unico medium
sociale utilizzato dall’Agenzia nella sua complessità.


La sezione conclusiva condenserà le riflessioni scaturite dall’analisi di tutti gli elementi
descritti in precedenza.




                                                                                               8
Capitolo I

La promozione territoriale ed il sistema turistico italiano


1.1 Destination Marketing


Il ruolo fondamentale che l’ENIT ha ricoperto e ricopre tutt’ora è quello di promuovere
all’estero l’Italia come destinazione turistica. Ci è sembrato dunque utile affrontare, seppur
sinteticamente, una riflessione su cosa si debba intendere e che cosa possa significare oggi
promozione territoriale.


Per introdurre ai concetti di Destination Marketing o di Branding territoriale si è voluto citare,
prima della letteratura accademica, uno studio condotto annualmente da Futurebrand,
un’agenzia globale di consulenza per il marketing, il Country Brand Index2 , nel quale
troviamo una rappresentazione di cosa possa significare il concetto di marca rapportato ad un
territorio, ad un sistema complesso:


The strength of a country brand is determined in the same way as any other brand. We can
measure levels of awareness, familiarity, preference, consideration, advocacy and active
decisions to visit. But the most important factors, the aspects that truly differentiate a nation
brand, are its associations and attributes – the things that people think of when they hear a
place name, or look at a photograph or plan a trip3.


Da questa definizione si può comprendere quanto la forza di un marchio territoriale sia legata
strettamente tanto ad una componente concreta di qualità quanto ad una serie di asset legati
alla soggettività del turista.




2 Nota metodologica: The Country Brand Index is an annual study that examines and ranks country brands,
based on FutureBrand’s proprietary research methodology. The sixth edition of CBI incorporates a global
quantitative research study with 3,400 international business and leisure travellers from 13 countries on all five
continents, qualified by in-depth expert focus groups that took place in 14 major metropolitan areas around the
world. The overall country brand score is calculated using FutureBrand’s Hierarchical Decision Model (HDM),
which measures overall country brand performance in the following areas: Awarness, Familiarity, Associations,
Preferente, Consideration, Decision/Visitation, Advocac. Fonte: www.futurebrand.com
3   Fonte: www.futurebrand.com
                                                                                                                9
Venendo dunque al caso Italia, sul quale evidentemente ci concentriamo, in relazione alle altre
destinazioni competitrici, riportiamo i risultati dell’analisi di Futurebrand condotta nel 2010:


Immagine 1. Il Country Brand Index 2010




Fonte: Futurebrand



Secondo tale analisi l’Italia, intesa come destinazione turistica, scivola, in un solo anno, di sei
posizioni rispetto ad i suoi competitori principali; le motivazioni vengono ricondotte a
questioni di politica interna e di difficoltà nel fronteggiare la crisi economica globale4.


Un’altra interessante indagine5 sui brand-Paese, seppur non focalizzata esclusivamente sul
turismo, è il Nation Brand Index realizzato da Simon Anholt, esperto di branding e consulente
di molti Governi, in collaborazione con la società di ricerche di mercato GfK Roper Public
Affairs & Corporate Communications.


L’indagine mira ad evidenziare, attraverso un totale di circa 20.000 interviste svolte in 20

4Fonte: www.futurebrand.com, Country Brand Index 2010: “Italy also falls down the ranking despite increased
efforts to boost tourism this year with high-profile internal and external advertising initiatives featuring the prime
minister himself. However, this is set against a backdrop of sustained criticism of Silvio Berlusconi’s
premiership and the financial difficulties the country has faced in the global economic crisis”, p.11.
5   Fonte: ENIT, Corporale Annual Report 2009, pp.12-13.
                                                                                                                   10
paesi, come venga percepita la brand image di ben 50 paesi nel mondo sulla base di sei
fattori: esportazioni, governance, cultura e patrimonio artistico, popolazione, turismo,
investimenti ed immigrazione. L’edizione 2009 vede l’Italia posizionarsi al sesto posto - lo
stesso del 2008 - dopo USA, Francia, Germania, Regno Unito e Giappone.


L’Italia, secondo tale analisi, vede confermati i punti di forza e le debolezze del sistema
Paese: i giudizî appaiono fortemente positivi per gli aspetti legati al turismo ed alla cultura,
mentre per gli indici economico-politici i dati sono negativi. L’Italia occupa quindi il primo
posto in assoluto nella classifica relativa al turismo, secondo posto in quella della cultura e
terzo nella classifica relativa alla popolazione.


Tavola 1. Anholt Gfk Roper Nation Index 2008/2009

                            2008                                       2009

   1                        USA                                     Germania

   2                       Francia                                   Francia

   3                     Germania                                  Regno Unito

   4                    Regno Unito                                  Canada

   5                     Giappone                                   Giappone

   6                        Italia                                    Italia

   7                       Canada                                      USA

   8                      Svizzera                                   Svizzera

   9                      Australia                                  Australia

  10                       Spagna                                     Svezia

Fonte: ENIT




                                                                                             11
Tavola 2. Anholt Gfk Roper Nation Brand Index 2009

                     Turismo                            Cultura                          Popolazione

    1                  Italia                            Francia                            Canada

    2                 Francia                             Italia                           Australia

    3                 Spagna                               USA                               Italia

Fonte: ENIT



Al di là delle considerazioni che possono sorgere in commento a tali studî, l’aspetto che ci
preme sottolineare è che nel mondo si vede l’affermarsi sempre più deciso e decisivo della
competizione globale. Ciascuna destinazione deve dotarsi di strutture di governance e di
strategie promozionali adeguate.


Scrive in tal senso Umberto Martini6: “nel volgere di un decennio il mercato turistico ha
assunto una nuova configurazione, le cui dinamiche rappresentano una sfida consistente per
le destinazioni tradizionali. Questo spiega la ritrovata centralità del concetto di
competitività: anche la più consolidata destinazione, infatti, si trova a dover difendere la
propria forza di attrazione di fronte alla sfida proveniente da una molteplicità di territori ed
attori economici, che costruiscono i propri progetti commerciali sui medesimi bacini di
generazione dei flussi turistici”.


Parafrasando Martini possiamo affermare che il concetto di rendita di posizione, valido
(soprattutto per mete tradizionalmente importanti come l’Italia) fino alla fine del secolo
scorso si è inequivocabilmente incrinato e questo richiede interventi radicali per rilanciare la
competitività delle destinazioni; è necessario agire muovendosi di rimando ai mutamenti
quali-quantitativi, comportamentali e motivazionali della domanda, con interventi che mirino
ad implementare l’intensità dell’attrazione nel tempo, a migliorare la qualità dell’offerta, a
rendere sempre più accessibile (e quindi visibile) la destinazione, a comunicare la propria
offerta tenendo conto delle esigenze che l’avvento dei cosiddetti nuovi media ha generato; la
sfida si gioca dunque nell’innovare i servizî al turista e nel valorizzare il proprio patrimonio di




6 Martini U., Ejarque J., Le nuove strategie di destination marketing. Come rafforzare la competitività delle
regioni turistiche italiane, Franco Angeli, Milano, 2008, p.27
                                                                                                                12
risorse attrattive, sperimentando delle politiche di gestione e promozione ad hoc della marca
territoriale (Destination Branding).


E’ dunque necessario individuare un attore (o meglio un sistema di attori) ed una strategia che
si pongano l’obiettivo di riposizionare una destinazione in un agone competitivo globale, di
promuovere iniziative di sistema che connettano pubblico e privato, azioni di promo-
commercializzazione integrata, che operino per il cosiddetto re-engineering della
destinazione, per evitare il perpetuarsi del distacco fra la qualità stagnante dell’offerta e
l’imporsi di prezzi sempre maggiori, per rilanciare iniziative di promozione sistemica e
diffusa. Si comprende come in un sistema come quello italiano, come si spiegherà nei
paragrafi seguenti,       un ruolo fondamentale debbano svolgere Regioni ed Enti Locali che
devono farsi interpreti di un modo nuovo di gestire e promuovere la propria destinazione
turistica. In tal senso, con riferimento agli attori che pianificano e gestiscono il territorio, i
policy maker, è interessante sottolineare che i soggetti che di volta in volta sono chiamati in
azione possono essere diversi - governo locale, consorzi, società private, agenzie - in funzione
dei diversi obiettivi perseguiti e delle specifiche competenze.


Per marketing territoriale7 si intende dunque quella attività di marketing che ha come oggetto
il territorio. In seguito alla globalizzazione dell’economia e all’apertura dei mercati mondiali,
la competizione economica infatti non si svolge più tra soggetti ma tra territori: il territorio
diventa così un soggetto economico che opera in un ambiente altamente competitivo.


I territori devono imparare a stare nel mercato globale, a utilizzare un linguaggio veloce e
comunicativo: comunicare le ricchezze di un luogo, le sue vocazioni imprenditoriali, le
opportunità e le possibilità di business sono gli strumenti che consentono di stimolare lo
sviluppo economico sostenendo la nascita di imprese locali e attraendo i capitali dall’esterno.
Il Marketing territoriale si pone quindi come uno strumento di promozione del territorio e di
stimolo allo sviluppo locale.


La profonda modificazione dello scenario economico, caratterizzata in particolare dalle forze
derivanti dalla globalizzazione e dalla diffusione delle nuove tecnologie, determina una


7 A.Pastore e altri, Il Marketing per lo sviluppo territoriale, in Atti del Congresso Internazionale “Le tendenze
del marketing in Europa”, Ecole Supérieure de Commerce de Paris –– EAP, 25-26 Gennaio 2002
                                                                                                                    13
crescente pressione competitiva ed un incremento delle opportunità e delle minacce al livello
di diversi “aggregati economici”, dai sistemi paese fino alle singole imprese. Anche al livello
di aree territoriali, la caduta di molti limiti che ostacolavano il movimento ed il trasferimento
delle persone, dei capitali e delle imprese rende più forte ed esplicita la necessità di affrontare
con un approccio manageriale le problematiche di gestione e di sviluppo del territorio. La
competizione tra territori, a ben vedere, è sempre esistita, ma oggi si sta prendendo maggior
consapevolezza a riguardo da parte dei policy maker, delle istituzioni, delle imprese e dei
singoli individui. Il territorio deve essere sempre più attento ad offrire un prodotto in linea con
le aspettative della domanda, sempre più frammentata, e con gli interessi espressi dagli stake
holder presenti al suo interno.


Per chiarire ulteriormente il significato del termine possiamo definire il marketing territoriale
come l’analisi dei bisogni degli stake holder e dei clienti/mercati, volta a costruire,
mantenere e rafforzare rapporti di scambio vantaggiosi con gli stake holder (marketing
territoriale interno) e con i pubblici esterni di riferimento (marketing territoriale esterno) con
lo scopo di aumentare il valore del territorio e delle imprese e l’attrattività degli stessi,
attivando il circolo virtuoso soddisfazione - attrattività - valore8 .


E’ tuttavia necessario sottolineare che la domanda, interna ed esterna, è fortemente
frammentata ed eterogenea. La domanda interna, espressa dagli stake holder, nei confronti dei
quali il territorio assume valore in quanto capace di soddisfarne gli interessi, è rappresentata
dai residenti e dalle imprese insediate nel territorio. Con riferimento a queste categorie, gli
obiettivi da perseguire attengono principalmente alla capacità del territorio di:

• mantenere e rafforzare la posizione competitiva delle imprese insediate;

• favorire lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali;

• incrementare l’occupazione;

• migliorare la qualità della vita dei residenti.




Per quanto riguarda la domanda esterna, l’aggregato dei clienti, nei confronti dei quali


8   Valdani E, Ancarani F, a cura di, Strategie di marketing per il territorio, Milano, Egea, 2000 ,p. 35
                                                                                                            14
l’azione di marketing per aumentare l’attrattività del territorio deve essere finalizzata, è
costituito dai turisti, dagli investitori, da potenziali nuovi residenti e da nuove imprese. Ad
una domanda così eterogenea corrisponde un’offerta articolata e complessa. Il territorio deve
quindi essere considerato per le sue componenti materiali costituite da patrimonio culturale,
urbanistico, posizione geografica e caratteristiche morfologiche, infrastrutture e servizî, ma ed
anche, nella sua globalità, per le sue componenti immateriali, queste ultime legate
principalmente alle competenze, al sistema dei valori, allo spirito del luogo, alla conoscenza,
alle informazioni ed alle relazioni tra esse intercorrenti.


Dalle precedenti riflessioni si evidenzia la necessità che la strategia di marketing del territorio
sia coordinata, orientata da una visione unitaria che cerchi di scegliere ed ordinare
gerarchicamente i diversi segmenti di domanda interna ed esterna, analizzi le componenti
materiali ed immateriali che compongono l’offerta, definisca gli organismi competenti sulla
base dell’ampiezza geografica delle loro responsabilità ed offra un “prodotto territoriale
allargato” in linea con le aspettative della domanda.


In definitiva è necessario che in una strategia di marketing territoriale vada a perseguire
contestualmente l’utilizzazione ottimale delle risorse del territorio e la massima soddisfazione
dei suoi utenti/clienti si debba puntare sulla valorizzazione della sua intima identità, vero
attrattore e codificatore della domanda.


E’ dunque necessario considerare il sistema di offerta del prodotto turistico tenendo presenti
tutti i fattori di attrattività del territorio; si introduce così il concetto di Sistema Locale di
Offerta Turistica9, ovvero un aggregato di attività e fattori attrattivi, radicati in uno spazio
definito, capace di rappresentare un’offerta turistica che punti sulla valorizzazione degli
elementi stessi che la determinino.




9   Pastore A. e altri, 2002
                                                                                                15
1.2 Il sistema turistico italiano


Stante al Rapporto sul turismo italiano 2008- 2009 curato da Becheri10, si evidenzia quanto il
comparto turistico sia crucialmente strategico per l’intero sistema Italia. Citando infatti
un’analisi condotta nel 2008 dal World Travel&Tourism Council11 , nel Rapporto succitato si
prevedeva che l’incidenza relativa del comparto del turismo e dei viaggi sul PIL italiano
sarebbe stata del 9,6% nel 2009, del 10,6% sull’occupazione e dell’11,7% sulle esportazioni;
si prevedeva inoltre che nel corso del decennio 2009/2019 il comparto direttamente legato al
turismo sarebbe cresciuto in media, all’anno, del 2% così come quello dell’indotto (1,9%),
con un incremento medio della domanda pari al 2,3% annuo.


In questo senso sembra utile riportare alcuni dati che fotografano da un canto lo stato recente
del turiamo italiano e dall’altro ne descrivano il trend storico:


Tavola 3. Confronto fra arrivi internazionali ed introiti derivanti per il 2008 ed il 2009

          Arrivi internazionali (milioni)                               Introiti (Miliardi US $)

        Paese            2008      2009      VAR %             Paese             2008        2009   VAR* %

       Francia           79,2      74,2        -6,3             USA              110,1       94,2    -14,4

        USA              57,9      54,9        -5,3           Spagna             61,6        53,2      -9

       Spagna            57,2      52,2        -8,7           Francia            55,6        48,7     -7,6

        Cina              53       50,9        -4,1            Italia            45,7        40,2     -7,2

        Italia           42,7      43,2        1,2              Cina             40,8        39,7     -2,9

     Regno Unito         30,1       28          -7           Germania             40         34,7     -8,5

       Turchia            25       25,5         2           Regno Unito           36         30,1     -1,6

      Germania           24,9      24,2        -2,7           Australia          24,8        25,6    11,2

      Malaysia           22,1      23,6        7,2            Turchia             22         21,3     -3,2

      Messico            22,6      21,5        -5,2           Austria            21,8         -        -


Dati: UNWTO
Fonte: ENIT
* Su moneta locale

10Fonte: Becheri E, a cura di, Rapporto sul turismo italiano 2008/2009, XVI edizione, Franco Angeli, Milano,
2010
11Fonte: www.wttc.org , The 2008 Travel & Tourism Economic Research, Executive Summary (citato in
Becheri, 2010 p.41)
                                                                                                               16
Tavola 4.
Arrivi, Presenza e Permanenza media di turisti internazionali in Italia dal 1999 al 2008.

         Anno              Arrivi        Presenze        Permanenza      VAR % Arrivi       VAR %
                                                            media                           Presenze

         1999           31.718.538     126.314.241            4                2,98           4,5

         2000           35.194.735     140.362.488            4               10,96          11,12

         2001           35.805.335     146.789.945            4,1              1,73           4,58

         2002           36.355.046     145.559.930            4                1,54          -0,84

         2003           35.006.124     139.653.425            4               -3,71          -4,06

         2004           36.715.739     141.169.236            3,8              4,88           1,09

         2005           38.126.691     148.501.052            3,9              3,84           5,19

         2006           41.193.827     156.861.341            3,8              8,04           5,63

         2007           42.873.122     163.465.680            3,8              4,06           4,21

         2008           41.796.724     161.797.434            3,9             -2,51          -1,02



Dati: Istat
Fonte: ENIT




Dalle tavole precedenti si evidenzia come il 2008 ed il 2009 si siano dimostrati periodi
negativi per il turismo non solo italiano, che registrava una fase positiva dal 2004, ma per
quasi tutte le destinazioni mondiali.


Per ampliare la panoramica che riguardi il sistema turistico italiano sia nella sua rilevanza
economica e strategica sia sulle strutture coinvolte nella sua gestione proponiamo innanzitutto
un quadro sintetico proposto dalla Banca d’Italia12:




12   Fonte: www.bancaditalia.it
                                                                                                       17
Tavola 5.
Bilancia dei pagamenti turistica italiana con confronto fra 2009 e 2010 realizzata da Banca d’Italia

          Mese                    Crediti                       Debiti                      Saldo*
                           Spesa* dei viaggiatori        Spesa*dei viaggiatori
                                 stranieri                     italiani

                          2009     2010      VAR.      2009      2010      VAR.     2009    2010     VAR.
                                              %                             %                         %

       I Trimestre       4.799     4.867      1,4     4.290     4.040      -5,8      510    827        62,2

       II Trimestre      7.588     8.175      7,7     4.489     4.799       6,9     3.099   3.376      8,9

       III Trimestre     11.122   10.691     -3,9     7.291     7.593       4,1     3.831   3.098      -19,1

       IV Trimestre      5.347       -         -      3.945        -         -      1.401    -           -

       Totale anno       28.856      -         -      20.015       -         -      8.841    -           -

        Gennaio/         23.510   23.733      0,9     16.070    16.432      2,3     7.440   7.301      -1,9
        Settembre


Fonte e dati: Banca d’Italia
*Valori in Milioni di Euro




A tale proposito la Banca d’Italia riassume così: la bilancia dei pagamenti turistica ha
presentato nel mese di Settembre 2010 un saldo positivo di 1.334 milioni di euro, a fronte di
uno di 1.345 milioni di euro nello stesso mese dell'anno precedente. Le spese dei viaggiatori
stranieri in Italia, per 3.257 milioni di euro, sono aumentate dello 0,3 per cento; quelle dei
viaggiatori italiani all'estero, per 1.923 milioni di euro, sono aumentate dell'1,1 per cento.


Tali dati vengono fatti proprî nell’analisi che il Dr. Marzotto (Presidente ENIT) compie nelle
pagine introduttive del Rapporto annuale del 2009 prodotto dall’ENIT 13 dove, per tracciare un
primo bilancio quantitativo e numerico sul settore turistico italiano, i dati elaborati da Banca
d’Italia dal 2007 al 2009 vengono messi a paragone, in una tavola sinottica.




13   ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo, 2009 Corporate Annual Report, in www.enit.it
                                                                                                               18
Tavola 6. Bilancia dei pagamenti turistica 2007, 2008 e 2009

                   Anno                       Entrate valutarie                Variazione %
                                               (MLN di Euro)

                   2007                             31.121                         2,5

                   2008                             31.090                         -0,1

                   2009                             28.856                         -7,2

Dati: Banca d’Italia
Fonte: ENIT



Risulta evidente, il drastico ridimensionamento delle entrate nel 2009, dovuto soprattutto agli
effetti della crisi dei mercati che imperversa. In questo senso troviamo riscontro nel medesimo
rapporto di tale motivazione laddove si sostiene, in accordo con le analisi della World Tourism
Organization14 , che si è stimata una riduzione dei volumi di turismo internazionale pari al
4,2%.


Nell’analisi proposta dall’ENIT - Agenzia nazionale del turismo, leggiamo15:


Anche nel 2009 l’Italia si conferma ai primi posti fra le mete più frequentate dal turismo
internazionale, quinta destinazione al mondo per arrivi internazionali e quarta per introiti
valutari. In linea con lo scenario internazionale, l’Italia ha vissuto nel 2009 una situazione
difficile sul fronte del turismo dall’estero: gli effetti della difficile congiuntura economica
mondiale hanno comportato una riduzione di viaggi all’estero, a vantaggio del turismo
domestico, una contrazione della spesa turistica ed un sempre maggiore ricorso al turismo
autorganizzato ed al last minute.


Un primo consuntivo dell’anno 2009 appare comunque relativamente positivo per la nostra
destinazione: l’Italia resta una meta ambita. In conseguenza anche della contrazione della
capacità di spesa dei consumatori, si sono registrate difficoltà soprattutto sul fronte del
turismo organizzato, poiché i turisti si sono maggiormente rivolti al web e, in ambito europeo,
al turismo in auto, spesso autorganizzato.


14   cfr pag. 78
15   ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo, 2009 Corporate Annual Report, p. 9
                                                                                              19
Le periodiche indagini condotte dall’Agenzia nei Paesi stranieri evidenziano per il 2009 i
seguenti trend di mercato:
• vacanze brevi ma frequenti;
• soggiorni in destinazioni vicine, spesso raggiungibili con mezzo proprio;
• ricorso al last minute;
• richiesta di pacchetti all inclusive, in particolare per il segmento delle famiglie con bambini.


L’analisi sopra riportata è foriera dunque di una duplice riflessione: da un canto si ha la
consapevolezza di muoversi in un contesto economicamente critico ed altamente competitivo,
d’altro canto si tende a ribadire con forza la forza attrattiva assoluta del brand Italia, un
marchio che, come si dà per assodato, si radica in un patrimonio materiale ed immateriale
eccezionale, un marchio che è stato e continua ad essere noto e visibile. Tuttavia la visibilità e
la conoscenza del marchio Italia, come abbiamo avuto modo di teorizzare nel paragrafo
precedente, non sono scudi eternamente validi, la rendita di posizione, ferma restante
l’eccezionalità delle risorse, non è più sufficiente a stabilire le fortune di una destinazione;
servono politiche gestionali e promozionali adeguate per rinnovare l’attrattività e la
competitività del territorio, politiche che di cui l’Italia sembra stentare a dotarsi.


Tornando all’analisi dello status quo e cercando di illustrare in breve i possibili trend futuri,
attingiamo, sempre dal rapporto annuale dell’ENIT, il dato secondo cui le stime del Fondo
Monetario Internazionale nel corso del 2010 indicano che la ripresa dell’economia porterà ad
un incremento del PIL mondiale pari al +4,2%. La fiducia in una ripresa del turismo
internazionale resta dunque elevata e sembra essere testimoniata nei dati dall’Organizzazione
Mondiale del turismo16 secondo cui, stante ad i dati acquisiti entro Agosto 2010, gli arrivi
internazionali riducono il disavanzo del 4,2% generato dalla crisi economica nel 2009. Per
quanto concerne l’Europa si precisa poiché il recupero esiste ma è disomogeneo, in quanto
disomogenei sono stati gli effetti della crisi sulle singole economie nazionali, ed in particolare
che in media i Paesi della fascia mediterranea recuperino nella misura del 2%.


Per quanto riguarda il 2010 per il turismo in Italia, stante ad un rapporto dell’Osservatorio
Nazionale del Turismo17 , si può tracciare un quadro composito ove da un canto la riduzione

16   UNWTO, World Tourism Barometer, Ottobre 2010
17   Fonte: Osservatorio nazionale del Turismo, I primi saldi del turismo italiano, 2010
                                                                                               20
dei prezzi del comparto alberghiero rilancia la competitività della destinazione, soprattutto per
i mercati internazionali, ma d’altro canto l’incremento dei costi nei servizî extra-alberghieri ha
posto un limite al rilancio. Si percepisce dunque una discontinuità rispetto ai negativi anni
precedenti, sebbene sussistano dei fattori di criticità.




1.3 Il sistema di governance per il turismo italiano


Il seguente paragrafo18 si prefigge lo scopo di chiarire quali siano i ruoli dei varî attori
istituzionali nella gestione delle politiche turistiche italiane.


Da maggio 2009 è stata ripristinata la figura del Ministro del Turismo, senza portafoglio,
interpretata ad oggi dalla dott.ssa Brambilla19 . Le competenze statali per il turismo, prima
afferenti esclusivamente al Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo in seno
alla Presidenza del consiglio dei Ministri, vengono quindi coordinate dal Ministro. In
particolare i compiti istituzionali principali di cui si dà contezza sul portale del Governo
italiano sono:

• compiti di elaborazione, anche in raccordo con le Regioni e le Province autonome di Trento
     e Bolzano degli indirizzi generali, dei principi e degli obiettivi per la valorizzazione e lo
     sviluppo competitivo del sistema turistico nazionale, in attuazione anche di quanto previsto
     dalla legge del 29 marzo 2001, n. 13520;

• iniziative di incentivazione in favore del settore turistico, programmazione e gestione di
     fondi strutturali;

• vigilanza sull’ENIT, sull’ACI e sul CAI;

• assistenza alla domanda turistica;

• promozione degli investimenti turistici all’estero ed in Italia;



18Le fonti principali per questa sezione sono da considerarsi Tubertini C, Il turismo fra Stato, Regioni ed Enti
Locali, alla ricerca di un difficile equilibrio delle competenze, in Le istituzioni del Federalismo, 2007
(www.regione.emilia-romagna.it ) e www.governo.it
19   Nomina a Ministro pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 20 maggio 2009, n. 115
20   in Gazzetta Ufficiale del 20 Marzo 2001, n. 92:
                                                                                                                   21
• riconoscimento dei titoli di studio e autorizzazione all’esercizio delle attività professionali
 turistiche per i cittadini comunitari ed extracomunitari;

• relazioni istituzionali con l’Unione Europea e partecipazione alle fasi ascendente e
 discendente dell’elaborazione delle norme comunitarie;

• rapporti con le Organizzazioni Internazionali e con gli altri Stati Esteri nel settore di
 competenza.


Come si evince dunque lo Stato ha fondamentalmente ruoli di rappresentanza istituzionale e
di definizione delle linee guida per lo sviluppo e la promozione del sistema turistico italiano.
Fra le attività promozionali poste in essere dal Dipartimento, vanno citate la creazione di un
logo ed un claim (“Magic Italy”) che accompagni ciascuna iniziativa ministeriale ed il lancio
del portale ufficiale del turismo italiano: www.italia.it.


A proposito del portale21 , riportiamo quanto si legge in una nota della Presidenza del
Consiglio dei Ministri22 dove in occasione del suo lancio si specificano le ragioni del progetto
e gli obiettivi che tramite esso si vogliono raggiungere:


Migliorare la posizione dell'Italia come meta di destinazione turistica, offrire una piattaforma
istituzionale di promozione per le tante aziende del settore, cogliere le opportunità delle rete
supportando la condivisione e la partecipazione all'informazione. Il portale, lanciato in
questi giorni in una versione beta, si colloca in un contesto telematico in continua evoluzione.
Lo scenario attuale, infatti, presenta un turista che utilizza sempre di più Internet per
organizzare i propri viaggi, attingendo informazioni dai tanti portali attivi in rete. I dati
parlano chiaro:


• aumento del 40% in Italia dell'acquisto via Web di pacchetti turistici
• Più di un terzo dei viaggiatori europei prenota la propria vacanza on line,
     oltre il 50% in Gran Bretagna e Germania
• Il turismo rappresenta il 43% dell'intero e-commerce
     italiano con un valore di 1,2 miliardi di euro e una media di 300€ per ordine
• Per il terzo anno consecutivo le prenotazioni di hotel si confermano il segmento più

21 Si ricorda che il portale www.italia.it ha visto la luce nel 2009 dopo anni di polemiche, ritardi, stanziamenti
ingenti sui quali non intendiamo soffermarci in questa sede (ma che sono parte innegabile della sua genesi)
22   Fonte: www.governo.it
                                                                                                               22
in crescita del turismo veicolato in rete: +55%
• Oltre l’80% di chi acquista online ricerca i portali istituzionali.



Da questo si evince come l'offerta in rete d'informazioni turistiche in rete sia una strategia da
perseguire con decisione e di come una presentazione istituzionale delle opportunità
turistiche ben strutturata possa rappresentare un valore aggiunto in termini di credibilità,
affidabilità e preferenza finale.


Si parte dunque dalla consapevolezza che l’informazione acquisita dal web non possa esser
ostacolata oltre. D’altro canto seppur colla storia problematica che si porta pesantemente
dietro, il portale rappresenta una risposta alla necessità inderogabile di rappresentare
omogeneamente e comprensibilmente il turismo italiano sul web, compiti precedentemente
affidati esclusivamente ai portali regionali, che mancavano di qualsiasi coordinazione. Detto
questo restano palesi criticità nel neonato portale, criticità di contenuti spesso esigui, ma
anche di struttura: è impossibile, ad esempio, come avviene invece per altri portali nazionali23 ,
accedere ad un motore di ricerca interno che permetta l’organizzazione e l’acquisto del
viaggio. Ampi margini di miglioramento insomma.


Il livello statale tuttavia non è l’unico ad intervenire in materia di turismo; questa infatti
costituisce senza dubbio uno dei settori nei quali si riscontra il maggior tasso di
regionalizzazione, frutto di un processo che ha portato alla piena attuazione della competenza
legislativa delle Regioni, ed al conseguente trasferimento delle corrispondenti funzioni
amministrative a livello regionale e locale.


Ciò è innanzitutto stato l’effetto della scelta, effettuata dalla Costituzione del 1948, di inserire
la materia “turismo ed industria alberghiera” nell’elencazione delle competenze legislative
locali, tutte soggette (nella originaria versione dell’art. 117 Cost.) al rispetto dei principi
fondamentali posti dal legislatore statale. E così, anche quando, a partire dagli anni ’70, per
effetto dell’istituzione delle Regioni a statuto ordinario, le competenze sono state
effettivamente decentrate, la necessità per le Regioni di rispettare le leggi quadro statali ha
determinato il mantenimento di una marcata uniformità e la conservazione in capo allo Stato
di una serie di competenze e di strutture amministrative.


23   Si veda ad esempio il portale polacco del turismo: www.polska.travel/pl
                                                                                                 23
Il quadro delle competenze è profondamente mutato in seguito alla riforma costituzionale del
2001, che, non inserendo la materia del turismo nell’elencazione delle competenze regionali
di tipo concorrente (e nemmeno in quelle di competenza esclusiva statale) ne ha determinato,
implicitamente, il riconoscimento24 alle Regioni a titolo di competenza esclusiva o residuale,
rispondendo così al principio di sussidiarietà delle Regioni rispetto allo Stato.


Dal punto di vista istituzionale, il rapporto tra il Governo centrale e le Regioni si è mantenuto
grazie alla fondamentale mediazione operata nelle sedi di concertazione nazionale, e in
particolare nella Conferenza Stato-Regioni, il cui rilievo è senz’altro accresciuto dopo la
riforma costituzionale del 2001. In questa sede lo Stato e le Regioni hanno concluso
importanti accordi, che hanno condotto, nella sostanza, ad un esercizio congiunto di
competenze normative su numerosi e rilevanti profili concernenti il turismo che, in base ai
criteri formali di riparto delle competenze, avrebbero dovuto essere assegnati all’uno o
all’altro livello. Il sistema degli accordi e delle intese ha così consentito di superare situazioni
di impasse e di interpretare in senso conforme alla Costituzione molte disposizioni normative
precedenti alla riforma, che assegnavano allo Stato l’esercizio esclusivo di poteri normativi o
di indirizzo.


La riforma del Titolo V della Costituzione inoltre da un lato ha ampliato il potere legislativo
delle Regioni, confermando in capo a queste ultime il potere di decidere organizzazione ed
articolazione delle competenze in materia, ha d’altro lato costituzionalizzato il principio di
sussidiarietà quale criterio cardine per la ripartizione delle funzioni amministrative,
confermando la centralità del ruolo comunale. Il nuovo articolo 118, infatti, stabilisce che “le
funzioni amministrative sono attribuite ai comuni, salvo che, per assicurarne l’esercizio
unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei
principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza”.


Volendo ricostruire sinteticamente il quadro delle competenze amministrative delle Regioni e
degli enti locali è possibile enucleare, pur nella diversità di soluzioni, alcuni elementi comuni.
Un primo elemento che accomuna tutti i sistemi amministrativi regionali è la natura delle
funzioni amministrative mantenute in capo alle Regioni, che possono essere così
schematizzate:


24   Costituzione della repubblica Italiana art.117, comma 4
                                                                                                 24
• programmazione, di norma attraverso l’adozione di piani triennali di sviluppo turistico
   e dei relativi programmi annuali di attuazione di tutte le iniziative e coordinamento
   delle attività dei diversi soggetti operanti nel territorio;

• promozione dell’immagine unitaria della Regione all’Italia ed all’estero, anche
   attraverso le relazioni internazionali;

• finanziamento e dei progetti di sviluppo del territorio e loro selezione (riconoscimento
   dei sistemi turistici locali e simili), incentivazione degli operatori del settore;

• coordinamento della raccolta, elaborazione e diffusione dei dati concernenti la
   domanda e l’offerta turistica regionale.




                                                                                         25
26
Capitolo II

L’ ENIT. Storia, statuti e funzioni



2.1 ENIT. Lo stato attuale


L’ENIT – Agenzia Nazionale per il turismo è l’Ente pubblico non economico preposto
fondamentalmente (sebbene, come si evince dallo Statuto, le sue funzioni siano molteplici)
alla promozione del sistema turistico italiano all’estero attraverso l’organizzazione di strategie
promozionali ed informative nazionali ed internazionali e l’attività di consulenza e supporto
operativo agli Enti locali (o a soggetti privati) che vogliano promuovere la propria offerta
turistica all’estero.


Prima di procedere con l’analisi dettagliata della storia e delle funzioni che l’ENIT ha svolto
e continua a svolgere ci sembra opportuno partire rielaborando un affresco della situazione
attuale tracciato fra gli altri anche da una relazione della Corte dei Conti25 , in qualità di Ente
preposto alla verifica dello stato economico e societario dell’Agenzia, che fotografa lo status
quo in cui l’ENIT si trova.


L’ENIT - Agenzia nazionale del turismo, sottoposta al controllo della Corte dei Conti, è posta
alle attività di indirizzo e vigilanza del Ministro del turismo; l’Agenzia è un ente pubblico non
economico, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, con autonomia statutaria26 ,
regolamentare, organizzativa, patrimoniale, contabile e di gestione, le cui funzioni
istituzionali sono state individuate e specificate nello Statuto.


Il modello organizzativo individuato per l’Agenzia si impernia sui tre organi fondamentali già
esistenti (Presidente, Consiglio di amministrazione e Collegio dei revisori dei conti),
coadiuvati da una struttura funzionale con compiti di consulenza tecnica (il Comitato tecnico -
consultivo, istituito presso la stessa Agenzia quale strumento di supporto decisionale).



25
 Corte dei Conti, Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’ENIT –
AGENZIA NAZIONALE DEL TURISMO per l’esercizio 2008. Fonte www.cortedeiconti.it
26Per completezza si riporta interamente il testo dello statuto più recente adottato dall’ENIT, ossia quanto
esplicitato nel D.P.R n.207/2006, in Allegato .
                                                                                                               27
Il Consiglio di amministrazione è costituito dal Presidente, nominato con decreto del
Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, formulata
su indicazione del Ministro competente e previa intesa con la Conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano; da un Vice-
Presidente, nel Coordinatore degli assessori regionali al turismo; dal Direttore della Direzione
generale per il turismo del Ministero dello sviluppo economico; da tredici membri, di cui sei
in rappresentanza delle regioni, designati, dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, tre designati dalle
organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative, due designati dal Ministero dello
sviluppo economico, uno designato dal Ministro degli affari esteri ed uno designato
dall’Unioncamere.


Nel corso dell’anno 2009 tale struttura è stata radicalmente modificata, aprendo la strada
all’attività di prossima riforma strutturale, in quanto l’art. 19 della legge 18 giugno 2009, n.
6927       ha, sostanzialmente, portato alla riduzione dei componenti del Consiglio di
amministrazione da 15 a 9, oltre il presidente), e, dall’altra (comma 5) ha sancito che “fino
all’insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione, le funzioni dell’organo collegiale di
amministrazione [...] sono svolte da un commissario nominato secondo le norme vigenti”.


1. Il Governo è autorizzato a modificare il comma 1 dell'articolo 5 del regolamento di cui al
     decreto del Presidente della Repubblica 6 aprile 2006, n. 207, in conformità ai commi 2, 3,
     4 e 5 del presente articolo che restano in vigore nelle more dell'approvazione del nuovo
     regolamento.

2. Il consiglio di amministrazione dell'ENIT - Agenzia nazionale del turismo è composto da
     un presidente e nove membri. Alle riunioni del consiglio di amministrazione interviene,
     senza diritto di voto, il capo del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo
     della Presidenza del Consiglio dei ministri. In caso di parità di voti, quello del presidente
     vale doppio.

3. La ripartizione dei nove seggi fra le amministrazioni e le associazioni di categoria è
     stabilita con decreto del sottosegretario di Stato con delega al turismo da emanare entro
     sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

27   Gazzetta Ufficiale del 19 Marzo 2009 n.140
                                                                                                28
4. Effettuata la ripartizione di cui al comma 3, i componenti del consiglio di amministrazione
  sono nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, d'intesa con la
  Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di
  Trento e di Bolzano.

5. Fino all'insediamento del nuovo consiglio di amministrazione le funzioni dell'organo
  collegiale di amministrazione dell'ENIT - Agenzia nazionale del turismo sono svolte da un
  commissario straordinario nominato secondo le norme vigenti.

Con decreto del Ministro del turismo in data 31 luglio 2009 è stato nominato il commissario
straordinario dell’ENIT fino alla nomina del nuovo Consiglio di amministrazione. Inoltre, con
decreto in data 21 settembre 2009 il Ministro del turismo, su designazione del Commissario
straordinario, ha nominato il nuovo direttore generale dell’ENIT, il dr. Rubini, per un periodo
di tre anni.


La struttura organizzativa dell'ENIT è costituita dalla Sede Centrale a Roma, articolata su 8
Uffici dirigenziali: Ufficio Studi Programmazione e Marketing, Ufficio Relazioni Esterne
Sviluppo e Manifestazioni, Ufficio Pubblicità e Sistemi Multimediali, Ufficio Sistemi
Informatici ed Informativi, Ufficio Ragioneria, Ufficio Personale, Ufficio Pianificazione e
Metodo, Ufficio Amministrazione Patrimonio ed Affari Generali e su una rete estera articolata
in 19 Unità Organiche d’Area e Uffici Satellite, di cui 12 in dieci paesi europei (Amsterdam,
Berlino, Bruxelles, Francoforte, Londra, Madrid, Monaco, Mosca, Parigi, Stoccolma, Vienna,
Zurigo; peraltro, con decorrenza dal 1° agosto 2009 l’attività dell’Ufficio di Berlino è stata
sospesa con delibera del Consiglio di amministrazione n. 13 del 28 aprile 2009) e 7 in cinque
paesi extraeuropei (Chicago, Los Angeles, Toronto, New York, Sidney, Tokyo, Pechino).
L’Agenzia è inoltre presente su 7 mercati emergenti (India, Brasile, Corea del Sud, Polonia e
Portogallo, Repubblica Ceca e Ungheria; sono state escluse, rispetto a quanto risulta dalla
precedente Relazione, la Cina e l’Argentina) attraverso Osservatorî gestiti in regime di
convenzione con le Camere di commercio e con l’ICE.



Per addentrarci in ambiti concernenti l’operatività e la contabilità dell’Agenzia, riportiamo
fedelmente le parole espresse dalla Corte dei Conti rispetto all’esercizio 2008:


Per ciò che concerne il risultato finanziario della gestione, si deve segnalare il disavanzo
                                                                                            29
finanziario (euro 1.117.900) rispetto all’avanzo finanziario dell’anno precedente (euro
3.361.794). Tale risultato negativo (come negativi sono gli esiti del conto economico e del
conto patrimoniale) mette in evidenza che l’Ente non ha contenuto prudentemente le spese
(aumentate del 5,69% rispetto al 2007) a fronte delle entrate (che sono rimaste pressoché
immutate: + 0,49%..


Dunque l’ENIT, in difficoltà di gestione certificata anche dalla Corte dei Conti, a partire dal
2009 è stato commissariato, ed il Commissario nominato è il precedente Presidente, ossia il
Dottor Matteo Marzotto che ha il compito di traghettare l’Agenzia verso una nuova fase di
stabilità e di rinnovata progettualità contenendo i costi e puntando ad un elevato grado di
efficienza ed efficacia.


Rispetto al rilancio dell’Agenzia, sono importanti le osservazioni dell’OCSE28 che palesa
quanto il budget a disposizione dell’ENIT si riveli la costante fluttuazione, che rende
difficoltosa l’attività di pianificazione strategica, e ne certifica l’esiguità rispetto alle
disponibilità degli enti di promozione turistica di Spagna e Francia. L’analisi OCSE tuttavia
non si limita alle considerazioni economiche ma si spinge a descrivere le linee guida e gli
obiettivi su quali l’azione dell’ENIT debba essere rilanciata, dopo il dovuto momento
riformatore; è necessario infatti che l’ENIT si comporti come la piattaforma, lo strumento che
permetta la collaborazione fra i livelli più bassi di territorio ed il sistema delle imprese private
ivi operante, divenendo un’interfaccia attiva e propositiva, capace anche di fornire servizî a
pagamento e supporto formativo di prim’ordine, consolidando il funzionamento del Club
Italia29 e la ricca offerta presente nel Catalogo dei Servizî. Questo tuttavia non può prescindere
da due presupposti: un finanziamento adeguato e costante ed il riconoscimento ed il
rafforzamento del proprio ruolo analitico, rappresentativo e promozionale di tutta la
destinazione all’estero. L’OCSE auspica che l’ENIT acquisisca nuovo slancio nella
promozione dell’Italia e che si faccia interprete di un rigoroso mutamento di approccio, più
attento ai fondamenti di marketing territoriale e che soprattutto ne trasmetta la portata tanto
alle istituzioni pubbliche quanto agli attori privati, per un rilancio complessivo del turismo
italiano.


28Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico (in corso di pubblicazione), Italy Tourism
Policy Review, Parigi, OCSE, 2011
29   Cfr pag. 94
                                                                                                          30
Il 2011 è iniziato con novità importanti in questa direzione. Sono stati presentati un nuovo
logo, un nuovo video istituzionale ed un progetto innovativo di promozione: il Virtual Travel
Market. L’ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo ha dunque palesato gli strumenti di
marketing e comunicazione che d’ora in avanti affiancheranno quelli tradizionali per
rafforzare sui mercati internazionali l’offerta della industria turistica italiana. Con il restyling
del logo, a vent’anni dal precedente, l’ENIT tenta di soddisfare l’esigenza di proporre sul
mercato globale un’immagine completamente rinnovata. Il progetto grafico scelto, creato
dall’Agenzia Argomenti di Treviso, racchiude l’acronimo ENIT in un quadrato di colore
grigio ben abbinato, con la fascia tricolore che caratterizza il marchio unitario “Italia”
realizzato dal Ministro del Turismo. Il filmato istituzionale, realizzato in collaborazione con
Rai Trade, dura oltre 30 minuti e richiama l’attenzione sulla grande e variegata vocazione
turistica di tutte le Regioni italiane, evidenziandone i punti di forza: varietà ed unicità
dell’offerta, made in Italy e italian lifestyle. Edito in diecimila copie e con una versione Pal in
sette lingue, il video è la seconda tappa di un percorso di collaborazione avviato con Rai
Trade nel 2009 attraverso la campagna “Italia Much More”, in occasione delle Celebrazioni
per i 90 anni dell’attività di promozione turistica dell’ ENIT nel mondo. A queste iniziative si
affianca il Virtual Travel Market, la prima fiera virtuale business to business per la
promozione della Destinazione Italia sui mercati internazionali. VTM mira, attraverso una
tecnologia sostenibile, a diventare il punto di riferimento per l’ industria turistica italiana e per
i grandi compratori. Grazie a questa piattaforma completamente basata su Internet, accessibile
da qualsiasi browser e computer, integrata con strumenti di comunicazione in tempo reale, gli
operatori avranno la possibilità di illustrare al mercato i prodotti e le novità turistiche e di
incontrare importanti partner commerciali.




                                                                                                  31
Per fornire un ulteriore elemento di riflessione nell’analisi dell’Agenzia nazionale del
Turismo riportiamo di seguito, sinteticamente, alcuni parametri30 che possano chiarire la
struttura finanziaria dell’Agenzia:


Tavola 7.
Confronto delle voci salienti dei conti finanziarî dell’ENIT dal 2001 al 2008 (valori in migliaia di Euro)

                        2001        2002         2003        2004      2005**      2006       2007       2008

       Entrate*        40.951,9 42.785,0       34.239,1     34.024,1   50.693,3   30.608,1   56.766,4   55.280,7


        Uscite*        41.558,8 42.295,2       32.180,3     35.556,0   49.579,0   33.980,2   53.404,6   56.459,7


       Risultato        -606,9      490,2       2.053,8     -1.531,5   1.114,3    -3.372,0   3.361,8    -1.179,0
      d’esercizio

     Finanziamento     38.798,8 40.466,7       32.320,0     32.096,4   48.586,9   28.892,3   54.607,6   52.529,0
        Pubblico

        Spesa          41.558,8 42.294,7       32.180,3     35.556,0   49.579,0   32.922,8   51.590,3   54.661,9
       Corrente

Fonte: Corte dei Conti
* Escluse le Partite di giro

* * Nel 2005 è stato previsto un contributo straordinario dello Stato di 20 milioni di euro (DL 35 del marzo
  2005)




Dall’osservazione di questi dati possiamo trarre diverse considerazioni. Spicca innanzitutto il
valore del finanziamento pubblico, del quale quello statale rappresenta decisamente la parte
maggioritaria, che dopo il contributo aggiuntivo straordinario di 20 milioni di Euro concesso
nel 2005, si è sempre attestato, in via ordinaria, sopra i 50 milioni di Euro.


Il 2009 tuttavia ha assistito ad una decisa diminuzione dell’entità del finanziamento pubblico
che dai circa 52 milioni di Euro del 2008 si è limitato a quasi 41 milioni nel 2009, ossia più
del 96% delle entrate 42.584.221 Euro 31. L’entità del finanziamento pubblico, che equivale
sempre ad oltre il 90% delle entrate, tuttavia è sempre appena sufficiente a coprire le spese
correnti alle quali l’ENIT è sottoposto, fra le quali assumono un valore maggiore quelle
sostenute per garantire le prestazioni istituzionali, quelle per l’acquisto di beni o


30
 Fonte: Corte dei Conti, Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’ENIT –
AGENZIA NAZIONALE DEL TURISMO per gli esercizî dal 2001 al 2008
31   Le entrate sono da considerarsi prive delle partite di giro
                                                                                                                 32
servizî funzionali all’attività dell’Agenzia o ancora per il pagamento degli stipendi dei
dipendenti ed il funzionamento degli Organi istituzionali ed infine per le tasse. Per quanto
concerne infine il 201032 si rileva una drastica diminuzione del finanziamento statale,
ammontante a circa 19 milioni di Euro. In definitiva si può dunque constatare quanto il
finanziamento pubblico, voce assolutamente decisiva delle entrate dell’ENIT, non riesca a
coprire le spese strettamente funzionali acché l’ENIT operi.


Nei due grafici seguenti si evidenzieranno dunque l’andamento del finanziamento pubblico

all’ENIT dal 2001 al 2010 e la distinta delle voci di spesa corrente nel 2008:


Grafico 1. Andamento del Finanziamento Pubblico all’ENIT dal 2001 al 2009*
     Finanziamento pubblico (migliaia di Euro)




                                                 60.000

                                                 45.000

                                                 30.000

                                                 15.000

                                                     0
                                                          2001   2002   2003   2004   2005    2006   2007   2008   2009
                                                                                      Tempo

Dati: Corte dei Conti


* per il 2009 il dato è OCSE




32         I dati relativi al 2009 ed al 2010 hanno fonte OCSE, 2011
                                                                                                                      33
Grafico 2. Distinta delle voci di spesa corrente* dell’ENIT nel 2008



                                                            20.000.000




                                                                            Valore della spesa (in Euro)
                                                         10.000.000




                                                        0


                             Voci di spesa


        Oneri per il personale                                 Spese per prestazioni istituzionali
        Acquisto beni di consumo e servizî                     Oneri Tributarî
        Altre spese                                            Spese per gli Organi dellʼEnte
        Trasferimenti passivi                                  Oneri Finanziarî

Dati: Corte dei Conti

* Valore totale: 54.661.878 Euro




2.2 ENIT. La Storia attraverso i provvedimenti legislativi


I primi passi verso la fondazione dell’ENIT 33 vengono mossi già nel 1919 quando viene

istituita una Commissione Parlamentare che si poneva l’obiettivo di elaborare, all’indomani

della prima guerra mondiale, nuove proposte finalizzate all’incremento del turismo e

dell’industria alberghiera. Il risultato del lavoro della commissione è sintetizzato in un Regio

Decreto Legge approvato il 12 ottobre e pubblicato il 22 dello stesso mese sulla Gazzetta




33Per la stesura di questo paragrafo si ha avuto come riferimento bibliografico “ENIT- Agenzia Nazionale del
Turismo, Una storia italiana lunga novant’anni, 2009”. Le informazioni e le citazioni, qualora non debitamente
specificate, sono da considerarsi desunte dalla pubblicazione di cui sopra.
                                                                                                                 34
Ufficiale34 che prevede fra l’altro l’istituzione di un ente nazionale per le industrie turistiche

che promuova ed agevola le iniziative private.



REGIO DECRETO LEGGE 12 Ottobre 1919, n. 2099
GU n. 276 del 22-11-1919
VITTORIO EMANUELE îI PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE RE D'ITALIA UDITO
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI; SULLA PROPOSTA DEL NOSTRO MINISTRO SEGRETARIO DI STATO PER
L'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO, DI CONCERTO CON QUELLO DELL'INTERNO, DEL TESORO,
DELLE FINANZE, DEGLI AFFARI ESTERI, DELL'ISTRUZIONE PUBBLICA E DEI TRASPORTI;
ABBIAMO DECRETATO E DECRETIAMO:
Art. 1
È COSTITUITO UN ENTE NAZIONALE PER L'INCREMENTO DELLE INDUSTRIE TURISTICHE CON LE
FINALITÀ E LE NORME STABILITE NELLO STATUTO ANNESSO AL PRESENTE DECRETO. CON
DECRETI REALI, SENTITO IL CONSIGLIO DELL'ENTE, POTRANNO ESSERE APPORTATE ALLO
STATUTO QUELLE MODIFICAZIONI, CHE, SULLA BASE DEI RISULTATI DELLA SUA APPLICAZIONE, SI
DIMOSTRERANNO NECESSARIE PER ATTUARE TUTTE LE INIZIATIVE UTILI ALL'INCREMENTO
DELLE INDUSTRIE NAZIONALI DEL TURISMO.
Art. 2
L'ENTE HA PERSONALITÀ E GESTIONE AUTONOMA. AL MINISTERO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E
LAVORO SPETTANO FUNZIONI DI VIGILANZA NEI TERMINI STABILITI DALLO STATUTO.
Art. 3
ALLE SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DELL'ENTE SI PROVVEDE:
A) CON IL CONTRIBUTO DELLO STATO FISSATO NELLA MISURA DI CINQUECENTOMILA LIRE
ANNUE;
B) CON IL PROVENTO DI UNA TASSA CHE VERRÀ CORRISPOSTA MEDIANTE APPLICAZIONE DI
SPECIALE BOLLO SUI CONTI PRESENTATI DAGLI ALBERGATORI AI CLIENTI, NELLA MISURA FISSA DI
L. 0,10 SE L'IMPORTO NON SUPERA LE L. 50, DI L. 0,20 SE L'IMPORTO SUPERA LE 50 LIRE MA NON
LE 100 LIRE E DI L. 0,20 PER OGNI SUCCESSIVE 100 LIRE O FRAZIONE;
C) CON DONAZIONI, ELARGIZIONI O PROVENTI DERIVANTI DALL'ATTIVITÀ SVOLTA DALL'ENTE E
CON OGNI ALTRA FORMA DI CONTRIBUTO AMMESSA DALLE LEGGI.
CON DECRETO REALE PROMOSSO DAL MINISTRO PER LE FINANZE, DI CONCERTO COL MINISTRO
PER L'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO, SARANNO STABILITE LE NORME PER L'APPLICAZIONE
DELLA SPECIALE TASSA DI BOLLO PREVISTA AL COMMA B) DEL PRESENTE ARTICOLO E PER
L'EROGAZIONE DEL PROVENTO DI ESSA ALL'ENTE NAZIONALE.


Allegato
Annesso A STATUTO DELL'ENTE NAZIONALE PER L'INCREMENTO DELLE INDUSTRIE TURISTICHE.
ART. 1.
L'ENTE NAZIONALE PER L'INCREMENTO DELLE INDUSTRIE TURISTICHE HA SEDE IN ROMA. SU
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DELL'ENTE POTRANNO COSTITUIRSI RAPPRESENTANZE LOCALI,


34   Gazzetta Ufficiale del 22 Novembre1919 n.276, stralci.
                                                                                               35
ANCHE AFFIDATE AD ENTI GIÀ COSTITUITI IN ALTRE CITTÀ DEL REGNO E ALL'ESTERO.
ART. 2.
SCOPI DELL'ENTE SONO:
1/A RACCOGLIERE E PUBBLICARE, ANCHE VALENDOSI DI ORGANI ESISTENTI NOTIZIE E
INFORMAZIONI, RELATIVE AL TURISMO NEL REGNO, NELLE COLONIE NEI PAESI ESTERI; STUDIARE,
IN RAPPORTO ALLE INDUSTRIE TURISTICHE LE CONDIZIONI E I BISOGNI DELLE COMUNICAZIONI,
DEITRASPORTI IN GENERE, DEI SERVIZI DOGANALI, DEL TRAFFICO COMMERCIALE E LE
INFLUENZE DEL TURISMO SULLE RELAZIONI SOCIALI E SOTTO L'ASPETTO DEMOGRAFICO:
2/A PROPORRE AL GOVERNO I PROVVEDIMENTI NECESSARI ALL'INCREMENTO DELLE INDUSTRIE
TURISTICHE CON SPECIALE RIGUARDO A QUELLE DEL MOVIMENTO DEI FORESTIERI:
3/A PROMUOVERE LA PUBBLICITÀ E LA PROPAGANDA ALL'INTERNO E ALL'ESTERO IN FAVORE
DELLE INDUSTRIE MEDESIME, COORDINANDO L'OPERA DI ALTRI ISTITUTI CHE TENDANO AL
MEDESIMO SCOPO;
4/A PROVOCARE DAL GOVERNO PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI ATTI AD ELIMINARE
INCONVENIENTI O DEFICIENZE DANNOSE ALLO SVILUPPO DELL'INDUSTRIA TURISTICA E AL
MOVIMENTO DEI FORESTIERI;
5/A PROMUOVERE PROVVEDIMENTI PER FACILITARE IL CREDITO ALL'INDUSTRIA ALBERGHIERA
SIA SVOLGENDO UNA AZIONE MEDIATRICE, FRA GLI INDUSTRIALI E GLI ISTITUTI BANCARI, SIA
STIMOLANDO LA MUTUALITÀ ALBERGHIERA NEL CAMPO DEL CREDITO COL RENDERE POSSIBILI
APERTURE DI CREDITO GARANTITE DA FIDEIUSSIONI COLLETTIVE O DA RISERVE CAUZIONALI, SIA
INFINE ORGANIZZANDO UN SEZIONE AUTONOMA PER L'ESERCIZIO DIRETTO O INDIRETTO DEL
CREDITO ALBERGHIERO DOTATO DI CONGRUE DISPONIBILITÀ E BASATO SULLA SOLIDARIETÀ
DEGLI INTERESSI INDUSTRIALI E SULLA SELEZIONE DELLE CAPACITÀ IDONEE A FRUIRE DEI
BENEFICI DEL CREDITO;
6/A ISTITUIRE PREMI ED EVENTUALMENTE CONCEDERE SOVVENZIONI SUI PROPRI FONDI PER
STIMOLARE INIZIATIVE DI CARATTERE IGIENICO, SANITARIO, ARTISTICO O DI ALTRA SPECIE, CHE
TORNINO A VANTAGGIO DELLO SVILUPPO DELLE MEDESIME INDUSTRIE;
7/A PROMUOVERE LA ISTITUZIONE DI SCUOLE E LA COSTITUZIONE E IL PROGRESSO DI
ORGANIZZAZIONI PROFESSIONALI NELL'INTERESSE DEL TURISMO.
8/A DARE PARERE SUI DISEGNI DI LEGGE E PROVVEDIMENTI CONCERNENTI LE INDUSTRIE
MEDESIME E SOPRA OGNI ALTRA QUESTIONE CHE VENISSE SOTTOPOSTA AL SUO ESAME DAL
GOVERNO;
9/A ADEMPIERE AD OGNI ALTRO COMPITO CHE ABBIA LO SCOPO DI PROMUOVERE IL PROGRESSO
DELLE INDUSTRIE PREDETTE.
ART. 3.
È IN FACOLTÀ DEL CONSIGLIO DI DEMANDARE A COMMISSIONI O DELEGATI DI SUA NOMINA OD A
ISTITUTI ESISTENTI LO STUDIO DI QUESTIONI E L'ESECUZIONE DI PROVVEDIMENTI CHE
SPETTANO ALL'ENTE IN CONFORMITÀ DELLE DISPOSIZIONI DELL'ARTICOLO PRECEDENTE.
ART. 4.
L'ENTE È AMMINISTRATO DA UN CONSIGLIO COMPOSTO DI UNDICI MEMBRI DI CUI CINQUE
NOMINATI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI SU PROPOSTA DEL MINISTRO DELL'INDUSTRIA,
COMMERCIO E LAVORO, TRE DESIGNATI DAL TURING CLUB ITALIANO, UNO DALLA SOCIETÀ
ITALIANA ALBERGATORI, UNO DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER IL MOVIMENTO DEI
FORESTIERI E UNO DALL'UNIONE DELLE CAMERE DI COMMERCIO E INDUSTRIA.

                                                                                     36
LE FUNZIONI DI MEMBRO DEL CONSIGLIO SONO GRATUITE.
AI MEMBRI CHE NON RISIEDONO IN ROMA SARANNO RIMBORSATE, SUI FONDI DELL'ENTE, LE
SPESE DI VIAGGIO E SARÀ DATA UNA INDENNITÀ DI SOGGIORNO NELLA MISURA STABILITA DAL
REGOLAMENTO.
ART. 5.
IL CONSIGLIO NOMINA NEL SUO SENO UN PRESIDENTE, UN VICE PRESIDENTE ED UN COMITATO
ESECUTIVO COMPOSTO DI TRE MEMBRI OLTRE AL PRESIDENTE ED AL VICE PRESIDENTE.
IL CONSIGLIO HA PIÙ AMPI POTERI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI SCOPI DELL'ENTE E
DELIBERA SULLE FORME DI AZIONE E SULLE DIRETTIVE CHE DEVE SEGUIRE NELL'ESPLICAZIONE
DELLE PROPRIE FUNZIONI.
SPETTA AL CONSIGLIO DI NOMINARE, CON L'APPROVAZIONE DEL MINISTRO DELL'INDUSTRIA,
COMMERCIO E LAVORO, IL DIRETTORE GENERALE DELL'ENTE E DI DETERMINARNE LE MANSIONI.
NON POTRÀ DALL'ENTE ESSERE ASSUNTO PERSONALE SE NON A TERMINE CON GARANZIA, OVE
OCCORRA, DI UNA ASSICURAZIONE A CARICO DELL'ENTE E CON LE MODALITÀ E CONDIZIONI
STABILITE IN VIA GENERALE, CON SPECIALI DEROGHE, CASO PER CASO, DAL CONSIGLIO.
ART. 6.
CON REGOLAMENTO DA APPROVARSI CON DECRETO DEL MINISTRO DELL'INDUSTRIA,
COMMERCIO E LAVORO, SARANNO STABILITE LE NORME PER L'AMMINISTRAZIONE E IL
FUNZIONAMENTO DELL'ENTE E DEL CONSIGLIO E PER OGNI ALTRA MATERIA A CUI NON HA
ESPRESSAMENTE PROVVEDUTO
IL PRESENTE STATUTO. VISTO, D'ORDINE DI SUA MAESTÀ IL RE:
IL MINISTRO PER L'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO: DANTE FERRARIS.
ENTRO IL 30 OTTOBRE DI OGNI ANNO SARÀ DELIBERATO DAL CONSIGLIO IL BILANCIO
PREVENTIVO PER L'ANNO SUCCESSIVO ED ENTRO IL 31 MARZO IL BILANCIO CONSUNTIVO PER
L'ESERCIZIO DECORSO. I BILANCI SARANNO ESAMINATI DA TRE SINDACI NOMINATI AL MINISTERO
DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO AL DI FUORI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO E SARANNO
COMUNICATI ENTRO TRE GIORNI DALLA AVVENUTA DELIBERAZIONE AL DETTO MINISTERO PER LA
LORO APPROVAZIONE.
ART. 7.
IL CONSIGLIO NON POTRÀ ESSERE SCIOLTO SE NON CON DECRETO MOTIVATO DEL MINISTRO
DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO SENTITE LE DEDUZIONI DEL CONSIGLIO MEDESIMO E
SALVO IL RICORSO ALLA QUINTA SEZIONE DEL CONSIGLIO DI STATO.
ART. 8.
IL CONSIGLIO PRESENTERÀ OGNI ANNO AL MINISTRO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO
UNA RELAZIONE CHE SARÀ COMUNICATA AL PARLAMENTO.


Sintetizzando dunque i contenuti del decreto possiamo asserire che le funzioni riconosciute
all’Ente, sin dalla sua prima fase, siano state molteplici; fra le principali enucleiamo:

    • L’attività di raccolta e pubblicazione di informazioni e notizie sul turismo nel Regno,
          nelle colonie ed all’estero;

    • Il supporto alle imprese turistiche in materia di comunicazione;

                                                                                            37
•    Lo studio dell’influenza del turismo sulle relazioni sociali e sui cambiamenti
         demografici;

    • L’elaborazione di nuove proposte per il Governo atte a favorire l’ampliamento del
         settore turistico;

    • La promozione del Bel Paese sia internamente che all’estero;

    • L’elaborazione di provvedimenti per agevolare l’industria alberghiera;

    • L’istituzione di premi e sovvenzioni per iniziative di miglioramento igienico delle
         strutture ricettive;

    • L’attività tesa a favorire l’istituzione di scuole turistiche professionalizzanti e di
         organizzazioni di settore;

    • Fornire consulenza rispetto a disegni di legge in materia turistica


Dal punto di vista delle risorse, erano previste entrate di tre ordini: un contributo annuale
dallo Stato, una tassa di fatto a carico dei fruitori di servizî alberghieri e le eventuali
elargizioni di soggetti terzi. Interessante inoltre la composizione del Consiglio di
amministrazione che vede, insieme a consiglieri di derivazione ministeriale, la presenza fissa
di tre membri del Touring Club Italiano, le cui vicende soprattutto nelle fasi iniziali, si sono
legate fortemente a quelle dell’ENIT. Il Consiglio di Amministrazione, riflette sin dalla sua
prima formulazione il modello pubblico- privato con amministrazione autonoma dell’Ente.
Oltre infatti ai succitati consiglieri ministeriali od appartenenti al Touring Club italiano, fra gli
11 membri ci sono anche un rappresentante dell’Associazione degli Albergatori, uno
dell’Associazione Nazionale per il Movimento dei Forestieri ed uno dell’Unione delle
Camere di Commercio e Industria.


Fondato dunque nel 1919, l’Ente si radicherà progressivamente nel sistema Paese. Lo
strumento editoriale utilizzato per chiarire e diffondere quale fosse a natura delle attività
dell’ENIT è il periodico “Le Vie d’Italia”, fondato e realizzato a partire dal 1920 insieme al
T.C.I.


Nel 1920 l’Ente è già impegnato su più iniziative: favorisce infatti la costruzione di nuove

                                                                                                  38
strutture alberghiere a Roma e nel resto d’Italia; avvia un censimento degli alberghi e delle
pensioni e pubblica uno schedario generale degli alberghi d’Italia; raccoglie informazioni su
tutte le scuole alberghiere esistenti all’estero; si affianca alle Ferrovie dello Stato, fino ad
allora unico vero promotore autonomo del turismo in Italia, per lo studio e la creazione di
servizî soprattutto nel settore della mobilità.


Nel 1921 relazionando al Ministro dell’Industria e del Commercio dell’epoca, il primo
presidente dell’ENIT, l’on. Rava scriveva: “sorpassato il primo periodo di assestamento,
[l’Ente] ha potuto già nell’anno decorso svolgere largamente la sua attività in Italia ed
all’estero, attività che nel 1922 avrà maggiore sviluppo per il conseguimento dei fini
assegnati dallo statuto e dalla legge”.


L’attività promozionale dell’Ente, spesso come detto svolta in collaborazione con Ferrovie
dello Stato e Touring Club Italiano, si concentra prevalentemente sulla produzione e
distribuzione di pubblicazioni sull’Italia. Un opuscolo intitolato “Italia” stampato e ristampato
in 9 lingue, con all’interno informazioni su eventi sportivi e religiosi, centri per lo sport,
servizî ferroviario, riviere, e luoghi di rilevanza bellica, raggiunge una tiratura di mezzo
milione di copie.


Un altro canale massicciamente impiegato per l’attività promozionale, oltre a quello
dell’affissionistica, è quello del cinema grazie al quale possono veicolare produzioni
audiovisive. La creazione di cartelloni da un canto e la produzione di film in varie lingue
dall’altro risultano essere attività importanti.


A questo si aggiunge una teoria di azioni mirate alla promozione dell’Italia come destinazione
turistica: la propaganda sulle testate internazionali, l’inserimento di inserzioni sui giornali,
l’organizzazione di esposizioni, conferenze ed eventi artistici e sportivi.
Inoltre, per pubblicizzare l’offerta alberghiera ed il sistema dei trasporti, l’Ente diffonde
mappe d’Italia ed organizza visite ai centri turistici dedicate ai giornalisti, operatori turistici e
delegazioni estere.


Sin dai primi anni della sua attività l’ENIT concentra la propria attenzione sui mercati esteri.
Nel 1920, ENIT, Ferrovie dello Stato e gli Organi liberi dell’economia nazionale costituiscono

                                                                                                  39
il Consorzio Nazionale per gli uffici di viaggio e turismo, concepito come un organo
esecutivo dell’ENIT partecipato (con un contributo annuo non inferiore alle 20.000 lire). La
nascita del Consorzio rappresenta il momento in cui si enfatizza l’attenzione ai mercati esteri
oltre a quello italiano: già nel 1924 vengono istituiti 17 ufficî in Italia e 28 all’estero in città
come New York, San Paolo, Madrid, Londra e Parigi. Tale Consorzio si prefiggeva uno scopo
duplice: quello della promozione dell’offerta turistica italiana e quello della sua
commercializzazione.


Nel 1927, il Presidente ed il Direttore Generale dell’ENIT, il precitato On.Rava ed il prof.
Angelo Margotti ritengono di dare seguito ad una scissione, che avvicinerà l’ENIT al ruolo
funzionale odierno. Infatti viene fondata una società autonoma ed indipendente, la Compagnia
Italiana del Turismo che di fatto prende in gestione la rete commerciale del Consorzio.
L’ENIT dunque salvaguardò la sua funzione di organo statale per il turismo, sganciandosi da
dinamiche commerciali e concorrenziali, facendosi garante affidabile per la promozione
dell’Italia all’estero. La promozione diventa quindi l’obiettivo precipuo dell’Ente, che in un
primo momento, per far fronte a risorse esigue, si farà forte anche dell’appoggio economico
dei Delegati Onorari, ossia funzionarî consolari delle Camere di Commercio, e di notabili
cittadini, determinante per sostenere la complessiva azione di comunicazione.


In questo senso è utile riportare la dichiarazione del Presidente Rava a proposito dell’azione
dell’ENIT in Nord America, con la quale nel 1926 ricorda Mussolini che il programma che da
qualche anno l’ENIT persegue in Nord America, attendendo risultati tangibili che potrebbero
diventare di gran lunga maggiori e più efficaci se il nostro Ente potesse avere mezzi
proporzionati a quelli che le altre Nazioni Europee impiegano per la propaganda negli Stati
Uniti.


Per citare un dato quantitativo35 generale che possa però dare testimonianza dell’importanza
del ruolo dell’ENIT, legata chiaramente all’attrattività della destinazione Italia, possiamo
riportare che il Nostro Paese, secondo una stima delle presenze nei mercati turistici più
richiesti realizzata da ENIT immediatamente prima della Seconda Guerra Mondiale, risultava,
con il 20,7% delle preferenze, al terzo posto dietro Inghilterra (21,5%) e Francia (27,5%).



35   ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo, Una storia italiana lunga novant’anni, 2009, p. 23
                                                                                                 40
Intanto nel 1929 l’Ente, conservando immutato l’acronimo, diviene l’Ente Nazionale Industrie
Turistiche, e affronterà il periodo della Grande Crisi del 1929 e poi della Seconda Guerra
Mondiale, quando di fatto non opera.


Sullo scenario internazionale36 , nel 1950 si calcola che il giro d’affari che fa sul turismo
ammontava a 2 miliardi di dollari statunitensi, 6 nel 1960 e addirittura 17 nel 1970. Per
quanto concerne l’Italia, si nota come, il processo di ricostruzione postbellica e in generale la
volontà di lasciarsi alle spalle il dramma del conflitto, siano coerenti con lo sviluppo del
patrimonio alberghiero nostrano che conta 20.063 esercizi con 239.869 camere nel 1949,
32.405 con 792.603 camere nel 1960 e 41.290 nel 1970.


Il 1960 rappresenta una data nodale per l’assetto dell’organizzazione pubblica del settore
turistico. Vengono difatti varati decreti legislativi interessanti: il primo che istituiva il
Ministero del Turismo e dello Spettacolo l’altro che determinava una riforma dell’ENIT, di
cui si riportano estratti di testo37.


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 27 Agosto 1960, n. 1041
GU n. 245 del 06-10-1960
Art. 1
L'ENTE NAZIONALE PER LE INDUSTRIE TURISTICHE ASSUME LA DENOMINAZIONE DI ENTE
NAZIONALE ITALIANO PER IL TURISMO (E.N.I.T.). ESSO HA SEDE IN ROMA, HA PERSONALITÀ
GIURIDICA DI DIRITTO PUBBLICO ED È SOTTOPOSTO ALLA VIGILANZA DEL MINISTERO DEL
TURISMO E DELLO SPETTACOLO.
Art. 2
L'ENTE HA IL COMPITO DI PROMUOVERE ED INCREMENTARE, IN ESECUZIONE DELLE DIRETTIVE
GENERALI DEL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO, IL MOVIMENTO TURISTICO
DALL'ESTERO VERSO L'ITALIA.
A TALE SCOPO:
a) SVOLGE PROPAGANDA TURISTICA ALL'ESTERO;
b) ISTITUISCE E GESTISCE UFFICI DI RAPPRESENTANZA ED INFORMAZIONI ALL'ESTERO ED ALLA
FRONTIERA;
c) PREDISPONE ED ELABORA GLI ELEMENTI DI STUDIO E DI INDAGINE SUL MERCATO TURISTICO
INTERNAZIONALE;
d) RACCOGLIE I DATI STATISTICI SUL MOVIMENTO TURISTICO CON LE MODALITÀ STABILITE DAL
MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO. NELL'AMBITO DELLE PROPRIE FINALITÀ
ISTITUZIONALI L'ENTE SVOLGE I COMPITI CHE GLI SONO AFFIDATI DAL MINISTRO PER IL TURISMO

36   ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo, Una storia italiana lunga novant’anni, 2009, pp. 23-25
37   Gazzetta Ufficiale del 24 Ottobre 1960 n.265.
                                                                                                   41
E LO SPETTACOLO. L'E.N.I.T., PER IL PIÙ EFFICACE SVOLGIMENTO DEI PROPRI COMPITI, PUÒ
AVVALERSI DELLA COLLABORAZIONE DI ALTRI ENTI.
Art. 3
SONO ORGANI DELL'ENTE:
1) IL PRESIDENTE;
2) IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE;
3) IL COMITATO ESECUTIVO;
4) IL COLLEGIO DEI REVISORI.
Art. 4
IL PRESIDENTE DELL'ENTE È NOMINATO CON DECRETO DEL MINISTRO PER IL TURISMO E LO
SPETTACOLO. EGLI HA LA RAPPRESENTANZA DELL'ENTE; CONVOCA E PRESIEDE IL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE E IL COMITATO ESECUTIVO; ADOTTA I PROVVEDIMENTI NON ATTRIBUITI ALLA
COMPETENZA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEL COMITATO ESECUTIVO; ADOTTA IN
CASO DI URGENZA I PROVVEDIMENTI PREVISTI DAL SECONDO COMMA, LETTERA H), DELL', DA
SOTTOPORRE ALLA RATIFICA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE.
IN CASO DI ASSENZA O DI IMPEDIMENTO È SOSTITUITO DAL RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO
DEL TURISMO E DELLO SPETTACOLO AVENTE LA QUALIFICA PIÙ ELEVATA FRA I TRE COMPONENTI
IL CONSIGLIO.
Art. 5
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE È NOMINATO CON DECRETO DEL MINISTRO PER IL TURISMO
E LO SPETTACOLO ED È COMPOSTO, OLTRE CHE DAL PRESIDENTE:
a) DA TRE RAPPRESENTANTI DEL MINISTERO DEL TURISMO E DELLO SPETTACOLO;
b) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI;
c) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEL TESORO;
d) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE;
e) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI;
f) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEI TRASPORTI;
g) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DELL'INDUSTRIE E DEL COMMERCIO;
h) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEL COMMERCIO CON L'ESTERO;
i) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DELLA MARINA MERCANTILE;
l) DA DUE RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI PROVINCIALI PER IL TURISMO;
m) DA DUE RAPPRESENTANTI DELLE AZIENDE AUTONOME DI CURA, SOGGIORNO O TURISMO;
n) DA UN RAPPRESENTANTE DELL'AUTOMOBILE CLUB D'ITALIA;
o) DA DODICI ESPERTI IN MATERIA TURISTICA, DI CUI ALMENO QUATTRO DATORI DI LAVORO E
QUATTRO LAVORATORI APPARTENENTI AI SETTORI ECONOMICI PIÙ INTERESSATI AL MOVIMENTO
TURISTICO E SCELTI DI CONCERTO CON IL MINISTRO PER IL LAVORO E LA PREVIDENZA SOCIALE
SU TERNE DI NOMI SEGNALATE DALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DI CATEGORIA.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DURA IN CARICA QUATTRO ANNI; I SUOI COMPONENTI
POSSONO ESSERE CONFERMATI.
Art. 6
AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SONO ATTRIBUITI I POTERI PER CONSEGUIRE LE FINALITÀ
DELL'ENTE. ESSO IN PARTICOLARE DELIBERA:
a) LE DIRETTIVE GENERALI E I PROGRAMMI DI ATTIVITÀ;
b) I BILANCI PREVENTIVI, LE RELATIVE VARIAZIONI E I CONTI CONSUNTIVI;

                                                                                  42
c) GLI IMPEGNI PLURIENNALI DI SPESA;
d) L'ORDINAMENTO DEI SERVIZI E LA ISTITUZIONE DEGLI UFFICI DELL'ENTE ALL'ESTERO ED ALLA
FRONTIERA;
e) IL REGOLAMENTO DEL PERSONALE SOTTO L'ASPETTO GIURIDICO ED ECONOMICO;
f) GLI ACQUISTI E LE ALIENAZIONI DI BENI IMMOBILI E LE LOCAZIONI ULTRANOVENNALI;
g) LE ACCETTAZIONI DI LASCITI E DI DONAZIONI; h) LE LITI ATTIVE E PASSIVE.
LE DELIBERAZIONI DI CUI ALLE LETTERE A), B), C) E D) SONO SOTTOPOSTE ALL'APPROVAZIONE
DEL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO, IL QUALE PROVVEDE NEL TERMINE DI
SESSANTA GIORNI. IL REGOLAMENTO DEL PERSONALE DI CUI ALLA LETTERA E) È APPROVATO CON
DECRETO DEL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO DI CONCERTO CON IL MINISTRO PER
IL TESORO.
Art. 7
IL COMITATO ESECUTIVO È COSTITUITO DAL PRESIDENTE DELL'E.N.I.T. E DA ALTRI QUATTRO
COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, SCELTI DAL CONSIGLIO STESSO, UNO NELLA
PERSONA DEL RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEL TURISMO E DELLO SPETTACOLO AVENTE LA
QUALIFICA PIÙ ELEVATA, UNO TRA I RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI PROVINCIALI PER IL TURISMO,
UNO TRA I RAPPRESENTANTI DELLE AZIENDE AUTONOME DI CURA, SOGGIORNO O TURISMO E
UNO TRA GLI ESPERTI DI CUI ALLA LETTERA O) DELL'ART. 5.
IL COMITATO ADOTTA I PROVVEDIMENTI NECESSARI PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGRAMMI DI
ATTIVITÀ STABILITI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E GLI ALTRI PROVVEDIMENTI
ATTRIBUITI ALLA SUA COMPETENZA DALLO STATUTO.
Art. 8
IL CONTROLLO DELLA GESTIONE DELL'ENTE È DEMANDATO AD UN COLLEGIO DI TRE REVISORI,
NOMINATI CON DECRETO DEL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO, E COMPOSTO:
DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEL TESORO, PRESIDENTE;
DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEL TURISMO E DELLO SPETTACOLO;
DA UN PRESIDENTE DI ENTE PROVINCIALE PER IL TURISMO O DI AZIENDA AUTONOMA DI CURA,
SOGGIORNO O TURISMO.
I REVISORI DURANO IN CARICA QUATTRO ANNI E POSSONO ESSERE CONFERMATI.
Art. 9
IL DIRETTORE GENERALE DELL'ENTE È NOMINATO CON DECRETO DEL MINISTRO PER IL TURISMO
E LO SPETTACOLO, CON L'OSSERVANZA DELLE DISPOSIZIONI CONTENUTE NEL REGOLAMENTO DI
CUI ALLA LETTERA E) DEL SECONDO COMMA DELL'ART. 6.
IL DIRETTORE GENERALE PARTECIPA, CON VOTO CONSULTIVO, ALLE SEDUTE DEL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE E DEL COMITATO ESECUTIVO.
Art. 10
L'ESERCIZIO FINANZIARIO DELL'ENTE HA LA STESSA DECORRENZA DELL'ESERCIZIO FINANZIARIO
DELLO STATO. ALLE SPESE DI FUNZIONAMENTO, L'ENTE PROVVEDE CON:
a) I CONTRIBUTI DELLO STATO DI CUI ALLA LEGGE 13 OTTOBRE 1950, N. 844, E SUCCESSIVE
MODIFICAZIONI;
b) I PROVENTI PATRIMONIALI E DI GESTIONE; c) LE ALTRE ENTRATE EVENTUALI.
Art. 11
IL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO PUÒ PROCEDERE, PER ACCERTARE GRAVI
DEFICIENZE AMMINISTRATIVE O PER ALTRE IRREGOLARITÀ TALI DA COMPROMETTERE IL

                                                                                     43
NORMALE FUNZIONAMENTO DELL'ENTE, ALLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE ED ALLA NOMINA DI UN COMMISSARIO.
LA RICOSTITUZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL'ENTE È EFFETTUATA ENTRO IL
TERMINE DI SEI MESI ALLO SCIOGLIMENTO. TALE TERMINE PUÒ ESSERE PROROGATO DI SEI MESI
PER UNA VOLTA SOLA.
Art. 12
LO STATUTO DELL'ENTE NAZIONALE ITALIANO PER IL TURISMO È DELIBERATO DAL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE ENTRO SEI MESI DALLA COSTITUZIONE DI ESSO E APPROVATO CON DECRETO
DEL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO DI CONCERTO CON IL MINISTRO PER IL
TESORO.
FINO A QUANDO NON SARANNO NOMINATI GLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, LA
RAPPRESENTANZA E LA DIREZIONE DELL'ENTE RESTANO AFFIDATE AL DIRETTORE GENERALE DEL
MINISTERO DEL TURISMO E DELLO SPETTACOLO PREPOSTO ALLA DIREZIONE GENERALE DEL
TURISMO.
IL PRESENTE DECRETO, MUNITO DEL SIGILLO DELLO STATO, SARÀ INSERTO NELLA RACCOLTA
UFFICIALE DELLE LEGGI E DEI DECRETI DELLA REPUBBLICA ITALIANA. È FATTO OBBLIGO A
CHIUNQUE SPETTI DI OSSERVARLO E DI FARLO OSSERVARE.




L’Ente Nazionale Italiano per il Turismo assume dunque la personalità giuridica di diritto
pubblico e sotto le strette direttive del Ministero del Turismo e dello Spettacolo, e
contrariamente alla teoria di funzioni che sosteneva secondo il precedente e fondativo Statuto,
concentra la propria attività sulla promozione all’estero dell’Italia come destinazione turistica,
attraverso l’istituzione e la gestione di uffici di rappresentanza e di informazione all’estero e
un costante lavoro sull’analisi dei mercati.


Anche la composizione del Consiglio di Amministrazione muta dunque radicalmente,
attingendo membri da svariati Ministeri, inglobando rappresentanze degli Enti Provinciali e
delle Aziende autonome di cura, soggiorno e turismo38 , dell’A.C.I. e di ben 12 membri di
categorie di lavoratori.


Per quanto concerne il finanziamento si riporta il testo estratto da un Parere39 redatto


38  Nate già con il Regio decreto 15/4/1926 n. 765, vennero riformate con il Decreto del Presidente della
Repubblica del 27 Agosto 1960 n. 1042 che recita “Le aziende autonome di cura, soggiorno o turismo sono
dotate di autonomia amministrativa ed hanno la personalità giuridica di diritto pubblico. Esse sono sottoposte
alla vigilanza del Ministero del turismo e dello Spettacolo. […] Le aziende autonome hanno il compito di
incrementare il movimento dei forestieri e di provvedere al miglioramento ed allo sviluppo turistico della
località”. Gazzetta Ufficiale 6 Ottobre 1960 n. 245.
39 Parere sullo schema di disegno di legge concernente l’adeguamento dei mezzi finanziari dell’organizzazione
turistica nazionale(Assemblea, 9 marzo 1967, n. 95157)
                                                                                                           44
dall’Assemblea Parlamentare il 9 marzo 1967 sullo schema di disegno di legge concernente
l’adeguamento dei mezzi finanziari dell’organizzazione turistica nazionale: le entrate dell'ente
sono costituite dal contributo statale sulle spese di funzionamento, che la legge 4 marzo 1966,
n. 114, ha portato a 1575 milioni per l'esercizio 1963-1964, 1.795 per l'esercizio 1964-1965 e
2.015 per il successivo; dai proventi patrimoniali e di gestione; dalle altre entrate eventuali.
Fra le entrate varie, vanno annoverati i rimborsi per attività delegate e i proventi del servizio
buoni turistici per benzina, mentre negli anni recenti erano rimaste in bilancio solo per
memoria le voci di entrata relative ai contributi delle agenzie di viaggi, delle ferrovie e delle
aziende di soggiorno.


Ulteriori tappe importanti per l’evoluzione della struttura e delle funzioni dell’ENIT e per la
definizione dei rapporti intercorrenti fra l’Ente e gli Enti Locali, sono rappresentate dal
percorso legislativo che dal 1972 approda al 1990.


Con il D.P.R. del 14 gennaio 1972, n. 6, si sancisce il Trasferimento alle Regioni a statuto
ordinario delle funzioni amministrative statali in materia di turismo ed industria alberghiera e
del relativo personale. In questo testo, all’articolo 3, viene esplicitamente descritto il ruolo
dell’ENIT in rapporto alle Regioni:


I rapporti internazionali nella materia40 di cui al precedente art. 1 sono di competenza degli
organi statali. É riservata allo Stato la istituzione e gestione di uffici di rappresentanza, di
informazioni e di promozione all'estero, nonché degli uffici turistici di frontiera. La
promozione all'estero a favore del turismo nazionale spetta allo Stato, che l'esercita per
mezzo dell'Ente nazionale italiano per il turismo (ENIT). L'attività promozionale turistica
all'estero spetta, per le iniziative realizzate nel proprio territorio, alle regioni, le quali
utilizzano normalmente, a tale scopo, le strutture dell'Ente nazionale italiano per il turismo.


L’Ente Nazionale per il Turismo ha dunque il mandato unico dallo Stato di promuovere
all’estero il turismo verso l’Italia in sua vece, offrendo supporto logistico e di competenza a
tutte le Regioni che vogliano promuovere oltre confine il proprio territorio. L’ENIT risulta
essere dunque il referente unico per la promozione pubblica dell’Italia all’estero, pur
nell’assoluta autonomia dei ruoli e delle funzioni.


40Si riporta l’incipit dell’articolo 1: “Le funzioni amministrative esercitate dagli organi centrali e periferici dello
Stato in materia di turismo ed industria alberghiera sono trasferite per il rispettivo territorio, alle Regioni a
statuto ordinario.” D.P.R. 14 gennaio 1972 n. 6.
                                                                                                                     45
La legge 14 novembre 1981, n. 64841 trasforma l’Ente da mero esecutore di piani e progetti
che avevano impulso prevalentemente governativo, in centro motore dell’attività
promozionale che elabora un programma nazionale sulla base di piani predisposti insieme alle
Regioni che, con i loro 21 componenti nel CdA, hanno il controllo dell’Ente.


La Camera dei Deputati l'11 ottobre 1990 approva la legge 29242 (G.U. del 19 ottobre 1990)
che provvede ancora al riordinamento dell'Ente nazionale italiano per il turismo. L’ENIT vede
confermata la propria personalità giuridica di diritto pubblico, è dotato di autonomia statutaria
e regolamentare, ha sede in Roma, in via Marghera, ed è sottoposto alla vigilanza del
Ministero del turismo e dello spettacolo. L'ente è provvisto di uno statuto che ne definisce i
compiti, i poteri e l'ordinamento, nel rispetto delle disposizioni della legge. A tal fine, lo
statuto prevede che l'ente, sentito il Ministro del turismo e dello spettacolo, possa promuovere
congiuntamente alle regioni o ad altri soggetti, anche di diritto privato, la costituzione di
società di promozione turistica all'estero dell'immagine dell'Italia ovvero vi possa partecipare.
In particolare, promuove e attua, sulla base di quanto disposto dall'articolo 6, il
coordinamento delle iniziative di promozione, turistica all'estero delle regioni a statuto
ordinario e, fatte salve talune specifiche eccezioni esplicitate in corpo di legge, delle regioni a
statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano, e comunque di tutte le
eventuali altre iniziative di promozione turistica all'estero da realizzarsi attraverso
finanziamenti pubblici; sostiene, tramite i propri uffici e mediante idonee misure di assistenza
tecnica, l'attività di imprese e altri organismi, pubblici e privati, interessati alla promozione e
alla commercializzazione di prodotti turistici italiani; cura e promuove la realizzazione di
studî sui mercati turistici internazionali, sul diritto straniero, comunitario e internazionale,
concernenti il turismo, comunicandone tempestivamente i risultati al Ministro del turismo e
dello spettacolo e redigendo, d'intesa con l'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), apposito
rapporto annuale; sostiene attraverso la propria struttura, l'attività di enti, imprese e organismi
pubblici e privati che svolgono attività di studio e ricerca nell'interesse del turismo italiano;
realizza all'estero e in Italia, nel rispetto delle direttive del Ministro del turismo e dello
spettacolo, iniziative promozionali di particolare rilievo internazionale; raccoglie in apposite
pubblicazioni e diffonde in Italia e all'estero l'elenco delle agenzie di viaggio pubblicato

41   ENIT. Trimestrale dell’ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo, Gennaio 2009 p. 6
42   Franco Paloscia, Annali Italiani del Turismo Internazionale, 2006, vol. 1, n. 1, pp.36-42
                                                                                                 46
annualmente nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, unitamente all'elenco degli
ufficî di informazione e di accoglienza turistica; cura direttamente la tempestiva
pubblicazione dell'annuario degli alberghi e delle altre strutture turistiche ricettive d'Italia
quale strumento della commercializzazione e della promozione, predisponendo anche la
raccolta dei dati relativi all'intera offerta turistica italiana per la divulgazione all'estero;
fornisce, anche dietro corrispettivo, pareri, consulenze e servizî promozionali ad
amministrazioni dello Stato, regioni, enti, imprese e organismi pubblici e privati.



Tra gli aspetti più significativi della riforma dell'ENIT vi sono quelli inerenti gli organi di
amministrazione. Gli organi fondamentali sono l'Assemblea, il Presidente, il Consiglio di
amministrazione ed il Collegio dei revisori dei conti. Il primo di essi, che rappresenta una
novità introdotta dalla legge di riforma, dovrebbe soddisfare le esigenze di rappresentatività
nella politica dell'ente, come testimonia innanzitutto la sua composizione allargata
comprensiva, oltre che del Presidente dell'ENIT, del presidente o dell'assessore al turismo di
ciascuna regione e provincia autonoma, da un'ampia componente ministeriale, da dodici
esperti - in maggioranza rappresentanti degli operatori del settore -, nonché da otto membri
designati da Istat, Ice, Alitalia, Aci, Cit e dalle associazioni degli enti locali. Ad essi si
aggiunge infine anche un rappresentante del personale dell'ente.


Per quanto concerne il finanziamento all’ENIT, in virtù anche della forte partecipazione delle
Regioni in Assemblea, nella legge del 1990 si riporta quanto segue:


L'Ente provvede alle spese necessarie per il proprio funzionamento attraverso le seguenti
entrate: contributi dello Stato; contributi di amministrazioni statali, regioni e altri enti
pubblici per la gestione di specifiche attività promozionali; proventi dalla gestione e dalla
vendita di beni e servizî; entrate diverse.


Con la soppressione del Ministero del turismo e dello spettacolo con il referendum abrogativo
del giugno 1993, si pone anche per l'ENIT un problema nuovo: il suo adeguamento al quadro
istituzionale scaturito dal trasferimento di funzioni in materia di turismo alle regioni.


Sono trasferite alle regioni a statuto ordinario tutte le competenze e le funzioni amministrative
del soppresso Ministero del turismo e dello spettacolo salvo quelle espressamente attribuite

                                                                                                47
all'amministrazione centrale che le esercita attraverso la Presidenza del Consiglio fino
all'approvazione della legge istitutiva del Ministero delle attività produttive, avvenuta con
decreto legislativo del 30 luglio 1999, n. 30043.


La legge 203 del 95 44 stabilisce un principio importante riguardante il riordino degli enti
operanti nel settore del turismo prima sottoposti alla vigilanza del Ministero. Tale riordino
dovrà ispirarsi alle istanze della regionalízzazione e dell'affidamento di specifiche funzioni a
società o enti anche di natura privata quando ciò sia conforme a criteri di economicità e
funzionalità.


Pertanto, entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge si provvederà al riordino dell'ENIT
con regolamento governativo, previo parere del Consiglio di Stato, delle competenti
commissioni parlamentari d'intesa con la conferenza Stato-Regioni. In realtà tale
adempimento non verrà rispettato e ciò determinerà anche una censura da parte della Corte
dei Conti.


La legge 203 stabilisce, comunque, importanti novità in ordine alla riorganizzazione
dell'ENIT. In primo luogo, in attuazione del principio della regionalizzazione della materia del
turismo, si prevede che al fine della predisposizione del programma promozionale triennale
l'ente acquisisca il parere della conferenza Stato-Regioni. Prevede anche la Presidenza del
Consiglio dei ministri eserciti, tra le altre funzioni in materia di turismo, l'esercizio delle
attività di indirizzo e di coordinamento nei confronti delle regioni, anche al fine della
promozione unitaria dell'immagine dell'Italia all'estero, dello sviluppo del mercato turistico
nazionale e della promozione del turismo sociale nel pieno rispetto delle autonomie regionali.
L'attività dell'ENIT, quindi, viene ad essere oggetto di un atto di indirizzo da parte del
governo e coordinata con quelle delle regioni attraverso il previsto parere sui suoi programmi
pluriennali da parte delle regioni, in sede di conferenza Stato-Regioni. Precisi principî                  e
criterî direttivi vengono, inoltre, stabiliti dalla legge 203 in materia di riordino dell'ENIT.




43Gazzetta Ufficiale del 6 Agosto 2001 n. 181, TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 12 giugno
2001, n.217, art. 3
44Gazzetta  Ufficiale del 30 Maggio 1995 n. 124, LEGGE 30 maggio 1995, n.203, Conversione in legge, con
modificazioni, del decreto-legge 29 marzo 1995, n. 97, recante riordino delle funzioni in materia di turismo,
spettacolo e sport.

                                                                                                          48
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità
La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità

Más contenido relacionado

La actualidad más candente

How Teréga Replaces Legacy Data Historians with InfluxDB, AWS and IO-Base
How Teréga Replaces Legacy Data Historians with InfluxDB, AWS and IO-Base How Teréga Replaces Legacy Data Historians with InfluxDB, AWS and IO-Base
How Teréga Replaces Legacy Data Historians with InfluxDB, AWS and IO-Base InfluxData
 
Istorijski razvoj operativnog_sistema_windows
Istorijski razvoj operativnog_sistema_windowsIstorijski razvoj operativnog_sistema_windows
Istorijski razvoj operativnog_sistema_windowsJasmina Profil
 
PeakSpan Infrastructure Software Landsacpe (11.29.22).pdf
PeakSpan Infrastructure Software Landsacpe (11.29.22).pdfPeakSpan Infrastructure Software Landsacpe (11.29.22).pdf
PeakSpan Infrastructure Software Landsacpe (11.29.22).pdfTonyDucic
 
Information Management Strategy
Information Management StrategyInformation Management Strategy
Information Management StrategyDoug Devitre
 
Data Journalism - Finding Data
Data Journalism - Finding DataData Journalism - Finding Data
Data Journalism - Finding DataBahareh Heravi
 
verona city presentation
verona city presentationverona city presentation
verona city presentationAshley Jimenez
 

La actualidad más candente (7)

How Teréga Replaces Legacy Data Historians with InfluxDB, AWS and IO-Base
How Teréga Replaces Legacy Data Historians with InfluxDB, AWS and IO-Base How Teréga Replaces Legacy Data Historians with InfluxDB, AWS and IO-Base
How Teréga Replaces Legacy Data Historians with InfluxDB, AWS and IO-Base
 
Istorijski razvoj operativnog_sistema_windows
Istorijski razvoj operativnog_sistema_windowsIstorijski razvoj operativnog_sistema_windows
Istorijski razvoj operativnog_sistema_windows
 
PeakSpan Infrastructure Software Landsacpe (11.29.22).pdf
PeakSpan Infrastructure Software Landsacpe (11.29.22).pdfPeakSpan Infrastructure Software Landsacpe (11.29.22).pdf
PeakSpan Infrastructure Software Landsacpe (11.29.22).pdf
 
Big Ben
Big Ben Big Ben
Big Ben
 
Information Management Strategy
Information Management StrategyInformation Management Strategy
Information Management Strategy
 
Data Journalism - Finding Data
Data Journalism - Finding DataData Journalism - Finding Data
Data Journalism - Finding Data
 
verona city presentation
verona city presentationverona city presentation
verona city presentation
 

Similar a La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità

Piano strategico per lo sviluppo del turismo in italia
Piano strategico per lo sviluppo del turismo in italiaPiano strategico per lo sviluppo del turismo in italia
Piano strategico per lo sviluppo del turismo in italiaOfficina Turistica
 
Turismo Italia 2020 - piano strategico del governo per il turismo
Turismo Italia 2020 - piano strategico del governo per il turismoTurismo Italia 2020 - piano strategico del governo per il turismo
Turismo Italia 2020 - piano strategico del governo per il turismoMassimo Clementini
 
Turismo ITALIA 2020 - Piano Strategico Governativo
Turismo ITALIA 2020  - Piano Strategico GovernativoTurismo ITALIA 2020  - Piano Strategico Governativo
Turismo ITALIA 2020 - Piano Strategico GovernativoBTO Educational
 
Il turismo-organizzato-incoming
Il turismo-organizzato-incomingIl turismo-organizzato-incoming
Il turismo-organizzato-incomingAndrea Frellicca
 
Per un lavoro competente - Ebit Roma 2009
Per un lavoro competente - Ebit Roma 2009Per un lavoro competente - Ebit Roma 2009
Per un lavoro competente - Ebit Roma 2009Monica Poggi
 
1 turismo piano di azione per sviluppo integrato_provincia di crotone_s. barr...
1 turismo piano di azione per sviluppo integrato_provincia di crotone_s. barr...1 turismo piano di azione per sviluppo integrato_provincia di crotone_s. barr...
1 turismo piano di azione per sviluppo integrato_provincia di crotone_s. barr...Salvatore [Sasa'] Barresi
 
MiBACT - Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia - Orientamenti
MiBACT - Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia - Orientamenti MiBACT - Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia - Orientamenti
MiBACT - Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia - Orientamenti BTO Educational
 
Sviluppo integrato del turismo nella provincia di crotone s. barresi 2010
Sviluppo integrato del turismo  nella provincia di crotone s. barresi 2010Sviluppo integrato del turismo  nella provincia di crotone s. barresi 2010
Sviluppo integrato del turismo nella provincia di crotone s. barresi 2010Salvatore [Sasa'] Barresi
 
Destinations and Tourism Marketing Turistico n.21
Destinations and Tourism Marketing Turistico n.21Destinations and Tourism Marketing Turistico n.21
Destinations and Tourism Marketing Turistico n.21FTourism & Marketing
 
Destinations tourism marketing turistico n.21
Destinations tourism marketing turistico n.21Destinations tourism marketing turistico n.21
Destinations tourism marketing turistico n.21FTourism & Marketing
 
Innovazione tecnologica e sviluppo locale, il caso IIT (Istituto italiano di ...
Innovazione tecnologica e sviluppo locale, il caso IIT (Istituto italiano di ...Innovazione tecnologica e sviluppo locale, il caso IIT (Istituto italiano di ...
Innovazione tecnologica e sviluppo locale, il caso IIT (Istituto italiano di ...Giovanni Capello
 
Marketing_Turistico_e_Territoriale_Ebook
Marketing_Turistico_e_Territoriale_EbookMarketing_Turistico_e_Territoriale_Ebook
Marketing_Turistico_e_Territoriale_EbookNadia Pasqual
 
1460024515998 td lab
1460024515998 td lab1460024515998 td lab
1460024515998 td lablucreziamosco
 
TDLab - Laboratorio per il Turismo Digitale - Ottobre 2014
TDLab - Laboratorio per il Turismo Digitale -  Ottobre 2014TDLab - Laboratorio per il Turismo Digitale -  Ottobre 2014
TDLab - Laboratorio per il Turismo Digitale - Ottobre 2014BTO Educational
 
TBIZ 2012 -Presentazione SRM Turismo e Sviluppo
TBIZ 2012 -Presentazione SRM Turismo e SviluppoTBIZ 2012 -Presentazione SRM Turismo e Sviluppo
TBIZ 2012 -Presentazione SRM Turismo e SviluppoTechnologyBIZ
 

Similar a La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità (20)

Rapporto ONT sul turismo
Rapporto ONT sul turismo Rapporto ONT sul turismo
Rapporto ONT sul turismo
 
Piano strategico per lo sviluppo del turismo in italia
Piano strategico per lo sviluppo del turismo in italiaPiano strategico per lo sviluppo del turismo in italia
Piano strategico per lo sviluppo del turismo in italia
 
Turismo italia 2020
Turismo italia 2020Turismo italia 2020
Turismo italia 2020
 
Turismo Italia 2020 - piano strategico del governo per il turismo
Turismo Italia 2020 - piano strategico del governo per il turismoTurismo Italia 2020 - piano strategico del governo per il turismo
Turismo Italia 2020 - piano strategico del governo per il turismo
 
Turismo ITALIA 2020 - Piano Strategico Governativo
Turismo ITALIA 2020  - Piano Strategico GovernativoTurismo ITALIA 2020  - Piano Strategico Governativo
Turismo ITALIA 2020 - Piano Strategico Governativo
 
Il turismo-organizzato-incoming
Il turismo-organizzato-incomingIl turismo-organizzato-incoming
Il turismo-organizzato-incoming
 
Per un lavoro competente - Ebit Roma 2009
Per un lavoro competente - Ebit Roma 2009Per un lavoro competente - Ebit Roma 2009
Per un lavoro competente - Ebit Roma 2009
 
1 turismo piano di azione per sviluppo integrato_provincia di crotone_s. barr...
1 turismo piano di azione per sviluppo integrato_provincia di crotone_s. barr...1 turismo piano di azione per sviluppo integrato_provincia di crotone_s. barr...
1 turismo piano di azione per sviluppo integrato_provincia di crotone_s. barr...
 
MiBACT - Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia - Orientamenti
MiBACT - Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia - Orientamenti MiBACT - Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia - Orientamenti
MiBACT - Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia - Orientamenti
 
Sviluppo integrato del turismo nella provincia di crotone s. barresi 2010
Sviluppo integrato del turismo  nella provincia di crotone s. barresi 2010Sviluppo integrato del turismo  nella provincia di crotone s. barresi 2010
Sviluppo integrato del turismo nella provincia di crotone s. barresi 2010
 
Il marketing per il turismo
Il marketing per il turismoIl marketing per il turismo
Il marketing per il turismo
 
Destinations and Tourism Marketing Turistico n.21
Destinations and Tourism Marketing Turistico n.21Destinations and Tourism Marketing Turistico n.21
Destinations and Tourism Marketing Turistico n.21
 
Destinations tourism marketing turistico n.21
Destinations tourism marketing turistico n.21Destinations tourism marketing turistico n.21
Destinations tourism marketing turistico n.21
 
Innovazione tecnologica e sviluppo locale, il caso IIT (Istituto italiano di ...
Innovazione tecnologica e sviluppo locale, il caso IIT (Istituto italiano di ...Innovazione tecnologica e sviluppo locale, il caso IIT (Istituto italiano di ...
Innovazione tecnologica e sviluppo locale, il caso IIT (Istituto italiano di ...
 
Marketing_Turistico_e_Territoriale_Ebook
Marketing_Turistico_e_Territoriale_EbookMarketing_Turistico_e_Territoriale_Ebook
Marketing_Turistico_e_Territoriale_Ebook
 
TDLAB: Piano strategico per la digitalizzazione del turismo italiano
TDLAB: Piano strategico per la digitalizzazione del turismo italianoTDLAB: Piano strategico per la digitalizzazione del turismo italiano
TDLAB: Piano strategico per la digitalizzazione del turismo italiano
 
1460024515998 td lab
1460024515998 td lab1460024515998 td lab
1460024515998 td lab
 
TDLab - Laboratorio per il Turismo Digitale - Ottobre 2014
TDLab - Laboratorio per il Turismo Digitale -  Ottobre 2014TDLab - Laboratorio per il Turismo Digitale -  Ottobre 2014
TDLab - Laboratorio per il Turismo Digitale - Ottobre 2014
 
TBIZ 2012 -Presentazione SRM Turismo e Sviluppo
TBIZ 2012 -Presentazione SRM Turismo e SviluppoTBIZ 2012 -Presentazione SRM Turismo e Sviluppo
TBIZ 2012 -Presentazione SRM Turismo e Sviluppo
 
M. Perez - Il CST nel sistema statistico del turismo
M. Perez - Il CST nel sistema statistico del turismoM. Perez - Il CST nel sistema statistico del turismo
M. Perez - Il CST nel sistema statistico del turismo
 

Más de Giovanni Messina

Analisi di valorizzazione del parco archeologico di Solunto
Analisi di valorizzazione del parco archeologico di Solunto Analisi di valorizzazione del parco archeologico di Solunto
Analisi di valorizzazione del parco archeologico di Solunto Giovanni Messina
 
articolo il bello del falso
articolo il bello del falsoarticolo il bello del falso
articolo il bello del falsoGiovanni Messina
 
Strategia Di Comunicazione Biblioteca Iulm
Strategia Di Comunicazione Biblioteca IulmStrategia Di Comunicazione Biblioteca Iulm
Strategia Di Comunicazione Biblioteca IulmGiovanni Messina
 
Ilmarchioitalia 090417034147 Phpapp02
Ilmarchioitalia 090417034147 Phpapp02Ilmarchioitalia 090417034147 Phpapp02
Ilmarchioitalia 090417034147 Phpapp02Giovanni Messina
 
Italycompetitors 090416155458 Phpapp01
Italycompetitors 090416155458 Phpapp01Italycompetitors 090416155458 Phpapp01
Italycompetitors 090416155458 Phpapp01Giovanni Messina
 

Más de Giovanni Messina (8)

Progetto articolo 18
Progetto articolo 18Progetto articolo 18
Progetto articolo 18
 
Analisi di valorizzazione del parco archeologico di Solunto
Analisi di valorizzazione del parco archeologico di Solunto Analisi di valorizzazione del parco archeologico di Solunto
Analisi di valorizzazione del parco archeologico di Solunto
 
articolo il bello del falso
articolo il bello del falsoarticolo il bello del falso
articolo il bello del falso
 
Strategia Di Comunicazione Biblioteca Iulm
Strategia Di Comunicazione Biblioteca IulmStrategia Di Comunicazione Biblioteca Iulm
Strategia Di Comunicazione Biblioteca Iulm
 
Progetto Mostrasulfalso
Progetto MostrasulfalsoProgetto Mostrasulfalso
Progetto Mostrasulfalso
 
Ilmarchioitalia 090417034147 Phpapp02
Ilmarchioitalia 090417034147 Phpapp02Ilmarchioitalia 090417034147 Phpapp02
Ilmarchioitalia 090417034147 Phpapp02
 
Italycompetitors 090416155458 Phpapp01
Italycompetitors 090416155458 Phpapp01Italycompetitors 090416155458 Phpapp01
Italycompetitors 090416155458 Phpapp01
 
Traintravelling
TraintravellingTraintravelling
Traintravelling
 

La promozione istituzionale dell'Italia come destinazione turistica. L'ENIT fra operatività e potenzialità

  • 1. LIBERA UNIVERSITA’ DI LINGUE E COMUNICAZIONE IULM Promozione e Management della Cultura e del Turismo Milano La promozione istituzionale dell’Italia come destinazione turistica. L’ENIT fra operatività e potenzialità. RELATORE PROF. ARMANDO PERES Tesi di Laurea Magistrale di: Giovanni Messina Matricola 1004318 ANNO ACCADEMICO 2009/2010 1
  • 2. 2
  • 3. La promozione istituzionale dell’Italia come destinazione turistica. L’ENIT fra operatività e potenzialità. Indice Introduzione 7 Capitolo I: La promozione territoriale ed il sistema turistico italiano 9 1.1 Destination Marketing 9 1.2 Il sistema turistico italiano 16 1.3 Il sistema di governance per il turismo italiano 20 Capitolo II: L’ ENIT. Storia, statuti e funzioni 27 2.1 ENIT. Lo stato attuale 27 2.2 ENIT. La Storia attraverso i provvedimenti legislativi 34 2.3 ENIT. Operatività 50 2.4 Un paragone internazionale con ATOUT Francia 56 Allegato 63 Capitolo III: L’Italian Government Tourist Board per il Nord America 71 3.1 Il mercato turistico statunitense. Considerazioni generali ed analisi della domanda 71 3.2 Analisi SWOT del sistema di offerta turistica italiano per il mercato statunitense 82 3.3 Il turismo canadese verso l’Italia 86 3
  • 4. 4
  • 5. 3.4 L’Italian Government Tourism Board per il Nord America 89 3.4.1 La sede di New York e le attività dell’ENIT in Nord America 89 3.4.2 Le iniziative dell’ENIT per favorire l’incontro fra domanda ed offerta 94 3.4.3 Le sinergie di marketing 102 3.4.4 Advertising 109 3.4.5 La gestione del sito www.italiantourism.com 114 3.4.6 L’attivazione del canale Twitter 117 3.4.7 Rapporti con altri Enti Italiani 122 Conclusioni 127 Immagini 133 Bibliografia 135 Sitografia 138 5
  • 6. 6
  • 7. Introduzione Il presente lavoro di tesi si prefigge lo scopo di descrivere le caratteristiche e le funzioni dell’ENIT – Agenzia nazionale per il Turismo. L’interesse per l’argomento in esame ha una duplice origine e, dunque, una duplice motivazione. Studiare ed approfondire il ruolo dell’ENIT nella promozione del marchio Italia, inteso nella sua accezione territoriale, risulta innanzitutto coerente con la tipologia di Corso di Studî che mi accingo a completare, ma questo lavoro è stato fortemente determinato anche da un’esperienza di tirocinio svolta presso la sede ENIT - Agenzia nazionale del turismo di New York City (Italian Government Tourist Board North America) che mi ha dato l’opportunità di analizzare dall’interno le dinamiche organizzative ed operative dell’Agenzia, in un contesto cruciale come quello americano. L’analisi qui proposta procederà per momenti argomentativi. Partendo da una riflessione concernente l’importanza della promozione del territorio, ci si soffermerà su una descrizione critica dello stato del settore turistico italiano, si procederà quindi all’analisi delle strutture di governance e delle reciproche competenze in materia turistica degli attori istituzionali, il Ministero del Turismo, le Regioni e gli Enti Locali (Capitolo I). Delineato dunque il contesto entro il quale l’indagine si concentra si proseguirà, nel secondo capitolo, con un’analisi storica dell’evoluzione dell’ENIT dal 1919, anno della sua istituzione, fino alle vicende che lo vedono coinvolto oggi. A questo proposito sembra però opportuno precisare che l’assetto istituzionale dell’ENIT, legato alle vicende di politica nazionale, potrebbe essere rivisitato prossimamente attraverso una riforma complessiva. Chiarite dunque le ragioni storiche, l’evoluzione delle funzioni e degli assetti istituzionali dell’Agenzia Nazionale per il Turismo, nonché gli obiettivi, i compiti ed i margini di operatività ad oggi risultanti, si porterà un paragone rispetto all’ATOUT France1 . 1 Fonte: http://fr.franceguide.com/ 7
  • 8. Il terzo capitolo si pone lo scopo di arricchire di un accento pratico l’analisi. Infatti si procederà con la descrizione, anche attingendo a fonti interne (documenti o interviste), delle attività concretamente portate avanti dall’Italian Government Tourist Board North America: • attività ordinarie, di routine; • organizzazione di eventi promozionali; • attività di co-marketing; • attività on line con la pubblicazione/mantenimento del sito; • collaborazione sistematica con gli enti pubblici presenti in USA. Ancora nel medesimo capitolo ci è sembrato utile inserire un paragrafo concernente il lavoro svolto durante il tirocinio presso l’Agenzia, ossia la progettazione, l’attivazione e la gestione della piattaforma di Social Networking Twitter, che rappresenta ad oggi l’unico medium sociale utilizzato dall’Agenzia nella sua complessità. La sezione conclusiva condenserà le riflessioni scaturite dall’analisi di tutti gli elementi descritti in precedenza. 8
  • 9. Capitolo I La promozione territoriale ed il sistema turistico italiano 1.1 Destination Marketing Il ruolo fondamentale che l’ENIT ha ricoperto e ricopre tutt’ora è quello di promuovere all’estero l’Italia come destinazione turistica. Ci è sembrato dunque utile affrontare, seppur sinteticamente, una riflessione su cosa si debba intendere e che cosa possa significare oggi promozione territoriale. Per introdurre ai concetti di Destination Marketing o di Branding territoriale si è voluto citare, prima della letteratura accademica, uno studio condotto annualmente da Futurebrand, un’agenzia globale di consulenza per il marketing, il Country Brand Index2 , nel quale troviamo una rappresentazione di cosa possa significare il concetto di marca rapportato ad un territorio, ad un sistema complesso: The strength of a country brand is determined in the same way as any other brand. We can measure levels of awareness, familiarity, preference, consideration, advocacy and active decisions to visit. But the most important factors, the aspects that truly differentiate a nation brand, are its associations and attributes – the things that people think of when they hear a place name, or look at a photograph or plan a trip3. Da questa definizione si può comprendere quanto la forza di un marchio territoriale sia legata strettamente tanto ad una componente concreta di qualità quanto ad una serie di asset legati alla soggettività del turista. 2 Nota metodologica: The Country Brand Index is an annual study that examines and ranks country brands, based on FutureBrand’s proprietary research methodology. The sixth edition of CBI incorporates a global quantitative research study with 3,400 international business and leisure travellers from 13 countries on all five continents, qualified by in-depth expert focus groups that took place in 14 major metropolitan areas around the world. The overall country brand score is calculated using FutureBrand’s Hierarchical Decision Model (HDM), which measures overall country brand performance in the following areas: Awarness, Familiarity, Associations, Preferente, Consideration, Decision/Visitation, Advocac. Fonte: www.futurebrand.com 3 Fonte: www.futurebrand.com 9
  • 10. Venendo dunque al caso Italia, sul quale evidentemente ci concentriamo, in relazione alle altre destinazioni competitrici, riportiamo i risultati dell’analisi di Futurebrand condotta nel 2010: Immagine 1. Il Country Brand Index 2010 Fonte: Futurebrand Secondo tale analisi l’Italia, intesa come destinazione turistica, scivola, in un solo anno, di sei posizioni rispetto ad i suoi competitori principali; le motivazioni vengono ricondotte a questioni di politica interna e di difficoltà nel fronteggiare la crisi economica globale4. Un’altra interessante indagine5 sui brand-Paese, seppur non focalizzata esclusivamente sul turismo, è il Nation Brand Index realizzato da Simon Anholt, esperto di branding e consulente di molti Governi, in collaborazione con la società di ricerche di mercato GfK Roper Public Affairs & Corporate Communications. L’indagine mira ad evidenziare, attraverso un totale di circa 20.000 interviste svolte in 20 4Fonte: www.futurebrand.com, Country Brand Index 2010: “Italy also falls down the ranking despite increased efforts to boost tourism this year with high-profile internal and external advertising initiatives featuring the prime minister himself. However, this is set against a backdrop of sustained criticism of Silvio Berlusconi’s premiership and the financial difficulties the country has faced in the global economic crisis”, p.11. 5 Fonte: ENIT, Corporale Annual Report 2009, pp.12-13. 10
  • 11. paesi, come venga percepita la brand image di ben 50 paesi nel mondo sulla base di sei fattori: esportazioni, governance, cultura e patrimonio artistico, popolazione, turismo, investimenti ed immigrazione. L’edizione 2009 vede l’Italia posizionarsi al sesto posto - lo stesso del 2008 - dopo USA, Francia, Germania, Regno Unito e Giappone. L’Italia, secondo tale analisi, vede confermati i punti di forza e le debolezze del sistema Paese: i giudizî appaiono fortemente positivi per gli aspetti legati al turismo ed alla cultura, mentre per gli indici economico-politici i dati sono negativi. L’Italia occupa quindi il primo posto in assoluto nella classifica relativa al turismo, secondo posto in quella della cultura e terzo nella classifica relativa alla popolazione. Tavola 1. Anholt Gfk Roper Nation Index 2008/2009 2008 2009 1 USA Germania 2 Francia Francia 3 Germania Regno Unito 4 Regno Unito Canada 5 Giappone Giappone 6 Italia Italia 7 Canada USA 8 Svizzera Svizzera 9 Australia Australia 10 Spagna Svezia Fonte: ENIT 11
  • 12. Tavola 2. Anholt Gfk Roper Nation Brand Index 2009 Turismo Cultura Popolazione 1 Italia Francia Canada 2 Francia Italia Australia 3 Spagna USA Italia Fonte: ENIT Al di là delle considerazioni che possono sorgere in commento a tali studî, l’aspetto che ci preme sottolineare è che nel mondo si vede l’affermarsi sempre più deciso e decisivo della competizione globale. Ciascuna destinazione deve dotarsi di strutture di governance e di strategie promozionali adeguate. Scrive in tal senso Umberto Martini6: “nel volgere di un decennio il mercato turistico ha assunto una nuova configurazione, le cui dinamiche rappresentano una sfida consistente per le destinazioni tradizionali. Questo spiega la ritrovata centralità del concetto di competitività: anche la più consolidata destinazione, infatti, si trova a dover difendere la propria forza di attrazione di fronte alla sfida proveniente da una molteplicità di territori ed attori economici, che costruiscono i propri progetti commerciali sui medesimi bacini di generazione dei flussi turistici”. Parafrasando Martini possiamo affermare che il concetto di rendita di posizione, valido (soprattutto per mete tradizionalmente importanti come l’Italia) fino alla fine del secolo scorso si è inequivocabilmente incrinato e questo richiede interventi radicali per rilanciare la competitività delle destinazioni; è necessario agire muovendosi di rimando ai mutamenti quali-quantitativi, comportamentali e motivazionali della domanda, con interventi che mirino ad implementare l’intensità dell’attrazione nel tempo, a migliorare la qualità dell’offerta, a rendere sempre più accessibile (e quindi visibile) la destinazione, a comunicare la propria offerta tenendo conto delle esigenze che l’avvento dei cosiddetti nuovi media ha generato; la sfida si gioca dunque nell’innovare i servizî al turista e nel valorizzare il proprio patrimonio di 6 Martini U., Ejarque J., Le nuove strategie di destination marketing. Come rafforzare la competitività delle regioni turistiche italiane, Franco Angeli, Milano, 2008, p.27 12
  • 13. risorse attrattive, sperimentando delle politiche di gestione e promozione ad hoc della marca territoriale (Destination Branding). E’ dunque necessario individuare un attore (o meglio un sistema di attori) ed una strategia che si pongano l’obiettivo di riposizionare una destinazione in un agone competitivo globale, di promuovere iniziative di sistema che connettano pubblico e privato, azioni di promo- commercializzazione integrata, che operino per il cosiddetto re-engineering della destinazione, per evitare il perpetuarsi del distacco fra la qualità stagnante dell’offerta e l’imporsi di prezzi sempre maggiori, per rilanciare iniziative di promozione sistemica e diffusa. Si comprende come in un sistema come quello italiano, come si spiegherà nei paragrafi seguenti, un ruolo fondamentale debbano svolgere Regioni ed Enti Locali che devono farsi interpreti di un modo nuovo di gestire e promuovere la propria destinazione turistica. In tal senso, con riferimento agli attori che pianificano e gestiscono il territorio, i policy maker, è interessante sottolineare che i soggetti che di volta in volta sono chiamati in azione possono essere diversi - governo locale, consorzi, società private, agenzie - in funzione dei diversi obiettivi perseguiti e delle specifiche competenze. Per marketing territoriale7 si intende dunque quella attività di marketing che ha come oggetto il territorio. In seguito alla globalizzazione dell’economia e all’apertura dei mercati mondiali, la competizione economica infatti non si svolge più tra soggetti ma tra territori: il territorio diventa così un soggetto economico che opera in un ambiente altamente competitivo. I territori devono imparare a stare nel mercato globale, a utilizzare un linguaggio veloce e comunicativo: comunicare le ricchezze di un luogo, le sue vocazioni imprenditoriali, le opportunità e le possibilità di business sono gli strumenti che consentono di stimolare lo sviluppo economico sostenendo la nascita di imprese locali e attraendo i capitali dall’esterno. Il Marketing territoriale si pone quindi come uno strumento di promozione del territorio e di stimolo allo sviluppo locale. La profonda modificazione dello scenario economico, caratterizzata in particolare dalle forze derivanti dalla globalizzazione e dalla diffusione delle nuove tecnologie, determina una 7 A.Pastore e altri, Il Marketing per lo sviluppo territoriale, in Atti del Congresso Internazionale “Le tendenze del marketing in Europa”, Ecole Supérieure de Commerce de Paris –– EAP, 25-26 Gennaio 2002 13
  • 14. crescente pressione competitiva ed un incremento delle opportunità e delle minacce al livello di diversi “aggregati economici”, dai sistemi paese fino alle singole imprese. Anche al livello di aree territoriali, la caduta di molti limiti che ostacolavano il movimento ed il trasferimento delle persone, dei capitali e delle imprese rende più forte ed esplicita la necessità di affrontare con un approccio manageriale le problematiche di gestione e di sviluppo del territorio. La competizione tra territori, a ben vedere, è sempre esistita, ma oggi si sta prendendo maggior consapevolezza a riguardo da parte dei policy maker, delle istituzioni, delle imprese e dei singoli individui. Il territorio deve essere sempre più attento ad offrire un prodotto in linea con le aspettative della domanda, sempre più frammentata, e con gli interessi espressi dagli stake holder presenti al suo interno. Per chiarire ulteriormente il significato del termine possiamo definire il marketing territoriale come l’analisi dei bisogni degli stake holder e dei clienti/mercati, volta a costruire, mantenere e rafforzare rapporti di scambio vantaggiosi con gli stake holder (marketing territoriale interno) e con i pubblici esterni di riferimento (marketing territoriale esterno) con lo scopo di aumentare il valore del territorio e delle imprese e l’attrattività degli stessi, attivando il circolo virtuoso soddisfazione - attrattività - valore8 . E’ tuttavia necessario sottolineare che la domanda, interna ed esterna, è fortemente frammentata ed eterogenea. La domanda interna, espressa dagli stake holder, nei confronti dei quali il territorio assume valore in quanto capace di soddisfarne gli interessi, è rappresentata dai residenti e dalle imprese insediate nel territorio. Con riferimento a queste categorie, gli obiettivi da perseguire attengono principalmente alla capacità del territorio di: • mantenere e rafforzare la posizione competitiva delle imprese insediate; • favorire lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali; • incrementare l’occupazione; • migliorare la qualità della vita dei residenti. Per quanto riguarda la domanda esterna, l’aggregato dei clienti, nei confronti dei quali 8 Valdani E, Ancarani F, a cura di, Strategie di marketing per il territorio, Milano, Egea, 2000 ,p. 35 14
  • 15. l’azione di marketing per aumentare l’attrattività del territorio deve essere finalizzata, è costituito dai turisti, dagli investitori, da potenziali nuovi residenti e da nuove imprese. Ad una domanda così eterogenea corrisponde un’offerta articolata e complessa. Il territorio deve quindi essere considerato per le sue componenti materiali costituite da patrimonio culturale, urbanistico, posizione geografica e caratteristiche morfologiche, infrastrutture e servizî, ma ed anche, nella sua globalità, per le sue componenti immateriali, queste ultime legate principalmente alle competenze, al sistema dei valori, allo spirito del luogo, alla conoscenza, alle informazioni ed alle relazioni tra esse intercorrenti. Dalle precedenti riflessioni si evidenzia la necessità che la strategia di marketing del territorio sia coordinata, orientata da una visione unitaria che cerchi di scegliere ed ordinare gerarchicamente i diversi segmenti di domanda interna ed esterna, analizzi le componenti materiali ed immateriali che compongono l’offerta, definisca gli organismi competenti sulla base dell’ampiezza geografica delle loro responsabilità ed offra un “prodotto territoriale allargato” in linea con le aspettative della domanda. In definitiva è necessario che in una strategia di marketing territoriale vada a perseguire contestualmente l’utilizzazione ottimale delle risorse del territorio e la massima soddisfazione dei suoi utenti/clienti si debba puntare sulla valorizzazione della sua intima identità, vero attrattore e codificatore della domanda. E’ dunque necessario considerare il sistema di offerta del prodotto turistico tenendo presenti tutti i fattori di attrattività del territorio; si introduce così il concetto di Sistema Locale di Offerta Turistica9, ovvero un aggregato di attività e fattori attrattivi, radicati in uno spazio definito, capace di rappresentare un’offerta turistica che punti sulla valorizzazione degli elementi stessi che la determinino. 9 Pastore A. e altri, 2002 15
  • 16. 1.2 Il sistema turistico italiano Stante al Rapporto sul turismo italiano 2008- 2009 curato da Becheri10, si evidenzia quanto il comparto turistico sia crucialmente strategico per l’intero sistema Italia. Citando infatti un’analisi condotta nel 2008 dal World Travel&Tourism Council11 , nel Rapporto succitato si prevedeva che l’incidenza relativa del comparto del turismo e dei viaggi sul PIL italiano sarebbe stata del 9,6% nel 2009, del 10,6% sull’occupazione e dell’11,7% sulle esportazioni; si prevedeva inoltre che nel corso del decennio 2009/2019 il comparto direttamente legato al turismo sarebbe cresciuto in media, all’anno, del 2% così come quello dell’indotto (1,9%), con un incremento medio della domanda pari al 2,3% annuo. In questo senso sembra utile riportare alcuni dati che fotografano da un canto lo stato recente del turiamo italiano e dall’altro ne descrivano il trend storico: Tavola 3. Confronto fra arrivi internazionali ed introiti derivanti per il 2008 ed il 2009 Arrivi internazionali (milioni) Introiti (Miliardi US $) Paese 2008 2009 VAR % Paese 2008 2009 VAR* % Francia 79,2 74,2 -6,3 USA 110,1 94,2 -14,4 USA 57,9 54,9 -5,3 Spagna 61,6 53,2 -9 Spagna 57,2 52,2 -8,7 Francia 55,6 48,7 -7,6 Cina 53 50,9 -4,1 Italia 45,7 40,2 -7,2 Italia 42,7 43,2 1,2 Cina 40,8 39,7 -2,9 Regno Unito 30,1 28 -7 Germania 40 34,7 -8,5 Turchia 25 25,5 2 Regno Unito 36 30,1 -1,6 Germania 24,9 24,2 -2,7 Australia 24,8 25,6 11,2 Malaysia 22,1 23,6 7,2 Turchia 22 21,3 -3,2 Messico 22,6 21,5 -5,2 Austria 21,8 - - Dati: UNWTO Fonte: ENIT * Su moneta locale 10Fonte: Becheri E, a cura di, Rapporto sul turismo italiano 2008/2009, XVI edizione, Franco Angeli, Milano, 2010 11Fonte: www.wttc.org , The 2008 Travel & Tourism Economic Research, Executive Summary (citato in Becheri, 2010 p.41) 16
  • 17. Tavola 4. Arrivi, Presenza e Permanenza media di turisti internazionali in Italia dal 1999 al 2008. Anno Arrivi Presenze Permanenza VAR % Arrivi VAR % media Presenze 1999 31.718.538 126.314.241 4 2,98 4,5 2000 35.194.735 140.362.488 4 10,96 11,12 2001 35.805.335 146.789.945 4,1 1,73 4,58 2002 36.355.046 145.559.930 4 1,54 -0,84 2003 35.006.124 139.653.425 4 -3,71 -4,06 2004 36.715.739 141.169.236 3,8 4,88 1,09 2005 38.126.691 148.501.052 3,9 3,84 5,19 2006 41.193.827 156.861.341 3,8 8,04 5,63 2007 42.873.122 163.465.680 3,8 4,06 4,21 2008 41.796.724 161.797.434 3,9 -2,51 -1,02 Dati: Istat Fonte: ENIT Dalle tavole precedenti si evidenzia come il 2008 ed il 2009 si siano dimostrati periodi negativi per il turismo non solo italiano, che registrava una fase positiva dal 2004, ma per quasi tutte le destinazioni mondiali. Per ampliare la panoramica che riguardi il sistema turistico italiano sia nella sua rilevanza economica e strategica sia sulle strutture coinvolte nella sua gestione proponiamo innanzitutto un quadro sintetico proposto dalla Banca d’Italia12: 12 Fonte: www.bancaditalia.it 17
  • 18. Tavola 5. Bilancia dei pagamenti turistica italiana con confronto fra 2009 e 2010 realizzata da Banca d’Italia Mese Crediti Debiti Saldo* Spesa* dei viaggiatori Spesa*dei viaggiatori stranieri italiani 2009 2010 VAR. 2009 2010 VAR. 2009 2010 VAR. % % % I Trimestre 4.799 4.867 1,4 4.290 4.040 -5,8 510 827 62,2 II Trimestre 7.588 8.175 7,7 4.489 4.799 6,9 3.099 3.376 8,9 III Trimestre 11.122 10.691 -3,9 7.291 7.593 4,1 3.831 3.098 -19,1 IV Trimestre 5.347 - - 3.945 - - 1.401 - - Totale anno 28.856 - - 20.015 - - 8.841 - - Gennaio/ 23.510 23.733 0,9 16.070 16.432 2,3 7.440 7.301 -1,9 Settembre Fonte e dati: Banca d’Italia *Valori in Milioni di Euro A tale proposito la Banca d’Italia riassume così: la bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di Settembre 2010 un saldo positivo di 1.334 milioni di euro, a fronte di uno di 1.345 milioni di euro nello stesso mese dell'anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 3.257 milioni di euro, sono aumentate dello 0,3 per cento; quelle dei viaggiatori italiani all'estero, per 1.923 milioni di euro, sono aumentate dell'1,1 per cento. Tali dati vengono fatti proprî nell’analisi che il Dr. Marzotto (Presidente ENIT) compie nelle pagine introduttive del Rapporto annuale del 2009 prodotto dall’ENIT 13 dove, per tracciare un primo bilancio quantitativo e numerico sul settore turistico italiano, i dati elaborati da Banca d’Italia dal 2007 al 2009 vengono messi a paragone, in una tavola sinottica. 13 ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo, 2009 Corporate Annual Report, in www.enit.it 18
  • 19. Tavola 6. Bilancia dei pagamenti turistica 2007, 2008 e 2009 Anno Entrate valutarie Variazione % (MLN di Euro) 2007 31.121 2,5 2008 31.090 -0,1 2009 28.856 -7,2 Dati: Banca d’Italia Fonte: ENIT Risulta evidente, il drastico ridimensionamento delle entrate nel 2009, dovuto soprattutto agli effetti della crisi dei mercati che imperversa. In questo senso troviamo riscontro nel medesimo rapporto di tale motivazione laddove si sostiene, in accordo con le analisi della World Tourism Organization14 , che si è stimata una riduzione dei volumi di turismo internazionale pari al 4,2%. Nell’analisi proposta dall’ENIT - Agenzia nazionale del turismo, leggiamo15: Anche nel 2009 l’Italia si conferma ai primi posti fra le mete più frequentate dal turismo internazionale, quinta destinazione al mondo per arrivi internazionali e quarta per introiti valutari. In linea con lo scenario internazionale, l’Italia ha vissuto nel 2009 una situazione difficile sul fronte del turismo dall’estero: gli effetti della difficile congiuntura economica mondiale hanno comportato una riduzione di viaggi all’estero, a vantaggio del turismo domestico, una contrazione della spesa turistica ed un sempre maggiore ricorso al turismo autorganizzato ed al last minute. Un primo consuntivo dell’anno 2009 appare comunque relativamente positivo per la nostra destinazione: l’Italia resta una meta ambita. In conseguenza anche della contrazione della capacità di spesa dei consumatori, si sono registrate difficoltà soprattutto sul fronte del turismo organizzato, poiché i turisti si sono maggiormente rivolti al web e, in ambito europeo, al turismo in auto, spesso autorganizzato. 14 cfr pag. 78 15 ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo, 2009 Corporate Annual Report, p. 9 19
  • 20. Le periodiche indagini condotte dall’Agenzia nei Paesi stranieri evidenziano per il 2009 i seguenti trend di mercato: • vacanze brevi ma frequenti; • soggiorni in destinazioni vicine, spesso raggiungibili con mezzo proprio; • ricorso al last minute; • richiesta di pacchetti all inclusive, in particolare per il segmento delle famiglie con bambini. L’analisi sopra riportata è foriera dunque di una duplice riflessione: da un canto si ha la consapevolezza di muoversi in un contesto economicamente critico ed altamente competitivo, d’altro canto si tende a ribadire con forza la forza attrattiva assoluta del brand Italia, un marchio che, come si dà per assodato, si radica in un patrimonio materiale ed immateriale eccezionale, un marchio che è stato e continua ad essere noto e visibile. Tuttavia la visibilità e la conoscenza del marchio Italia, come abbiamo avuto modo di teorizzare nel paragrafo precedente, non sono scudi eternamente validi, la rendita di posizione, ferma restante l’eccezionalità delle risorse, non è più sufficiente a stabilire le fortune di una destinazione; servono politiche gestionali e promozionali adeguate per rinnovare l’attrattività e la competitività del territorio, politiche che di cui l’Italia sembra stentare a dotarsi. Tornando all’analisi dello status quo e cercando di illustrare in breve i possibili trend futuri, attingiamo, sempre dal rapporto annuale dell’ENIT, il dato secondo cui le stime del Fondo Monetario Internazionale nel corso del 2010 indicano che la ripresa dell’economia porterà ad un incremento del PIL mondiale pari al +4,2%. La fiducia in una ripresa del turismo internazionale resta dunque elevata e sembra essere testimoniata nei dati dall’Organizzazione Mondiale del turismo16 secondo cui, stante ad i dati acquisiti entro Agosto 2010, gli arrivi internazionali riducono il disavanzo del 4,2% generato dalla crisi economica nel 2009. Per quanto concerne l’Europa si precisa poiché il recupero esiste ma è disomogeneo, in quanto disomogenei sono stati gli effetti della crisi sulle singole economie nazionali, ed in particolare che in media i Paesi della fascia mediterranea recuperino nella misura del 2%. Per quanto riguarda il 2010 per il turismo in Italia, stante ad un rapporto dell’Osservatorio Nazionale del Turismo17 , si può tracciare un quadro composito ove da un canto la riduzione 16 UNWTO, World Tourism Barometer, Ottobre 2010 17 Fonte: Osservatorio nazionale del Turismo, I primi saldi del turismo italiano, 2010 20
  • 21. dei prezzi del comparto alberghiero rilancia la competitività della destinazione, soprattutto per i mercati internazionali, ma d’altro canto l’incremento dei costi nei servizî extra-alberghieri ha posto un limite al rilancio. Si percepisce dunque una discontinuità rispetto ai negativi anni precedenti, sebbene sussistano dei fattori di criticità. 1.3 Il sistema di governance per il turismo italiano Il seguente paragrafo18 si prefigge lo scopo di chiarire quali siano i ruoli dei varî attori istituzionali nella gestione delle politiche turistiche italiane. Da maggio 2009 è stata ripristinata la figura del Ministro del Turismo, senza portafoglio, interpretata ad oggi dalla dott.ssa Brambilla19 . Le competenze statali per il turismo, prima afferenti esclusivamente al Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo in seno alla Presidenza del consiglio dei Ministri, vengono quindi coordinate dal Ministro. In particolare i compiti istituzionali principali di cui si dà contezza sul portale del Governo italiano sono: • compiti di elaborazione, anche in raccordo con le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano degli indirizzi generali, dei principi e degli obiettivi per la valorizzazione e lo sviluppo competitivo del sistema turistico nazionale, in attuazione anche di quanto previsto dalla legge del 29 marzo 2001, n. 13520; • iniziative di incentivazione in favore del settore turistico, programmazione e gestione di fondi strutturali; • vigilanza sull’ENIT, sull’ACI e sul CAI; • assistenza alla domanda turistica; • promozione degli investimenti turistici all’estero ed in Italia; 18Le fonti principali per questa sezione sono da considerarsi Tubertini C, Il turismo fra Stato, Regioni ed Enti Locali, alla ricerca di un difficile equilibrio delle competenze, in Le istituzioni del Federalismo, 2007 (www.regione.emilia-romagna.it ) e www.governo.it 19 Nomina a Ministro pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 20 maggio 2009, n. 115 20 in Gazzetta Ufficiale del 20 Marzo 2001, n. 92: 21
  • 22. • riconoscimento dei titoli di studio e autorizzazione all’esercizio delle attività professionali turistiche per i cittadini comunitari ed extracomunitari; • relazioni istituzionali con l’Unione Europea e partecipazione alle fasi ascendente e discendente dell’elaborazione delle norme comunitarie; • rapporti con le Organizzazioni Internazionali e con gli altri Stati Esteri nel settore di competenza. Come si evince dunque lo Stato ha fondamentalmente ruoli di rappresentanza istituzionale e di definizione delle linee guida per lo sviluppo e la promozione del sistema turistico italiano. Fra le attività promozionali poste in essere dal Dipartimento, vanno citate la creazione di un logo ed un claim (“Magic Italy”) che accompagni ciascuna iniziativa ministeriale ed il lancio del portale ufficiale del turismo italiano: www.italia.it. A proposito del portale21 , riportiamo quanto si legge in una nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri22 dove in occasione del suo lancio si specificano le ragioni del progetto e gli obiettivi che tramite esso si vogliono raggiungere: Migliorare la posizione dell'Italia come meta di destinazione turistica, offrire una piattaforma istituzionale di promozione per le tante aziende del settore, cogliere le opportunità delle rete supportando la condivisione e la partecipazione all'informazione. Il portale, lanciato in questi giorni in una versione beta, si colloca in un contesto telematico in continua evoluzione. Lo scenario attuale, infatti, presenta un turista che utilizza sempre di più Internet per organizzare i propri viaggi, attingendo informazioni dai tanti portali attivi in rete. I dati parlano chiaro: • aumento del 40% in Italia dell'acquisto via Web di pacchetti turistici • Più di un terzo dei viaggiatori europei prenota la propria vacanza on line, oltre il 50% in Gran Bretagna e Germania • Il turismo rappresenta il 43% dell'intero e-commerce italiano con un valore di 1,2 miliardi di euro e una media di 300€ per ordine • Per il terzo anno consecutivo le prenotazioni di hotel si confermano il segmento più 21 Si ricorda che il portale www.italia.it ha visto la luce nel 2009 dopo anni di polemiche, ritardi, stanziamenti ingenti sui quali non intendiamo soffermarci in questa sede (ma che sono parte innegabile della sua genesi) 22 Fonte: www.governo.it 22
  • 23. in crescita del turismo veicolato in rete: +55% • Oltre l’80% di chi acquista online ricerca i portali istituzionali. Da questo si evince come l'offerta in rete d'informazioni turistiche in rete sia una strategia da perseguire con decisione e di come una presentazione istituzionale delle opportunità turistiche ben strutturata possa rappresentare un valore aggiunto in termini di credibilità, affidabilità e preferenza finale. Si parte dunque dalla consapevolezza che l’informazione acquisita dal web non possa esser ostacolata oltre. D’altro canto seppur colla storia problematica che si porta pesantemente dietro, il portale rappresenta una risposta alla necessità inderogabile di rappresentare omogeneamente e comprensibilmente il turismo italiano sul web, compiti precedentemente affidati esclusivamente ai portali regionali, che mancavano di qualsiasi coordinazione. Detto questo restano palesi criticità nel neonato portale, criticità di contenuti spesso esigui, ma anche di struttura: è impossibile, ad esempio, come avviene invece per altri portali nazionali23 , accedere ad un motore di ricerca interno che permetta l’organizzazione e l’acquisto del viaggio. Ampi margini di miglioramento insomma. Il livello statale tuttavia non è l’unico ad intervenire in materia di turismo; questa infatti costituisce senza dubbio uno dei settori nei quali si riscontra il maggior tasso di regionalizzazione, frutto di un processo che ha portato alla piena attuazione della competenza legislativa delle Regioni, ed al conseguente trasferimento delle corrispondenti funzioni amministrative a livello regionale e locale. Ciò è innanzitutto stato l’effetto della scelta, effettuata dalla Costituzione del 1948, di inserire la materia “turismo ed industria alberghiera” nell’elencazione delle competenze legislative locali, tutte soggette (nella originaria versione dell’art. 117 Cost.) al rispetto dei principi fondamentali posti dal legislatore statale. E così, anche quando, a partire dagli anni ’70, per effetto dell’istituzione delle Regioni a statuto ordinario, le competenze sono state effettivamente decentrate, la necessità per le Regioni di rispettare le leggi quadro statali ha determinato il mantenimento di una marcata uniformità e la conservazione in capo allo Stato di una serie di competenze e di strutture amministrative. 23 Si veda ad esempio il portale polacco del turismo: www.polska.travel/pl 23
  • 24. Il quadro delle competenze è profondamente mutato in seguito alla riforma costituzionale del 2001, che, non inserendo la materia del turismo nell’elencazione delle competenze regionali di tipo concorrente (e nemmeno in quelle di competenza esclusiva statale) ne ha determinato, implicitamente, il riconoscimento24 alle Regioni a titolo di competenza esclusiva o residuale, rispondendo così al principio di sussidiarietà delle Regioni rispetto allo Stato. Dal punto di vista istituzionale, il rapporto tra il Governo centrale e le Regioni si è mantenuto grazie alla fondamentale mediazione operata nelle sedi di concertazione nazionale, e in particolare nella Conferenza Stato-Regioni, il cui rilievo è senz’altro accresciuto dopo la riforma costituzionale del 2001. In questa sede lo Stato e le Regioni hanno concluso importanti accordi, che hanno condotto, nella sostanza, ad un esercizio congiunto di competenze normative su numerosi e rilevanti profili concernenti il turismo che, in base ai criteri formali di riparto delle competenze, avrebbero dovuto essere assegnati all’uno o all’altro livello. Il sistema degli accordi e delle intese ha così consentito di superare situazioni di impasse e di interpretare in senso conforme alla Costituzione molte disposizioni normative precedenti alla riforma, che assegnavano allo Stato l’esercizio esclusivo di poteri normativi o di indirizzo. La riforma del Titolo V della Costituzione inoltre da un lato ha ampliato il potere legislativo delle Regioni, confermando in capo a queste ultime il potere di decidere organizzazione ed articolazione delle competenze in materia, ha d’altro lato costituzionalizzato il principio di sussidiarietà quale criterio cardine per la ripartizione delle funzioni amministrative, confermando la centralità del ruolo comunale. Il nuovo articolo 118, infatti, stabilisce che “le funzioni amministrative sono attribuite ai comuni, salvo che, per assicurarne l’esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza”. Volendo ricostruire sinteticamente il quadro delle competenze amministrative delle Regioni e degli enti locali è possibile enucleare, pur nella diversità di soluzioni, alcuni elementi comuni. Un primo elemento che accomuna tutti i sistemi amministrativi regionali è la natura delle funzioni amministrative mantenute in capo alle Regioni, che possono essere così schematizzate: 24 Costituzione della repubblica Italiana art.117, comma 4 24
  • 25. • programmazione, di norma attraverso l’adozione di piani triennali di sviluppo turistico e dei relativi programmi annuali di attuazione di tutte le iniziative e coordinamento delle attività dei diversi soggetti operanti nel territorio; • promozione dell’immagine unitaria della Regione all’Italia ed all’estero, anche attraverso le relazioni internazionali; • finanziamento e dei progetti di sviluppo del territorio e loro selezione (riconoscimento dei sistemi turistici locali e simili), incentivazione degli operatori del settore; • coordinamento della raccolta, elaborazione e diffusione dei dati concernenti la domanda e l’offerta turistica regionale. 25
  • 26. 26
  • 27. Capitolo II L’ ENIT. Storia, statuti e funzioni 2.1 ENIT. Lo stato attuale L’ENIT – Agenzia Nazionale per il turismo è l’Ente pubblico non economico preposto fondamentalmente (sebbene, come si evince dallo Statuto, le sue funzioni siano molteplici) alla promozione del sistema turistico italiano all’estero attraverso l’organizzazione di strategie promozionali ed informative nazionali ed internazionali e l’attività di consulenza e supporto operativo agli Enti locali (o a soggetti privati) che vogliano promuovere la propria offerta turistica all’estero. Prima di procedere con l’analisi dettagliata della storia e delle funzioni che l’ENIT ha svolto e continua a svolgere ci sembra opportuno partire rielaborando un affresco della situazione attuale tracciato fra gli altri anche da una relazione della Corte dei Conti25 , in qualità di Ente preposto alla verifica dello stato economico e societario dell’Agenzia, che fotografa lo status quo in cui l’ENIT si trova. L’ENIT - Agenzia nazionale del turismo, sottoposta al controllo della Corte dei Conti, è posta alle attività di indirizzo e vigilanza del Ministro del turismo; l’Agenzia è un ente pubblico non economico, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, con autonomia statutaria26 , regolamentare, organizzativa, patrimoniale, contabile e di gestione, le cui funzioni istituzionali sono state individuate e specificate nello Statuto. Il modello organizzativo individuato per l’Agenzia si impernia sui tre organi fondamentali già esistenti (Presidente, Consiglio di amministrazione e Collegio dei revisori dei conti), coadiuvati da una struttura funzionale con compiti di consulenza tecnica (il Comitato tecnico - consultivo, istituito presso la stessa Agenzia quale strumento di supporto decisionale). 25 Corte dei Conti, Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’ENIT – AGENZIA NAZIONALE DEL TURISMO per l’esercizio 2008. Fonte www.cortedeiconti.it 26Per completezza si riporta interamente il testo dello statuto più recente adottato dall’ENIT, ossia quanto esplicitato nel D.P.R n.207/2006, in Allegato . 27
  • 28. Il Consiglio di amministrazione è costituito dal Presidente, nominato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, formulata su indicazione del Ministro competente e previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano; da un Vice- Presidente, nel Coordinatore degli assessori regionali al turismo; dal Direttore della Direzione generale per il turismo del Ministero dello sviluppo economico; da tredici membri, di cui sei in rappresentanza delle regioni, designati, dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, tre designati dalle organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative, due designati dal Ministero dello sviluppo economico, uno designato dal Ministro degli affari esteri ed uno designato dall’Unioncamere. Nel corso dell’anno 2009 tale struttura è stata radicalmente modificata, aprendo la strada all’attività di prossima riforma strutturale, in quanto l’art. 19 della legge 18 giugno 2009, n. 6927 ha, sostanzialmente, portato alla riduzione dei componenti del Consiglio di amministrazione da 15 a 9, oltre il presidente), e, dall’altra (comma 5) ha sancito che “fino all’insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione, le funzioni dell’organo collegiale di amministrazione [...] sono svolte da un commissario nominato secondo le norme vigenti”. 1. Il Governo è autorizzato a modificare il comma 1 dell'articolo 5 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 aprile 2006, n. 207, in conformità ai commi 2, 3, 4 e 5 del presente articolo che restano in vigore nelle more dell'approvazione del nuovo regolamento. 2. Il consiglio di amministrazione dell'ENIT - Agenzia nazionale del turismo è composto da un presidente e nove membri. Alle riunioni del consiglio di amministrazione interviene, senza diritto di voto, il capo del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri. In caso di parità di voti, quello del presidente vale doppio. 3. La ripartizione dei nove seggi fra le amministrazioni e le associazioni di categoria è stabilita con decreto del sottosegretario di Stato con delega al turismo da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. 27 Gazzetta Ufficiale del 19 Marzo 2009 n.140 28
  • 29. 4. Effettuata la ripartizione di cui al comma 3, i componenti del consiglio di amministrazione sono nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. 5. Fino all'insediamento del nuovo consiglio di amministrazione le funzioni dell'organo collegiale di amministrazione dell'ENIT - Agenzia nazionale del turismo sono svolte da un commissario straordinario nominato secondo le norme vigenti. Con decreto del Ministro del turismo in data 31 luglio 2009 è stato nominato il commissario straordinario dell’ENIT fino alla nomina del nuovo Consiglio di amministrazione. Inoltre, con decreto in data 21 settembre 2009 il Ministro del turismo, su designazione del Commissario straordinario, ha nominato il nuovo direttore generale dell’ENIT, il dr. Rubini, per un periodo di tre anni. La struttura organizzativa dell'ENIT è costituita dalla Sede Centrale a Roma, articolata su 8 Uffici dirigenziali: Ufficio Studi Programmazione e Marketing, Ufficio Relazioni Esterne Sviluppo e Manifestazioni, Ufficio Pubblicità e Sistemi Multimediali, Ufficio Sistemi Informatici ed Informativi, Ufficio Ragioneria, Ufficio Personale, Ufficio Pianificazione e Metodo, Ufficio Amministrazione Patrimonio ed Affari Generali e su una rete estera articolata in 19 Unità Organiche d’Area e Uffici Satellite, di cui 12 in dieci paesi europei (Amsterdam, Berlino, Bruxelles, Francoforte, Londra, Madrid, Monaco, Mosca, Parigi, Stoccolma, Vienna, Zurigo; peraltro, con decorrenza dal 1° agosto 2009 l’attività dell’Ufficio di Berlino è stata sospesa con delibera del Consiglio di amministrazione n. 13 del 28 aprile 2009) e 7 in cinque paesi extraeuropei (Chicago, Los Angeles, Toronto, New York, Sidney, Tokyo, Pechino). L’Agenzia è inoltre presente su 7 mercati emergenti (India, Brasile, Corea del Sud, Polonia e Portogallo, Repubblica Ceca e Ungheria; sono state escluse, rispetto a quanto risulta dalla precedente Relazione, la Cina e l’Argentina) attraverso Osservatorî gestiti in regime di convenzione con le Camere di commercio e con l’ICE. Per addentrarci in ambiti concernenti l’operatività e la contabilità dell’Agenzia, riportiamo fedelmente le parole espresse dalla Corte dei Conti rispetto all’esercizio 2008: Per ciò che concerne il risultato finanziario della gestione, si deve segnalare il disavanzo 29
  • 30. finanziario (euro 1.117.900) rispetto all’avanzo finanziario dell’anno precedente (euro 3.361.794). Tale risultato negativo (come negativi sono gli esiti del conto economico e del conto patrimoniale) mette in evidenza che l’Ente non ha contenuto prudentemente le spese (aumentate del 5,69% rispetto al 2007) a fronte delle entrate (che sono rimaste pressoché immutate: + 0,49%.. Dunque l’ENIT, in difficoltà di gestione certificata anche dalla Corte dei Conti, a partire dal 2009 è stato commissariato, ed il Commissario nominato è il precedente Presidente, ossia il Dottor Matteo Marzotto che ha il compito di traghettare l’Agenzia verso una nuova fase di stabilità e di rinnovata progettualità contenendo i costi e puntando ad un elevato grado di efficienza ed efficacia. Rispetto al rilancio dell’Agenzia, sono importanti le osservazioni dell’OCSE28 che palesa quanto il budget a disposizione dell’ENIT si riveli la costante fluttuazione, che rende difficoltosa l’attività di pianificazione strategica, e ne certifica l’esiguità rispetto alle disponibilità degli enti di promozione turistica di Spagna e Francia. L’analisi OCSE tuttavia non si limita alle considerazioni economiche ma si spinge a descrivere le linee guida e gli obiettivi su quali l’azione dell’ENIT debba essere rilanciata, dopo il dovuto momento riformatore; è necessario infatti che l’ENIT si comporti come la piattaforma, lo strumento che permetta la collaborazione fra i livelli più bassi di territorio ed il sistema delle imprese private ivi operante, divenendo un’interfaccia attiva e propositiva, capace anche di fornire servizî a pagamento e supporto formativo di prim’ordine, consolidando il funzionamento del Club Italia29 e la ricca offerta presente nel Catalogo dei Servizî. Questo tuttavia non può prescindere da due presupposti: un finanziamento adeguato e costante ed il riconoscimento ed il rafforzamento del proprio ruolo analitico, rappresentativo e promozionale di tutta la destinazione all’estero. L’OCSE auspica che l’ENIT acquisisca nuovo slancio nella promozione dell’Italia e che si faccia interprete di un rigoroso mutamento di approccio, più attento ai fondamenti di marketing territoriale e che soprattutto ne trasmetta la portata tanto alle istituzioni pubbliche quanto agli attori privati, per un rilancio complessivo del turismo italiano. 28Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico (in corso di pubblicazione), Italy Tourism Policy Review, Parigi, OCSE, 2011 29 Cfr pag. 94 30
  • 31. Il 2011 è iniziato con novità importanti in questa direzione. Sono stati presentati un nuovo logo, un nuovo video istituzionale ed un progetto innovativo di promozione: il Virtual Travel Market. L’ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo ha dunque palesato gli strumenti di marketing e comunicazione che d’ora in avanti affiancheranno quelli tradizionali per rafforzare sui mercati internazionali l’offerta della industria turistica italiana. Con il restyling del logo, a vent’anni dal precedente, l’ENIT tenta di soddisfare l’esigenza di proporre sul mercato globale un’immagine completamente rinnovata. Il progetto grafico scelto, creato dall’Agenzia Argomenti di Treviso, racchiude l’acronimo ENIT in un quadrato di colore grigio ben abbinato, con la fascia tricolore che caratterizza il marchio unitario “Italia” realizzato dal Ministro del Turismo. Il filmato istituzionale, realizzato in collaborazione con Rai Trade, dura oltre 30 minuti e richiama l’attenzione sulla grande e variegata vocazione turistica di tutte le Regioni italiane, evidenziandone i punti di forza: varietà ed unicità dell’offerta, made in Italy e italian lifestyle. Edito in diecimila copie e con una versione Pal in sette lingue, il video è la seconda tappa di un percorso di collaborazione avviato con Rai Trade nel 2009 attraverso la campagna “Italia Much More”, in occasione delle Celebrazioni per i 90 anni dell’attività di promozione turistica dell’ ENIT nel mondo. A queste iniziative si affianca il Virtual Travel Market, la prima fiera virtuale business to business per la promozione della Destinazione Italia sui mercati internazionali. VTM mira, attraverso una tecnologia sostenibile, a diventare il punto di riferimento per l’ industria turistica italiana e per i grandi compratori. Grazie a questa piattaforma completamente basata su Internet, accessibile da qualsiasi browser e computer, integrata con strumenti di comunicazione in tempo reale, gli operatori avranno la possibilità di illustrare al mercato i prodotti e le novità turistiche e di incontrare importanti partner commerciali. 31
  • 32. Per fornire un ulteriore elemento di riflessione nell’analisi dell’Agenzia nazionale del Turismo riportiamo di seguito, sinteticamente, alcuni parametri30 che possano chiarire la struttura finanziaria dell’Agenzia: Tavola 7. Confronto delle voci salienti dei conti finanziarî dell’ENIT dal 2001 al 2008 (valori in migliaia di Euro) 2001 2002 2003 2004 2005** 2006 2007 2008 Entrate* 40.951,9 42.785,0 34.239,1 34.024,1 50.693,3 30.608,1 56.766,4 55.280,7 Uscite* 41.558,8 42.295,2 32.180,3 35.556,0 49.579,0 33.980,2 53.404,6 56.459,7 Risultato -606,9 490,2 2.053,8 -1.531,5 1.114,3 -3.372,0 3.361,8 -1.179,0 d’esercizio Finanziamento 38.798,8 40.466,7 32.320,0 32.096,4 48.586,9 28.892,3 54.607,6 52.529,0 Pubblico Spesa 41.558,8 42.294,7 32.180,3 35.556,0 49.579,0 32.922,8 51.590,3 54.661,9 Corrente Fonte: Corte dei Conti * Escluse le Partite di giro * * Nel 2005 è stato previsto un contributo straordinario dello Stato di 20 milioni di euro (DL 35 del marzo 2005) Dall’osservazione di questi dati possiamo trarre diverse considerazioni. Spicca innanzitutto il valore del finanziamento pubblico, del quale quello statale rappresenta decisamente la parte maggioritaria, che dopo il contributo aggiuntivo straordinario di 20 milioni di Euro concesso nel 2005, si è sempre attestato, in via ordinaria, sopra i 50 milioni di Euro. Il 2009 tuttavia ha assistito ad una decisa diminuzione dell’entità del finanziamento pubblico che dai circa 52 milioni di Euro del 2008 si è limitato a quasi 41 milioni nel 2009, ossia più del 96% delle entrate 42.584.221 Euro 31. L’entità del finanziamento pubblico, che equivale sempre ad oltre il 90% delle entrate, tuttavia è sempre appena sufficiente a coprire le spese correnti alle quali l’ENIT è sottoposto, fra le quali assumono un valore maggiore quelle sostenute per garantire le prestazioni istituzionali, quelle per l’acquisto di beni o 30 Fonte: Corte dei Conti, Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’ENIT – AGENZIA NAZIONALE DEL TURISMO per gli esercizî dal 2001 al 2008 31 Le entrate sono da considerarsi prive delle partite di giro 32
  • 33. servizî funzionali all’attività dell’Agenzia o ancora per il pagamento degli stipendi dei dipendenti ed il funzionamento degli Organi istituzionali ed infine per le tasse. Per quanto concerne infine il 201032 si rileva una drastica diminuzione del finanziamento statale, ammontante a circa 19 milioni di Euro. In definitiva si può dunque constatare quanto il finanziamento pubblico, voce assolutamente decisiva delle entrate dell’ENIT, non riesca a coprire le spese strettamente funzionali acché l’ENIT operi. Nei due grafici seguenti si evidenzieranno dunque l’andamento del finanziamento pubblico all’ENIT dal 2001 al 2010 e la distinta delle voci di spesa corrente nel 2008: Grafico 1. Andamento del Finanziamento Pubblico all’ENIT dal 2001 al 2009* Finanziamento pubblico (migliaia di Euro) 60.000 45.000 30.000 15.000 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Tempo Dati: Corte dei Conti * per il 2009 il dato è OCSE 32 I dati relativi al 2009 ed al 2010 hanno fonte OCSE, 2011 33
  • 34. Grafico 2. Distinta delle voci di spesa corrente* dell’ENIT nel 2008 20.000.000 Valore della spesa (in Euro) 10.000.000 0 Voci di spesa Oneri per il personale Spese per prestazioni istituzionali Acquisto beni di consumo e servizî Oneri Tributarî Altre spese Spese per gli Organi dellʼEnte Trasferimenti passivi Oneri Finanziarî Dati: Corte dei Conti * Valore totale: 54.661.878 Euro 2.2 ENIT. La Storia attraverso i provvedimenti legislativi I primi passi verso la fondazione dell’ENIT 33 vengono mossi già nel 1919 quando viene istituita una Commissione Parlamentare che si poneva l’obiettivo di elaborare, all’indomani della prima guerra mondiale, nuove proposte finalizzate all’incremento del turismo e dell’industria alberghiera. Il risultato del lavoro della commissione è sintetizzato in un Regio Decreto Legge approvato il 12 ottobre e pubblicato il 22 dello stesso mese sulla Gazzetta 33Per la stesura di questo paragrafo si ha avuto come riferimento bibliografico “ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo, Una storia italiana lunga novant’anni, 2009”. Le informazioni e le citazioni, qualora non debitamente specificate, sono da considerarsi desunte dalla pubblicazione di cui sopra. 34
  • 35. Ufficiale34 che prevede fra l’altro l’istituzione di un ente nazionale per le industrie turistiche che promuova ed agevola le iniziative private. REGIO DECRETO LEGGE 12 Ottobre 1919, n. 2099 GU n. 276 del 22-11-1919 VITTORIO EMANUELE îI PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE RE D'ITALIA UDITO IL CONSIGLIO DEI MINISTRI; SULLA PROPOSTA DEL NOSTRO MINISTRO SEGRETARIO DI STATO PER L'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO, DI CONCERTO CON QUELLO DELL'INTERNO, DEL TESORO, DELLE FINANZE, DEGLI AFFARI ESTERI, DELL'ISTRUZIONE PUBBLICA E DEI TRASPORTI; ABBIAMO DECRETATO E DECRETIAMO: Art. 1 È COSTITUITO UN ENTE NAZIONALE PER L'INCREMENTO DELLE INDUSTRIE TURISTICHE CON LE FINALITÀ E LE NORME STABILITE NELLO STATUTO ANNESSO AL PRESENTE DECRETO. CON DECRETI REALI, SENTITO IL CONSIGLIO DELL'ENTE, POTRANNO ESSERE APPORTATE ALLO STATUTO QUELLE MODIFICAZIONI, CHE, SULLA BASE DEI RISULTATI DELLA SUA APPLICAZIONE, SI DIMOSTRERANNO NECESSARIE PER ATTUARE TUTTE LE INIZIATIVE UTILI ALL'INCREMENTO DELLE INDUSTRIE NAZIONALI DEL TURISMO. Art. 2 L'ENTE HA PERSONALITÀ E GESTIONE AUTONOMA. AL MINISTERO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO SPETTANO FUNZIONI DI VIGILANZA NEI TERMINI STABILITI DALLO STATUTO. Art. 3 ALLE SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DELL'ENTE SI PROVVEDE: A) CON IL CONTRIBUTO DELLO STATO FISSATO NELLA MISURA DI CINQUECENTOMILA LIRE ANNUE; B) CON IL PROVENTO DI UNA TASSA CHE VERRÀ CORRISPOSTA MEDIANTE APPLICAZIONE DI SPECIALE BOLLO SUI CONTI PRESENTATI DAGLI ALBERGATORI AI CLIENTI, NELLA MISURA FISSA DI L. 0,10 SE L'IMPORTO NON SUPERA LE L. 50, DI L. 0,20 SE L'IMPORTO SUPERA LE 50 LIRE MA NON LE 100 LIRE E DI L. 0,20 PER OGNI SUCCESSIVE 100 LIRE O FRAZIONE; C) CON DONAZIONI, ELARGIZIONI O PROVENTI DERIVANTI DALL'ATTIVITÀ SVOLTA DALL'ENTE E CON OGNI ALTRA FORMA DI CONTRIBUTO AMMESSA DALLE LEGGI. CON DECRETO REALE PROMOSSO DAL MINISTRO PER LE FINANZE, DI CONCERTO COL MINISTRO PER L'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO, SARANNO STABILITE LE NORME PER L'APPLICAZIONE DELLA SPECIALE TASSA DI BOLLO PREVISTA AL COMMA B) DEL PRESENTE ARTICOLO E PER L'EROGAZIONE DEL PROVENTO DI ESSA ALL'ENTE NAZIONALE. Allegato Annesso A STATUTO DELL'ENTE NAZIONALE PER L'INCREMENTO DELLE INDUSTRIE TURISTICHE. ART. 1. L'ENTE NAZIONALE PER L'INCREMENTO DELLE INDUSTRIE TURISTICHE HA SEDE IN ROMA. SU DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DELL'ENTE POTRANNO COSTITUIRSI RAPPRESENTANZE LOCALI, 34 Gazzetta Ufficiale del 22 Novembre1919 n.276, stralci. 35
  • 36. ANCHE AFFIDATE AD ENTI GIÀ COSTITUITI IN ALTRE CITTÀ DEL REGNO E ALL'ESTERO. ART. 2. SCOPI DELL'ENTE SONO: 1/A RACCOGLIERE E PUBBLICARE, ANCHE VALENDOSI DI ORGANI ESISTENTI NOTIZIE E INFORMAZIONI, RELATIVE AL TURISMO NEL REGNO, NELLE COLONIE NEI PAESI ESTERI; STUDIARE, IN RAPPORTO ALLE INDUSTRIE TURISTICHE LE CONDIZIONI E I BISOGNI DELLE COMUNICAZIONI, DEITRASPORTI IN GENERE, DEI SERVIZI DOGANALI, DEL TRAFFICO COMMERCIALE E LE INFLUENZE DEL TURISMO SULLE RELAZIONI SOCIALI E SOTTO L'ASPETTO DEMOGRAFICO: 2/A PROPORRE AL GOVERNO I PROVVEDIMENTI NECESSARI ALL'INCREMENTO DELLE INDUSTRIE TURISTICHE CON SPECIALE RIGUARDO A QUELLE DEL MOVIMENTO DEI FORESTIERI: 3/A PROMUOVERE LA PUBBLICITÀ E LA PROPAGANDA ALL'INTERNO E ALL'ESTERO IN FAVORE DELLE INDUSTRIE MEDESIME, COORDINANDO L'OPERA DI ALTRI ISTITUTI CHE TENDANO AL MEDESIMO SCOPO; 4/A PROVOCARE DAL GOVERNO PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI ATTI AD ELIMINARE INCONVENIENTI O DEFICIENZE DANNOSE ALLO SVILUPPO DELL'INDUSTRIA TURISTICA E AL MOVIMENTO DEI FORESTIERI; 5/A PROMUOVERE PROVVEDIMENTI PER FACILITARE IL CREDITO ALL'INDUSTRIA ALBERGHIERA SIA SVOLGENDO UNA AZIONE MEDIATRICE, FRA GLI INDUSTRIALI E GLI ISTITUTI BANCARI, SIA STIMOLANDO LA MUTUALITÀ ALBERGHIERA NEL CAMPO DEL CREDITO COL RENDERE POSSIBILI APERTURE DI CREDITO GARANTITE DA FIDEIUSSIONI COLLETTIVE O DA RISERVE CAUZIONALI, SIA INFINE ORGANIZZANDO UN SEZIONE AUTONOMA PER L'ESERCIZIO DIRETTO O INDIRETTO DEL CREDITO ALBERGHIERO DOTATO DI CONGRUE DISPONIBILITÀ E BASATO SULLA SOLIDARIETÀ DEGLI INTERESSI INDUSTRIALI E SULLA SELEZIONE DELLE CAPACITÀ IDONEE A FRUIRE DEI BENEFICI DEL CREDITO; 6/A ISTITUIRE PREMI ED EVENTUALMENTE CONCEDERE SOVVENZIONI SUI PROPRI FONDI PER STIMOLARE INIZIATIVE DI CARATTERE IGIENICO, SANITARIO, ARTISTICO O DI ALTRA SPECIE, CHE TORNINO A VANTAGGIO DELLO SVILUPPO DELLE MEDESIME INDUSTRIE; 7/A PROMUOVERE LA ISTITUZIONE DI SCUOLE E LA COSTITUZIONE E IL PROGRESSO DI ORGANIZZAZIONI PROFESSIONALI NELL'INTERESSE DEL TURISMO. 8/A DARE PARERE SUI DISEGNI DI LEGGE E PROVVEDIMENTI CONCERNENTI LE INDUSTRIE MEDESIME E SOPRA OGNI ALTRA QUESTIONE CHE VENISSE SOTTOPOSTA AL SUO ESAME DAL GOVERNO; 9/A ADEMPIERE AD OGNI ALTRO COMPITO CHE ABBIA LO SCOPO DI PROMUOVERE IL PROGRESSO DELLE INDUSTRIE PREDETTE. ART. 3. È IN FACOLTÀ DEL CONSIGLIO DI DEMANDARE A COMMISSIONI O DELEGATI DI SUA NOMINA OD A ISTITUTI ESISTENTI LO STUDIO DI QUESTIONI E L'ESECUZIONE DI PROVVEDIMENTI CHE SPETTANO ALL'ENTE IN CONFORMITÀ DELLE DISPOSIZIONI DELL'ARTICOLO PRECEDENTE. ART. 4. L'ENTE È AMMINISTRATO DA UN CONSIGLIO COMPOSTO DI UNDICI MEMBRI DI CUI CINQUE NOMINATI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI SU PROPOSTA DEL MINISTRO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO, TRE DESIGNATI DAL TURING CLUB ITALIANO, UNO DALLA SOCIETÀ ITALIANA ALBERGATORI, UNO DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER IL MOVIMENTO DEI FORESTIERI E UNO DALL'UNIONE DELLE CAMERE DI COMMERCIO E INDUSTRIA. 36
  • 37. LE FUNZIONI DI MEMBRO DEL CONSIGLIO SONO GRATUITE. AI MEMBRI CHE NON RISIEDONO IN ROMA SARANNO RIMBORSATE, SUI FONDI DELL'ENTE, LE SPESE DI VIAGGIO E SARÀ DATA UNA INDENNITÀ DI SOGGIORNO NELLA MISURA STABILITA DAL REGOLAMENTO. ART. 5. IL CONSIGLIO NOMINA NEL SUO SENO UN PRESIDENTE, UN VICE PRESIDENTE ED UN COMITATO ESECUTIVO COMPOSTO DI TRE MEMBRI OLTRE AL PRESIDENTE ED AL VICE PRESIDENTE. IL CONSIGLIO HA PIÙ AMPI POTERI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI SCOPI DELL'ENTE E DELIBERA SULLE FORME DI AZIONE E SULLE DIRETTIVE CHE DEVE SEGUIRE NELL'ESPLICAZIONE DELLE PROPRIE FUNZIONI. SPETTA AL CONSIGLIO DI NOMINARE, CON L'APPROVAZIONE DEL MINISTRO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO, IL DIRETTORE GENERALE DELL'ENTE E DI DETERMINARNE LE MANSIONI. NON POTRÀ DALL'ENTE ESSERE ASSUNTO PERSONALE SE NON A TERMINE CON GARANZIA, OVE OCCORRA, DI UNA ASSICURAZIONE A CARICO DELL'ENTE E CON LE MODALITÀ E CONDIZIONI STABILITE IN VIA GENERALE, CON SPECIALI DEROGHE, CASO PER CASO, DAL CONSIGLIO. ART. 6. CON REGOLAMENTO DA APPROVARSI CON DECRETO DEL MINISTRO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO, SARANNO STABILITE LE NORME PER L'AMMINISTRAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELL'ENTE E DEL CONSIGLIO E PER OGNI ALTRA MATERIA A CUI NON HA ESPRESSAMENTE PROVVEDUTO IL PRESENTE STATUTO. VISTO, D'ORDINE DI SUA MAESTÀ IL RE: IL MINISTRO PER L'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO: DANTE FERRARIS. ENTRO IL 30 OTTOBRE DI OGNI ANNO SARÀ DELIBERATO DAL CONSIGLIO IL BILANCIO PREVENTIVO PER L'ANNO SUCCESSIVO ED ENTRO IL 31 MARZO IL BILANCIO CONSUNTIVO PER L'ESERCIZIO DECORSO. I BILANCI SARANNO ESAMINATI DA TRE SINDACI NOMINATI AL MINISTERO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO AL DI FUORI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO E SARANNO COMUNICATI ENTRO TRE GIORNI DALLA AVVENUTA DELIBERAZIONE AL DETTO MINISTERO PER LA LORO APPROVAZIONE. ART. 7. IL CONSIGLIO NON POTRÀ ESSERE SCIOLTO SE NON CON DECRETO MOTIVATO DEL MINISTRO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO SENTITE LE DEDUZIONI DEL CONSIGLIO MEDESIMO E SALVO IL RICORSO ALLA QUINTA SEZIONE DEL CONSIGLIO DI STATO. ART. 8. IL CONSIGLIO PRESENTERÀ OGNI ANNO AL MINISTRO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E LAVORO UNA RELAZIONE CHE SARÀ COMUNICATA AL PARLAMENTO. Sintetizzando dunque i contenuti del decreto possiamo asserire che le funzioni riconosciute all’Ente, sin dalla sua prima fase, siano state molteplici; fra le principali enucleiamo: • L’attività di raccolta e pubblicazione di informazioni e notizie sul turismo nel Regno, nelle colonie ed all’estero; • Il supporto alle imprese turistiche in materia di comunicazione; 37
  • 38. Lo studio dell’influenza del turismo sulle relazioni sociali e sui cambiamenti demografici; • L’elaborazione di nuove proposte per il Governo atte a favorire l’ampliamento del settore turistico; • La promozione del Bel Paese sia internamente che all’estero; • L’elaborazione di provvedimenti per agevolare l’industria alberghiera; • L’istituzione di premi e sovvenzioni per iniziative di miglioramento igienico delle strutture ricettive; • L’attività tesa a favorire l’istituzione di scuole turistiche professionalizzanti e di organizzazioni di settore; • Fornire consulenza rispetto a disegni di legge in materia turistica Dal punto di vista delle risorse, erano previste entrate di tre ordini: un contributo annuale dallo Stato, una tassa di fatto a carico dei fruitori di servizî alberghieri e le eventuali elargizioni di soggetti terzi. Interessante inoltre la composizione del Consiglio di amministrazione che vede, insieme a consiglieri di derivazione ministeriale, la presenza fissa di tre membri del Touring Club Italiano, le cui vicende soprattutto nelle fasi iniziali, si sono legate fortemente a quelle dell’ENIT. Il Consiglio di Amministrazione, riflette sin dalla sua prima formulazione il modello pubblico- privato con amministrazione autonoma dell’Ente. Oltre infatti ai succitati consiglieri ministeriali od appartenenti al Touring Club italiano, fra gli 11 membri ci sono anche un rappresentante dell’Associazione degli Albergatori, uno dell’Associazione Nazionale per il Movimento dei Forestieri ed uno dell’Unione delle Camere di Commercio e Industria. Fondato dunque nel 1919, l’Ente si radicherà progressivamente nel sistema Paese. Lo strumento editoriale utilizzato per chiarire e diffondere quale fosse a natura delle attività dell’ENIT è il periodico “Le Vie d’Italia”, fondato e realizzato a partire dal 1920 insieme al T.C.I. Nel 1920 l’Ente è già impegnato su più iniziative: favorisce infatti la costruzione di nuove 38
  • 39. strutture alberghiere a Roma e nel resto d’Italia; avvia un censimento degli alberghi e delle pensioni e pubblica uno schedario generale degli alberghi d’Italia; raccoglie informazioni su tutte le scuole alberghiere esistenti all’estero; si affianca alle Ferrovie dello Stato, fino ad allora unico vero promotore autonomo del turismo in Italia, per lo studio e la creazione di servizî soprattutto nel settore della mobilità. Nel 1921 relazionando al Ministro dell’Industria e del Commercio dell’epoca, il primo presidente dell’ENIT, l’on. Rava scriveva: “sorpassato il primo periodo di assestamento, [l’Ente] ha potuto già nell’anno decorso svolgere largamente la sua attività in Italia ed all’estero, attività che nel 1922 avrà maggiore sviluppo per il conseguimento dei fini assegnati dallo statuto e dalla legge”. L’attività promozionale dell’Ente, spesso come detto svolta in collaborazione con Ferrovie dello Stato e Touring Club Italiano, si concentra prevalentemente sulla produzione e distribuzione di pubblicazioni sull’Italia. Un opuscolo intitolato “Italia” stampato e ristampato in 9 lingue, con all’interno informazioni su eventi sportivi e religiosi, centri per lo sport, servizî ferroviario, riviere, e luoghi di rilevanza bellica, raggiunge una tiratura di mezzo milione di copie. Un altro canale massicciamente impiegato per l’attività promozionale, oltre a quello dell’affissionistica, è quello del cinema grazie al quale possono veicolare produzioni audiovisive. La creazione di cartelloni da un canto e la produzione di film in varie lingue dall’altro risultano essere attività importanti. A questo si aggiunge una teoria di azioni mirate alla promozione dell’Italia come destinazione turistica: la propaganda sulle testate internazionali, l’inserimento di inserzioni sui giornali, l’organizzazione di esposizioni, conferenze ed eventi artistici e sportivi. Inoltre, per pubblicizzare l’offerta alberghiera ed il sistema dei trasporti, l’Ente diffonde mappe d’Italia ed organizza visite ai centri turistici dedicate ai giornalisti, operatori turistici e delegazioni estere. Sin dai primi anni della sua attività l’ENIT concentra la propria attenzione sui mercati esteri. Nel 1920, ENIT, Ferrovie dello Stato e gli Organi liberi dell’economia nazionale costituiscono 39
  • 40. il Consorzio Nazionale per gli uffici di viaggio e turismo, concepito come un organo esecutivo dell’ENIT partecipato (con un contributo annuo non inferiore alle 20.000 lire). La nascita del Consorzio rappresenta il momento in cui si enfatizza l’attenzione ai mercati esteri oltre a quello italiano: già nel 1924 vengono istituiti 17 ufficî in Italia e 28 all’estero in città come New York, San Paolo, Madrid, Londra e Parigi. Tale Consorzio si prefiggeva uno scopo duplice: quello della promozione dell’offerta turistica italiana e quello della sua commercializzazione. Nel 1927, il Presidente ed il Direttore Generale dell’ENIT, il precitato On.Rava ed il prof. Angelo Margotti ritengono di dare seguito ad una scissione, che avvicinerà l’ENIT al ruolo funzionale odierno. Infatti viene fondata una società autonoma ed indipendente, la Compagnia Italiana del Turismo che di fatto prende in gestione la rete commerciale del Consorzio. L’ENIT dunque salvaguardò la sua funzione di organo statale per il turismo, sganciandosi da dinamiche commerciali e concorrenziali, facendosi garante affidabile per la promozione dell’Italia all’estero. La promozione diventa quindi l’obiettivo precipuo dell’Ente, che in un primo momento, per far fronte a risorse esigue, si farà forte anche dell’appoggio economico dei Delegati Onorari, ossia funzionarî consolari delle Camere di Commercio, e di notabili cittadini, determinante per sostenere la complessiva azione di comunicazione. In questo senso è utile riportare la dichiarazione del Presidente Rava a proposito dell’azione dell’ENIT in Nord America, con la quale nel 1926 ricorda Mussolini che il programma che da qualche anno l’ENIT persegue in Nord America, attendendo risultati tangibili che potrebbero diventare di gran lunga maggiori e più efficaci se il nostro Ente potesse avere mezzi proporzionati a quelli che le altre Nazioni Europee impiegano per la propaganda negli Stati Uniti. Per citare un dato quantitativo35 generale che possa però dare testimonianza dell’importanza del ruolo dell’ENIT, legata chiaramente all’attrattività della destinazione Italia, possiamo riportare che il Nostro Paese, secondo una stima delle presenze nei mercati turistici più richiesti realizzata da ENIT immediatamente prima della Seconda Guerra Mondiale, risultava, con il 20,7% delle preferenze, al terzo posto dietro Inghilterra (21,5%) e Francia (27,5%). 35 ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo, Una storia italiana lunga novant’anni, 2009, p. 23 40
  • 41. Intanto nel 1929 l’Ente, conservando immutato l’acronimo, diviene l’Ente Nazionale Industrie Turistiche, e affronterà il periodo della Grande Crisi del 1929 e poi della Seconda Guerra Mondiale, quando di fatto non opera. Sullo scenario internazionale36 , nel 1950 si calcola che il giro d’affari che fa sul turismo ammontava a 2 miliardi di dollari statunitensi, 6 nel 1960 e addirittura 17 nel 1970. Per quanto concerne l’Italia, si nota come, il processo di ricostruzione postbellica e in generale la volontà di lasciarsi alle spalle il dramma del conflitto, siano coerenti con lo sviluppo del patrimonio alberghiero nostrano che conta 20.063 esercizi con 239.869 camere nel 1949, 32.405 con 792.603 camere nel 1960 e 41.290 nel 1970. Il 1960 rappresenta una data nodale per l’assetto dell’organizzazione pubblica del settore turistico. Vengono difatti varati decreti legislativi interessanti: il primo che istituiva il Ministero del Turismo e dello Spettacolo l’altro che determinava una riforma dell’ENIT, di cui si riportano estratti di testo37. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 27 Agosto 1960, n. 1041 GU n. 245 del 06-10-1960 Art. 1 L'ENTE NAZIONALE PER LE INDUSTRIE TURISTICHE ASSUME LA DENOMINAZIONE DI ENTE NAZIONALE ITALIANO PER IL TURISMO (E.N.I.T.). ESSO HA SEDE IN ROMA, HA PERSONALITÀ GIURIDICA DI DIRITTO PUBBLICO ED È SOTTOPOSTO ALLA VIGILANZA DEL MINISTERO DEL TURISMO E DELLO SPETTACOLO. Art. 2 L'ENTE HA IL COMPITO DI PROMUOVERE ED INCREMENTARE, IN ESECUZIONE DELLE DIRETTIVE GENERALI DEL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO, IL MOVIMENTO TURISTICO DALL'ESTERO VERSO L'ITALIA. A TALE SCOPO: a) SVOLGE PROPAGANDA TURISTICA ALL'ESTERO; b) ISTITUISCE E GESTISCE UFFICI DI RAPPRESENTANZA ED INFORMAZIONI ALL'ESTERO ED ALLA FRONTIERA; c) PREDISPONE ED ELABORA GLI ELEMENTI DI STUDIO E DI INDAGINE SUL MERCATO TURISTICO INTERNAZIONALE; d) RACCOGLIE I DATI STATISTICI SUL MOVIMENTO TURISTICO CON LE MODALITÀ STABILITE DAL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO. NELL'AMBITO DELLE PROPRIE FINALITÀ ISTITUZIONALI L'ENTE SVOLGE I COMPITI CHE GLI SONO AFFIDATI DAL MINISTRO PER IL TURISMO 36 ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo, Una storia italiana lunga novant’anni, 2009, pp. 23-25 37 Gazzetta Ufficiale del 24 Ottobre 1960 n.265. 41
  • 42. E LO SPETTACOLO. L'E.N.I.T., PER IL PIÙ EFFICACE SVOLGIMENTO DEI PROPRI COMPITI, PUÒ AVVALERSI DELLA COLLABORAZIONE DI ALTRI ENTI. Art. 3 SONO ORGANI DELL'ENTE: 1) IL PRESIDENTE; 2) IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE; 3) IL COMITATO ESECUTIVO; 4) IL COLLEGIO DEI REVISORI. Art. 4 IL PRESIDENTE DELL'ENTE È NOMINATO CON DECRETO DEL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO. EGLI HA LA RAPPRESENTANZA DELL'ENTE; CONVOCA E PRESIEDE IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E IL COMITATO ESECUTIVO; ADOTTA I PROVVEDIMENTI NON ATTRIBUITI ALLA COMPETENZA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEL COMITATO ESECUTIVO; ADOTTA IN CASO DI URGENZA I PROVVEDIMENTI PREVISTI DAL SECONDO COMMA, LETTERA H), DELL', DA SOTTOPORRE ALLA RATIFICA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. IN CASO DI ASSENZA O DI IMPEDIMENTO È SOSTITUITO DAL RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEL TURISMO E DELLO SPETTACOLO AVENTE LA QUALIFICA PIÙ ELEVATA FRA I TRE COMPONENTI IL CONSIGLIO. Art. 5 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE È NOMINATO CON DECRETO DEL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO ED È COMPOSTO, OLTRE CHE DAL PRESIDENTE: a) DA TRE RAPPRESENTANTI DEL MINISTERO DEL TURISMO E DELLO SPETTACOLO; b) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI; c) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEL TESORO; d) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE; e) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI; f) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEI TRASPORTI; g) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DELL'INDUSTRIE E DEL COMMERCIO; h) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEL COMMERCIO CON L'ESTERO; i) DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DELLA MARINA MERCANTILE; l) DA DUE RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI PROVINCIALI PER IL TURISMO; m) DA DUE RAPPRESENTANTI DELLE AZIENDE AUTONOME DI CURA, SOGGIORNO O TURISMO; n) DA UN RAPPRESENTANTE DELL'AUTOMOBILE CLUB D'ITALIA; o) DA DODICI ESPERTI IN MATERIA TURISTICA, DI CUI ALMENO QUATTRO DATORI DI LAVORO E QUATTRO LAVORATORI APPARTENENTI AI SETTORI ECONOMICI PIÙ INTERESSATI AL MOVIMENTO TURISTICO E SCELTI DI CONCERTO CON IL MINISTRO PER IL LAVORO E LA PREVIDENZA SOCIALE SU TERNE DI NOMI SEGNALATE DALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DI CATEGORIA. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DURA IN CARICA QUATTRO ANNI; I SUOI COMPONENTI POSSONO ESSERE CONFERMATI. Art. 6 AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SONO ATTRIBUITI I POTERI PER CONSEGUIRE LE FINALITÀ DELL'ENTE. ESSO IN PARTICOLARE DELIBERA: a) LE DIRETTIVE GENERALI E I PROGRAMMI DI ATTIVITÀ; b) I BILANCI PREVENTIVI, LE RELATIVE VARIAZIONI E I CONTI CONSUNTIVI; 42
  • 43. c) GLI IMPEGNI PLURIENNALI DI SPESA; d) L'ORDINAMENTO DEI SERVIZI E LA ISTITUZIONE DEGLI UFFICI DELL'ENTE ALL'ESTERO ED ALLA FRONTIERA; e) IL REGOLAMENTO DEL PERSONALE SOTTO L'ASPETTO GIURIDICO ED ECONOMICO; f) GLI ACQUISTI E LE ALIENAZIONI DI BENI IMMOBILI E LE LOCAZIONI ULTRANOVENNALI; g) LE ACCETTAZIONI DI LASCITI E DI DONAZIONI; h) LE LITI ATTIVE E PASSIVE. LE DELIBERAZIONI DI CUI ALLE LETTERE A), B), C) E D) SONO SOTTOPOSTE ALL'APPROVAZIONE DEL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO, IL QUALE PROVVEDE NEL TERMINE DI SESSANTA GIORNI. IL REGOLAMENTO DEL PERSONALE DI CUI ALLA LETTERA E) È APPROVATO CON DECRETO DEL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO DI CONCERTO CON IL MINISTRO PER IL TESORO. Art. 7 IL COMITATO ESECUTIVO È COSTITUITO DAL PRESIDENTE DELL'E.N.I.T. E DA ALTRI QUATTRO COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, SCELTI DAL CONSIGLIO STESSO, UNO NELLA PERSONA DEL RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEL TURISMO E DELLO SPETTACOLO AVENTE LA QUALIFICA PIÙ ELEVATA, UNO TRA I RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI PROVINCIALI PER IL TURISMO, UNO TRA I RAPPRESENTANTI DELLE AZIENDE AUTONOME DI CURA, SOGGIORNO O TURISMO E UNO TRA GLI ESPERTI DI CUI ALLA LETTERA O) DELL'ART. 5. IL COMITATO ADOTTA I PROVVEDIMENTI NECESSARI PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGRAMMI DI ATTIVITÀ STABILITI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E GLI ALTRI PROVVEDIMENTI ATTRIBUITI ALLA SUA COMPETENZA DALLO STATUTO. Art. 8 IL CONTROLLO DELLA GESTIONE DELL'ENTE È DEMANDATO AD UN COLLEGIO DI TRE REVISORI, NOMINATI CON DECRETO DEL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO, E COMPOSTO: DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEL TESORO, PRESIDENTE; DA UN RAPPRESENTANTE DEL MINISTERO DEL TURISMO E DELLO SPETTACOLO; DA UN PRESIDENTE DI ENTE PROVINCIALE PER IL TURISMO O DI AZIENDA AUTONOMA DI CURA, SOGGIORNO O TURISMO. I REVISORI DURANO IN CARICA QUATTRO ANNI E POSSONO ESSERE CONFERMATI. Art. 9 IL DIRETTORE GENERALE DELL'ENTE È NOMINATO CON DECRETO DEL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO, CON L'OSSERVANZA DELLE DISPOSIZIONI CONTENUTE NEL REGOLAMENTO DI CUI ALLA LETTERA E) DEL SECONDO COMMA DELL'ART. 6. IL DIRETTORE GENERALE PARTECIPA, CON VOTO CONSULTIVO, ALLE SEDUTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEL COMITATO ESECUTIVO. Art. 10 L'ESERCIZIO FINANZIARIO DELL'ENTE HA LA STESSA DECORRENZA DELL'ESERCIZIO FINANZIARIO DELLO STATO. ALLE SPESE DI FUNZIONAMENTO, L'ENTE PROVVEDE CON: a) I CONTRIBUTI DELLO STATO DI CUI ALLA LEGGE 13 OTTOBRE 1950, N. 844, E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI; b) I PROVENTI PATRIMONIALI E DI GESTIONE; c) LE ALTRE ENTRATE EVENTUALI. Art. 11 IL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO PUÒ PROCEDERE, PER ACCERTARE GRAVI DEFICIENZE AMMINISTRATIVE O PER ALTRE IRREGOLARITÀ TALI DA COMPROMETTERE IL 43
  • 44. NORMALE FUNZIONAMENTO DELL'ENTE, ALLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ED ALLA NOMINA DI UN COMMISSARIO. LA RICOSTITUZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL'ENTE È EFFETTUATA ENTRO IL TERMINE DI SEI MESI ALLO SCIOGLIMENTO. TALE TERMINE PUÒ ESSERE PROROGATO DI SEI MESI PER UNA VOLTA SOLA. Art. 12 LO STATUTO DELL'ENTE NAZIONALE ITALIANO PER IL TURISMO È DELIBERATO DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ENTRO SEI MESI DALLA COSTITUZIONE DI ESSO E APPROVATO CON DECRETO DEL MINISTRO PER IL TURISMO E LO SPETTACOLO DI CONCERTO CON IL MINISTRO PER IL TESORO. FINO A QUANDO NON SARANNO NOMINATI GLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, LA RAPPRESENTANZA E LA DIREZIONE DELL'ENTE RESTANO AFFIDATE AL DIRETTORE GENERALE DEL MINISTERO DEL TURISMO E DELLO SPETTACOLO PREPOSTO ALLA DIREZIONE GENERALE DEL TURISMO. IL PRESENTE DECRETO, MUNITO DEL SIGILLO DELLO STATO, SARÀ INSERTO NELLA RACCOLTA UFFICIALE DELLE LEGGI E DEI DECRETI DELLA REPUBBLICA ITALIANA. È FATTO OBBLIGO A CHIUNQUE SPETTI DI OSSERVARLO E DI FARLO OSSERVARE. L’Ente Nazionale Italiano per il Turismo assume dunque la personalità giuridica di diritto pubblico e sotto le strette direttive del Ministero del Turismo e dello Spettacolo, e contrariamente alla teoria di funzioni che sosteneva secondo il precedente e fondativo Statuto, concentra la propria attività sulla promozione all’estero dell’Italia come destinazione turistica, attraverso l’istituzione e la gestione di uffici di rappresentanza e di informazione all’estero e un costante lavoro sull’analisi dei mercati. Anche la composizione del Consiglio di Amministrazione muta dunque radicalmente, attingendo membri da svariati Ministeri, inglobando rappresentanze degli Enti Provinciali e delle Aziende autonome di cura, soggiorno e turismo38 , dell’A.C.I. e di ben 12 membri di categorie di lavoratori. Per quanto concerne il finanziamento si riporta il testo estratto da un Parere39 redatto 38 Nate già con il Regio decreto 15/4/1926 n. 765, vennero riformate con il Decreto del Presidente della Repubblica del 27 Agosto 1960 n. 1042 che recita “Le aziende autonome di cura, soggiorno o turismo sono dotate di autonomia amministrativa ed hanno la personalità giuridica di diritto pubblico. Esse sono sottoposte alla vigilanza del Ministero del turismo e dello Spettacolo. […] Le aziende autonome hanno il compito di incrementare il movimento dei forestieri e di provvedere al miglioramento ed allo sviluppo turistico della località”. Gazzetta Ufficiale 6 Ottobre 1960 n. 245. 39 Parere sullo schema di disegno di legge concernente l’adeguamento dei mezzi finanziari dell’organizzazione turistica nazionale(Assemblea, 9 marzo 1967, n. 95157) 44
  • 45. dall’Assemblea Parlamentare il 9 marzo 1967 sullo schema di disegno di legge concernente l’adeguamento dei mezzi finanziari dell’organizzazione turistica nazionale: le entrate dell'ente sono costituite dal contributo statale sulle spese di funzionamento, che la legge 4 marzo 1966, n. 114, ha portato a 1575 milioni per l'esercizio 1963-1964, 1.795 per l'esercizio 1964-1965 e 2.015 per il successivo; dai proventi patrimoniali e di gestione; dalle altre entrate eventuali. Fra le entrate varie, vanno annoverati i rimborsi per attività delegate e i proventi del servizio buoni turistici per benzina, mentre negli anni recenti erano rimaste in bilancio solo per memoria le voci di entrata relative ai contributi delle agenzie di viaggi, delle ferrovie e delle aziende di soggiorno. Ulteriori tappe importanti per l’evoluzione della struttura e delle funzioni dell’ENIT e per la definizione dei rapporti intercorrenti fra l’Ente e gli Enti Locali, sono rappresentate dal percorso legislativo che dal 1972 approda al 1990. Con il D.P.R. del 14 gennaio 1972, n. 6, si sancisce il Trasferimento alle Regioni a statuto ordinario delle funzioni amministrative statali in materia di turismo ed industria alberghiera e del relativo personale. In questo testo, all’articolo 3, viene esplicitamente descritto il ruolo dell’ENIT in rapporto alle Regioni: I rapporti internazionali nella materia40 di cui al precedente art. 1 sono di competenza degli organi statali. É riservata allo Stato la istituzione e gestione di uffici di rappresentanza, di informazioni e di promozione all'estero, nonché degli uffici turistici di frontiera. La promozione all'estero a favore del turismo nazionale spetta allo Stato, che l'esercita per mezzo dell'Ente nazionale italiano per il turismo (ENIT). L'attività promozionale turistica all'estero spetta, per le iniziative realizzate nel proprio territorio, alle regioni, le quali utilizzano normalmente, a tale scopo, le strutture dell'Ente nazionale italiano per il turismo. L’Ente Nazionale per il Turismo ha dunque il mandato unico dallo Stato di promuovere all’estero il turismo verso l’Italia in sua vece, offrendo supporto logistico e di competenza a tutte le Regioni che vogliano promuovere oltre confine il proprio territorio. L’ENIT risulta essere dunque il referente unico per la promozione pubblica dell’Italia all’estero, pur nell’assoluta autonomia dei ruoli e delle funzioni. 40Si riporta l’incipit dell’articolo 1: “Le funzioni amministrative esercitate dagli organi centrali e periferici dello Stato in materia di turismo ed industria alberghiera sono trasferite per il rispettivo territorio, alle Regioni a statuto ordinario.” D.P.R. 14 gennaio 1972 n. 6. 45
  • 46. La legge 14 novembre 1981, n. 64841 trasforma l’Ente da mero esecutore di piani e progetti che avevano impulso prevalentemente governativo, in centro motore dell’attività promozionale che elabora un programma nazionale sulla base di piani predisposti insieme alle Regioni che, con i loro 21 componenti nel CdA, hanno il controllo dell’Ente. La Camera dei Deputati l'11 ottobre 1990 approva la legge 29242 (G.U. del 19 ottobre 1990) che provvede ancora al riordinamento dell'Ente nazionale italiano per il turismo. L’ENIT vede confermata la propria personalità giuridica di diritto pubblico, è dotato di autonomia statutaria e regolamentare, ha sede in Roma, in via Marghera, ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero del turismo e dello spettacolo. L'ente è provvisto di uno statuto che ne definisce i compiti, i poteri e l'ordinamento, nel rispetto delle disposizioni della legge. A tal fine, lo statuto prevede che l'ente, sentito il Ministro del turismo e dello spettacolo, possa promuovere congiuntamente alle regioni o ad altri soggetti, anche di diritto privato, la costituzione di società di promozione turistica all'estero dell'immagine dell'Italia ovvero vi possa partecipare. In particolare, promuove e attua, sulla base di quanto disposto dall'articolo 6, il coordinamento delle iniziative di promozione, turistica all'estero delle regioni a statuto ordinario e, fatte salve talune specifiche eccezioni esplicitate in corpo di legge, delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano, e comunque di tutte le eventuali altre iniziative di promozione turistica all'estero da realizzarsi attraverso finanziamenti pubblici; sostiene, tramite i propri uffici e mediante idonee misure di assistenza tecnica, l'attività di imprese e altri organismi, pubblici e privati, interessati alla promozione e alla commercializzazione di prodotti turistici italiani; cura e promuove la realizzazione di studî sui mercati turistici internazionali, sul diritto straniero, comunitario e internazionale, concernenti il turismo, comunicandone tempestivamente i risultati al Ministro del turismo e dello spettacolo e redigendo, d'intesa con l'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), apposito rapporto annuale; sostiene attraverso la propria struttura, l'attività di enti, imprese e organismi pubblici e privati che svolgono attività di studio e ricerca nell'interesse del turismo italiano; realizza all'estero e in Italia, nel rispetto delle direttive del Ministro del turismo e dello spettacolo, iniziative promozionali di particolare rilievo internazionale; raccoglie in apposite pubblicazioni e diffonde in Italia e all'estero l'elenco delle agenzie di viaggio pubblicato 41 ENIT. Trimestrale dell’ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo, Gennaio 2009 p. 6 42 Franco Paloscia, Annali Italiani del Turismo Internazionale, 2006, vol. 1, n. 1, pp.36-42 46
  • 47. annualmente nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, unitamente all'elenco degli ufficî di informazione e di accoglienza turistica; cura direttamente la tempestiva pubblicazione dell'annuario degli alberghi e delle altre strutture turistiche ricettive d'Italia quale strumento della commercializzazione e della promozione, predisponendo anche la raccolta dei dati relativi all'intera offerta turistica italiana per la divulgazione all'estero; fornisce, anche dietro corrispettivo, pareri, consulenze e servizî promozionali ad amministrazioni dello Stato, regioni, enti, imprese e organismi pubblici e privati. Tra gli aspetti più significativi della riforma dell'ENIT vi sono quelli inerenti gli organi di amministrazione. Gli organi fondamentali sono l'Assemblea, il Presidente, il Consiglio di amministrazione ed il Collegio dei revisori dei conti. Il primo di essi, che rappresenta una novità introdotta dalla legge di riforma, dovrebbe soddisfare le esigenze di rappresentatività nella politica dell'ente, come testimonia innanzitutto la sua composizione allargata comprensiva, oltre che del Presidente dell'ENIT, del presidente o dell'assessore al turismo di ciascuna regione e provincia autonoma, da un'ampia componente ministeriale, da dodici esperti - in maggioranza rappresentanti degli operatori del settore -, nonché da otto membri designati da Istat, Ice, Alitalia, Aci, Cit e dalle associazioni degli enti locali. Ad essi si aggiunge infine anche un rappresentante del personale dell'ente. Per quanto concerne il finanziamento all’ENIT, in virtù anche della forte partecipazione delle Regioni in Assemblea, nella legge del 1990 si riporta quanto segue: L'Ente provvede alle spese necessarie per il proprio funzionamento attraverso le seguenti entrate: contributi dello Stato; contributi di amministrazioni statali, regioni e altri enti pubblici per la gestione di specifiche attività promozionali; proventi dalla gestione e dalla vendita di beni e servizî; entrate diverse. Con la soppressione del Ministero del turismo e dello spettacolo con il referendum abrogativo del giugno 1993, si pone anche per l'ENIT un problema nuovo: il suo adeguamento al quadro istituzionale scaturito dal trasferimento di funzioni in materia di turismo alle regioni. Sono trasferite alle regioni a statuto ordinario tutte le competenze e le funzioni amministrative del soppresso Ministero del turismo e dello spettacolo salvo quelle espressamente attribuite 47
  • 48. all'amministrazione centrale che le esercita attraverso la Presidenza del Consiglio fino all'approvazione della legge istitutiva del Ministero delle attività produttive, avvenuta con decreto legislativo del 30 luglio 1999, n. 30043. La legge 203 del 95 44 stabilisce un principio importante riguardante il riordino degli enti operanti nel settore del turismo prima sottoposti alla vigilanza del Ministero. Tale riordino dovrà ispirarsi alle istanze della regionalízzazione e dell'affidamento di specifiche funzioni a società o enti anche di natura privata quando ciò sia conforme a criteri di economicità e funzionalità. Pertanto, entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge si provvederà al riordino dell'ENIT con regolamento governativo, previo parere del Consiglio di Stato, delle competenti commissioni parlamentari d'intesa con la conferenza Stato-Regioni. In realtà tale adempimento non verrà rispettato e ciò determinerà anche una censura da parte della Corte dei Conti. La legge 203 stabilisce, comunque, importanti novità in ordine alla riorganizzazione dell'ENIT. In primo luogo, in attuazione del principio della regionalizzazione della materia del turismo, si prevede che al fine della predisposizione del programma promozionale triennale l'ente acquisisca il parere della conferenza Stato-Regioni. Prevede anche la Presidenza del Consiglio dei ministri eserciti, tra le altre funzioni in materia di turismo, l'esercizio delle attività di indirizzo e di coordinamento nei confronti delle regioni, anche al fine della promozione unitaria dell'immagine dell'Italia all'estero, dello sviluppo del mercato turistico nazionale e della promozione del turismo sociale nel pieno rispetto delle autonomie regionali. L'attività dell'ENIT, quindi, viene ad essere oggetto di un atto di indirizzo da parte del governo e coordinata con quelle delle regioni attraverso il previsto parere sui suoi programmi pluriennali da parte delle regioni, in sede di conferenza Stato-Regioni. Precisi principî e criterî direttivi vengono, inoltre, stabiliti dalla legge 203 in materia di riordino dell'ENIT. 43Gazzetta Ufficiale del 6 Agosto 2001 n. 181, TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 12 giugno 2001, n.217, art. 3 44Gazzetta Ufficiale del 30 Maggio 1995 n. 124, LEGGE 30 maggio 1995, n.203, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 marzo 1995, n. 97, recante riordino delle funzioni in materia di turismo, spettacolo e sport. 48