The scientific impact of italy de nicolao Genova 25-10-10
1. The Scientific Impact of Italy
Giuseppe De Nicolao – Università di Pavia
I Centri ministeriali di Eccellenza istituiti
presso le Università tra il 2001 e il 2003
Roma - Accademia dei Lincei
28 Settembre 2010
3. The Shanghai Institute of Education has recently published a list
of the top 500 world universities. The order is based on the
number of Nobel laureates from 1911 to 2002, highly cited
researchers, articles published in Science and Nature, the
number of papers published and an average of these four criteria
compared with the number of full-time faculty members in each
institution. I believe none of these criteria are as reliable as
citations.
D. A. King, “The scientific impact of nations - What different
countries get for their research spending”, Nature, vol. 430|15,
July 2004, www.nature.com/nature
Assessing scientific impact of nations
4. Goals of the presentation
1. Assess the scientific impact of Italy as measured by
citations
1. Assess research efficiency by input-output analysis
• input = research spending
• output = scientific impact
5. Data
• Citations 2008
– Cumulative cites of scientific documents published
in 2008: 15 best countries are considered
– Source: SCImago (powered by SCOPUS)
http://www.scimagojr.com
• Gross Domestic Product (GDP’06)
• Research & Development expenditure (R&D’06)
– Currency unit: million dollars (M$)
(Purchasing-Power-Parity adjusted)
– Source: World Bank http://data.worldbank.org
15. How much do countries
spend relative to their GDP?
R&D intensity = R&D/GDP
16.
17. Comments
• Compared to expenditure, Italy’s scientific
impact is good:
– R&D intensity ranks #15
– Absolute R&D expenditure ranks #9
– Citations rank #8 (scientific impact)
• Five excellence areas that rank #5 or #6
• Next: let’s assess efficiency …
18. Efficiency assessment
• Fact: cited papers are mostly written by academic
researchers
Gagliarducci, Ichino, Peri, Perotti (2005)
http://www2.dse.unibo.it/ichino/gipp_declino_18.pdf
• Business R&D expenditure has other goals: technical
innovation, patents, new products, …
• Relevant expenditure to be considered:
Higher-education Expenditure in R&D (HERD‘06)
Source: OECD Main Science and Technology Indicators, 2009/2
21. How much do countries spend in
HERD relative to their GDP?
HERD intensity = HERD/GDP
22.
23. What do countries get for their
academic research spending ?
Academic research efficiency = cites/HERD
24.
25. Is Italy’s research inefficient?
• Italy’s Gross Expenditure in R&D (GERD) ranks #9
• Italy’s Higher-education Expenditure in R&D (HERD) ranks #8
• The ranking of Italy’s citations (#8) is equal the ranking of
academic research spending (#8)
you get what you spend for
• Italy’s academic research efficiency is average among 15
most research-oriented countries. In particular, Italy is more
efficient than Germany, France, USA, Canada, Korea and,
Japan
26. Technical remarks
• To account for the delay of scientific results with respect to
funding, the analysis considered 2006 expenditure (input)
against 2008 citations (output)
• The rankings of Italy are rather insensitive to the following
changes:
– #papers in place of #cites as impact criterion (#8 in both cases)
– removing purchasing-power-parity adjustment
– different citations years (ranking of Italy’s impact remains stable)
– different spending years (Italy’s research intensity remains stable)
27. What about university education?
From OECD “Education at a glance 2010” :
1.Average expenditure per student throughout
the course of tertiary studies.
The figures account for all students for whom expenditure is incurred,
including those who do not finish their studies.
1.Expenditure for university education as %GDP
2.Ratio of students to teaching staff
30. Comment
Italy’s average expenditure per student throughout the course
of university studies ranks #16 among 24 considered countries:
in particular, we invest less than our main competitors (Sweden,
NL, Switzerland, UK, Germany, Japan, Spain, Australia, France,
Belgium, ...)
31. How much do countries
spend in university education
relative to their wealth?
33. Comments
• Among 33 considered countries, only Brazil spends less than
Italy for university education as %GDP
• With the planned budget reduction, Italy will fight for last
position
34. “che nell’università ci siano
troppi professori è un fatto”
F. Giavazzi, Corriere della Sera 24-10-10
35. Ratio of students to teaching staff
(calculations based on full time equivalents)
36. che nell’università ci siano troppi
professori è un fatto ... falso
Among 29 considered countries, only Chile,
Turkey, and Slovenia and have a greater ratio
of students to teaching staff (Table D2.2, p.
387)
37. I TAGLI AL FONDO
DI FINANZIAMENTO
ORDINARIO (FFO)
38. A LIVELLO NAZIONALE
VARIAZIONI 2010 2011 2012
RISPETTO 2009 - 4.3% - 18.1% - 19.1%
RISPETTO 2001 +15.9% - 0.9% - 2.2%
FINANZIAMENTO
41. 41
• Fondi 08/09: tassa per diritto allo studio (30%) + fondo integrativo statale (43%)
+ integrazione regionale (27%)
• Soglia Isee fra i 14.364 e i 19.152 euro
• Beneficiari in Francia o in Germania: >>300mila (30% degli universitari)
• Beneficiari in Italia: 150mila (13% degli universitari)
Borse di studio 1/2 (fonte Sole24Ore 7/6/10)
42. 42
• Per mancanza di fondi, non tutti gli idonei riescono ad ottenerle: 151.760 su
184.043 aventi diritto nel 2008/09 (82.5%) (sarebbe un diritto costituzionale)
• Nell’A.A. 2008/09 soltanto 10 regioni su 20 hanno garantito il sostegno al 100%
degli aventi diritto (50% in Calabria, Campania, Puglia e Molise)
• Fondo integrativo statale: dal 2009 al 2011 passa da 246 a 76 milioni (-69%)
equivalente al taglio di 45.000 borse
Borse di studio 2/2 (fonte Sole24Ore 7/6/10)
44. Esempio 1: RU NC (presa servizio Giugno 2008)
2010 2015 2020 2025 2030 2035 2040
0
20
40
60
80
100
120
Anno
k€
NO rivalutaz. deposito
SI rivalutaz. deposito
IMPATTO CUMULATIVO
La rivalutazione è stata calcolata supponendo un tasso d’interesse sulla somma depositata del 1.5% annuo
45. Esempio 2: PO (presa servizio Giugno 2005)
IMPATTO CUMULATIVO
2010 2015 2020 2025 2030 2035 2040
0
20
__40
__60
_80
100
120
140
160
180
200
Anno
k€
NO rivalutaz. deposito
SI rivalutaz. deposito
NB: Si ricordi che l’impatto della manovra è SUPERIORE a quanto qua mostrato.
Il grafico NON mostra l’effetto su pensione e buona uscita
La rivalutazione è stata calcolata supponendo un tasso d’interesse sulla somma depositata del 1.5% annuo
47. Qualcuno ha paragonato l’Università italiana
di oggi alle Signorie del Cinquecento, che si
rivolsero alle potenze straniere perché non
sapevano risolvere i loro problemi. Ma
l’immagine più propria è quella di una
colonna di prigionieri stracciati e dagli occhi
vuoti, che strascicano i piedi sotto il
controllo di poche guardie armate.
C. Ciancio, M. Dogliani, F. Vercellone, In difesa dell’Università
49. I punti critici del DdL
• L’imposizione di forme di governo molto diverse da quelle
che ci hanno permesso di crescere nella reputazione
internazionale.
• Pesanti incertezze sul destino dei giovani ricercatori per la
mancanza di una programmazione nella progressione delle
loro carriere.
• Scarsa attrattività della carriera accademica per le nuove
generazioni poste di fronte a una serie di contratti a tempo
determinato che aumenta il loro senso di precarietà.
50. Oggi, 4 ottobre 2010, il Senato Accademico e il Consiglio di
Amministrazione del Politecnico di Milano riunitisi in seduta
congiunta, hanno deciso all’unanimità di intraprendere alcune
iniziative:
•una lettera agli studenti e alle loro famiglie
•un messaggio agli utenti del sito che sostituirà la home page
dell’ateneo;
•una comunicazione rivolta agli interlocutori istituzionali e alla
società civile sotto forma di conferenza stampa, durante la
quale saranno sospese le lezioni;
•una pagina di un quotidiano per rilanciare la discussione
pubblica sui principali temi di analisi e proposta;
•una commissione di Senato integrata da due ricercatori
designati dal Coordinamento dei Ricercatori.
51. I punti critici del DdL
• L’imposizione di forme di governo molto diverse da quelle
che ci hanno permesso di crescere nella reputazione
internazionale.
• Pesanti incertezze sul destino dei giovani ricercatori per la
mancanza di una programmazione nella progressione delle
loro carriere.
• Scarsa attrattività della carriera accademica per le nuove
generazioni poste di fronte a una serie di contratti a tempo
determinato che aumenta il loro senso di precarietà.
Giulio Ballio - Rettore del Politecnico di Milano
Lettera agli studenti e alle famiglie
52. “L’approvazione di una legge che non tenga
conto di queste criticità e di un programma
pluriennale di finanziamento all’Università
rischia di produrre una situazione anche
peggiore dell’attuale”
Giulio Ballio - Rettore del Politecnico di Milano
Lettera agli studenti e alle famiglie
58. Da: Magnifico Rettore Università dell'Aquila [rettore@cc.univaq.it]
Inviato: venerdì 8 ottobre 2010 11:10
A: 'segreteriacrui@crui.it’
Oggetto: Sulla richiesta della Commissione di garanzia dell'attuazione
della legge sullo sciopero
Caro Presidente Decleva,
tutti noi rettori stiamo fronteggiando nei nostri Atenei una situazione
molto difficile e complessa, sospesi tra la legittima protesta dei ricercatori
da un lato e preoccupati, dall'altro, per l'altrettanto legittima aspirazione
dei nostri studenti a far valere il loro diritto allo studio.
Questa situazione ... è un portato inevitabile dei contenuti del ddl
Gelmini, che di fatto non risolve i veri problemi dell'Università
italiana.
...
Ti chiedo pertanto di assumere, a nome dei rettori delle Università
italiane, ogni possibile iniziativa per salvaguardare l'Autonomia del
sistema universitario, presupposto indispensabile per garantirne la sua
sopravvivenza.
Cordiali saluti
Ferdinando di Orio