L’influenza di Internet sull’economia italiana
(BCG, Google)
La situazione degli acceleratori di impresa in Europa e
USA (Kauffman Fellow Program)
Business case: Ycombinator
PIL internet in Italia e i seed accellerator in USA e Europa
1. Come internet può aiutare ad uscire dalla crisi
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti
2. PIL Internet italiano: 31.6 Mld € nel 2010
2.0% del
PIL
Fonti: Istat; Osservatorio Politecnico di Milano; Confindustria; EIU; CNIPA; MRG; Gartner; ITU; Ovum; analisi BCG.
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 2
3. Curva di adozione delle tecnologie
Fonti: periodico Forbes
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 3
4. E-commerce in Italia
L’e-commerce in Italia: 14,357 miliardi di euro nel 2010.
Crescita: +43%
Fonte: Casaleggio Associati, 2011.
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 4
6. Il RoPo (Research Online Purchase Offline) vale più di 17 Mld € nel 2010
Fonti: Consumer Commerce Barometer; Istat; analisi BCG
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 6
7. Il Risparmio dei consumatori supera 1 MLD €
Risparmio medio del 20%
Fonti: Rapporto 2009 Osservatorio B2C del Politecnico di Milano; siti web, analisi e stime BCG
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 7
8. E-procurement: la PA è a 7 MLD €
Altra PA
CONSIP
Fonti: PA e-procurement report 2008 Polimi; IlSole24Ore
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 8
9. Advertising online: circa 1 MLD €
Altro
Classifieds
Display
ADV
Search
ADV
Fonti: IAB Italia; analisi e stime BCG
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 9
10. Il futuro dell’internet economy
Fonti: Istat; Osservatorio Politecnico di Milano; Confindustria; CNIPA; EIU; MRG; Gartner; ITU; Ovum; analisi BCG
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 10
11. Le PMI attive online hanno una spinta in più…
Fonti: sondaggio PMI condotto da BCG, analisi BCG
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 11
12. … aumentando la produttività e i posti di lavoro
Fonti: sondaggio PMI condotto da BCG, analisi BCG
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 12
13. Il marketing online è la loro principale attività
n = 700 delle 1000 aziende partecipanti alla survey sono risultate attive online (i.e. con attività di marketing o vendita sul web)
Fonte: survey BCG su 1000 PMI italiane, analisi BCGs
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 13
14. Il targeting della pubblicità online è il primo beneficio
D’accordo Neutrale In disaccordo
Fonti: sondaggio PMI condotto da BCG, analisi BCG
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 14
16. Digital divide anagrafico più che strutturale
Note: dati 2009
Fonti: Istat, NetCom Forum 2010
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 16
17. Quindi?
1. Stimolare le PMI nel pieno utilizzo dell'online, ma
soprattutto a pensare nuovi business model
2. Lavorare sul digital divide “anagrafico” stimolando la
domanda con l’insegnamento e rendendo consapevoli
della sicurezza dello strumento
3. Creare un contesto e un mercato dei capitali dove si
possano sviluppare startups innovative per creare altre
eccellenze italiane
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18. Casi di successo: YOOX
Estero
Italia
L'italia nel 2010 rappresenta solo il 24% dei ricavi totali di Yoox
1. Calcolati sui primi 9 mesi del 2010
Fonti: bilanci aziendali, stime BCG
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 18
19. Casi di successo: FUNAMBOL
Funambol è il più grande progetto open source mobile al mondo, Premi
con più di tre milioni di downloads da parte di più di 50,000
sviluppatori in più di 200 Paesi.
Funambol ha ricevuto 30 MLN $ di funding da venture capital
(americani), ma ha il centro di ricerca e sviluppo a Pavia, in Italia!
Video (http://youtu.be/InLVUAzrItQ)
Alcuni clienti
Fonti: sito aziendale, Cruchbase
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 19
20. Come fare a stimolare la nascita di aziende del genere?
• Analizziamo il contesto internazionale e vediamo cosa
succede negli altri Paesi
• Esistono approcci sistemici di soluzione al problema?
• Esistono modelli di successo?
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21. Cos’è un seed accellerator?
Criteri
For Profit
Scadenza inferiore ad un anno
Pagamento in Equity
Aziende “nate” da Seed Accelerator
• Airbnb (Y Combinator 2007)
• DailyBurn (TechStars 2008)
• Dropbox (Y Combinator 2007)
• Foodzie (TechStars 2008)
• Heroku (Y Combinator 2008)
• Ignighter (TechStars 2008)
• Next Big Sound (iVentures10 2008
/TechStars 2009)
• Posterous (Y Combinator 2008)
• Reddit (Y Combinator 2005)
Fonte: Kauffman Fellow Program • RunMyErrand (fbFund REV 2009)
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 21
22. Negli ultimi 6 anni…
• 2005: Paul Graham lancia Y Combinator in
Silicon Valley / Boston
• 2006: David Cohen lancia TechStars in Boulder
• 2007 Reshma Sohoni e Sal Klein lanciano
Seedcamp
• 2011: esistono circa 200 Startup accelerators
tra US e Europa, la maggior parte in fase di
lancio
• 2011: le startup finanziate da Y Combinator
valgono complessivamente $ 4,7 BILLION. In
media ogni startup finanziata vale $ 22,4
MILLION (Ycombinator possiede solo una
percentuale di ogni startup)
Fonte: Kauffman Fellow Program, TechCrunch
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 22
23. Il deal medio
• 3 fondatori • L’incubatore fornisce
• Investimento tra $35k e tutoraggio e supporto
$50k operativo
• 6 -10% equity in media • Spesso fornisce uffici dove
con grande varianza (2 - poter lavorare insieme
40%) • Demo days, visibilità e
• Programma di 3-6 mesi accesso all’ecosistema del
mercato dei capitali
(business angel, venture
capital, private equity, etc.)
Fonte: Kauffman Fellow Program
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 23
24. Alcuni numeri
• Analisi di 30 (USA) + 8 (Europa) = 38 incubatori attivi
e rilevanti nel settore
• 533 (USA) + 85 (Europa) = 618 startups generate
• 50% delle startups sono state generate dai primi 3
incubatori: Techstars, Ycombinator and Seedcamp (i
primi ad essere nati…)
• 1 su 6 ha avuto eventi finanziari rilevanti. 72 (USA) +
26 (Europa) = 98 rounds o exits
Fonte: Kauffman Fellow Program
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 24
25. Classifica USA
Posizione Incubatore
1 TechStars Boulder
2 Y Combinator
3 Excelerate Labs
4 LaunchBox Digital
5 TechStars Boston
6 KickLabs
7 TechStars Seattle
8 Tech Wildcatters
9 DreamIt Ventures
10 The Brandery
11 Capital Factory
NYC Seedstart
12
13 Betaspring
14 BoomStartup
15 AlphaLab
Fonte: Kauffman Fellow Program
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 25
26. Due modelli USA che funzionano
2005 2006
Silicon Valley, Boston Boulder, Boston, Seattle, NYC +
>20 partners
Partecipazione di un solo VC (Sequoia) + Partecipazione di più VC+ angels
angels
~70 startups ~10 startups
Estate/Inverno Estate
There already is a Y Combinator in your What the TechStars Network is really just
town: Y Combinator. The seed funding saying is, “Yes, you should clone this
business is national, not regional…It model (in your community), and here’s
might be international. – Paul Graham how.” – David Cohen
Fonte: Kauffman Fellow Program
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 26
27. Osservazioni USA
• La maggioranza degli accelleratori non hanno avuto eventi
di funding o exits per cui la loro efficacia resta in
discussione
• TechStars e Y Combinator hanno creato due modelli
operativi validi, ma differenti
– TechStars utilizza un modello basato sul tutoraggio,
aperto e replicabile
– Y Combinator adotta un modello “guru”, con un
approccio chiuso/esclusivo
• Ci sono molte “notizie” relative a successi in questo
settore. L’analisi si basa solo su dati pubblici/verificabili
per cui non sono stati tenuti in considerazione eventi di
funding coperti da NDA.
Fonte: Kauffman Fellow Program
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 27
28. Classifica Europa
Posizione Incubatore
1 SeedCamp (UK/Europe)
2 Startupbootcamp / Tetuan Valley (Spain)
3 Startupbootcamp (Denmark)
4 Springboard (Cambridge, UK)*
5 Openfund (Greece)
6 NDCR LaunchPad (Ireland)
7 Propeller Venture (Ireland)
8 Startupbootcamp (Ireland)*
Fonte: Kauffman Fellow Program
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 28
29. Osservazioni Europa
• L’Europa è più complessa e diversificata con ecosistemi poco
interconnessi che si sono sviluppati ognuno secondo proprie
logiche
• Alcuni player rilevanti nell’ecosistema europeo non sono stati
analizzati in virtù dei criteri adottati nell’analisi (ad es.
LeCamping, Working Capital, Hfarm, The Accellerator Group,
Kima, Garage48, Aalto)
• SeedCamp è il migliore in Europa e segue un modello a la
Ycombinator, mentre StartupBootcamp (secondo in Europa)
sta seguendo il modello Techstars
• 50% dei seed accelerators/ incubators sono nati nel 2010,
saranno necessari un paio d’anni per capire cosa funziona e
cosa non funziona in Europa
Fonte: Kauffman Fellow Program
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 29
31. Perché sono modelli interessanti?
Entrando nel capitale in early stage/seed i moltiplicatori (e i rischi)
sono maggiori.
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 31
32. Scenari “what if” e alcune domande
Esistono probabilmente 200 incubatori rilevanti attivi nel mondo
e stanno generando almeno 500 startups all’anno
• Quanto si può andare veloci e quanto si può andare lontano?
Quanto può scalare?
• Può essere esteso anche ad altri settori innovativi oltre ad
internet e al software?
• Quante startups di successo all’anno? Quanto capitale
raccolto? Quanti imprenditori creati? Quanti posti di lavoro
generati?
• Quanto tutto questo è capital efficient?
• Quanto di tutto questo può accadere in Italia? Chi raccoglierà
il testimone?
Fonte: Kauffman Fellow Program
Milano, 6/10/2011 – Alberto Giusti 32