Ride the Storm: Navigating Through Unstable Periods / Katerina Rudko (Belka G...
Il Codice Di Hammurabi
1. Il Codice Di Hammurabi
Il Codice è una raccolta di leggi risalenti al re di Babilonia Hammurabi. È il più antico codice di
leggi conservatosi integralmente e la più lunga iscrizione babilonese che tratti di un unico
argomento. Impresso su una stele di basalto risalente al 1780 a.C. circa e alta 225 cm, fu scoperto da
un gruppo di archeologi francesi a Susa, in Iraq (l'antico regno dell'Elam), nel 1902. La pietra,
spezzatasi in tre parti, è ora ricomposta e conservata al Museo del Louvre a Parigi. L'origine divina
della legge scritta è sottolineata da un bassorilievo nel quale Hammurabi è ritratto mentre riceve il
codice dal dio Sole, Shamash, che a Babilonia era simbolo di giustizia. Il codice, in 282 leggi, è
redatto su 3600 colonne orizzontali in scrittura cuneiforme e 49 verticali.I codici penali raccolti
nella stele di Hammurabi sono: omicidio, rapina, furto, proprietà sospetta, sequestro, violazione di
domicilio, violenza sessuale, adulterio, rapimento a scopo sessuale, deflorazione, relazioni
prematrimoniali, aborto procurato, danni fisici, omicidio in una rissa, insulti alla padrona,
allagamenti e inaridenti.Le leggi sumere prevedevano essenzialmente due tipi di pena: la morte e il
risarcimento calcolato in quantità determinate di argento, orzo o altri beni equivalenti in valore.La
morte era riservata a pochi casi considerati molto gravi e doveva essere autorizzata dal sovrano.Le
pene pecuniarie erano calcolate in sicli e venivano autorizzate da un giudice. Si andava da 2 sicli a
60 sicli, somma equivalente al salario di un lavoratore per 5 anni.Non esistendo la moneta, che
sarebbe stata inventata solo nel VI secolo a.C. in Asia Minore, i Sumeri utilizzavano una sorta di
unità di conto con riferimento all'argento. Il siclo d'argento era il punto di partenza per tutti i calcoli
economici.In alcuni rari casi era prevista la pena dell'esilio.Un figlio degenere poteva essere
venduto come schiavo.Una persona poteva essere ridotta in schiavitù per debiti.Il carcere era
ammesso solo in attesa del giudizio o della esecuzione della pena. Si ha notizia di un solo caso,
peraltro dubbio, di condanna al carcere.E' totalmente assente il concetto semitico di legge del
taglione.I Sumeri preferivano risarcire la vittima piuttosto che sottoporre il reo a mutilazioni o altre
pene che non avrebbero dato alcun beneficio alla vittima, se non la soddisfazione della vendetta.In
assenza di testimoni o di altre prove, per reati molto gravi, si ricorreva al giudizio divino mediante
una ordalia nel fiume. L'accusato veniva gettato in acqua. Se il fiume lo rimandava a riva voleva
dire che gli dei lo consideravano innocente e l'accusatore veniva condannato perché aveva accusato
ingiustamente una persona la cui innocenza era attestata dagli dei. Se la persona annegava era
colpevole.Se l'accusatore non era in grado di provare la propria accusa veniva condannato alla pena
prevista per quel tipo di reato.Un testimone che avesse sostenuto il falso in un processo veniva
condannato al pagamento di 15 sicli d'argento.Per i reati tra i 20 e i 60 sicli era competente il
giudice. Per la pena di morte occorreva l'intervento del sovrano.
Le leggi del codice penale che tuttora sono usate sono:
Omicidio
La condanna per l'omicidio era la morte.
Rapina
La rapina veniva punita con la morte.
Furto
Il ladro era condannato a pagare il doppio di quanto aveva rubato.
L'autore di un furto in un frutteto era punito al pagamento di 10 sicli d'argento. Se veniva trovato a
tagliare un albero la pena saliva a 30 sicli.
2. Se un uomo era trovato di giorno in mezzo alle messi veniva condannato a pagare 10 sicli. Di notte
la pena diventava la morte.
Se un funzionario pubblico veniva in possesso di uno schiavo, di un asino o di un bue perduti, non li
restituiva subito e li tratteneva presso di sé per oltre un mese veniva accusato di furto.
Sequestro
Il sequestro era punito con il carcere e il pagamento di 15 sicli d'argento. Ma se il sequestrato
moriva la condanna era la morte.
Violenza sessuale
Se un uomo violentava la promessa sposa di un altro veniva punito con la morte.
Se un uomo violentava la schiava vergine di un altro, doveva pagare 15 sicli d'argento.
Danni fisici
Nella seguente tabella sono riportati alcuni esempi di risarcimento per danni fisici. Le pene previste
variavano nel tempo. Nella tabella sono raccolti dati provenienti da periodi diversi.
Omicidio in una rissa
Se un uomo veniva ucciso durante una rissa il colpevole doveva pagare 40 sicli.
Insulti alla padrona
Se una schiava lanciava maledizioni contro la sua padrona veniva condannata allo sfregamento
della bocca con un SILA (quasi un litro) di sale.