Open / Peer-to-Peer / 2.0 : creatività distribuita nelle comunità e nel terri...
Musiconomics - Esternalità e territorio
1. Musiconomics
Lezioni di economia industriale applicata alla musica
Lezione 3 – Economie
esterne, territorio,
innovazione
Alberto Cottica
http://alberto.cottica.net
gennaio 2008
4. Perché?
● Affitti e costi del lavoro alti
● Le telecomunicazioni consentono di annullare
le distanze
● I mercati sono “sparsi”
5. Dati:
Indici di rappresentazione =
proporzione degli Hot 100 Hits prodotti nell'area /
proporzione delle indipendenti presenti nell'area
6. Esternalità
● La capacità di produrre e di stare sul mercato di
un’impresa non dipende solo da fattori interni
all’impresa stessa (tecnologia, scala di
produzione, forme organizzative…) ma anche
da fattori ad essa esterni.
● Esternalità: “fattori parametrici che alzano o
abbassano la curva di costo”
● Leibenstein e la X-efficiency
7. Perché lo sviluppo è territorialmente
diseguale?
● Anni 70: alcuni economisti italiani come
Becattini e Brusco studiano i distretti industriali
● Anni 90: Annalee Saxenian confronta la Silicon
Valley e la route 128
● Anni 2000: Richard Florida pubblica le
classifiche di creatività delle regioni americane
8. Distretti industriali
● I costi di transazione sono molto bassi perché:
– Senso di identità, valori comuni (es. Serietà). “non
vi è niente di male a volersi trasformare da operaio
a padrone”
– Equilibrio dinamico tra sapere globale (codificato) e
sapere locale (tacito). Il secondo si nutre del primo
e lo “traduce” in termini comprensibili alla cultura
locale
– Equilibrio di concorrenza e cooperazione.
Emergono regole, garantite dal consenso:
funzionano bene
– Equilibrio tra conflitto e partecipazione
9. Silicon Valley e Route 128 a
confronto
● La performance della Silicon Valley – partita
molto in ritardo – è molto migliore
● Forte disintegrazione produttiva
● Forte integrazione sociale
● Cultura improntata ai valori dell'innovazione e
della conoscenza, e molto tollerante nei
confronti del fallimento. La cultura locale è la
vera arma vincente (Saxenian 1996)
10. Nozioni di fallimento
● “Se non è possibile sbagliare, non è possibile
apprendere... se non è possibile copiare, non è
possibile imparare... La tolleranza verso il fallimento è
assolutamente essenziale per il successo della Silicon
Valley: se non si tollera il fallimento non si consente il
successo.” - Un dirigente della Silicon Valley
● “Nella Silicon Valley il fallimento è un modo di vivere
accettato, diversamente dall’Est dove la sconfitta
costituisce una condanna a morte... Se fai fiasco a
Palo Alto dai la colpa all’agenzia pubblicitaria e avvii
un’altra azienda.”- Un dirigente della Route 128
● Riportati da Saxenian (1996)
11. Un confronto tra regioni americane
● 49 regioni con più di 1.000.000 abitanti
● Gli indici di sviluppo sono molto correlati con il
creativity index (Florida, 2003), composto di
– numerosità classe creativa/forza lavoro totale
– Innovazione (brevetti pro capite)
– Hi-tech index (presenza di industria hi-tech)
– Gay index (misura della tolleranza rispetto alla
diversità)
● Quindi lo sviluppo di un luogo dipende molto
dalla sua capacità di innovare (in senso lato)
12. Innovazione: una nozione ampia
“La capacità di applicarsi a nuovi problemi; sviluppare
nuovi approcci a quelli vecchi; promuovere l’emersione di
nuovi attori; consentire e incoraggiare il diffondersi di
nuove soluzioni. In questo senso una società è
“innovatrice” se condivide una cultura dell’innovazione a
trecentosessanta gradi, se cioè vi è fortemente radicata
l’idea che cercare nuove soluzioni è un’attività
desiderabile anche qualora essa non porti a risultati
immediati, e che chiunque proponga una nuova idea
all’attenzione della collettività merita rispetto.”
Cottica, 2005
13. Come nasce l'innovazione
● L’innovazione è la ridefinizione dei significati
degli artefatti (materiali, come i prodotti, o
immateriali, come le organizzazioni) e delle
identità degli agenti. (Lane e Maxfield, 1997)
● La ridefinizione innovativa dei significati avviene
nel contesto di relazioni generative tra agenti.
● Per essere generativa una relazione deve
collegare agenti abbastanza simili da
comunicare bene, ma abbastanza diversi da
indurre shocks cognitivi l'uno nell'altro, come
nel caso ROLM-PBX.
14. Perché le etichette americane sono
raggruppate in poche città?
● l’innovazione sembra
prodursi maggiormente
nell’interazione tra gli
operatori
● le reti dense di operatori
di queste città
funzionano da serbatoi
di creatività e da
comunità di competenze
in evoluzione
● Scott, 1999
15. Possiamo rendere un territorio più
innovativo?
● Economia positiva e normativa
● Crowdsourcing come soluzione?
● Studi sulla decisione pubblica (Bobbio 1996)
● Il cambiamento è impossibile???
16. Bibliografia
● Florida, R., 2003, L’ascesa della nuova classe creativa, Mondadori, Milano
● Lane, D., 2003, Complexity and Local Interactions: Towards a Theory of
Industrial Districts,
http://www.iscom.unimo.it/upload/lane_industrialdistricts.pdf
● Lane, D., e R. Maxfield, “Foresight, Complexity, and Strategy”, in A. Durlauf
e D. Lane (eds), The Economy as a Complex System II, SFI Studies in the
Sciences of Complexity, vol. XXVII, Addison-Wesley 1997
● Saxenian, A., Regional advantage. Culture and competition in Silicon Valley
and Route 128, Harvard University Press, Cambridge MA, 1996, in italiano Il
vantaggio competitivo dei sistemi locali nell’era della globalizzazione, Franco
Angeli, Milano, 2002
● Scott, A.J., 1999, “The US recorded music industry: on the relations between
organisation, location and creativity in the cultural economy”, Environment
and Planning