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Neurobiologia delle emozioni
Psicologia fisiologica
Prof. Martina Amanzio
Aa: 2008- 2009
Le reazioni emotive agli stimoli sono caratterizzate da due fattori:

. La VALENZA (piacevole-spiacevole)
. Lo stato di ATTIVAZIONE (arousal) del SNA:
ndica l’intensità della risposta emotiva può essere studiato mediante la
isposta di conduttanza cutanea, SCR. Viene misurata applicando
lettrodi cutanei e fornendo una stimolazione elettrica. La SCR
iflette un cambiamento nella conduttività elettrica dell’epidermide
onseguente all’attività delle ghiandole sudoripare.
Può essere misurata anche nel caso di un arousal basso e transitorio
in presenza di scarsa sudorazione.
L’emozione altera lo stato fisiologico. E’ possibile determinare
l’entità di una reazione emotiva misurando una risposta corporea.
Es. macchina della verità
Il mentire può causare un disagio che determina un aumento
dell’arousal e attivazione del SNA rilevata dalla SCR
In certe circostanze [cerebro-lesioni o patologie psichiatriche] i
soggetti possono non mostrare le normali reazioni emotive e
fisiologiche, qs può essere osservato anche in soggetti di controllo.
1. Le emozioni comprendono 5
componenti
1.

2.
3.
4.
5.

Componente cognitiva: valutazione ed
elaborazione del significato
emotivo dello stimolo
Componente neurofisiologica: attivazione
SNC, SNA e sistema endocrino
Componente motivazionale: bisogni e
scopi legati all’emozione
Componente motoria: espressiva e strumentale
Componente soggettiva: vissuto cosciente e
monitoraggio consapevole
dell’esperienza emotiva
Risposte fisiologiche- autonomiche
Il sistema nervoso simpatico prepara l’organismo
all’attacco o alla fuga attraverso:

Arresto dell’attività digestiva provocando vasocostrizione
periferica
Secrezione di cortisolo
Risposte motorie
2. Il processo emotivo
comprende diversi aspetti
Aspetti valutativi legati alla natura dello
stimolo, allo stato dell’organismo,
all’apprendimento.
Aspetti espressivi comunicativi
Aspetti comportamentali strumentali
Aspetti periferici neuroendocrini e
attivazionali diffusi
3. Emozioni primarie
Sono innate e frutto dell’evoluzione
Servono a fornire risposte efficaci a
problemi di adattamento
Hanno caratteristiche uniche a livello
espressivo, fisiologico, situazione stimolo
Sono implementate in circuiti corticosottocorticali diversi
Sono sensibili all’apprendimento
4. Emozioni primarie
Dati psicologici sulle
espressioni facciali (Ekman)

Paura
Rabbia
Sorpresa
Disgusto
Gioia
Tristezza

Dati neurofisiologici
(Panksepp 1998)

Paura (amigdala lat. e centr.,
sostanza grigia, ipotalamo
ventrolaterale)

Rabbia (amigdala mediale,
sostanza grigia, ipotalamo
mediale)

Angoscia e separazione
(talamo dorsomediale, nuclei
stria terminale)

Aspettativa (gangli della

base, corteccia orbitofrontale)
Espressione delle emozioni
Espressione facciale
Riconoscimento ed espressione
delle emozioni è transculturale
Nel 1937 James Papez propose l’esistenza di un circuito cerebrale
dell’emozione.
Le risposte emotive coinvolgono una rete di regioni cerebrali di
cui fanno parte l’ipotalamo, il talamo anteriore, il giro del cingolo
e l’ippocampo.
In seguito Paul MacLean (1949, 1952), che chiamò tale insieme
di strutture il “circuito di Papez”, estese questa rete includendo
l’amigdala, la corteccia orbito frontale (OFC) e certe porzioni
amigdala
dei gangli della base.
base
Questo circuito venne da lui denominato sistema limbico.
Sistema limbico
Benchè sia stato accertato che alcune strutture limbiche hanno
davvero un ruolo nell’emozione, è stato impossibile determinare
esatti criteri per definire quali strutture e quali vie siano da includere
nel sistema limbico.
Allo stesso tempo regioni classicamente ritenute limbiche, come
l’ippocampo, si sono dimostrate più importanti per altri processi
ad es. la memoria.
L’emozione viene riconosciuta oggi come un comportamento
sfaccettato che non può essere localizzato in un singolo circuito
neurale o sistema cerebrale.
Tendenza attuale in psicologia fisiologica:
Le ricerche si concentrano su particolari compiti emozionali
e sull’identificazione dei sistemi neurali sottostanti a specifici
comportamenti emozionali.
Sistemi neuronali differenti potrebbero implicare regioni del cervello
più o meno specializzate nell’elaborazione delle emozioni, insieme
ad altre aree che sarebbero invece polifunzionali.
Fra tutte la OFC e l’amigdala sono da considerarsi regioni cerebrali
la cui funzione primaria sia collegata con l’elaborazione
dell’emozione.
Il circuito di Papez (1937)
Non si parla più di un centro unico ma di un
circuito cortico-sottocorticale
Diverse strutture assolvono diverse funzioni
(ipotalamo=valutazione e attivaz. risposte; cingolo=esperienza
cosciente; corteccia in genere=inibizione risposte)

Le emozioni possono essere innescate da stimoli
esterni o da stimoli interni
Le emozioni possono essere innescate attraverso
una via sottocorticale ed una corticale
Presentazione di stimoli emotivamente evocativi
Induzione di una risposta emotiva attraverso la presentazione di
stimoli evocativi.
International Affective Picture System (IAPS) P. Lang et al (1995)
Rinforzo primario: es. cibo per gli animali
Rinforzo secondario: es. denaro in termini sia di rinforzo che di
punizione.
OFC

Cortex PF-VM
Corteccia orbitofrontale (OFC)
Porzione della corteccia prefrontale che si trova alla base del LF
poggia sulla parete superiore della cavità orbitaria
Suddivisa in due porzioni:
La parte più centrale
CORTECCIA PREFRONTALE VENTROMEDIALE
(regione danneggiata in P. Gage)
La parte più laterale
CORTECCIA ORBITOFRONTALE LATERALE
Ruolo funzionale OFC
Regola le capacità di inibire, valutare ed usare informazioni
sociali ed emotive

Social decision making:
making
Risposte di pazienti con cerebrolesione a questo livello
sembrano dipendere esclusivamente dalle informazioni percettive,
ignorando il ruolo del contesto sociale
OFC
Difficoltà ad inibire risposte socialmente inappropriate al contesto

Es. impulsi aggressivi, ilarità, comportamento disinibito
(Lhermitte, 1983; Lhermitte et al., 1986):
Comportamento di utilizzazione
esagerata dipendenza dagli stimoli ambientali
per guidare il comportamento.
Mancata valutazione del contesto sociale al fine di giudicare
se un’azione è appropriata o meno
OFC
Lhermitte:
Propensione di questi pazienti a comportamenti imitativi
anche quando i gesti risultano non appropriati al contesto.
Altre problematiche:
Cambiamento di personalità, irresponsabilità, assenza
di preoccupazione per il presente e il futuro.
Minore coscienza di sé ed empatia sociale.
OFC
Comportamento antisociale e difficoltà
nel controllo degli impulsi violenti ed
aggressivi:
aggressivi
Studio PET (Raine et al., 1998)
Riduzione del metabolismo del glucosio
nella corteccia orbitofrontale in soggetti
con storia personale di comportamenti
violenti ed antisociali
OFC
Pazienti con lesioni alla OFC soffrono di una
sociopatia acquisita (Damasio, 1994)
La tendenza alla violenza e la totale indifferenza per le conseguenze
sociali del loro atti ricorda quella dei soggetti affetti da
disturbi antisociali di personalità
Problema legato alla capacità di monitorare e controllare
gli impulsi aggressivi
Ruolo della OFC
nell’elaborare il feedback emotivo
Processo di decisione emotiva
La capacità di prendere decisioni e di agire in un contesto sociale
non può essere separata dalla capacità di valutare ed elaborare le
informazioni emozionali

Gli stimoli sociali spesso forniscono un feedback emotivo
OFC
Rolls (1999)
La OFC sarebbe necessaria per una valutazione rapida delle
associazioni stimolo-rinforzo
La OFC prende parte all’apprendimento con cui
uno stimolo o un’azione
sono associati alle loro proprietà di rinforzo
Le proprietà di ricompensa possedute da certi stimoli
possono cambiare attraverso l’interazione con l’ambiente
(es analisi del contesto sociale)
La risposta più opportuna e il valore di ricompensa
cambiano a seconda del contesto sociale
OFC (Rolls, 1999)
Capacità di valutare in tempo reale
le proprietà di rinforzo di uno stimolo
e di un’azione a esso conseguente
Es. compito di inversione nell’apprendimento dell’associazione
stimolo-rinforzo:
Guadagni punti se rispondi alla presenza di un quadrato
Perdi punti se rispondi alla presenza di un cerchio
All’inversione delle relazioni tra stimolo e rinforzo
i pazienti con lesioni a OFC riuscivano bene nel compito iniziale
mostravano però difficoltà a correggere le R all’invertirsi della relazione
stimolo-rinforzo. Il grado della loro difficoltà nell’adattarsi all’inversione risultava
stimolo-rinforzo
correlato al grado con cui si manifestavano
comportamenti socialmente inadeguati o disinibiti
(Rolls et al., 1994)
OFC nell’interpretazione delle
proprietà emozionali degli stimoli
Damasio (1994)
Le emozioni influenzano le decisioni razionali della vita quotidiana
Ipotesi secondo cui la ragione è guidata dalla valutazione
emotiva delle conseguenze dell’azione
Vedere: -L’errore di Cartesio (1995)La mente
miglioramento delle possibilità di soddisfare i bisogni fisici e psicologici
per farlo deve ricevere info dalle strutture neurali che elaborano
le risposte affettive agli stimoli e ai contenuti della memoria
OFC: emotional decision making
Le decisioni su come comportarci richiedono un’analisi
costi/ benefici delle varie opzioni che si formano nella
memoria di lavoro WM [risorsa limitata]
Dobbiamo considerare
Il futuro
Le conoscenze accumulate nel passato
Il riforzo positivo o negativo connesso all’azione

MARCATOTRE SOMATICO (somatic marker, Damasio)
OFC: Marcatore somatico
Gli eventi somatici consistono di sensazioni fisiche
Il marcatore somatico
associazione con un’esperienza fisiologica
Il ricordo di eventi può riattivare le stesse reazioni fisiche
È permeato delle emozioni ad esso associate
Le memorie affettive sono essenziali per i processi di decisione
facendoci propendere verso i piani connessi con
sensazioni positive
Il marcatore somatico è un ottimo mezzo per mettere a fuoco
un numero limitato di possibilità
Lesioni alla OFC eliminano
l’elaborazione emotiva delle memorie affettive
In pazienti con lesioni alla OFC
Le rappresentazioni necessarie per guidare e produrre un’azione
entrano nella WM
prive però del loro contenuto emotivo
Riflessione sui problemi in modo distaccato
essere ad esempio emotivamente deprivato della sensazione di
dolore che accompagna un episodio drammatico
Lesioni alla OFC
Damasio e collaboratori
Risposta del SNA:
Risposta di conduttanza cutanea (SCR)
Proiezioni di stimoli neutri e di immagini a forte attivazione
emozionale come: scene di disastri, mutilazioni, ferite.
In soggetti di controllo l’SCR ha un picco non presente
alla visione di immagini neutre
Nei pazienti l’SCR si mantiene piatta.
Dissociazione tra descrizione esplicita (preservata)
I pazienti descrivevano adeguatamente le immagini
E la reazione fisiologica emotiva
Risposta di SCR in funzione del
tempo in pazienti con lesioni OFC
Stimolo emotivo

Stimolo neutro

Risposta di SCR

Stimolo neutro

controlli
pazienti

Tempo
Le risposte fisiologiche emozionali mediano il
processo di decisione?
Compiti di risk-taking in cui si associano a certi stimoli
-Es. carte da gioco- ricompense o penalità
al fine di guadagnare più punti
Due mazzi: alto e basso rischio
Apprendimento per tentativi ed errori
Viene dopo un certo tempo evitato il mazzo ad alto rischio
Aumento della SCR quando si considera la possibilità
di scegliere la carta dal mazzo meno conveniente.
I pazienti con lesioni OFC non mostrano l’aumento dell’SCR
legato alla previsione, ma è presente quando nel girare la carta
scoprono di aver perso un n° considerevole di punti.
La loro decisione non è mediata dall’emozione.
normali
pazienti

SCR evocate da un forte
stimolo sonoro

Intensità media delle
SCR anticipatorie

Mazzo rischioso

Numero di carte scelte

Intensità media delle SCR

Lesioni OFC
Mazzo sicuro

controlli

controlli

pazienti

pazienti
Il sistema modulatorio diffuso:
Sistema dopaminergico mesocorticolimbico
I corpi dei neuroni dopaminergici risiedono a livello dell’area del
tegmento ventrale (GANGLI DELLA BASE e AMIGDALA) ma
la principale afferenza è al talamo e alla corteccia frontale.
Striato

Lobo frontale

Substantia nigra
[via nigro-striatale]

Area tegmentale ventrale
Il sistema dopaminergico mesocorticolimbico ha origine dall’area tegmentale ventrale.
Un secondo sistema dopaminergico ha origine dalla substantia nigra ed è coinvolto nel
controllo del movimento volontario da parte dello striato.
L’amigdala è situata nel lobo
temporale mediale
FIGURA:
Sezione trasversale:
In alto visione laterale e
mediale del LT che mostrano
le relazioni dell’amigdala con
l’ippocampo.
In basso sezione coronale
per visualizzare l’amigdala.
In rosso, i nuclei basolaterali,
ricevono afferenze
visive, gustative e tattili.
I nuclei corticomediali,
in viola, ricevono afferenze
olfattive.

Di tutte le strutture del sistema limbico quella maggiormente coinvolta nella
generazione delle emozioni è l’amigdala, che riceve informazioni da tutte le modalità
amigdala
sensoriali e produce paura e ansia proiettando verso una varietà di strutture
nervose, che a loro volta producono le risposte emotive
L’amigdala
L’amigdala coordina l’attività delle strutture che intervengono
nell’espressione fisiologica e facciale delle emozioni:
ipotalamo, nuclei del tronco encefalico, nucleo del trigemino,
nucleo motore del nervo facciale
E le aree corticali, sede delle sensazioni conscie, in particolare
della paura (PFC, giro cingolato e giro paraippocampale)
[Davis, 1992; Iversen, Kupfermann & Kandel, 2000]
L’amigdala
Amigdala
Sindrome di Kluver e Bucy (1937)
Asportazione delle regioni mesiali di entrambi i lobi
temporali di scimmia [lobotomia temporale]
1. Iperfagia, iperoralità
2. Comportamento ipersessuato
3. Cecità psichica (insensibilità al valore
emotivo degli stimoli, eccessiva mansuetudine)
4. Diminuzione aggressività e paura percepita ed
espressa (appiattimento emotivo)
Ruolo dell’Amigdala
nell’apprendimento emotivo
L’amigdala è importante per l’apprendimento e la memoria
delle emozioni.
Lesioni amigdaloidee non alterano le risposte emotive agli stimoli
aversivi o con valore di ricompensa
ma le risposte emozionali apprese
Es. apprendimento emotivo implicito
Amigdala
PRINCIPALE PARADIGMA UTILIZZATO PER STUDIARE
IL RUOLO DELL’AMIGDALA NELL’APPRENDIMENTO
EMOTIVO
CONDIZIONAMENTO CLASSICO DELLA PAURA:
Quando uno stimolo da neutro si trasforma in aversivo
In quanto associato a un evento spiacevole
MODELLO ANIMALE:
RATTO: SC accensione e spegnimento di una luce
Allo SC viene associata una scossa elettrica (SI)
RI di paura. Sobbalzo dell’animale
SC genera RC (paura allo stimolo luminoso)
Amigdala
Lesioni all’amigdala alterano le risposte condizionate alla paura
non impedendo la RI all’evento aversivo
Non è necessaria per produrre una R di paura
Le lesioni provocano deficit nella capacità di acquisire ed esprimere
una risposta condizionata a uno stimolo neutro
condizionato tramite l’accoppiamento
con uno stimolo incondizionato avversivo
Le vie dell’amigdala
Circuiti neurali dell’apprendimento della paura
Le Doux, 1996; Davis, 1992; Kapp, 1984
Nucleo laterale è un’area su cui convergono le informazioni
da un gran numero di regioni del cervello.
Il nucleo laterale proietta al nucleo centrale.
Le proiezioni dal nucleo centrale danno inizio
ad una risposta emotiva
se lo stimolo
dopo essere stato analizzato e inserito nel contesto
appropriato
viene giudicato minaccioso o pericoloso
La doppia via di Le Doux (1996)
Il circuito di condizionamento della paura
Le informazioni riguardanti uno stimolo condizionato
arrivano all’amigdala attraverso due vie distinte e simultanee
Via bassa rapida ma grossolana. E’ una via sottocorticale in cui le
info sensoriali di uno stimolo si proiettano al talamo
che a sua volta le invia all’amigdala.
Il talamo non produce un’analisi sofisticata delle info sensoriali
trasmette all’amigdala un segnale grezzo indicante se lo stimolo
è abbastanza simile allo SC.
Allo stesso tempo l’info sensoriale relativa allo stimolo viene proiettata
all’amigdala attraverso un’altra via alta corticale più lenta
ma capace di un’analisi più approfondita e completa
Amigdala: Doppia via
L’informazione sensoriale viene proiettata al talamo
che poi la invia alla corteccia sensoriale per un’analisi più fine.
La corteccia sensoriale trasmette i risultati di questa analisi
all’amigdala.
La via bassa permette all’amigdala di ricevere l’info rapidamente
in modo da “preparare” l’amigdala a rispondere immediatamente
se le info che arrivano dalla via alta
confermano che lo stimolo sensoriale è lo SC.
La risposta è così
veloce e certa
Pz con lesione bilaterale
all’amigdala
Stimolo condizionato

Stimolo incondizionato

Risposta di SCR

Controllo

Pz lesione amigdala

Tempo
Soggetto con lesioni bilaterali
all’amigdala
Condizionamento della paura
SC 10 sec di presentazione
SI
Normale risposta (RI) di paura allo SI misurata tramite SCR
Nessun cambiamento della risposta SCR all’apparire dello SC
Mancata acquisizione della RC pur sapendo descrivere che
all’apparire del quadrato blu si aspettava di ricevere la scossa
Amigdala
Dissociazione tra la conoscenza esplicita intatta
(ruolo dell’ippocampo)
degli eventi collegati al condizionamento
e il deficit delle RC
(Bechara et al., 1995; LeBar et al., 1995)
Doppia via di Le Doux
Corteccia
sensoriale
Talamo
sensoriale

Stimolo
emotivo

Amigdala

Risposte
Conclusioni generali di Le Doux
• L’amigdala attribuisce il significato
emozionale degli stimoli
• Il nucleo laterale riceve informazioni da 2
vie: 1 diretta dal talamo che fornisce
informazioni rozze ma veloci utili per
innescare risposte rapide 2 polisinaptica
dalla corteccia più lenta ma dettagliata che
permette di inibire risposte inadeguate e di
scegliere quella più adatta al contesto
Lesioni bilaterali all’amigdala
Pazienti con lesioni all’amigdala hanno difficoltà a riconoscere
le espressioni di paura sul volto di altre persone (Adolphs, Tranel,
Damasio, & Damasio, 1995).
I soggetti con lesioni bilaterali all’amigdala sono in grado di
rispondere soltanto alle situazioni di paura più semplici:
sussultano per esempio se esposti a forte stimolo sonoro.
Tuttavia, non possono essere condizionati a sussultare in presenza
di uno stimolo visivo che in precedenza
era stato associato a un forte stimolo sonoro.
Non sono in grado di riconoscere che uno stimolo o una situazione
possono essere pericolosi,
né rispondono emotivamente a gratificazioni o punizioni
come vincere o perdere soldi (Bechara et al., 1999).
fMRI attivazione amigdala
L’ipotalamo e l’aggressività
Le origini biologiche
dell’aggressività
Rabbia difensiva e predazione
Le origini biologiche
dell’aggressività
PMS ed estrogeni
Presenza di disturbi dell’umore e aumento di aggressività poco
prima del periodo mestruale
Sindrome premestruale (PMS)
La PMS sembra associata agli estrogeni.
Bloccando l’attività degli estrogeni per via farmacologica
i sintomi diminuiscono
mentre somministrando estrogeni aumentano
(Schmidt, Nieman, Danaceau, Adams & Rubinow, 1998)
Teorie classiche sulle emozioni
James e Lange
Cannon e Bard
Shachter e Singer
William James (1884)
“Il senso comune dice che ci accade qualcosa
di brutto, siamo dispiaciuti e piangiamo…
[la mia ipotesi]…è che ci sentiamo
dispiaciuti perché piangiamo, arrabbiati
perché ci accaloriamo, impauriti perché
tremiamo”
La teoria periferica di James e Lange (1884-1885):
l’attivazione fisiologica è la causa dell’esperienza emotiva
La teoria periferica di James e Lange
(1884-1885)
•
•
•

Le emozioni sono risposte automatiche
innescate direttamente dalla percezione
dello stimolo a livello corticale
Le risposte viscerali e comportamentali si
differenziano in base al tipo di emozione
Sentire le modificazioni corporee causa il
sentimento soggettivo e cosciente
dell’emozione
Teoria di James- Lange
Critiche di Cannon e Bard alla teoria
periferica di James e Lange
Critiche teoriche
(1927)
In che modo la percezione di uno stimolo
produce le risposte emotive?
In cosa risiede e come viene valutata
l’emotività dello stimolo?
In particolare:
Il SNA risponde allo stesso modo durante una molteplicità di emozioni,
il feedback da esso prodotto non può spiegare la varietà delle nostre esperienze
emotive.
Critiche di Cannon e Bard alla teoria
periferica di James e Lange
Critiche empiriche
1.
2.
3.
4.
5.
6.

La mancanza di feedback viscerale non modifica l’espressione
delle emozioni
I cambiamenti fisiologici che accompagnano le emozioni si
verificano anche in altre situazioni es. sforzi fisici
Diversi stimoli stressanti producono reazioni fisiologiche simili
I visceri sono relativamente insensibili
I cambiamenti viscerali avvengono troppo lentamente
Modificazioni viscerali indotte artificialmente non producono
emozioni
2a Critica di Cannon e Bard alla teoria
periferica di James e Lange
1. Cane con midollo e
nervo vago sezionato
nessuna afferenza
periferica viscerale può
raggiungere il cervello

2. Esposizione a stimoli
emotigeni (contatto con
altri animali)

3. Risposte coerenti di
piacere, rabbia, paura
ecc.
Si può fare esperienza emotiva anche non avvertendo
i cambiamenti fisiologici
Anche la resezione spinale nell’Uomo non compromette la capacità
di provare emozioni.
Come può la paura essere la conseguenza di modificazioni
fisiologiche quando gli stessi cambiamenti sono associati ad
altri stati diversi dalla paura?

La paura è accompagnata da un aumento della FC,
si ha un’inibizione del processo digestivo
e un incremento della sudorazione.
Però questi stessi cambiamenti accompagnano anche altre
emozioni: Es. ira.
Presenti anche in condizioni non emozionali, es. febbre.
Cannon- Bard
Ruolo del talamo nelle sensazioni emotive.
Le afferenze sensoriali vengono ricevute dalla corteccia cerebrale
che attiva certi cambiamenti nel corpo.
Le emozioni vengono prodotte quando i segnali raggiungono il talamo
sia direttamente dai recettori sensoriali
sia discendendo da afferenze corticali.
Il livello di un’emozione e il suo significato
è determinato dall’attivazione talamica.
La teoria centralista di Cannon e Bard
(1928-1929)

INF.
PERCETTIVE

TALAMO

IPOTALAMO

CORTECCIA SENSORIALE
SIGNIFICATO
EMOTIVO

RISPOSTA
FISICA

SENTIMENTO
SOGGETTIVO
La teoria centralista di Cannon e Bard
(1928-1929)
Il centro responsabile delle emozioni è nel talamo
(preparati mesencefalici eliminano risposte
integrate)
La corteccia non interviene nelle risposte emotive
ma nell’esperienza cosciente delle emozioni
Le risposte viscerali non servono né a differenziare
le emozioni né alla consapevolezza ma servono a
fornire l’apporto energetico necessario per mettere
in atto le risposte emotive
Cannon- Bard
Schachter & Singer, 1962
Shachter e Singer (1962)
Teoria cognitiva di Schacter & Singer:
l’esperienza emotiva non dipende dal fdb somatico
ma dalla valutazione cognitiva

Valutazione dello stimolo

Attenzione fisica

Le caratteristiche
dello stimolo
identificano
l’emozione.
L’attenzione
fisiologica
contribuisce
alla sua intensità
Principali inadeguatezze delle teorie
classiche
1.
2.
3.

4.

5.

Sono parziali: colgono solo alcuni aspetti delle
emozioni
Non distinguono tra diversi aspetti del processo
emotivo
Non considerano la differenza di complessità onto e
filogenetica tra famiglie di emozioni (emozioni
primarie)
Localizzazionismo rigido: cercano un centro unico
responsabile di tutte le emozioni e simile a un
mediatore di riflessi
Non considerano le relazioni tra emozioni ed altri
fenomeni mentali: apprendimento, memoria,
attenzione
Riassumendo:
Dove approfondire l’argomento?
-Neuroscienze esplorando il cervello: pp: 585- 605.
Bear, Connors, Paradiso. III edizione. Masson.
Articolo in inglese:
-Bechara A., Damasio H., Damasio A.R. & Lee GP (1999)
Different contribution of the human amygdala and ventromedial
Prefrontal cortex to decision- making.
Journal of Neuroscience 19, 5473-5481.
Libro di Antonio Damasio:
-L’errore di Cartesio: emozione, ragione e cervello umano (2003),
VI ed, Adelphi, Milano.

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Neurobiologia delle emozioni 2009

  • 1. Neurobiologia delle emozioni Psicologia fisiologica Prof. Martina Amanzio Aa: 2008- 2009
  • 2. Le reazioni emotive agli stimoli sono caratterizzate da due fattori: . La VALENZA (piacevole-spiacevole) . Lo stato di ATTIVAZIONE (arousal) del SNA: ndica l’intensità della risposta emotiva può essere studiato mediante la isposta di conduttanza cutanea, SCR. Viene misurata applicando lettrodi cutanei e fornendo una stimolazione elettrica. La SCR iflette un cambiamento nella conduttività elettrica dell’epidermide onseguente all’attività delle ghiandole sudoripare. Può essere misurata anche nel caso di un arousal basso e transitorio in presenza di scarsa sudorazione.
  • 3. L’emozione altera lo stato fisiologico. E’ possibile determinare l’entità di una reazione emotiva misurando una risposta corporea. Es. macchina della verità Il mentire può causare un disagio che determina un aumento dell’arousal e attivazione del SNA rilevata dalla SCR In certe circostanze [cerebro-lesioni o patologie psichiatriche] i soggetti possono non mostrare le normali reazioni emotive e fisiologiche, qs può essere osservato anche in soggetti di controllo.
  • 4. 1. Le emozioni comprendono 5 componenti 1. 2. 3. 4. 5. Componente cognitiva: valutazione ed elaborazione del significato emotivo dello stimolo Componente neurofisiologica: attivazione SNC, SNA e sistema endocrino Componente motivazionale: bisogni e scopi legati all’emozione Componente motoria: espressiva e strumentale Componente soggettiva: vissuto cosciente e monitoraggio consapevole dell’esperienza emotiva
  • 5. Risposte fisiologiche- autonomiche Il sistema nervoso simpatico prepara l’organismo all’attacco o alla fuga attraverso: Arresto dell’attività digestiva provocando vasocostrizione periferica Secrezione di cortisolo
  • 7. 2. Il processo emotivo comprende diversi aspetti Aspetti valutativi legati alla natura dello stimolo, allo stato dell’organismo, all’apprendimento. Aspetti espressivi comunicativi Aspetti comportamentali strumentali Aspetti periferici neuroendocrini e attivazionali diffusi
  • 8. 3. Emozioni primarie Sono innate e frutto dell’evoluzione Servono a fornire risposte efficaci a problemi di adattamento Hanno caratteristiche uniche a livello espressivo, fisiologico, situazione stimolo Sono implementate in circuiti corticosottocorticali diversi Sono sensibili all’apprendimento
  • 9. 4. Emozioni primarie Dati psicologici sulle espressioni facciali (Ekman) Paura Rabbia Sorpresa Disgusto Gioia Tristezza Dati neurofisiologici (Panksepp 1998) Paura (amigdala lat. e centr., sostanza grigia, ipotalamo ventrolaterale) Rabbia (amigdala mediale, sostanza grigia, ipotalamo mediale) Angoscia e separazione (talamo dorsomediale, nuclei stria terminale) Aspettativa (gangli della base, corteccia orbitofrontale)
  • 12. Riconoscimento ed espressione delle emozioni è transculturale
  • 13.
  • 14. Nel 1937 James Papez propose l’esistenza di un circuito cerebrale dell’emozione. Le risposte emotive coinvolgono una rete di regioni cerebrali di cui fanno parte l’ipotalamo, il talamo anteriore, il giro del cingolo e l’ippocampo. In seguito Paul MacLean (1949, 1952), che chiamò tale insieme di strutture il “circuito di Papez”, estese questa rete includendo l’amigdala, la corteccia orbito frontale (OFC) e certe porzioni amigdala dei gangli della base. base Questo circuito venne da lui denominato sistema limbico.
  • 15. Sistema limbico Benchè sia stato accertato che alcune strutture limbiche hanno davvero un ruolo nell’emozione, è stato impossibile determinare esatti criteri per definire quali strutture e quali vie siano da includere nel sistema limbico. Allo stesso tempo regioni classicamente ritenute limbiche, come l’ippocampo, si sono dimostrate più importanti per altri processi ad es. la memoria. L’emozione viene riconosciuta oggi come un comportamento sfaccettato che non può essere localizzato in un singolo circuito neurale o sistema cerebrale.
  • 16. Tendenza attuale in psicologia fisiologica: Le ricerche si concentrano su particolari compiti emozionali e sull’identificazione dei sistemi neurali sottostanti a specifici comportamenti emozionali. Sistemi neuronali differenti potrebbero implicare regioni del cervello più o meno specializzate nell’elaborazione delle emozioni, insieme ad altre aree che sarebbero invece polifunzionali. Fra tutte la OFC e l’amigdala sono da considerarsi regioni cerebrali la cui funzione primaria sia collegata con l’elaborazione dell’emozione.
  • 17.
  • 18. Il circuito di Papez (1937) Non si parla più di un centro unico ma di un circuito cortico-sottocorticale Diverse strutture assolvono diverse funzioni (ipotalamo=valutazione e attivaz. risposte; cingolo=esperienza cosciente; corteccia in genere=inibizione risposte) Le emozioni possono essere innescate da stimoli esterni o da stimoli interni Le emozioni possono essere innescate attraverso una via sottocorticale ed una corticale
  • 19. Presentazione di stimoli emotivamente evocativi Induzione di una risposta emotiva attraverso la presentazione di stimoli evocativi. International Affective Picture System (IAPS) P. Lang et al (1995) Rinforzo primario: es. cibo per gli animali Rinforzo secondario: es. denaro in termini sia di rinforzo che di punizione.
  • 21. Corteccia orbitofrontale (OFC) Porzione della corteccia prefrontale che si trova alla base del LF poggia sulla parete superiore della cavità orbitaria Suddivisa in due porzioni: La parte più centrale CORTECCIA PREFRONTALE VENTROMEDIALE (regione danneggiata in P. Gage) La parte più laterale CORTECCIA ORBITOFRONTALE LATERALE
  • 22.
  • 23. Ruolo funzionale OFC Regola le capacità di inibire, valutare ed usare informazioni sociali ed emotive Social decision making: making Risposte di pazienti con cerebrolesione a questo livello sembrano dipendere esclusivamente dalle informazioni percettive, ignorando il ruolo del contesto sociale
  • 24. OFC Difficoltà ad inibire risposte socialmente inappropriate al contesto Es. impulsi aggressivi, ilarità, comportamento disinibito (Lhermitte, 1983; Lhermitte et al., 1986): Comportamento di utilizzazione esagerata dipendenza dagli stimoli ambientali per guidare il comportamento. Mancata valutazione del contesto sociale al fine di giudicare se un’azione è appropriata o meno
  • 25. OFC Lhermitte: Propensione di questi pazienti a comportamenti imitativi anche quando i gesti risultano non appropriati al contesto. Altre problematiche: Cambiamento di personalità, irresponsabilità, assenza di preoccupazione per il presente e il futuro. Minore coscienza di sé ed empatia sociale.
  • 26. OFC Comportamento antisociale e difficoltà nel controllo degli impulsi violenti ed aggressivi: aggressivi Studio PET (Raine et al., 1998) Riduzione del metabolismo del glucosio nella corteccia orbitofrontale in soggetti con storia personale di comportamenti violenti ed antisociali
  • 27. OFC Pazienti con lesioni alla OFC soffrono di una sociopatia acquisita (Damasio, 1994) La tendenza alla violenza e la totale indifferenza per le conseguenze sociali del loro atti ricorda quella dei soggetti affetti da disturbi antisociali di personalità Problema legato alla capacità di monitorare e controllare gli impulsi aggressivi
  • 28. Ruolo della OFC nell’elaborare il feedback emotivo Processo di decisione emotiva La capacità di prendere decisioni e di agire in un contesto sociale non può essere separata dalla capacità di valutare ed elaborare le informazioni emozionali Gli stimoli sociali spesso forniscono un feedback emotivo
  • 29. OFC Rolls (1999) La OFC sarebbe necessaria per una valutazione rapida delle associazioni stimolo-rinforzo La OFC prende parte all’apprendimento con cui uno stimolo o un’azione sono associati alle loro proprietà di rinforzo Le proprietà di ricompensa possedute da certi stimoli possono cambiare attraverso l’interazione con l’ambiente (es analisi del contesto sociale) La risposta più opportuna e il valore di ricompensa cambiano a seconda del contesto sociale
  • 30. OFC (Rolls, 1999) Capacità di valutare in tempo reale le proprietà di rinforzo di uno stimolo e di un’azione a esso conseguente Es. compito di inversione nell’apprendimento dell’associazione stimolo-rinforzo: Guadagni punti se rispondi alla presenza di un quadrato Perdi punti se rispondi alla presenza di un cerchio All’inversione delle relazioni tra stimolo e rinforzo i pazienti con lesioni a OFC riuscivano bene nel compito iniziale mostravano però difficoltà a correggere le R all’invertirsi della relazione stimolo-rinforzo. Il grado della loro difficoltà nell’adattarsi all’inversione risultava stimolo-rinforzo correlato al grado con cui si manifestavano comportamenti socialmente inadeguati o disinibiti (Rolls et al., 1994)
  • 31. OFC nell’interpretazione delle proprietà emozionali degli stimoli Damasio (1994) Le emozioni influenzano le decisioni razionali della vita quotidiana Ipotesi secondo cui la ragione è guidata dalla valutazione emotiva delle conseguenze dell’azione Vedere: -L’errore di Cartesio (1995)La mente miglioramento delle possibilità di soddisfare i bisogni fisici e psicologici per farlo deve ricevere info dalle strutture neurali che elaborano le risposte affettive agli stimoli e ai contenuti della memoria
  • 32. OFC: emotional decision making Le decisioni su come comportarci richiedono un’analisi costi/ benefici delle varie opzioni che si formano nella memoria di lavoro WM [risorsa limitata] Dobbiamo considerare Il futuro Le conoscenze accumulate nel passato Il riforzo positivo o negativo connesso all’azione MARCATOTRE SOMATICO (somatic marker, Damasio)
  • 33. OFC: Marcatore somatico Gli eventi somatici consistono di sensazioni fisiche Il marcatore somatico associazione con un’esperienza fisiologica Il ricordo di eventi può riattivare le stesse reazioni fisiche È permeato delle emozioni ad esso associate Le memorie affettive sono essenziali per i processi di decisione facendoci propendere verso i piani connessi con sensazioni positive Il marcatore somatico è un ottimo mezzo per mettere a fuoco un numero limitato di possibilità
  • 34. Lesioni alla OFC eliminano l’elaborazione emotiva delle memorie affettive In pazienti con lesioni alla OFC Le rappresentazioni necessarie per guidare e produrre un’azione entrano nella WM prive però del loro contenuto emotivo Riflessione sui problemi in modo distaccato essere ad esempio emotivamente deprivato della sensazione di dolore che accompagna un episodio drammatico
  • 35. Lesioni alla OFC Damasio e collaboratori Risposta del SNA: Risposta di conduttanza cutanea (SCR) Proiezioni di stimoli neutri e di immagini a forte attivazione emozionale come: scene di disastri, mutilazioni, ferite. In soggetti di controllo l’SCR ha un picco non presente alla visione di immagini neutre Nei pazienti l’SCR si mantiene piatta. Dissociazione tra descrizione esplicita (preservata) I pazienti descrivevano adeguatamente le immagini E la reazione fisiologica emotiva
  • 36. Risposta di SCR in funzione del tempo in pazienti con lesioni OFC Stimolo emotivo Stimolo neutro Risposta di SCR Stimolo neutro controlli pazienti Tempo
  • 37. Le risposte fisiologiche emozionali mediano il processo di decisione? Compiti di risk-taking in cui si associano a certi stimoli -Es. carte da gioco- ricompense o penalità al fine di guadagnare più punti Due mazzi: alto e basso rischio Apprendimento per tentativi ed errori Viene dopo un certo tempo evitato il mazzo ad alto rischio Aumento della SCR quando si considera la possibilità di scegliere la carta dal mazzo meno conveniente. I pazienti con lesioni OFC non mostrano l’aumento dell’SCR legato alla previsione, ma è presente quando nel girare la carta scoprono di aver perso un n° considerevole di punti. La loro decisione non è mediata dall’emozione.
  • 38. normali pazienti SCR evocate da un forte stimolo sonoro Intensità media delle SCR anticipatorie Mazzo rischioso Numero di carte scelte Intensità media delle SCR Lesioni OFC Mazzo sicuro controlli controlli pazienti pazienti
  • 39.
  • 40. Il sistema modulatorio diffuso: Sistema dopaminergico mesocorticolimbico I corpi dei neuroni dopaminergici risiedono a livello dell’area del tegmento ventrale (GANGLI DELLA BASE e AMIGDALA) ma la principale afferenza è al talamo e alla corteccia frontale. Striato Lobo frontale Substantia nigra [via nigro-striatale] Area tegmentale ventrale Il sistema dopaminergico mesocorticolimbico ha origine dall’area tegmentale ventrale. Un secondo sistema dopaminergico ha origine dalla substantia nigra ed è coinvolto nel controllo del movimento volontario da parte dello striato.
  • 41. L’amigdala è situata nel lobo temporale mediale FIGURA: Sezione trasversale: In alto visione laterale e mediale del LT che mostrano le relazioni dell’amigdala con l’ippocampo. In basso sezione coronale per visualizzare l’amigdala. In rosso, i nuclei basolaterali, ricevono afferenze visive, gustative e tattili. I nuclei corticomediali, in viola, ricevono afferenze olfattive. Di tutte le strutture del sistema limbico quella maggiormente coinvolta nella generazione delle emozioni è l’amigdala, che riceve informazioni da tutte le modalità amigdala sensoriali e produce paura e ansia proiettando verso una varietà di strutture nervose, che a loro volta producono le risposte emotive
  • 42. L’amigdala L’amigdala coordina l’attività delle strutture che intervengono nell’espressione fisiologica e facciale delle emozioni: ipotalamo, nuclei del tronco encefalico, nucleo del trigemino, nucleo motore del nervo facciale E le aree corticali, sede delle sensazioni conscie, in particolare della paura (PFC, giro cingolato e giro paraippocampale) [Davis, 1992; Iversen, Kupfermann & Kandel, 2000]
  • 45. Sindrome di Kluver e Bucy (1937) Asportazione delle regioni mesiali di entrambi i lobi temporali di scimmia [lobotomia temporale] 1. Iperfagia, iperoralità 2. Comportamento ipersessuato 3. Cecità psichica (insensibilità al valore emotivo degli stimoli, eccessiva mansuetudine) 4. Diminuzione aggressività e paura percepita ed espressa (appiattimento emotivo)
  • 46. Ruolo dell’Amigdala nell’apprendimento emotivo L’amigdala è importante per l’apprendimento e la memoria delle emozioni. Lesioni amigdaloidee non alterano le risposte emotive agli stimoli aversivi o con valore di ricompensa ma le risposte emozionali apprese Es. apprendimento emotivo implicito
  • 47. Amigdala PRINCIPALE PARADIGMA UTILIZZATO PER STUDIARE IL RUOLO DELL’AMIGDALA NELL’APPRENDIMENTO EMOTIVO CONDIZIONAMENTO CLASSICO DELLA PAURA: Quando uno stimolo da neutro si trasforma in aversivo In quanto associato a un evento spiacevole MODELLO ANIMALE: RATTO: SC accensione e spegnimento di una luce Allo SC viene associata una scossa elettrica (SI) RI di paura. Sobbalzo dell’animale SC genera RC (paura allo stimolo luminoso)
  • 48. Amigdala Lesioni all’amigdala alterano le risposte condizionate alla paura non impedendo la RI all’evento aversivo Non è necessaria per produrre una R di paura Le lesioni provocano deficit nella capacità di acquisire ed esprimere una risposta condizionata a uno stimolo neutro condizionato tramite l’accoppiamento con uno stimolo incondizionato avversivo
  • 49. Le vie dell’amigdala Circuiti neurali dell’apprendimento della paura Le Doux, 1996; Davis, 1992; Kapp, 1984 Nucleo laterale è un’area su cui convergono le informazioni da un gran numero di regioni del cervello. Il nucleo laterale proietta al nucleo centrale. Le proiezioni dal nucleo centrale danno inizio ad una risposta emotiva se lo stimolo dopo essere stato analizzato e inserito nel contesto appropriato viene giudicato minaccioso o pericoloso
  • 50. La doppia via di Le Doux (1996) Il circuito di condizionamento della paura Le informazioni riguardanti uno stimolo condizionato arrivano all’amigdala attraverso due vie distinte e simultanee Via bassa rapida ma grossolana. E’ una via sottocorticale in cui le info sensoriali di uno stimolo si proiettano al talamo che a sua volta le invia all’amigdala. Il talamo non produce un’analisi sofisticata delle info sensoriali trasmette all’amigdala un segnale grezzo indicante se lo stimolo è abbastanza simile allo SC. Allo stesso tempo l’info sensoriale relativa allo stimolo viene proiettata all’amigdala attraverso un’altra via alta corticale più lenta ma capace di un’analisi più approfondita e completa
  • 51. Amigdala: Doppia via L’informazione sensoriale viene proiettata al talamo che poi la invia alla corteccia sensoriale per un’analisi più fine. La corteccia sensoriale trasmette i risultati di questa analisi all’amigdala. La via bassa permette all’amigdala di ricevere l’info rapidamente in modo da “preparare” l’amigdala a rispondere immediatamente se le info che arrivano dalla via alta confermano che lo stimolo sensoriale è lo SC. La risposta è così veloce e certa
  • 52. Pz con lesione bilaterale all’amigdala Stimolo condizionato Stimolo incondizionato Risposta di SCR Controllo Pz lesione amigdala Tempo
  • 53. Soggetto con lesioni bilaterali all’amigdala Condizionamento della paura SC 10 sec di presentazione SI Normale risposta (RI) di paura allo SI misurata tramite SCR Nessun cambiamento della risposta SCR all’apparire dello SC Mancata acquisizione della RC pur sapendo descrivere che all’apparire del quadrato blu si aspettava di ricevere la scossa
  • 54. Amigdala Dissociazione tra la conoscenza esplicita intatta (ruolo dell’ippocampo) degli eventi collegati al condizionamento e il deficit delle RC (Bechara et al., 1995; LeBar et al., 1995)
  • 55. Doppia via di Le Doux Corteccia sensoriale Talamo sensoriale Stimolo emotivo Amigdala Risposte
  • 56. Conclusioni generali di Le Doux • L’amigdala attribuisce il significato emozionale degli stimoli • Il nucleo laterale riceve informazioni da 2 vie: 1 diretta dal talamo che fornisce informazioni rozze ma veloci utili per innescare risposte rapide 2 polisinaptica dalla corteccia più lenta ma dettagliata che permette di inibire risposte inadeguate e di scegliere quella più adatta al contesto
  • 57.
  • 58. Lesioni bilaterali all’amigdala Pazienti con lesioni all’amigdala hanno difficoltà a riconoscere le espressioni di paura sul volto di altre persone (Adolphs, Tranel, Damasio, & Damasio, 1995). I soggetti con lesioni bilaterali all’amigdala sono in grado di rispondere soltanto alle situazioni di paura più semplici: sussultano per esempio se esposti a forte stimolo sonoro. Tuttavia, non possono essere condizionati a sussultare in presenza di uno stimolo visivo che in precedenza era stato associato a un forte stimolo sonoro. Non sono in grado di riconoscere che uno stimolo o una situazione possono essere pericolosi, né rispondono emotivamente a gratificazioni o punizioni come vincere o perdere soldi (Bechara et al., 1999).
  • 62. Rabbia difensiva e predazione
  • 64.
  • 65.
  • 66. PMS ed estrogeni Presenza di disturbi dell’umore e aumento di aggressività poco prima del periodo mestruale Sindrome premestruale (PMS) La PMS sembra associata agli estrogeni. Bloccando l’attività degli estrogeni per via farmacologica i sintomi diminuiscono mentre somministrando estrogeni aumentano (Schmidt, Nieman, Danaceau, Adams & Rubinow, 1998)
  • 67. Teorie classiche sulle emozioni James e Lange Cannon e Bard Shachter e Singer
  • 68. William James (1884) “Il senso comune dice che ci accade qualcosa di brutto, siamo dispiaciuti e piangiamo… [la mia ipotesi]…è che ci sentiamo dispiaciuti perché piangiamo, arrabbiati perché ci accaloriamo, impauriti perché tremiamo”
  • 69. La teoria periferica di James e Lange (1884-1885): l’attivazione fisiologica è la causa dell’esperienza emotiva
  • 70. La teoria periferica di James e Lange (1884-1885) • • • Le emozioni sono risposte automatiche innescate direttamente dalla percezione dello stimolo a livello corticale Le risposte viscerali e comportamentali si differenziano in base al tipo di emozione Sentire le modificazioni corporee causa il sentimento soggettivo e cosciente dell’emozione
  • 72. Critiche di Cannon e Bard alla teoria periferica di James e Lange Critiche teoriche (1927) In che modo la percezione di uno stimolo produce le risposte emotive? In cosa risiede e come viene valutata l’emotività dello stimolo? In particolare: Il SNA risponde allo stesso modo durante una molteplicità di emozioni, il feedback da esso prodotto non può spiegare la varietà delle nostre esperienze emotive.
  • 73. Critiche di Cannon e Bard alla teoria periferica di James e Lange Critiche empiriche 1. 2. 3. 4. 5. 6. La mancanza di feedback viscerale non modifica l’espressione delle emozioni I cambiamenti fisiologici che accompagnano le emozioni si verificano anche in altre situazioni es. sforzi fisici Diversi stimoli stressanti producono reazioni fisiologiche simili I visceri sono relativamente insensibili I cambiamenti viscerali avvengono troppo lentamente Modificazioni viscerali indotte artificialmente non producono emozioni
  • 74. 2a Critica di Cannon e Bard alla teoria periferica di James e Lange 1. Cane con midollo e nervo vago sezionato nessuna afferenza periferica viscerale può raggiungere il cervello 2. Esposizione a stimoli emotigeni (contatto con altri animali) 3. Risposte coerenti di piacere, rabbia, paura ecc. Si può fare esperienza emotiva anche non avvertendo i cambiamenti fisiologici Anche la resezione spinale nell’Uomo non compromette la capacità di provare emozioni.
  • 75. Come può la paura essere la conseguenza di modificazioni fisiologiche quando gli stessi cambiamenti sono associati ad altri stati diversi dalla paura? La paura è accompagnata da un aumento della FC, si ha un’inibizione del processo digestivo e un incremento della sudorazione. Però questi stessi cambiamenti accompagnano anche altre emozioni: Es. ira. Presenti anche in condizioni non emozionali, es. febbre.
  • 76. Cannon- Bard Ruolo del talamo nelle sensazioni emotive. Le afferenze sensoriali vengono ricevute dalla corteccia cerebrale che attiva certi cambiamenti nel corpo. Le emozioni vengono prodotte quando i segnali raggiungono il talamo sia direttamente dai recettori sensoriali sia discendendo da afferenze corticali. Il livello di un’emozione e il suo significato è determinato dall’attivazione talamica.
  • 77. La teoria centralista di Cannon e Bard (1928-1929) INF. PERCETTIVE TALAMO IPOTALAMO CORTECCIA SENSORIALE SIGNIFICATO EMOTIVO RISPOSTA FISICA SENTIMENTO SOGGETTIVO
  • 78. La teoria centralista di Cannon e Bard (1928-1929) Il centro responsabile delle emozioni è nel talamo (preparati mesencefalici eliminano risposte integrate) La corteccia non interviene nelle risposte emotive ma nell’esperienza cosciente delle emozioni Le risposte viscerali non servono né a differenziare le emozioni né alla consapevolezza ma servono a fornire l’apporto energetico necessario per mettere in atto le risposte emotive
  • 82. Teoria cognitiva di Schacter & Singer: l’esperienza emotiva non dipende dal fdb somatico ma dalla valutazione cognitiva Valutazione dello stimolo Attenzione fisica Le caratteristiche dello stimolo identificano l’emozione. L’attenzione fisiologica contribuisce alla sua intensità
  • 83. Principali inadeguatezze delle teorie classiche 1. 2. 3. 4. 5. Sono parziali: colgono solo alcuni aspetti delle emozioni Non distinguono tra diversi aspetti del processo emotivo Non considerano la differenza di complessità onto e filogenetica tra famiglie di emozioni (emozioni primarie) Localizzazionismo rigido: cercano un centro unico responsabile di tutte le emozioni e simile a un mediatore di riflessi Non considerano le relazioni tra emozioni ed altri fenomeni mentali: apprendimento, memoria, attenzione
  • 85.
  • 86. Dove approfondire l’argomento? -Neuroscienze esplorando il cervello: pp: 585- 605. Bear, Connors, Paradiso. III edizione. Masson. Articolo in inglese: -Bechara A., Damasio H., Damasio A.R. & Lee GP (1999) Different contribution of the human amygdala and ventromedial Prefrontal cortex to decision- making. Journal of Neuroscience 19, 5473-5481. Libro di Antonio Damasio: -L’errore di Cartesio: emozione, ragione e cervello umano (2003), VI ed, Adelphi, Milano.