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SISTEMI NEUROEVOLUTIVI
DISTURBI DELLO SVILUPPO
APPRENDIMENTO
Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile,
Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV
Carlo.muzio@fastwebnet.it

Beinasco
2 settembre 2011

No
n
No sono
n
Son sono stup
pig ido
DIS o
ro
LE
SS
ICO
IL SISTEMA
BAMBINO E’
DINAMICAMENTE
COMPLESSO
(G.Sabbadini, 1995)

Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it
2
Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
I disturbi dei bambini sono
DISTURBI CHE CAMBIANO
IN PERSONE CHE
CAMBIANO (G. Bollea)

Osservando un bambino dobbiamo
formulare una sintesi fra :
le componenti sociali, ambientali e
interattive del suo sviluppo
(intersoggettività)
le componenti intrinseche ( Neurobiologia
e Neuropsicologia)
Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it
3
Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
Cosa può influenzare il profilo neuroevolutivo di
un bambino?
Influenze
Influenze
ambientali
ambientali

Fattori
Fattori
genetici
genetici

Fattori
Fattori
Familiari
Familiari

Fattori
Fattori
caratteriali/
caratteriali/
emotivi
emotivi

Un profilo
Un profilo
NEUROEVOLUTIV0
NEUROEVOLUTIV0

Influenza dei
Influenza dei
coetanei
coetanei

Valori culturali
Valori culturali
Esperienze
Esperienze
educative
educative

Salute
Salute

Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc. di Neurolinguistica UNI. PV- carlo.muzio@libero.it
Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it

4
La scuola richiede agli alunni tante abilità…

Avere buone
Avere buone
capacità
capacità
di RELAZIONARSI
di RELAZIONARSI
con gli altri
con gli altri

Percezione
Percezione
stimoli inviati dai canali
stimoli inviati dai canali
sensoriali e loro
sensoriali e loro
integrazione
integrazione

Avere buone
Avere buone
capacità LOGICHE
capacità LOGICHE
e di risoluzione di
e di risoluzione di
situazioni
situazioni
problematiche
problematiche
essere
essere
coordinati e precisi
coordinati e precisi
nei MOVIMENTI
nei MOVIMENTI

ABILITÀ
ABILITÀ

avere la capacità
avere la capacità
di ordinare le
di ordinare le

SEQUENZE
SEQUENZE

stare ATTENTO
stare ATTENTO
a lungo senza
a lungo senza
distrarsi
distrarsi
RICORDARE
RICORDARE
molte informazioni
molte informazioni
di diverso tipo
di diverso tipo
Comprendere
Comprendere
ed usare un
ed usare un
LINGUAGGIO
LINGUAGGIO
appropriato
appropriato
avere una
avere una
corretta idea
corretta idea
dello
dello
SPAZIO
SPAZIO 5
I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e dell’
apprendimento 
Avere buone del
Avere buone del
Sistema
Sistema
capacità
capacità
PENSIERO
PENSIERO
di RELAZIONARSI
di RELAZIONARSI
SOCIALE
SOCIALE
con gli altri
con gli altri
Avere buone
Avere buone
Sistema del
Sistema del
capacità LOGICHE
capacità LOGICHE
e diPENSIERO di
risoluzione
e diPENSIERO di
risoluzione
SUPERIORE
SUPERIORE
situazioni
situazioni
problematiche
problematiche

stare ATTENTO
stare ATTENTO
Sistema di controllo
Sistema di controllo
Percezione
Percezione
a lungo senza
a lungo senza
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE
Sistemi
stimoli Sistemidai canali
stimoli inviati dai canali
inviati
distrarsi
distrarsi
PERCETTIVI
PERCETTIVI
sensoriali e loro
sensoriali e loro
integrazione
integrazione
RICORDARE
RICORDARE
Sistema
Sistema
molte informazioni
molte informazioni
MNEMONICO
MNEMONICO
di diverso tipo
di diverso tipo

essere
essere
Sistema
Sistema
coordinati e precisi
coordinati e precisi
MOTORIO
MOTORIO
nei MOVIMENTI
nei MOVIMENTI

SISTEMI
SISTEMI
ABILITÀ
ABILITÀ
NEUROEVOLUTIVI
NEUROEVOLUTIVI

Sistema capacità
avere la capacità
Sistema di
avere la di
di ordinare le
di ordinare le
Ordinamento
Ordinamento

SEQUENZE
SEQUENZE
SEQUENZIALE
SEQUENZIALE

Comprendere
Comprendere
edSistema
usare un
edSistema
usare un
LINGUISTICO
LINGUISTICO
LINGUAGGIO
LINGUAGGIO
appropriato
appropriato
avere una
avere una
Sistema di
Sistema di
corretta idea
corretta idea
Ordinamento
Ordinamento
dello
dello
SPAZIALE
SPAZIALE
SPAZIO
SPAZIO 6
I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e dell’
apprendimento 
Sistemi
Sistemi
PERCETTIVI
PERCETTIVI

SISTEMI
SISTEMI
NEUROEVOLUTIVI
NEUROEVOLUTIVI

7
PERCEZIONE

informazioni
(dati)
nell’ambiente

esperienza
precedente

REALTA’
FENOMENICA
(percepita dal
soggetto)

Come si
traggono
informazioni
sul mondo?

conoscenza
del mondo

discrepante

REALTA’
FISICA

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8
Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
Disturbi visuocognitivi:

disordini delle abilità visive
complesse sottese dall’analisi e dall’elaborazione
dell’informazione visiva.
memoria visiva
riconoscimento

immaginazione

PERSONE

movimento
degli oggetti

percezione
simultanea

MENTE
VISIVA
TEMPO

moving fast
oggetti

SPAZIO analisi profondità

orientamento

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9
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Test di
Percezione Visiva e Integrazione Visuomotoria
TPV
Percezione Visiva a Motricità Ridotta PVMR
Posizione nello spazio

Figura -sfondo
Completamento di figura

Costanza della forma
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10
Test di
Percezione Visiva e Integrazione Visuomotoria
TPV
Integrazione visuo-motoria

Coordinazione occhio-mano

Rapporti spaziali

IVM

Copia-riproduzione

Velocità visuo-motoria

* HAMMILL, DONALD D. - PEARSON, NILS A. - VORESS, JUDITH K. - Test di Percezione Visiva ed
Integrazione Visuomotoria - Ed. Centro Studi Erickson, Trento 1994

11
PERCEZIONE DEL FOGLIO SCRITTO
può essere descritto in modo differente

wash-Out-effect

river effect

swirl-effect

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12
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…OPPURE

e
mi
"Per favore... addomesticami", disse.
n e
i
in e
"Volentieri", disse il piccolo principe,
o o
o
"ma non ho molto tempo, però. Ho da
m
m i
on o
scoprire degli amici, e da conoscere
o
e
molte cose".

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MOVIMENTI OCULARI DI UN NORMOLETTORE

MOVIMENTI OCULARI DI UN DISLESSICO
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Usate le tecniche
multisensoriali…
16
I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e dell’ apprendimento

Sistemi
Sistemi
PERCETTIVI
PERCETTIVI

Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE

SISTEMI
SISTEMI
ABILITÀ
ABILITÀ
NEUROEVOLUTIVI
NEUROEVOLUTIVI

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17
La scuola è
una noia
mortale

Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE
Controlli dell’energia
mentale
vigilanza

Ha difficoltà a
mantenersi vigile
È difficile
catturarne
l’attenzione
Si deconcentra
quando non è
interessato
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18
Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
La scuola è
una noia
mortale

Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE
Controlli dell’energia mentale
vigilanza

Reazione
può essere

ENERGIA MENTALE
RIMPIAZZA

IPERATTIVITÀ

ENERGIA FISICA

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19
Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
A proposito di compiti…
…sono così
belli che li
tengo per
domani

Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE
Controlli dell’energia
mentale
Sforzo mentale

Ha problemi a
completare le cose
Ha difficoltà a
iniziare i compiti
Gli riesce difficile
svolgere il lavoro

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20
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“Effetto montagne
russe”

Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE
Controlli dell’energia
mentale
Continuità

È imprevedibile nel
lavoro/
comportamento
Il rendimento è
altalenante
L’attenzione è
discontinua
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21
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“L’attenzione ha un consumo fisiologico
con cali anche rilevanti: dopo 45 minuti si
riduce del 40% e lo sforzo per rimanere
attenti impone un controllo che diventa
stressante. Stare attenti diventa una
fatica immane, tanto che è assurdo
pensare di avere uno studente nel pieno
delle sue funzioni mentali e affettive per 5
ore di seguito: le piccole interruzioni
servono a migliorare il sistema, ma certo
ci sono fenomeni di accumulo che non
permettono il rendimento abitualmente
richiesto. “
V. Andreoli

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22
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Gli entra da
un orecchio e
gli esce
dall’altro!!!

Dimentica cose che
ha appena sentito

Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE
Controlli della
ricezione
Profondità e
dettagli

Talvolta si
concentra troppo
intensamente
Gli sfuggono
informazioni
importanti
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Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE
Controlli della
produzione
PREVENTIVO

Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE

+

+
Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE

Controlli della
produzione
OPZIONI

Controlli della
produzione
RITMO

=

Controllo dell’impulsività
La capacità di valutare la previsione, e la capacità di
selezionare le varie opzioni ti porta a controllare
l’impulsività.
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“ Il paradosso è che la scuola forza i
ragazzi a fare le cose con la maggiore
rapidità possibile. Devono scrivere e
pensare in fretta, ricordare all’istante,
rispettare il tempo assegnato per le prove
nonché termini e scadenze strettissimi.
I frenetici ritmi pedagogici sono l’esatto
contrario di quelli naturali del cervello che
apprende.”
Mel Levine
DOBBIAMO AIUTARE I NOSTRI RAGAZZI A DIVENTARE
RIFLESSIVI E NON IMPULSIVI!!!!!
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sforzo mentale

ciclo sonno-sveglia
continuità

vigilanza
Controlli dell’energia
mentale

Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE
Controlli della
produzione

Controlli della
ricezione
selezione
concentrazione

profondità
dei dettagli
elaborazione
mentale

soddisfazione

preventivo

delle azioni

della qualità

del ritmo
del rinforzo

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26
Gli scarabocchi aiutano a concentrarsi
"Mentre sognare ad occhi aperti distrae dal

compito, lo scarabocchiare non compromette
l'attenzione e - contrastando distrazioni maggiori
- può essere efficace nel portare a buon esito il
compito principale".

Alan Baddeley
Scarabocchiare mentre si ascolta, aiuta a
ricordare i dettagli e aumenta del 29% la
capacità di seguire un discorso.
Scarabocchi di A. Manzoni
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I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo
e dell’ apprendimento
Sistemi
Sistemi
PERCETTIVI
PERCETTIVI

Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE

Sistema
Sistema
MNEMONICO
MNEMONICO

SISTEMI
SISTEMI
NEUROEVOLUTIVI
NEUROEVOLUTIVI

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Sistema
Sistema
MNEMONICO
MNEMONICO

MEMORIA A BREVE
TERMINE

MEMORIA DI
LAVORO

MEMORIA A
LUNGO
TERMINE
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MEMORIA DI
LAVORO
Perché sono
venuto in
cucina?

Sistema
Sistema
MNEMONICO
MNEMONICO
MEMORIA
DI LAVORO

È il luogo in cui le
intenzioni/componenti di una
azione vengono conservati nel
tempo necessario per portarla a
termine.
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Molti DSA hanno
un deficit nella
memoria di lavoro

Sistema
Sistema
MNEMONICO
MNEMONICO
MEMORIA
DI LAVORO

Per non
sovraccaricarla…
scrivere a parte i
risultati o ragionamenti
intermedi
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i 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e
dell’ apprendimento
Sistemi
Sistemi
PERCETTIVI
PERCETTIVI

Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE

SISTEMI
SISTEMI
NEUROEVOLUTIVI
NEUROEVOLUTIVI

Sistema
Sistema
MNEMONICO
MNEMONICO

Sistema
Sistema
LINGUISTICO
LINGUISTICO

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Natura del linguaggio e dei suoi sottosistemi

Suono

Fonologia
Lessico

Significato

Semantica

Morfologia
Sintassi

Grammatica

Funzioni comunicative
Contesto

Pragmatica

Conversazione
Discorso

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Sistema
Sistema
LINGUISTICO
LINGUISTICO

formale

informale

concreto

astratto

di base

superiore

ricettivo

espressivo

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Riflessioni sul linguaggio
(metacognizione)
concatenazione
di frasi
struttura della
frase
significato delle
parole
porzioni di
parole
suoni

Sistema
Sistema
LINGUISTICO
LINGUISTICO

discorso
sintassi
semantica
morfemi
fonemi

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I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo
e dell’ apprendimento
Sistemi
Sistemi
PERCETTIVI
PERCETTIVI

Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE

SISTEMI
SISTEMI
NEUROEVOLUTIVI
NEUROEVOLUTIVI

Sistema di
Sistema di
Ordinamento
Ordinamento
SEQUENZIALE
SEQUENZIALE

Sistema
Sistema
MNEMONICO
MNEMONICO

Sistema
Sistema
LINGUISTICO
LINGUISTICO

Sistema di
Sistema di
Ordinamento
Ordinamento
SPAZIALE
SPAZIALE

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Sistema di
Sistema di
Ordinamento
Ordinamento
SEQUENZIALE
SEQUENZIALE

PENSIERO DI
LIVELLO
SUPERIORE
ORGANIZZAZIONE

Sistema di
Sistema di
Ordinamento
Ordinamento
SPAZIALE
SPAZIALE

alla

rappresentazione

CREAZIONE

mentale

RICORDO
PERCEZIONE

dalla

percezione

degli

stimoli ambientali

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I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo
e dell’ apprendimento
Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE

SISTEMI
SISTEMI
NEUROEVOLUTIVI
NEUROEVOLUTIVI

Sistema
Sistema
MOTORIO
MOTORIO

Sistema di
Sistema di
Ordinamento
Ordinamento
SEQUENZIALE
SEQUENZIALE

Sistema
Sistema
MNEMONICO
MNEMONICO

Sistema
Sistema
LINGUISTICO
LINGUISTICO

Sistema di
Sistema di
Ordinamento
Ordinamento
SPAZIALE
SPAZIALE

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PERCEZIONE

IL
C
O
G
N
I
Z
I
O
N
E

CIRCUITO

AZIONE

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PERCEZIONE
RICHIESTA
RICHIESTA
(dall’esterno)
(dall’esterno)
•Sistema uditivo
•Sistema uditivo
•Elaborazione
•Elaborazione
linguistica
linguistica
•Aspetti emotivi
•Aspetti emotivi
(regolazione)
(regolazione)

Rilevazione dati
Rilevazione dati
fisici
fisici

A
T

SCOPO
SCOPO
(bisogno interno)
(bisogno interno)

T
E

PROGETTAZIONE
PROGETTAZIONE
dell’AZIONE
dell’AZIONE

N
Z
I

ANTICIPAZIONE
ANTICIPAZIONE
della STRATEGIA
della STRATEGIA

O
N
E

PIANIFICAZIONE
PIANIFICAZIONE
sviluppo del programma motorio
sviluppo del programma motorio

C
O
G
N
I
Z
I
O
N
E

aggiustamento
aggiustamento

Sistema MOTORIO
Sistema MOTORIO
MONITORAGGIO
MONITORAGGIO
cognitivo
cognitivo

carlo.muzio@fastwebnet.it

Memoria
Memoria
implicita
implicita

AZIONE

FINALIZZATA
FINALIZZATA

Lo scopo èè pienamente
Lo scopo pienamente
raggiunto?
raggiunto?

40

claudia.cappa@cnr.it
PRASSIA

Sistema
Sistema
MOTORIO
MOTORIO

( atto motorio finalizzato )
rappresentazione mentale dell’attività
programmazione degli atti sequenziali per realizzarla

Acquisire strategie sempre più
adeguate, economiche, rapide ed
efficaci di “intervento motorio”
sulla realtà esterna
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41
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Disturbo di Coordinazione Motoria (DCM)
Developmental Coordination Disorder

DCD
Disturbo nel quale le prestazioni
in compiti di coordinazione

Disprassia
Inclusa nelle definizioni di DCD.
Sinonimo di DCD?
Ma c’è una differenza?

motoria, fini o grosso motori,
sono significativamente al di sotto
del livello atteso rispetto all’età e
allo sviluppo intellettivo
(DSM IV)

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42
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FINEMOTORIO
GRAFOMOTORIO

GROSSOMOTORIO

Sistema
Sistema
MOTORIO
MOTORIO

OROMOTORIO
(LINGUAGGIO)

MOTORIO
MUSICALE

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SISTEMA SOCIO AMBIENTALE
E AFFETTIVO COMUNICATIVO

SISTEMA
COGNITIVO

• Capacità di generalizzazione e
adattamento
• Simbolizzazione
• Capacità di previsione – di
fare ipotesi – di immaginazione
– di rappresentazione

• Motivazione
• Ambiente
• Interazione
• Emotività
PRASSIA
FUNZIONE
COGNITIVA
ADATTIVA
STRUTTURA PROCESSANTI

•Recettività
•Percezione
•Memoria
•Azione

PROCESSI DI CONTROLLO
(Livello metacognitivo)

•Attenzione
•Memoria
•Strategie di Organizzazione
•Autoregolazione
•Capacità di integrare più abilità

44

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I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo

e dell’ apprendimento
Sistemi
Sistemi
PERCETTIVI
PERCETTIVI

Sistema del PENSIERO
Sistema del PENSIERO
SUPERIORE
SUPERIORE

Sistema
Sistema
MOTORIO
MOTORIO

Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE

SISTEMI
SISTEMI
NEUROEVOLUTIVI
NEUROEVOLUTIVI

Sistema di
Sistema di
Ordinamento
Ordinamento
SEQUENZIALE
SEQUENZIALE

Sistema
Sistema
MNEMONICO
MNEMONICO

Sistema
Sistema
LINGUISTICO
LINGUISTICO

Sistema di
Sistema di
Ordinamento
Ordinamento
SPAZIALE
SPAZIALE

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45
Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
Pensiero
concettuale

Pensiero
orientato alla
soluzione di
problemi

Pensiero
critico

Sistema del PENSIERO
Sistema del PENSIERO
SUPERIORE
SUPERIORE

Pensiero
creativo

Pensiero
guidato da
regole

I grandi non capiscono mai niente da soli
e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta.
A. De Saint-Exupéry
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46
Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
CONCETTO
relativo ad
un processo
astratto
Linea
confine
tangente

concreto
dessert

fotosintesi

Sistema del PENSIERO
Sistema del PENSIERO
SUPERIORE
SUPERIORE

Pensiero
concettuale

verbali

Politico
conservatore

non
verbali
Orbita
planetaria

Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PVcarlo.muzio@fastwebnet.it
Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it

47
Sistema del PENSIERO
Sistema del PENSIERO
SUPERIORE
SUPERIORE

Pensiero
critico

discernimento,

analisi, e valutazione

ESPERIENZA

RAGIONAMENTO

OSSERVAZIONE

COMUNICAZIONE

Pensiero
critico
Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it
48
Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e
dell’ apprendimento
Sistema del
Sistema del
PENSIERO
PENSIERO
SOCIALE
SOCIALE

Sistema del PENSIERO
Sistema del PENSIERO
SUPERIORE
SUPERIORE

Sistema
Sistema
MOTORIO
MOTORIO

Sistemi
Sistemi
PERCETTIVI
PERCETTIVI

Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE
Sistema
Sistema
MNEMONICO
MNEMONICO

SISTEMI
SISTEMI
NEUROEVOLUTIVI
NEUROEVOLUTIVI

Sistema di
Sistema di
Ordinamento
Ordinamento
SEQUENZIALE
SEQUENZIALE

Sistema
Sistema
LINGUISTICO
LINGUISTICO

Sistema di
Sistema di
Ordinamento
Ordinamento
SPAZIALE
SPAZIALE

Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it
49
Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
Sistema del
Sistema del
PENSIERO
PENSIERO
SOCIALE
SOCIALE

CAPACITÀ DI COMPRENDERE:
• le intenzioni e i sentimenti
degli altri
• le regole sociali
• i comportamenti codificati

Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it
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Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
Sistema del
Sistema del
PENSIERO
PENSIERO
SOCIALE
SOCIALE
CAPACITÀ DI COMPRENDERE:
le intenzioni e i sentimenti degli altri

Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it
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Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
PERCEZIONE

IL
C
O
G
N
I
Z
I
O
N
E

CIRCUITO

AZIONE

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PERCEZIONE

VISIVA RICONOSCIMENTO DEI
SIMBOLI

ATTENZIONE

PERCEZIONE UDITIVA

RICONOSCIMENTO DEL
LINGUAGGIO

LETTURA
53
La Teoria modulare di Moscovitch e
Umiltà (1990) e la Multicomponenzialità
del Sistema Esecitivo (Benso, 2004) nei
Disturbi dell’Apprendimento
• I moduli relativi all’apprendimento sono
assemblati e complessi:

– i moduli di 2° ordine (linguaggio e percezione) e quelli
di 3° ordine (lettura e movimenti complessi) si
formano attraverso l’intervento di un processore
centrale (o SAS _Sist. Att. Supervisore di Shallice
’88 – o SEC – Sist. Esec. Centr. di Baddeley ’86) che
fornisce risorse attentive in modo innato e
automatico o in modo volontario e consapevole.
54
La Teoria modulare di Moscovitch e Umiltà (1990) e la
Multicomponenzialità del Sistema Esecitivo (Benso, 2004) nei
Disturbi dell’Apprendimento

• il modulo della lettura è frutto di un
apprendimento complesso che risulta
dall’assemblaggio di due moduli di 2° tipo
(linguaggio e percezione visiva) attraverso
l’intervento di un PC che impiega risorse
attentive.
• Qualsiasi disturbo dell’apprendimento
coinvolge anche alcuni aspetti del Sistema
Esecutivo C. o SAS (F. Benso, M.C. Usai, e coll.
2005 – Dislessia Vol.2 n.2)
55
I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e dell’
apprendimento
Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE

Sistema
Sistema
MNEMONICO
MNEMONICO

Sistema del
Sistema del
PENSIERO
PENSIERO
SOCIALE
SOCIALE
Sistema
Sistema
del PENSIERO
del PENSIERO
SUPERIORE
SUPERIORE
Sistema
Sistema
MOTORIO
MOTORIO

Sistema
Sistema
PERCETTIVO
PERCETTIVO

SISTEMI
SISTEMI
NEUROEVOLUTIVI
NEUROEVOLUTIVI

Sistema di
Sistema di
Ordinamento
Ordinamento
SEQUENZIALE
SEQUENZIALE

Sistema
Sistema
LINGUISTICO
LINGUISTICO

Sistema di
Sistema di
Ordinamento
Ordinamento
SPAZIALE
SPAZIALE
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Sistema
Sistema
MOTORIO
MOTORIO
Sistema del
Sistema del
PENSIERO
PENSIERO
SOCIALE
SOCIALE
Sistema del PENSIERO
Sistema del PENSIERO
SUPERIORE
SUPERIORE

Sistema
Sistema
MNEMONICO
MNEMONICO

Sistema
Sistema
LINGUISTICO
LINGUISTICO
Sistema di
Sistema di
Ordinamento
Ordinamento
SEQUENZIALE
SEQUENZIALE

Sistema di
Sistema di
Ordinamento
Ordinamento
SPAZIALE
SPAZIALE
Sistema di controllo
Sistema di controllo
dell’ATTENZIONE
dell’ATTENZIONE

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Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
DI FRONTE ALLE PRIME DIFFICOLTÀ
SCOLASTICHE…
È IMPORTANTE …
AGIRE SUBITO
PER SOSTENERE
OGNI SINGOLO
BAMBINO nella
sua specificità

58
59
Dalla fine del primo ciclo della primaria noi
vediamo un bambino…

intelligente…
ma

che non ha prestazioni scolastiche in media a quelle attese
dalla sua età nella lettura, scrittura e calcolo.
Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc. di Neurolinguistica UNI. PV- carlo.muzio@libero.it
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DISAGIO

COMPORTAMENTO
61
DISAGIO
in classe può

bambino “tappezzeria”

Comportamento
Comportamento

bambino “rompiscatole”

bla bla

62
Allargare la visione
della punta
dell’iceberg
a tutti i processi
sottostanti
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La comprensione di tutti i processi
sottostanti le difficoltà scolastiche ci
permette di intervenire per definire un
percorso abilitativo (fasi iniziali dei
processi di apprendimento) e di un
adeguamento della didattica nel
percorso formativo (dalle secondarie
agli studi superiori)
64
Sì, è la prerogativa del somari,
raccontarsi ininterrottamente la storia
della loro somaraggine: faccio schifo,
non ce la farò mai,
non vale neanche la pena provarci,
tanto lo so che vado male, te l’avevo detto,

la scuola non fa per me...

La scuola appare loro un club molto esclusivo
di cui si vietano da soli l'accesso.

…
In fondo, chi mi ha salvato dalla
scuola se non tre o quattro
insegnanti?

Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it
65
Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
…primi anni primaria
importanza di una
DIAGNOSI PRECOCE per
attivare un intervento
specifico di tipo
abilitativo: logopedico,
psicomotorio, …

DOPO le primarie l’intervento utile può
essere solo della scuola con una
didattica adatta.
Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it
Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it

66
Quale strumenti possiamo dare agli
insegnanti per individualizzare la
didattica?

In primo luogo
una guida
all’osservazione
degli stili
cognitivi degli
alunni.
Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it
67
Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
analisi dei punti di
debolezza
ma anche i punti di forza

importanti per costruire delle strategie di
apprendimento individualizzate e più
funzionali per quel singolo bambino

Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.
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  • 1.   SISTEMI NEUROEVOLUTIVI DISTURBI DELLO SVILUPPO APPRENDIMENTO Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV Carlo.muzio@fastwebnet.it Beinasco 2 settembre 2011 No n No sono n Son sono stup pig ido DIS o ro LE SS ICO
  • 2. IL SISTEMA BAMBINO E’ DINAMICAMENTE COMPLESSO (G.Sabbadini, 1995) Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 2 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 3. I disturbi dei bambini sono DISTURBI CHE CAMBIANO IN PERSONE CHE CAMBIANO (G. Bollea) Osservando un bambino dobbiamo formulare una sintesi fra : le componenti sociali, ambientali e interattive del suo sviluppo (intersoggettività) le componenti intrinseche ( Neurobiologia e Neuropsicologia) Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 3 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 4. Cosa può influenzare il profilo neuroevolutivo di un bambino? Influenze Influenze ambientali ambientali Fattori Fattori genetici genetici Fattori Fattori Familiari Familiari Fattori Fattori caratteriali/ caratteriali/ emotivi emotivi Un profilo Un profilo NEUROEVOLUTIV0 NEUROEVOLUTIV0 Influenza dei Influenza dei coetanei coetanei Valori culturali Valori culturali Esperienze Esperienze educative educative Salute Salute Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc. di Neurolinguistica UNI. PV- carlo.muzio@libero.it Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it 4
  • 5. La scuola richiede agli alunni tante abilità… Avere buone Avere buone capacità capacità di RELAZIONARSI di RELAZIONARSI con gli altri con gli altri Percezione Percezione stimoli inviati dai canali stimoli inviati dai canali sensoriali e loro sensoriali e loro integrazione integrazione Avere buone Avere buone capacità LOGICHE capacità LOGICHE e di risoluzione di e di risoluzione di situazioni situazioni problematiche problematiche essere essere coordinati e precisi coordinati e precisi nei MOVIMENTI nei MOVIMENTI ABILITÀ ABILITÀ avere la capacità avere la capacità di ordinare le di ordinare le SEQUENZE SEQUENZE stare ATTENTO stare ATTENTO a lungo senza a lungo senza distrarsi distrarsi RICORDARE RICORDARE molte informazioni molte informazioni di diverso tipo di diverso tipo Comprendere Comprendere ed usare un ed usare un LINGUAGGIO LINGUAGGIO appropriato appropriato avere una avere una corretta idea corretta idea dello dello SPAZIO SPAZIO 5
  • 6. I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e dell’ apprendimento  Avere buone del Avere buone del Sistema Sistema capacità capacità PENSIERO PENSIERO di RELAZIONARSI di RELAZIONARSI SOCIALE SOCIALE con gli altri con gli altri Avere buone Avere buone Sistema del Sistema del capacità LOGICHE capacità LOGICHE e diPENSIERO di risoluzione e diPENSIERO di risoluzione SUPERIORE SUPERIORE situazioni situazioni problematiche problematiche stare ATTENTO stare ATTENTO Sistema di controllo Sistema di controllo Percezione Percezione a lungo senza a lungo senza dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE Sistemi stimoli Sistemidai canali stimoli inviati dai canali inviati distrarsi distrarsi PERCETTIVI PERCETTIVI sensoriali e loro sensoriali e loro integrazione integrazione RICORDARE RICORDARE Sistema Sistema molte informazioni molte informazioni MNEMONICO MNEMONICO di diverso tipo di diverso tipo essere essere Sistema Sistema coordinati e precisi coordinati e precisi MOTORIO MOTORIO nei MOVIMENTI nei MOVIMENTI SISTEMI SISTEMI ABILITÀ ABILITÀ NEUROEVOLUTIVI NEUROEVOLUTIVI Sistema capacità avere la capacità Sistema di avere la di di ordinare le di ordinare le Ordinamento Ordinamento SEQUENZE SEQUENZE SEQUENZIALE SEQUENZIALE Comprendere Comprendere edSistema usare un edSistema usare un LINGUISTICO LINGUISTICO LINGUAGGIO LINGUAGGIO appropriato appropriato avere una avere una Sistema di Sistema di corretta idea corretta idea Ordinamento Ordinamento dello dello SPAZIALE SPAZIALE SPAZIO SPAZIO 6
  • 7. I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e dell’ apprendimento  Sistemi Sistemi PERCETTIVI PERCETTIVI SISTEMI SISTEMI NEUROEVOLUTIVI NEUROEVOLUTIVI 7
  • 8. PERCEZIONE informazioni (dati) nell’ambiente esperienza precedente REALTA’ FENOMENICA (percepita dal soggetto) Come si traggono informazioni sul mondo? conoscenza del mondo discrepante REALTA’ FISICA Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 8 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 9. Disturbi visuocognitivi: disordini delle abilità visive complesse sottese dall’analisi e dall’elaborazione dell’informazione visiva. memoria visiva riconoscimento immaginazione PERSONE movimento degli oggetti percezione simultanea MENTE VISIVA TEMPO moving fast oggetti SPAZIO analisi profondità orientamento Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 9 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 10. Test di Percezione Visiva e Integrazione Visuomotoria TPV Percezione Visiva a Motricità Ridotta PVMR Posizione nello spazio Figura -sfondo Completamento di figura Costanza della forma Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it 10
  • 11. Test di Percezione Visiva e Integrazione Visuomotoria TPV Integrazione visuo-motoria Coordinazione occhio-mano Rapporti spaziali IVM Copia-riproduzione Velocità visuo-motoria * HAMMILL, DONALD D. - PEARSON, NILS A. - VORESS, JUDITH K. - Test di Percezione Visiva ed Integrazione Visuomotoria - Ed. Centro Studi Erickson, Trento 1994 11
  • 12. PERCEZIONE DEL FOGLIO SCRITTO può essere descritto in modo differente wash-Out-effect river effect swirl-effect Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 12 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 13. …OPPURE e mi "Per favore... addomesticami", disse. n e i in e "Volentieri", disse il piccolo principe, o o o "ma non ho molto tempo, però. Ho da m m i on o scoprire degli amici, e da conoscere o e molte cose". Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 13 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 14. MOVIMENTI OCULARI DI UN NORMOLETTORE MOVIMENTI OCULARI DI UN DISLESSICO Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 14 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 16. I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e dell’ apprendimento Sistemi Sistemi PERCETTIVI PERCETTIVI Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE SISTEMI SISTEMI ABILITÀ ABILITÀ NEUROEVOLUTIVI NEUROEVOLUTIVI Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc. di Neurolinguistica UNI. PV- carlo.muzio@libero.it Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it 17
  • 17. La scuola è una noia mortale Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE Controlli dell’energia mentale vigilanza Ha difficoltà a mantenersi vigile È difficile catturarne l’attenzione Si deconcentra quando non è interessato Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 18 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 18. La scuola è una noia mortale Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE Controlli dell’energia mentale vigilanza Reazione può essere ENERGIA MENTALE RIMPIAZZA IPERATTIVITÀ ENERGIA FISICA Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 19 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 19. A proposito di compiti… …sono così belli che li tengo per domani Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE Controlli dell’energia mentale Sforzo mentale Ha problemi a completare le cose Ha difficoltà a iniziare i compiti Gli riesce difficile svolgere il lavoro Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 20 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 20. “Effetto montagne russe” Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE Controlli dell’energia mentale Continuità È imprevedibile nel lavoro/ comportamento Il rendimento è altalenante L’attenzione è discontinua Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 21 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 21. “L’attenzione ha un consumo fisiologico con cali anche rilevanti: dopo 45 minuti si riduce del 40% e lo sforzo per rimanere attenti impone un controllo che diventa stressante. Stare attenti diventa una fatica immane, tanto che è assurdo pensare di avere uno studente nel pieno delle sue funzioni mentali e affettive per 5 ore di seguito: le piccole interruzioni servono a migliorare il sistema, ma certo ci sono fenomeni di accumulo che non permettono il rendimento abitualmente richiesto. “ V. Andreoli Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 22 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 22. Gli entra da un orecchio e gli esce dall’altro!!! Dimentica cose che ha appena sentito Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE Controlli della ricezione Profondità e dettagli Talvolta si concentra troppo intensamente Gli sfuggono informazioni importanti Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 23 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 23. Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE Controlli della produzione PREVENTIVO Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE + + Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE Controlli della produzione OPZIONI Controlli della produzione RITMO = Controllo dell’impulsività La capacità di valutare la previsione, e la capacità di selezionare le varie opzioni ti porta a controllare l’impulsività. Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 24 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 24. “ Il paradosso è che la scuola forza i ragazzi a fare le cose con la maggiore rapidità possibile. Devono scrivere e pensare in fretta, ricordare all’istante, rispettare il tempo assegnato per le prove nonché termini e scadenze strettissimi. I frenetici ritmi pedagogici sono l’esatto contrario di quelli naturali del cervello che apprende.” Mel Levine DOBBIAMO AIUTARE I NOSTRI RAGAZZI A DIVENTARE RIFLESSIVI E NON IMPULSIVI!!!!! Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 25 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 25. sforzo mentale ciclo sonno-sveglia continuità vigilanza Controlli dell’energia mentale Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE Controlli della produzione Controlli della ricezione selezione concentrazione profondità dei dettagli elaborazione mentale soddisfazione preventivo delle azioni della qualità del ritmo del rinforzo Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc. di Neurolinguistica UNI. PV- carlo.muzio@libero.it Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it 26
  • 26. Gli scarabocchi aiutano a concentrarsi "Mentre sognare ad occhi aperti distrae dal compito, lo scarabocchiare non compromette l'attenzione e - contrastando distrazioni maggiori - può essere efficace nel portare a buon esito il compito principale". Alan Baddeley Scarabocchiare mentre si ascolta, aiuta a ricordare i dettagli e aumenta del 29% la capacità di seguire un discorso. Scarabocchi di A. Manzoni Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 27 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 27. I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e dell’ apprendimento Sistemi Sistemi PERCETTIVI PERCETTIVI Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE Sistema Sistema MNEMONICO MNEMONICO SISTEMI SISTEMI NEUROEVOLUTIVI NEUROEVOLUTIVI Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 28 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 28. Sistema Sistema MNEMONICO MNEMONICO MEMORIA A BREVE TERMINE MEMORIA DI LAVORO MEMORIA A LUNGO TERMINE Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 29 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 29. MEMORIA DI LAVORO Perché sono venuto in cucina? Sistema Sistema MNEMONICO MNEMONICO MEMORIA DI LAVORO È il luogo in cui le intenzioni/componenti di una azione vengono conservati nel tempo necessario per portarla a termine. Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 30 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 30. Molti DSA hanno un deficit nella memoria di lavoro Sistema Sistema MNEMONICO MNEMONICO MEMORIA DI LAVORO Per non sovraccaricarla… scrivere a parte i risultati o ragionamenti intermedi Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 31 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 31. i 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e dell’ apprendimento Sistemi Sistemi PERCETTIVI PERCETTIVI Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE SISTEMI SISTEMI NEUROEVOLUTIVI NEUROEVOLUTIVI Sistema Sistema MNEMONICO MNEMONICO Sistema Sistema LINGUISTICO LINGUISTICO Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 32 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 32. Natura del linguaggio e dei suoi sottosistemi Suono Fonologia Lessico Significato Semantica Morfologia Sintassi Grammatica Funzioni comunicative Contesto Pragmatica Conversazione Discorso Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 33 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 33. Sistema Sistema LINGUISTICO LINGUISTICO formale informale concreto astratto di base superiore ricettivo espressivo Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 34 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 34. Riflessioni sul linguaggio (metacognizione) concatenazione di frasi struttura della frase significato delle parole porzioni di parole suoni Sistema Sistema LINGUISTICO LINGUISTICO discorso sintassi semantica morfemi fonemi Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 35 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 35. I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e dell’ apprendimento Sistemi Sistemi PERCETTIVI PERCETTIVI Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE SISTEMI SISTEMI NEUROEVOLUTIVI NEUROEVOLUTIVI Sistema di Sistema di Ordinamento Ordinamento SEQUENZIALE SEQUENZIALE Sistema Sistema MNEMONICO MNEMONICO Sistema Sistema LINGUISTICO LINGUISTICO Sistema di Sistema di Ordinamento Ordinamento SPAZIALE SPAZIALE Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 36 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 36. Sistema di Sistema di Ordinamento Ordinamento SEQUENZIALE SEQUENZIALE PENSIERO DI LIVELLO SUPERIORE ORGANIZZAZIONE Sistema di Sistema di Ordinamento Ordinamento SPAZIALE SPAZIALE alla rappresentazione CREAZIONE mentale RICORDO PERCEZIONE dalla percezione degli stimoli ambientali Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 37 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 37. I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e dell’ apprendimento Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE SISTEMI SISTEMI NEUROEVOLUTIVI NEUROEVOLUTIVI Sistema Sistema MOTORIO MOTORIO Sistema di Sistema di Ordinamento Ordinamento SEQUENZIALE SEQUENZIALE Sistema Sistema MNEMONICO MNEMONICO Sistema Sistema LINGUISTICO LINGUISTICO Sistema di Sistema di Ordinamento Ordinamento SPAZIALE SPAZIALE Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 38 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 38. PERCEZIONE IL C O G N I Z I O N E CIRCUITO AZIONE Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 39 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 39. PERCEZIONE RICHIESTA RICHIESTA (dall’esterno) (dall’esterno) •Sistema uditivo •Sistema uditivo •Elaborazione •Elaborazione linguistica linguistica •Aspetti emotivi •Aspetti emotivi (regolazione) (regolazione) Rilevazione dati Rilevazione dati fisici fisici A T SCOPO SCOPO (bisogno interno) (bisogno interno) T E PROGETTAZIONE PROGETTAZIONE dell’AZIONE dell’AZIONE N Z I ANTICIPAZIONE ANTICIPAZIONE della STRATEGIA della STRATEGIA O N E PIANIFICAZIONE PIANIFICAZIONE sviluppo del programma motorio sviluppo del programma motorio C O G N I Z I O N E aggiustamento aggiustamento Sistema MOTORIO Sistema MOTORIO MONITORAGGIO MONITORAGGIO cognitivo cognitivo carlo.muzio@fastwebnet.it Memoria Memoria implicita implicita AZIONE FINALIZZATA FINALIZZATA Lo scopo èè pienamente Lo scopo pienamente raggiunto? raggiunto? 40 claudia.cappa@cnr.it
  • 40. PRASSIA Sistema Sistema MOTORIO MOTORIO ( atto motorio finalizzato ) rappresentazione mentale dell’attività programmazione degli atti sequenziali per realizzarla Acquisire strategie sempre più adeguate, economiche, rapide ed efficaci di “intervento motorio” sulla realtà esterna Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 41 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 41. Disturbo di Coordinazione Motoria (DCM) Developmental Coordination Disorder DCD Disturbo nel quale le prestazioni in compiti di coordinazione Disprassia Inclusa nelle definizioni di DCD. Sinonimo di DCD? Ma c’è una differenza? motoria, fini o grosso motori, sono significativamente al di sotto del livello atteso rispetto all’età e allo sviluppo intellettivo (DSM IV) Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 42 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 42. FINEMOTORIO GRAFOMOTORIO GROSSOMOTORIO Sistema Sistema MOTORIO MOTORIO OROMOTORIO (LINGUAGGIO) MOTORIO MUSICALE Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 43 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 43. SISTEMA SOCIO AMBIENTALE E AFFETTIVO COMUNICATIVO SISTEMA COGNITIVO • Capacità di generalizzazione e adattamento • Simbolizzazione • Capacità di previsione – di fare ipotesi – di immaginazione – di rappresentazione • Motivazione • Ambiente • Interazione • Emotività PRASSIA FUNZIONE COGNITIVA ADATTIVA STRUTTURA PROCESSANTI •Recettività •Percezione •Memoria •Azione PROCESSI DI CONTROLLO (Livello metacognitivo) •Attenzione •Memoria •Strategie di Organizzazione •Autoregolazione •Capacità di integrare più abilità 44 Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it
  • 44. I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e dell’ apprendimento Sistemi Sistemi PERCETTIVI PERCETTIVI Sistema del PENSIERO Sistema del PENSIERO SUPERIORE SUPERIORE Sistema Sistema MOTORIO MOTORIO Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE SISTEMI SISTEMI NEUROEVOLUTIVI NEUROEVOLUTIVI Sistema di Sistema di Ordinamento Ordinamento SEQUENZIALE SEQUENZIALE Sistema Sistema MNEMONICO MNEMONICO Sistema Sistema LINGUISTICO LINGUISTICO Sistema di Sistema di Ordinamento Ordinamento SPAZIALE SPAZIALE Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 45 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 45. Pensiero concettuale Pensiero orientato alla soluzione di problemi Pensiero critico Sistema del PENSIERO Sistema del PENSIERO SUPERIORE SUPERIORE Pensiero creativo Pensiero guidato da regole I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta. A. De Saint-Exupéry Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 46 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 46. CONCETTO relativo ad un processo astratto Linea confine tangente concreto dessert fotosintesi Sistema del PENSIERO Sistema del PENSIERO SUPERIORE SUPERIORE Pensiero concettuale verbali Politico conservatore non verbali Orbita planetaria Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PVcarlo.muzio@fastwebnet.it Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it 47
  • 47. Sistema del PENSIERO Sistema del PENSIERO SUPERIORE SUPERIORE Pensiero critico discernimento, analisi, e valutazione ESPERIENZA RAGIONAMENTO OSSERVAZIONE COMUNICAZIONE Pensiero critico Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 48 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 48. I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e dell’ apprendimento Sistema del Sistema del PENSIERO PENSIERO SOCIALE SOCIALE Sistema del PENSIERO Sistema del PENSIERO SUPERIORE SUPERIORE Sistema Sistema MOTORIO MOTORIO Sistemi Sistemi PERCETTIVI PERCETTIVI Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE Sistema Sistema MNEMONICO MNEMONICO SISTEMI SISTEMI NEUROEVOLUTIVI NEUROEVOLUTIVI Sistema di Sistema di Ordinamento Ordinamento SEQUENZIALE SEQUENZIALE Sistema Sistema LINGUISTICO LINGUISTICO Sistema di Sistema di Ordinamento Ordinamento SPAZIALE SPAZIALE Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 49 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 49. Sistema del Sistema del PENSIERO PENSIERO SOCIALE SOCIALE CAPACITÀ DI COMPRENDERE: • le intenzioni e i sentimenti degli altri • le regole sociali • i comportamenti codificati Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 50 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 50. Sistema del Sistema del PENSIERO PENSIERO SOCIALE SOCIALE CAPACITÀ DI COMPRENDERE: le intenzioni e i sentimenti degli altri Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 51 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 51. PERCEZIONE IL C O G N I Z I O N E CIRCUITO AZIONE Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 52 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 52. PERCEZIONE VISIVA RICONOSCIMENTO DEI SIMBOLI ATTENZIONE PERCEZIONE UDITIVA RICONOSCIMENTO DEL LINGUAGGIO LETTURA 53
  • 53. La Teoria modulare di Moscovitch e Umiltà (1990) e la Multicomponenzialità del Sistema Esecitivo (Benso, 2004) nei Disturbi dell’Apprendimento • I moduli relativi all’apprendimento sono assemblati e complessi: – i moduli di 2° ordine (linguaggio e percezione) e quelli di 3° ordine (lettura e movimenti complessi) si formano attraverso l’intervento di un processore centrale (o SAS _Sist. Att. Supervisore di Shallice ’88 – o SEC – Sist. Esec. Centr. di Baddeley ’86) che fornisce risorse attentive in modo innato e automatico o in modo volontario e consapevole. 54
  • 54. La Teoria modulare di Moscovitch e Umiltà (1990) e la Multicomponenzialità del Sistema Esecitivo (Benso, 2004) nei Disturbi dell’Apprendimento • il modulo della lettura è frutto di un apprendimento complesso che risulta dall’assemblaggio di due moduli di 2° tipo (linguaggio e percezione visiva) attraverso l’intervento di un PC che impiega risorse attentive. • Qualsiasi disturbo dell’apprendimento coinvolge anche alcuni aspetti del Sistema Esecutivo C. o SAS (F. Benso, M.C. Usai, e coll. 2005 – Dislessia Vol.2 n.2) 55
  • 55. I 9 sistemi implicati nei processi dello sviluppo e dell’ apprendimento Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE Sistema Sistema MNEMONICO MNEMONICO Sistema del Sistema del PENSIERO PENSIERO SOCIALE SOCIALE Sistema Sistema del PENSIERO del PENSIERO SUPERIORE SUPERIORE Sistema Sistema MOTORIO MOTORIO Sistema Sistema PERCETTIVO PERCETTIVO SISTEMI SISTEMI NEUROEVOLUTIVI NEUROEVOLUTIVI Sistema di Sistema di Ordinamento Ordinamento SEQUENZIALE SEQUENZIALE Sistema Sistema LINGUISTICO LINGUISTICO Sistema di Sistema di Ordinamento Ordinamento SPAZIALE SPAZIALE 56
  • 56. Sistema Sistema MOTORIO MOTORIO Sistema del Sistema del PENSIERO PENSIERO SOCIALE SOCIALE Sistema del PENSIERO Sistema del PENSIERO SUPERIORE SUPERIORE Sistema Sistema MNEMONICO MNEMONICO Sistema Sistema LINGUISTICO LINGUISTICO Sistema di Sistema di Ordinamento Ordinamento SEQUENZIALE SEQUENZIALE Sistema di Sistema di Ordinamento Ordinamento SPAZIALE SPAZIALE Sistema di controllo Sistema di controllo dell’ATTENZIONE dell’ATTENZIONE Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 57 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 57. DI FRONTE ALLE PRIME DIFFICOLTÀ SCOLASTICHE… È IMPORTANTE … AGIRE SUBITO PER SOSTENERE OGNI SINGOLO BAMBINO nella sua specificità 58
  • 58. 59
  • 59. Dalla fine del primo ciclo della primaria noi vediamo un bambino… intelligente… ma che non ha prestazioni scolastiche in media a quelle attese dalla sua età nella lettura, scrittura e calcolo. Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc. di Neurolinguistica UNI. PV- carlo.muzio@libero.it 60 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 61. DISAGIO in classe può bambino “tappezzeria” Comportamento Comportamento bambino “rompiscatole” bla bla 62
  • 62. Allargare la visione della punta dell’iceberg a tutti i processi sottostanti Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 63 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 63. La comprensione di tutti i processi sottostanti le difficoltà scolastiche ci permette di intervenire per definire un percorso abilitativo (fasi iniziali dei processi di apprendimento) e di un adeguamento della didattica nel percorso formativo (dalle secondarie agli studi superiori) 64
  • 64. Sì, è la prerogativa del somari, raccontarsi ininterrottamente la storia della loro somaraggine: faccio schifo, non ce la farò mai, non vale neanche la pena provarci, tanto lo so che vado male, te l’avevo detto, la scuola non fa per me... La scuola appare loro un club molto esclusivo di cui si vietano da soli l'accesso. … In fondo, chi mi ha salvato dalla scuola se non tre o quattro insegnanti? Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 65 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 65. …primi anni primaria importanza di una DIAGNOSI PRECOCE per attivare un intervento specifico di tipo abilitativo: logopedico, psicomotorio, … DOPO le primarie l’intervento utile può essere solo della scuola con una didattica adatta. Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it 66
  • 66. Quale strumenti possiamo dare agli insegnanti per individualizzare la didattica? In primo luogo una guida all’osservazione degli stili cognitivi degli alunni. Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet.it 67 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it
  • 67. analisi dei punti di debolezza ma anche i punti di forza importanti per costruire delle strategie di apprendimento individualizzate e più funzionali per quel singolo bambino Carlo Muzio, Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, doc.di Neurolinguistica UNI.PV- carlo.muzio@fastwebnet. 68 Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - claudia.cappa@cnr.it

Notas del editor

  1. {"60":"Il Bambino o Rag, con DSA e’ INTELLIGENTE spesso MOLTO INTELLIGENTE senza problematiche importanrti a livello relazionale, senza deficit neurologici, eccc che non riesce ad evere prestazioni nella media a quelle attese per la sua età nella lett scritt e calcolo , ma puo’ essere carente nei PROCESSI BASSI , quelli cioe’ che non ha automatizzato.\nE questo avviene per qualunque compito del sistema nervoso centrale: liguaggio, movimento, calcolo, attenzione, memoria, ecc.\n","27":"LONDRA - Siete il genere di persona che alle riunioni con il capufficio, oppure in classe mentre il prof fa lezione, o nelle telefonate in cui c'è più da ascoltare che da parlare, prende in mano una penna o una matita e scarabocchia distrattamente ghirigori su un foglio di carta? Be', se il capufficio, il prof o chiunque altro vi sorprende in flagrante, se ne esce con frasi del tipo "smettila di distrarti a quel modo e presta attenzione a ciò che dico", adesso potete zittirlo con il supporto della scienza: spiegando che riuscite a stare attenti proprio grazie a quei disegnini senza senso. Più attenti, concentrati e mnemonici, in effetti, di chi gli scarabocchi mentre gli altri parlano non li fa. Lo afferma un esperimento condotto da ricercatori del reparto scienze cognitive del Medical Research Council della Cambridge University. Scarabocchiare mentre si ascolta, affermano gli studiosi, aiuta a ricordare i dettagli: dunque l'esatto contrario del diffuso luogo comune secondo cui lo scarabocchio spinge la mente a perdersi nel vuoto. Per verificarlo, gli scienziati inglesi hanno dato un banale compito ripetitivo, in pratica disegnare scarabocchi, a un gruppo di volontari che doveva contemporaneamente ascoltare un noioso messaggio telefonico. Confrontando la capacità di ricordare il contenuto del messaggio con un gruppo di ascolto che non era stato invitato a scarabocchiare, si è scoperto che lo scarabocchio aumenta la memoria del 29 per cento. Interrogati al termine dell'esperimento, senza sapere in che cosa consisteva o cosa cercava di misurare, coloro che scarabocchiavano hanno ricordato mediamente 7,5 nomi di persone, di luoghi e altri dettagli secondari del messaggio, mentre coloro che non scarabocchiavano ne hanno ricordati soltanto 5,8. \n"Se una persona svolge un'attività passiva, come quella di ascoltare una noiosa conversazione telefonica, può cominciare a sognare ad occhi aperti", commenta il professor Jackie Andrade, della facoltà di psicologia dell'università di Plymouth. "E sognare a occhi aperti induce a distrarsi da quello che si sta facendo, con il risultato che lo fai meno bene. Svolgere contemporaneamente un semplice compito, come appunto è scarabocchiare, può essere sufficiente a interrompere il sogno a occhi aperti senza compromettere la prestazione che si sta compiendo". In parole povere, scarabocchiare permette di non distrarsi e aiuta a seguire meglio il filo del discorso. Non è la prima volta che vengono messi in luce i benefici dello scarabocchio. Un libro diventato un best-seller in Francia e pubblicato anche in Italia nel 2007, "Quaderno di scarabocchi per chi si annoia in ufficio", sostiene che scarabocchiare è una terapia anti-stress, fornendo perfino un sito Internet, www.swarmsketch.com, per chi desidera farlo sul web anziché su carta. In un altro volume, uscito nel nostro paese nel 2005, "I disegni dell'inconscio", gli psicologi Evi Crotti e Alberto Magni elencano sei diverse categorie di scarabocchi, ciascuna rivelatrice di un particolare stato d'animo: per cui ad esempio chi tratteggia labirinti sta cercando una via d'uscita da una situazione di stallo, chi disegna palme vorrebbe trovare un'oasi di pace, chi fa schizzi di un'automobile rivela un desiderio erotico non soddisfatto. Lo scarabocchio, del resto, è vecchio come l'uomo: ci guarda dalle pareti delle caverne della preistoria, rispecchia l'animo del genio nei taccuini di Leonardo da Vinci, diventa pop-art nei moderni graffiti di strada. E poi ci sono gli scarabocchi d'autore: le spirali di Balzac, gli anelli di Beethoven, gli animali immaginari di Malraux. Senza dimenticare gli scarabocchi tracciati da molti dei nostri deputati durante le sedute alla Camera: sebbene venga il sospetto che, nel loro caso, lo facciano sperando effettivamente di distrarsi, mica per prestare più attenzione. \n(27 febbraio 2009) \nScarabocchi antisbadiglio Con stelline e cuoricini il cervello lavora meglio C`è chi compone ghirigori degni di un geroglifico egizio, chi costruisce puzzle in stile cubista, chi intreccia tratti di biro più aggrovigliati delle piste di Nazca. Tuttavia, prima di catalogare lo scarabocchio tra le attività umane inutili dettate dalla noia forse farà comodo sapere che proprio mentre ci distraiamo è allora che ci concentriamo. Secondo un gruppo di psicologi inglesi lasciare andare penna e matita per conto loro è infatti un modo per ricordare meglio i dettagli di una conversazione o di una telefonata.La mano va dove la mente vuole - L`agenda piena di stelline e labirinti, il taccuino costellato di ragnatele di inchiostro, la rubrica del telefono trasformata in una sequenza di codici cifrati sono indice di un cervello che lavora e registra meglio quello che ascolta. È quanto sostengono i ricercatori del reparto di scienze cognitive del Medical Research Council della Cambridge University che hanno analizzato le strategie sottili di uno scarabocchio naif ed estemporaneo. La sorpresa è che vergare un pezzo di carta senza uno scopo preciso serve ad aumentare la memoria del 29 per cento. Per stabilire con esattezza questo incremento gli esperti hanno affidato un compito ad un gruppo di volontari. Dovevano ascoltare per due minuti e mezzo un messaggio preregistrato contenente diversi nomi di persone e luoghi e successivamente scrivere un pro-memoria per un collega che contenesse il maggior numero di informazioni. A metà dei 40 partecipanti veniva anche chiesto di prodursi in un esercizio "creativo": foglio di carta e penna alla mano potevano scarabocchiare a piacimento mentre ascoltavano la registrazione.Non è un gioco da bambini - Lo studio pubblicato sulla rivista Applied Cognitive Psychology conferma che i volontari che avevano scarabocchiato liberamente alla fine dell`esperimento ricordavano 7,5 nomi di persone o di altri oggetti mentre per gli altri, quelli che ascoltavano senza disegnare "a mano libera", la media era più bassa, ferma a 5,8 dettagli. Se i bambini imparano a sviluppare la competenza spazio-visuale mettendo insieme linee e contorni in modo apparentemente confuso, negli adulti la stessa tela di segni incomprensibili ha quindi un altro obiettivo. Le fauci e i sogni - "Quando qualcuno compie un`attività noiosa, come ascoltare una monotona conversazione telefonica, potrebbe iniziare a distrarsi", spiega Jackie Andrade, psicologo dell`Università di Plymouth, in Inghilterra. Ma la tentazione di sbadigliare e sognare ad occhi aperti può essere sconfitta dagli scarabocchi senza incidere sulle prestazioni finali. Lo stesso principio è utilizzato nei test psicologici per misurare memoria e attenzione durante i quali si impegna l`esecutore in altri compiti per ostacolarne la concentrazione. "La ricerca ha però dimostrato - continua Andrade - che alcuni compiti secondari, proprio come lo scarabocchiare, aiutano invece a ricordare meglio". Data: 27-02-2009Autore: Cosimo Colasanto\nI contenuti di Salute24\n","39":"I bambini non sono pigri pag 42\n","28":"Senso orario dall’attenzione\n","56":"Senso orario dall’attenzione\n","40":"I bambini non sono pigri pag 42\n","46":"Pag 194 a modo loro\n","24":"La capacità di valutare la previsione, la scelta delle varie opzioni e la non frenesia ti porta a conttrollare l’impulsività\n","13":"Lettere che diventano più grandi e più piccole\n","52":"I bambini non sono pigri pag 42\n","8":"percezioni dipendono da informazioni (dati) nell’ambiente, ma\nanche dall’esperienza precedente e dalla conoscenza del mondo\nc’è discrepanza \ntra realtà fisica e “fenomenica” (com’è percepita dal soggetto)\n \n è organizzazione fenomenica delle informazioni sensoriali corrispondenti ad una determinata situazione di stimolazione\n( codificazione + organizzazione )\nQuesto già nella normalità!\n","47":"Pag 198 199 a modo loro\nDAL SITO:\nConcepts come in at least five forms: Concrete concepts, abstract concepts, verbal concepts, and non-verbal concepts. Concrete concepts can be seen, touched, or heard. In other words they have some direct sensory input. Examples of concrete concepts include furniture, transportation, and dog. In contrast, abstract concepts are thought to have no direct sensory input unless by metaphor or analogy. The concepts of metaphor and analogy can be thought of abstract concepts. \nVerbal concepts are often thought of as classes of ideas or objects that are best understood and used using language. Examples include friendship and irony. These examples may also be classified as abstract concepts. Therefore, types of concepts may overlap (POSSONO SOVRAPPORSI). \nNonverbal concepts are often thought to be best understood making mental pictures to represent their critical attributes. The process of painting mental pictures to aid learning and production is often referred to as visualization. Examples of nonverbal concepts include perimeter, area, volume, and mass. \nA final type of concept is a process concept. Process concepts represent mechanisms such as photosynthesis or an atomic reaction.\nAn initial step to promote concept formation is to preview the different concepts students will encounter during the school year or school day or a lesson. Present them with the definition of the different types of concepts listed above telling them which type they will see most and least often in class. Then provide them with examples of important concepts of each type taken directly from their textbooks, class syllabi, and/or outlines. Another important step requires helping students to develop a firm sense of the critical attributes that define individual concept making clear that each concept (i.e., separate) may share some critical attributes with other concepts. Writing the critical attributes on one side of a flash card and the concept on the other side may help them to collaborate with others or go off by themselves to learn the attributes. The concept flashcards may also help students automatize the retrieval of the concept from memory. \nConcept maps may also prove to be an invaluable aid in concept formation. Concept maps (sometimes referred to as concept webs or semantic maps) are diagrams that illustrate the critical attributes of concepts. For example, the name of a concept could be written in the center of a blank page with a circle around it. The five critical attributes of that concept could each be written in smaller circles around the concept, connected by a line. Students would then have a mental image that concept to carry into any discussion or test. Other strategies for enhancing concept formation include: Providing students with concrete experiences, using metaphors or analogies, or multiple pathways to learn concepts such as videos, audiotapes, hands-on experiences.\n","36":"Senso orario dall’attenzione\n","14":"claudia\n","20":"I primi compiti a casa di pietro\n","48":"Il pensiero critico è un tipo di pensiero caratterizzato dai processi mentali di discernimento, analisi, e valutazione. Comprende processi di riflessione su aree tangibili ed intangilbili con l'intento di formare un giudizio solido che riconcilia l'evidenza scientifica con il senso comune.\nIl pensiero critico trae informazioni dall’osservazione, l’esperienza, il ragionamento o la comunicazione. Il pensiero critico si fonda sul tentativo di andare al di là della parzialità del singolo soggetto: i suoi valori fondamentali sono la chiarezza, l’accuratezza, la precisione, l’evidenza.\n","37":"PAG 153\n","26":"Pag 56 in poi\n","4":"Senso orario dall’attenzione\n","32":"Senso orario dall’attenzione\n","21":"Queste grandi variazioni provocano nei dislessici un effetto • : montagne russe:-. In\nalcune occasioni, essi riescono in attività molto al di fuori della portata dei loro pari. Un\nmomento dopo, possono trovarsi dì fronte a un compito che non sanno risolvere. Molti\ndislessici chiamano questa situazione -:camminare nei buchi neri:-. Per affrontare questo\ntipo di problemi, i dislessjci hanno bisogno di profonda comprensione della loro disabilità\ndi apprendimento. Ciò li aiuterà a contemplare la possibilità sia di avere successo, ma\nanche di fallire in alcune attività.\nI dislessici hanno anche una prestazione incostante in uno stesso compito. Cioè, i loro\nerrori sono inconsistenti. Per esempio, una volta ho chiesto a un dislessico adulto di\nscrivere un breve saggio sulla violenza televisiva. Come prevedibile, egli sbagliò cinque\nvolte a scrivere la parola televisione. Comunque, la sbagliò ogni volta in un modo\ndiverso. Questa variabilità dell'errore rende la rieducazione più difficile.\nInfine, la prestazione dei dislessici varia da giorno a giorno. Alcuni giorni la lettura può\nvenire effettuata abbastanza facilmente, mentre in altri giorni essi possono essere quasi\nincapaci di scrivere il proprio nome. Questa inconsistenza crea un'estrema confusione\nnon solo al dislessico, ma anche alle persone che hanno a che fare con lui.\nPoche altre condizioni di disabilità hanno un andamento così intermittente. Un bambino su una sedia a rotelle resta inchiodato lì; e se quajche giorno cominciasse a camminare,\ni medici la considererebbero una condizione isterica. Invece per i dislessici, \\e performance sono fluttuanti. Ciò rende estremamente difficile all'individuo impara-re a compensare, poiché non può prevedere l'intensità dei sintomi in un determinato giorno.\n"}