1. Giovanni
Lariccia
INGREDIENTI
PER
UNA
FIABA
Una
unità
didattica
sulle
rappresentazione
delle
conoscenze
con
le
mappe
concettuali
ripresa
e
adattata
dal
progetto
Bambino
Autore
PREMESSA
L’
unità
didattica
che
segue
si
ispira
ad
una
dallo
stesso
titolo
che
fa
parte
integrante
del
progetto
Bambinoautore
che
abbiamo
appena
descritto
nelle
Linee
Guida.
Per
rendere
possibile
la
stessa
struttura
concettuale
a
delle
classi
che
non
partecipano
al
progetto
stesso,
abbiamo
immaginato
che
le
classi
partecipanti
siano
tutte
concentrate
in
una
sola
scuola
e
che
siano
tutte
dotate
di
una
Lim.
La
scuola
dovrebbe
inoltre
avere
a
disposizione
un’
aula
più
grande,
dotata
di
Lim,
in
cui
far
convergere
le
classi
che
partecipano
al
progetto
in
alcuni
momenti
chiave
dello
sviluppo
della
sua
realizzazione.
INTRODUZIONE
Quando
leggiamo
una
fiaba,
non
siamo
solo
curiosi
di
sapere
"come
va
a
finire",ma
siamo
catturati
dalla
magia
delle
situazioni
fantastiche
che
si
creano
e
dalle
caratteristiche
dei
personaggi.
La
fiaba
ha
uno
schema
narrativo
fisso:
INTRODUZIONE-‐SVILUPPO-‐CONCLUSIONE,
ma
ha
anche
delle
funzioni
specifiche
secondo
gli
studi
di
Vladimir
Propp
etnologo
e
studioso
russo
(1895-‐1970)
che
nella
sua
opera"Morfologia
della
fiaba"
dopo
averne
confrontato
moltissime,
popolari
e
di
magia,
arrivò
alla
conclusione
che
tutte
presentano
situazioni
analoghe,
azioni
e
personaggi
simili.
La
rappresentazione
delle
conoscenze
contenute
in
una
o
più
fiabe
può
essere
realizzata
in
modo
concreto
ed
appassionante
mediante
le
mappe
concettuali.
2. In
questo
modo
si
collega
un
obiettivo
di
lingua
(comprensione
di
un
testo)
con
uno
di
matematica
(struttura
ad
albero,
variabili
–
valori,
etc.).
Il
programma
più
adatto
per
rappresentare
le
mappe
concettuali
-‐
oggi
disponibile
gratuitamente
anche
in
italiano!
–
si
chiama
CmapTools
e
può
essere
scaricato
ed
installato
gratuitamente
su
qualunque
computer
(Windows,
Macintosh,
Linux
-‐
Ubunto).
Come
abbiamo
accennato
all’
inizio,
l’
unità
didattica
qui
abbozzata
si
riallaccia
ad
una
simile
sviluppata
nel
progetto
Bambinoautorre.
La
versione
con
le
mappe
concettuali
è
stata
oggetto
di
una
tesi
di
laurea
sperimentale
in
una
terza
elementare
di
Roma.
POPOLAZIONE
OBIETTIVO
Questa
unità
didattica
si
rivolge
a
delle
classi
di
seconda,
terza
e
quarta
elementare
appartenenti
ad
una
stessa
scuola.
OBIETTIVI
GENERALI
• Riflettere
sulla
struttura
della
fiaba
• Riflettere
su
come
noi
rappresentiamo
le
conoscenze
sulle
fiabe
• Utilizzare
le
mappe
concettuali
per
• Riconoscere
gli
"ingredienti
per
una
fiaba”utilizzando
le
funzioni
di
Propp:
o EROE
o ANTAGONISTA
o DANNEGGIAMENTO
o ALLONTANAMENTO
o AIUTANTE
E
MEZZO
MAGICO
o PROVA
DA
SUPERARE
o COME
VA
A
FINIRE
• Caratterizzare
personaggi,
ambienti
e
tempi
• Creare
un
intreccio
narrativo
• Comporre
fiabe
attraverso
una
cooperazione
in
rete
tra
scuole
diverse
OBIETTIVI
SPECIFICI
Sviluppare
3. • competenza
testuale
• competenza
tecnica
IL
RUOLO
DEL
SITO
CENTRALE
(IN
BAMBINOAUTORE)
(Questa
parte
sezione
è
fatta
su
misura
del
progetto
Bambinoautore)
Il
sito
centrale
comprende
tre
spazi
distinti:
1)
Iscrizioni:
le
classi
potranno
verificare
la
loro
iscrizione
2)
Forum
dell'attività:
permetterà
di
partecipare
concretamente
all'invenzione
di
fiabe
a...più
mani:
la
classe
A
inizierà
una
fiaba
che
verrà
continuata
dalla
classe
B
e
sarà
conclusa
dalla
classe
A.
Ogni
fiaba
sarà
quindi
scritta
e
illustrata
da
due
classi
o
gruppi
di
classe.
Si
accederà
ad
un
primo
forum
con
cinque
aree
distinte
che
serviranno
a
creare
l'archivio:
tutte
le
classi
iscritte
invieranno
e
troveranno
i
disegni
(eroi-‐
protagonisti,
antagonisti
e
mezzi
magici)
e
suggerimenti
di
tipo
testuale
(danneggiamento,
prove
da
superare)
da
utilizzare,
a
piacere,
per
inventare
le
fiabe.
Verrà
creato
un
secondo
forum
in
cui
le
classi
o
i
gruppi
inseriranno
l'inizio
delle
fiabe
inventate
accompagnate
dai
disegni
e/o
suggerimenti
scelti
dall'archivio
e,
di
seguito
verranno
inserite
parte
centrale,
conclusione
e
titolo
secondo
l’
abbinamento
comunicato
dalle
coordinatrici.
3)
La
finestra
didattica
in
cui
si
potranno
leggere:
• Il
progetto
• La
modalità
di
lettura
del
sito
• La
modalità
di
lavoro
e
i
dati
tecnici
• Istruzioni
per
l'uso
Smontiamo
una
fiaba
Una
fiaba
può
essere
smontata
in
pezzi
dal
punto
di
vista
logico.
I
pezzi
non
sono
“parti
fisiche
individuabili
del
racconto”,
ma
sono
piuttosto
una
generalizzazione
delle
domande
più
classiche
con
cui
ciascuno
di
noi
categorizza
e
conosce
la
realtà:
chi,
come,
dove,
quando,
perché…
4. Qualunque
fiaba
si
presta
a
questa
analisi
che
metterà
in
luce
le
capacità
di
astrazione
dei
bambini.
Al
tempo
stesso
da
questa
astrazione
gli
stessi
bambini
devono
essere
in
grado
di
creare,
in
forma
collaborativa
a
più
livelli
(nella
classe,
tra
le
classi,
tra
le
scuole)
dei
repertori
concreti,
materializzati
in
archivi
di
tipo
informatico.
Non
c’è
limite
alla
varietà
ed
alla
quantità
di
questi
repertori:
possiamo
avere
repertori
di
tipo
più
concreto
(nomi,
verbi,
aggettivi);
e
procedere
via
via
verso
l’
astratto
(il
ruolo,
la
funzione,
le
circostanze).
Non
c’è
una
regola
di
“buona
formazione”
degli
archivi:
uno
potrebbe
avere
un
repertorio
di
condizioni
metereologiche
(sereno,
pioggia,
tempesta),
oppure
un
repertorio
di
mezzi
fantastici
di
locomozione
(carrozze,
slitte,
etc.).
L’
importante
è
partire
sempre
dal
basso,
quindi
dalle
favole
concrete,
di
fronte
alle
quali
i
bambini,
guidati
dall’
insegnante,
si
porranno
delle
domande
che
verranno
via
via
ampliate
ed
eventualmente
generalizzate.
Una
rappresentazione
concreta
dell’
analisi
condotta
dalle
classi
(o
dalle
scuole)
si
potrà
avere
attraverso
una
mappa
concettuale
accessibile
e
modificabile
da
tutti,
sia
pure
con
certe
regole
molto
precise.
In
termini
matematici
(o
informatici)
questa
analisi
si
può
identificare
come
un
processo
di
definizione
delle
variabili
e
dei
rispettivi
valori
ammissibili.
Aanalizzando
tante
fiabe,
si
vengono
a
creare
dei
repertori:
i
repertori
rappresentano
un
“sapere
comune”,
raggiunto
per
successive
approssimazioni
o
raffinamenti.
Protagonista:
• Descrizione
di
ruolo
e
comportamentale
o Una
persona
di
prestigio
o Un
re
o Una
regina
o Un
principe
o Una
persona
coraggiosa
o Un
ragazzo
o Un
contadino
o Una
cameriera
5. o Una
persona
dotata
solo
di
qualità
positive
• Descrizione
fisica
o Genere
§ Uomo
§ Donna
o Statura
§ Alto
§ Basso
o Corporatura
§ Magro
§ Grasso
Luogo
(dove):
• Una
foresta
• Un
castello
• Il
cielo
Tempo
(quando):
• Un
giorno
• Una
notte
• C’era
una
volta…
• Tanto
tempo
fa…
Antagonista:
Per
l’
antagonista
valgono
le
stesse
variabili
che
abbiamo
illustrato
per
il
protagonista.
Tuttavia
l’
antagonista
in
certe
fiabe
potrebbero
essere
“le
circostanze”,
favorevoli
o
contrarie,
incontrate
dal
protagonista.
Circostanze
antagoniste:
• La
paura
• Il
buio
(pensate
a
Biancaneve
nel
bosco)
• Il
vento
• La
tempesta
6. Il
mezzo
magico:
• La
mela
stregata
• La
bacchetta
magica
della
fata
di
Cenerentola
• …
Creazione
del
copione
(modulare)
Anche
il
copione
può
essere
creato
partendo
dai
moduli:
quindi
ci
possono
essere
degli
schemi
quali:
La
circostanza
iniziale
• Il
danneggiamento
del
protagonista
• Un
divieto
• L'antagonista
crea
un
problema
oppure
proibisce
qualcosa.
Ad
un
certo
punto
accade
che...
• Ad
un
certo
punto
accadde
che....
• Il
giorno
dopo....Improvvisamente
• allontanamento
del
protagonista
o Deve
partire
per
luoghi
impervi
e
lontani
per
affrontare
e
risolvere
le
difficoltà.
o Cammina,
cammina...
Intervento
dell’
aiutante
L’
aiutante
può
essere
una
persona,
un
animale
o
un
oggetto
che,
eventualmente
dotato
di
poteri
speciali,
fornisce
dei
poteri
in
più
al
protagonista
Prove
di
coraggio
La
favola
può
rappresentare
una
o
più
prove
di
coraggio
che
il
protagonista
deve
superare,
tipo:
• Uccidere
un
drago
• Superare
foreste
intricate
• Calarsi
in
luoghi
pericolosi
• Incontrare
ostacoli
che
sembrano
insormontabili
7. Parte
finale
eliminazione
del
danno
(Descrizione
dei
fatti)
ritorno
dell’eroe
(Come
l’eroe
supera
le
difficoltà)
lieto
fine
(Il
protagonista
riceve
un
premio)
Fase
1:
Creazione
dei
repertori
e
delle
strutture
In
questa
fase
si
preparano
i
repertori
e
le
strutture
partendo
dall’
analisi
di
favole
realmente
esistenti
e
bene
identificate.
In
pratica
si
tratta
di
creare:
• Delle
cartelle
in
una
rete
locale
condivisa,
articolati
in
sottocartelle
• Delle
cartelle
in
una
rete
virtuale
(nuvola),
per
esempio
o Box.net
o Google
Drive
o SkyDrive.live.com
Le
cartelle
vengono
organizzate
prima
per
contenuto,
quindi
ulteriormente
suddivise
per
formato
(tipologia):
• Mappe
concettuali
• Immagini
• Testi
I
risultati
possono
essere
tuttavia
mescolati,
integrati
e
pubblicati
su
un
sito
internet
dotato
della
struttura
di
un
libro
o
di
un
giornale
come
quelli
che
si
possono
facilmente
creare
su
wikispaces.
Questa
seconda
modalità
offre
il
vantaggio
che
consente
di
visualizzare
in
modo
molto
efficace
le
immagini,
i
testi
e
persino
le
mappe
concettuali.
L’archivio
sarà
composto
da
diverse
sezioni,
alcune
con
immagini
,
altre
sotto
forma
di
testo
e
potrà
essere
utilizzato
dai
bambini
in
ogni
fase
di
costruzione
della
fiaba.
L’
archivio
potrà
essere
suddiviso
in
cartelle
e
sottocartelle.
Per
le
mappe
concettuali
si
può
fare
ricorso
ad
un
deposito
(gratuito)
centrale
su
uno
dei
server
forniti
dal
sistema.
Oppure
ad
una
cartella
condivisa
della
rete
locale.
Le
sezioni
illustrate
comprenderanno
il
PROTAGONISTA,
l’ANTAGONISTA
e
il
MEZZO
8. MAGICO.
Le
altre
sezioni
potranno
contenere
suggerimenti
in
merito
a
DANNEGGIAMENTO
e
PROVE
DA
SUPERARE.
Ogni
classe
dovrà
inviare
il
materiale
prodotto
per
l’archivio
entro
il
15
novembre.
Fase
2:
creazione
di
nuove
favole
“artificiali”
La
seconda
fase
consiste
nella
creazione
di
favole
nuove,
che
potremmo
definire
“artificiali”,
ottenute
rimescolando
in
modo
meccanico
gli
ingredienti
archiviati
e
classificati
nella
fase
1.
Questa
fase,
a
sua
volta,
verrà
suddivisa
in
sottofasi,
in
modo
da
rendere
il
processo
più
meditato
e
consapevole
e,
al
tempo
stesso,
per
porre
degli
obiettivi
temporali
ben
precisi.
Prima
di
una
certa
data,
ad
esempio
prima
di
Natale,
si
devono
completare
i
repertori.
Dopo
Natale
ogni
gruppo
dovrà
costruire,
partendo
dai
repertori
comuni,
la
parte
iniziale
di
una
fiaba
artificiale.
Questa
fase
si
concluderà
a
carnevale.
Prima
di
Pasqua
si
deve
completare
la
fase
intermedia.
Abbinamenti
Una
variante
può
essere
facilmente
creata
associando
le
diverse
parti
di
una
fiaba
a
classi
diverse
a
cui
viene
dato
il
compito
di
agire
in
segreto
fino
al
completamento
della
loro
sezione.
Una
fiaba
potrebbe
così
essere
composta
da:
• Antefatto
(classe
seconda,
plesso
A)
• Corpo
della
fiaba
(classe
seconda,
plesso
B)
• Finale
della
fiaba
(classe
seconda,
plesso
C)
Modalità
di
lavoro
Nella
creazione
dei
repertori
si
può
chiedere
che
le
classi
lavorino
producano
sia
testi
che
immagini. Le
immagini
possono
essere
realizzate
anche
su
carta
e
poi
acquisite
con
lo
scanner
9. L'immagine
inviata
deve
avere
una
dimensione
massima
300
x
250
(circa).
L'immagine
deve
essere
salvata
in
formato
jpg.
Strumenti
tecnici
Per
disegni
e
testi
il
deposito
ideale
su
internet
sembra,
allo
stato
attuale,
quello
offerto
da
SkyDrive.live.com.
Per
le
mappe
concettuali
si
possono
prendere
in
considerazione:
• CmapTools,
che
offre
anche
dei
server
pubblici
• Mindomo
• Prezi
Questo
ultimo
offre
anche
la
possibilità
di
creare
dei
percorsi
che
assomigliano
un
po’
alle
presentazioni
di
Power
Point.
Le
presentazioni
di
Prezi,
tuttavia,
hanno
come
carattere
distintivo
il
fatto
che
possono
essere
fruite
simultaneamente
da
tante
persone
comunque
distribuite
sulla
rete.