Piano aria regione sicilia decreto 169 settembre 2009 zonizzazione ozono
1. Biomonitoraggio dell’ozono
Risultati e conclusioni
Stazione : Catania
3
2,5
IDC
2
1,5
1
0,5
0
I
II
III
VI
VII
Giugno
VIII
IX
X
XII
Luglio
XIII
XIV
XV
XVI
Agosto
XVII XVIII XVIII
Settembre
Settimane
Giugno
Luglio
Agosto
XVIII
XVII
XVI
XV
XIV
XIII
XII
XI
X
IX
VIII
VII
VI
V
III
II
3
2,5
2
1,5
1
0,5
0
I
IDC
Stazione: Boccadifalco
Bocca di Falco
Settembre
Settimane
Durante la campagna di biomonitoraggio con le plantule di tabacco sono stati confrontati
i dati relativi a temperatura e irraggiamento con l’indice di danno cotiledonare e la
concentrazione di Ozono troposferico rilevata dagli analizzatori automatici. Infatti sono stati
posizionati, per tutte le settimane, i kit nelle immedia te vicinanze delle centraline localizzate a
Caronte (ME), Boccadifalco (PA) e Catania. Tale obiettivo non è stato totalmente raggiunto a
causa di diversi fattori che verranno di seguito esposti. La stazione di Caronte, come mostrato in
Fig. 24 è mancante di alcuni rilievi settimanali di IDC a causa di inconvenienti tecnici relativi al
mancato posizionamento in situ dei kit, mentre per la stazione di Catania la mancanza di alcuni
rilievi settimanali (Fig. 24) è legata al pessimo stato dei kit arrivati in laboratorio. Nonostante la
carenza di dati, a Caronte si rilevano sia da parte degli analizzatori automatici che degli
indicatori biologici i valori in assoluto più bassi di concentrazione di Ozono troposferico
( g/m3), rispetto alle centraline di Boccadifalco e Catania, ed i valori più bassi di IDC, rispetto a
tutte le stazioni oggetto di indagini.
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2. Biomonitoraggio dell’ozono
Risultati e conclusioni
Nella stazione di Catania, nei periodi utili di rilevamento, è possibile riscontrare un
andamento analogo tra le concentrazioni di Ozono rilevate tramite l’analizzatore e il danno
cotiledonare ad eccezione della settima, ottava e quindicesima settimana. Nella stazione di
Boccadifalco è stata notata una corrispondenza nel periodo che va dalla seconda alla sesta
settimana, nella nona e decima e dalla sedicesima fino all’ultima settimana di monitoraggio. A
causa del numero esiguo di stazioni in cui è stata indagata la corrispondenza tra le
concentrazioni registrate analiticamente e quelle rilevate biologicamente (solo in 3) e la
discontinuità dei rilievi biologici settimanali su due stazioni (Caronte e Catania), la quantità di
dati disponibili per effettuare analisi di correlazioni dirette tra range di classi di danno
cotiledonare e concentrazioni di Ozono risulta carente. Pertanto un’indagine ripetuta nel tempo e
su un maggior numero di stazioni già monitorate con gli analizzatori potrebbe risultare utile per
evidenziare tali correlazioni, alla luce del fatto che, come detto precedentemente, è stato
possibile rilevare in alcuni casi un andamento analogo.
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
0
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
0
I
V
VI
VII
Giugno
VIII
IX
X
XII
Luglio
XIII
XIV
IDC
200
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
IDC
O 3(O3 (ng/m3)
g/m3)
Caronte (ME)- Diurni
XV
Agosto
Settimane
O3 (ug/m3) Max
O3 (ug/m3) Media
O3 (ug/m3) minimo
IDC
O3 ( g/m3)
O 3 (ng/m3)
Bocca di Falco
Boccadifalco (PA) - (Diurni)
200
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
I
II
III
Giugno
V
VI
VII
VIII
IX
X
XII
Luglio
XIII
XIV
XV
XVI
Agosto
XVII
XVIII
XVIII
Settembre
SETTIMANE
O3 (ug/m3) Max
O3 (ug/m3) Media
O3 (ug/m3) Minima
IDC
In definitiva, lo studio conclude che la carenza dei dati ricavati non consente
di...arrivare a conclusioni e che a tale scopo potrebbe essere utile... un altro
studio con campionamenti ripetuti nel tempo !
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