1. attenzione 1
Valutazione dei disturbi
dell’attenzione
Il concetto di attenzione sottende un’ampia
classe di processi che modulano la capacità
degli individui di eseguire i compiti della
vita di tutti i giorni
2. attenzione 2
Diverse componenti dell’attenzione
secondo Van Zomeren e Brouwer (1994)
• Intensità (es. difficoltà nel guidare dovuta a
stanchezza)
– Allerta
– Attenzione sostenuta
• Selettività (es. distrazioni legate alla presenza di
persone che parlano nell’auto)
– Attenzione focale o selettiva
– Attenzione divisa
• Supervisory attentional control (flessibilità nell’uso
di strategie)
3. attenzione 3
Diverse componenti dell’attenzione
secondo Van Zomeren e Brouwer (1994)
• Intensità (es. difficoltà nel guidare dovuta a
stanchezza)
– Allerta
• Al S viene richiesto di rispondere con prontezza ad
un segnale bersaglio
– Es. partenze di gare veloci: l’atleta è concentrato per
cercare di ottenere una partenza più rapida possibile
• Si distinguono
– Allerta FASICA: incremento della capacità di risposta in
seguito alla comparsa di un segnale di avvertimento
– Allerta TONICA: capacità di mantenere un adeguato
livello di prestazione per un certo periodo di tempo
4. attenzione 4
Diverse componenti dell’attenzione
secondo Van Zomeren e Brouwer (1994)
• Intensità (es. difficoltà nel guidare dovuta a
stanchezza)
– Attenzione sostenuta
• Capacità di mantenere una adeguata prestazione in compiti
monotoni per periodi relativamente lunghi di tempo
– Es. in un contesto riabilitativo viene chiesto al paziente di
mantenersi vigile per periodi lunghi, talvolta dedicandosi a
compiti monotoni e ripetitivi
• Effetto del tempo (time on task effect)
– Es. il S è in grado di eseguire un compito ma la sua prestazione
decade dopo un certo periodo di tempo (deficit di attenzione
sostenuta)
– La prestazione del S è deficitaria fin dall’inizio della prova
(difficoltà di allerta tonica)
5. attenzione 5
Diverse componenti dell’attenzione
secondo Van Zomeren e Brouwer (1994)
• Selettività (es. distrazioni legate alla presenza di
persone che parlano nell’auto)
– Attenzione focale o selettiva
• Il S cerca di isolare ed identificare stimoli target e,
contemporaneamente, di ignorare stimoli distrattori
– Es. “cocktail party”: cercare di ascoltare una conversazione
mentre altre sono in corso
– Es. orientare la propria attenzione verso una porzione delimitata
di spazio (attenzione selettiva spaziale)
– Attenzione divisa
• Il S cerca di eseguire due compiti contemporaneamente
– Es.una mamma che deve monitorare contemporaneamente la
cottura di varie pietanze, il gioco dei figli, mentre è in attesa di
una telefonata importante
6. attenzione 6
Diverse componenti dell’attenzione
secondo Van Zomeren e Brouwer (1994)
•Supervisory attentional control (flessibilità
nell’uso di strategie)
– Il S effettua un monitoraggio consapevole della
propria attività che gli consente di orientare
consciamente la propria attenzione ad aspetti
diversi della situazione o ad organizzare in
modo volontario la sequenza delle azioni da
compiere
– Questo tipo di controllo modula tutti gli altri
processi attentivi
7. attenzione 7
ALLERTA
• Registrazione dei tempi di reazione (batterie
computerizzate)
– Il vantaggio nella situazione di preallarme
identifica una risposta fasica di allerta
9. attenzione 9
ATTENZIONE SELETTIVA
• Test di cancellazione d2 (Brickenkamp, 1981)
• Test di cancellazione di cifre (Spinnler e Tognoni,
1987)
• Test di Bourdon-Wiersma (Grewel, 1953)
• Color word test o test di Stroop (Stroop, 1935;
Venturini et al., 1983)
10. attenzione 10
ATTENZIONE SELETTIVA
• Test di cancellazione di cifre (Spinnler e Tognoni,
1987)
– Valuta l’attenzione selettiva in un compito di scanning
visivo
– Descrizione: il test è costituito da 3 matrici a difficoltà
crescente con 1, 2, 3 stimoli bersaglio: ciascuna matrice
riporta 13 righe contenenti 10 cifre ciascuna (0-9). Il
tempo massimo per ogni matrice è di 45s
– Punteggio: numero totale di risposte esatte entro 45s in
ciascuna delle 3 matrici
11. attenzione 11
ATTENZIONE SELETTIVA
• Color word test o test di Stroop (Stroop, 1935; Venturini et
al., 1983)
– Mette in evidenza la difficoltà di sopprimere una risposta di tipo
automatico (effetto interferenza)
– Descrizione: il test consiste di 3 tavole ognuna contenente 100
stimoli. Nella prima tavola (W per Word) sono presentati 100
nomi di colori scritti in nero su fondo bianco. Nella seconda (C per
Color) sono presentati 100 quadrati variamente colorati. Nella
terza tavola (CW) compaiono nomi di colori scritti in colori
incongruenti. Il compito consiste nel leggere i nomi delle parole
(tavola 1) o denominare i colori (tavola 2 e 3) il più rapidamente
possibile. Vengono registrati i tempi di lettura e di denominazione
e gli eventuali errori.
– Punteggio: tempo impiegato dal soggetto nello svolgimento del
compito per le 3 tavole
13. attenzione 13
ATTENZIONE DIVISA
• PASAT (Paced Auditory Serial Addition Task;
Gronwall e Sampson, 1974; Gronwall, 1977)
• Trail Making Test (Reitan, 1958)
14. attenzione 14
ATTENZIONE DIVISA
• PASAT (Paced Auditory Serial Addition Task; Gronwall e
Sampson, 1974; Gronwall, 1977)
– Richiede al S di eseguire diversi sottocompiti sotto una forte
limitazione temporale
– Descrizione: sessantun numeri (da 1 a 9) sono registrati su nastro.
Il compito del soggetto consiste nel sommare coppie di numeri in
modo tale che ogni numero sia sommato a quello immediatamente
precedente (il primo al secondo, il secondo al terzo ecc),
ignorando il prodotto della somma. La stessa lista di numeri può
essere presentata a diversi ritmi (2.4, 2.0, 1.6 e 1.2 s)
– Punteggio: numero di risposte corrette (per essere corretta una
risposta deve essere fornita prima della presentazione del numero
successivo)
15. attenzione 15
ATTENZIONE DIVISA
• Trail Making Test (Reitan, 1958)
– È un test di esplorazione visiva, attenzione selettiva e “shifting”
attentivo
– Descrizione: il test è costituito di due parti (A e B). Nella parte A,
il soggetto deve unire con una linea in ordine crescente 25 numeri
cerchiati e stampati in modo casuale su un foglio (1, 2, 3 ecc).
Nella parte B il soggetto deve collegare alternativamente 13
numeri e 12 lettere in ordine progressivo, ugualmente cerchiati e
stampati in modo casuale su un secondo foglio (1-A-2-B ecc). Il S
deve eseguire entrambi i compiti più velocemente possibile.
– Punteggio: tempo richiesto per l’esecuzione di ciascuna parte . Nel
caso di errori, si lascia che il soggetto si autocorregga o gli viene
segnalato l’errore in modo tale che possa correggersi. In questo
caso il tempo totale di esecuzione del test peggiorerà.
17. attenzione 17
ATTENZIONE SPAZIALE
• Test di barrage di linee (Albert, 1973)
• Test di cancellazione di lettere (Diller et al., 1974)
• Test delle campanelle (Gauthier et al., 1989)
• Test di bisezione di linee
• Test dell’illusione dell’Area di Wundt-Jastrow (Massironi
et al., 1988, 1994)
• Test di lettura di frasi (Pizzamiglio et al., 1989)
• Indented Paragraph Reading Test (Caplan, 1987)
• Behavioural Inattention Test (BIT) (Wilson et al., 1987)
• Scale semistrutturate per la valutazione funzionale del
neglect (Zoccolotti et al., 1992)
18. attenzione 18
ATTENZIONE SPAZIALE
• Test di barrage di linee (Albert, 1973)
– È uno dei test più usati per diagnosticare
l’eminattenzione nello spazio extrapersonale
– Descrizione: 40 linee oblique sono disposte in 7
colonne su un foglio. Il foglio è posizionato al centro. Il
S deve cancellare tutti gli stimoli. Il soggetto può
muovere il capo e gli occhi ma non può spostare il
foglio.
– Punteggio: viene registrato il numero di linee omesse
nelle due metà del foglio.
19. attenzione 19
ATTENZIONE SPAZIALE
• Test delle campanelle (Gauthier et al., 1989)
– Stimoli bersaglio sono presentati insieme a distrattori
– Fornisce una misura quantitativa e qualitativa dell’eminattenzione
– Descrizione: su un foglio di carta sono rappresentate silhouettes in
nero di animali e di oggetti (es. case, alberi, chitarre ecc). Lo
stimolo è costituito da 35 campanelle distribuite in ugual numero
su 7 colonne (3 a sn, 1 al centro e 3 a dx del foglio). Ciascuna
colonna contiene 40 distrattori. Il S deve segnare con un tratto di
penna tutte le campanelle più rapidamente possibile ma con
precisione (la prova non è a tempo ma viene registrato il tempo)
– Punteggio: viene registrato il numero di stimoli omessi nelle due
metà del foglio ed annotato l’ordine seguito dal soggetto nella
cancellazione. Sono considerate patologiche omissioni >=5 ed
una differenza tra le omissioni sn-dx >=5. L’esame dell’ordine
seguito nella cancellazione (sn-dx, centro-dx ecc) consente una
valutazione qualitativa dello scanning.
20. attenzione 20
ATTENZIONE SPAZIALE
• Test di bisezione di linee
– Nel valutare la lunghezza di una linea per identificarne
il punto mediano, un paziente con eminattenzione tiene
conto in modo asimmetrico delle due porzioni di
spazio: un eminattento con lesione cerebrale dx,
ignorando una porzione di spazio sn, sposterà la sua
valutazione del punto mediano verso destra.
– Versione standardizzata (subtest del Behavioural
Inattention Test)
21. attenzione 21
ATTENZIONE SPAZIALE
• Test dell’illusione dell’Area di Wundt-Jastrow (Massironi
et al., 1988, 1994)
– È una versione modificata dell’illusione dell’area di Wundt-
Jastrow (Robinson, 1972) modificata perché sia sensibile alla
detezione di un disturbo eminattentivo
– Descrizione: il test è costituito da 40 tavole. Ogni stimolo
rappresenta 2 settori circolari (o ventagli) di forma e superficie
uguale), accostati tra loro in modo tale che uno dei due appare più
lungo. Al paziente è chiesto di indicare quale dei due ventagli è
più lungo. Molta dell’informazione che porta al giudizio di
ineguaglianza è fornita dall’estremità in cui vi è un
disallineamento tra gli estremi delle due figure. Se questa parte di
spazio viene disattesa si otterrà in modo tipico una risposta
opposta a quella dell’effetto illusorio.
– Punteggio. Le risposte sono classificate in:
• Attese, in accordo con l’effetto illusorio
• Non attese, in direzione contraria a quella dell’effetto illusorio
Il punteggio è dato dal numero delle risposte attese
22. attenzione 22
ATTENZIONE SPAZIALE
• Test di lettura di frasi (Pizzamiglio et al., 1989)
– Descrizione: il test è costituito da 6 frasi di senso
compiuto e di lunghezza variabile ed alcune di esse
hanno la particolarità che la parte finale costituisce di
per sé una frase significativa (es. Mario andò al bar e
chiese una tazza di caffè). Al S viene chiesto di leggere
a voce alta tutto quello che vede scritto sul foglio.
– Punteggio. Viene assegnato 1 punto per ogni frase letta
correttamente. Per un’analisi qualitativa vengono
registrate le omissioni, gli errori, ecc. Una sola frase
letta in modo incompleto viene considerata una
prestazione patologica.
23. attenzione 23
• Behavioural Inattention Test (Wilson et al., 1987)
– Scopo: comprendere l’impatto dell’eminattenzione sulla vita di relazione
– La batteria si compone di
• 6 subtest “convenzionali” (punteggio massimo 146; cut-off =129)
1. Test di barrage di segmenti
2. Test di cancellazione di lettere
3. Test di cancellazione di stelle
4. Disegno su copia
5. Disegno a memoria
6. Bisezione di linee
6 subtest “comportamentali” (punteggio massimo 81; cut-off =67)
1. Descrivere figure
2. Comporre numeri telefonici
3. Leggere un menù
4. Leggere un breve articolo
5. Leggere l’ora e settare un orologio
6. Ricerca di carte da gioco
7. Ricerca di monete
8. Copiare una frase ed un indirizzo
9. Indicare percorsi
ATTENZIONE SPAZIALE
24. attenzione 24
• Scale semistrutturate per la valutazione funzionale del
neglect (Zoccolotti et al., 1992)
– Scopo: osservare e valutare il comportamento del paziente in situazioni
reali, chiedendogli di mettere in atto un certo numero di azioni scelte tra
quelle che ricorrono nella vita di tutti i giorni
• Scala semistrutturata per la valutazione del neglect
extrapersonale (punteggio massimo 18; cut-off =3)
1. Servire il tè
2. Distribuire le carte da gioco per una partita
3. Descrivere due figure in bianco e nero ed un quadro
4. Descrivere un ambiente
• Scala semistrutturata per la valutazione del neglect personale
(punteggio massimo 9; cut-off =2)
1. Radersi la barba (o mettersi la cipria)
2. pettinarsi
3. Inforcare gli occhiali
Punteggi per ogni prova
0= prestazione normale
1= lieve deficit
2= deficit medio
3= deficit grave
ATTENZIONE SPAZIALE
25. attenzione 25
SUPERVISORY ATTENTIONAL
CONTROL
La capacità di un soggetto di monitorare le proprie attività
attenzionali può essere valutata in modo attendibile solo
nel caso in cui sia possibile dimostrare un’integrità dei
meccanismi attenzionali di base.
Batterie computerizzate per la valutazione dell’attenzione:
• Batteria di Test per l’Esame dell’Attenzione (TEA)
(Zimmerman e Fimm, 1992)
• NeuroPsiLab
• Batteria per la valutazione dell’attenzione in pazienti
cerebrolesi adulti (De Tanti e Inzaghi, 1993)
26. attenzione 26
SUPERVISORY ATTENTIONAL CONTROL
Batteria di Test per l’Esame dell’Attenzione (TEA)
(Zimmerman e Fimm, 1992)
1. Test di allerta
2. Test di attenzione divisa
3. Test di vigilanza acustica
4. Test di vigilanza visiva
5. Test di vigilanza visuo-acustica
6. Test di memoria di lavoro
7. Test go/no go
8. Test di spostamento dell’attenzione
9. Test di incompatibilità spaziale
10. Test per l’Eminattenzione
11. Test di Flessibilità di risposta
12. Test per l’esame del campo visivo
13. Test per l’esplorazione visiva
14. Test dei movimenti oculari
27. attenzione 27
VALUTAZIONE FUNZIONALE DEI
DISTURBI DELL’ATTENZIONE
Test dell’Attenzione nella vita Quotidiana (TAQ) (Robertson
et al., 1994)
• Batteria ecologico-funzionale che utilizza materiali quanto più
possibile vicini a quelli comunemente usati nelle attività di vita
quotidiana, costituita da 8 subtest che valutano diverse capacità
attentive
1. Ricerca su mappa (attenzione selettiva visiva a tempo)
2. Conto dei piani in ascensore (attenzione selettiva uditiva)
3. Conto visivo dei piani in ascensore (shifting attentivo visivo)
4. Conto dei piani in ascensore in ordine inverso (shifting attentivo
uditivo)
5. Ricerca telefonica (attenzione selettiva visiva a tempo)
6. Ricerca telefonica durante un compito di conto (attenzione divisa
intermodale)
7. Lotteria (attenzione sostenuta)
28. attenzione 28
VALUTAZIONE FUNZIONALE DEI
DISTURBI DELL’ATTENZIONE
Test dell’Attenzione nella vita Quotidiana (TAQ) (Robertson et al., 1994)
1. Ricerca su mappa (attenzione selettiva visiva a tempo)
– Il S deve segnare con un pennarello il maggior numero di stimoli target, in
un certo intervallo di tempo, sulla mappa di una città
2. Conto dei piani in ascensore (attenzione selettiva uditiva)
– Il S deve immaginare di trovarsi in un ascensore e dire a quale piano si trova
contando i toni emessi ogni volta che l’ascensore passa per un piano
3. Conto dei piani in ascensore con distrazione (attenzione selettiva
uditiva)
– Il S deve contare i toni target che rappresentano i piani attraverso cui passa
l’ascensore, ignorando i toni distrattori
4. Conto visivo dei piani in ascensore (shifting attentivo visivo)
– La ricerca del piano è effettuata con conteggio di una serie di simboli visivi
che rappresentano i piani, ma la direzione dell’ascensore in salita o in
discesa, può variare e viene indicata da frecce
29. attenzione 29
VALUTAZIONE FUNZIONALE DEI
DISTURBI DELL’ATTENZIONE
Test dell’Attenzione nella vita Quotidiana (TAQ) (Robertson et al., 1994)
5. Conto dei piani in ascensore in ordine inverso (shifting attentivo uditivo)
• il S deve contare il piano a cui l’ascensore arriva , contando i toni che indicano la
fermata a ciascun piano e cambiando la direzione del conto (in avanti o all’indietro) a
seconda dei diversi toni associati (alti e bassi) che indicano la direzione dell’ascensore
(rispettivamente salita e discesa)
6. Ricerca telefonica (attenzione selettiva visiva a tempo)
• Entro un intervallo di tempo prestabilito, il S deve cercare sulle “pagine gialle”
dell’elenco telefonico dei simboli target riportati vicino al nome di alcune attività
commerciali (es. idraulico)
7. Ricerca telefonica durante un compito di conto (attenzione divisa intermodale)
• il S deve, contemporaneamente al compito precedente (barrare simboli), anche contare
una serie di suoni
8. Lotteria (attenzione sostenuta)
• Al S viene presentata uditivamente una serie di 2 lettere seguite da una serie di 3
numeri, come quelli del biglietto della lotteria. Nel caso in cui il biglietto termina con 2
numeri uguali (ad es. 55), il soggetto deve scrivere su un foglio le prime 2 lettere del
biglietto.