Le slide presentate all'evento "Bufale Senza Latte" del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia (v. http://giovanniscrofani.it/2015/04/12/bufale-senza-latte-ijf2015-perugia-17-04-2015/ ).
Abstract:
Internet è la nuova terra di conquista della propaganda politica. Il dibattito politico si svolge a botte di hashtag, meme e diavolerie digitali assortite. Eppure qualcosa sembra non funzionare a dovere. Il “Popolo di Internet” sembra seguire regole tutte sue insuscettibili di analisi razionali. Alcuni frequentatori delle zone meno visibili di internet forniranno alcuni spunti su come nascono, si sviluppano e strani fenomeni virali come robotiche rivoluzioni per le primarie, conduttori di programmi televisivi candidati alle massime cariche dello Stato, fantasiosi mediatori culturali tra politici e popolo del web, raid digitali che affiorano dagli abissi insondabili della Rete, anonimi vendicatori, sorridenti sobillatori di lanciatori di tweet… Ma niente paura, internet è meno strano e cattivo di come lo si dipinge.
2. Se fossi un giovane senza lavoro voterei Magalli
e lo voterei pure se il lavoro lo avessi perso a
cinquant’anni. Se fossi un esodato voterei
Magalli e sulla scheda aggiungerei qualche
insulto a chi mi ha ridotto così.
(“Quirinale: perché Magalli” di Antonio
Padellaro)
3. Se ti affidi al web devi essere pronto a tutto,
anche alla beffa, al gesto situazionista, al mal
di pancia. Il web è un posto dove tutti pensano
di avere opinioni da esprimere e perciò
l’obbligo di pensare è optional. In questo caso
però è prevalso una sorta di inconscio
dadaista.
(“Magalli, il candidato virale che non si ritira” di
Aldo Grasso)
5. Dada non significa nulla. È solo un suono
prodotto della bocca.
(“Manifesto Dada” del 1918 di Tristan Tzara)
6. Nel mondo realmente rovesciato, il vero è un
momento del falso.
(“La Società dello Spettacolo” di Guy Debord)
7. Se la finzione si adatta così bene alla tecnologia
(al punto da farne uno dei temi dominanti nei
parchi di divertimento) è perché la tecnologia,
dal canto suo, si adatta molto bene alla
finzione, a tutte le finzioni.
(“La guerra dei sogni” di Marc Augé)
8. “Situazionista” è divenuto un passepartout che
apre ora la porta del dadaismo rimasticato ora
quella del facile millenarismo tecnologico. In
un mondo nichilista, tutto ciò che è reale è
“situazionista”.
(“Guy Debord è morto davvero” di Luther
Blissett)
10. 4chan è la Ground Zero della cultura digitale
occidentale.
(Leopoldo Godoy, TV Globo)
11. Maggio 2007 – il link al video di “Never Gonna
Give You Up” di Rick Astley diventa la più
massiva burla virale di tutti i tempi
12. Febbraio 2008 – Mark “Wise Beard Man”
Bunker incita gli Anon ad aderire al Project
Chainology contro Scientology… al ritmo di
“Never gonna give you up”
13. Aprile 2008 – Da cosa nasce cosa e
arriva “The Ultimate Collection: Rick
Astley”
14. MTV Europe Music Award for Best Act –
Indovinate chi è nominato miglior artista di
sempre?
15. E va a finire che il papà di 4Chan, Christopher
Poole, viene eletto a furor di popolo “World's
most influential person of 2008” per Time
Magazine
19. Un messaggio per tutti i cancerosi, paladineggianti, alternativi, frocetti novellini:
Non siamo una Ronda, venuta a raddrizzare i torti. Non siamo vostri amici, né
vostri compagni, né i vostri salvatori. I vostri sentimenti non significano nulla per
noi. Siamo la natura umana sgravata da inutili codici etici, da sciocche moralità o
arbitrarie leggi e restrizioni. Siamo ogni oscuro impulso che avete, sfrenato e
pienamente realizzato. Siamo quello che in fondo desiderereste essere. Noi
esistiamo come strumenti di immediata gratificazione, esclusivamente per
soddisfare i nostri capricci. Noi non abbiamo cultura, non abbiamo leggi, sacre
scritture o altro. Noi siamo un collettivo autonomo, ognuno è una parte
insignificante di un tutto. Voi non potete assimilarci, noi non cambiamo. Voi non
potete sconfiggerci, noi non esistiamo. Voi non potete infiltrarvi, noi ci
conosciamo. Noi non dormiamo, non mangiamo e non
Anonimi vecchi e nuovi
20. Gli STEPPS di Jonah Berger
Social
Currency
• Il “valore
sociale“, che
guadagna agli
occhi del
proprio gruppo
sociale chi
diffonde
un’informazio
ne relativa a
un
prodotto/idea.
• Condividiamo
ciò che ci
rende
interessanti.
Triggers
• Ciò che rende
facile
associare un
prodotto/idea
ad un altro
concetto, che
lo rende di
facile
memorizzazion
e (es. Kit Kat e
caffé).
• Condividiamo
ciò che ci salta
in mente più
spesso.
Emotion
• La capacità di
un
prodotto/idea
di associarsi a
emozioni che a
prescindere
dal loro
contenuto
“positivo/nega
tivo” spingano
all’azione
• Condividiamo
ciò che
abbiamo a
cuore.
Public
• Ha maggiore
probabilità di
condivisione
ciò che è
pensato sia
per essere
mostrato, che
per crescere
Practical
Value
• Tendiamo a
condividere ciò
che possiede
per noi un
qualche valore
pratico.
Stories
• I contenuti
che si
inseriscono in
una storia,
hanno una
maggiore
capacità di
memorizzazion
e e diffusione,
utilizzando il
racconto come
“Cavallo di
Troia”.