Report sul libro di Kurt Ament, Single Sourcing: Building Modular Documentation, William Andrew Publishing Technical Writing Series, USA, 2003.
Acquistare un libro sul single sourcing pubblicato nel 2003? Ammetto di aver esitato… ma poi il sommario e la lettura online di alcune pagine di prova mi hanno convinto all’acquisto. È un testo che consiglio vivamente a tutte le persone interessate alla comunicazione tecnica per la chiarezza e la sintesi con cui affronta questo tema cruciale
Argo CMS – Come riusare manualmente contenuti all’interno di documenti distinti
Single sourcing: dalla documentazione lineare al contenuto modulare
1. Kea s.r.l. | Via Strà, 102 | 37042 Caldiero (VR)
Tel.: +39 045 6152381
Web: www.keanet.it | E-mail: info@keanet.it
Single sourcing: dalla documentazione
lineare al contenuto modulare
Report sul libro di Kurt Ament, Single Sourcing: Building Modular
Documentation, William Andrew Publishing Technical Writing Series,
USA, 2003.
Acquistare un libro sul single sourcing pubblicato nel 2003? Ammetto di aver esitato… ma poi
il sommario e la lettura online di alcune pagine di prova mi hanno convinto all’acquisto. È un
testo che consiglio vivamente a tutte le persone interessate alla comunicazione tecnica per la
chiarezza e la sintesi con cui affronta questo tema cruciale.
A prescindere dal capitolo relativo alla tecnologia, ormai superato, il libro di Kurt Ament illustra tutti i
concetti fondamentali legati alla gestione univoca dei contenuti, premettendo che il single sourcing è
anzitutto una metodologia di organizzazione e redazione dei contenuti, non una tecnologia. La tecnologia è
importante, ma in funzione di supporto, non di guida.
Visto in prospettiva storica, il single sourcing nasce nell’ambito della documentazione di prodotti software,
quando gli Help Online hanno iniziato ad affiancarsi ai tradizionali manuali cartacei. La differenza di scopo
fra Help Online (task-driven) e manuali su carta (concept-driven) ha sconsigliato fin da subito di pubblicare
la stessa versione della documentazione, modificandone solo il formato. Le esigenze dell’utente mutano in
base al canale, per cui è stato necessario mettere a punto una metodologia in grado di mantenere costante
la sorgente dei contenuti, variando l’output per veicolare attraverso ogni canale contenuti utili all'utente
nello specifico contesto di fruizione.
L’aumento della complessità dei documenti e del numero di lingue da tradurre completano lo scenario di
riferimento del single sourcing.
Il single sourcing implica il passaggio dalla documentazione lineare al contenuto modulare. Dalla linearità,
sequenzialità e gerarchia si passa alla modularità e alla tendenziale assenza di sequenzialità e di gerarchia,
sostituite dalla presenza di link paritetici fra contenuti affini. Questo passaggio sottolineato da Kurt Ament
prefigura già l’”every page is page one” di Mark Baker.
I concetti fondamentali del single sourcing evidenziati da Kurt Ament sono:
• Concetti legati alla redazione dei contenuti:
• Modularizzazione dei contenuti. Ogni modulo ha una doppia valenza: da un lato è un elemento
stand-alone (autosufficiente), dall’altro è aggregabile ad altri moduli (per esempio per comporre un
determinato output)
• Standardizzazione formale e contenutistica
• Separazione tra contenuto e forma di presentazione
• Marcatura dei contenuti finalizzata a definirne gli ambiti di (ri)uso
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Single sourcing: dalla documentazione lineare al contenuto modulare
Petra Dal Santo (dalsanto@keanet.it)
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• (Ri)uso dei contenuti
• Concetti legati alla realizzazione degli output:
• Formalizzazione della struttura dell’output e delle condizioni di inclusione / esclusione, cioè di
(ri)uso dei contenuti
• Concezione dell’output come aggregazione dinamica di contenuti in base a struttura e condizioni
predefinite
• Concetti legati alla fruizione dei contenuti da parte del pubblico (dei pubblici) di destinazione:
• Usabilità intesa come unione di “findability” (capacità del contenuto a farsi trovare dalla persona
potenzialmente interessata a esso) e utilità (capacità del contenuto di rispondere effettivamente
alle esigenze informative, operative o formative della persona). Findability e utilità sono componenti
fondamentali e inscindibili dell’usabilità, secondo Kurt Ament.
Fra i benefici del single sourcing evidenziati dall’autore spiccano:
• Risparmio di tempi e costi di redazione e traduzione
• Riduzione dei rischi derivanti da disallineamenti informativi
• Maggiore flessibilità e capacità di produrre output rispondenti alle esigenze dei pubblici dell’azienda
• Più findability e utilità. Secondo Kurt Ament, focalizzarsi sull’online migliora l’usabilità di contenuti e
output, anche di quelli cartacei, poiché online le persone sono meno tolleranti nei confronti di
contenuti ridondanti o che non contengono risposte precise ai quesiti
• Maggiore predisposizione al lavoro di gruppo e interdisciplinare, sia per esigenze di standardizzazione
formale e contenutistica e di automazione degli output, sia grazie alla disponibilità di tecnologie
abilitanti.
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Autore: Petra Dal Santo (dalsanto@keanet.it)
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