2. Comune di Campo Tures (BZ)
Gestione locale dell’intera filiera energetica
Rete elettrica e termica di proprietà comunale
Mix di 7 tecnologie da fonti rinnovabili elettriche e termiche in
grado di soddisfare l’intero fabbisogno energetico del territorio
Risparmio in bolletta sia per la parte elettrica che termica.
3. Unione dei Comuni delle Valli di Primiero e Vanoi (TN)
Ne fanno parte 8 Comuni della Provincia di Trento, che attraverso la Società
Municipalizzata ACSM e attraverso un mix di 5 tecnologie, due reti di
teleriscaldamento per complessivi 45 km e una rete elettrica locale e di
proprietà pubblica, soddisfano l’intero fabbisogno energetico dei Comuni
appartenenti a queste “valli”, oltre a gestirne l’intera filiera.
4. 16mila abitanti, Comune 100% più grande d’Italia in termini di numero di
abitanti.
Produzione rinnovabile attraverso un mix di 5 tecnologie da fonti rinnovabili:
- 227 impianti solari fotovoltaici per 6,8 MW
- 5 impianti mini idroelettrici per 5,8 MW
- 1 impianto a biomassa da 31 MW connesso ad una rete di TLR da 132 km
- 1 impianto a biogas da 1,5 MW termici
Comune di Brunico (BZ)
5. Comune di Dobbiaco (BZ)
Una tradizione energetica lunga di molti anni, grazie alla presenza
della cooperativa energetica che assicura una gestione locale della
filiera energetica, un mix di fonti rinnovabili e un risparmio, rispetto
alle normali tariffe energetiche, di circa il 30%.
Primo impianto a biomasse allacciato al teleriscaldamento
visitabile!
6. Cooperativa E-werk Prad
Eccellenza italiana e internazionale nello sviluppo di politiche energetiche del Comune di
Prato allo Stelvio nata nei primi anni del ‘900. E’ al 100% rinnovabile grazie a un mix
perfetto di fonti rinnovabili, elettriche e termiche, ma anche con la gestione e la
distribuzione su piccola scala dell’energia prodotta in loco attraverso una cooperativa
energetica.
Il 28 settembre 2003, il black-out elettrico che coinvolse tutta Italia, non creò problemi in
questo piccolo Comune. La gestione autonoma di rete elettrica e impianti permise di
evitare qualsiasi problema.
7. Smart Grid
La prima smart grid in Italia è stata realizzata da FIAMM nel settembre 2013 nel Campus
universitario di Savona.
Grazie ad un mix di tecnologie fatto di pannelli solari fotovoltaici, impianti solari
termodinamici e micro cogeneratori a gas associati a 6 batterie al sodio cloruro di nickel
viene soddisfatto il 50% del fabbisogno elettrico e termico del campus universitario.
Il progetto è stato sviluppato con l’obiettivo di realizzare un modello energetico in grado di
regolare produzione e consumi di una realtà cittadina di 5-10 mila abitanti.
La seconda smart-grid è stata realizzata, sempre da FIAMM, al Politecnico di Bari per
coprire l’esigenza di poter immagazzinare energia e utilizzarla in base alle necessità,
risolvendo il problema degli sbalzi di corrente.
Anche in questo caso attraverso un sistema di accumulo composto da 6 batterie al sodio
cloruro di nickel (Battery Energy Storage System) si è in grado l’accumulo dell’energia
prodotta dagli apparati di produzione del Politecnico di Bari.
8. Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili
Nata nel 2009 grazie ad un’intesa tra CoSviG, Slow Food Toscana, Fondazione Slow
Food per la Biodiversità ed un gruppo di 14 aziende quali caseifici, frantoi, aziende
vinicole, allevamenti, che si sono poste come priorità quella della sostenibilità ambientale.
Fanno parte di questa Comunità produttori che utilizzano, per il proprio processo
produttivo, almeno il 50% tra energia termica ed elettrica proveniente da fonte
rinnovabile, nonché materie
prime provenienti
esclusivamente dal territorio
toscano, filiera cortissima,
ed abbiano sede produttiva
all’interno della Regione
Toscana
9. Cooperativa di Roma Radiotaxi 3570
Grazie ad un accordo con la Nissan in questi giorni sono in consegna nuove autovetture
elettriche (300 entro la fine dell’anno), con un’autonomia di 190 km effettivi.
Queste potranno ricaricarsi, in meno di 30 minuti, presso la sede della Cooperativa dove
sono presenti 5 colonnine alimentate dall’impianto fotovoltaico da 120 kW installato nel
luglio 2012 sulle pensiline dei parcheggi interni.
Oltre alla ricarica delle automobili, l’impianto garantisce la copertura dell’80% del
fabbisogno elettrico degli uffici amministrativi, del laboratorio tecnico e della sala
multimediale.
10. Acea Pinerolese
Situata nel Comune di Pinerolo (TO), qui è
possibile produrre biometano dai rifiuti organici
provenienti dalla raccolta differenziata ottenuta
in diverse città limitrofe inclusa Torino
attraverso un innovativo sistema di upgrade o
valorizzazione del biogas in biometano
Nel 2003 è stato realizzato presso il Polo
Ecologico Integrato di Pinerolo, il primo
impianto brevettato che consente di ottenere
biogas e compost.
11. Solare al servizio dei cittadini
Grazie alla possibilità di utilizzo gratuito di alcuni terreni il Comune ha realizzato 15 MW
di impianti fotovoltaici su serre per la coltivazione.
Gli incentivi che il Comune riceve ogni anno, circa 80.000 euro annui per 25 anni, sono
stati ridistribuiti alla cittadinanza dal 2013 ad oggi attraverso l’esenzione della TASI.
12. Parco eolico di Rivoli Veronese
Il progetto è stato realizzato attraverso un processo di partecipazione che ha coinvolto
associazioni e cittadini residenti, attraverso assemblee pubbliche, e informazione dalla
progettazione alla realizzazione.
L’impianto composto da 4 aerogeneratori da 2 MW ciascuno per complessivi 8 MW di
potenza, realizzato sul Monte Mesa, ultimo lembo del Sic che segue il fianco idrografico
destro della Val d’Adige stretto fra vigneti e boscaglie, è visitabile attraverso percorsi e ha
la grande particolarità di ospitare ancora prati aridi ricchi di orchidee selvatiche che
vengono curati dal circolo di Legambiente.
La particolarità di
questo Parco Eolico è
l’estrema cura e
protezione dei
caratteri naturalistici,
morfologici e
pedologici dell’area
interessata dal Parco
Eolico.
13. Fattoria La Piana
Un esempio virtuoso di valorizzazione della produzione locale e degli scarti di lavorazione nel
Comune di Candidoni (RC).
Qui la cooperativa raccoglie e trasforma il latte dalle fattorie dei soci e il fabbisogno
energetico di tali lavorazioni vengono soddisfatte attraverso 200 kW di pannelli solari
fotovoltaici, installati in sostituzione dell’amianto e dal biogas prodotto dalle deiezioni animali.
14. Solare a concentrazione a Forlì
Campo solare termico a concentrazione realizzato a Villa Selva nel Comune di Forlì,
progetto pilota finalizzato alla sostituzione di combustibili fossili con energie rinnovabili per
un’area industriale di circa 20.000 mq e realizzato utilizzando solo materiali
completamente riciclabili.
Tra i primi in Europa, a produrre energia termica a servizio delle imprese attraverso una
rete di teleriscaldamento, e a garantire la completa sostituzione delle tradizionali fonti
fossili.
Il campo solare è composto di 36 concentratori solari distribuiti su una superficie totale di
circa 2.856 mq per una potenza termica pari a circa 1.400 kW e una produzione stimata di
1.300 MWh termici annui.
15. Parco eolico di Zeri
Realizzato sulla cresta del Monte Colombo nel territorio del Comune di Zeri (MS) con
particolare attenzione al paesaggio e all’ambiente circostante.
Composto da cinque torri, ognuna da 2 MW, è in grado di produrre energia elettrica pari al
fabbisogno di circa 7mila famiglie, evitando l’uso in 20 anni di circa 700mila barili di petrolio
e risparmiando in atmosfera oltre 10mila tonnellate di CO2.
Le torri, alte circa 80 metri e con un diametro di 90, si inseriscono nel tipico paesaggio della
Lunigiana caratterizzato da faggete, castagneti, praterie montane e pascoli.
16. Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino
Sin dai primi anni 2000 si è impegnato nella diffusione e promozione delle FER e del
risparmio energetico realizzando interventi nelle proprie strutture, a partire dal recupero
di una vecchia segheria veneziana ad acqua che oggi permette la produzione del
tavolame necessario al parco utilizzando macchinari alimentati con la tradizionale ruota
verticale.
A questo si aggiungono Villa Welsperg, sede del Parco, e uno dei centri visitatori oggetto
di un complesso lavoro di riconversione energetica: La Villa è riscaldata attraverso un
impianto geotermico composto da due pompe di calore. L'energia elettrica per far
funzionare le pompe è fornita in parte da un piccolo impianto fotovoltaico oltre che da
energia idroelettrica. Anche il Tabià, il vecchio fienile dove si svolgono attività didattiche,
convegni e riunioni è stato dotato di un impianto di riscaldamento geotermico.
17. Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Primo Parco Fossil Free in Italia, grazie all'installazione di numerosi impianti da fonti
rinnovabili a servizio di tutte le strutture. Da impianti a biomassa, biodiesel per usi di
riscaldamento, micro-cogenerazione e alimentazione alternativa dei motori diesel,
energia solare termica e fotovoltaica, energia micro-idroelettrica.
Il Parco si può considerare un vero e proprio “laboratorio dell’innovazione e delle
tecnologie”.