Conferenza tenuta presso la ex SSAB da Maria Cassella il 07-05-2015 nell'ambito del 9. ciclo "Biblioteche libri documenti: dall'informazione alla conoscenza", a.a. 2014-2015, Prof.ssa M.T. Biagetti
Open access : verso un nuovo modello di disseminazione della conoscenza e di editoria sostenibile / Maria Casella
1. Verso un nuovo modello di
disseminazione della conoscenza e di
editoria sostenibile
Sapienza Università di Roma
Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-
filologiche e
geografiche
7 maggio 2015
Maria Cassella
maria.cassella@unito.it
2. Il paradigma dell’Open
• Open Source
• Open Access
• Open Data
» Open Bibliographic Data, Open Research Data, Linked
Open Data
• Open Learning
• Open Education, Open Educational Resources
• Massive Open Online Courses (MOOCs)
• Open peer review
3. Open Access: un movimento di idee
• Un movimento [di idee] che reclama la costruzione di un
dominio pubblico per la scienza e la cultura, che permetta la
diffusione e il riutilizzo della conoscenza e, di conseguenza,
un rapido progresso scientifico e culturale;
• L’accesso aperto è un cambio di modello nel funzionamento
della comunicazione scientifica che non è né gratis né libera,
visto che si debbono pagare licenze per l’utilizzo e la maggior
parte dei contenuti sono soggetti a diritti di licenza delle case
editrici.
(Ernest Abadal, Open Access, 2014)
5. La genesi
• Passaggi fondamentali:
• Nascita ArXiv (Paul Ginsparg, 1991)
• Preprint dei fisici per le alte energie
• Santa Fe Convention (1999)
Nascita infrastruttura tecnica
Open Archives Initiative e si pongono le basi per lo
sviluppo dell’interoperabilità. Protocollo OAI-PMH
Peter Suber OA TimelinePeter Suber OA Timeline
http://oad.simmons.edu/oadwiki/Timeline
6.
7. L’OA e la crisi del prezzo dei periodici
scientifici
Alla metà degli anni Novanta gli editori migrano le proprie
riviste sul medium digitale e adottano il modello
commerciale dei pacchetti (Big Deal)
I prezzi delle riviste salgono vertiginosamente
Nel periodo 1986-2011, l’aumento del costo degli
abbonamenti a riviste accademiche è stato del 402%, mentre
l’inflazione del 106%
(MARTHA KYRILLIDOU, Research Library Trends: an historical picture of services
resources, and spending, “Research Library Issues”, 2012)
8. Il cortocircuito della comunicazione
scientifica
Internet
Facilità e velocità di pubblicazione in rete
Crisi del prezzo dei periodici scientifici
Paradosso della ricerca
Prodotta nell’università con fondi prevalentemente
pubblici, prodotta gratuitamente, ceduta insieme ai diritti
di autore agli editori commerciali che la rivendono a caro
prezzo alle università.
9. I fondamenti teorici
Budapest Open Access Initiative
http://www.budapestopenaccessinitiative.org/ (2002)
BOAI10 Recommendations
http://www.budapestopenaccessinitiative.org/boai-10-recommen
Berlin Declaration on Open Access to Knowledge in
the Sciences and the Humanities
http://openaccess.mpg.de/Berlin-Declaration (2003)
Dichiarazione di Messina (2004) a cura degli Atenei
italiani
10. La conoscenza come bene comune
• Numerosi filosofi ed economisti hanno espresso il
concetto che la conoscenza sia un bene comune
• Elinor OstromElinor Ostrom http://it.wikipedia.org/wiki/Elinor_Ostromhttp://it.wikipedia.org/wiki/Elinor_Ostrom :
«I beni comuni sono risorse di uso collettivo. La loro
caratteristica è di essere non escludibili e non rivali. La
conoscenza è un bene comune per eccellenza. A
differenza di molti beni comuni materiali, infatti, la
conoscenza è anche un bene inesauribile»
11. L’OA e la Terza missione
• La Terza missione dell’università è la missione
culturale
• Non solo didattica e ricerca
José Ortega y Gasset, Misión de la universidad, 1930
• L’OA si nutre della Terza missione e la rafforza
• Si rafforza il rapporto tra scienza e società, il
trasferimento delle conoscenze
12. La via verde. Depositi disciplinari e
istituzionali
• Un repository è un archivio digitale che raccoglie, preserva e
diffonde la produzione accademica di un’istituzione (o di una
disciplina scientifica), permettendo l’accesso agli oggetti
digitali che contiene e ai suoi metadati
• Sono prevalentemente costruiti grazie a software Open
Source
• Eprints, Dspace, Fedora/Islandora, Opus ecc. ecc.
http://www.rinascimento-digitale.it/documenti/confrontorepository/
•
13. La via verde: a che punto siamo?
OpenDOAROpenDOAR http://www.opendoar.org/find.php
Registra:
•2.8532.853 repository a maggio 2015
7474 attivi in Italia
Contenuti molto eterogenei:
•Nuove tipologie di contenuti
media, software, data
17. Data Repository
• Sono repository dedicati all’archiviazione dei
dataset
• Sono orientati in modo disciplinare
Open Access Directory – data repositories
http://oad.simmons.edu/oadwiki/Data_repositories
Registry of Research Data Repositories (Re3data.org)
http://www.re3data.org/
Anche i depositi istituzionali possono contenere
collezioni di dataset
18. ROARMAP
Policy per sostenere i repository sono registrate
nella ROARMAP
http://roarmap.eprints.org/cgi/search/advanced
Ad oggi: 663 policy, non tutte esattamente policy
«mandatarie»
44 le policy italiane
CRUI
Università (Torino, Trento, Firenze, LUISS, Politecnico di
Torino ecc ecc.)
Dipartimenti
Centri di ricerca (ISS)
Fondazioni (Cariplo, Telethon)
19.
20. PASTEUR4OA: un’analisi delle policy
PASTEUR4OA:PASTEUR4OA: progetto europeo, finanziato nel
FP7, per studiare l’efficacia delle policy a
sostegno dell’archiviazione
Risultati:Risultati:
14%14% di materiale archiviato per i repository sostenuti da
policy;
3%3% per i repository privi di policy
«più dei tre quarti degli articoli pubblicati non sono depositati, il 12%
viene depositato in full-text, per un 8% degli articoli vengono inseriti solo
i metadati e il 3% viene depositato ad accesso ristretto»
(ALMA SWAN et al., PASTEUR4OA project. Open access policy: numbers, analysis,
effectiveness, March 2015)
21. La via verde. Criticità
• Materiale archiviato di tipo molto eterogeneo
• I repository non sostenuti da policy sono
scarsamente popolati
• Qualità?
• Preprint e postprint
Differenti versioni di un articolo in rete
NISO/ALPSP: Journal Article Versions (JAV): Recommendations of the NISO/ALPSP JAV Technical
Working Group, April 2008 <http://www.niso.org/publications/rp/RP-8-2008.pdf
ORCID.ORCID. Il tema degli identificativi per autori
• Scarsa interoperabilità a causa della bassa qualità
dei metadati e della bassa interoperabilità politica
23. La via aurea. L’editoria OA
• La strada della pubblicazione:
• in riviste full OAfull OA
• in riviste ibrideibride = riviste commerciali che
pubblicano articoli in OA
27. Piattaforme di pubblicazione OA
Utilizzate in modo prevalente per le riviste del segmento
HSS. CMS open source: OJS, DPubS, LoDL
Piattaforme Istituzionali
OJS dell’Università di Milano
Open Journals Sapienza dell’Università “La Sapienza” di
Roma
SiRiO dell’Università di Torino
SeReNa, dell’Università di Napoli “Federico II”
Riviste UniMC dell’Università di Macerata
Piattaforme in partnership con privati
Open Edition http://www.openedition.org/
Piattaforme nazionali
SciELO
28. DOAJ e DOAB
https://doaj.org/
10,485 Journals
6,285 searchable at Article level
135 Countries
1,891,793 Articles
http://www.doabooks.org/
2.824 Academic peer-reviewed books from 102 publishers
OAPEN LibraryOAPEN Library
http://www.oapen.org/home
29. Editoria OA e innovazione
Alcune riviste (e editori) del segmento STM sono
fortemente innovative
Lanciano una nuova stagione rispetto a:
modelli di rivista
metriche alternative
peer review
Aggregano gli interessi di ampie comunità di
ricerca e non
30. PLoSONE
Nasce a dicembre 2006 come rivista contenitore
Inaugura l’era dei megajournals
mBio dell’American Society for Microbiology
http://mbio.asm.org/
G3 della Genetics Society of America
BMJ Open
http://bmjopen.bmj.com/
Scientific Reports di Nature
Cell Reports
Open Biology della Royal Society
SAGE Open http://sgo.sagepub.com/
32. PLoSONE: le Article Level Metrics
Metriche aggregate a livello dell’articolo
Disseminazione=impatto
http://article-level-metrics.plos.org
Progetto lanciato nel 2009 da PLoS per PLoSONE
Raccoglie una batteria di metriche
•metriche basate sui downloads dell’articolo
•metriche derivate dal web sociale come le citazioni in Connotea, CiteUlike e/o
Mendeley
•i commenti e le valutazioni di vario tipo disponibili nei blogs scientifici o sui social
networks
•citazioni derivate da Scopus, WoS, PubMed Central o CrossRef
Un esempio: http://www.plosone.org/article/info%3Adoi
%2F10.1371%2Fjournal.pone.0056935
Vedi: ALM Reports http://almreports.plos.org/
34. Altmetrics
Una batteria di metriche derivate dal web e dal web 2.0.
Combinano quantità e qualità
Article downloads (Journal Usage Factor)
Analisi dei commenti «social» in
Blogs (ResearchBlogging)
Reference management tools (Zotero, Mendeley, CiteUlike)
Microblogging tools (Twitter)
Social networks
Analisi delle citazioni: tradizionali e «social» in
WoS, Scopus, CrossRef, Pubmed Central
Reference management tools (Zotero, Mendeley, CiteUlike)
35. Altmetrics e le metriche istituzionali
• Possiamo aggregare le Altmetrics a livello istituzionale?
• Si, PlumXPlumX (Plum Analytics http://www.plumanalytics.com/ ) e
Altmetrics for InstitutionsAltmetrics for Institutions consentono di aggregare «metriche
alternative» a livello del ricercatore
• Differenze disciplinari
Liu, Adie (2014) show that 30-40% of biomedical papers will have attention tracked by
Altmetrics, but that this is only the case for less than 10% of articles in the social sciences
Overall, altmetric data are typically available for STM fields, whereas disciplines in the
Humanities are currently poorly represented.
• Attenzione alla qualità dei dati
36. L’OA e le Altmetrics
• L’efficacia delle Altmetrics è potenziata
dall’accesso aperto
• Si possono aggregare le metriche alternative
solo per ciò che:
È in formato digitale
Può essere letto
38. Open peer review
La metodologia tradizionale di peer review è la blind
review
Ha diversi svantaggi tra i quali:
la soggettività e il conflitto di interessi
Nell’Open peer review il processo di revisione diventa
trasparente
Sono noti i nomi dei revisori e i tempi di revisione
L’Open peer review favorisce la scalabilità del processo
di revisione
42. PeerJ e PeerJ Computer Science
Ancora un modello innovativo
Ancora un grande contenitore di articoli
Modello economico: gli autori pagano un
abbonamento per pubblicare n. articoli
• Da 99 (Basic) a 299 dollari (Unlimited)Da 99 (Basic) a 299 dollari (Unlimited)
44. Elsevier new multidisciplinary journal
• http://www.elsevier.com/reviewers-
update/story/innovation-in-publishing/new-elsevier-
open-access-journal-will-publish-across-all-disciplines
Più che di rivista parliamo di piattaforma di
pubblicazione.
Esperienza di successo dei megajournal
Temi scientifici sempre più trasversali
Multidisciplinarietà della scienza moderna
45. Alcuni temi dell’editoria OA: le APCs
Il 13% degli articoli pubblicati è finanziato a mezzo delle APCs; il costo
medio per ogni articolo pubblicato è di 1.282 euro
Chi paga?
Con quali fondi? OA Central Funds
Quali i costi di gestione?
Costi di gestione di un articolo archiviato in un repository sono pari a 33
sterline, mentre i costi per la pubblicazione di un articolo secondo il
modello APC, sono pari a 81 sterline
RESEARCH CONSULTING, Counting the costs of Open Access, November 2014
http://www.researchconsulting.co.uk/wp-content/uploads/2014/11/Research-
Consulting-Counting-the-Costs-of-OA-Final.pdf
46. La qualità nelle riviste OA: la lista di Beall
• Beall listBeall list
http://scholarlyoa.com/2015/01/02/bealls-list-of-
predatory-publishers-2015/
Editori predatori
Editori di dubbia reputazione e discutibili “periodici
indipendenti”
47. La qualità nelle riviste OA
Alcuni parametri per valutare le riviste OA:
Essere membri di OASPA = l’Open Access Scholarly
Publishing Association
Essere membri di COPE = Committee on Publication
Ethics
Avere una periodicità di pubblicazione regolare
Avere un sito web aggiornato con indicazioni chiare
relativamente a:
» APCs
» Comitato editoriale
» Policy open access
» Licenze adottate
» Peer review
49. Il social rating
• Gli autori valutano informalmente la qualità
delle riviste e degli articoli attraverso network
sociali quali:
Journalysis
F1000 Research
JournalGuide
52. Riassumendo
• L’OA è un movimento di idee:
• Semplice nei principi
• Complesso nei processi:
Complessità dei sistemi di comunicazione scientifica
Eterogeneità delle discipline di ricerca che adottano
modalità di comunicare eterogenee
Il concetto di comunità di ricerca si allarga ai «non
esperti»
Diritti degli autori, reputazione e valutazione dei
risultati delle ricerche scientifiche impattano sul futuro
e sul successo dell’OA