4. 9 Parole chiave
1.Sistemico: pensato con il sistema degli
stakeholder e attorno alle reali domande e
necessità
Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
5. 9 Parole chiave
1.Sistemico: pensato con il sistema degli
stakeholder e attorno alle reali domande e
necessità
2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato
Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
6. 9 Parole chiave
1.Sistemico: pensato con il sistema degli
stakeholder e attorno alle reali domande e
necessità
2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato
3.Virale: contagioso!
Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
7. 9 Parole chiave
1.Sistemico: pensato con il sistema degli
stakeholder e attorno alle reali domande e
necessità
2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato
3.Virale: contagioso!
4.Sostenibile: dare l’esempio
Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
8. 9 Parole chiave
1.Sistemico: pensato con il sistema degli
stakeholder e attorno alle reali domande e
necessità
2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato
3.Virale: contagioso!
4.Sostenibile: dare l’esempio
5.Ispirato: un intento forte e di ampio respiro
Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
9. 9 Parole chiave
1.Sistemico: pensato con il sistema degli
stakeholder e attorno alle reali domande e
necessità
2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato
3.Virale: contagioso!
4.Sostenibile: dare l’esempio
5.Ispirato: un intento forte e di ampio respiro
6.Inclusivo: micro, meso, macro, mundo
Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
10. 9 Parole chiave
1.Sistemico: pensato con il sistema degli
stakeholder e attorno alle reali domande e
necessità
2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato
3.Virale: contagioso!
4.Sostenibile: dare l’esempio
5.Ispirato: un intento forte e di ampio respiro
6.Inclusivo: micro, meso, macro, mundo
7.Integrale: corpo, mente, spirito
Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
11. 9 Parole chiave
1.Sistemico: pensato con il sistema degli
stakeholder e attorno alle reali domande e
necessità
2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato
3.Virale: contagioso!
4.Sostenibile: dare l’esempio
5.Ispirato: un intento forte e di ampio respiro
6.Inclusivo: micro, meso, macro, mundo
7.Integrale: corpo, mente, spirito
8.Inspirational: story telling di qualità
Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
12. 9 Parole chiave
1.Sistemico: pensato con il sistema degli
stakeholder e attorno alle reali domande e
necessità
2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato
3.Virale: contagioso!
4.Sostenibile: dare l’esempio
5.Ispirato: un intento forte e di ampio respiro
6.Inclusivo: micro, meso, macro, mundo
7.Integrale: corpo, mente, spirito
8.Inspirational: story telling di qualità
9.Innovativo: “si può fare!”
Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
14. I 7 passi
1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli
organizzatori dell’evento (4 dimensioni)
Trento |12 dicembre 2011 4 | 30
15. I 7 passi
1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli
organizzatori dell’evento (4 dimensioni)
2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa
Trento |12 dicembre 2011 4 | 30
16. I 7 passi
1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli
organizzatori dell’evento (4 dimensioni)
2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa
3.Social Learning Platform: creare la community e
mobilitare da subito l’intelligenza collettiva (pre-durante-
post) mediante strumenti social
Trento |12 dicembre 2011 4 | 30
17. I 7 passi
1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli
organizzatori dell’evento (4 dimensioni)
2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa
3.Social Learning Platform: creare la community e
mobilitare da subito l’intelligenza collettiva (pre-durante-
post) mediante strumenti social
4.TconZero: Lavorare con un frattale del sistema e i suoi
“key-stakeholder”
Trento |12 dicembre 2011 4 | 30
18. I 7 passi
1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli
organizzatori dell’evento (4 dimensioni)
2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa
3.Social Learning Platform: creare la community e
mobilitare da subito l’intelligenza collettiva (pre-durante-
post) mediante strumenti social
4.TconZero: Lavorare con un frattale del sistema e i suoi
“key-stakeholder”
5.Vital Communication: definire strategie di comunicazione
“vitale” (virale, social, tradizionale)
Trento |12 dicembre 2011 4 | 30
19. I 7 passi
1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli
organizzatori dell’evento (4 dimensioni)
2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa
3.Social Learning Platform: creare la community e
mobilitare da subito l’intelligenza collettiva (pre-durante-
post) mediante strumenti social
4.TconZero: Lavorare con un frattale del sistema e i suoi
“key-stakeholder”
5.Vital Communication: definire strategie di comunicazione
“vitale” (virale, social, tradizionale)
6.Macro progettazione: logistica, infrastruttura, definizione
spazi e macrofasi di lavoro
Trento |12 dicembre 2011 4 | 30
20. I 7 passi
1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli
organizzatori dell’evento (4 dimensioni)
2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa
3.Social Learning Platform: creare la community e
mobilitare da subito l’intelligenza collettiva (pre-durante-
post) mediante strumenti social
4.TconZero: Lavorare con un frattale del sistema e i suoi
“key-stakeholder”
5.Vital Communication: definire strategie di comunicazione
“vitale” (virale, social, tradizionale)
6.Macro progettazione: logistica, infrastruttura, definizione
spazi e macrofasi di lavoro
7.Micro-progettazione: definizione tempi, singole attività,
testimonial, speakers
Trento |12 dicembre 2011 4 | 30
21. Social
La co-costruzione della
Community:
Prima, durante, dopo.
Trento |12 dicembre 2011 5 | 30
22. Un evento che parte prima e finisce dopo.
> La creazione di una Social Learning Platform, al
servizio della creazione di un community affiatata.
> Mobilitazione dell’intelligenza collettiva finalizzata
alla co-costruzione dell’evento. Se le persone si
sentiranno parte di un processo di co-costruzione
saranno doppiamente entusiaste di prendervi
parte.
> La Social Learning Platform è lo strumento per
introdurre alcune delle attività che verranno
portate a compimento durante l’evento e per darne
seguito, nel post-evento
Trento |12 dicembre 2011 6 | 30
23. > La condivisione di contenuti significativi, l’uso di
tecniche di Gamification, il ricorso a “contest” su
presentazioni innovative, soluzioni inedite e video
virali (es. Fun Theory) renderanno lo spazio
appealing
> Deve divenire punto di riferimento per l’intero
settore in cui accogliere il tema della sostenibilità
in tutte le sue sfaccettature
> E’ una modalità per massimizzare il ritorno
sull’investimento fatto nell’evento, acquisendo
diversi vantaggi, su vari piani: reputazionale,
professionale, economico, sociale.
Trento |12 dicembre 2011 7 | 30
24. TconZero
La costruzione
ecosistemica dell’evento
Trento |12 dicembre 2011 8 | 30
25. Il tema della sostenibilità è intriso nel suo DNA
di alcuni principi fondamentali:
> Pensiero sistemico e inclusività
> Partecipatività e intelligenza collettiva
> Innovazione
> Co-costruzione di un futuro migliore
Non e’ possibile progettare un evento
sistemico e sostenibile senza adottare la
stessa filosofia fin dalla sua progettazione
Trento |12 dicembre 2011 9 | 30
26. TconZero è un frattale dell’intero evento. Sfrutta la
caratteristica olografica dei fenomeni che vede nella parte il
riflesso del tutto.
TconZero è un pre-evento in scala ridotta a cui partecipa un
rappresentante per ogni elemento fondamentale/stakeholder
del sistema (produttori, installatori, immobiliaristi, clienti
finali, ambientalisti, dirigenti politici...)
In uno/due giorni di lavoro di gruppo con una modalità
profondamente partecipativa si esploreranno i temi più sentiti
a partire dai vari punti di vista.
E’ una strategia sistemica, innovativa ed
efficace, per ottenere risultati soprendenti.
Trento |12 dicembre 2011 10 | 30
27. Effetti di TconZero
> Co-costruire in una modalità realmente sistemica e
olistica l’ evento centrandolo sui bisogni degli
stakeholder (includendo le periferie).
> Comprendere direttamente le dinamiche sistemiche
delle parti in gioco, i pesi, le richieste, i bisogni
> Identificare i temi caldi, i temi freddi, i temi tabù
> Co-costruire un modello innovativo di evento
> Creare materiale “promo” per la comunicazione
dell’evento stesso.
Trento |12 dicembre 2011 11 | 30
28. Council Process
Identificare l’intento
Trento |12 dicembre 2011 12 | 30
29. Il Council process
Il Council Process è un processo di allineamento e
di facilitazione di un gruppo rispetto a obiettivi
concreti. E’ finalizzato a determinare efficacia e
focalizzazione rispetto ai risultati da conseguire,
alle modalità con cui conseguirli e alle ragioni
fondanti del loro raggiungimento. Qualsiasi
iniziativa è forte quando parte dall’allineamento di
queste tre dimensioni.
Trento |12 dicembre 2011 13 | 30
31. L’i ntento
What
Trento |12 dicembre 2011 14
11 | 30
32. L’i ntento
How
What
Trento |12 dicembre 2011 14
11 | 30
33. L’i ntento
Why
How
What
Trento |12 dicembre 2011 14
11 | 30
34. L’i ntento
Why
How
What
Trento |12 dicembre 2011 14
11 | 30
35. La forza di un’evento non nasce dai suoi contenuti.
Neppure dalla modalità con cui viene organizzato.
Sono entrambi aspetti fondamentali ma non
sufficienti a rendere un evento “memorabile”.
Cio’ che fa la differenza è il “perché” ovvero l’intento
superiore con cui informo tutto ciò che faccio.
L’intento e’ cio’ che rende memorabile e
significativo qualsiasi azione. Interrogarsi
sull’intento e’ il primo passo fondamentale.
Trento |12 dicembre 2011 15 | 30
36. Quattro livelli
Micro | Meso | Macro | Mundo
Egocentrico | Etnocentrico | Ecocentrico | Mondocentrico
- Principio di Inclusivita’
- Quali obiettivi ci poniamo per ciascun livello?
Trento |12 dicembre 2011 16 | 30
39. dell’utente
Quale vantaggio concreto otterranno, su un piano individuale, le
Micro persone che partecipano all’evento?
Quale vantaggio concreto otterranno le singole aziende che
Meso aderiranno - a vari livelli - a questo evento?
Quale vantaggio concreto otterrà il sistema dei principali
Macro stakeholders (incluso il territorio, la dimensione sociale, le nuove
generazioni...)?
Quali ricadute positive e vantaggi concreti si declineranno a livello di
Mundo eco-sistema?
Trento |12 dicembre 2011 17 | 30
8
42. noi
Quale vantaggio concreto voglio ottenere, su un piano individuale,
Micro con l’organizzazione dell’evento?
Quale vantaggio concreto voglio ottenere per la mia azienda
Meso attraverso l’organizzazione di questo evento?
Quale contributo voglio offrire con questo evento a livello del
Macro “sistema di cui siamo parte” e che include i nostri principali
stakeholders?
Quale contributo voglio offrire con il nostro evento, a livello
Mundo “mondo”?
Trento |12 dicembre 2011 18 | 30
9
43. L’intelligenza collettiva
Usare al meglio cio’ che
gia’ abbiamo a disposizione
Trento |12 dicembre 2011 19 | 30
44. Le più recenti tecnologie sociali e di apprendimento
organizzativo offrono modalità nuove ed efficaci di
gestire eventi di qualsiasi dimensione.
La Teoria U, l’Open Space Technology, l’Art-of-Hosting,
ecc. sono modalità estremamente efficaci per:
organizzare eventi ad alto impatto
creare una community intorno a valori forti
identificare soluzioni innovative a vecchi problemi
identificare i problemi emergenti e ipotizzare soluzioni
Non possiamo ottenere risultati nuovi,
facendo le cose che abbiamo sempre fatto.
Trento |12 dicembre 2011 20 | 30
45. Tre tipi di conoscenza:
Teorica/Esplicita
Riflessiva/Dialogica
Intuitiva/Emergente
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46. Quale taglio dare all’evento
OpenSpace Lab: sono aperte sia le
domande che le risposte.
Change Lab: le domande sono già
state identificate. Ci si confronta sulle
possibili risposte/soluzioni.
Action Lab: le domande e le risposte
sono state identificate. Ci si confronta
sulle azioni e le modalità di compierle.
Trento |12 dicembre 2011 22 | 30
47. Teoria U di Otto Scharmer
Downloading
I in Me
Seeing Prototyping
Open Mind
I in It Sensing Crystallizing
Open Heart
I in We Letting go Letting come
Open Will
I in Now Presencing
Trento |12 dicembre 2011 23 | 30
49. Ipotesi di Agenda
La proposta di un’agenda di lavoro contraddice
quanto detto fino a ora, sulla necessità di creare una
co-creazione sistemica dell’evento.
Quanto emergerà dal TconZero e dalla Social
Learning Platform sarà la vera ossatura su cui
costruire la microprogettazione dell’agenda.
Quanto segue sono solo ipotesi di lavoro.
Trento |12 dicembre 2011 25 | 30
50. Teoria U di Otto Scharmer
Accoglienza
Downloading Instant report
Formazione Tecnica
Seeing Prototyping
Aggiornamento professionale
Attività dialogiche e creative. Attivazione gruppi
e confronto su best practices
Ascolto “fattuale”. Andare oltre il di lavoro per la declinazione
proprio punto vista. operativa delle soluzioni
Open Mind
Sensing Petcha Kutcha TEDx, Crystallizing
inspirational talk
Identificazione
Attività di ascolto empatico. Mi Story Telling soluzioni concrete
connetto al sistema di cui sono
parte. Open Heart
Esperienza e Open Space
Letting go Metafora Technology Letting come
World Café,
Solution Focused Group
Open Will
Emersione di intuizioni,
Superamento delle vecchie idee, innovazioni, soluzioni emergenti
libertà dal conosciuto dal futuro
Presencing
Trento |12 dicembre 2011 26 | 30
51. Primo giorno | Mattina
1. Accoglienza
E’ un momento fondamentale in quanto “informa” e condiziona l’intero svolgimento
dell’evento, dandogli una vibrazione caratteristica. E’ utile incominciare da subito con
un’attiva partecipativa, in cui le persone possano iniziare a incontrarsi e presentarsi. Può
essere indicato iniziare con un’attività che crei stupore e coinvolgimento emozionale.
2. Condivisione dell’intento comune
Momento di plenaria in cui evidenziare il “perché” dell’evento, valorizzare l’importanza
del momento per l’intero settore, lanciare la sfida, richiamare tutti a dare il proprio
contributo per migliorare il sistema della green economy. Potrebbe essere impiegato un
filmato inspirational che rinforzi la vibrazione fondamentale dell’evento o un filmato
tratto dai lavori del “TconZero”. All’insegna del “si può fare”.
3. L’esperienza nella green economy e le domande fondamentali
In gruppi da 8-10 persone, ci si incontra per raccontare la propria esperienza e proporre
temi fondamentali che impattano lo sviluppo dell’intero settore. Vengono identificate
domande e questioni importanti che verranno affrontate successivamente in altre
sessioni di lavoro. I risultati di questi gruppi vengono presentati in plenaria e
sistematizzati al fine di costruire uno spazio di significati condivisi da cui partire per
cocreare la community. Per la parte di “harvesting” ovvero di raccolta e
sistematizzazione si potrà pensare all’uso di tecniche innovative quali quelle di
facilitazione grafica (http://graphicfacilitation.blogs.com/). Su grandi fogli, alcuni professionisti
“illustrano per immagini” la storia dell’evento e - nel processo - vengono filmati.
Trento |12 dicembre 2011 27 | 30
52. Primo giorno | Pomeriggio
4. Story telling: inspirational talk
Testimonianze di persone che hanno varcato limiti ritenuti insormontabili e sono
andati oltre al conosciuto. La parola d’ordine è: “si può fare”. L’identificazione dei
testimonial può procedere anche attraverso segnalazioni bottom up della community,
attraverso la Social Learning Platform.
5. FutureLab: sognare un futuro sostenibile
Destrutturare la realtà per andare oltre. Un’attività stimolante di Solution Focused
Work e Imaginative Thinking in cui i gruppi di lavoro, mediante opportune
stimolazioni da parte dei facilitatori, verranno condotti in un percorso immaginativo
e intuitivo che li porterà a confrontarsi sulle soluzioni che caratterizzeranno il nostro
futuro.
Primo giorno | After dinner
6. Sessione Petcha-Kutcha 20x20
(http://en.wikipedia.org/wiki/Pecha_Kucha - http://pecha-kucha.org/)
Format internazionale che prevede una presentazione di 20 slides/immagini e 20
secondi di parlato per ogni slide. La preparazione dell’evento potrebbe essere
sostenuta da un “contest” da attivare via Social Platform. In modo che vi sia un pre-
screening delle presentazioni in gara.
Trento |12 dicembre 2011 28 | 30
53. Secondo giorno | Mattina
1. Risveglio energetico corpo/mente/spirito
Esercizi alla portata di tutti, da svolgersi possibilmente all’aperto, che includono pratiche
energetiche e fisiche di derivazione orientale (Qi Kung - Aikido) e di Mindfulness ovvero
di presenza nel qui-e-ora.
2. Creative Morning
Colazione con speech da parte di personaggi della creatività, dell’arte, del design (http://
hubmilan.com/2011/10/i-creative-mornings-arrivano-a-milano/) per lasciarsi ispirare e
contaminare da idee folli, creative, avveniristiche.
3. Skills Tools
Formazione tecnica e aggiornamento professionale sui temi specifici della sostenibilità.
Secondo giorno | Pomeriggio
4. Open Space
A partire dalle domande emerse nella sessione del primo giorno e da altre che nel
frattempo possono emergere, i gruppi si confrontano per identificare soluzioni possibili. I
gruppi lavorano in modalità autonoma per poi presentare in plenaria le proprie
risultanze.
5. Musica e Sostenibilità.
Esperienza musicale metaforica e partecipativa, dal vivo. Coltiviamo la metafora della
band (dell’orchestra o del coro) per cogliere i significati più profondi dell’armonia
sistemica.
Trento |12 dicembre 2011 29 | 30
54. Terzo giorno | Mattina
1. Risveglio energetico corpo/mente/spirito
Esercizi alla portata di tutti, da svolgersi possibilmente all’aperto, che
includono pratiche energetiche di derivazione orientale e di Mindfulness.
2. Creative Morning
Colazione con speech da parte di personaggi della creatività, dell’arte, del
design (http://hubmilan.com/2011/10/i-creative-mornings-arrivano-a-
milano/)
3. Cerimonia di chiusura
Sintesi delle risultanze, chiusura dei lavoro e attivazione delle attività post-
evento. Premiazione dei partecipanti dell’eventuale contest di Petcha-
Kutcha.
Trento |12 dicembre 2011 30 | 30
55. O 3
2
CONSULENZA EVOLUTIVA
Grazie.
Per maggiori informazioni:
One Consulenza Evolutiva
www.oneweb.biz
Lorenzo Campese: lcampese@oneweb.biz
Massimo Vavalle: mvavalle@oneweb.biz
Luca Carollo: lcarollo@oneweb.biz
Trento |12 dicembre 2011