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                                  2
                           CONSULENZA EVOLUTIVA




                      Progettare

                “ReBuild”
 Sostenibilità: la rivoluzione necessaria




Trento |12 dicembre 2011
                                    1
Organizzare un evento
     ad alta intelligenza

  I passi di un percorso
       da co-creare

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9 Parole chiave




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9 Parole chiave
 1.Sistemico: pensato con il sistema degli
 stakeholder e attorno alle reali domande e
 necessità




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9 Parole chiave
 1.Sistemico: pensato con il sistema degli
 stakeholder e attorno alle reali domande e
 necessità
 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato




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9 Parole chiave
 1.Sistemico: pensato con il sistema degli
 stakeholder e attorno alle reali domande e
 necessità
 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato
 3.Virale: contagioso!




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9 Parole chiave
 1.Sistemico: pensato con il sistema degli
 stakeholder e attorno alle reali domande e
 necessità
 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato
 3.Virale: contagioso!
 4.Sostenibile: dare l’esempio




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9 Parole chiave
 1.Sistemico: pensato con il sistema degli
 stakeholder e attorno alle reali domande e
 necessità
 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato
 3.Virale: contagioso!
 4.Sostenibile: dare l’esempio
 5.Ispirato: un intento forte e di ampio respiro




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9 Parole chiave
 1.Sistemico: pensato con il sistema degli
 stakeholder e attorno alle reali domande e
 necessità
 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato
 3.Virale: contagioso!
 4.Sostenibile: dare l’esempio
 5.Ispirato: un intento forte e di ampio respiro
 6.Inclusivo: micro, meso, macro, mundo




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9 Parole chiave
 1.Sistemico: pensato con il sistema degli
 stakeholder e attorno alle reali domande e
 necessità
 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato
 3.Virale: contagioso!
 4.Sostenibile: dare l’esempio
 5.Ispirato: un intento forte e di ampio respiro
 6.Inclusivo: micro, meso, macro, mundo
 7.Integrale: corpo, mente, spirito




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9 Parole chiave
 1.Sistemico: pensato con il sistema degli
 stakeholder e attorno alle reali domande e
 necessità
 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato
 3.Virale: contagioso!
 4.Sostenibile: dare l’esempio
 5.Ispirato: un intento forte e di ampio respiro
 6.Inclusivo: micro, meso, macro, mundo
 7.Integrale: corpo, mente, spirito
 8.Inspirational: story telling di qualità



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9 Parole chiave
 1.Sistemico: pensato con il sistema degli
 stakeholder e attorno alle reali domande e
 necessità
 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato
 3.Virale: contagioso!
 4.Sostenibile: dare l’esempio
 5.Ispirato: un intento forte e di ampio respiro
 6.Inclusivo: micro, meso, macro, mundo
 7.Integrale: corpo, mente, spirito
 8.Inspirational: story telling di qualità
 9.Innovativo: “si può fare!”


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I 7 passi




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I 7 passi
 1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli
 organizzatori dell’evento (4 dimensioni)




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I 7 passi
 1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli
 organizzatori dell’evento (4 dimensioni)
 2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa




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I 7 passi
 1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli
 organizzatori dell’evento (4 dimensioni)
 2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa
 3.Social Learning Platform: creare la community e
 mobilitare da subito l’intelligenza collettiva (pre-durante-
 post) mediante strumenti social




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I 7 passi
 1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli
 organizzatori dell’evento (4 dimensioni)
 2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa
 3.Social Learning Platform: creare la community e
 mobilitare da subito l’intelligenza collettiva (pre-durante-
 post) mediante strumenti social
 4.TconZero: Lavorare con un frattale del sistema e i suoi
 “key-stakeholder”




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I 7 passi
 1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli
 organizzatori dell’evento (4 dimensioni)
 2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa
 3.Social Learning Platform: creare la community e
 mobilitare da subito l’intelligenza collettiva (pre-durante-
 post) mediante strumenti social
 4.TconZero: Lavorare con un frattale del sistema e i suoi
 “key-stakeholder”
 5.Vital Communication: definire strategie di comunicazione
 “vitale” (virale, social, tradizionale)




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I 7 passi
 1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli
 organizzatori dell’evento (4 dimensioni)
 2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa
 3.Social Learning Platform: creare la community e
 mobilitare da subito l’intelligenza collettiva (pre-durante-
 post) mediante strumenti social
 4.TconZero: Lavorare con un frattale del sistema e i suoi
 “key-stakeholder”
 5.Vital Communication: definire strategie di comunicazione
 “vitale” (virale, social, tradizionale)
 6.Macro progettazione: logistica, infrastruttura, definizione
 spazi e macrofasi di lavoro




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I 7 passi
 1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli
 organizzatori dell’evento (4 dimensioni)
 2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa
 3.Social Learning Platform: creare la community e
 mobilitare da subito l’intelligenza collettiva (pre-durante-
 post) mediante strumenti social
 4.TconZero: Lavorare con un frattale del sistema e i suoi
 “key-stakeholder”
 5.Vital Communication: definire strategie di comunicazione
 “vitale” (virale, social, tradizionale)
 6.Macro progettazione: logistica, infrastruttura, definizione
 spazi e macrofasi di lavoro
 7.Micro-progettazione: definizione tempi, singole attività,
 testimonial, speakers


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Social

       La co-costruzione della
            Community:
           Prima, durante, dopo.


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Un evento che parte prima e finisce dopo.
  > La creazione di una Social Learning Platform, al
   servizio della creazione di un community affiatata.
  > Mobilitazione dell’intelligenza collettiva finalizzata
    alla co-costruzione dell’evento. Se le persone si
    sentiranno parte di un processo di co-costruzione
    saranno doppiamente entusiaste di prendervi
    parte.
  > La Social Learning Platform è lo strumento per
    introdurre alcune delle attività che verranno
    portate a compimento durante l’evento e per darne
    seguito, nel post-evento



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> La condivisione di contenuti significativi, l’uso di
    tecniche di Gamification, il ricorso a “contest” su
    presentazioni innovative, soluzioni inedite e video
    virali (es. Fun Theory) renderanno lo spazio
    appealing
  > Deve divenire punto di riferimento per l’intero
    settore in cui accogliere il tema della sostenibilità
    in tutte le sue sfaccettature
  > E’ una modalità per massimizzare il ritorno
    sull’investimento fatto nell’evento, acquisendo
    diversi vantaggi, su vari piani: reputazionale,
    professionale, economico, sociale.



Trento |12 dicembre 2011                                    7   | 30
TconZero

       La costruzione
  ecosistemica dell’evento

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Il tema della sostenibilità è intriso nel suo DNA
 di alcuni principi fondamentali:
 > Pensiero sistemico e inclusività
 > Partecipatività e intelligenza collettiva
 > Innovazione
 > Co-costruzione di un futuro migliore


 Non e’ possibile progettare un evento
 sistemico e sostenibile senza adottare la
 stessa filosofia fin dalla sua progettazione



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TconZero è un frattale dell’intero evento. Sfrutta la
 caratteristica olografica dei fenomeni che vede nella parte il
 riflesso del tutto.

 TconZero è un pre-evento in scala ridotta a cui partecipa un
 rappresentante per ogni elemento fondamentale/stakeholder
 del sistema (produttori, installatori, immobiliaristi, clienti
 finali, ambientalisti, dirigenti politici...)

 In uno/due giorni di lavoro di gruppo con una modalità
 profondamente partecipativa si esploreranno i temi più sentiti
 a partire dai vari punti di vista.




E’ una strategia sistemica, innovativa ed
efficace, per ottenere risultati soprendenti.

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Effetti di TconZero
 > Co-costruire in una modalità realmente sistemica e
   olistica l’ evento centrandolo sui bisogni degli
   stakeholder (includendo le periferie).
 > Comprendere direttamente le dinamiche sistemiche
   delle parti in gioco, i pesi, le richieste, i bisogni
 > Identificare i temi caldi, i temi freddi, i temi tabù
 > Co-costruire un modello innovativo di evento
 > Creare materiale “promo” per la comunicazione
   dell’evento stesso.




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Council Process

        Identificare l’intento



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Il Council process
 Il Council Process è un processo di allineamento e
 di facilitazione di un gruppo rispetto a obiettivi
 concreti. E’ finalizzato a determinare efficacia e
 focalizzazione rispetto ai risultati da conseguire,
 alle modalità con cui conseguirli e alle ragioni
 fondanti del loro raggiungimento. Qualsiasi
 iniziativa è forte quando parte dall’allineamento di
 queste tre dimensioni.




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L’i ntento




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                                11 | 30
L’i ntento




                                What




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                                       11 | 30
L’i ntento




                                How
                                      What




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                                             11 | 30
L’i ntento




                           Why
                                 How
                                       What




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                                              11 | 30
L’i ntento




                           Why
                                 How
                                       What




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                                              11 | 30
La forza di un’evento non nasce dai suoi contenuti.
 Neppure dalla modalità con cui viene organizzato.
 Sono entrambi aspetti fondamentali ma non
 sufficienti a rendere un evento “memorabile”.
 Cio’ che fa la differenza è il “perché” ovvero l’intento
 superiore con cui informo tutto ciò che faccio.



L’intento e’ cio’ che rende memorabile e
significativo qualsiasi azione. Interrogarsi
sull’intento e’ il primo passo fondamentale.


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Quattro livelli

         Micro | Meso | Macro | Mundo
    Egocentrico | Etnocentrico | Ecocentrico | Mondocentrico



- Principio di Inclusivita’
- Quali obiettivi ci poniamo per ciascun livello?




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La
 prospettiva
 dell’utente
                      Quale vantaggio concreto otterranno, su un piano individuale, le
 Micro                persone che partecipano all’evento?




                      Quale vantaggio concreto otterranno le singole aziende che
  Meso                aderiranno - a vari livelli - a questo evento?



                      Quale vantaggio concreto otterrà il sistema dei principali
 Macro                stakeholders (incluso il territorio, la dimensione sociale, le nuove
                      generazioni...)?



                      Quali ricadute positive e vantaggi concreti si declineranno a livello di
Mundo                 eco-sistema?




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Partiamo
 da
 noi
                 Quale vantaggio concreto voglio ottenere, su un piano individuale,
 Micro           con l’organizzazione dell’evento?




                Quale vantaggio concreto voglio ottenere per la mia azienda
  Meso          attraverso l’organizzazione di questo evento?



                Quale contributo voglio offrire con questo evento a livello del
 Macro          “sistema di cui siamo parte” e che include i nostri principali
                stakeholders?



                Quale contributo voglio offrire con il nostro evento, a livello
Mundo           “mondo”?




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L’intelligenza collettiva

   Usare al meglio cio’ che
 gia’ abbiamo a disposizione


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Le più recenti tecnologie sociali e di apprendimento
 organizzativo offrono modalità nuove ed efficaci di
 gestire eventi di qualsiasi dimensione.
 La Teoria U, l’Open Space Technology, l’Art-of-Hosting,
 ecc. sono modalità estremamente efficaci per:
  organizzare eventi ad alto impatto
  creare una community intorno a valori forti
  identificare soluzioni innovative a vecchi problemi
  identificare i problemi emergenti e ipotizzare soluzioni



Non possiamo ottenere risultati nuovi,
facendo le cose che abbiamo sempre fatto.

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Tre tipi di conoscenza:
            Teorica/Esplicita
            Riflessiva/Dialogica
            Intuitiva/Emergente




Trento |12 dicembre 2011             21 | 30
Quale taglio dare all’evento
            OpenSpace Lab: sono aperte sia le
           domande che le risposte.
            Change Lab: le domande sono già
           state identificate. Ci si confronta sulle
           possibili risposte/soluzioni.
            Action Lab: le domande e le risposte
           sono state identificate. Ci si confronta
           sulle azioni e le modalità di compierle.




Trento |12 dicembre 2011                              22 | 30
Teoria U di Otto Scharmer




                                   Downloading
I in Me
           Seeing                                                 Prototyping




                                   Open Mind
 I in It        Sensing                                     Crystallizing



                                   Open Heart
I in We               Letting go                   Letting come


                                   Open Will

           I in Now                Presencing

     Trento |12 dicembre 2011                                       23 | 30
Ipotesi di agenda




Trento |12 dicembre 2011       24 | 30
Ipotesi di Agenda
   La proposta di un’agenda di lavoro contraddice
    quanto detto fino a ora, sulla necessità di creare una
    co-creazione sistemica dell’evento.
   Quanto emergerà dal TconZero e dalla Social
    Learning Platform sarà la vera ossatura su cui
    costruire la microprogettazione dell’agenda.
   Quanto segue sono solo ipotesi di lavoro.




Trento |12 dicembre 2011                               25 | 30
Teoria U di Otto Scharmer




   Accoglienza
                                                   Downloading                                          Instant report

                                   Formazione Tecnica
        Seeing                                                                                                   Prototyping

                                            Aggiornamento professionale
Attività dialogiche e creative.                                                                   Attivazione gruppi
                                            e confronto su best practices
Ascolto “fattuale”. Andare oltre il                                                          di lavoro per la declinazione
proprio punto vista.                                                                           operativa delle soluzioni
                                                   Open Mind
                Sensing            Petcha Kutcha                TEDx,                                     Crystallizing
                                                          inspirational talk
                                                                                              Identificazione
Attività di ascolto empatico. Mi         Story Telling                                      soluzioni concrete
connetto al sistema di cui sono
parte.                                             Open Heart
                                                         Esperienza e          Open Space
                         Letting go                       Metafora             Technology      Letting come
                         World Café,
                         Solution Focused Group
                                                   Open Will
                                                                                      Emersione di intuizioni,
Superamento delle vecchie idee,                                                       innovazioni, soluzioni emergenti
libertà dal conosciuto                                                                dal futuro

                                                   Presencing

        Trento |12 dicembre 2011                                                                                      26 | 30
Primo giorno | Mattina
 1. Accoglienza
 E’ un momento fondamentale in quanto “informa” e condiziona l’intero svolgimento
 dell’evento, dandogli una vibrazione caratteristica. E’ utile incominciare da subito con
 un’attiva partecipativa, in cui le persone possano iniziare a incontrarsi e presentarsi. Può
 essere indicato iniziare con un’attività che crei stupore e coinvolgimento emozionale.

 2. Condivisione dell’intento comune
 Momento di plenaria in cui evidenziare il “perché” dell’evento, valorizzare l’importanza
 del momento per l’intero settore, lanciare la sfida, richiamare tutti a dare il proprio
 contributo per migliorare il sistema della green economy. Potrebbe essere impiegato un
 filmato inspirational che rinforzi la vibrazione fondamentale dell’evento o un filmato
 tratto dai lavori del “TconZero”. All’insegna del “si può fare”.

 3. L’esperienza nella green economy e le domande fondamentali
 In gruppi da 8-10 persone, ci si incontra per raccontare la propria esperienza e proporre
 temi fondamentali che impattano lo sviluppo dell’intero settore. Vengono identificate
 domande e questioni importanti che verranno affrontate successivamente in altre
 sessioni di lavoro. I risultati di questi gruppi vengono presentati in plenaria e
 sistematizzati al fine di costruire uno spazio di significati condivisi da cui partire per
 cocreare la community. Per la parte di “harvesting” ovvero di raccolta e
 sistematizzazione si potrà pensare all’uso di tecniche innovative quali quelle di
 facilitazione grafica (http://graphicfacilitation.blogs.com/). Su grandi fogli, alcuni professionisti
 “illustrano per immagini” la storia dell’evento e - nel processo - vengono filmati.




Trento |12 dicembre 2011                                                                          27 | 30

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Re-build - Evento Sostenibilità

  • 1. O 3 2 CONSULENZA EVOLUTIVA Progettare “ReBuild” Sostenibilità: la rivoluzione necessaria Trento |12 dicembre 2011 1
  • 2. Organizzare un evento ad alta intelligenza I passi di un percorso da co-creare Trento |12 dicembre 2011 2 | 30
  • 3. 9 Parole chiave Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
  • 4. 9 Parole chiave 1.Sistemico: pensato con il sistema degli stakeholder e attorno alle reali domande e necessità Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
  • 5. 9 Parole chiave 1.Sistemico: pensato con il sistema degli stakeholder e attorno alle reali domande e necessità 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
  • 6. 9 Parole chiave 1.Sistemico: pensato con il sistema degli stakeholder e attorno alle reali domande e necessità 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato 3.Virale: contagioso! Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
  • 7. 9 Parole chiave 1.Sistemico: pensato con il sistema degli stakeholder e attorno alle reali domande e necessità 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato 3.Virale: contagioso! 4.Sostenibile: dare l’esempio Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
  • 8. 9 Parole chiave 1.Sistemico: pensato con il sistema degli stakeholder e attorno alle reali domande e necessità 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato 3.Virale: contagioso! 4.Sostenibile: dare l’esempio 5.Ispirato: un intento forte e di ampio respiro Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
  • 9. 9 Parole chiave 1.Sistemico: pensato con il sistema degli stakeholder e attorno alle reali domande e necessità 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato 3.Virale: contagioso! 4.Sostenibile: dare l’esempio 5.Ispirato: un intento forte e di ampio respiro 6.Inclusivo: micro, meso, macro, mundo Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
  • 10. 9 Parole chiave 1.Sistemico: pensato con il sistema degli stakeholder e attorno alle reali domande e necessità 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato 3.Virale: contagioso! 4.Sostenibile: dare l’esempio 5.Ispirato: un intento forte e di ampio respiro 6.Inclusivo: micro, meso, macro, mundo 7.Integrale: corpo, mente, spirito Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
  • 11. 9 Parole chiave 1.Sistemico: pensato con il sistema degli stakeholder e attorno alle reali domande e necessità 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato 3.Virale: contagioso! 4.Sostenibile: dare l’esempio 5.Ispirato: un intento forte e di ampio respiro 6.Inclusivo: micro, meso, macro, mundo 7.Integrale: corpo, mente, spirito 8.Inspirational: story telling di qualità Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
  • 12. 9 Parole chiave 1.Sistemico: pensato con il sistema degli stakeholder e attorno alle reali domande e necessità 2.Social: co-progettato, co-creato, co-partecipato 3.Virale: contagioso! 4.Sostenibile: dare l’esempio 5.Ispirato: un intento forte e di ampio respiro 6.Inclusivo: micro, meso, macro, mundo 7.Integrale: corpo, mente, spirito 8.Inspirational: story telling di qualità 9.Innovativo: “si può fare!” Trento |12 dicembre 2011 3 | 30
  • 13. I 7 passi Trento |12 dicembre 2011 4 | 30
  • 14. I 7 passi 1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli organizzatori dell’evento (4 dimensioni) Trento |12 dicembre 2011 4 | 30
  • 15. I 7 passi 1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli organizzatori dell’evento (4 dimensioni) 2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa Trento |12 dicembre 2011 4 | 30
  • 16. I 7 passi 1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli organizzatori dell’evento (4 dimensioni) 2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa 3.Social Learning Platform: creare la community e mobilitare da subito l’intelligenza collettiva (pre-durante- post) mediante strumenti social Trento |12 dicembre 2011 4 | 30
  • 17. I 7 passi 1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli organizzatori dell’evento (4 dimensioni) 2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa 3.Social Learning Platform: creare la community e mobilitare da subito l’intelligenza collettiva (pre-durante- post) mediante strumenti social 4.TconZero: Lavorare con un frattale del sistema e i suoi “key-stakeholder” Trento |12 dicembre 2011 4 | 30
  • 18. I 7 passi 1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli organizzatori dell’evento (4 dimensioni) 2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa 3.Social Learning Platform: creare la community e mobilitare da subito l’intelligenza collettiva (pre-durante- post) mediante strumenti social 4.TconZero: Lavorare con un frattale del sistema e i suoi “key-stakeholder” 5.Vital Communication: definire strategie di comunicazione “vitale” (virale, social, tradizionale) Trento |12 dicembre 2011 4 | 30
  • 19. I 7 passi 1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli organizzatori dell’evento (4 dimensioni) 2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa 3.Social Learning Platform: creare la community e mobilitare da subito l’intelligenza collettiva (pre-durante- post) mediante strumenti social 4.TconZero: Lavorare con un frattale del sistema e i suoi “key-stakeholder” 5.Vital Communication: definire strategie di comunicazione “vitale” (virale, social, tradizionale) 6.Macro progettazione: logistica, infrastruttura, definizione spazi e macrofasi di lavoro Trento |12 dicembre 2011 4 | 30
  • 20. I 7 passi 1.Council Process: focalizzare l’intento e gli obiettivi con gli organizzatori dell’evento (4 dimensioni) 2.Key-partner: definire i partner strategici dell’iniziativa 3.Social Learning Platform: creare la community e mobilitare da subito l’intelligenza collettiva (pre-durante- post) mediante strumenti social 4.TconZero: Lavorare con un frattale del sistema e i suoi “key-stakeholder” 5.Vital Communication: definire strategie di comunicazione “vitale” (virale, social, tradizionale) 6.Macro progettazione: logistica, infrastruttura, definizione spazi e macrofasi di lavoro 7.Micro-progettazione: definizione tempi, singole attività, testimonial, speakers Trento |12 dicembre 2011 4 | 30
  • 21. Social La co-costruzione della Community: Prima, durante, dopo. Trento |12 dicembre 2011 5 | 30
  • 22. Un evento che parte prima e finisce dopo. > La creazione di una Social Learning Platform, al servizio della creazione di un community affiatata. > Mobilitazione dell’intelligenza collettiva finalizzata alla co-costruzione dell’evento. Se le persone si sentiranno parte di un processo di co-costruzione saranno doppiamente entusiaste di prendervi parte. > La Social Learning Platform è lo strumento per introdurre alcune delle attività che verranno portate a compimento durante l’evento e per darne seguito, nel post-evento Trento |12 dicembre 2011 6 | 30
  • 23. > La condivisione di contenuti significativi, l’uso di tecniche di Gamification, il ricorso a “contest” su presentazioni innovative, soluzioni inedite e video virali (es. Fun Theory) renderanno lo spazio appealing > Deve divenire punto di riferimento per l’intero settore in cui accogliere il tema della sostenibilità in tutte le sue sfaccettature > E’ una modalità per massimizzare il ritorno sull’investimento fatto nell’evento, acquisendo diversi vantaggi, su vari piani: reputazionale, professionale, economico, sociale. Trento |12 dicembre 2011 7 | 30
  • 24. TconZero La costruzione ecosistemica dell’evento Trento |12 dicembre 2011 8 | 30
  • 25. Il tema della sostenibilità è intriso nel suo DNA di alcuni principi fondamentali: > Pensiero sistemico e inclusività > Partecipatività e intelligenza collettiva > Innovazione > Co-costruzione di un futuro migliore Non e’ possibile progettare un evento sistemico e sostenibile senza adottare la stessa filosofia fin dalla sua progettazione Trento |12 dicembre 2011 9 | 30
  • 26. TconZero è un frattale dell’intero evento. Sfrutta la caratteristica olografica dei fenomeni che vede nella parte il riflesso del tutto. TconZero è un pre-evento in scala ridotta a cui partecipa un rappresentante per ogni elemento fondamentale/stakeholder del sistema (produttori, installatori, immobiliaristi, clienti finali, ambientalisti, dirigenti politici...) In uno/due giorni di lavoro di gruppo con una modalità profondamente partecipativa si esploreranno i temi più sentiti a partire dai vari punti di vista. E’ una strategia sistemica, innovativa ed efficace, per ottenere risultati soprendenti. Trento |12 dicembre 2011 10 | 30
  • 27. Effetti di TconZero > Co-costruire in una modalità realmente sistemica e olistica l’ evento centrandolo sui bisogni degli stakeholder (includendo le periferie). > Comprendere direttamente le dinamiche sistemiche delle parti in gioco, i pesi, le richieste, i bisogni > Identificare i temi caldi, i temi freddi, i temi tabù > Co-costruire un modello innovativo di evento > Creare materiale “promo” per la comunicazione dell’evento stesso. Trento |12 dicembre 2011 11 | 30
  • 28. Council Process Identificare l’intento Trento |12 dicembre 2011 12 | 30
  • 29. Il Council process Il Council Process è un processo di allineamento e di facilitazione di un gruppo rispetto a obiettivi concreti. E’ finalizzato a determinare efficacia e focalizzazione rispetto ai risultati da conseguire, alle modalità con cui conseguirli e alle ragioni fondanti del loro raggiungimento. Qualsiasi iniziativa è forte quando parte dall’allineamento di queste tre dimensioni. Trento |12 dicembre 2011 13 | 30
  • 30. L’i ntento Trento |12 dicembre 2011 14 11 | 30
  • 31. L’i ntento What Trento |12 dicembre 2011 14 11 | 30
  • 32. L’i ntento How What Trento |12 dicembre 2011 14 11 | 30
  • 33. L’i ntento Why How What Trento |12 dicembre 2011 14 11 | 30
  • 34. L’i ntento Why How What Trento |12 dicembre 2011 14 11 | 30
  • 35. La forza di un’evento non nasce dai suoi contenuti. Neppure dalla modalità con cui viene organizzato. Sono entrambi aspetti fondamentali ma non sufficienti a rendere un evento “memorabile”. Cio’ che fa la differenza è il “perché” ovvero l’intento superiore con cui informo tutto ciò che faccio. L’intento e’ cio’ che rende memorabile e significativo qualsiasi azione. Interrogarsi sull’intento e’ il primo passo fondamentale. Trento |12 dicembre 2011 15 | 30
  • 36. Quattro livelli Micro | Meso | Macro | Mundo Egocentrico | Etnocentrico | Ecocentrico | Mondocentrico - Principio di Inclusivita’ - Quali obiettivi ci poniamo per ciascun livello? Trento |12 dicembre 2011 16 | 30
  • 37. La
  • 39.  dell’utente Quale vantaggio concreto otterranno, su un piano individuale, le Micro persone che partecipano all’evento? Quale vantaggio concreto otterranno le singole aziende che Meso aderiranno - a vari livelli - a questo evento? Quale vantaggio concreto otterrà il sistema dei principali Macro stakeholders (incluso il territorio, la dimensione sociale, le nuove generazioni...)? Quali ricadute positive e vantaggi concreti si declineranno a livello di Mundo eco-sistema? Trento |12 dicembre 2011 17 | 30 8
  • 41.  da
  • 42.  noi Quale vantaggio concreto voglio ottenere, su un piano individuale, Micro con l’organizzazione dell’evento? Quale vantaggio concreto voglio ottenere per la mia azienda Meso attraverso l’organizzazione di questo evento? Quale contributo voglio offrire con questo evento a livello del Macro “sistema di cui siamo parte” e che include i nostri principali stakeholders? Quale contributo voglio offrire con il nostro evento, a livello Mundo “mondo”? Trento |12 dicembre 2011 18 | 30 9
  • 43. L’intelligenza collettiva Usare al meglio cio’ che gia’ abbiamo a disposizione Trento |12 dicembre 2011 19 | 30
  • 44. Le più recenti tecnologie sociali e di apprendimento organizzativo offrono modalità nuove ed efficaci di gestire eventi di qualsiasi dimensione. La Teoria U, l’Open Space Technology, l’Art-of-Hosting, ecc. sono modalità estremamente efficaci per: organizzare eventi ad alto impatto creare una community intorno a valori forti identificare soluzioni innovative a vecchi problemi identificare i problemi emergenti e ipotizzare soluzioni Non possiamo ottenere risultati nuovi, facendo le cose che abbiamo sempre fatto. Trento |12 dicembre 2011 20 | 30
  • 45. Tre tipi di conoscenza: Teorica/Esplicita Riflessiva/Dialogica Intuitiva/Emergente Trento |12 dicembre 2011 21 | 30
  • 46. Quale taglio dare all’evento OpenSpace Lab: sono aperte sia le domande che le risposte. Change Lab: le domande sono già state identificate. Ci si confronta sulle possibili risposte/soluzioni. Action Lab: le domande e le risposte sono state identificate. Ci si confronta sulle azioni e le modalità di compierle. Trento |12 dicembre 2011 22 | 30
  • 47. Teoria U di Otto Scharmer Downloading I in Me Seeing Prototyping Open Mind I in It Sensing Crystallizing Open Heart I in We Letting go Letting come Open Will I in Now Presencing Trento |12 dicembre 2011 23 | 30
  • 48. Ipotesi di agenda Trento |12 dicembre 2011 24 | 30
  • 49. Ipotesi di Agenda La proposta di un’agenda di lavoro contraddice quanto detto fino a ora, sulla necessità di creare una co-creazione sistemica dell’evento. Quanto emergerà dal TconZero e dalla Social Learning Platform sarà la vera ossatura su cui costruire la microprogettazione dell’agenda. Quanto segue sono solo ipotesi di lavoro. Trento |12 dicembre 2011 25 | 30
  • 50. Teoria U di Otto Scharmer Accoglienza Downloading Instant report Formazione Tecnica Seeing Prototyping Aggiornamento professionale Attività dialogiche e creative. Attivazione gruppi e confronto su best practices Ascolto “fattuale”. Andare oltre il di lavoro per la declinazione proprio punto vista. operativa delle soluzioni Open Mind Sensing Petcha Kutcha TEDx, Crystallizing inspirational talk Identificazione Attività di ascolto empatico. Mi Story Telling soluzioni concrete connetto al sistema di cui sono parte. Open Heart Esperienza e Open Space Letting go Metafora Technology Letting come World Café, Solution Focused Group Open Will Emersione di intuizioni, Superamento delle vecchie idee, innovazioni, soluzioni emergenti libertà dal conosciuto dal futuro Presencing Trento |12 dicembre 2011 26 | 30
  • 51. Primo giorno | Mattina 1. Accoglienza E’ un momento fondamentale in quanto “informa” e condiziona l’intero svolgimento dell’evento, dandogli una vibrazione caratteristica. E’ utile incominciare da subito con un’attiva partecipativa, in cui le persone possano iniziare a incontrarsi e presentarsi. Può essere indicato iniziare con un’attività che crei stupore e coinvolgimento emozionale. 2. Condivisione dell’intento comune Momento di plenaria in cui evidenziare il “perché” dell’evento, valorizzare l’importanza del momento per l’intero settore, lanciare la sfida, richiamare tutti a dare il proprio contributo per migliorare il sistema della green economy. Potrebbe essere impiegato un filmato inspirational che rinforzi la vibrazione fondamentale dell’evento o un filmato tratto dai lavori del “TconZero”. All’insegna del “si può fare”. 3. L’esperienza nella green economy e le domande fondamentali In gruppi da 8-10 persone, ci si incontra per raccontare la propria esperienza e proporre temi fondamentali che impattano lo sviluppo dell’intero settore. Vengono identificate domande e questioni importanti che verranno affrontate successivamente in altre sessioni di lavoro. I risultati di questi gruppi vengono presentati in plenaria e sistematizzati al fine di costruire uno spazio di significati condivisi da cui partire per cocreare la community. Per la parte di “harvesting” ovvero di raccolta e sistematizzazione si potrà pensare all’uso di tecniche innovative quali quelle di facilitazione grafica (http://graphicfacilitation.blogs.com/). Su grandi fogli, alcuni professionisti “illustrano per immagini” la storia dell’evento e - nel processo - vengono filmati. Trento |12 dicembre 2011 27 | 30
  • 52. Primo giorno | Pomeriggio 4. Story telling: inspirational talk Testimonianze di persone che hanno varcato limiti ritenuti insormontabili e sono andati oltre al conosciuto. La parola d’ordine è: “si può fare”. L’identificazione dei testimonial può procedere anche attraverso segnalazioni bottom up della community, attraverso la Social Learning Platform. 5. FutureLab: sognare un futuro sostenibile Destrutturare la realtà per andare oltre. Un’attività stimolante di Solution Focused Work e Imaginative Thinking in cui i gruppi di lavoro, mediante opportune stimolazioni da parte dei facilitatori, verranno condotti in un percorso immaginativo e intuitivo che li porterà a confrontarsi sulle soluzioni che caratterizzeranno il nostro futuro. Primo giorno | After dinner 6. Sessione Petcha-Kutcha 20x20 (http://en.wikipedia.org/wiki/Pecha_Kucha - http://pecha-kucha.org/) Format internazionale che prevede una presentazione di 20 slides/immagini e 20 secondi di parlato per ogni slide. La preparazione dell’evento potrebbe essere sostenuta da un “contest” da attivare via Social Platform. In modo che vi sia un pre- screening delle presentazioni in gara. Trento |12 dicembre 2011 28 | 30
  • 53. Secondo giorno | Mattina 1. Risveglio energetico corpo/mente/spirito Esercizi alla portata di tutti, da svolgersi possibilmente all’aperto, che includono pratiche energetiche e fisiche di derivazione orientale (Qi Kung - Aikido) e di Mindfulness ovvero di presenza nel qui-e-ora. 2. Creative Morning Colazione con speech da parte di personaggi della creatività, dell’arte, del design (http:// hubmilan.com/2011/10/i-creative-mornings-arrivano-a-milano/) per lasciarsi ispirare e contaminare da idee folli, creative, avveniristiche. 3. Skills Tools Formazione tecnica e aggiornamento professionale sui temi specifici della sostenibilità. Secondo giorno | Pomeriggio 4. Open Space A partire dalle domande emerse nella sessione del primo giorno e da altre che nel frattempo possono emergere, i gruppi si confrontano per identificare soluzioni possibili. I gruppi lavorano in modalità autonoma per poi presentare in plenaria le proprie risultanze. 5. Musica e Sostenibilità. Esperienza musicale metaforica e partecipativa, dal vivo. Coltiviamo la metafora della band (dell’orchestra o del coro) per cogliere i significati più profondi dell’armonia sistemica. Trento |12 dicembre 2011 29 | 30
  • 54. Terzo giorno | Mattina 1. Risveglio energetico corpo/mente/spirito Esercizi alla portata di tutti, da svolgersi possibilmente all’aperto, che includono pratiche energetiche di derivazione orientale e di Mindfulness. 2. Creative Morning Colazione con speech da parte di personaggi della creatività, dell’arte, del design (http://hubmilan.com/2011/10/i-creative-mornings-arrivano-a- milano/) 3. Cerimonia di chiusura Sintesi delle risultanze, chiusura dei lavoro e attivazione delle attività post- evento. Premiazione dei partecipanti dell’eventuale contest di Petcha- Kutcha. Trento |12 dicembre 2011 30 | 30
  • 55. O 3 2 CONSULENZA EVOLUTIVA Grazie. Per maggiori informazioni: One Consulenza Evolutiva www.oneweb.biz Lorenzo Campese: lcampese@oneweb.biz Massimo Vavalle: mvavalle@oneweb.biz Luca Carollo: lcarollo@oneweb.biz Trento |12 dicembre 2011

Notas del editor

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