2. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
"Gli uomini per natura hanno più paura della verità che della morte". (S. Kirkegaard)
“Per divenire un essere umano per intero, è necessario avere una certa apertura di spirito, una
certa capacità di credere, senza prove, ad alcune cose che vanno aldilà della nostra comprensione.” (
M. Nussbaum)
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3. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
FREEBIOENERGY
Freebioenergy è un marchio che identifica un nuovo ramo di attività di Mestieri ad Arte, azienda che
opera dal ’96 nel campo del Restauro edile e dell’Architettura e che ama utilizzare i materiali e le tecnologie
naturali, svolgendo consulenze e organizzando occasioni di incontri formativi e culturali.
Freebioenergy si occupa di ricercare e sviluppare le tecnologie che utilizzano le energie naturali,
presenti da sempre sul pianeta e nell’universo, energie utilizzate per migliaia di anni quando gli uomini
vivevano in armonia con la natura e “sentivano” queste frequenze dovute alla “vibrazione” della materia.
L’uso a volte improprio di queste energie ha portato, in certi periodi storici e in certe culture, a
“demonizzare” chi le praticava, fino a metterli addirittura al rogo o a condannarli come eretici, come Galileo.
Dalla fine dell’800 si ha un nuovo risveglio e personaggi nel campo della fisica, come l’ing. Nikola Tesla,
un Leonardo da Vinci moderno che, studiando le forze della natura e in particolar modo
l’elettromagnetismo, produsse migliaia di invenzioni e brevetti, di cui i più famosi e fondamentali per
l’attuale società furono l’energia elettrica alternata e le onde radio.
Prima di morire scoprì come le “piccole” ma, in realtà molto potenti, energie sottili potevano essere
sfruttate gratuitamente per il bene dell’umanità. In epoca sua contemporanea il matematico Albert Einstein
enunciava intanto la teoria della relatività, affermando che la materia non esiste ma tutto, in realtà, è energia
vibrante a diverse frequenze (E=mc2).
Entrambi avevano comunque capito come ogni piccolo movimento del microcosmo produceva una
risonanza anche nell’angolo più recondito dell’universo.
Termino citando una dichiarazione di Tesla, illuminante:
<Non c'è nulla che sia dotato di vita dall'uomo, che ha reso schiavi gli elementi, alla più agile
creatura in tutto questo pianeta, che non oscilli durante una rotazione. Ogni volta che un'azione sia
generata da una forza, anche infinitesimale, il bilancio cosmico viene alterato ed il moto universale ne
risente degli effetti. >
I PROGETTI DI FREEBIOENERGY
Freebioenergy raccoglie attorno a se studiosi e ricercatori.
Il team opera in perfetta sintonia, concentrandosi su progetti che perseguono sempre un unico obiettivo: il benessere
biofisico dell’uomo, del mondo animale e di quello vegetale, nel pieno rispetto e mantenimento dell’armonia della
natura, come massima espressione della vita.
Sfruttando l’energia magnetica naturale e la fisica quantistica, studiando anche esperienze simili nate nei paesi della
Mitteleuropa come Slovacchia, Germania, Austria e Slovenia, il primo progetto realizzato da Freebioenergy si è
concentrato sull’elemento più importante che esiste sul pianeta, l’acqua.
Il dispositivo prodotto ha assunto un nome che identifica la fisica utilizzata: QUANTUM.
Quantum produce sull’acqua parecchi benefici e vantaggi, dall’eliminazione del problema del calcare all’aumento di
energia che rende l’acqua meno aggredibile dai batteri.
Nel produrre queste e altre funzioni, come ad esempio la riduzione della tensione superficiale, che permette una
drastica diminuzione nel consumo dei detersivi, si è pensato anche ad una ionizzazione negativa dell’aria, con
effetto rigenerante per le persone, e ad una forte riduzione degli effetti negativi dovuti alle geopatie come le
radiazioni magnetiche naturali (acque sotterranee, rete di Hartmann, ecc) ed elettromagnetiche prodotte dall’uomo
(utilizzatori domestici, computer, telefoni cordless, ecc). Un apparecchio quindi a tutto tondo. Non per nulla lavora
in un campo sferico avente raggio di 20 m e di 60 m, secondo il modello.
Oggi (inizio 2010) siamo in grado di sviluppare ricerche su casi e problematiche specifiche, acque salmastre, acque
infette, ecc.
I prossimi progetti avranno per tema l’agricoltura, con l’intenzione di favorire le piante nella produzione di frutti
sani, riducendo drasticamente l’uso di pesticidi e della chimica inquinante.
Il campo è a dir poco affascinante e rappresenta una sfida alla fisica “convenzionale” resa forse un po’
cieca dall’intensivo uso delle strumentazioni moderne che hanno, forse, un po’ ridotto le percezioni umane
sulle energie naturali.
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4. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
Dal depliant
quantum
la bioenergia al servizio dell’uomo
Il QUANTUM è un apparecchio che utilizza solo energie naturali, con diverse funzioni,
realizzato grazie ad anni di ricerca scientifica nel campo della fisica quantistica.
L'apparecchio non risente di usura temporale e non ha costi di manutenzione.
L'ACQUA E IL CALCARE
Dal primo istante che si installa il Quantum non si formano più le fastidiose incrostazioni calcaree bianche e
cristalline (Calcite) sulle piastrelle, sui rubinetti, negli apparecchi domestici e nelle tubazioni.
ll calcare è trasformato in Aragonite, una forma cristallina calcarea che si deposita sotto forma di polvere, senza
aggregarsi e formare incrostazioni e che può essere tolta facilmente con una passata di straccio asciutto, senza
l’uso di prodotti chimici e tossici per la salute.
Tutte le vecchie incrostazioni sono “dilavate” e rimosse dall’acqua, nel giro di poche settimane. La superficie
specifica dell’acqua aumenta enormemente così che il calcare resta in soluzione e non si deposita più in modo
aggressivo nei boiler, nelle condutture dell'acqua, nei lavelli di cucina, nei sanitari, nelle lavatrici, nei ferri da stiro e
nelle macchinette per l'espresso.
L'acqua del rubinetto si comporta come un’acqua “dolce” e, di conseguenza, si possono ridurre drasticamente,
dal 30 al 70%, i consumi di detersivi in lavatrici e lavastoviglie e di saponi, shampoo e bagno schiuma.
Chi possiede un addolcitore lo può anche spegnere, risparmiando energia elettrica e sale ed eliminando la
sudditanza dei lavaggi delle resine per evitare rischi di proliferazione di batteri.
Il Quantum energizza l’acqua perchè induce un moto rotatorio destrorso alle molecole dell’acqua e ai suoi elettroni. Il moto
destrorso eleva l’energia dell’acqua da due a tre volte, che imputridisce quindi più lentamente perché aumenta la
sua resistenza ai batteri. Per questo motivo nelle piscine si può ridurre il consumo di sostanze chimiche
antibatteriche.
In pochi giorni il QUANTUM trasforma l'acqua dell’impianto di riscaldamento, normalmente sporca e scura, in
acqua chiara.
I filtri degli impianti idrici e di riscaldamento non si intaseranno più. Le serpentine dei boiler riacquisteranno la loro
sezione originale e finalmente si potrà ottenere nuovamente acqua calda in pochi minuti. Tutto questo comporta
un risparmio di almeno l’8‐10% sulle spese di riscaldamento ed un 30% sui costi di produzione di acqua calda.
In agricoltura l’acqua, energizzata dal Quantum, rafforza le resistenze antiparassitarie e anticrittogamiche delle piante e
rimuove tutte le incrostazioni calcaree degli impianti d’irrigazione.
Gli impianti industriali che utilizzano l’acqua per il raffreddamento non avranno più la schiavitù del calcare e
vedranno ripulirsi le torrette di raffreddamento nel giro di poche settimane.
L'acqua “Quantizzata” è bioenergetica, leggera ed armonica. Nell’organismo l’acqua energizzata promuove la
depurazione delle tossine.
In media, salvo eccezioni, l'acqua di rubinetto dispone di una bioenergia di 3.000‐4.000 Bovis.
Con il QUANTUM la stessa acqua può arrivare fino a 8.000 ‐ 9.000 Bovis. L’acqua minerale in bottiglia varia da
500 a 2.000 Bovis.
L'acqua di Lourdes ne ha oltre 27.000, riconosciuta come la più energetica da tutti i ricercatori radioestesisti del
mondo.
A tal proposito raccomandiamo di non bere acqua minerale immagazzinata, definita dagli istituti di bioenergia e
dai geobiologi “acqua morta” e, soprattutto, bevande gasate, dolcificate e conservate, che bloccano parzialmente
alcune funzioni vitali dello stomaco.
L'aumento energetico raggiunto grazie al Quantum è irreversibile, superando anche i 70 ° C. e permane per
sempre, a differenza di altri sistemi.
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5. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
FATTORE BIOENERGETICO
Quest'acqua "viva" disintossica l'organismo e rigenera le cellule. Assumendo questo tipo di acqua potabile,
l'organismo ne beneficerà perché si disintossica gradualmente e riceve infor‐mazioni di importanza vitale.
Benefici
Miglior benessere per le persone, animali e piante. Non produce campi magnetici.
Aumento dell’efficienza e della durata degli impianti con conseguente risparmio di energia.
Riduzione della manutenzione degli impianti, delle interruzioni e dell’uso di detergenti e detersivi.
Compatibile con qualunque impianto e tubazione. Massimo rendimento degli impianti di irrigazione.
Nessuna alterazione delle qualità organolettiche dell’acqua potabile, nessun impiego di prodotti chimici
e additivi dannosi alla salute.
Si ripuliscono tutti i vecchi impianti; rimuovendo le incrostazioni, si riduce il livello dei microrganismi.
Rimozione della ruggine attraverso un processo ionico.
Nessun consumo di energia elettrica per il funzionamento, nessun costo di gestione e di assistenza.
Pulizia e manutenzione rapida senza detergenti acidi nelle torri di raffreddamento e filtri dell’aria.
Facilità d’installazione e limitate dimensioni d’ingombro.
Quantum è in regola con il vigente D.L. N°31/2001e D.L. N°27/2002.
IL QUANTUM AGISCE SULL’ACQUA DI QUALUNQUE IMPIANTO E TUBAZIONE con
qualunque portata in ogni ambiente, sia all’interno che all’esterno degli edifici, in un raggio di 20 metri circa (60
metri nel Quantum PLUS) e non deve necessariamente stare vicino al contatore o al rubinetto.
L'ACQUA AUMENTA DI SUPERFICIE SPECIFICA
La riaggregazione delle molecole d’acqua, dovuta al nuovo moto destrorso impresso dal Quantum, fa aumentare
notevolmente la superficie interna dell’acqua.
Aumentando la superficie specifica aumenta, di conseguenza, la capacità di trasportare maggior ossigeno, sostanze alimentari
e Sali minerali, migliorando il metabolismo. L'acqua con una superficie interna molto elevata ha un'importanza enorme per il
metabolismo: è l'acqua, infatti, a trasportare le sostanze nutritive nelle nostre cellule e a portare via le sostanze metaboliche di
rifiuto.
L'acqua aumenta il trasporto di ossigeno nei liquidi dell'organismo e questo dà una maggiore vitalità agli organi
con un conseguente miglioramento nella qualità di vita.
La maggiore superficie interna dell’acqua facilita la galleggiabilità in una piscina. Provate a stare nella “posizione
del morto”: rimarrete strabiliati, i piedi restano a galla!
QUANTUM RIDUCE LA TENSIONE SUPERFICIALE DELL’ACQUA
L'acqua, modificata dal Quantum, ha una tensione superficiale bassa.
Le misurazioni sulla tensione superficiale dell’acqua normale dell’acquedotto, effettuate in laboratorio con un
tensiometro fisso, hanno rilevato valori tra 72 e 73 dyne. Con QUANTUM attivato le misurazioni effettuate hanno
rilevato una tensione superficiale compresa tra 55 e 60 dyne, valori simili a quelli degli acidi gastrici.
L’abbassamento della tensione facilita enormemente l’assimilazione di cibo nell’apparato digerente.
I succhi gastrici vengono meno diluiti rispetto all’acqua normale del rubinetto o l'acqua minerale.
E’ un’acqua che migliora i tempi di digestione.
La riduzione dei valori di tensione superficiale comporta una minore richiesta di tensioattivi per rimuovere lo sporco.
Questo è il motivo per il quale si consuma il 50% in meno di saponi, shampoo e detersivi per piatti.
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6. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
QUANTUM IONIZZA L'ARIA NEGLI AMBIENTI
Il QUANTUM, aumenta la ionizzazione negativa, rigenera rapidamente l'aria, rendendola piacevolmente
fresca, riportando un giusto equilibrio tra ioni positivi e negativi.
La stessa cosa succede vicino alle cascate d’acqua, dove sentiamo rigenerarci grazie agli ioni negativi, presenti in
abbondanza.
I cattivi odori negli ambienti dove si è fumato o cucinato scom‐paiono velocemente e l’aria diventa fresca
inodore e non stantia.
ARMONIZZAZIONE DELLE RADIAZIONI MAGNETICHE NATURALI E DELL'
ELETTROSMOG
Il QUANTUM protegge dai danni alla salute, clinicamente dimostrati, causati dalle radiazioni dei telefonini, dei
campi magnetici e di energia alternata, da radar militari e dalle radiazioni dell'acqua e della terra, provocati
nell'organismo umano.
Grazie all'armonizzazione dell'elettrosmog il sistema immunitario si rafforza. Si eliminano alcune patologie come
l’insonnia e il mal di testa (se dovute a elettrosmog).
RISULTATI
Con la realizzazione del QUANTUM si è riusciti ad ottenere un equilibrio biofisico contro l'inquinamento da
radiazioni terrestri, vene d'acqua, reti geomagnetiche come le reti di Hartmann e di Curry ed elettrosmog
(telefonini, condutture elettriche, computer, cordless, ecc.).
Grazie a questo equilibrio si crea nello spazio una configurazione energetica in armonia con la natura. Con
QUANTUM l'organismo reagisce in modo impercettibile all'inquinamento provocato da simili radiazioni e non ne
subisce le conseguenze.
CARATTERISTICHE TECNICHE
MISURE: cm 15 (H) x cm 8 (L) x cm 4 (P). Le misure possono leggermente cambiare secondo il modello.
PESO: 170 ‐ 200 grammi circa.
RAGGIO D'AZIONE: fino a 20 metri dal QUANTUM (fino a 60 metri per il QUANTUM PLUS, in tutte le direzioni).
INSTALLAZIONE: il QUANTUM va appeso ad un chiodo, fissato con tasselli alla parete o appoggiato su un mobile,
tenendolo in verticale, e diffonde IMMEDIATAMENTE il suo effetto.
UNICHE ATTENZIONI PER L’INSTALLAZIONE: non installarlo a meno di 20 cm dal soffitto e a meno di 20 cm dagli
angoli interni delle pareti.
Non installarlo su utilizzatori elettrici con forti emissioni elettromagnetiche, come lavatrice o forno a microonde o
vecchi televisori.
Il servizio tecnico di Freebioenergy è a vostra disposizione per qualunque consiglio o soluzione dei problemi.
GARANZIA: 10 anni di garanzia sul funzionamento.
CAMBIA LA TUA VITA, RENDENDOLA MIGLIORE CON QUANTUM!
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7. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
AQUASOFIA
Un approccio multidisciplinare all’acqua
AQUASOFIA e cioè la “saggezza dell’acqua” è un nuovo approccio tecnicoumanistico, che si
basa sull’equilibrio dell’uomo con l’ambiente che lo circonda e, in senso lato, un equilibrio uomo–
universo realizzato grazie a questo elemento incredibile che è l’acqua.
Vorrei spiegare cosa mi ha spinto a sviluppare la ricerca dei dati e dei pensieri espressi in questa
piccola pubblicazione.
Dopo oltre trent’anni passati nei cantieri e nella ricerca dei materiali tradizionali e delle tecniche
applicative, sono arrivato a queste nuove vie che, apparentemente, sembrano distanti dall’edilizia
tradizionale ma, in realtà, non lo sono affatto, hanno in comune due cose:
la semplicità dei concetti di base e il sapere degli antichi.
In questa “saggezza dell’acqua” si riconosce la saggezza degli antichi, che conoscevano i semplici segreti
della vita, della morte e della successiva vita, quella che continua in perfetta simbiosi con la vita
dell’universo.
I gesti, le cerimonie, i pensieri tramandati negli antichi libri sacri di ogni cultura, tutta la quotidianità
della vita era pervasa di spiritualità, di una naturale attenzione e anche rispetto verso gli elementi di base
come l’acqua, la terra, il fuoco e l’aria e le stesse energie sottili che collegavano il tutto.
Era quindi la cosa più naturale sentirsi parte del tutto, in quanto consapevoli antenne ricettive di queste
vibrazioni emanate da ogni materia, frequenze sottili magnetiche oggi non più “percepite” dall’uomo
contemporaneo, assordato dai rumori di fondo che sono l’assordante vociare dei mezzi di comunicazione, il
sapere dei baroni e luminari che mantengono spesso il loro piccolo regno nell’ignoranza, sperando che non
ci siano giovani emergenti a strappare loro una parte del potere e, non ultimo, il potere dato dagli interessi
economici, enormi nei campi dell’acqua, degli alimenti e in quello medicale, che pilotano spesso il sapere in
funzione del proprio utile.
Il risultato quindi di questa prima ricerca vuole essere un piccolo contributo, un semino gettato con la
speranza che possa generare maggior presa di coscienza su queste tematiche, apparentemente banali ma
sicuramente alla base della vita stessa.
I temi affrontati, riportando dati scientifici e dati di mercato, servono a dare una base scientifica al
principio di funzionamento del Quantum. Questo piccolo viaggio ci porta a conoscere l’acqua quale elemento
vitale per il pianeta, le problematiche connesse al liquido nell’utilizzo quotidiano, i sistemi utilizzati
normalmente per trattare l’acqua; termina affrontando il magnetismo terrestre, le radiazioni telluriche ed
elettromagnetiche.
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8. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
L’ACQUA
Quanto è importante l’acqua per la nostra vita?
La risposta è alquanto banale, ma vogliamo comunque ricordare alcuni dati importanti.
Innanzitutto è l’unico elemento sul pianeta Terra in grado di assumere tre aspetti fisici diversi: quello
solido, liquido e gassoso. Se andiamo invece a livello cosmico, scopriamo che l’acqua è l’elemento più diffuso
nell’universo conosciuto e ve ne sono tracce su quasi tutti i pianeti del sistema solare.
L’acqua costituisce il maggior elemento del corpo umano, dall’80% nel neonato al 50% dell’uomo
anziano. Non solo, la vita umana si forma nel grembo materno immersa nel liquido amniotico.
Ciascun organo ha bisogno di acqua. Negli organi del nostro corpo il contenuto d'acqua è differente. La
fluidità massima la troviamo nel sistema nervoso centrale con il 99%, segue il plasma sanguigno con l'85%,
quindi il cervello con il 75%. In 24 ore le nostre reni filtrano 180 litri di questo liquido, ma ne sono eliminati
ogni giorno al massimo 2 litri, attraverso il respiro e anche in forma di urea e di sudore. Già questi numeri
dovrebbero convincerci su quale immenso valore per la vita abbia un'acqua pulita, senza elementi dannosi.
A una dimensione microscopica e cioè al livello cellulare degli organi del corpo umano, è noto che la vita
stessa della cellula dipende dall’acqua, perché elemento indispensabile al nutrimento, che avviene
attraverso il fenomeno osmotico tra la membrana, che circonda il nucleo della cellula, e il liquido che la
circonda. Non esiste alcuna possibilità di vita senz’acqua perché viene a mancare la ionizzazione,
l’elettronizzazione e quindi la conducibilità delle cellule, che vivono grazie alla differenza di potenziale.
Scendendo ancora, a livello atomico, sappiamo che la molecola d’acqua è composta da due atomi di
Idrogeno (H2) e uno di Ossigeno (O). La formula nota è H2O. Gli atomi si attraggono perché quelli di Idrogeno
sono positivi, e si appropriano dell’energia elettrica; l’atomo di Ossigeno è invece negativo e si appropria
dell’energia magnetica.
Gli atomi di Idrogeno e Ossigeno si dispongono a V, con l’atomo di Ossigeno al
vertice e i due di Idrogeno sulle due punte.
Questa è la chiave che ci permette di capire perché l’acqua è sensibile a tutti i
fenomeni magnetici, elettromagnetici ed elettrici.
Ad un piano ancora più microscopico, quello subatomico, scopriamo che gli
elettroni degli atomi, oltre a ruotare attorno al nucleo costituito da Protoni e
Neutroni, hanno uno proprio spin di rotazione (esattamente come la Terra che
ruota attorno al Sole e contemporaneamente su se stessa), che può essere
sinistrorso o destrorso. Ormai è certo che lo spin sinistrorso risente pesantemente
della forza di gravità, è discendente e perde energia, mentre quello destrorso è
levitante e acquista energia vitale.
La vibrazione degli atomi che costituiscono la molecola d’acqua è una
vibrazione in grado di captare vibrazioni di altri elementi, fonti energetiche e memorizzarle.
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9. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
La meccanica quantistica ha scoperto che le particelle come l’elettrone o il fotone presentano una
duplice natura sia come particelle che come onde dotate di un movimento rotatorio, come se avessero un
campo.
Quando l’elettrone, che ruota nella sua orbita attorno al nucleo, riceve un fotone, aumenta di energia e
salta su un’orbita maggiore. Viceversa quando lo perde salta su un’orbita inferiore.
Questo salto, definito salto quantico,
costituisce una delle basi energetiche della
materia.
Nella stessa orbita non possono esistere due
elettroni con lo stesso spin di rotazione e quando
questo succede avviene immediatamente un
cambio di orbita da parte di uno dei due.
I fotoni si muovono alla velocità della luce,
300.000 km al secondo e costituiscono la base
dell’elettromagnetismo, perché ogni particella
carica in movimento producono un campo
elettromagnetico. Quando miliardi di atomi si
uniscono per formare una cellula si ha una
sintonizzazione di onde elettromagnetiche in
una banda più ampia e più complessa.
Altrettanto succede con l’unione di cellule.
Si desume quindi che tutta la materia è vibrazione di onde e di cambiamento continuo. Sia la materia
organica che inorganica e quindi il nostro corpo, un oggetto inanimato, il pianeta, ogni corpo celeste.
Se l’onda di frequenza è simile ad un’altra e in fase (i picchi risultano in sincronia) l’energia raddoppia,
se invece i picchi sono opposti le onde si annullano.
LA MEMORIA DELL’ACQUA
Il dr. Nolfang Ludwing nel 1990/91 scoprì che i materiali che vengono a contatto con l'acqua lasciano
dietro a loro un biglietto di visita sotto forma di frequenze (vibrazioni). L'acqua ha una memoria formidabile,
non dimentica nulla.
Il Dr. Ivan Engler, ricercatore medico per i procedimenti naturali di Salisburgo scrive:
"L'acqua è sfruttata da tempo nei procedimenti di guarigione naturali in quanto portatrice di
informazioni. Osservazioni sperimentali e cliniche hanno dimostrato che l'acqua è capace di memorizzare
per tempo prolungato le frequenze del campo elettromagnetico globale. Possiamo così spiegare gli effetti
dannosi e quelli positivi, curativi. L'acqua è la madre di tutte le forme di vita e della dinamica del processo
energetico vitale. In natura l'acqua rappresenta il miglior elemento per l'accumulo e il trasporto del calore e
per la propagazione delle onde".
Già Ippocrate diceva "i vostri alimenti siano i vostri medicamenti, e i vostri medicamenti siano i vostri
alimenti".
Le molecole dell’acqua hanno una carica distribuita a forma di tetraedro, dove i tetraedro
legami covalenti acquisiscono polarità positiva e "i ponti di idrogeno" acquisiscono
polarità negativa.
Allo stesso tempo, l'interazione
tra le molecole porta alla
formazione di raggruppamenti
(clusters) o reti.
Tutte le esperienze vissute dall'acqua: i luoghi
attraverso i quali è passata, la raccolta di sali minerali,
antiparassitari, acqua piovana, ecc. entrano fisicamente,
consentendo una distribuzione molecolare specifica per
memorizzare questo materiale.
Inoltre, tutte le frequenze che hanno raggiunto l'acqua,
come le radiazioni cosmiche, le energie telluriche, artificiali
di radiazione, le intenzioni o anche le parole entrano nella
configurazione della struttura dell'acqua.
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10. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
L'informazione è costituita da frequenze di diversa origine, e l'acqua ha la proprietà di assorbire e
trasmettere queste frequenze.
Il materiale in sospensione nell’acqua può essere rimosso con i diversi metodi di filtraggio, con la
rimozione di calcio e magnesio, la declorazione, l’osmosi inversa, ma la struttura a cluster, che ha conservato
queste esperienze, rimane viva e costituisce "la memoria dell'acqua".
Le frequenze non sono memorizzate dentro alla rete molecolare, ma è la rete stessa che acquisisce una
forma e una polarità che riproduce tali frequenze.
L'acqua che beviamo trasporta sostanze nutritive e penetra nelle nostre cellule, permettendo lo scambio
e la costante ricostruzione del nostro organismo.
Ma possiamo affermare che trasmette anche le informazioni al nostro corpo, porta ordine o disordine,
polarità o il caos, e conserva o aumenta l'entropia.
In sostanza quello che avviene è la replicazione e memorizzazione delle frequenze elettro‐magnetiche
con cui viene in contatto ed è in grado di allineare la sua struttura e le vibrazioni per attivare la
comunicazione di cluster in cluster.
L’acqua ridefinisce la propria organizzazione interna in base alla sua interazione con l'ambiente che
condivide.
La sua emissione e l'assorbimento delle frequenze può essere misurato (Enza Ciccolo) in risonanza con
l'ambiente circostante.
Si riproduce nella sua struttura interna e le sue vibrazioni che ha vissuto. L'acqua ha una memoria.
JACQUES BENVENISTE (19352004)
Direttore di ricerca presso l'organizzazione di Parigi INSERM (Istitut National de la Santé Et de la
Recherche Médicale) dal 1978, a capo dell’unità di Ricerca 200 dell’INSERM: Immunologia delle allergie e
delle infiammazioni.
E’ stato autore di circa 300 pubblicazioni su riviste internazionali, di cui 26 sul Journal of Immunology.
Conosciuto a livello mondiale come specialista nei meccanismi dell’allergia e dell’infiammazione.
Ha svolto un'indagine esauriente nei principi e gli effetti di omeopatia.
La sua tesi centrale è che la comunicazione tra le cellule non è effettuata mediante contatto fisico e lo
scambio di materiale biologico, ma attraverso l'emissione e la ricezione delle frequenze elettromagnetiche.
Benveniste iniziò a sperimentare con i globuli bianchi nel sangue umano conosciuti come basofili e
coinvolti nelle reazioni allergiche.
Queste cellule sono piccoli granuli che contengono sostanze come l'istamina, in parte responsabile di
reazioni allergiche.
I granuli possono essere contrassegnati con un marcatore speciale e poi si può rimuovere il marcatore,
liberando istamina (tecnica detta degranulazione) per mezzo di una sostanza nota come anti‐E
immunoglobulina o anti‐IgE (anticorpo estratto dalle capre).
Fino a questo punto è normale scienza convenzionale.
Ciò che rende straordinaria la ricerca di Benveniste e molto avversata dalla scienza ufficiale è che egli
affermava che la degranulazione continua a verificarsi anche dopo aver raggiunto livelli di diluizione dell’
anti‐IgE talmente elevati per cui non può essere statisticamente presente una singola molecola della
sostanza.
Lo stesso Benveniste si rendeva ben conto che si trattava di qualcosa di veramente
eclatante ed “anomalo”, tant’è vero che disse che ciò che era accaduto era un po’ come
se uno buttasse le chiavi della propria macchina nella Senna a Parigi e poi raccogliesse
dell’acqua a Le Havre e fosse in grado di fare uno stampo delle chiavi con cui riavviare il
motore…
In ogni fase di diluizione, in rapporto di 1 : 10 con acqua, la soluzione era agitata
vigorosamente per 15 secondi (con Rotex). Al passaggio successivo si prendevo una
parte del preparato agitato e lo si diluiva ancora 1 : 10 con acqua; e così via per almeno
30 volte. In pratica la stessa procedura utilizzata dalla medicina omeopatica.
L’omeopatia aveva dunque trovato la sua “validazione” grazie ad un esperimento
di immunologia di base effettuato da uno dei più stimati ricercatori del campo, il
professor Jacques Benveniste ?
Le implicazioni di questa dimostrazione, ripetuta per anni e in diversi laboratori in
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11. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
Italia, Svizzera Francia, Inghilterra e in Canada, sono talmente gravi da mettere a rischio il giro miliardario di
interessi dell'industria farmaceutica.
La campagna montata contro Benveniste e la sua squadra, che portò a togliergli ogni fondo di ricerca,
cercando anche di ridicolizzare la sua reputazione scientifica, nonostante le importanti scoperte scientifiche
precedenti svolte nel campo degli allergeni, è riuscita a minimizzare queste straordinarie rivelazioni e a non
farle conoscere ad un grande pubblico.
Negli ultimi due anni, prima di morire in un intervento chirurgico a cuore aperto, Benveniste riuscì a
memorizzare in digitale su computer le frequenze elettromagnetiche delle informazioni contenute nell’acqua
e a trasmetterle a distanza via internet. Questo fa intravvedere la possibilità in un futuro di trasmettere
rimedi con costo quasi zero a distanza in ogni parte del mondo ed in tempo reale.
MASARU EMOTO
La capacità di immagazzinare informazioni è stata ampiamente dimostrata dallo scienziato e ricercatore
giapponese Masaru Emoto che, dal 1984, ha studiato e messo a punto una tecnica per fotografare i cristalli
dell’acqua ghiacciata.
Emoto è giunto alla conclusione che questi cristalli sono modificabili dalle informazioni energetiche.
Affascinato da queste scoperte, in 25 anni ha fotografato le acque provenienti da tutte le parti del globo, dai
fiumi ai mari, alle fontane e alle fognature e i risultati sono stati straordinari e spesso inaspettati.
I cristalli si diversificano per ogni acqua ma, la cosa
impressionante, è che la stessa acqua produce cristalli di forme e
colori diversi se esposta a vibrazioni energetiche di colori e suoni.
Non solo, le vibrazioni energetiche date dalla musica, dai colori,
dalle parole e addirittura dai pensieri (il pensiero è un’emissione
di energia sotto forma di quanti), mutano la struttura molecolare e
il reticolo cristallino dell’acqua che, formata da atomi, è essa stessa
energia.
I cristalli modificano la forma geometrica come se dessero forma a
pensieri positivi o negativi. Le fotografie (in archivio sono
conservate decine di migliaia di foto) dimostrano che l’acqua
trattata con parole, musica e pensieri positivi forma cristalli
armonici bellissimi del tutto simili a quelli della neve. Quella
trattata con pensieri negativi e musica “dura” come l’Heavy Metal,
crea forme cristalline amorfe e scure.
Alla luce di queste immagini, nessuno può dubitare che l'acqua entra in “risonanza” con il suo intorno,
rispondendo alla propria risonanza morfica.
Come ogni cosa in natura, il suo comportamento frattale riflette la sua struttura molecolare nei suoi
cristalli, le sue stelle esagonali a confermare il clustering di forma tetraedredica delle sue molecole bipolari.
Nel vedere come un cristallo di ghiaccio si organizza in un modo molto bello sotto l'influenza della
musica di Beethoven o di come riorganizza la sua struttura dopo una preghiera o parole belle, chi può
mettere in dubbio che l'acqua ascolta, imita, conserva e trasferimenti di informazioni?
Masuru Emoto ha fornito la prova della risposta dell’acqua agli stimoli dall'ambiente.
In modo diretto e molto visivo, le sue fotografie dei cristalli di ghiaccio delle diverse acque, di origini diverse
e sottoposti a diverse impressioni, mostrano la bellezza che l'acqua assume in presenza di musica, di buoni
intenzioni e pensieri, o della preghiera.
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12. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
PAROLE MUSICA LUOGHI
Bello Lourdes
Ave Maria Gounot
Yesterday Beatles
Fontana di Trevi
Venezia
Vivaldi Inverno
Amore e gratitudine
Ti voglio uccidere
New York
Mozart
Sudiciume
Hiroshima
Cristallo acqua
Sporco, Lurido Heavy Metal radioattiva
Alcuni esempi dei cristalli fotografati da Masaru Emoto (Hadolife.com)
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13. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
Un esempio di acqua informata
Ricordiamo come il Dr. Samuel Hahnemann scoprì l'Omeopatia. Samuel Hahnemann (1755‐1843)
diventò dottore in medicina nel 1781, e fu direttore della sanità pubblica a Dresda. Innanzitutto triturò una
droga, la Belladonna, poi mise un po' di questo veleno in una bottiglia piena d'acqua e la scosse con energia.
Prese poi una goccia da questa soluzione diluita e la introdusse in un'altra bottiglia, e così via di seguito.
Alcune ore dopo il dottore ed il suo chimico di Meissen disponevano di una tintura di Belladonna talmente
diluita che nell'ultima bottiglia non c'era che acqua. Non era più presente una sola molecola di Belladonna.
Come mai il liquido ottenuto agiva ugualmente contro la febbre? "La cosa ha una spiegazione logica ‐
disse Hahnemann ‐ in tutti i materiali c'è una forza latente che deve essere destata con uno scuotimento
energico. Una volta svegliata questa forza, non c'è bisogno della materia che ha prodotto l'effetto".
Hahnemann chiamò questo nuovo metodo di cura "OMEOPATIA".
Nessuno sapeva però esattamente perché l'omeopatia funzionasse, nonostante che nei suoi preparati
non ci fosse nemmeno una molecola della sostanza di partenza.
Le sostanze utilizzate in omeopatia vengono diluite molte volte (10, 20, 30 volte al 10%), in modo che il
suo uso deve essere sicuro, ma gli omeopati credono che la "somiglianza" tra il rimedio e la causa stimolerà
la capacità dell'organismo per curare se stesso.
E ancora, più diluita la soluzione tanto maggiore è il potere di curare.
Omeopatica dissoluzione e più dinamico è il metodo usato per trasferire l'energia dal materiale per
l'acqua.
Inoltre gli studiosi non si spiegano anche perché l'acqua non si attenga alle regole dell'ordinamento
fisico. I fisici hanno registrato una serie di anomalie. Ad esempio, l'acqua bolle a 100 °C mentre, stando al
suo peso molecolare, dovrebbe bollire già a 75 °C. Il suo punto di congelamento è a 0 °C sebbene, secondo le
leggi fisiche, ciò dovrebbe avvenire a ‐12 °C. Inoltre perché l'acqua, per cedere il calore, impiega il doppio
del tempo necessario per assorbirlo?
L’acqua come mezzo di purificazione, terapia e rigenerazione
In tutte le culture, l’acqua ha sempre avuto una grande importanza: come sorgente di vita, come
purificazione e come rigenerazione.
Il rito della purificazione con l’acqua è praticato da sempre dall’uomo; la Bibbia riporta l’abitudine del
lavare i piedi agli ospiti e del Battesimo nelle acque del fiume per purificarsi dai peccati. Il cristiano si segna
con l’acqua entrando in chiesa per purificarsi e accedere al luogo sacro. In India è consuetudine bagnarsi
nelle acque del sacro fiume Gange per
purificarsi. Gli antichi sacerdoti egiziani
Bagno nel sacro Gange amavano bagnarsi nel lago sacro all’inizio
della giornata.
Nella storia l’uomo ha sempre sfruttato
le proprietà terapeutiche delle acque
termali; gli antichi romani svilupparono
tecniche utilizzate ancora oggi nelle cure
idrotermali. L’acqua termale era
comunemente usata a scopo preventivo,
per evitare il sopraggiungere di patologie e
malattie.
Vi sono acque sorgive particolarmente
cariche di energia. Sono le cosiddette
“acque mariane”, presenti nei luoghi di
apparizioni della Madonna. Ricordiamo
prima fra tutte l’acqua di Lourdes, poi Fatima, Montichiari in Italia, Medjugorie.
L’acqua di Lourdes ha un’energia, riconosciuta dai radioestesisti di tutto il mondo, di oltre 27.000 Bovis
(scala energetica, messa a punto dal fisico francese Bovis nel secolo scorso, e utilizzata dai radioestesisti per
misurare l’energia vitale degli elementi minerali e biologici).
Un’acqua minerale imbottigliata ha solitamente un’energia vitale tra i 500 e 2.000 Bovis, un acqua di
rubinetto è tra 3.000 e 4.000 Bovis. Sono in corso studi sull’acqua di Lourdes per capire come mai non c’è
trasmissione di malattie tra i bagnanti dell’acqua “miracolosa”, nonostante le ricerche biologiche indichino
un’altissima concentrazione di batteri. E’ sicuramente l’elevatissima energia di quest’acqua che impedisce la
proliferazione di germi e batteri.
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14. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
L’acqua e l’energia dei luoghi di culto
A questo punto è importante fare un accenno alle energie presenti nei luoghi di culto storici, sia quelli
tuttora attivi come le chiese, sia quelli in siti archeologici, non più utilizzati per il rito religioso.
E’ ormai accertato che nei terreni sotto gli edifici religiosi o sotto i reperti archeologici di luoghi di culto
(es. le tombe dei giganti in Sardegna o Stonehenge in Inghilterra) vi sono corsi di acque sotterranee, spesso
naturali o, in alcuni casi, come nella Cattedrale di Chartres in Francia, deviati dall’ uomo.
Sappiamo che l’acqua sotterranea in movimento è in grado di modificare l’energia magnetica del luogo,
definita come radiazioni telluriche.
il sistema di acque sotterranee
di Stonehenge
I rabdomanti, per esempio, trovano l’acqua
sotterranea captando proprio queste variazioni di
energia magnetica.
Non si è ancora capito come mai, nei luoghi di
culto, l’acqua corrente sotterranea produca energia
benefica (è normale sentirsi bene e tranquilli in una
chiesa antica, anche per chi non è praticante)
mentre è risaputo che, di solito, le falde acquifere
correnti producono malessere e geopatologie
nell’uomo.
Quali segreti conoscevano gli antichi per trasformare questa energia da negativa in energia positiva per
l’uomo? Pensate che in casi limiti, come nella Cattedrale di Chartres, grazie al sapiente utilizzo dell’acqua, del
luogo stesso e delle forme dell’edificio religioso, l’energia del luogo supera anche i 100.000 Bovis!
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15. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
LE ACQUE POTABILI
La superficie della Terra è ricoperta per il 75% dall’acqua. Però solo lo 0,6% dell’acqua presente sulla
Terra è acqua dolce, e solo una piccola parte di essa è superficiale, nei laghi e fiumi; il resto è acqua freatica.
La quantità di acqua potabile su tutto il globo copre di dieci volte il fabbisogno annuale dell'intera
umanità. Purtroppo capita spesso però che l'acqua sia abbondante nelle zone poco abitate. Ora la richiesta è
al massimo, mentre la disponibilità è drammaticamente ridotta; con l'aumento della popolazione aumenterà
ulteriormente la mancanza dell'acqua potabile. Solo negli ultimi cinquant'anni, l'aumento della necessità
globale è sestuplicato, la mancanza d'acqua riguarda oggi un quarto della popolazione mondiale.
Nei paesi in via di sviluppo numerose grandi città non possono fornire una quantità sufficiente di acqua
potabile. Nel mondo vivono due miliardi di persone che non possono accedere all'acqua potabile.
Un uomo su due lamenta malattie dovute alle condizioni dell'acqua. Cinque milioni di uomini muoiono
annualmente a causa dell'inquinamento o dei germi presenti nell'acqua.
Sono cifre impressionanti raccolte dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Ne deduciamo che l'acqua è correlata all’ insieme degli organi, come ad esempio all’apparato
cardiocircolatorio, al sistema gastrointestinale, al sistema respiratorio e così via.
Come noto, per la nostra salute, è consigliabile bere molta acqua ‐ soprattutto fuori dai pasti ‐ nella
quantità di 2‐3 lt al giorno (una buona regola suggerisce almeno 300 grammi di acqua ogni 10 kg di peso
corporeo).
Purtroppo da un lato la forte pubblicità delle acque minerali (nel 2005 sono stati spesi in Italia 400
milioni di Euro in pubblicità per l’acqua in bottiglia) e dall’altro il grosso ostacolo psicologico al consumo
dell'acqua di rubinetto, dovuto al sapore sgradevole causato dal cloro o dallo stato delle tubature, ha
portato negli ultimi decenni gli italiani a preferire l'acqua in bottiglia a quella del rubinetto, anche se non ci
sono validi motivi per farlo.
A questo si aggiungono fattori d’impatto ambientale:
in Italia, ogni anno, si consumano oltre 11 miliardi
di litri di acqua imbottigliata e sono prodotte circa
200.000 tonnellate di rifiuti di plastica dovute a 8,5
miliardi di bottiglie PET.
Quando la clorazione non è elevata, lasciare
l'acqua in una brocca o caraffa con bocca larga che
lasci evaporare meglio il cloro può aiutare a risolvere,
almeno in parte, il problema organolettico.
In conclusione, anche se per legge avremmo diritto a
un'acqua insapore, inodore e incolore, bisogna ammettere
che la necessità di clorare l’acqua per avere una
garanzia sanitaria toglie spesso il piacere di un buon
bicchiere d’acqua di rubinetto; questo ha fornito
maggiori spazi all’industria delle acque in bottiglia per
diffondersi rapidamente.
LE ACQUE MINERALI
Sono identificate con precisione dall’ultimo Decreto Legge n. 339 del 4 agosto ’99 e, più precisamente,
“sono considerate acque minerali solo quelle che, avendo origine da una falda o da un giacimento sotterraneo,
provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e possiedono eventuali caratteristiche igieniche
particolari e proprietà favorevoli alla salute”.
Il concetto era già espresso nel Regio Decreto del 1916 in base al quale si potevano considerare
minerali unicamente quelle “adoperate per le loro proprietà terapeutiche ed igieniche speciali”.
Il riconoscimento di qualifica di Acqua Minerale è rilasciato dal Ministero della Salute.
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16. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
La legge vieta qualsiasi trattamento risanante dell’acqua minerale naturale che, peraltro, non è
soggetta ai limiti imposti alle acque di rubinetto.
Mentre quella di rubinetto è filtrata, clorata e ozonizzata prima di essere distribuita in acquedotto,
l’acqua minerale deve essere già “sana” alla sorgente e va imbottigliata, in loco, così come sgorga dalla fonte.
Avvertenze nell’uso delle acque minerali
L'acqua imbottigliata:
• dovrebbe stare al fresco e al buio per non perdere le caratteristiche dichiarate;
• ha una scadenza indicata, valida solo se non è esposta alla luce e agli sbalzi di temperatura,
solitamente sarebbe meglio non più di tre mesi se in plastica e sei mesi se in vetro;
Esistono precise controindicazioni e limitazioni all’uso di alcuni tipi di acqua minerale, correlate alla
loro composizione e alle condizioni individuali del consumatore. Queste controindicazioni, purtroppo, non
sono indicate nell’etichetta.
Ricordiamoci per esempio che circa il 30% delle acque minerali in commercio hanno elevato contenuto
di sodio (avete presente la pubblicità della particella di sodio sola in bottiglia e che non fa male al corpo?).
Tali acque non dovrebbero essere comprese nelle diete degli ipertesi.
Alcune informazioni fornite in etichetta a volte non sono volutamente chiare: ad esempio il contenuto
di sodio espresso in percentuale e non in mg/L (una concentrazione di 10 mg/L corrisponde allo 0,0010%
dando l’illusione di un valore irrisorio). Altro esempio è il limite del contenuto di fluoro che, mentre per le
acque potabili è di 1,5 mg/L, non è vincolante per le acque minerali; nel 2008 in Italia erano ben sei le acque
minerali con valori superiori.
Altra controindicazione importante, non riportata, è quella che le acque “gassate”, contenenti anidride
carbonica, non sono adatte ai soggetti affetti da gastrite, ulcera gastrica o “semplice iperacidità di stomaco”:
l’anidride carbonica stimola, infatti, la secrezione gastrica.
Un altro pericolo è costituito dalla presenza di nitrati; introdotti nell’organismo si riducono a nitriti e, a
contatto con le ammine, formano le nitrosammine, sospette di essere cancerogene: il limite massimo
previsto dal Ministero della Sanità per le acque minerali è di 45 mg/L. Quello suggerito però
dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità per donne gravide e lattanti è fissato sotto ai 10 mg/L.
L’uso improprio ed esagerato di acque minerali può determinare alterazioni del metabolismo idro‐
elettrolitico.
LE ACQUE DI RUBINETTO
Il requisito principale dell’acqua di rubinetto è la
potabilità: non deve contenere microrganismi, batteri, larve di
parassiti in grado di provocare malattie, né tantomeno
presentare indici d’inquinamento da sostanze in
decomposizione. L’acqua deve essere batteriologicamente
pura. Non deve contenere sostanze chimiche in grado di
produrre danni all’equilibrio della vita biologica degli
organismi superiori, in particolare all’uomo.
D’altro canto devono contenere quei micro elementi
indispensabili al metabolismo. Questa quota di sali (il residuo
fisso valutato a 180° C.) deve rientrare per legge tra 0,30 a 1,50
g/L.
Devono inoltre essere insapore, inodore e incolore.
L’adempimento a queste norme richiede continui con‐
trolli, trattamenti per la depurazione e potalizzazione, che a
volte ne pregiudicano, in effetti, il sapore.
Alcune considerazioni nel raffronto tra acqua minerale e di rubinetto
Il raffronto dei prezzi tra acqua minerale e potabile è stupefacente: mediamente un litro di acqua
minerale costa 0,40 Euro al litro contro 0,0004 Euro al litro dell'acqua potabile del rubinetto (fonte Agenzia
d’Ambito servizi idrici provincia di Ravenna 2009) cioè un rapporto di 1 a 1.000. Nonostante questo, siamo i
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17. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
più grandi consumatori al mondo di acqua in bottiglia: ogni italiano beve annualmente poco meno di 200
litri di acqua in bottiglia, ben otto volte la media mondiale e il doppio che nel resto d’Europa!
Per convincere i consumatori a comprare l’acqua in bottiglia, a scapito di quella quasi gratis del
rubinetto, nel 2005 gli imbottigliatori hanno acquistato spazi pubblicitari per oltre 400 milioni di Euro, su di
un fatturato di 11 miliardi di Euro.
A questo dobbiamo aggiungere
ogni anno il seguente contributo 0,4 € al litro costo medio dell’acqua minerale
all’inquinamento ambientale:
0,0004 € al litro costo medio dell’acqua di rubinetto
8,5 miliardi di bottiglie PET alle
discariche; 11 miliardi di € il fatturato dell’acqua in bottiglia nel 2005
7,3 milioni di barili di petrolio per la 400 milioni di € spesi per pubblicità
produzione e trasporto (è facile
trovare nel Sud Italia acque prodotte 8,5 miliardi di bottiglie in plastica prodotte in un anno
nelle Alpi, con viaggi lunghi anche
7,3 milioni di barili di petrolio per la produzione e trasporto
1.500 km);
2,6 milioni di tonnellate di CO2 2,6 milioni di tonnellate di CO2 corrispondenti
scaricate nell'atmosfera che contri‐
buiscono al riscaldamento della Terra.
I controlli di qualità e il “canone di coltivazione”
Si può pensare che il motivo più importante per bere acqua in bottiglia possa essere la garanzia di
qualità, ma anche in questo caso la verità è stupefacente: le reti idriche degli acquedotti italiani sono
soggette a una quantità incredibile di controlli (a Milano per esempio si eseguono circa 70 analisi al
giorno) mentre i produttori di acque minerali hanno obblighi irrisori, si parla di controlli
obbligatori solo ogni 5 anni, affidabili per altro anche a laboratori privati.
A fronte di questi fatturati enormi si contrappone l’esigua cifra che le multinazionali pagano ai Comuni,
sul cui territorio è presente la sorgente sfruttata per l’imbottigliamento, il cosiddetto “canone di
coltivazione”. Per esempio per le acque imbottigliate a Pejo in Trentino, che producono un fatturato di circa
35 milioni di Euro, l’azienda imbottigliatrice paga un canone annuale di 30.000 Euro.
Dalle ultime statistiche risulta che i soldi pagati agli enti locali per lo sfruttamento delle concessioni
rappresentano un ventiseiesimo dell’importo necessario allo smaltimento delle bottiglie in PET.
Un’ultima avvertenza: tutte le acque fanno fare la pipì. L'effetto "plin plin" è dovuto alla quantità, non
alla qualità dell'acqua bevuta.
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18. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
IL CALCARE E I PROBLEMI CON L’ACQUA
L’acqua piovana, dopo essere stata nelle falde di raccolta sotterranee, a contatto con le rocce calcaree, è
ricca di bicarbonati di calcio e di magnesio. Se l’acqua trova poi un agente perturbante (girante di una
pompa; campi elettromagnetici, sbalzi di temperatura, stagnazione o tubazioni che creano vortici) i
bicarbonati contenuti si dissociano, producendo Carbonato di calcio, Anidride Carbonica e acqua, secondo la
formula:
Ca(HCO3)2 CaCO3+ CO2+ H2O
dando luogo a concrezioni cristalline sotto forma di Calcite.
L’accumulo di calcare costringe a consumare più energia per il riscaldamento e la circolazione dell’acqua; si
calcola che un elettrodomestico aggredito dal calcare consuma fino al 60% di energia in più e subisce un
invecchiamento precoce. Questo fenomeno comporta un notevole danno e, spesso, siamo costretti a pagare
importanti somme di denaro per le riparazioni degli impianti e degli elettrodomestici.
Il settore industriale
Tutti i settori industriali utilizzano acqua in processi di produzione, riscaldamento o raffreddamento. I
depositi di calcare si formano all’interno dei tubi, nelle serpentine dei bollitori oppure in costose macchine
di produzione per l’industria e possono produrre i seguenti svantaggi:
• Maggior dispendio di energia per raggiungere il regime di riscaldamento.
• Perdita di pressione a causa dei tubi incrostati.
• Spese elevate di manutenzione e riparazione degli impianti.
• Spese elevate di pulizia e uso di detergenti aggressivi.
• Produttività industriale limitata.
Un altro inconveniente legato all’eccessiva con‐centrazione di calcare nell'acqua è di ostacolare l'azione
dei saponi e detersivi, provocandone un eccessivo consumo.
La durezza dell'acqua
L'acqua utilizzata negli impianti idrici contiene
sali di calcio e di magnesio, che ne costituiscono la
durezza.
La durezza è definita dalla concentrazione di sali
di calcio e magnesio, si misura in milligrammi al litro
ed è comunemente indicata in gradi francesi (un
grado francese °F = 10 mg/l di carbonato di calcio).
In base alla durezza le acque si classificano in:
• dolci con durezza tra 10 e 20°F;
• dure con durezza tra 20 e 25°F;
• molto dure con durezza oltre 25°F.
Acqua con durezza inferiore a 10°F è
corrosiva per le tubazioni e non fa bene alla
salute, la stessa OMS consiglia una durezza compresa
tra 10°F e 20°F.
Acqua con durezza superiore a 20°F ha un effetto sensibile di deposito calcareo.
La durezza massima, in gradi francesi, per considerare un’acqua buona, non deve superare i 25°F,
mentre la massima durezza per un’acqua accettabile non deve essere oltre a 50°F.
L'acqua dura in casa causa tanti inconvenienti: incrostazioni delle tubazioni, con conseguente perdita di
efficienza dell’impianto; intasamento di elettrodomestici come macchine del caffè, ferri da stiro, lavatrici,
lavastoviglie, scaldabagni; soffioni docce e rubinetti incrostati; capelli secchi e duri; superfici opache di
sanitari, rivestimenti e pavimenti, piatti e pentole; biancheria ruvida; pelle secca, etc. etc.
Il carbonato di calcio è insolubile e quindi precipita, trasformandosi in calcite e producendo in‐
crostazioni su impianti e scambiatori, mentre l'anidride carbonica prodotta genera effetti corrosivi.
La capacità d’aggregazione dei cristalli di calcite aumenta lo strato di calcare col passare del tempo.
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19. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
Le incrostazioni che si depositano sulle pareti delle tubazioni e delle resistenze creano, nel tempo,
perdite di carico anche molto elevate, e sulle apparecchiature ne riducono l'efficienza e l’affidabilità.
In presenza di calcare, i primi problemi si riscontrano negli elettrodomestici e nei sanitari: la
lavastoviglie non funziona più bene, i fori
della doccia si ostruiscono, la lavatrice si
PERDITA DI EFFICIENZA DELLE TUBAZIONI CON blocca, l’acqua nello scaldabagno impiega
INCROSTAZIONI CALCAREE più tempo a scaldarsi e consuma più
Spessore delle Spreco in L di energia.
Media della perdita
incrostazioni (in % sul
di efficienza
combustibile ogni Lo strato di calcare che si è formato
diametro del tubo) 1000 nelle tubazioni dell’impianto di
2% 4% 40 riscaldamento è isolante e l'acqua calda fa
più fatica a irradiare il proprio calore nella
3% 7% 70
casa: si è calcolato che 1 mm. di deposito
6% 11% 110 calcareo fa aumentare il consumo del 10‐
13% 18% 180 15%; negli anni quindi il consumo può
aumentare fino al 90% causando aumento
19% 27% 270
di costi per il proprietario e di
25% 38% 380 inquinamento per l’ambiente, causa la
38% 48% 480 perdita d’efficienza.
E’ importante evidenziare comunque
50% 60% 600
che il calcio presente nell'acqua potabile è
63% 74% 740 vitale e non dannoso per la salute, al punto
75% 90% 900 che la legge vieta, per esempio, nel caso
d’installazione di un addolcitore, di
abbassarne la concentrazione sotto i 15° F.
I sali di calcio e di magnesio sono ioni positivi disciolti nell’acqua che, grazie
alle forze elettrostatiche naturali, si organizzano sotto forma di cristalli,
diventando Carbonato di Calcio (Calcite) e liberando Anidride Carbonica.
Il carbonato di calcio CaCO3, comunemente chiamato “calcare”, si può
presentare in natura in due forme cristalline, con identica struttura chimica:
• la calcite, che è un cristallo di carbonato di calcio con forma romboedrica
con alto potere di aggregazione e di compattezza,
• l’aragonite, cristallo di carbonato di calcio con forma aghiforme con
basso potere di aggregazione e di compattezza.
La calcite ha una rilevante maggior capacità di formare depositi tenaci,
al contrario dell’aragonite.
Concrezioni cristalline di
CALCITE Cristalli di ARAGONITE
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20. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
Relazione tra cardiopatie e valori dell'acqua potabile, ovvero come il calcare non crea problemi al
corpo umano.
In Gran Bretagna il British Regional Heat Study analizzò 253 città tra il 1969 e il 1973 e scoprì che nelle
aree in cui l'acqua presentava un minor grado di durezza vi erano il 15% in più di morti per cardiopatie.
(Shaper AG. Pocock SJ, Walker M, Cohen NM, Wade CJ, Thomson AG. British Regional Heart Study:
Cardiovascular Risk Factors in Middleaged Men in 24 Towns. British Medical J. 1981; 283(JuIy): 179186.)
Negli Stati Uniti furono studiati 4.200 adulti, di età compresa tra 25 e 74 anni, in 35 differenti aree
geografiche. Anche qui nelle zone con un maggiore grado di durezza dell'acqua si riscontrò una minore
mortalità per malattie cardiovascolari.
(Greathouse DG. Osborne RH. Prelirninary Report on Nationwide Study of Drinking Water and
Cardiovascular Diseases. J. Environmental Pathology and Toxicology 1980; 3: 6576.)
Nelle città inglesi di Scunthrope e Grimsby, aventi lo stesso tasso di mortalità per patologie cardiache,
fu fatto il seguente esperimento.
L'acquedotto di Scunthrope abbassò il livello di durezza dell'acqua:
‐ nel giro di qualche anno aumentò drasticamente il numero dei decessi.
A Grimsby la durezza dell'acqua rimase costante, e così anche la percentuale di decessi per patologie
cardiache.
(Shaper AG. Pocock SJ, Walker M, Cohen NM, Wade CJ, Thomson AG. Cit.)
Lo stesso fenomeno si osservò in Italia, a Crevalcore e Montegiorgio e in Abruzzo.
(Lee G. Reports Say 53 MillionP1us Drink Contaminated Water e Leoni V, Fabiani L, Ticchiarelli L. Water
Hardness and Cardiovascular Mortality Rate in Abruzzo, ltaly. Archives of Environmental Health 1985; 40: 274
278.)
L'Accademia Nazionale delle Scienze americana, dopo numerose ricerche analoghe, concluse che
il mantenimento di gradi di durezza e TDS (Totale Solidi Disciolti) ottimali nell'acqua può ridurre il
tasso di mortalità per malattie cardiovascolari di almeno il 15%.
Le ricerche sulle cardiopatie e sul cancro dimostrano che l'acqua demineralizzata, carente di
calcio e magnesio, e con basso grado di durezza e TDS, non è salutare da bere.
Il Dr. John Sorenson, un affermato studioso nel campo del metabolismo minerale, ha dimostrato che i
minerali essenziali vengono ben assorbiti, e soprattutto favoriscono l'eliminazione dei minerali non
essenziali, anche di quelli nocivi. (Sorenson J. Personal Communication. November 3, 1983)
Ad esempio, se nell'acqua sono presenti una buona quantità di calcio e magnesio e una piccola quantità
di piombo, l'organismo assimila almeno in parte gli elementi essenziali (calcio e magnesio) ed elimina quelli
non essenziali (piombo).
Se al contrario, vi sono bassi livelli di calcio e magnesio, le cellule selezionano ed assorbono il piombo,
che è tossico.
Nelle zone in cui l'acqua potabile ha un più alto grado di TDS vi è quindi una minore incidenza di
morti per infarto, cancro e malattie cronicodegenerative in genere.
Successivamente, Comstock (Comstock GW. Reviews and Commentary: Water Hardness and
Cardiovascular Diseases. Am. J. Epidemelogy 1979; 110 (October): 375400) riesaminò circa 50 studi
sull'argomento e concluse che:
"non c'è alcun dubbio che vi sia una precisa associazione tra grado di durezza dell'acqua e
percentuale di mortalità per malattie degenerative"
Non ci si può quindi concentrare solo sugli effetti di alcuni minerali per comprendere i fattori
benefici presenti nell'acqua potabile, ma essi dipendono dalla combinazione di più elementi come
grado di durezza, TDS e pH.
Soprattutto rivalutiamo i minerali presenti nell'acqua e il loro ruolo benefico, e teniamo
presente che i filtri che oggi vanno per la maggiore li eliminano.
L'acqua addolcita non è salutare, non tanto per il sodio in sé, ma a causa della carenza di calcio e
magnesio.
Se si usa un addolcitore, è consigliabile avere una linea separata per l'acqua potabile.
Sappiamo che alti livelli di durezza e TDS ci proteggono da sostanze potenzialmente dannose e ci
aiutano a prevenire le malattie degenerative. Se vogliamo ridurre il sodio dobbiamo correggere la
dieta. Il 90% del sodio lo assumiamo infatti attraverso gli alimenti.
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21. La bioenergia al servizio dell’uomo – Luigi T. Vantangoli
TENSIONE SUPERFICIALE DELL’ACQUA
Molte specie d’insetti camminano sull'acqua; sappiamo anche che è possibile riuscire a far galleggiare una spilla
metallica o una lametta di acciaio, o una moneta la cui superficie sia leggermente unta, deponendoli con
delicatezza sulla superficie del liquido. Questi fenomeni, che sembrano contrastare la forza di gravità e il
principio di Archimede, possono es‐sere spiegati con la tensione superficiale.
Origine della tensione superficiale
Per capire cosa sia la tensione superficiale è necessario ricordare com’è fatta al suo interno la materia,
ripercorrendo alcune nozioni essenziali di fisica atomica.
Sappiamo che a ogni elemento chimico corrisponde un atomo con una struttura interna diversa.
Gli atomi sono i mattoni con cui è costruita tutta la materia, organica e inorganica.
Difficilmente, però, una sostanza è formata da atomi singoli; più spesso gli atomi, dello stesso tipo o
diversi, si aggregano tra loro.
Queste unità sono chiamate molecole.
E’ importante ricordare che la molecola, pur potendosi scomporre negli atomi che la costituiscono, è la
particella più piccola che ha le stesse caratteristiche della sostanza di cui fa parte.
Per esempio la molecola dell'acqua (H2O) è formata da due atomi di idrogeno e un atomo di ossigeno: se
separo idrogeno e ossigeno, rompendo la molecola, non ho più le caratteristiche dell'acqua!
Le molecole di una sostanza possono coesistere in tre modi diversi: lo stato solido, lo stato liquido e
quello gassoso.
I solidi
Nel primo caso le molecole sono saldamente legate fra loro da alcune forze di coesione che esistono fra
molecola e molecola: queste forze fanno sì che il solido sia compatto, e mantenga un volume e una forma
propria.
Le forze molecolari sono attrattive a grandi distanze, ma diventano repulsive per distanze brevissime,
cosicché gli atomi di un solido non possono avvicinarsi indefinitamente, ma si raggiunge una situazione di
equilibrio.
Gli unici movimenti permessi alle molecole di un solido sono
le vibrazioni, tanto più intense quanto maggiore è la
temperatura, attorno alla posizione di equilibrio.
Quando gli atomi che formano una molecola di un solido
sono ordinati su un ideale reticolo tridimensionale, si
parla di solido cristallino (nella Fig. è mostrata la
disposizione degli atomi nel reticolo cristallino per il cloruro
di sodio; le sferette nere e grigie rappresentano gli atomi di
sodio e di cloro).
Nel caso invece in cui le molecole siano attaccate le une
alle altre senza un criterio d'ordine, il solido è detto
amorfo.
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I liquidi
I liquidi hanno una struttura interna costituita da molecole vicine le une alle altre, disposte però in modo
disordinato come nei solidi amorfi, in cui però l'intensità minore delle forze di coesione fra molecola e
molecola non è tale da garantire la compattezza del materiale.
In questo caso, infatti, le molecole possono scivolare reciprocamente andando a occupare zone diverse
rispetto alla posizione precedente.
I liquidi, infatti, hanno volume proprio, ma non forma propria, e si adattano a quella del recipiente che li
contiene.
I liquidi sono incomprimibili proprio perché lo spazio libero fra molecola e molecola è piccolo e le forze
molecolari ostacolano un avvicinamento ulteriore fra le molecole.
I gas
Nei gas, infine, le molecole sono molto più distanti rispetto ai solidi e ai liquidi (circa dieci volte), pertanto le
forze intermolecolari possono essere spesso del tutto trascurate. Libere di muoversi le molecole di un gas si
spostano rapidamente nello spazio a loro disposizione. Chiudendo il gas in un recipiente, le molecole urtano
contro le pareti, esercitando su di esse una certa pressione.
La tensione nei liquidi
Vediamo, più in dettaglio, come la struttura stessa di un liquido dia origine alla tensione superficiale.
Si faccia riferimento alla figura seguente, che mostra in maniera schematica ed enormemente ingrandita la
disposizione delle molecole all'interno di un liquido (le dimensioni delle molecole di acqua sono di circa 0,3
milionesimi di millimetro!).
La molecola A è circondata da altre molecole simili che la attraggono.
La molecola A, sotto l'azione di tali forze, tenderà a spostarsi di un pochino nella direzione della molecola più
prossima, ma manterrà, nel tempo, la propria posizione.
La molecola B, che si trova vicino alla superficie del liquido, sentirà anch'essa la forza attrattiva
esercitata dalle molecole vicine, che però si trovano soltanto sotto o accanto alla molecola
considerata.
Ne consegue che la molecola B, e tutte le altre molecole vicine alla superficie del liquido, sono attratte
verso l'interno del liquido stesso.
Sopra la molecola B non c'è liquido ma aria, la cui densità è circa mille volte più bassa. Questo significa che, a
parità di volume, le molecole di aria sono circa mille volte meno numerose di quelle dell’acqua; quindi
l'attrazione esercitata dalle molecole di aria sovrastanti il liquido è praticamente trascurabile. In verde alcune
molecole di aria sopra la superficie del liquido.
Per questo motivo il liquido si comporta come se ci fosse una pellicola invisibile che lo tiene unito.
In realtà si tratta dell'azione di una forza di origine molecolare, cui si dà il nome di tensione superficiale.
L'intensità della tensione superficiale dipende dal tipo di liquido considerato e da quale altra sostanza è
circondato.
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La tensione superficiale è anche la causa della formazione delle gocce, che sono tenute insieme proprio da
questa forza. Si prenda come esempio il mercurio, un liquido dotato di un’elevatissima tensione superficiale:
si può notare che il mercurio rovesciato su una superficie si raccoglie sempre in piccole sferette compatte.
I tensioattivi e le bolle di sapone
I tensioattivi sono sostanze integrate nei detersivi e
detergenti che, aggiunte all'acqua, ne abbassano la
tensione superficiale. La loro funzione è di abbassare la
tensione superficiale dell'acqua aumentando la capacità di
bagnare l'oggetto da pulire e penetrare quindi nei piccoli
interstizi per rimuovere lo sporco.
Le bolle di sapone sono molto istruttive perché
permettono di capire come agisce la tensione superficiale. Con
un’opportuna miscela di acqua, sapone da cucina e
glicerina si possono ottenere bolle molto stabili nel tempo. La
lamina liquida delle bolle è una membrana elastica, che
tende sempre a occupare la superficie più piccola
possibile.
Quando la tensione superficiale diminuisce, si ha una
minore coesione della superficie del liquido, per quanto
abbiamo detto finora.
E’ per questo motivo che l'acqua saponata (con tensione superficiale ridotta), a differenza dell'acqua pura, fa
la schiuma.
Misura della tensione superficiale
Esistono vari metodi per misurare la tensione superficiale di un liquido. Uno dei più semplici richiede un
dinamometro abbastanza sensibile e un anello metallico con diametro di qualche centimetro. Appendiamo
l'anello con dei fili al dinamometro: l'allungamento dà la misura del peso dell'anello (leggeremo un valore F1
sulla scala graduata).
Il liquido di cui si vuole misurare la tensione superficiale (per esempio acqua) è dentro un contenitore,
appoggiato per comodità su un tavolinetto regolabile in altezza.
Se si alza gradualmente il tavolinetto cercando di immergere l'anello nel liquido, si osserva una forza
resistente, che fa contrarre visibilmente il dinamometro.
Nella fase di attraversamento della superficie si ha un effetto combinato della spinta di Archimede e
della tensione superficiale.
Per poter misurare solo quest'ultima, senza subire gli effetti della forza idrostatica, (spinta di Archimede) si
estrae l'anello dal liquido, abbassando lentamente e delicatamente il tavolinetto. Si osserva un allungamento
crescente del dinamometro, fino a un valore massimo F2. Se si continua ad abbassare il tavolinetto si ha un
distacco improvviso dell'anello dal liquido e una contrazione rapida del dinamometro. La differenza F2 ‐ F1
dà la forza con cui la tensione superficiale agisce sull'anello.
In commercio ci sono altri strumenti specifici per misurare la tensione superficiale dei liquidi, chiamati
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IL TRATTAMENTO DELLE ACQUE
Gli addolcitori
L'addolcitore riduce la durezza dell'acqua mediante sostituzione del calcio (Ca) e del magnesio (Mg)
presenti nell’acqua con il sodio (Na) contenuto nel sale; è uno scambio ionico, che avviene durante il
passaggio attraverso un letto di speciali resine scambiatrici, impregnate di sale Cloruro di sodio (NaCl).
In questo modo si ottiene un'acqua a basso contenuto di durezza però con alti contenuti di Sodio (può
essere nocivo per i malati di cuore perché ne aumenta il ritmo cardiaco); tale acqua può essere impiegata
solo per uso sanitario e non alimentare (bagno, lavastoviglie, lavatrice, ecc.).
Quando gli ioni di sodio si esauriscono, le resine devono essere rigenerate con il sale (cloruro di sodio).
La rigenerazione delle resine avviene mediante le seguenti fasi:
• lavaggio delle resine con passaggio di acqua in controcorrente;
• prelievo di acqua salata dal tino contenente salamoia e passaggio nelle resine;
• lavaggio lento delle resine per eliminare il contenuto eccessivo di sale;
• lavaggio rapido per la pulizia finale.
Gli inconvenienti degli addolcitori, sono:
gli addolcitori non tolgono tutto il calcare perché l’acqua diventerebbe aggressiva per gli
impianti e per le persone. La legge italiana prescrive una durezza minima dell’acqua in uscita da un
addolcitore di almeno 15° F. Questo vuol dire che le incrostazioni di calcare si formeranno lo stesso,
anche se più lentamente;
sviluppo di flora batterica se le resine non vengono disinfettate regolarmente almeno ogni 3
4 giorni;
le acque di scarico provenienti dalla rigenerazione delle resine pongono problemi di inquinamento
in quanto riducono la biodegradabilità delle acque di fognatura;
l’acqua trattata, ricca di carbonato di sodio, a temperature oltre gli 85° C diventa aggressiva e
può provocare la così detta “fragilità caustica” con rotture improvvise di tubazioni, caldaie,
radiatori, ecc.;
nel caso di acque molto dure da trattare il contenuto di sodio immesso nell’acqua raggiunge
valori importanti e dannosi per la salute, per esempio su di un’acqua con 35°F di durezza in entrata
(come quella di Bologna) saranno immessi circa 90 mg di sodio per litro;
in ambito industriale l'impiego delle resine scambiatrici demineralizzatrici comporta un aumento
del carico inquinante nelle acque, a causa degli acidi e delle basi impiegati nella fase di rigenerazione delle
stesse, e un grande consumo di acqua necessaria per il lavaggio delle resine dopo la loro rigenerazione;
gli addolcitori non bloccano l'accumulo di incrostazioni né rimuovono quelle già formate, si
limitano a ridurle.
Ecco alcune delle ragioni per cui gli addolcitori d'acqua NON sono una soluzione plausibile al
problema delle incrostazioni di calcare.
Gli addolcitori a resine si limitano a rimandare nel tempo il problema del Calcare, un'acqua dolce è
perciò povera di sali per cui è corrosiva e può facilitare il passaggio in soluzione di metalli molto tossici
come il Piombo.
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