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Etica delle scelte pubbliche
Massimo Di Rienzo
it.linkedin.com/in/massimodirienzo
http://spazioetico.com
Roma, 5 ottobre 2015
PROGETTO “Interventi a supporto delle Riforme della PA”
LINEA ATTIVITA’ 3 - ULTERIORI INTERVENTI PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
NELLE AMMINISTRAZIONI REGIONALI E LOCALI DEL MEZZOGIORNO
“Per l’uomo arriva un momento in cui non ha più la libertà
della scelta, non perché ha scelto, ma perché non l’ha fatto, il
che si può anche esprimere così: perché gli altri hanno scelto
per lui, perché ha perso se stesso”
Søren Kierkegaard
INDICE
• PRIMA PARTE: ETICA DELLE SCELTE PUBBLICHE
• SECONDA PARTE: GRANDI SCELTE vs. PICCOLE SCELTE
• TERZA PARTE: COMPATIBILITA’ E RAZIONALITA’ DELLE SCELTE
Prima parte
ETICA DELLE SCELTE PUBBLICHE
…un percorso avviato più di un anno fa…
Costruire un clima
etico: le sette
qualità
17 giugno 2014
La Leadership
etica
24 giugno 2014
Rafforzare lo spazio
etico dei dipendenti
pubblici: la
formazione valoriale
1 luglio 2014
Etica delle scelte pubbliche…
…un percorso avviato più di un anno fa
Questione
• Cosa si intende per “etica della scelta
pubblica”?
• Di quali scelte stiamo parlando, scelte di
politica pubblica, scelte di comportamenti
adottati da pubblici funzionari, ecc…?
• E quali comportamenti sono da considerare
“rilevanti” per il decisore pubblico?
• Perché questo tema è così centrale rispetto
alla strategia anticorruzione a livello locale e
nazionale?
•disciplina che studia i fondamenti razionali che
permettono di assegnare ai comportamenti
umani uno status deontologico, ovvero
distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto ai
comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti,
sconvenienti o cattivi secondo un ideale
modello comportamentale
ETICA
•La scelta (o decisione) di intraprendere è un'azione, tra
più alternative considerate (opzioni), da parte di un
individuo o di un gruppo (decisore).
Il processo che porta alla scelta viene identificato anche
con la locuzione “processo decisionale”
SCELTE
•Operate da un “decisore pubblico”,
cioè, operate al fine di promuovere
un interesse pubblico
PUBBLICHE
ETICA DELLE SCELTE PUBBLICHE
DILEMMA ETICO
SELEZIONE AVVERSA
CODICE DI
COMPORTAMENTO
PIANO NAZIONALE
ANTICORRUZIONE
PIANO TRIENNALE DI
PREVENZIONE DELLA
ANTICORRUZIONE
INTERESSE PUBBLICO
IMMAGINE E REPUTAZIONE
Seconda parte
GRANDI SCELTE vs. PICCOLE SCELTE
…questo è il problema…
“Nelle grandi cose, gli uomini si mostrano come conviene loro mostrarsi; nelle
piccole, come sono”.
Nicolas de Chamfort, Massime e pensieri, 1795 (postumo)
“Le piccole cose hanno la loro importanza: è sempre per le piccole cose che ci
si perde”.
Fëdor Dostoevskij, Delitto e castigo, 1866
Questioni
1
• A volte sentiamo parlare di strategia
anticorruzione confinata alle “grandi scelte”,
• cioè ai grandi movimenti di risorse
• e, di conseguenza, destinata a tenere sotto
controllo i “grandi decisori” pubblici
• E’ corretto questo approccio?
2
• L’analisi del rischio, inoltre, evidenzia categorie di
rischi più rilevanti nei confronti dei quali si devono
“modulare” le misure di mitigazione
• Ciò è dovuto, anche, dalla comprensibile necessità
di rendere sostenibile la gestione del rischio
• Ma l’idea che la” rischiosità” dei comportamenti
sia misurabile e governabile è in qualche modo
compatibile con ciò che succede nella realtà delle
nostre amministrazioni?
LE PICCOLE
SCELTE
LE GRANDI
SCELTE
DECISIONI PUBBLICHE,
RELATIVE AGLI ENTI
PUBBLICI, ADOTTATE…
DECISIONI PUBBLICHE:
RELATIVE AI
COMPORTAMENTI DEI
DIPENDENTI PUBBLICI,
ADOTTATE…
per promuovere
l’integrità della comunità
locale (no “selezione
avversa”)
per migliorare il rapporto
di fiducia con i
cittadini/utenti
per promuovere
l’interesse pubblico
per modificare le
dinamiche dell’ambiente
esterno
per adattare il
funzionamento interno a
tali dinamiche
per incrementare o meno
l’efficienza e la qualità
Fonte:RenatoChahinian
Ma di quali “decisioni pubbliche” stiamo parlando?
• Marta è una funzionaria che da poco lavora presso l’Ufficio
anagrafe della città di X.
• In questa prima fase si è trovata a gestire le procedure di iscrizione
anagrafica di cittadini comunitari. Il suo lavoro è a contatto con il
pubblico che è composto, per lo più, da persone che, non parlando
italiano, hanno difficoltà a comprendere quali documenti debbano
produrre.
• Nel caso specifico di persone che non hanno un posto di lavoro, un
documento piuttosto difficile da produrre è la copia
dell’assicurazione sanitaria.
• Sofia, una ragazza greca di cui Marta si era occupata, non avendo
capito che doveva produrre quel documento e non sapendo come
ottenerlo, è dovuta tornare molte volte presso quell’ufficio e Marta
si è sentita di doverla aiutare.
• Chiedendo ad altri funzionari del suo ufficio, Marta viene a sapere
che uno dei tanti broker assicurativi presenti nel quartiere ha
messo a disposizione dei biglietti da visita da consegnare ai
richiedenti, nel caso si trovassero a dover produrre proprio quel
documento. Il broker assicura anche che i propri operatori sono in
grado di spiegare in varie lingue in cosa consiste l’assicurazione
sanitaria e possono produrlo in tempi brevissimi ad un costo
relativamente contenuto.
• A Marta viene in mente di consigliare a Sofia quel broker,
consegnandole uno di quei biglietti da visita
REAL-LIFESCENARIO
• Mario, un collega anziano di
Marta, le fa notare che i biglietti
da visita del broker non sono
esposti sulle scrivanie, ma i
funzionari li tirano fuori dal
cassetto quando capiscono che
ne hanno bisogno
• Inoltre, fa notare Mario, il
titolare dell’agenzia
assicurativa, è il marito della
dirigente dell’Ufficio.
• Da una parte, vuole adempiere
al suo compito di funzionario
pubblico “al servizio”
dell’utenza
(art. 12, comma 1, CdC PA)
Marta sta entrando in un pericoloso ginepraio…
• Dall’altra, la sua scelta può
innescare una terribile
“selezione avversa”
(art. 12, comma 3, CdC PA)
SELEZIONE AVVERSA
• In economia, la selezione avversa è
una situazione in cui una variazione
delle condizioni di un contratto
provoca una selezione dei contraenti
sfavorevole per la parte che ha
modificato, a suo vantaggio, le
condizioni.
..ma cosa intendiamo per “selezione avversa”?
UN AGENTE
PUBBLICO
•…la funzionaria che
da poco lavora presso
l’ufficio anagrafe…
MODIFICA LE
CONDIZIONI DI
CONCORRENZIALITA’
DI UNA PARTE DEL
SETTORE PRIVATO
LOCALE
•…per determinare un
vantaggio di un soggetto o di
un gruppo di soggetti (ai
quali può essa stessa
appartenere o meno)…
PROVOCANDO UNA
SELEZIONE DEI
CONCORRENTI
•…alcuni dei quali si
troveranno in una
posizione di
vantaggio rispetto
agli altri…
SFAVOREVOLE PER
LA PARTE PUBBLICA
•…in quanto resteranno
in piedi solo i
concorrenti disposti a
violare le regole.
..ma cosa intendiamo per “selezione avversa”?
L’etica della scelta individuale, cioè la ricerca di un fondamento logico da assumere
a guida del processo decisionale del singolo funzionario è solo il punto di
partenza…
…di una esplorazione sistemica
dell’etica dell’organizzazione all’interno
della quale il funzionario è inserito
…organizzazione che potrebbe aver
adottato regole di comportamento
incompatibili con la qualità “pubblica”
del processo decisionale stesso.
Non esiste una anticorruzione “delle grandi scelte”…
…la strategia anticorruzione parte dai
piccoli comportamenti quotidiani dei
funzionari coinvolti nei processi, a
volte, meno rilevanti
…in questo senso, classificare i processi
a rischio con un criterio di “rilevanza”
può essere fuorviante
…le riflessioni del dottor Rossi sulla selezione avversa lo portano a concludere che…
Non esiste una anticorruzione “delle grandi scelte”…
…la strategia anticorruzione parte dai
piccoli comportamenti quotidiani dei
funzionari coinvolti nei processi, a
volte, meno rilevanti
…in questo senso, classificare i processi
a rischio con un criterio di “rilevanza”
può essere fuorviante
…le riflessioni del dottor Rossi sulla selezione avversa lo portano a concludere che…
ESEMPI
• La condotta di un operatore sanitario che, dietro accordo, è tenuto
ad avvertire l’impresa funeraria dei decessi imminenti o appena
avvenuti dei pazienti ricoverati
• Tale comportamento opera una selezione avversa degli operatori
economici locali
• Che premierà l’operatore disponibile a violare le regole
• E selezionerà una classe imprenditoriale locale collusa
L’etica della scelta individuale, cioè la ricerca di un fondamento logico da assumere
a guida del processo decisionale del singolo funzionario è solo il punto di
partenza…
…di una esplorazione sistemica
dell’etica dell’organizzazione all’interno
della quale il funzionario è inserito
…organizzazione che potrebbe aver
adottato regole di comportamento
incompatibili con la qualità “pubblica”
del processo decisionale stesso.
…le riflessioni del dottor Rossi sulla selezione avversa lo portano a concludere che…
…Il dipendente opera con
spirito di servizio, correttezza,
cortesia e disponibilità
ARTICOLO 12 COMMMA 3
(Rapporti con il pubblico)
L’ETICA INDIVIDUALE…
L’etica della scelta individuale, cioè la ricerca di un fondamento logico da assumere
a guida del processo decisionale del singolo funzionario è solo il punto di
partenza…
…di una esplorazione sistemica
dell’etica dell’organizzazione all’interno
della quale il funzionario è inserito
…organizzazione che potrebbe aver
adottato regole di comportamento
incompatibili con la qualità “pubblica”
del processo decisionale stesso.
…le riflessioni del dottor Rossi sulla selezione avversa lo portano a concludere che…
…Il dipendente opera con
spirito di servizio, correttezza,
cortesia e disponibilità
ARTICOLO 12 COMMMA 3
(Rapporti con il pubblico)
…Il dipendente opera al fine di
assicurare la continuità del servizio,
di consentire agli utenti la scelta
tra i diversi erogatori e di fornire
loro informazioni sulle modalità di
prestazione del servizio e sui livelli
di qualità.
ARTICOLO 12 COMMMA 3
(Rapporti con il pubblico)
L’ETICA INDIVIDUALE… SI CONFRONTA CON L’ETICA DELL’ORGANIZZAZIONE E PUO’ ESSERNE SOPRAFFATTA…
VIOLAZIONE
L’etica della scelta individuale, cioè la ricerca di un fondamento logico da assumere
a guida del processo decisionale del singolo funzionario è solo il punto di
partenza…
…di una esplorazione sistemica
dell’etica dell’organizzazione all’interno
della quale il funzionario è inserito
…organizzazione che potrebbe aver
adottato regole di comportamento
incompatibili con la qualità “pubblica”
del processo decisionale stesso.
…le riflessioni del dottor Rossi sulla selezione avversa lo portano a concludere che…
…Il dipendente opera con
spirito di servizio, correttezza,
cortesia e disponibilità
ARTICOLO 12 COMMMA 3
(Rapporti con il pubblico)
…Il dipendente opera al fine di
assicurare la continuità del servizio,
di consentire agli utenti la scelta
tra i diversi erogatori e di fornire
loro informazioni sulle modalità di
prestazione del servizio e sui livelli
di qualità.
ARTICOLO 12 COMMMA 3
(Rapporti con il pubblico)
…Il dipendente segnala al
proprio superiore gerarchico
eventuali situazioni di illecito
nell’amministrazione di cui
sia venuto a conoscenza.
ARTICOLO 8
(Prevenzione della
corruzione)
...MENTRE LA QUALITA’ PUBBLICA DEL PROCESSO RICHIEDEREBBE COMPORTAMENTI “PECULIARI”
VIOLAZIONE
Terza parte
COMPATIBILITA’ E RAZIONALITA’ DELLE SCELTE
…fondamenti razionali a confronto…
“Noi non scegliamo affatto. Il nostro destino sceglie.
Ed è saggezza mostrarci degni della sua scelta, qualunque essa sia”.
(Romain Rolland)
PROBLEMA DELLA
COMPATIBILITA’ DEI
FONDAMENTI RAZIONALI
PROBLEMA DELLA
RAZIONALITA’ DELLE SCELTE
…queste (ed altre) riflessioni sono state al centro di estenuanti
conversazioni telefoniche con il dottor Andrea Ferrarini, al quale
vanno i miei sentiti ringraziamenti per il prezioso contributo…
• Quali sono i fondamenti razionali della scelta che sto operando?
ETICA INDIVIDUALE
• Quali sono i fondamenti razionali alla base delle scelte del gruppo a
cui appartengo
ETICA DEL GRUPPO
• Quali sono i fondamenti razionali delle scelte che l’amministrazione si
aspetta che io operi?
ETICA DELL’ORGANIZZAZIONE PUBBLICA
IL PROBLEMA DELLA COMPATIBILITA’ TRA FONDAMENTI
• Quali sono i fondamenti razionali della scelta che sto operando?
ETICA INDIVIDUALE
• Quali sono i fondamenti razionali alla base delle scelte del gruppo a
cui appartengo?
ETICA DEL GRUPPO
• Quali sono i fondamenti razionali delle scelte che l’amministrazione
si aspetta che io operi?
ETICA DELL’ORGANIZZAZIONE PUBBLICA
Se opero con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità erogherò un servizio di qualità
all’utenza e la mia amministrazione otterrà maggior fiducia nei confronti del pubblico
Se manipoliamo la scelta tra diversi erogatori, otterremo un vantaggio economico
Se segnalo la condotta illecita, la mia amministrazione adotterà delle contromisure per far cessare quel
comportamento
IL PROBLEMA DELLA COMPATIBILITA’ TRA FONDAMENTI
ETICA DEL GRUPPO ETICA PUBBLICA
POSSIBILI STATI DELL’ETICA INDIVIDUALE
• I fondamenti razionali di un individuo (etica individuale) potrebbero essere in
contrasto con il fondamenti razionali del suo gruppo (etica del gruppo). Ci
potrebbe essere incompatibilità tra etica individuale e etica del gruppo.
• I fondamenti razionali di un individuo (etica individuale) potrebbero non rispondere
alle aspettative dell’organizzazione pubblica (etica pubblica). Ci potrebbe essere
incompatibilità tra etica individuale e etica pubblica.
ETICA PUBBLICA
Ai dipendenti pubblici, infatti, vengono richiesti
comportamenti “peculiari” che possono non
essere richiesti ad altri “dipendenti”
• Divieto di chiedere o accettare un dono
• Obbligo di segnalazione
• Obbligo di astensione
• Comunicazione degli interessi finanziari
• Tracciabilità del processo decisionale
• Obbligo di non sfruttare, né menzionare la
posizione
• …
PECULIARITA’ DEI COMPORTAMENTI
…pertanto, occorre sempre fare un’analisi di
compatibilità tra etica individuale e etica
pubblica… perché potrebbero non coincidere.
ETICA PUBBLICA
Ad esempio,
La tracciabilità del processo
decisionale
• Ad un dipendente privato, di norma,
non viene richiesto di tracciare i
processi adottati, per ragioni di
replicabilità e di controllo da parte
di un soggetto esterno.
…anzi…
• Ad esempio, il processo produttivo
viene oscurato, rispetto all’esterno,
per preservare il segreto
industriale.
PECULIARITA’ DEI COMPORTAMENTI
…pertanto, occorre sempre fare un’analisi di
compatibilità tra etica individuale e etica
pubblica… perché potrebbero non coincidere.
• Un profilo di carattere generale che
l’Autorità (ANAC) ha inteso affrontare
nelle presenti Linee guida riguarda,
come anticipato sopra, l’adeguamento
dei contenuti di alcune norme che,
dando per presupposti modelli
organizzativi uniformi, mal si
attagliano, non solo alle diverse
tipologie di pubbliche amministrazioni,
ma anche a soggetti con natura
privatistica.
• Nel valutare gli adeguamenti, l’Autorità
ha tenuto conto della particolare
struttura e della disciplina di
riferimento dei soggetti che assumono
veste giuridica privata e delle esigenze
di tutela della riservatezza e delle
attività economiche e commerciali da
essi svolte in regime concorrenziale.
ANAC, Determinazione n. 8/2015
UNESEMPIO
• Uno degli elementi che va
tenuto riservato è, ad
esempio, l’informazione
relativa alla qualità e quantità
del compenso che viene
corrisposto agli organi di
direzione.
• Un concorrente potrebbe,
sulla base di informazioni che
obbligatoriamente devono
essere rese pubbliche,
proporre un compenso
superiore e avvantaggiarsi
rispetto alla società pubblica.
ETICA PUBBLICA
Ad esempio,
La segnalazione di condotte illecite
• Anche se ci sono molteplici casi di multinazionali
e società che prevedono una Policy per le
segnalazioni di condotte illecite, di norma, un
dipendente privato non ha l’obbligo di segnalare
una condotta illecita di cui viene a conoscenza in
ragione del rapporto di lavoro.
• Un cittadino ha l’obbligo di denunciare condotte
illecite solo se è, contestualmente, un pubblico
ufficiale o se è incaricato di pubblico servizio
…invece,
• Ai dipendenti pubblici viene assegnato anche un
generale compito di “tutela” dell’interesse
pubblico attraverso la segnalazione. Platone si
riferiva ai guardiani come “cani ben allevati”.
“Essi dovranno possedere un’indole “animosa” e
“filosofica” allo stesso tempo”…
PECULIARITA’ DEI COMPORTAMENTI
…pertanto, occorre sempre fare un’analisi di
compatibilità tra etica individuale e etica
pubblica… perché potrebbero non coincidere.
Comportamenti peculiari. Quali sono?
29
Regali, compensi e altre utilità
Partecipazione ad associazioni e organizzazioni
Comunicazione degli interessi finanziari e conflitto di interessi
Astensione
Prevenzione della corruzione
Trasparenza e tracciabilità
Comportamento nei rapporti privati
Comportamento in servizio
Rapporti con il pubblico
Disposizioni per i dirigenti
Contratti ed altri atti negoziali
Art. 4 CdC PA
Art. 5 CdC PA
Art. 6 CdC PA
Art. 7 CdC PA
Art. 8 CdC PA
Art. 9 CdC PA
Art. 10 CdC PA
Art. 11 CdC PA
Art. 12 CdC PA
Art. 13 CdC PA
Art. 14 CdC PA
30
Regali, compensi e altre utilità
Partecipazione ad associazioni e organizzazioni
Comunicazione degli interessi finanziari e conflitto di interessi
Astensione
Contratti ed altri atti negoziali
Art. 4 CdC PA
Art. 5 CdC PA
Art. 6 CdC PA
Art. 7 CdC PA
Art. 14 CdC PA
EQUIDISTANZA DAGLI INTERESSI
Trasparenza e tracciabilità
REPLICABILITA’ DEL PROCESSO DECISIONALE
Art. 9 CdC PA
Comportamento nei rapporti privati
Comportamento in servizio
Rapporti con il pubblico
FIDUCIA NEI CONFRONTI DELLA PA
Art. 10 CdC PA
Art. 11 CdC PA
Art. 12 CdC PA
Prevenzione della
corruzione
SORVEGLIANZA INTERNA
Art. 8 CdC PA
Rapporti con il pubblico
QUALITA’ DEL SERVIZIO
Art. 12 CdC PA
Disposizioni per i dirigenti
ESEMPLARITA’ DELLA LEADERSHIP
Art. 13 CdC PA
Comportamenti peculiari. Cosa devono garantire?
IMPARZIALITA’
• Equidistanza degli interessi
secondari e promozione
dell’interesse pubblico (primario)
TRASPARENZA
•Visibilità e
tracciabilità del
processo
decisionale
INCLUSIVITA’
• Tutti gli interessi devono essere
rappresentati
FIDUCIA
• Credibilità nei
confronti
dell’opinione
pubblica
Cosa deve garantire il decisore pubblico quando si trova
all’interno di un processo decisionale?
IL PROBLEMA DELLA RAZIONALITA’ DELLE SCELTE
Questione
• Spesso si ritiene che una buona conoscenza
delle leggi e delle regole di comportamento
permette al decisore pubblico di adottare la
scelta più compatibile con l’etica pubblica.
• E’ vero questo?
• Il processo decisionale pubblico, cioè, si può
considerare un percorso lineare con
fondamenta logiche e razionali a cui ci si può
affidare prima di prendere la decisione e su
cui si può fondare un giudizio valutativo dopo
che la decisione ha prodotto i suoi effetti?
• Oppure è qualcosa di diverso?
• Quali sono i fondamenti razionali della scelta che sto operando?
ETICA INDIVIDUALE
• Quali sono i fondamenti razionali alla base delle scelte del gruppo a
cui appartengo
ETICA DEL GRUPPO
• Quali sono i fondamenti razionali delle scelte che l’amministrazione
si aspetta che io operi?
ETICA DELL’ORGANIZZAZIONE PUBBLICA
IL PROBLEMA DELLA RAZIONALITA’ DELLE SCELTE
• Siamo proprio sicuri che le persone
decidono in questo modo?
• Il problema del libero arbitrio è, secondo
Hume, «La più controversa questione
della metafisica e della scienza».
• Secondo Hume la volontà non è affatto la
causa delle nostre azioni, ma soltanto
“un’impressione interna” che avvertiamo
quando coscientemente diamo inizio ad
un’azione.
• Le nostre intenzioni non causano le
azioni, ma sarebbero soltanto delle
ricostruzioni mentali successive all’azione
stessa
David Hume (1711-1776)
L’ILLUSIONE DI SCEGLIERE
• Nel 1977 il neurofisiologo e psicologo
statunitense Benjamin Libet effettuò un
esperimento che sarebbe diventato
piuttosto famoso e controverso.
• Questo esperimento consisteva nello studio
del particolare momento in cui l’azione
diventa consapevole.
• Il soggetto, guardando un orologio, deve
riferire il tempo cronometrico della sua
intenzione cosciente di agire.
• Gli viene chiesto di compiere un’azione
semplice (ad esempio flettere un dito)
senza decidere preventivamente quando
agire, in modo da poter separare il
processo di preparazione dell’azione da
quello dello svolgimento dell’azione stessaBenjamin Libet (1916-2007)
L’ILLUSIONE DI SCEGLIERE
• Dai risultati del test, e da altri risultati raccolti in precedenza, risulta che il
processo di volizione (il potenziale di prontezza motoria) comincia 550 ms
prima dell’azione.
• Lo sconcertante risultato rivela che la consapevolezza inizia in media solo
200 ms prima dell’azione.
• Dunque noi cominciamo a volere prima di rendercene conto;
• come spiegare questi 350 ms di scarto tra il tempo soggettivo della
decisione e il tempo neurale?
L’ILLUSIONE DI SCEGLIERE
• Il libero arbitrio se esiste, non inizia
come azione volontaria.
• La decisione è in realtà un'illusione, la
"coscienza è fuori dal giro".
• Daniel Dennett rivolta l'approccio
classico con queste parole: "L'azione
inizialmente viene avviata in qualche
parte del cervello, e subito partono i
segnali verso i muscoli, che si fermano
un istante sulla loro strada per dire a
voi, l'agente cosciente, che cosa succede
(ma, come tutti i buoni ufficiali, fanno in
modo che voi, il goffo presidente,
conserviate l'illusione di essere quello
che ha dato il via a tutto)”.
Daniel Clement Dennett
L’ILLUSIONE DI SCEGLIERE
• Se, almeno in parte, queste teorie ci mostrano
una realtà inconsueta, possiamo dire, insieme
a Rolland, che “Noi non scegliamo affatto. Il
nostro destino sceglie. Ed è saggezza
mostrarci degni della sua scelta, qualunque
essa sia”.
• Questo non significa che viviamo nel caos e
che siamo per forza di cose privi del “libero
arbitrio”.
• Semplicemente, le persone non sono tutte
uguali e non pensano alle implicazioni delle
loro scelte, se non sono abituate a farlo o se
ci sono condizioni non idonee alla riflessione.
• L’etica, pertanto, è un esercizio di
ricostruzione a posteriori delle implicazioni
delle scelte che ogni giorno operiamo,
• convinti come siamo, che l’errore e la
costruzione di una conoscenza collettiva
basata su di esso, sia il sistema migliore che
l’essere umano abbia inventato per guidare le
nostre azioni verso il bene comune.
• Per questo nella formazione valoriale
utilizziamo la discussione in gruppo di “casi
concreti” (real-life scenario).
L’ILLUSIONE DI SCEGLIERE
L’etimologia del verbo
“ERRARE” ci spiega perché
questa parola ha assunto un
doppio significato:
• Sbagliare
• Vagare
SCELTA
FEEL
GOOD –
GAIN
STATUS E
POSIZIONAMENTO
SOCIALE
DILEMMI
ETICI
A COSA E’ DOVUTA L’ERRATICITA’ DELLE NOSTRE SCELTE
L’emersione
contemporanea di
fondamenti razionali che ci
appaiono altrettanto
importanti
La ricerca (a volte
illusoria) di una
maggiore felicità
La necessità di far
parte di un gruppo e
di condividerne i
fondamenti razionali
ASSERVIMENTO
• Come “delega” di pensiero
al soggetto dominante
• Delega di razionalità
• Delega di ricerca
• Delega di responsabilità
…il nemico #1
A COSA E’ DOVUTA L’ERRATICITA’ DELLE NOSTRE SCELTE
MASSIMO DI RIENZO
Website: @spazioetico (http://spazioetico.com)
Email: m_dirienzo@hotmail.com
Tel. 3334158347
Linkedin: it.linkedin.com/in/massimodirienzo/
Skype: massimo.di.rienzo
BUON LAVORO!!!

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05 10 2015_etica_delle_scelte_pubbliche

  • 1. Etica delle scelte pubbliche Massimo Di Rienzo it.linkedin.com/in/massimodirienzo http://spazioetico.com Roma, 5 ottobre 2015 PROGETTO “Interventi a supporto delle Riforme della PA” LINEA ATTIVITA’ 3 - ULTERIORI INTERVENTI PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI REGIONALI E LOCALI DEL MEZZOGIORNO
  • 2. “Per l’uomo arriva un momento in cui non ha più la libertà della scelta, non perché ha scelto, ma perché non l’ha fatto, il che si può anche esprimere così: perché gli altri hanno scelto per lui, perché ha perso se stesso” Søren Kierkegaard INDICE • PRIMA PARTE: ETICA DELLE SCELTE PUBBLICHE • SECONDA PARTE: GRANDI SCELTE vs. PICCOLE SCELTE • TERZA PARTE: COMPATIBILITA’ E RAZIONALITA’ DELLE SCELTE
  • 3. Prima parte ETICA DELLE SCELTE PUBBLICHE …un percorso avviato più di un anno fa…
  • 4. Costruire un clima etico: le sette qualità 17 giugno 2014 La Leadership etica 24 giugno 2014 Rafforzare lo spazio etico dei dipendenti pubblici: la formazione valoriale 1 luglio 2014 Etica delle scelte pubbliche… …un percorso avviato più di un anno fa
  • 5. Questione • Cosa si intende per “etica della scelta pubblica”? • Di quali scelte stiamo parlando, scelte di politica pubblica, scelte di comportamenti adottati da pubblici funzionari, ecc…? • E quali comportamenti sono da considerare “rilevanti” per il decisore pubblico? • Perché questo tema è così centrale rispetto alla strategia anticorruzione a livello locale e nazionale?
  • 6. •disciplina che studia i fondamenti razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo un ideale modello comportamentale ETICA •La scelta (o decisione) di intraprendere è un'azione, tra più alternative considerate (opzioni), da parte di un individuo o di un gruppo (decisore). Il processo che porta alla scelta viene identificato anche con la locuzione “processo decisionale” SCELTE •Operate da un “decisore pubblico”, cioè, operate al fine di promuovere un interesse pubblico PUBBLICHE ETICA DELLE SCELTE PUBBLICHE DILEMMA ETICO SELEZIONE AVVERSA CODICE DI COMPORTAMENTO PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA ANTICORRUZIONE INTERESSE PUBBLICO IMMAGINE E REPUTAZIONE
  • 7. Seconda parte GRANDI SCELTE vs. PICCOLE SCELTE …questo è il problema… “Nelle grandi cose, gli uomini si mostrano come conviene loro mostrarsi; nelle piccole, come sono”. Nicolas de Chamfort, Massime e pensieri, 1795 (postumo) “Le piccole cose hanno la loro importanza: è sempre per le piccole cose che ci si perde”. Fëdor Dostoevskij, Delitto e castigo, 1866
  • 8. Questioni 1 • A volte sentiamo parlare di strategia anticorruzione confinata alle “grandi scelte”, • cioè ai grandi movimenti di risorse • e, di conseguenza, destinata a tenere sotto controllo i “grandi decisori” pubblici • E’ corretto questo approccio? 2 • L’analisi del rischio, inoltre, evidenzia categorie di rischi più rilevanti nei confronti dei quali si devono “modulare” le misure di mitigazione • Ciò è dovuto, anche, dalla comprensibile necessità di rendere sostenibile la gestione del rischio • Ma l’idea che la” rischiosità” dei comportamenti sia misurabile e governabile è in qualche modo compatibile con ciò che succede nella realtà delle nostre amministrazioni?
  • 9. LE PICCOLE SCELTE LE GRANDI SCELTE DECISIONI PUBBLICHE, RELATIVE AGLI ENTI PUBBLICI, ADOTTATE… DECISIONI PUBBLICHE: RELATIVE AI COMPORTAMENTI DEI DIPENDENTI PUBBLICI, ADOTTATE… per promuovere l’integrità della comunità locale (no “selezione avversa”) per migliorare il rapporto di fiducia con i cittadini/utenti per promuovere l’interesse pubblico per modificare le dinamiche dell’ambiente esterno per adattare il funzionamento interno a tali dinamiche per incrementare o meno l’efficienza e la qualità Fonte:RenatoChahinian Ma di quali “decisioni pubbliche” stiamo parlando?
  • 10. • Marta è una funzionaria che da poco lavora presso l’Ufficio anagrafe della città di X. • In questa prima fase si è trovata a gestire le procedure di iscrizione anagrafica di cittadini comunitari. Il suo lavoro è a contatto con il pubblico che è composto, per lo più, da persone che, non parlando italiano, hanno difficoltà a comprendere quali documenti debbano produrre. • Nel caso specifico di persone che non hanno un posto di lavoro, un documento piuttosto difficile da produrre è la copia dell’assicurazione sanitaria. • Sofia, una ragazza greca di cui Marta si era occupata, non avendo capito che doveva produrre quel documento e non sapendo come ottenerlo, è dovuta tornare molte volte presso quell’ufficio e Marta si è sentita di doverla aiutare. • Chiedendo ad altri funzionari del suo ufficio, Marta viene a sapere che uno dei tanti broker assicurativi presenti nel quartiere ha messo a disposizione dei biglietti da visita da consegnare ai richiedenti, nel caso si trovassero a dover produrre proprio quel documento. Il broker assicura anche che i propri operatori sono in grado di spiegare in varie lingue in cosa consiste l’assicurazione sanitaria e possono produrlo in tempi brevissimi ad un costo relativamente contenuto. • A Marta viene in mente di consigliare a Sofia quel broker, consegnandole uno di quei biglietti da visita REAL-LIFESCENARIO
  • 11. • Mario, un collega anziano di Marta, le fa notare che i biglietti da visita del broker non sono esposti sulle scrivanie, ma i funzionari li tirano fuori dal cassetto quando capiscono che ne hanno bisogno • Inoltre, fa notare Mario, il titolare dell’agenzia assicurativa, è il marito della dirigente dell’Ufficio.
  • 12. • Da una parte, vuole adempiere al suo compito di funzionario pubblico “al servizio” dell’utenza (art. 12, comma 1, CdC PA) Marta sta entrando in un pericoloso ginepraio… • Dall’altra, la sua scelta può innescare una terribile “selezione avversa” (art. 12, comma 3, CdC PA)
  • 13. SELEZIONE AVVERSA • In economia, la selezione avversa è una situazione in cui una variazione delle condizioni di un contratto provoca una selezione dei contraenti sfavorevole per la parte che ha modificato, a suo vantaggio, le condizioni. ..ma cosa intendiamo per “selezione avversa”?
  • 14. UN AGENTE PUBBLICO •…la funzionaria che da poco lavora presso l’ufficio anagrafe… MODIFICA LE CONDIZIONI DI CONCORRENZIALITA’ DI UNA PARTE DEL SETTORE PRIVATO LOCALE •…per determinare un vantaggio di un soggetto o di un gruppo di soggetti (ai quali può essa stessa appartenere o meno)… PROVOCANDO UNA SELEZIONE DEI CONCORRENTI •…alcuni dei quali si troveranno in una posizione di vantaggio rispetto agli altri… SFAVOREVOLE PER LA PARTE PUBBLICA •…in quanto resteranno in piedi solo i concorrenti disposti a violare le regole. ..ma cosa intendiamo per “selezione avversa”?
  • 15. L’etica della scelta individuale, cioè la ricerca di un fondamento logico da assumere a guida del processo decisionale del singolo funzionario è solo il punto di partenza… …di una esplorazione sistemica dell’etica dell’organizzazione all’interno della quale il funzionario è inserito …organizzazione che potrebbe aver adottato regole di comportamento incompatibili con la qualità “pubblica” del processo decisionale stesso. Non esiste una anticorruzione “delle grandi scelte”… …la strategia anticorruzione parte dai piccoli comportamenti quotidiani dei funzionari coinvolti nei processi, a volte, meno rilevanti …in questo senso, classificare i processi a rischio con un criterio di “rilevanza” può essere fuorviante …le riflessioni del dottor Rossi sulla selezione avversa lo portano a concludere che…
  • 16. Non esiste una anticorruzione “delle grandi scelte”… …la strategia anticorruzione parte dai piccoli comportamenti quotidiani dei funzionari coinvolti nei processi, a volte, meno rilevanti …in questo senso, classificare i processi a rischio con un criterio di “rilevanza” può essere fuorviante …le riflessioni del dottor Rossi sulla selezione avversa lo portano a concludere che… ESEMPI • La condotta di un operatore sanitario che, dietro accordo, è tenuto ad avvertire l’impresa funeraria dei decessi imminenti o appena avvenuti dei pazienti ricoverati • Tale comportamento opera una selezione avversa degli operatori economici locali • Che premierà l’operatore disponibile a violare le regole • E selezionerà una classe imprenditoriale locale collusa
  • 17. L’etica della scelta individuale, cioè la ricerca di un fondamento logico da assumere a guida del processo decisionale del singolo funzionario è solo il punto di partenza… …di una esplorazione sistemica dell’etica dell’organizzazione all’interno della quale il funzionario è inserito …organizzazione che potrebbe aver adottato regole di comportamento incompatibili con la qualità “pubblica” del processo decisionale stesso. …le riflessioni del dottor Rossi sulla selezione avversa lo portano a concludere che… …Il dipendente opera con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità ARTICOLO 12 COMMMA 3 (Rapporti con il pubblico) L’ETICA INDIVIDUALE…
  • 18. L’etica della scelta individuale, cioè la ricerca di un fondamento logico da assumere a guida del processo decisionale del singolo funzionario è solo il punto di partenza… …di una esplorazione sistemica dell’etica dell’organizzazione all’interno della quale il funzionario è inserito …organizzazione che potrebbe aver adottato regole di comportamento incompatibili con la qualità “pubblica” del processo decisionale stesso. …le riflessioni del dottor Rossi sulla selezione avversa lo portano a concludere che… …Il dipendente opera con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità ARTICOLO 12 COMMMA 3 (Rapporti con il pubblico) …Il dipendente opera al fine di assicurare la continuità del servizio, di consentire agli utenti la scelta tra i diversi erogatori e di fornire loro informazioni sulle modalità di prestazione del servizio e sui livelli di qualità. ARTICOLO 12 COMMMA 3 (Rapporti con il pubblico) L’ETICA INDIVIDUALE… SI CONFRONTA CON L’ETICA DELL’ORGANIZZAZIONE E PUO’ ESSERNE SOPRAFFATTA… VIOLAZIONE
  • 19. L’etica della scelta individuale, cioè la ricerca di un fondamento logico da assumere a guida del processo decisionale del singolo funzionario è solo il punto di partenza… …di una esplorazione sistemica dell’etica dell’organizzazione all’interno della quale il funzionario è inserito …organizzazione che potrebbe aver adottato regole di comportamento incompatibili con la qualità “pubblica” del processo decisionale stesso. …le riflessioni del dottor Rossi sulla selezione avversa lo portano a concludere che… …Il dipendente opera con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità ARTICOLO 12 COMMMA 3 (Rapporti con il pubblico) …Il dipendente opera al fine di assicurare la continuità del servizio, di consentire agli utenti la scelta tra i diversi erogatori e di fornire loro informazioni sulle modalità di prestazione del servizio e sui livelli di qualità. ARTICOLO 12 COMMMA 3 (Rapporti con il pubblico) …Il dipendente segnala al proprio superiore gerarchico eventuali situazioni di illecito nell’amministrazione di cui sia venuto a conoscenza. ARTICOLO 8 (Prevenzione della corruzione) ...MENTRE LA QUALITA’ PUBBLICA DEL PROCESSO RICHIEDEREBBE COMPORTAMENTI “PECULIARI” VIOLAZIONE
  • 20. Terza parte COMPATIBILITA’ E RAZIONALITA’ DELLE SCELTE …fondamenti razionali a confronto… “Noi non scegliamo affatto. Il nostro destino sceglie. Ed è saggezza mostrarci degni della sua scelta, qualunque essa sia”. (Romain Rolland)
  • 21. PROBLEMA DELLA COMPATIBILITA’ DEI FONDAMENTI RAZIONALI PROBLEMA DELLA RAZIONALITA’ DELLE SCELTE …queste (ed altre) riflessioni sono state al centro di estenuanti conversazioni telefoniche con il dottor Andrea Ferrarini, al quale vanno i miei sentiti ringraziamenti per il prezioso contributo…
  • 22. • Quali sono i fondamenti razionali della scelta che sto operando? ETICA INDIVIDUALE • Quali sono i fondamenti razionali alla base delle scelte del gruppo a cui appartengo ETICA DEL GRUPPO • Quali sono i fondamenti razionali delle scelte che l’amministrazione si aspetta che io operi? ETICA DELL’ORGANIZZAZIONE PUBBLICA IL PROBLEMA DELLA COMPATIBILITA’ TRA FONDAMENTI
  • 23. • Quali sono i fondamenti razionali della scelta che sto operando? ETICA INDIVIDUALE • Quali sono i fondamenti razionali alla base delle scelte del gruppo a cui appartengo? ETICA DEL GRUPPO • Quali sono i fondamenti razionali delle scelte che l’amministrazione si aspetta che io operi? ETICA DELL’ORGANIZZAZIONE PUBBLICA Se opero con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità erogherò un servizio di qualità all’utenza e la mia amministrazione otterrà maggior fiducia nei confronti del pubblico Se manipoliamo la scelta tra diversi erogatori, otterremo un vantaggio economico Se segnalo la condotta illecita, la mia amministrazione adotterà delle contromisure per far cessare quel comportamento IL PROBLEMA DELLA COMPATIBILITA’ TRA FONDAMENTI
  • 24. ETICA DEL GRUPPO ETICA PUBBLICA POSSIBILI STATI DELL’ETICA INDIVIDUALE • I fondamenti razionali di un individuo (etica individuale) potrebbero essere in contrasto con il fondamenti razionali del suo gruppo (etica del gruppo). Ci potrebbe essere incompatibilità tra etica individuale e etica del gruppo. • I fondamenti razionali di un individuo (etica individuale) potrebbero non rispondere alle aspettative dell’organizzazione pubblica (etica pubblica). Ci potrebbe essere incompatibilità tra etica individuale e etica pubblica.
  • 25. ETICA PUBBLICA Ai dipendenti pubblici, infatti, vengono richiesti comportamenti “peculiari” che possono non essere richiesti ad altri “dipendenti” • Divieto di chiedere o accettare un dono • Obbligo di segnalazione • Obbligo di astensione • Comunicazione degli interessi finanziari • Tracciabilità del processo decisionale • Obbligo di non sfruttare, né menzionare la posizione • … PECULIARITA’ DEI COMPORTAMENTI …pertanto, occorre sempre fare un’analisi di compatibilità tra etica individuale e etica pubblica… perché potrebbero non coincidere.
  • 26. ETICA PUBBLICA Ad esempio, La tracciabilità del processo decisionale • Ad un dipendente privato, di norma, non viene richiesto di tracciare i processi adottati, per ragioni di replicabilità e di controllo da parte di un soggetto esterno. …anzi… • Ad esempio, il processo produttivo viene oscurato, rispetto all’esterno, per preservare il segreto industriale. PECULIARITA’ DEI COMPORTAMENTI …pertanto, occorre sempre fare un’analisi di compatibilità tra etica individuale e etica pubblica… perché potrebbero non coincidere.
  • 27. • Un profilo di carattere generale che l’Autorità (ANAC) ha inteso affrontare nelle presenti Linee guida riguarda, come anticipato sopra, l’adeguamento dei contenuti di alcune norme che, dando per presupposti modelli organizzativi uniformi, mal si attagliano, non solo alle diverse tipologie di pubbliche amministrazioni, ma anche a soggetti con natura privatistica. • Nel valutare gli adeguamenti, l’Autorità ha tenuto conto della particolare struttura e della disciplina di riferimento dei soggetti che assumono veste giuridica privata e delle esigenze di tutela della riservatezza e delle attività economiche e commerciali da essi svolte in regime concorrenziale. ANAC, Determinazione n. 8/2015 UNESEMPIO • Uno degli elementi che va tenuto riservato è, ad esempio, l’informazione relativa alla qualità e quantità del compenso che viene corrisposto agli organi di direzione. • Un concorrente potrebbe, sulla base di informazioni che obbligatoriamente devono essere rese pubbliche, proporre un compenso superiore e avvantaggiarsi rispetto alla società pubblica.
  • 28. ETICA PUBBLICA Ad esempio, La segnalazione di condotte illecite • Anche se ci sono molteplici casi di multinazionali e società che prevedono una Policy per le segnalazioni di condotte illecite, di norma, un dipendente privato non ha l’obbligo di segnalare una condotta illecita di cui viene a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro. • Un cittadino ha l’obbligo di denunciare condotte illecite solo se è, contestualmente, un pubblico ufficiale o se è incaricato di pubblico servizio …invece, • Ai dipendenti pubblici viene assegnato anche un generale compito di “tutela” dell’interesse pubblico attraverso la segnalazione. Platone si riferiva ai guardiani come “cani ben allevati”. “Essi dovranno possedere un’indole “animosa” e “filosofica” allo stesso tempo”… PECULIARITA’ DEI COMPORTAMENTI …pertanto, occorre sempre fare un’analisi di compatibilità tra etica individuale e etica pubblica… perché potrebbero non coincidere.
  • 29. Comportamenti peculiari. Quali sono? 29 Regali, compensi e altre utilità Partecipazione ad associazioni e organizzazioni Comunicazione degli interessi finanziari e conflitto di interessi Astensione Prevenzione della corruzione Trasparenza e tracciabilità Comportamento nei rapporti privati Comportamento in servizio Rapporti con il pubblico Disposizioni per i dirigenti Contratti ed altri atti negoziali Art. 4 CdC PA Art. 5 CdC PA Art. 6 CdC PA Art. 7 CdC PA Art. 8 CdC PA Art. 9 CdC PA Art. 10 CdC PA Art. 11 CdC PA Art. 12 CdC PA Art. 13 CdC PA Art. 14 CdC PA
  • 30. 30 Regali, compensi e altre utilità Partecipazione ad associazioni e organizzazioni Comunicazione degli interessi finanziari e conflitto di interessi Astensione Contratti ed altri atti negoziali Art. 4 CdC PA Art. 5 CdC PA Art. 6 CdC PA Art. 7 CdC PA Art. 14 CdC PA EQUIDISTANZA DAGLI INTERESSI Trasparenza e tracciabilità REPLICABILITA’ DEL PROCESSO DECISIONALE Art. 9 CdC PA Comportamento nei rapporti privati Comportamento in servizio Rapporti con il pubblico FIDUCIA NEI CONFRONTI DELLA PA Art. 10 CdC PA Art. 11 CdC PA Art. 12 CdC PA Prevenzione della corruzione SORVEGLIANZA INTERNA Art. 8 CdC PA Rapporti con il pubblico QUALITA’ DEL SERVIZIO Art. 12 CdC PA Disposizioni per i dirigenti ESEMPLARITA’ DELLA LEADERSHIP Art. 13 CdC PA Comportamenti peculiari. Cosa devono garantire?
  • 31. IMPARZIALITA’ • Equidistanza degli interessi secondari e promozione dell’interesse pubblico (primario) TRASPARENZA •Visibilità e tracciabilità del processo decisionale INCLUSIVITA’ • Tutti gli interessi devono essere rappresentati FIDUCIA • Credibilità nei confronti dell’opinione pubblica Cosa deve garantire il decisore pubblico quando si trova all’interno di un processo decisionale?
  • 32. IL PROBLEMA DELLA RAZIONALITA’ DELLE SCELTE Questione • Spesso si ritiene che una buona conoscenza delle leggi e delle regole di comportamento permette al decisore pubblico di adottare la scelta più compatibile con l’etica pubblica. • E’ vero questo? • Il processo decisionale pubblico, cioè, si può considerare un percorso lineare con fondamenta logiche e razionali a cui ci si può affidare prima di prendere la decisione e su cui si può fondare un giudizio valutativo dopo che la decisione ha prodotto i suoi effetti? • Oppure è qualcosa di diverso?
  • 33. • Quali sono i fondamenti razionali della scelta che sto operando? ETICA INDIVIDUALE • Quali sono i fondamenti razionali alla base delle scelte del gruppo a cui appartengo ETICA DEL GRUPPO • Quali sono i fondamenti razionali delle scelte che l’amministrazione si aspetta che io operi? ETICA DELL’ORGANIZZAZIONE PUBBLICA IL PROBLEMA DELLA RAZIONALITA’ DELLE SCELTE • Siamo proprio sicuri che le persone decidono in questo modo?
  • 34. • Il problema del libero arbitrio è, secondo Hume, «La più controversa questione della metafisica e della scienza». • Secondo Hume la volontà non è affatto la causa delle nostre azioni, ma soltanto “un’impressione interna” che avvertiamo quando coscientemente diamo inizio ad un’azione. • Le nostre intenzioni non causano le azioni, ma sarebbero soltanto delle ricostruzioni mentali successive all’azione stessa David Hume (1711-1776) L’ILLUSIONE DI SCEGLIERE
  • 35. • Nel 1977 il neurofisiologo e psicologo statunitense Benjamin Libet effettuò un esperimento che sarebbe diventato piuttosto famoso e controverso. • Questo esperimento consisteva nello studio del particolare momento in cui l’azione diventa consapevole. • Il soggetto, guardando un orologio, deve riferire il tempo cronometrico della sua intenzione cosciente di agire. • Gli viene chiesto di compiere un’azione semplice (ad esempio flettere un dito) senza decidere preventivamente quando agire, in modo da poter separare il processo di preparazione dell’azione da quello dello svolgimento dell’azione stessaBenjamin Libet (1916-2007) L’ILLUSIONE DI SCEGLIERE
  • 36. • Dai risultati del test, e da altri risultati raccolti in precedenza, risulta che il processo di volizione (il potenziale di prontezza motoria) comincia 550 ms prima dell’azione. • Lo sconcertante risultato rivela che la consapevolezza inizia in media solo 200 ms prima dell’azione. • Dunque noi cominciamo a volere prima di rendercene conto; • come spiegare questi 350 ms di scarto tra il tempo soggettivo della decisione e il tempo neurale? L’ILLUSIONE DI SCEGLIERE
  • 37. • Il libero arbitrio se esiste, non inizia come azione volontaria. • La decisione è in realtà un'illusione, la "coscienza è fuori dal giro". • Daniel Dennett rivolta l'approccio classico con queste parole: "L'azione inizialmente viene avviata in qualche parte del cervello, e subito partono i segnali verso i muscoli, che si fermano un istante sulla loro strada per dire a voi, l'agente cosciente, che cosa succede (ma, come tutti i buoni ufficiali, fanno in modo che voi, il goffo presidente, conserviate l'illusione di essere quello che ha dato il via a tutto)”. Daniel Clement Dennett L’ILLUSIONE DI SCEGLIERE
  • 38. • Se, almeno in parte, queste teorie ci mostrano una realtà inconsueta, possiamo dire, insieme a Rolland, che “Noi non scegliamo affatto. Il nostro destino sceglie. Ed è saggezza mostrarci degni della sua scelta, qualunque essa sia”. • Questo non significa che viviamo nel caos e che siamo per forza di cose privi del “libero arbitrio”. • Semplicemente, le persone non sono tutte uguali e non pensano alle implicazioni delle loro scelte, se non sono abituate a farlo o se ci sono condizioni non idonee alla riflessione. • L’etica, pertanto, è un esercizio di ricostruzione a posteriori delle implicazioni delle scelte che ogni giorno operiamo, • convinti come siamo, che l’errore e la costruzione di una conoscenza collettiva basata su di esso, sia il sistema migliore che l’essere umano abbia inventato per guidare le nostre azioni verso il bene comune. • Per questo nella formazione valoriale utilizziamo la discussione in gruppo di “casi concreti” (real-life scenario). L’ILLUSIONE DI SCEGLIERE
  • 39. L’etimologia del verbo “ERRARE” ci spiega perché questa parola ha assunto un doppio significato: • Sbagliare • Vagare
  • 40. SCELTA FEEL GOOD – GAIN STATUS E POSIZIONAMENTO SOCIALE DILEMMI ETICI A COSA E’ DOVUTA L’ERRATICITA’ DELLE NOSTRE SCELTE L’emersione contemporanea di fondamenti razionali che ci appaiono altrettanto importanti La ricerca (a volte illusoria) di una maggiore felicità La necessità di far parte di un gruppo e di condividerne i fondamenti razionali
  • 41. ASSERVIMENTO • Come “delega” di pensiero al soggetto dominante • Delega di razionalità • Delega di ricerca • Delega di responsabilità …il nemico #1 A COSA E’ DOVUTA L’ERRATICITA’ DELLE NOSTRE SCELTE
  • 42. MASSIMO DI RIENZO Website: @spazioetico (http://spazioetico.com) Email: m_dirienzo@hotmail.com Tel. 3334158347 Linkedin: it.linkedin.com/in/massimodirienzo/ Skype: massimo.di.rienzo