3. La REDAZIONE è formata dal complesso degli uffici dove si svolge il lavoro del giornale e dai giornalisti che si occupano della composizione e stesura del giornale, ossia alla “cucina redazionale”.
4. La redazione solitamente è così composta: DIRETTORE È il responsabile di fronte alla legge di tutto quello che viene pubblicato sul giornale ed, inoltre, è il fiduciario dell’editore. Imposta il menabò e decide il contenuto del giornale. CAPOREDATTORE Si occupa dell’organizzazione generale del lavoro redazionale definendo i modi, i tempi e gli spazi del giornale. Controlla i menabò, la grafica, i contenuti e la lunghezza dei pezzi.
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8. INVIATO È un giornalista incaricato dal giornale di recarsi sul luogo di un avvenimento per approfondirne origini e sviluppi. Godono di un certo grado di autonomia e di solito non è presente in redazione anche se deve essere reperibile in ogni momento. Stefania Petyx
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10. Solo dopo la riunione di redazione, durante la quale il caporedattore affida i pezzi da scrivere, un giornale inizia ad avere una sua prima forma. Allora si saprà cosa scrivere in prima pagina e quali notizie pubblicare in tutto il giornale.
11. Durante la riunione di redazione si discute e si scelgono gli argomenti sui quali continuare a studiare per poi scrivere l'articolo. È questo uno dei momenti più importanti, perché si decide quali notizie verranno pubblicate. Un bravo caporedattore deve ascoltare tutti, saper consigliare i giornalisti e dargli sempre delle nuove idee.
13. Quando si deve impostare un giornale, il caporedattore utilizza due strumenti: IL TIMONE serve per sapere esattamente quante pagine ha un giornale. IL MENABÒ è importante per il giornalista che in questo modo può conoscere in anticipo quanto dovranno essere lunghi i suoi articoli.