1. Si conserva
attraverso il
è la sfera dell’
Viene
utilizzata
per
Usi domestici
Usi agricoli
Usi industriali
Presenta i seguenti problemi
inquinamento Conflitti per la proprietà
Può
essere
Potabile
Minerale
Termale
I numeri della
grande sete
2. L’insieme dei passaggi continui dell’acqua tra
l’idrosfera, l’atmosfera, la litosfera e la biosfera prende il nome di ciclo
dell’acqua.
3. TRASPORTO E CONDENSAZIONE:L VAPORE VIENE TRASPORTATO DA
UN PUNTO ALL’ALTRO DELLA TERRA DALLA CIRCOLAZIONE
GENERALE DELL’ATMOSFERA E, QUANDO RAGGIUNGE ZONE
FREDDE, CONDENSA FORMANDO LE NUVOLE
4. PRECIPITAZIONE: L’ACQUA RITORNA SULLA SUPERFICIE DELLA
TERRA ATTRAVERSO LE PRECIPITAZIONI, SIA IN FORMA
LIQUIDA, COME PIOGGIA, SIA IN FORMA SOLIDA, COME NEVE O
GRANDINE.
5. EVAPORAZIONE: DALLA TERRA SI LIBERA CONTINUAMENTE
NELL’ATMOSFERA VAPORE ACQUEO, PER EFFETTO
DELL’EVAPORAZIONE DELL’ACQUA DEGLI OCEANI, DEI MARI, DEI
LAGHI, DEI CORSI D’ACQUA E DELLA TRASPIRAZIONE DEI
VEGETALI
6. L’ACQUA FILTRA NEL TERRENO E SI PUO’
INCANALARE IN CORSI SOTTERRANEI CHE
POSSONO ARRIVARE AL MARE
8. PERCENTUALE CONSUMI D'ACQUA IN
ITALIA
60%
15%
25%
AGRICOLTURA
USI DOMESTICI
INDUSTRIA
SOS ACQUA
consumi per attività quotidiane
preparazione alimenti 10 l/persona
lavaggio biancheria a mano 40/80 l/kg di biancheria
lavatrice 20/40 l/kg di biancheria
lavaggio piatti 5 l
pulizie domestiche 10 l
doccia (3 minuti) 50 l
bagno in vasca 100/300 l
sciacquone 10/20 l/cascata
lavaggio automobile 200/300 l/auto
condizionamento casa di 8 piani 3.000.000 l/giorno
Per quanto riguarda gli usi civili,
oltre al rispetto delle leggi che ne
regolano l'uso, ognuno deve
adottare comportamenti che
tutelino qualitativamente e
quantitativamente l'acqua. Ogni
giorno infatti consumiamo molta
più acqua di quanto sarebbe
necessario se adottassimo
semplici regole quotidiane. Ecco
alcuni "piccoli trucchi":
9. •lavare le verdure o la frutta lasciandole a mollo nell'acqua anziché
sciacquarle sotto l'acqua corrente: ogni famiglia può risparmiare circa 4.000
litri di acqua all'anno;
•riutilizzare l'acqua quando possibile: ad es. l'acqua usata per lavare la frutta
e la verdura, può essere riutilizzata per innaffiare le piante;
fare la doccia anziché il bagno: ogni famiglia può risparmiare circa 30.000 litri
di acqua all'anno;
•chiudere i rubinetti dell'acqua quando non serve (es. mentre ci laviamo i
denti, ci facciamo la barba, ci insaponiamo, ecc.) e riaprirli solo quando
dobbiamo risciacquarci, per evitare inutili sprechi;
•riparare le perdite dei rubinetti: un rubinetto che gocciola ci fa perdere 4.000
litri di acqua all'anno. Un foro di un millimetro in una tubatura provoca in un
giorno una perdita di circa 22.000 litri di acqua potabile;
•mettere in funzione le lavatrici e le lavastoviglie solo a pieno carico: il
consumo energetico e idrico è il medesimo che a carico ridotto;
•applicare ai rubinetti dei frangigetti: arricchiscono il getto di aria riducendo la
fuoriuscita dell'acqua e consentendo quindi di risparmiarne notevoli quantità;
per lavare la macchina utilizzare secchi di acqua anziché l'acqua corrente;
applicare allo scarico del water un sistema a manovella: permette infatti di
regolare la durata dello scarico.
PICCOLI TRUCCHI PER RISPARMIARE ACQUA NELLE NOSTRE
CASE
10. E’COSTITUITA DALL’INSIEME DELLE ACQUE DELLA TERRA: OCEANI
, MARI,FIUMI LAGHI, GHIACCIAI.
COM’E’ DISTRIBUITA
L’ACQUA SULLA TERRA?
Il 71% della superficie della
terra è occupata dall’acqua
che occupa un volume
complessivo di circa
1miliardo e 370 milioni di
km3 . Il 97,5% dell’acqua è
salata, mentre solo il 2,5% è
acqua dolce
• grafico distribuzione acque
dolci nel mondo
•Grafico disponibilità di
acqua dolce nel 2000
UN MONDO DI SALE
Stime totali globali dell’acqua salata e dell’acqua dolce
11. RISORSE MONDIALI DI ACQUA DOLCE
QUANTITA’ E DISTRIBUZIONE
ACQUA DEI
GHIACCIAI
ACQUE
SOTTERRANEE
ZONE UMIDE
LAGHI E FIUMI
13. Senza acqua si muore, ma c’è chi perde la vita anche per difendere
l’accesso ad una fontana, ad un fiume, ad una sorgente.
La prima guerra scatenata dall’acqua risale al 1503 tra Firenze e Pisa
a seguito della decisione dei fiorentini di deviare il corso dell’Arno e
impedire così al fiume di arrivare ai pisani.
L’acqua oggi sta diventando un grande “affare” e il suo controllo
ormai è affidato a multinazionali soprattutto nei paesi in via di
sviluppo.
I francesi di Vivendi sono ormai i padroni dell’acqua in
Burkina, Ciad, kenya, Faso, Ghana; la Danone e la Nestlè e altre
multinazionali americane acquistano ogni goccia d’acqua disponibile.
Quello che è un diritto sta diventando un bisogno anzi una “merce”
che ha un prezzo e viene venduta al migliore offerente.
Considerare le risorse idriche di un paese una fonte di profitto è un
grande errore che è stato compiuto già per il petrolio e la guerra in
Iraq ne è l’esempio più attuale. CONTINUA…..
Mappa iniziale
14. Rapporto ONU 2003
1 miliardo e 200 milioni di persona nel mondo non hanno acqua a sufficienza
attualmente muoiono 3 milioni e mezzo di persone ogni anno a causa di
malattie trasmesse dall’uso di acqua non potabile
Un americano dispone di 425 litri di acqua al giorno
Un abitante del Madagascar solo di 10 litri al giorno
Con circa 40 litri noi italiani facciamo la doccia mentre in alcune zone del
mondo rappresenta la disponibilità idrica per intere settimane
Dal 1950 al 1995 la quantità di acqua dolce disponibile pro capite è diminuita
da 17.000 metri cubi a 7.500 metri cubi
Il 60% dell’acqua filtra dai canali di distribuzione e si perde per evaporazione
La terra è coperta per il 71% di acqua, ma il 97% di questa è salata
Il 21% della popolazione mondiale controlla il 76% delle risorse idriche dolci e
ne consuma (o ne spreca) il 97%
Circa 76 milioni di persone, soprattutto bambini entro il 2020 moriranno
contaminati da acqua inquinata
Dal quotidiano “Repubblica”
I NUMERI DELLA GRANDE SETE
15. L’assenza di una legislazione internazionale sullo sfruttamento delle acque
comporta un duplice pericolo: il primato dello stato militarmente più forte o il primato
dello stato che è a monte di un corso di fiume (può dirottarne la portata d’acqua
negandone l’accesso ai paesi del basso corso del fiume stesso) o di laghi. Un
precedente è costituito dalla dottrina Harmon, applicata nel 1895 nel conflitto tra
Usa e Messico per lo sfruttamento delle acque del Rio Grande, secondo la quale
l’acqua appartiene agli stati dove scorre la parte alta del corso del fiume (a monte)
indipendentemente dai problemi che sorgono a valle.
Le aree di conflitto riguardano l’intero globo; a scopo esemplificativo basta citare
alcune brevi notazioni.
In Africa le acque del Nilo bagnano ben 10 paesi diversi e
sono state causa di molti confl itti sia prima sia dopo la costruzione
della diga di Assuan (1959); lo sfruttamento del
fiume Zambesi ha determinano scontri armati tra la Namibia
ed il Botsawana.
Mappa
iniziale
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