1. Pratica e cultura dello spettacolo Tv
10. La tv digitale
Prof. Matteo Asti
2. L'ETA' DELL'ABBONDANZA
L'ingresso del digitale ha segnato un
passaggio destinato a cambiare in modo
significativo ma non ancora del tutto chiaro
la tv a tutti I livelli (economico,
organizzativo, consumo etc.).
Il passaggio è quello che Ellis (2000) vede
contraddistinto dalla nascita di nuovi canali,
aumento esponenziale dell'offerta e forse
dalla fine del broadcasting.
Per ora però lo sviluppo del digitale non
sembra aver cambiato del tutto il paradigma
limitandosi ad incidere sulla quantità e sulla
personalizzazione dell'offerta.
3. TECNOLOGIA
Il digitale ha apportato a livello tecnologico
alcune significative novità:
- migliore qualità del segnale e annulamento
del disturbo (qualità costante)
- occupazione minore della banda da parte
dei canali grazie ad efficenti algoritmi di
compressione e moltiplicazione dei canali
- possibilità di facile diffusione sia via onde
radio (usando la rete già esistente), sia via
filo telefonico (portando a coincidere la rete
web con quella tv)
- possibilità di criptare il segnale con una
semplice parola chiave
- integrazione con lo scenario domestico che
è ormai digitale, come tutta l’informatica e
le tlc
4. LA STORIA
- La tv digitale nasce a livello di ricerca nella
seconda metà degli anni '60.
- Negli anni '80 le ricerche convergono
verso il formato HDTV (high definition tv)
per il miglioramento della qualità delle
immagini e l'attenzione è rivolta ai formati
di compressione.
- Il puntod'approdo è un sistema
convergente in cui tutti gli apparati TLC
domestici possono comunicare grazie alla
facile interscambiabilità delle informazioni
in formato digitale.
5. IL DTT
CICLO DI VITA
DELL’EVOLUZIONE
DEI NEW MEDIA Il digitale terrestre è il nuovo sistema di
trasmissione televisiva introdotto in Italia su
indicazione della normativa Europa a partire dal
Lehman-Wilzig e 2003.
Cohen-Avigdor (2004)
La normativa italiana è arrivata con la legge
66/2001 (termine dello switch-off il 31
dicembre 2006; il 40% della capacità trasmissiva
di ciascun mux privato affittato a terzi) e poi con
la 112/2004 detta Gasparri (i ricavi di ciascuna
emittente possono arrivare al massimo al 20%
dei ricavi totali del Sic).
6. IL DTT
Le date del switch over in Italia:
- 2003 Sardegna e Valle d'Aosta
- 2009 Piemonte, Campania, Lazio, Trentino
Alto Adige
- 2010 Lombardia, Veneto, Emilia Romagna,
Friuli Venezia Giulia
- 2012 conversione totale al sistema digitale
come da raccomandazioni comunitarie.
7. I COSTI
La spesa per un canale Dtt supera di dieci
volte il costo di un canale satellitare ed è
pari 2-3 milioni di euro. A fare la differenza
sono le strutture necessarie alla trasmissione
in Dtt che richiede più ripetitori in ognuno
dei qui si occupa una parte di banda mentre
nel satellitare è una spesa che si compie una
volta sola.
C’è poi la spesa dell’operatore di rete che
detiene le frequenze: quelle di conversione
della rete da analogico a digitale vanno da
150 mila a 2 milioni di euro, la
trasformazione degli impianti di
trasmissione va da 100 mila a un milione di
euro.
9. INTERATTIVITA'
Una delle più importanti novità a livello
tecnologico della tv digitale riguarda la
possibilità di rendere la tv interattiva.
Ciò è consentito da alcune novità nella
gestione dell'interfaccia visiva (possibilità di
definire una forma, selezionare un oggetto
con mouse o touch screen, ottenere info e
descrizioni degli oggetti).
Per farlo occorre un CANALE DI
RITORNO (es. con Adsl o Umts) che
prevede un costo aggiuntivo.
10. INTERATTIVITA'
Gli usi sono già stati ipotizzati da tempo ma
restano ancora un'ipotesi non realizzata che
darebbe alla tv possibilità simili a quell del
web.
- INFORMAZIONE (Servizi ai cittadini,
Tematici, Documentari, Approfondimenti,
News, TG, Meteo, Previsioni)
- INTRATTENIMENTO (Sondaggi,
Scommesse, Sport, Quiz, Giochi)
- Teledidattica (e-learning)
- TRANSAZIONI (Gadget, e-commerce,
Pubblicità mirata, Films, Movies on
Demand)
11. LA PERSONALIZZAZIONE
La tv digitale a livello di consumo è l'ultimo
approdo del processo di personalizzazione
della fruizione dell'audiovisivo a livelllo
domestico.
Telecomando, presenza di più televisori,
videoregistratore, televideo, dvd sono tutti
passi che hanno segnato il ruolo meno
passivo dello spettatore.
Col digitale il passaggio è dal consumer al
prosumer. Il punto d'arrivo sembra il video
on demandin cui è lo spettatore a scegliere
ciò che vuole vedere.
12. LA PERSONALIZZAZIONE
VIDEO ON DEMAND
Vantaggi: palinsesto personalizzato,
desincronizzazione delle attività,
partecipazione diretta
Svantaggi: confusione, fatica della scelta,
costo
BROADCASTING
Vantaggi: offerta già organizzata, economia
di tempo e fatica, adesione ad una
temporalità sociale, gratuità
Svantaggi:limitazione della scelta, scarsa
duttilità
13. GLI ASCOLTI
Nel febbraio 2011 sono ancora in salita il
trend delle tv digitali cheraggiungono il
24.4% di share, con un salto in avanti di
oltre 7 punti percentuali rispetto a un anno
prima (effetti dell’avanzamento del switch
off). Rispetto a febbraio 2010, gli ascolti
delle tv digitali sono cresciuti del +45%,
incremento spartito su tutte le fasce orarie
con picchi la mattina e il pomeriggio
(rispettivamente 29.5% e 29.6% di share).
14. GLI ASCOLTI (analisi Starcom)
Boing: (a febbraio 125 mila spettatori nel minuto
medio), dove le serie animate Ben 10 e The Garfield
Show, trasmesse in access prime time, sono le più
viste del mese (462 mila spettatori giovedì 17
febbraio).
La 5: (111 mila spettatori/audience minuto medio) si
rivolge, invece, al pubblico femminile con fiction,
telefilm, film, talent e reality: la migliore
performance mensile spetta al Grande Fratello live,
che mercoledì 2 febbraio ha attratto ben 460 mila
spettatori.
Iris: (87 mila spettatori/audience minuto medio)
offre cinema italiano e internazionale e funziona
soprattutto in prime time con film impegnati (La
sottile linea rossa, visto sabato 5 febbraio da 377 mila
persone tra le 22 e le 23).
Real Time: (87 mila spettatori/audience minuto
medio), la cui forza si basa su un palinsesto
innovativo, fatto di reality dedicati a diversi temi
come moda, casa, cucina, matrimonio (Fuori Menù,
seguito domenica 13 febbraio, all’ora di pranzo, da
283 mila spettatori).
15. GLI ASCOLTI (analisi Starcom)
Sulla tv satellitare, la platea tv continua a preferire i
canali dei gruppi Sky e Fox. Per Sky i programmi più
seguiti sono le partite di calcio serie A in onda su
Sport 1, Calcio 1, le dirette gol degli incontri
proposte su Super Calcio, l’informazione sportiva di
Sport 24. La partita più vista del mese è stata il
posticipo di domenica 13 febbraio Juventus-Inter (1,8
milioni di spettatori su Sky Sport 1 e altri 780 mila
sintonizzati su Sky Calcio 1 in fascia 21-22).
Bene anche l’informazione in tempo reale e gli
approfondimenti di Sky Tg 24, il cinema di Sky
Cinema 1 (in particolare le prime tv del lunedì sera,
come la commedia di Carlo Vanzina La vita è una
cosa meravigliosa, con 461 mila spettatori all’ascolto
il 7 febbraio in fascia 22-23) e di Sky Cinema Family.
Per il gruppo Fox, i canali più visti sono Fox Crime,
Fox e Fox Life grazie alle serie tv cult americane, tra
cui segnaliamo la sesta stagione di Criminal Minds, in
prima visione su Fox da febbraio e capace di
intrattenere nella serata di venerdì 25 ben 263 mila
spettatori.