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Parte IV L’economia del settore pubblico
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Parte IV L’economia del settore
pubblico / Contenuti
• Capitolo 10
• ESTERNALITA E FALLIMENTO DEL MERCATO
• Capitolo 11
• BENI PUBBLICI, RISORSE COLLETTIVE E BENI MERITORI
• Capitolo 12
• IL DISEGNO DEL SISTEMA TRIBUTARIO
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Cap 10 Esternalità
• Esternalità è l’effetto non compensato delle azioni di una persona sul
benessere di un terzo
• Se l’effetto danneggia a terzi, l’esternalità è negativa
• Se l’effetto beneficia a terzi, l’esternalità è positiva
• I fallimenti del mercato rientrano dentro di questa categoria generale
conosciuta come esternalità
• I mercati talvolta non distribuiscono con efficienza le risorse, e le azioni del
governo possono migliorare i risultati del mercato
• Siccome venditori e compratori non hanno riguardo degli effetti esterni
delle loro azioni, l’equilibrio di mercato non è efficiente se si producono
esternalità
• In questo caso, l’equilibrio è incapace di massimizzare il beneficio totale per
la società e di conseguenza il governo interviene per prevenire o
dissuadere i partecipanti di mercato di continuare a generare l’esternalità
negativa
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Economia del Benessere:
Ricapitolazione
• La curva della domanda di alluminio riflette il valore dell’alluminio per i
consumatori, e questo valore è misurato dal prezzo che sono disposti a
pagare
• Ad ogni quantità, l’altezza della curva della domanda mostrala
disponibilità a pagare
• Analogamente, la curva dell’offerta di alluminio riflette il costo di
produrre alluminio
• Ad ogni quantità, l’altezza della curva mostra il costo per il venditore
marginale e la disponibilità a produrre vendere
• In assenza dell’intervento del governo, il prezzo si adatta per equilibrare
l’offerta e la domanda dell’alluminio
• Il mercato distribuisce le risorse in una forma tale che massimizza il
valore totale per i consumatori che comperano e usano l’alluminio,
meno il costo totale per i produttori di produrre e vendere l’alluminio
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Esternalità negative
• Ma l’industria dell’alluminio è inquinante e produce fumo nell’atmosfera
• Dovuto a questa esternalità negativa, il costo per la società di produrre alluminio
è maggiore del costo per i produttori di alluminio
• Il Costo Sociale è dato dalla somma del costo dei produttori più il costo che
subiscono le persone che sono danneggiate dall’inquinamento
• 𝑪𝒐𝒔𝒕𝒐 𝑺𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 = 𝑪𝒐𝒔𝒕𝒐 𝑷𝒓𝒊𝒗𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝑷𝒓𝒐𝒅𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 + 𝑪𝒐𝒔𝒕𝒐 𝑬𝒔𝒕𝒆𝒓𝒏𝒂𝒍𝒊𝒕à
• La curva di costo sociale è al di sopra della curva di offerta, per che tiene conto
del costo esterno imposto alla società
• Il pianificatore deve allora massimizzare il surplus totale tenendo conto del costo
totale di produrre alluminio che ora comprende il costo dell’inquinamento
• Il pianificatore dovrà scegliere il livello di produzione dove la curva di
domanda interseca la curva di costo sociale
• La quantità ottima è inferiore e quando la produzione e il consumo di alluminio si
riducono al di sotto del livello di equilibrio di mercato, il benessere totale
aumenta
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Internalizzare l’esternalità negativa
• Internalizzare l’esternalità significa cambiare gli incentivi affinché
le persone abbiano riguardo degli effetti delle loro azioni
• Quindi, il pianificatore potrebbe gravare la produzione con una
imposta che sposterebbe la curva d’pfferta verso l’alto
• Questa imposta dovrebbe riflettere con certezza il costo esterno
degli inquinanti immessi nell’atmosfera
• L’incentivo negativo agisce riducendo la produzione ad un livello
socialmente ottimo
• L’imposta obbliga ai produttori a pagare i costi esterni
• L’imposta innalza il prezzo di mercato dando un incentivo
(negativo) ai consumatori di usare minori quantità di alluminio
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Le esternalità positive
• Altre attività come l’istruzione generano benefici sociali
• Il beneficio dell’istruzione è in parte privato e in parte pubblico: l’individuo
preparato ha maggiori competenze e qualifiche e può percepire un salario
più elevato; una collettività più istruita implica migliori statistiche
demografiche, migliori governi e minori problemi sociali
• Dovuto a queste esternalità positive dell’istruzione (pubblica e privata),
una persona può preferire avere vicini che abbiano ricevuto una buona
istruzione
• In questo caso bisogna internalizzare l’esternalità positiva dal lato della
curva della domanda di istruzione dato che essa non riflette il beneficio
sociale dell’istruzione
𝑽𝒂𝒍𝒐𝒓𝒆 𝑺𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 > 𝑽𝒂𝒍𝒐𝒓𝒆 𝑷𝒓𝒊𝒗𝒂𝒕𝒐 ⇒ 𝑽𝒂𝒍𝒐𝒓𝒆 𝑺𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 = 𝑽𝒂𝒍𝒐𝒓𝒆 𝑷𝒓𝒊𝒗𝒂𝒕𝒐 +
𝑩𝒆𝒏𝒆𝒇𝒊𝒄𝒊𝒐 𝑺𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 𝑬𝒔𝒕𝒆𝒓𝒏𝒂𝒍𝒊𝒕à 𝑷𝒐𝒔𝒊𝒕𝒊𝒗𝒂
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Internalizzare l’esternalità positiva
• La Curva del Valore Sociale del Bene si trova al di sopra della curva di domanda
del bene
• La quantità ottima si trova dove la curva sociale interseca la curva di offerta
• La quantità socialmente ottima è maggiore alla quantità determinata
dall’equilibrio privato
• Il governo corregge il fallimento del mercato (assenza di istruzione pubblica)
inducendo (=incentivando) ai partecipanti ad internalizzare l’esternalità positiva
rendendo disponibile l’istruzione come un bene pubblico attraverso la diffusione
di scuole e atenei pubblici
• In questo caso, per far sì che l’equilibrio privato di mercato (istruzione privata) si
sposti verso l’ottimo sociale, il governo introduce il sussidio che altro non è che
l’esistenza dell’Istruzione Pubblica
• In effetti, l’esistenza di scuole e università pubbliche e borse di studio
costituiscono le forme di sussidio all’istruzione
• Il Bene Pubblico Istruzione ha quindi un Valore Sociale dato dalla somma del
Beneficio Privato del Privato Cittadino più il Beneficio Sociale della
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Politiche pubbliche ed esternalità
• In generale, il governo risponde alle esternalità in uno di due
modi possibili:
• Politiche di Ordine e Controllo che regolano direttamente il
comportamento
• REGOLAZIONE E REGOLAMENTAZIONE Ambientale: è impossibile vietare
le attività inquinanti ma si possono imporre dei limiti alle emissioni e
indurre alle imprese ad adottare le tecnologie più virtuose nella
produzione; in tutti i casi è richiesta la conoscenza da parte delle autorità
di tutti i processi produttivi in dettaglio per poter stabilire le Norme di
Compliance in ogni Settore Economico e Industria
• Politiche basate nel mercato offrendo incentivi affinché i
partecipanti responsabili di prendere le decisioni risolvano il
problema per conto loro
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Politica Basata nel Mercato 1: Imposte
Correttive e Sussidi
• Le imposte correttive hanno il proposito di indurre ai privati
responsabili delle decisioni di considerare il Costo Sociale che
insorge da una esternalità negativa
• Sono state concepite dell’economista Arthur Pigou e sono
preferite alle regolazioni per che possono ridurre l’inquinamento
con Costo Sociale minore, e questo per che:
• La regolazione richiede che ogni fabbrica riduca il suo livello
d’inquinamento nella stessa quantità senza tener conto che il costo di
riduzione delle emissioni è maggiore o minore a seconda dell’industria
• L’imposta correttiva è più efficiente per che impone un prezzo per il
diritto d’inquinare ➔ più si inquina e più si paga ➔ si creano incentivi
per sviluppare tecnologie di produzione più sostenibili
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Politica basata nel mercato 2: permessi
negoziabili d’inquinamento
• Dal punto di vista dell’efficienza economica, permettono lo scambio tra una
impresa poco inquinante e una impresa molto inquinante
• L’accordo è volontario e non provoca aumento del costo esterno
d’inquinamento che rimane invariato
• Si possono trasferire volontariamente permessi, certificati CO2 e diritti
d’inquinamento
• Le fabbriche che inquinano poco vendono i loro permessi a quelle che
inquinano molto o meglio, le imprese che possono ridurre l’inquinamento a un
costo minore vendono i loro permessi alle imprese che hanno costi elevati nel
ridurre l’inquinamento
• La politica 1 e la politica 2 hanno molto in comune:
• In entrambi i casi le imprese pagano per inquinare
• Con le imposte correttive si paga al governo mentre con i permessi le imprese
inquinanti devono comprare il permesso
• Il costo opportunità è ciò che si riceve per vendere i permessi nel mercato aperto
• Entrambe le politiche internalizzano le esternalità dell’inquinamento per che fanno sì
che inquinare sia più costoso info@matteomarcantognini.it
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Soluzioni Private alle Esternalità
• Codici Etici e Morali / Sanzioni Sociali / Gogna Mediatica
• Istituti di Beneficienza / Fondazioni per la Protezione
dell’Ambiente
• Sinergia di Esternalità Positive come ad esempio Apicoltore e
Agricoltore
• Contratti ➔ Trade-off Costi Opportunità e Benefici
• Il Teorema di Coase: propone che se le parti possono negoziare
senza costi l’allocazione delle risorse, solo le parti appunto
potranno risolvere il problema delle esternalità
• Non sempre le soluzioni private funzionano dovuto ai costi di
transazione in cui le parti incorrono nel processo di negoziazione
per arrivare ad un accordo e per il suo adempimento
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Cap 11 Beni Pubblici, Risorse Collettive
e Beni Meritori
• Abbiamo due criteri fondamentali per la classificazione dei
beni:
• La Escludibilità che è la caratteristica di un bene, secondo la
quale si può impedire che una persona ne possa fare uso
• La Rivalità che è la caratteristica di un bene, secondo la quale
l’uso di quel bene da parte di una persona fa sì che un’altra
non ne possa fare un uso completo
• Secondo questi criteri possiamo avere beni escludenti e
rivali, beni non escludenti e rivali, beni escludenti e non rivali
e beni non escludenti e non rivali
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I diversi tipi di Beni
• Beni Privati: sono sia escludenti sia rivali nel loro consumo; sono quelli
che finora abbiamo analizzato per studiare la domanda, l’offerta e
l’equilibrio di mercato
• Beni Pubblici: sono sia non escludenti sia non rivali nel loro consumo
➔ non si può evitare che le persone utilizzino il bene pubblico, e l’uso
di questo bene da parte di una persona non riduce la capacità di uso del
bene da parte di un’altra persona
• Risorse Collettive; non sono escludenti ma sì sono rivali nel loro
consumo come ad esempio i parchi e le spiagge libere che man mano
che si affollano si ha una riduzione di capacità di uso
• Beni Meritori: sono beni escludenti ma non rivali nel loro consumo
come ad esempio le autostrade che se non si pagano i pedaggi non si
possono usare ma che chiunque paga il pedaggio ha piena capacità di
usarle (mentre non siano congestionate)
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Il problema del Free Rider
• Free rider è una persona parassita, una persona che riceve il
beneficio di un bene senza avere pagato per averlo
• Questo è un fallimento di mercato assai comune e che fa sì che
certi beni possano essere offerti solo dallo Stato, Regioni, Provincie,
Comuni, come ad esempio certi spettacoli pubblici all’aperto a
pagamento che comunque possono essere visti dai vicini e abitanti
delle piazze in cui si offrono; un altro esempio eclatante i fuochi
d’artificio
• Si ha free riding inoltre quando i consumatori fanno shopping e con
o senza intenzione si misurano un capo d’abbigliamento in un
negozio offline e finalmente lo comperano in un negozio online;
ragion per cui molti negozi offline hanno la loro offerta anche online
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Beni Pubblici Importanti
• Difesa Nazionale: l’esercito è un classico bene pubblico necessario per affrontare
un nemico esternodi cui tutti gli abitanti di un paese ne traggono beneficio, così
come lo è anche ➔
• Ordine Pubblico: la polizia è un altro bene pubblico necessario per mantenere la
sicurezza all’interno di una nazione
• La Pubblica Istruzione Obbligatoria: Scuola Primaria e Secondaria e parte degli
Atenei Universitari
• La Salute e l’Assistenza Sanitaria: sebbene possono essere private, rimangono
come un Bene Pubblico secondo l’ordinamento costituzionale
• La Ricerca Scientifica di Base e la Conoscenza Generica: non si può brevettare
nessuno dei contenuti accademici impartiti nelle scuole e università ➔ solo la
ricerca e tecnologia specifica possono dar luogo a brevetti privati data la spesa
ingente in ricerca e sviluppo di prodotti da parte di aziende private ➔ comunque
esiste una zona grigia ancora da chiarire che genera una discussione dilemmatica
su beni essenziali come vaccini, medicine e cure
• Lotta contro la Povertà e per le Pari Opportunità
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Analisi Costo-Beneficio dei Beni
Pubblici
• Rimane chiaro che ci sono dei beni che in parte o totalmente non
possono essere prodotti e venduti dal settore privato e che nella loro
produzione e distribuzione deve intervenire lo Stato
• Comunque, il governo deve determinare quali beni offrire e in quale
quantità attraverso l’Analisi Costo-Beneficio
• Ciò significa che il governo deve ascoltare tutti i gruppi d’interesse
favorevoli e contrari a determinate opere pubbliche, facendo i conti sui
Costi Sociali e sui Benefici Sociali
• Questo è un compito molto difficile da svolgere per che l’analisi costo-
beneficio in termini sociali non è precisa e tende ad allocare
inefficientemente le risorse, non solo a causa di conflitti d’interesse e
dell’esistenza di eventuali interessi non virtuosi, ma anche per le
sfumature di grigio esistenti fra beni pubblici, beni pubblici ad uso privato
e beni meritori info@matteomarcantognini.it
Risorse Collettive: La Tragedia dei
Comuni
• La Tragedia dei Comuni è una parabola che illustra per che le
risorse collettive si utilizzano senza riguardo del costo
sociale
• Siccome le risorse collettive sono non escludenti ma rivali
nel loro uso, è inevitabile il loro logoramento fino a
esaurimento se non sono regolate, tassate o date in
concessione con una gestione privata efficiente
• Sono un problema antico che comunque si ripete ed è
ancora attuale, dato che l’esternalità che genera non è
prevenuta con anticipata internalizzazione
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Cap 12 Il Design del Sistema Impositivo
• La carica impositiva per i cittadini oscilla fra 1/3 (USA) e ½ (EU) e
comprende le imposte sul reddito personale, aziendale, IVA, imposte
fondiarie, cuneo fiscale sul lavoro dipendente, imposte ambientali, statali,
regionali e comunali
• Tasse e Imposte sono inevitabili, per che il governo centrale, regionale e
comunale ci forniscono beni e servizi pubblici
• Quando il governo risolve una esternalità come l’inquinamento, fornisce
un bene pubblico come l’istruzione, l’assistenza sanitaria, la sicurezza e la
difesa, e inoltre regola una risorsa collettiva come i parchi, le spiagge, i
musei, etc., può accrescere il benessere sociale
• Da cui l’importanza della riscossione fiscale attraverso le imposte
• Comunque le imposte soprattutto quelle sulle vendite e sui consumi
diminuisco il benessere economico e producono le cosiddette perdite
secche =DWL che si sottraggono al surplus totale
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Panoramica Finanziaria del Governo
• In macroeconomia studiamo il Bilancio dello Stato che mette a
confronto le entrate e le uscite dell’amministrazione di uno Stato
• In microeconomia ci domandiamo per quanto le tasse e le imposte
incidono sulle entrate fiscali di uno Stato
• Rapportando le entrate erariali al PIL possiamo osservare che il
governo riscuote un 30% circa del reddito solo per quanto riguarda
le imposte al reddito e senza tener conto delle imposte sulla
produzione
• A misura che i paesi sono più sviluppati la carica impositiva sui
cittadini è maggiore
• Ma tale carica impositiva maggiore si riscontra con una maggiore
prestazione di servizi e beni pubblici
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Fiscalità Nazionale / Entrate Erariali ➔ T
• La fonte più importante di entrate per il governo è data dall’imposta sui
redditi delle persone fisiche e giuridiche
• Questi redditi si classificano in categorie; fondiari, di capitale, di lavoro
dipendente, di lavoro autonomo, di impresa e redditi diversi ➔ danno
luogo a imposte dirette
• L’obbligo fiscale nella sua concezione piò equa e giusta è stabilito in base
alla proporzionalità
• In effetti in Italia il sistema impositivo è progressivo ovvero basato sul
principio della capacità contributiva (sancito nella Costituzione della
Repubblica)
• La progressività delle imposte può essere tecnicamente attuata con
diverse modalità: per detrazione, per classi, continua, per scaglioni (→Italia)
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Ordine d’importanza delle entrate
tributarie della fiscalità nazionale
1. Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche = IRPEF
2. Imposta sui Salari → Cuneo Fiscale = Imposta per la
Previdenza Sociale
3. Imposta sui Redditi delle Società = IRES
4. Imposte dirette sui Redditi di Capitale, Redditi Diversi
(Plusvalenze) e anche imposte indirette come l’imposta di
Bollo sui C/C, Tobin Tax, etc.
5. Imposte Indirette come IVA e accise, imposte sulle vendite
e imposte speciali sul consumo, i.e. sui carburanti, alcolici,
sigarette, giochi d’azzardo, lotterie, etc.
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La Spesa del Governo Centrale ➔ G
• Tra le principali voci di bilancio di spesa pubblica si ritrovano:
• spesa per servizi pubblici primari o essenziali quali infrastrutture pubbliche e trasporti
• spesa per i servizi pubblici offerti al cittadino dalla pubblica amministrazione (es. governo,
parlamento, ministeri, tribunali, regioni, province, comuni, aziende sanitarie, comunità
montane)
• spesa per pubblica istruzione, spesa assistenziale (sanità pubblica) e previdenziale, spesa per
il sistema pensionistico (e relativi enti previdenziali quali INAIL, INPS, Casse di previdenza)
(spesa sociale)
• spesa per armamenti, difesa militare e pubblica sicurezza interna
• spesa per finanziamento di ricerca e sviluppo scientifico-tecnologico dei rispettivi enti
pubblici di ricerca (Università, CNR, ENEA, INFN, INAF, INGV ecc.)
• spesa per finanziamento, gestione e manutenzione di beni artistici e culturali, proprietà
statali ecc.
• spese per eventuali disastri, calamità naturali e ambientali
• spesa per copertura e interessi sul debito pubblico in scadenza
• spesa per servizio pubblico radiotelevisivo
• spesa eventuale in fatto di politica industriale
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Il Bilancio dello Stato
• A grosso modo il Bilancio dello Stato che è in realtà una identità
macroeconomica è la differenza fra le entrate erariali o fiscali e le
spese o uscite del governo
• BS = T – G - Tr / Questo bilancio può essere in avanzo = surplus o
disavanzo = deficit ➔ per molti paesi come l’Italia il bilancio tende a
presentare un disavanzo detto disavanzo primario
• La Manovra di Bilancio è insieme degli interventi presentati
annualmente dal governo con la legge finanziaria per apportare al
bilancio, a legislazione vigente, le correzioni necessarie al fine di
perseguire gli obiettivi programmatici o ridurre un deficit che risulti
troppo elevato
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https://grafici.altervista.org/andamento-dei-conti-pubblici-in-
italia-entrate-spese-saldi-e-
interessi/#:~:text=Nel%202019%20il%20deficit%20ha,dall'1%2
C5%25).
Andamento dei conti pubblici in Italia:
entrate, spese, saldi e interessi (1980-2019)
Luca P. https://grafici.altervista.org/
«Questo grafico è sicuramente interessante ma, come già detto in
altre occasioni, i valori rappresentati sono influenzati
dall’andamento dell’economia e questo ne riduce la significatività;
se il PIL varia di una certa percentuale, è normale aspettarsi che le
entrate dello Stato abbiano variazioni simili, e questo influenza
anche le altre variabili. Per evidenziare le variazioni autonome* è
quindi necessario calcolare i valori in rapporto al PIL. In un tale
contesto se una serie di valori risulta piatta, significa che segue
esattamente l’andamento del PIL; se sale significa che cresce più
del PIL; se scende, meno.»
*Vedi: Domanda Autonoma, Propensione al Consumo e Moltiplicatore della Spesa ➔ A0 = C0 +
I0 + G0 + cTR0 + X0 - IM0 → Equilibrio nel Breve Periodo / Macroeconomia / Parte XI
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https://grafici.altervista.org/andamento-dei-conti-pubblici-in-
italia-entrate-spese-saldi-e-
interessi/#:~:text=Nel%202019%20il%20deficit%20ha,dall'1%2
C5%25).
Andamento dei conti pubblici in Italia:
entrate, spese, saldi e interessi (1980-2019)
Luca P. https://grafici.altervista.org/
«Il grafico con i valori assoluti è bene quindi che sia integrato con quello delle
percentuali sul PIL. Come avete già visto, è stata aggiunta ad ulteriore scopo
informativo la serie di valori relativa al tasso di interesse reale sui titoli di stato
BOT a 12 mesi. Il significato delle variabili Entrate e Spese dovrebbe essere
chiaro. La distanza tra la linea rossa delle spese e quella blu delle entrate
rappresenta il deficit dello Stato (ovvero soldi che mancano per andare in
pareggio). Se la linea blu fosse sopra la rossa avremmo un deficit positivo,
ovvero un surplus.
Va detto che non necessariamente tutto il deficit si trasforma esattamente in
incremento del debito pubblico. Esistono dei passaggi intermedi che possono
modificare il valore.
La distanza tra la linea rossa delle spese e la linea gialla delle spese senza
interessi mi definisce ovviamente il valore degli interessi stessi.
La distanza tra la linea gialla delle spese senza interessi e la linea blu delle
entrate indica il cosiddetto avanzo primario (se la blu è sopra la gialla, altrimenti
è un disavanzo).»
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https://grafici.altervista.org/andamento-dei-conti-pubblici-in-
italia-entrate-spese-saldi-e-
interessi/#:~:text=Nel%202019%20il%20deficit%20ha,dall'1%2
C5%25).
Andamento dei conti pubblici in Italia:
entrate, spese, saldi e interessi (1980-2019)
Luca P. https://grafici.altervista.org/
«Per avere una visione più chiara delle variabili deficit, interessi e avanzo
primario che sono state citate più volte nel commento, è possibile
rappresentarle direttamente in un grafico (in rapporto al PIL):Si notano
facilmente i punti salienti di quanto descritto in precedenza.
Il vistoso peggioramento del deficit del 1981 e il picco massimo raggiunto nel
1985 (ben il -12% del PIL). La crescita degli interessi e il picco raggiunto nel 1993
(il 12,2%). La fase di risanamento con la riduzione del deficit al valore minimo del
2000 (-1,3%).
Da evidenziare che il mantenimento quasi costante di un avanzo primario
positivo, a volte anche considerevole, durante gli ultimi 25 anni, deriva proprio
dalla necessità di pagare gli interessi sul debito.
Come detto, dopo la crisi del 2012-13 il deficit si sta lentamente riducendo,
grazie all’andamento calante degli interessi e a un avanzo primario più o meno
stabile. Nel 2019 il deficit ha raggiunto l’1,6% del PIL (dal 2,2% dell’anno
precedente), gli interessi il 3,4% (dal 3,7%) e il saldo primario l’1,7% (dall’1,5%).»
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https://grafici.altervista.org/andamento-dei-conti-pubblici-in-
italia-entrate-spese-saldi-e-
interessi/#:~:text=Nel%202019%20il%20deficit%20ha,dall'1%2
C5%25).
Demografia e Sfida Fiscale
• Dilemma: da un lato la spending review deve ottimizzare la spesa sociale e da un altro
lato la riscossione fiscale dev’essere volta a non appesantire il carico impositivo oltre il
limite di massimo della Curva di Laffer ➔ è urgente ridisegnare il sistema delle entrate
dello Stato per incentivare l’obbligo e diminuire l’evasione
• La principale causa di sostenuto aumento del disavanzo è l’invecchiamento della
popolazione che comporta maggiori spese assistenziali e sanitarie a carico dell’INPS ➔
un bene pubblico fornito dallo Stato che tende ad avere un elevato costo e la cui curva
d’offerta tende a spostarsi verso l’alto
• In conseguenza, il rapporto Deficit/PIL continua a crescere e continuerà a farlo nei
prossimi decenni, ragion per cui solo la policy volta alla crescita del PIL può contrastare
l’incremento del deficit
• Ma siccome nei paesi sviluppati il bonus demografico si va azzerando, la crescita della
produzione, che come vedremo dipende anche della crescita demografica, è in parte
compromessa
• Un dilemma da risolvere puntando sulla Green Economy, il rinvio del pensionamento,
l’aumento del risparmio privato, l’Innovazione dei processi di produzione e l’introduzione
di nuovi prodotti che incrementino produzione, spesa, reddito, e la distribuzione
efficiente delle risorse
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Fiscalità regionale e comunale
• Nel 2019 delle entrate totali di circa 800 miliardi, circa 480 miliardi sono
entrate del governo centrale, quindi 320 miliardi sono entrate dei governi
regionali e locali
• Quindi similarmente a ciò che accade negli USA, in Italia un 40% del totale
dei tributi viene riscossa dalle amministrazioni regionali e comunali
• In Italia, le imposte regionali e locali più importanti sono:
• Addizionale Comunale IRPEF e Addizionale Regionale IRPEF
• Imposta Municipale Propria IMU
• Tassa sui Rifiuti TARI
• Tasse automobilistiche e Imposta RC Auto
• IRAP: l’imposta regionale sulle attività produttive è dovuta per l'esercizio
abituale di una attività autonomamente organizzata diretta alla produzione o allo
scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi ➔ costituisce in ogni caso
presupposto di imposta l’attività esercitata dalle società e dagli enti, compresi gli
organi e le amministrazioni dello Stato
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La Spesa degli Enti Territoriali
• Le Regioni, la Provincie e i Comuni forniscono i beni e servizi
pubblici più accessibili ai cittadini, ovvero i servizi ambientali,
sociali e innanzitutto l’istruzione primaria e secondaria
• Quindi le voci di spesa più salienti sono l’istruzione, i
programmi di assistenza sociale, la sicurezza e ordine
pubblico municipale e regionale, la gestione territoriale e
ambientale, la polizia amministrativa locale, l’erogazione di
permessi alle attività commerciali, i trasporti e la mobilità.
• Il MEF fornisce un portale tutto dedicato all’esplorazione e
analisi dell’equilibrio di bilancio degli enti comunali e
regionali, i.e.: https://openbdap.mef.gov.it/it/FET/Scopri
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Imposte e Efficienza
• Lo scopo principale di un sistema impositivo è quello di ottenere le risorse
per ila pubblica amministrazione
• Ci sono comunque diversi modi per ottenere tali risorse
• I 2 obiettivi primordiali per i policymaker sono efficienza ed equità
• Un sistema impositivo è più efficiente di un altro se riscuote un simile
ammontare di ricavi fiscali al minore costo per i taxpayers = contribuenti
• Il costo più evidente è il pagamento delle imposte
• Comunque, abbiamo visto che le imposte generano altri due costi che una
politica fiscale ben disegnata cerca di evitare o almeno ridurre:
• Le perdite secche o DWL che derivano quando le imposte snaturano le decisioni
degli agenti economici
• Gli oneri amministrativi (commercialisti) che i contribuenti subiscono in
adempimento alle leggi fiscali
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Perdite Secche
• Uno dei Dieci Principi dell’Economia stabilisce che le persone
rispondono agli incentivi
• Siccome le imposte intralciano gli incentivi, provocano perdite secche
• La perdita secca causata dall’imposta è la riduzione del benessere
economico dei contribuenti che supera il gettito fiscale incassato dal
governo
• La DWL è l’inefficienza creata da un imposta quando le persone
allocano le loro risorse in base all’incentivo fiscale invece di tenere
conto dei veri costi e benefici dei beni e servizi che comprano e
vendono
• La DWL è la perdita di surplus totale = perdita di surplus consumatore
+ perdita surplus produttore info@matteomarcantognini.it
Scoraggiamento a Risparmiare o
Scoraggiamento a Consumare
• L’imposta causa un’altra inefficienza: disincentiva il consumo se è
applicata al consumo e disincentiva il risparmio quando è applicata ai
redditi di capitale ovvero sulle cedole d’interessi o dividendi
• Applicata al consumo, l’imposta riduce il surplus del consumatore,
causando una minore propensione al consumo di beni e servizi
• Applicata alle cedole, ovvero agli interessi o ai dividendi fa sì che in un
PAC = Piano di Accumulo di Capitale, il montante di capitale dato
dall’investimento del capitale iniziale, dal reinvestimento dei proventi e
dall’investimento dei successivi versamenti, sia nettamente minore al
rispettivo montante di capitale quando le cedole non sono tassate
• Esistono infatti i PIR = Piani Individuali di Risparmio che non sono soggetti
a imposizione, e quindi sotto determinate condizioni incoraggiano il
risparmio a lungo termine degli individui e le famiglie
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Gli oneri amministrativi dell’imposizione
• Il carico fiscale è una delle più sofferte inefficienze dell’imposizione
• E’ la sommatoria di oneri amministrativi per contribuenti e per la
Agenzia delle Entrate:
• i contribuenti dobbiamo incorrere in oneri occupando il nostro tempo durante
tutto l’anno con le registrazioni di tutte le documentazioni occorrenti per il
calcolo delle imposte e dobbiamo ricorrere ai commercialisti per la
preparazione finale delle dichiarazioni
• l’Agenzia Entrate ha tutto un suo budget per lo svolgimento della sua
missione di riscossione e per far compiere le leggi fiscali ➔ le risorse
utilizzate per l’ottemperamento dell’ordinamento impositivo sono un tipo di
DWL
• Occorre la Semplificazione Fiscale che è comunque di difficile
implementazione politica
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Determinazione Pressione Fiscale
• Alla luce dell’efficienza e dell’equità dell’imposta sul reddito, gli
economisti distinguono due concetti di tassi impositivi:
• 𝑻𝒂𝒔𝒔𝒐 𝑴𝒆𝒅𝒊𝒐 =
𝒕𝒐𝒕𝒂𝒍𝒆 𝒊𝒎𝒑𝒐𝒔𝒕𝒆 𝒑𝒂𝒈𝒂𝒕𝒆
𝒕𝒐𝒕𝒂𝒍𝒆 𝒆𝒏𝒕𝒓𝒂𝒕𝒆
=
𝑻
𝒀
⇒ permette misurare il sacrificio fiscale subito dal contribuente dato che misura la
parte del suo reddito destinata all’imposta sul reddito
• 𝑻𝒂𝒔𝒔𝒐 𝑴𝒂𝒓𝒈𝒊𝒏𝒂𝒍𝒆 =
𝒅𝑻
𝒅𝒀
=
𝚫𝑻
𝚫𝒀
=
𝒊𝒎𝒑𝒐𝒔𝒕𝒂 𝒆𝒙𝒕𝒓𝒂 𝒑𝒂𝒈𝒂𝒕𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒖𝒏𝒊𝒕à 𝒎𝒐𝒏𝒆𝒕𝒂𝒓𝒊𝒂 𝒊𝒏𝒄𝒓𝒆𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒊 𝒓𝒆𝒅𝒅𝒊𝒕𝒐
⇒ permette misurare la distorsione che il sistema impositivo arreca agli incentivi
dato che misura la proporzione in cui il sistema impositivo disincentiva il lavoro ed è
quindi quella che determina la perdita secca DWL dell’imposta sul reddito
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Principi Generali di Equità del Sistema
Impositivo
• Principio dei Benefici: le persone devono pagare imposte in base ai
benefici ricevuti dai servizi pubblici del governo. ➔ questo principio
equipara i beni pubblici ai beni privati ➔ i cittadini ricchi devono
pagare di più rispetto ai cittadini poveri per che ottengono più
benefici dai pubblici servizi
• Principio di Capacità di Pago: ogni persona deve pagare imposte
secondo la sua capacità di sopportare il carico; questo principio
conduce a due concetti base:
• Equità Verticale: i contribuenti con maggiore capacità di pago devono
pagare maggiore quantità d’imposte
• Equità Orizzontale: contribuente con simile capacità di pago devono
pagare la stessa quantità d’imposte
info@matteomarcantognini.it
Principi del Sistema Impositivo Italiano
• Principio di Generalità del Tributo: tutti i cittadini italiani, stranieri e
apolidi, residenti, sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in
ragione della loro capacità contributiva (art.53 Costituzione della
Repubblica Italiana)
• Principio dell’Eguaglianza del Carico Fiscale: a parità di condizioni
economiche i soggetti devono sopportare il medesimo gravame
tributario
• Principio della Capacità Contributiva: l’imposta dev’essere basata
sull’attitudine economica dei singoli a pagarla, attitudine che si
desume da elementi reali e obiettivi, tra cui soprattutto il reddito, il
patrimonio, i risparmi, i consumi e i trasferimenti della ricchezza
• Principio della Progressività del Sistema Tributario: sancito nel comma
2 dell’art.53 della Costituzione
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I Sistemi Impositivi
• Il Concetto di Equità Verticale determina i tipi di sistemi impositivi:
• Sistema ad Aliquota Unica = Flat Tax ➔ totale assenza di equità verticale
• Sistema a Imposta Regressiva: sistema in cui i contribuenti con redditi elevati
pagano una frazione minore dei loro redditi rispetto alla frazione pagata dai
contribuenti con redditi più bassi ➔ assenza di equità verticale
• Sistema a Imposta Proporzionale: sistema in cui tutti i contribuenti pagano la
stessa frazione o percentuale dei loro redditi ➔ parziale assenza di equità
verticale
• Sistema a Imposta Progressiva: sistema impositivo in cui a misura che i redditi
aumentano, aumentano le frazioni percentuali di pagamento delle imposte
sui redditi ➔ sistema dotato di equità verticale nelle sue diverse versioni:
• Progressività Continua
• Progressività per Classi
• Progressività per Scaglioni
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Come si distribuisce il carico fiscale
• Bisogna tenere presente che il governo attraverso i trasferimenti (INPS et
al) rappresentati dalle pensioni, assegni assistenziali (accompagno,
pensioni d’invalidità, etc.) e assistenza sanitaria, migliora il benessere delle
famiglie
• Infatti, gli studi dimostrano che le famiglie povere ricevono più pagamenti
di trasferimenti in beni e servizi che ciò che pagano per imposte
• Pagando imposte con il sistema progressivo, le famiglie povere con lo
scaglione di reddito più basso e aliquota impositiva bassa, ricevono
pagamenti per trasferimenti che fanno sì che il loro reddito complessivo
sia più elevato di quello che sarebbe se non pagassero imposte e quindi
non ricevessero i trasferimenti
• Quindi, il carattere progressivo delle politiche fiscali del governo, fa sì che
con le famiglie più ricche si ridistribuisce la ricchezza alle famiglie più
povere info@matteomarcantognini.it
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Incidenza ed Equità Fiscale
• L’incidenza fiscale è lo studio di chi sopporta il carico fiscale ed è
centrale per valutare l’equità orizzontale e verticale delle imposte
che deve tener conto degli effetti indiretti
• L’imposta sul reddito delle società (IRES) è un buon esempio
dell’importanza dell’incidenza delle imposte sull’equità
• Per le persone fisiche in genere l’IRES è preferibile all’IRPEF, per che
credono che il carico fiscale ricade su una persona giuridica, senza
tener conto che alla fine l’IRES grava indirettamente sulle persone
fisiche che lavorano e gestiscono le corporazioni e grava sugli
azionisti e sugli investitori, riducendo il reddito operativo netto e
quindi destinando una minore proporzione di utili alla crescita delle
imprese e anche una minore parte di essi alla distribuzione fra
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  • 4. Cap 10 Esternalità • Esternalità è l’effetto non compensato delle azioni di una persona sul benessere di un terzo • Se l’effetto danneggia a terzi, l’esternalità è negativa • Se l’effetto beneficia a terzi, l’esternalità è positiva • I fallimenti del mercato rientrano dentro di questa categoria generale conosciuta come esternalità • I mercati talvolta non distribuiscono con efficienza le risorse, e le azioni del governo possono migliorare i risultati del mercato • Siccome venditori e compratori non hanno riguardo degli effetti esterni delle loro azioni, l’equilibrio di mercato non è efficiente se si producono esternalità • In questo caso, l’equilibrio è incapace di massimizzare il beneficio totale per la società e di conseguenza il governo interviene per prevenire o dissuadere i partecipanti di mercato di continuare a generare l’esternalità negativa info@matteomarcantognini.it
  • 5. Economia del Benessere: Ricapitolazione • La curva della domanda di alluminio riflette il valore dell’alluminio per i consumatori, e questo valore è misurato dal prezzo che sono disposti a pagare • Ad ogni quantità, l’altezza della curva della domanda mostrala disponibilità a pagare • Analogamente, la curva dell’offerta di alluminio riflette il costo di produrre alluminio • Ad ogni quantità, l’altezza della curva mostra il costo per il venditore marginale e la disponibilità a produrre vendere • In assenza dell’intervento del governo, il prezzo si adatta per equilibrare l’offerta e la domanda dell’alluminio • Il mercato distribuisce le risorse in una forma tale che massimizza il valore totale per i consumatori che comperano e usano l’alluminio, meno il costo totale per i produttori di produrre e vendere l’alluminio info@matteomarcantognini.it
  • 8. Esternalità negative • Ma l’industria dell’alluminio è inquinante e produce fumo nell’atmosfera • Dovuto a questa esternalità negativa, il costo per la società di produrre alluminio è maggiore del costo per i produttori di alluminio • Il Costo Sociale è dato dalla somma del costo dei produttori più il costo che subiscono le persone che sono danneggiate dall’inquinamento • 𝑪𝒐𝒔𝒕𝒐 𝑺𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 = 𝑪𝒐𝒔𝒕𝒐 𝑷𝒓𝒊𝒗𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝑷𝒓𝒐𝒅𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 + 𝑪𝒐𝒔𝒕𝒐 𝑬𝒔𝒕𝒆𝒓𝒏𝒂𝒍𝒊𝒕à • La curva di costo sociale è al di sopra della curva di offerta, per che tiene conto del costo esterno imposto alla società • Il pianificatore deve allora massimizzare il surplus totale tenendo conto del costo totale di produrre alluminio che ora comprende il costo dell’inquinamento • Il pianificatore dovrà scegliere il livello di produzione dove la curva di domanda interseca la curva di costo sociale • La quantità ottima è inferiore e quando la produzione e il consumo di alluminio si riducono al di sotto del livello di equilibrio di mercato, il benessere totale aumenta info@matteomarcantognini.it
  • 9. Internalizzare l’esternalità negativa • Internalizzare l’esternalità significa cambiare gli incentivi affinché le persone abbiano riguardo degli effetti delle loro azioni • Quindi, il pianificatore potrebbe gravare la produzione con una imposta che sposterebbe la curva d’pfferta verso l’alto • Questa imposta dovrebbe riflettere con certezza il costo esterno degli inquinanti immessi nell’atmosfera • L’incentivo negativo agisce riducendo la produzione ad un livello socialmente ottimo • L’imposta obbliga ai produttori a pagare i costi esterni • L’imposta innalza il prezzo di mercato dando un incentivo (negativo) ai consumatori di usare minori quantità di alluminio info@matteomarcantognini.it
  • 12. Le esternalità positive • Altre attività come l’istruzione generano benefici sociali • Il beneficio dell’istruzione è in parte privato e in parte pubblico: l’individuo preparato ha maggiori competenze e qualifiche e può percepire un salario più elevato; una collettività più istruita implica migliori statistiche demografiche, migliori governi e minori problemi sociali • Dovuto a queste esternalità positive dell’istruzione (pubblica e privata), una persona può preferire avere vicini che abbiano ricevuto una buona istruzione • In questo caso bisogna internalizzare l’esternalità positiva dal lato della curva della domanda di istruzione dato che essa non riflette il beneficio sociale dell’istruzione 𝑽𝒂𝒍𝒐𝒓𝒆 𝑺𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 > 𝑽𝒂𝒍𝒐𝒓𝒆 𝑷𝒓𝒊𝒗𝒂𝒕𝒐 ⇒ 𝑽𝒂𝒍𝒐𝒓𝒆 𝑺𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 = 𝑽𝒂𝒍𝒐𝒓𝒆 𝑷𝒓𝒊𝒗𝒂𝒕𝒐 + 𝑩𝒆𝒏𝒆𝒇𝒊𝒄𝒊𝒐 𝑺𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 𝑬𝒔𝒕𝒆𝒓𝒏𝒂𝒍𝒊𝒕à 𝑷𝒐𝒔𝒊𝒕𝒊𝒗𝒂 info@matteomarcantognini.it
  • 13. Internalizzare l’esternalità positiva • La Curva del Valore Sociale del Bene si trova al di sopra della curva di domanda del bene • La quantità ottima si trova dove la curva sociale interseca la curva di offerta • La quantità socialmente ottima è maggiore alla quantità determinata dall’equilibrio privato • Il governo corregge il fallimento del mercato (assenza di istruzione pubblica) inducendo (=incentivando) ai partecipanti ad internalizzare l’esternalità positiva rendendo disponibile l’istruzione come un bene pubblico attraverso la diffusione di scuole e atenei pubblici • In questo caso, per far sì che l’equilibrio privato di mercato (istruzione privata) si sposti verso l’ottimo sociale, il governo introduce il sussidio che altro non è che l’esistenza dell’Istruzione Pubblica • In effetti, l’esistenza di scuole e università pubbliche e borse di studio costituiscono le forme di sussidio all’istruzione • Il Bene Pubblico Istruzione ha quindi un Valore Sociale dato dalla somma del Beneficio Privato del Privato Cittadino più il Beneficio Sociale della Collettività info@matteomarcantognini.it
  • 16. Politiche pubbliche ed esternalità • In generale, il governo risponde alle esternalità in uno di due modi possibili: • Politiche di Ordine e Controllo che regolano direttamente il comportamento • REGOLAZIONE E REGOLAMENTAZIONE Ambientale: è impossibile vietare le attività inquinanti ma si possono imporre dei limiti alle emissioni e indurre alle imprese ad adottare le tecnologie più virtuose nella produzione; in tutti i casi è richiesta la conoscenza da parte delle autorità di tutti i processi produttivi in dettaglio per poter stabilire le Norme di Compliance in ogni Settore Economico e Industria • Politiche basate nel mercato offrendo incentivi affinché i partecipanti responsabili di prendere le decisioni risolvano il problema per conto loro info@matteomarcantognini.it
  • 17. Politica Basata nel Mercato 1: Imposte Correttive e Sussidi • Le imposte correttive hanno il proposito di indurre ai privati responsabili delle decisioni di considerare il Costo Sociale che insorge da una esternalità negativa • Sono state concepite dell’economista Arthur Pigou e sono preferite alle regolazioni per che possono ridurre l’inquinamento con Costo Sociale minore, e questo per che: • La regolazione richiede che ogni fabbrica riduca il suo livello d’inquinamento nella stessa quantità senza tener conto che il costo di riduzione delle emissioni è maggiore o minore a seconda dell’industria • L’imposta correttiva è più efficiente per che impone un prezzo per il diritto d’inquinare ➔ più si inquina e più si paga ➔ si creano incentivi per sviluppare tecnologie di produzione più sostenibili info@matteomarcantognini.it
  • 20. Politica basata nel mercato 2: permessi negoziabili d’inquinamento • Dal punto di vista dell’efficienza economica, permettono lo scambio tra una impresa poco inquinante e una impresa molto inquinante • L’accordo è volontario e non provoca aumento del costo esterno d’inquinamento che rimane invariato • Si possono trasferire volontariamente permessi, certificati CO2 e diritti d’inquinamento • Le fabbriche che inquinano poco vendono i loro permessi a quelle che inquinano molto o meglio, le imprese che possono ridurre l’inquinamento a un costo minore vendono i loro permessi alle imprese che hanno costi elevati nel ridurre l’inquinamento • La politica 1 e la politica 2 hanno molto in comune: • In entrambi i casi le imprese pagano per inquinare • Con le imposte correttive si paga al governo mentre con i permessi le imprese inquinanti devono comprare il permesso • Il costo opportunità è ciò che si riceve per vendere i permessi nel mercato aperto • Entrambe le politiche internalizzano le esternalità dell’inquinamento per che fanno sì che inquinare sia più costoso info@matteomarcantognini.it
  • 23. Soluzioni Private alle Esternalità • Codici Etici e Morali / Sanzioni Sociali / Gogna Mediatica • Istituti di Beneficienza / Fondazioni per la Protezione dell’Ambiente • Sinergia di Esternalità Positive come ad esempio Apicoltore e Agricoltore • Contratti ➔ Trade-off Costi Opportunità e Benefici • Il Teorema di Coase: propone che se le parti possono negoziare senza costi l’allocazione delle risorse, solo le parti appunto potranno risolvere il problema delle esternalità • Non sempre le soluzioni private funzionano dovuto ai costi di transazione in cui le parti incorrono nel processo di negoziazione per arrivare ad un accordo e per il suo adempimento info@matteomarcantognini.it
  • 27. Cap 11 Beni Pubblici, Risorse Collettive e Beni Meritori • Abbiamo due criteri fondamentali per la classificazione dei beni: • La Escludibilità che è la caratteristica di un bene, secondo la quale si può impedire che una persona ne possa fare uso • La Rivalità che è la caratteristica di un bene, secondo la quale l’uso di quel bene da parte di una persona fa sì che un’altra non ne possa fare un uso completo • Secondo questi criteri possiamo avere beni escludenti e rivali, beni non escludenti e rivali, beni escludenti e non rivali e beni non escludenti e non rivali info@matteomarcantognini.it
  • 28. I diversi tipi di Beni • Beni Privati: sono sia escludenti sia rivali nel loro consumo; sono quelli che finora abbiamo analizzato per studiare la domanda, l’offerta e l’equilibrio di mercato • Beni Pubblici: sono sia non escludenti sia non rivali nel loro consumo ➔ non si può evitare che le persone utilizzino il bene pubblico, e l’uso di questo bene da parte di una persona non riduce la capacità di uso del bene da parte di un’altra persona • Risorse Collettive; non sono escludenti ma sì sono rivali nel loro consumo come ad esempio i parchi e le spiagge libere che man mano che si affollano si ha una riduzione di capacità di uso • Beni Meritori: sono beni escludenti ma non rivali nel loro consumo come ad esempio le autostrade che se non si pagano i pedaggi non si possono usare ma che chiunque paga il pedaggio ha piena capacità di usarle (mentre non siano congestionate) info@matteomarcantognini.it
  • 31. Il problema del Free Rider • Free rider è una persona parassita, una persona che riceve il beneficio di un bene senza avere pagato per averlo • Questo è un fallimento di mercato assai comune e che fa sì che certi beni possano essere offerti solo dallo Stato, Regioni, Provincie, Comuni, come ad esempio certi spettacoli pubblici all’aperto a pagamento che comunque possono essere visti dai vicini e abitanti delle piazze in cui si offrono; un altro esempio eclatante i fuochi d’artificio • Si ha free riding inoltre quando i consumatori fanno shopping e con o senza intenzione si misurano un capo d’abbigliamento in un negozio offline e finalmente lo comperano in un negozio online; ragion per cui molti negozi offline hanno la loro offerta anche online info@matteomarcantognini.it
  • 32. Beni Pubblici Importanti • Difesa Nazionale: l’esercito è un classico bene pubblico necessario per affrontare un nemico esternodi cui tutti gli abitanti di un paese ne traggono beneficio, così come lo è anche ➔ • Ordine Pubblico: la polizia è un altro bene pubblico necessario per mantenere la sicurezza all’interno di una nazione • La Pubblica Istruzione Obbligatoria: Scuola Primaria e Secondaria e parte degli Atenei Universitari • La Salute e l’Assistenza Sanitaria: sebbene possono essere private, rimangono come un Bene Pubblico secondo l’ordinamento costituzionale • La Ricerca Scientifica di Base e la Conoscenza Generica: non si può brevettare nessuno dei contenuti accademici impartiti nelle scuole e università ➔ solo la ricerca e tecnologia specifica possono dar luogo a brevetti privati data la spesa ingente in ricerca e sviluppo di prodotti da parte di aziende private ➔ comunque esiste una zona grigia ancora da chiarire che genera una discussione dilemmatica su beni essenziali come vaccini, medicine e cure • Lotta contro la Povertà e per le Pari Opportunità info@matteomarcantognini.it
  • 33. Analisi Costo-Beneficio dei Beni Pubblici • Rimane chiaro che ci sono dei beni che in parte o totalmente non possono essere prodotti e venduti dal settore privato e che nella loro produzione e distribuzione deve intervenire lo Stato • Comunque, il governo deve determinare quali beni offrire e in quale quantità attraverso l’Analisi Costo-Beneficio • Ciò significa che il governo deve ascoltare tutti i gruppi d’interesse favorevoli e contrari a determinate opere pubbliche, facendo i conti sui Costi Sociali e sui Benefici Sociali • Questo è un compito molto difficile da svolgere per che l’analisi costo- beneficio in termini sociali non è precisa e tende ad allocare inefficientemente le risorse, non solo a causa di conflitti d’interesse e dell’esistenza di eventuali interessi non virtuosi, ma anche per le sfumature di grigio esistenti fra beni pubblici, beni pubblici ad uso privato e beni meritori info@matteomarcantognini.it
  • 34. Risorse Collettive: La Tragedia dei Comuni • La Tragedia dei Comuni è una parabola che illustra per che le risorse collettive si utilizzano senza riguardo del costo sociale • Siccome le risorse collettive sono non escludenti ma rivali nel loro uso, è inevitabile il loro logoramento fino a esaurimento se non sono regolate, tassate o date in concessione con una gestione privata efficiente • Sono un problema antico che comunque si ripete ed è ancora attuale, dato che l’esternalità che genera non è prevenuta con anticipata internalizzazione info@matteomarcantognini.it
  • 40. Cap 12 Il Design del Sistema Impositivo • La carica impositiva per i cittadini oscilla fra 1/3 (USA) e ½ (EU) e comprende le imposte sul reddito personale, aziendale, IVA, imposte fondiarie, cuneo fiscale sul lavoro dipendente, imposte ambientali, statali, regionali e comunali • Tasse e Imposte sono inevitabili, per che il governo centrale, regionale e comunale ci forniscono beni e servizi pubblici • Quando il governo risolve una esternalità come l’inquinamento, fornisce un bene pubblico come l’istruzione, l’assistenza sanitaria, la sicurezza e la difesa, e inoltre regola una risorsa collettiva come i parchi, le spiagge, i musei, etc., può accrescere il benessere sociale • Da cui l’importanza della riscossione fiscale attraverso le imposte • Comunque le imposte soprattutto quelle sulle vendite e sui consumi diminuisco il benessere economico e producono le cosiddette perdite secche =DWL che si sottraggono al surplus totale info@matteomarcantognini.it
  • 45. Panoramica Finanziaria del Governo • In macroeconomia studiamo il Bilancio dello Stato che mette a confronto le entrate e le uscite dell’amministrazione di uno Stato • In microeconomia ci domandiamo per quanto le tasse e le imposte incidono sulle entrate fiscali di uno Stato • Rapportando le entrate erariali al PIL possiamo osservare che il governo riscuote un 30% circa del reddito solo per quanto riguarda le imposte al reddito e senza tener conto delle imposte sulla produzione • A misura che i paesi sono più sviluppati la carica impositiva sui cittadini è maggiore • Ma tale carica impositiva maggiore si riscontra con una maggiore prestazione di servizi e beni pubblici info@matteomarcantognini.it
  • 52. Fiscalità Nazionale / Entrate Erariali ➔ T • La fonte più importante di entrate per il governo è data dall’imposta sui redditi delle persone fisiche e giuridiche • Questi redditi si classificano in categorie; fondiari, di capitale, di lavoro dipendente, di lavoro autonomo, di impresa e redditi diversi ➔ danno luogo a imposte dirette • L’obbligo fiscale nella sua concezione piò equa e giusta è stabilito in base alla proporzionalità • In effetti in Italia il sistema impositivo è progressivo ovvero basato sul principio della capacità contributiva (sancito nella Costituzione della Repubblica) • La progressività delle imposte può essere tecnicamente attuata con diverse modalità: per detrazione, per classi, continua, per scaglioni (→Italia) info@matteomarcantognini.it
  • 53. Ordine d’importanza delle entrate tributarie della fiscalità nazionale 1. Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche = IRPEF 2. Imposta sui Salari → Cuneo Fiscale = Imposta per la Previdenza Sociale 3. Imposta sui Redditi delle Società = IRES 4. Imposte dirette sui Redditi di Capitale, Redditi Diversi (Plusvalenze) e anche imposte indirette come l’imposta di Bollo sui C/C, Tobin Tax, etc. 5. Imposte Indirette come IVA e accise, imposte sulle vendite e imposte speciali sul consumo, i.e. sui carburanti, alcolici, sigarette, giochi d’azzardo, lotterie, etc. info@matteomarcantognini.it
  • 56. La Spesa del Governo Centrale ➔ G • Tra le principali voci di bilancio di spesa pubblica si ritrovano: • spesa per servizi pubblici primari o essenziali quali infrastrutture pubbliche e trasporti • spesa per i servizi pubblici offerti al cittadino dalla pubblica amministrazione (es. governo, parlamento, ministeri, tribunali, regioni, province, comuni, aziende sanitarie, comunità montane) • spesa per pubblica istruzione, spesa assistenziale (sanità pubblica) e previdenziale, spesa per il sistema pensionistico (e relativi enti previdenziali quali INAIL, INPS, Casse di previdenza) (spesa sociale) • spesa per armamenti, difesa militare e pubblica sicurezza interna • spesa per finanziamento di ricerca e sviluppo scientifico-tecnologico dei rispettivi enti pubblici di ricerca (Università, CNR, ENEA, INFN, INAF, INGV ecc.) • spesa per finanziamento, gestione e manutenzione di beni artistici e culturali, proprietà statali ecc. • spese per eventuali disastri, calamità naturali e ambientali • spesa per copertura e interessi sul debito pubblico in scadenza • spesa per servizio pubblico radiotelevisivo • spesa eventuale in fatto di politica industriale info@matteomarcantognini.it
  • 60. Il Bilancio dello Stato • A grosso modo il Bilancio dello Stato che è in realtà una identità macroeconomica è la differenza fra le entrate erariali o fiscali e le spese o uscite del governo • BS = T – G - Tr / Questo bilancio può essere in avanzo = surplus o disavanzo = deficit ➔ per molti paesi come l’Italia il bilancio tende a presentare un disavanzo detto disavanzo primario • La Manovra di Bilancio è insieme degli interventi presentati annualmente dal governo con la legge finanziaria per apportare al bilancio, a legislazione vigente, le correzioni necessarie al fine di perseguire gli obiettivi programmatici o ridurre un deficit che risulti troppo elevato info@matteomarcantognini.it
  • 62. Andamento dei conti pubblici in Italia: entrate, spese, saldi e interessi (1980-2019) Luca P. https://grafici.altervista.org/ «Questo grafico è sicuramente interessante ma, come già detto in altre occasioni, i valori rappresentati sono influenzati dall’andamento dell’economia e questo ne riduce la significatività; se il PIL varia di una certa percentuale, è normale aspettarsi che le entrate dello Stato abbiano variazioni simili, e questo influenza anche le altre variabili. Per evidenziare le variazioni autonome* è quindi necessario calcolare i valori in rapporto al PIL. In un tale contesto se una serie di valori risulta piatta, significa che segue esattamente l’andamento del PIL; se sale significa che cresce più del PIL; se scende, meno.» *Vedi: Domanda Autonoma, Propensione al Consumo e Moltiplicatore della Spesa ➔ A0 = C0 + I0 + G0 + cTR0 + X0 - IM0 → Equilibrio nel Breve Periodo / Macroeconomia / Parte XI info@matteomarcantognini.it
  • 64. Andamento dei conti pubblici in Italia: entrate, spese, saldi e interessi (1980-2019) Luca P. https://grafici.altervista.org/ «Il grafico con i valori assoluti è bene quindi che sia integrato con quello delle percentuali sul PIL. Come avete già visto, è stata aggiunta ad ulteriore scopo informativo la serie di valori relativa al tasso di interesse reale sui titoli di stato BOT a 12 mesi. Il significato delle variabili Entrate e Spese dovrebbe essere chiaro. La distanza tra la linea rossa delle spese e quella blu delle entrate rappresenta il deficit dello Stato (ovvero soldi che mancano per andare in pareggio). Se la linea blu fosse sopra la rossa avremmo un deficit positivo, ovvero un surplus. Va detto che non necessariamente tutto il deficit si trasforma esattamente in incremento del debito pubblico. Esistono dei passaggi intermedi che possono modificare il valore. La distanza tra la linea rossa delle spese e la linea gialla delle spese senza interessi mi definisce ovviamente il valore degli interessi stessi. La distanza tra la linea gialla delle spese senza interessi e la linea blu delle entrate indica il cosiddetto avanzo primario (se la blu è sopra la gialla, altrimenti è un disavanzo).» info@matteomarcantognini.it
  • 66. Andamento dei conti pubblici in Italia: entrate, spese, saldi e interessi (1980-2019) Luca P. https://grafici.altervista.org/ «Per avere una visione più chiara delle variabili deficit, interessi e avanzo primario che sono state citate più volte nel commento, è possibile rappresentarle direttamente in un grafico (in rapporto al PIL):Si notano facilmente i punti salienti di quanto descritto in precedenza. Il vistoso peggioramento del deficit del 1981 e il picco massimo raggiunto nel 1985 (ben il -12% del PIL). La crescita degli interessi e il picco raggiunto nel 1993 (il 12,2%). La fase di risanamento con la riduzione del deficit al valore minimo del 2000 (-1,3%). Da evidenziare che il mantenimento quasi costante di un avanzo primario positivo, a volte anche considerevole, durante gli ultimi 25 anni, deriva proprio dalla necessità di pagare gli interessi sul debito. Come detto, dopo la crisi del 2012-13 il deficit si sta lentamente riducendo, grazie all’andamento calante degli interessi e a un avanzo primario più o meno stabile. Nel 2019 il deficit ha raggiunto l’1,6% del PIL (dal 2,2% dell’anno precedente), gli interessi il 3,4% (dal 3,7%) e il saldo primario l’1,7% (dall’1,5%).» info@matteomarcantognini.it
  • 68. Demografia e Sfida Fiscale • Dilemma: da un lato la spending review deve ottimizzare la spesa sociale e da un altro lato la riscossione fiscale dev’essere volta a non appesantire il carico impositivo oltre il limite di massimo della Curva di Laffer ➔ è urgente ridisegnare il sistema delle entrate dello Stato per incentivare l’obbligo e diminuire l’evasione • La principale causa di sostenuto aumento del disavanzo è l’invecchiamento della popolazione che comporta maggiori spese assistenziali e sanitarie a carico dell’INPS ➔ un bene pubblico fornito dallo Stato che tende ad avere un elevato costo e la cui curva d’offerta tende a spostarsi verso l’alto • In conseguenza, il rapporto Deficit/PIL continua a crescere e continuerà a farlo nei prossimi decenni, ragion per cui solo la policy volta alla crescita del PIL può contrastare l’incremento del deficit • Ma siccome nei paesi sviluppati il bonus demografico si va azzerando, la crescita della produzione, che come vedremo dipende anche della crescita demografica, è in parte compromessa • Un dilemma da risolvere puntando sulla Green Economy, il rinvio del pensionamento, l’aumento del risparmio privato, l’Innovazione dei processi di produzione e l’introduzione di nuovi prodotti che incrementino produzione, spesa, reddito, e la distribuzione efficiente delle risorse info@matteomarcantognini.it
  • 72. Fiscalità regionale e comunale • Nel 2019 delle entrate totali di circa 800 miliardi, circa 480 miliardi sono entrate del governo centrale, quindi 320 miliardi sono entrate dei governi regionali e locali • Quindi similarmente a ciò che accade negli USA, in Italia un 40% del totale dei tributi viene riscossa dalle amministrazioni regionali e comunali • In Italia, le imposte regionali e locali più importanti sono: • Addizionale Comunale IRPEF e Addizionale Regionale IRPEF • Imposta Municipale Propria IMU • Tassa sui Rifiuti TARI • Tasse automobilistiche e Imposta RC Auto • IRAP: l’imposta regionale sulle attività produttive è dovuta per l'esercizio abituale di una attività autonomamente organizzata diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi ➔ costituisce in ogni caso presupposto di imposta l’attività esercitata dalle società e dagli enti, compresi gli organi e le amministrazioni dello Stato info@matteomarcantognini.it
  • 79. La Spesa degli Enti Territoriali • Le Regioni, la Provincie e i Comuni forniscono i beni e servizi pubblici più accessibili ai cittadini, ovvero i servizi ambientali, sociali e innanzitutto l’istruzione primaria e secondaria • Quindi le voci di spesa più salienti sono l’istruzione, i programmi di assistenza sociale, la sicurezza e ordine pubblico municipale e regionale, la gestione territoriale e ambientale, la polizia amministrativa locale, l’erogazione di permessi alle attività commerciali, i trasporti e la mobilità. • Il MEF fornisce un portale tutto dedicato all’esplorazione e analisi dell’equilibrio di bilancio degli enti comunali e regionali, i.e.: https://openbdap.mef.gov.it/it/FET/Scopri info@matteomarcantognini.it
  • 82. Imposte e Efficienza • Lo scopo principale di un sistema impositivo è quello di ottenere le risorse per ila pubblica amministrazione • Ci sono comunque diversi modi per ottenere tali risorse • I 2 obiettivi primordiali per i policymaker sono efficienza ed equità • Un sistema impositivo è più efficiente di un altro se riscuote un simile ammontare di ricavi fiscali al minore costo per i taxpayers = contribuenti • Il costo più evidente è il pagamento delle imposte • Comunque, abbiamo visto che le imposte generano altri due costi che una politica fiscale ben disegnata cerca di evitare o almeno ridurre: • Le perdite secche o DWL che derivano quando le imposte snaturano le decisioni degli agenti economici • Gli oneri amministrativi (commercialisti) che i contribuenti subiscono in adempimento alle leggi fiscali info@matteomarcantognini.it
  • 83. Perdite Secche • Uno dei Dieci Principi dell’Economia stabilisce che le persone rispondono agli incentivi • Siccome le imposte intralciano gli incentivi, provocano perdite secche • La perdita secca causata dall’imposta è la riduzione del benessere economico dei contribuenti che supera il gettito fiscale incassato dal governo • La DWL è l’inefficienza creata da un imposta quando le persone allocano le loro risorse in base all’incentivo fiscale invece di tenere conto dei veri costi e benefici dei beni e servizi che comprano e vendono • La DWL è la perdita di surplus totale = perdita di surplus consumatore + perdita surplus produttore info@matteomarcantognini.it
  • 84. Scoraggiamento a Risparmiare o Scoraggiamento a Consumare • L’imposta causa un’altra inefficienza: disincentiva il consumo se è applicata al consumo e disincentiva il risparmio quando è applicata ai redditi di capitale ovvero sulle cedole d’interessi o dividendi • Applicata al consumo, l’imposta riduce il surplus del consumatore, causando una minore propensione al consumo di beni e servizi • Applicata alle cedole, ovvero agli interessi o ai dividendi fa sì che in un PAC = Piano di Accumulo di Capitale, il montante di capitale dato dall’investimento del capitale iniziale, dal reinvestimento dei proventi e dall’investimento dei successivi versamenti, sia nettamente minore al rispettivo montante di capitale quando le cedole non sono tassate • Esistono infatti i PIR = Piani Individuali di Risparmio che non sono soggetti a imposizione, e quindi sotto determinate condizioni incoraggiano il risparmio a lungo termine degli individui e le famiglie info@matteomarcantognini.it
  • 85. Gli oneri amministrativi dell’imposizione • Il carico fiscale è una delle più sofferte inefficienze dell’imposizione • E’ la sommatoria di oneri amministrativi per contribuenti e per la Agenzia delle Entrate: • i contribuenti dobbiamo incorrere in oneri occupando il nostro tempo durante tutto l’anno con le registrazioni di tutte le documentazioni occorrenti per il calcolo delle imposte e dobbiamo ricorrere ai commercialisti per la preparazione finale delle dichiarazioni • l’Agenzia Entrate ha tutto un suo budget per lo svolgimento della sua missione di riscossione e per far compiere le leggi fiscali ➔ le risorse utilizzate per l’ottemperamento dell’ordinamento impositivo sono un tipo di DWL • Occorre la Semplificazione Fiscale che è comunque di difficile implementazione politica info@matteomarcantognini.it
  • 86. Determinazione Pressione Fiscale • Alla luce dell’efficienza e dell’equità dell’imposta sul reddito, gli economisti distinguono due concetti di tassi impositivi: • 𝑻𝒂𝒔𝒔𝒐 𝑴𝒆𝒅𝒊𝒐 = 𝒕𝒐𝒕𝒂𝒍𝒆 𝒊𝒎𝒑𝒐𝒔𝒕𝒆 𝒑𝒂𝒈𝒂𝒕𝒆 𝒕𝒐𝒕𝒂𝒍𝒆 𝒆𝒏𝒕𝒓𝒂𝒕𝒆 = 𝑻 𝒀 ⇒ permette misurare il sacrificio fiscale subito dal contribuente dato che misura la parte del suo reddito destinata all’imposta sul reddito • 𝑻𝒂𝒔𝒔𝒐 𝑴𝒂𝒓𝒈𝒊𝒏𝒂𝒍𝒆 = 𝒅𝑻 𝒅𝒀 = 𝚫𝑻 𝚫𝒀 = 𝒊𝒎𝒑𝒐𝒔𝒕𝒂 𝒆𝒙𝒕𝒓𝒂 𝒑𝒂𝒈𝒂𝒕𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒖𝒏𝒊𝒕à 𝒎𝒐𝒏𝒆𝒕𝒂𝒓𝒊𝒂 𝒊𝒏𝒄𝒓𝒆𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒊 𝒓𝒆𝒅𝒅𝒊𝒕𝒐 ⇒ permette misurare la distorsione che il sistema impositivo arreca agli incentivi dato che misura la proporzione in cui il sistema impositivo disincentiva il lavoro ed è quindi quella che determina la perdita secca DWL dell’imposta sul reddito info@matteomarcantognini.it
  • 87. Principi Generali di Equità del Sistema Impositivo • Principio dei Benefici: le persone devono pagare imposte in base ai benefici ricevuti dai servizi pubblici del governo. ➔ questo principio equipara i beni pubblici ai beni privati ➔ i cittadini ricchi devono pagare di più rispetto ai cittadini poveri per che ottengono più benefici dai pubblici servizi • Principio di Capacità di Pago: ogni persona deve pagare imposte secondo la sua capacità di sopportare il carico; questo principio conduce a due concetti base: • Equità Verticale: i contribuenti con maggiore capacità di pago devono pagare maggiore quantità d’imposte • Equità Orizzontale: contribuente con simile capacità di pago devono pagare la stessa quantità d’imposte info@matteomarcantognini.it
  • 88. Principi del Sistema Impositivo Italiano • Principio di Generalità del Tributo: tutti i cittadini italiani, stranieri e apolidi, residenti, sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva (art.53 Costituzione della Repubblica Italiana) • Principio dell’Eguaglianza del Carico Fiscale: a parità di condizioni economiche i soggetti devono sopportare il medesimo gravame tributario • Principio della Capacità Contributiva: l’imposta dev’essere basata sull’attitudine economica dei singoli a pagarla, attitudine che si desume da elementi reali e obiettivi, tra cui soprattutto il reddito, il patrimonio, i risparmi, i consumi e i trasferimenti della ricchezza • Principio della Progressività del Sistema Tributario: sancito nel comma 2 dell’art.53 della Costituzione info@matteomarcantognini.it
  • 89. I Sistemi Impositivi • Il Concetto di Equità Verticale determina i tipi di sistemi impositivi: • Sistema ad Aliquota Unica = Flat Tax ➔ totale assenza di equità verticale • Sistema a Imposta Regressiva: sistema in cui i contribuenti con redditi elevati pagano una frazione minore dei loro redditi rispetto alla frazione pagata dai contribuenti con redditi più bassi ➔ assenza di equità verticale • Sistema a Imposta Proporzionale: sistema in cui tutti i contribuenti pagano la stessa frazione o percentuale dei loro redditi ➔ parziale assenza di equità verticale • Sistema a Imposta Progressiva: sistema impositivo in cui a misura che i redditi aumentano, aumentano le frazioni percentuali di pagamento delle imposte sui redditi ➔ sistema dotato di equità verticale nelle sue diverse versioni: • Progressività Continua • Progressività per Classi • Progressività per Scaglioni info@matteomarcantognini.it
  • 90. Come si distribuisce il carico fiscale • Bisogna tenere presente che il governo attraverso i trasferimenti (INPS et al) rappresentati dalle pensioni, assegni assistenziali (accompagno, pensioni d’invalidità, etc.) e assistenza sanitaria, migliora il benessere delle famiglie • Infatti, gli studi dimostrano che le famiglie povere ricevono più pagamenti di trasferimenti in beni e servizi che ciò che pagano per imposte • Pagando imposte con il sistema progressivo, le famiglie povere con lo scaglione di reddito più basso e aliquota impositiva bassa, ricevono pagamenti per trasferimenti che fanno sì che il loro reddito complessivo sia più elevato di quello che sarebbe se non pagassero imposte e quindi non ricevessero i trasferimenti • Quindi, il carattere progressivo delle politiche fiscali del governo, fa sì che con le famiglie più ricche si ridistribuisce la ricchezza alle famiglie più povere info@matteomarcantognini.it
  • 94. Incidenza ed Equità Fiscale • L’incidenza fiscale è lo studio di chi sopporta il carico fiscale ed è centrale per valutare l’equità orizzontale e verticale delle imposte che deve tener conto degli effetti indiretti • L’imposta sul reddito delle società (IRES) è un buon esempio dell’importanza dell’incidenza delle imposte sull’equità • Per le persone fisiche in genere l’IRES è preferibile all’IRPEF, per che credono che il carico fiscale ricade su una persona giuridica, senza tener conto che alla fine l’IRES grava indirettamente sulle persone fisiche che lavorano e gestiscono le corporazioni e grava sugli azionisti e sugli investitori, riducendo il reddito operativo netto e quindi destinando una minore proporzione di utili alla crescita delle imprese e anche una minore parte di essi alla distribuzione fra investitori azionisti info@matteomarcantognini.it