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La misurazione della foria:
 ruolo dell’informazione
     visiva periferica
         MAURO FRISANI
      PAOLO TACCONELLA
    Corso di Laurea in Ottica e
            Optometria
        Scienze MM.FF.NN
il fenomeno di cui parliamo è grossolanamente rappresentato :
concentrando la fissazione in un punto di un immagine notiamo una
progressiva riduzione della percezione in termini di sensibilità
cromatica, al contrasto e di risoluzione spaziale,il fenomeno è più
evidente in visione monoculare; l’effetto qui presente è ottenuto con uno
sfuocamento radiale progressivo
il fenomeno di cui parliamo è grossolanamente rappresentato :
concentrando la fissazione in un punto di un immagine notiamo una
progressiva riduzione della percezione in termini di sensibilità
cromatica, al contrasto e di risoluzione spaziale,il fenomeno è più
evidente in visione monoculare; l’effetto qui presente è ottenuto con uno
sfuocamento radiale progressivo
qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo
sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi
come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con
la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della
concentrazione in un punto del testo
su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato
sul quadro precedente
qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo
sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi
come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con
la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della
concentrazione in un punto del testo
su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato
sul quadro precedente
qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo
 sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi
 come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con
 la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della
 concentrazione in un punto del testo
 su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato
 sul quadro precedente




  Ho a lungo abitato sotto ampi portici che i soli marini tingevano di mille
                                    fuochi
e che grandi, dritti e maestosi pilastri rendevano simili a grotte di basalto.
I marosi rotolando le immagini dei cieli, mischiavano in maniera solenne e
  mistica i possenti accordi della loro ricca musica ai colori del tramonto
                           riflessi dai miei occhi.
qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo
 sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi
 come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con
 la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della
 concentrazione in un punto del testo
 su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato
 sul quadro precedente




  Ho a lungo abitato sotto ampi portici che i soli marini tingevano di mille
                                    fuochi
e che grandi, dritti e maestosi pilastri rendevano simili a grotte di basalto.
I marosi rotolando le immagini dei cieli, mischiavano in maniera solenne e
  mistica i possenti accordi della loro ricca musica ai colori del tramonto
                           riflessi dai miei occhi.
Foria?

 posizione di tendenza degli assi visuali
  in assenza di stimolo fusionale




                     unità di misura: diottrie
                     prismatiche (± 1)

            1   Grosvenor TP. Primary Care Optometry. 2nd ed. New York; Professional Press,
nella distorsione ottica introdotta dal cilindro di maddox l’immagine in alto a sinistra è vista con
l’occhio sinistro ed è reale senza artifici ottici, l’img in alto a destra è vista attraverso un cilindro
di maddox con l’occhio destro, l’immagine sotto centrale è la proezione cerebrale di queste due
differenti immagini viste attraverso i due occhi, questa condizione di dissocazione attraverso il
cilindro di maddox permette di identificare la posizione degli assi visuali interrompendo la
fusione sensoriale e motoria. La posizione e la relativa compensazione prismatica della distanza
delle due immagini definisce il valore di foria, definiamo come esoforia quando l’immagine
virtuale è dallo stesso lato dell’occhio a cui è presentato il cilindro...questa condizione al buio
completo riprodotta in laboratorio esclude ogni informazione periferica
nella trasposizione spaziale ottenuta con un prisma si presenta l’altro fenomeno ottico di
deterioramento di una delle due immagini caratteristico delle misurazione delle forie , in questo
caso è riprodotto in laboratorio il test di facchin che utilizza un prisma per interrompere la visione
binoculare. Risulta evidente la perdita di risoluzione di una delle due immagini; la perdita di
risoluzione è dovuta alle aberrazione introdotte dal prisma dissociatore
cosa condiziona la misurazione

 Condizionamenti soggettivi
 convergenza tonica (O'Shea et al., 1988)
 risposta accomodativa (Owens e Tyrrell,
 1992)
 convergenza prossimale (Jaschinski et al.,


282  O'Shea WF, Ciuffreda KJ, Fisher SK, Tannen B, Super P. Relation between distance heterophoria
and tonic vergence. Am J Optom Physiol Opt 1988; 65 (10): 787-93
3 Owens DA, Tyrrell RA. Lateral phoria at distance: contributions of accommodation. Invest

Ophthalmol Vis Sci 1992; 33 (9): 2733-43
4 Jaschinski W, Jainta S, Hoormann J, Walper N. Objective vs subjective measurements of dark

vergence. Ophthalmic Physiol Opt 2007; 27 (1): 85-92
5 Rosenfield M, Chun TW, Fischer SE. Effect of prolonged dissociation on the subjective
cosa condiziona la
           misurazione della
                 foria?
    Condizionamenti oggettivi
     tempo di dissociazione (Rosenfield e Chun,
      1997)
     posizione del soggetto (Rosenfield e
      Ciuffreda 1991; Thompson 1983)
     luminanza ambientale (Carlson e Kurtz,

5 Rosenfield M, Chun TW, Fischer SE. Effect of prolonged dissociation on the subjective measurement of near
heterophoria. Ophthalmic Physiol Opt 1997; 17 (6): 478-82
6 M Rosenfield, KJ Ciuffreda, and GK HungThe linearity of proximally induced accommodation and vergenceInvest.

Ophthalmol. Vis. Sci. 1991 32: 2985-2991
7 Thompson JT, Guyton DL. Ophthalmic prisms. Measurement errors and how to minimize them. Ophthalmology

1983; 90 (3): 204
8 N.B.Carlson, D.Kurtz. Cliinical procedures for ocular examination. McGraw-Hill 2004
9 Morgan MW. The reliability of clinical measurements with special reference to distance heterophoria. Am J Optom
cosa condiziona la
           misurazione della                                                  Qua
                                                                             in c le test
                 foria?                                                          he m ?
                                                                                      odo
    Condizionamenti oggettivi
                                                                                          ?
     tempo di dissociazione (Rosenfield e Chun,
      1997)
     posizione del soggetto (Rosenfield e
      Ciuffreda 1991; Thompson 1983)
     luminanza ambientale (Carlson e Kurtz,

5 Rosenfield M, Chun TW, Fischer SE. Effect of prolonged dissociation on the subjective measurement of near
heterophoria. Ophthalmic Physiol Opt 1997; 17 (6): 478-82
6 M Rosenfield, KJ Ciuffreda, and GK HungThe linearity of proximally induced accommodation and vergenceInvest.

Ophthalmol. Vis. Sci. 1991 32: 2985-2991
7 Thompson JT, Guyton DL. Ophthalmic prisms. Measurement errors and how to minimize them. Ophthalmology

1983; 90 (3): 204
8 N.B.Carlson, D.Kurtz. Cliinical procedures for ocular examination. McGraw-Hill 2004
9 Morgan MW. The reliability of clinical measurements with special reference to distance heterophoria. Am J Optom
caratteristiche psicometriche

     • Per giudicare un test psicometrico
       rispetto ad un altro possiamo
       utilizzare due classifiche:
              1. affidabilità (per precisione e
                 ripetibilità),
              2. validità (per accuratezza)
     • Non è possibile applicare la validità
       per alcune caratteristiche soggettive
       ingovernabili (tonicità).
     • Il test migliore dovrebbe quindi
10MJ. Clinical investigation of a method of testing phoria at 40 centimeters. Am J Optom Arch Am Acad
Optom 1948; 25 (10): 492-5
autore           anno          Von Graefe                 Maddox             Thornington
                                                                                                          t
Scoobe-                1947                +                         +                      -
Green                                                                                                     e
Hirsch                 1948                -                                               +              s
Morris                 1960                -                          -                    +              t
Morgan                 1955                -                         +                                    m
Weimouth               1963                -                         +                                    i
                                                                                                          g
Rainey                 1998                -                                               +
                                                                                                          l
Wong**                 2002                -                                                              i
Gurbal                 2005                -                                               +              o
Casillas e
Casillas*
                       2006                -                         +                     +              r
                                                                                                          e
Escalante              2006                -                          ±                    +
                                                                                                          ?
 i diversi lavori che si sono occupati di confrontare i vari test di foria sono difficilmente confrontabili
 matematicamente poiché sono stati utilizzati coefficienti di correlazione differenti. nella tabella
 abbiamo inserito approssimazioni sul test giudicato migliore rispetto al parametro utilizzato
suggerimenti dalla
autore                   consiglio
       Maddox: no differenza con maggiore
Scoobe illuminazione; no differenza alternanza
       tra 2 occhi; no differenza con cilindro
       rosso o bianco
       meno exoforia con mira più piccola;
Hirsch
       Thornigton più semplice

Morris    più affidabile con cinestesia

Casillas più ripetibile nello spazio libero
Casillas rispetto al forottero
La misurazione della foria: ruolo
    dell’informazione visiva
            periferica
        20 soggetti
        età media: 24anni (± 7)
        9 Maschi, 11 Femmine
        stereopsi presente
        equivalente sferico medio:
metodi: TEST valutati

 Von Graefe con forottero
 Von Graefe con occhiale di prova
 Maddox/ Ala di Maddox
 Facchin
 Thornington

        da Lontano e da Vicino
metodi : controllo degli

 1 esaminatore per ogni test

 quadrato latino cieco

 ogni test in stanza specifica con
  costanza ambientale
Risultati
                               valore    valore deviazione
      LONTANO          media
                               minimo   massimo standard
von graefe forottero   -0.3     -2.7      4.0      ±2,0
von graefe occhiale    -1.4     -4.7      2.0      ±2,3
maddox                 -0.3     -3.7      3.0      ±1,5
facchin                -0.4     -2.7      1.0      ±1,0
thornington             0.0     -2.2      2.5      ±1,2

                               valore    valore deviazione
          VICINO       media
                               minimo   massimo standard
von graefe forottero   -4.5     -9.3      3.3      ±3,4
von graefe occhiale    -5.5     -9.3      3.0      ±3,2
maddox                 -6.3     -9.7      1.3      ±2,9
facchin                -6.8    -10.7      1.3      ±3,4
thornington            -5.6    -10.0      1.7      ±3,0
vicino
vicino
vicino
Discussio


 metodologia efficace
 analisi dati confrontabile

 replica dell’ipotesi che il
contributo accomodativo e della
vergenza tonica sono significativi
nella rilevazione dell’eteroforia
CONCLUSIO
 i test di eteroforia si rivelano poco ripetibili,
come atteso
        le linee di tendenza dell’analisi dati di
        confronto tra test “ambientali” e non
        “ambientali” sono significativamente
        differenti da lontano: maggiore è
        l’esclusione delle informazioni periferiche
        e più “instabile” è la risposta

integrazione con disparità di fissazione
Riferime
1. Grosvenor TP (1989), Primary Care Optometry. 2nd ed., Professional Press,
   New York, pag. 101-2
• O'Shea WF, Ciuffreda KJ, Fisher SK, Tannen B, Super P. (1988), Relation
   between distance heterophoria and tonic vergence. Am J Optom Physiol Opt;
   65 (10):787-93
• Owens DA, Tyrrell RA, (1992), Lateral phoria at distance: contributions of
   accommodation. Invest Ophthalmol Vis Sci; 33 (9): 2733-43
• Jaschinski W, Jainta S, Hoormann J, Walper N. (2007), Objective vs subjective
   measurements of dark vergence. Ophthalmic Physiol Opt; 27 (1):85-92
• Rosenfield M, Chun TW, Fischer SE, (1997), Effect of prolonged dissociation
   on the subjective measurement of near heterophoria. Ophthalmic Physiol
   Opt; 17 (6):478-82
• Rosenfield M, Ciuffreda KJ, Hung GK, (1991), The linearity of proximally
   induced accommodation and vergence, Invest. Ophthalmol. Vis. Sci.
   32:2985-2991
• Thompson JT, Guyton DL. (1983) Ophthalmic prisms. Measurement errors
   and how to minimize them. Ophthalmology; 90 (3):204
1. Carlson NB, Kurtz D, (2004), Clinical procedures for ocular examination.
   McGraw-Hill, New York, pag.162
• Morgan MW, (1955), The reliability of clinical measurements with special
   reference to distance heterophoria. Am J Optom Arch Am Acad Optom; 32
grazie dell’attenzione

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Forie Optometria 2009

  • 1. La misurazione della foria: ruolo dell’informazione visiva periferica MAURO FRISANI PAOLO TACCONELLA Corso di Laurea in Ottica e Optometria Scienze MM.FF.NN
  • 2. il fenomeno di cui parliamo è grossolanamente rappresentato : concentrando la fissazione in un punto di un immagine notiamo una progressiva riduzione della percezione in termini di sensibilità cromatica, al contrasto e di risoluzione spaziale,il fenomeno è più evidente in visione monoculare; l’effetto qui presente è ottenuto con uno sfuocamento radiale progressivo
  • 3. il fenomeno di cui parliamo è grossolanamente rappresentato : concentrando la fissazione in un punto di un immagine notiamo una progressiva riduzione della percezione in termini di sensibilità cromatica, al contrasto e di risoluzione spaziale,il fenomeno è più evidente in visione monoculare; l’effetto qui presente è ottenuto con uno sfuocamento radiale progressivo
  • 4. qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della concentrazione in un punto del testo su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato sul quadro precedente
  • 5. qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della concentrazione in un punto del testo su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato sul quadro precedente
  • 6. qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della concentrazione in un punto del testo su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato sul quadro precedente Ho a lungo abitato sotto ampi portici che i soli marini tingevano di mille fuochi e che grandi, dritti e maestosi pilastri rendevano simili a grotte di basalto. I marosi rotolando le immagini dei cieli, mischiavano in maniera solenne e mistica i possenti accordi della loro ricca musica ai colori del tramonto riflessi dai miei occhi.
  • 7. qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della concentrazione in un punto del testo su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato sul quadro precedente Ho a lungo abitato sotto ampi portici che i soli marini tingevano di mille fuochi e che grandi, dritti e maestosi pilastri rendevano simili a grotte di basalto. I marosi rotolando le immagini dei cieli, mischiavano in maniera solenne e mistica i possenti accordi della loro ricca musica ai colori del tramonto riflessi dai miei occhi.
  • 8. Foria?  posizione di tendenza degli assi visuali in assenza di stimolo fusionale unità di misura: diottrie prismatiche (± 1) 1 Grosvenor TP. Primary Care Optometry. 2nd ed. New York; Professional Press,
  • 9. nella distorsione ottica introdotta dal cilindro di maddox l’immagine in alto a sinistra è vista con l’occhio sinistro ed è reale senza artifici ottici, l’img in alto a destra è vista attraverso un cilindro di maddox con l’occhio destro, l’immagine sotto centrale è la proezione cerebrale di queste due differenti immagini viste attraverso i due occhi, questa condizione di dissocazione attraverso il cilindro di maddox permette di identificare la posizione degli assi visuali interrompendo la fusione sensoriale e motoria. La posizione e la relativa compensazione prismatica della distanza delle due immagini definisce il valore di foria, definiamo come esoforia quando l’immagine virtuale è dallo stesso lato dell’occhio a cui è presentato il cilindro...questa condizione al buio completo riprodotta in laboratorio esclude ogni informazione periferica
  • 10. nella trasposizione spaziale ottenuta con un prisma si presenta l’altro fenomeno ottico di deterioramento di una delle due immagini caratteristico delle misurazione delle forie , in questo caso è riprodotto in laboratorio il test di facchin che utilizza un prisma per interrompere la visione binoculare. Risulta evidente la perdita di risoluzione di una delle due immagini; la perdita di risoluzione è dovuta alle aberrazione introdotte dal prisma dissociatore
  • 11. cosa condiziona la misurazione Condizionamenti soggettivi convergenza tonica (O'Shea et al., 1988) risposta accomodativa (Owens e Tyrrell, 1992) convergenza prossimale (Jaschinski et al., 282 O'Shea WF, Ciuffreda KJ, Fisher SK, Tannen B, Super P. Relation between distance heterophoria and tonic vergence. Am J Optom Physiol Opt 1988; 65 (10): 787-93 3 Owens DA, Tyrrell RA. Lateral phoria at distance: contributions of accommodation. Invest Ophthalmol Vis Sci 1992; 33 (9): 2733-43 4 Jaschinski W, Jainta S, Hoormann J, Walper N. Objective vs subjective measurements of dark vergence. Ophthalmic Physiol Opt 2007; 27 (1): 85-92 5 Rosenfield M, Chun TW, Fischer SE. Effect of prolonged dissociation on the subjective
  • 12. cosa condiziona la misurazione della foria? Condizionamenti oggettivi  tempo di dissociazione (Rosenfield e Chun, 1997)  posizione del soggetto (Rosenfield e Ciuffreda 1991; Thompson 1983)  luminanza ambientale (Carlson e Kurtz, 5 Rosenfield M, Chun TW, Fischer SE. Effect of prolonged dissociation on the subjective measurement of near heterophoria. Ophthalmic Physiol Opt 1997; 17 (6): 478-82 6 M Rosenfield, KJ Ciuffreda, and GK HungThe linearity of proximally induced accommodation and vergenceInvest. Ophthalmol. Vis. Sci. 1991 32: 2985-2991 7 Thompson JT, Guyton DL. Ophthalmic prisms. Measurement errors and how to minimize them. Ophthalmology 1983; 90 (3): 204 8 N.B.Carlson, D.Kurtz. Cliinical procedures for ocular examination. McGraw-Hill 2004 9 Morgan MW. The reliability of clinical measurements with special reference to distance heterophoria. Am J Optom
  • 13. cosa condiziona la misurazione della Qua in c le test foria? he m ? odo Condizionamenti oggettivi ?  tempo di dissociazione (Rosenfield e Chun, 1997)  posizione del soggetto (Rosenfield e Ciuffreda 1991; Thompson 1983)  luminanza ambientale (Carlson e Kurtz, 5 Rosenfield M, Chun TW, Fischer SE. Effect of prolonged dissociation on the subjective measurement of near heterophoria. Ophthalmic Physiol Opt 1997; 17 (6): 478-82 6 M Rosenfield, KJ Ciuffreda, and GK HungThe linearity of proximally induced accommodation and vergenceInvest. Ophthalmol. Vis. Sci. 1991 32: 2985-2991 7 Thompson JT, Guyton DL. Ophthalmic prisms. Measurement errors and how to minimize them. Ophthalmology 1983; 90 (3): 204 8 N.B.Carlson, D.Kurtz. Cliinical procedures for ocular examination. McGraw-Hill 2004 9 Morgan MW. The reliability of clinical measurements with special reference to distance heterophoria. Am J Optom
  • 14. caratteristiche psicometriche • Per giudicare un test psicometrico rispetto ad un altro possiamo utilizzare due classifiche: 1. affidabilità (per precisione e ripetibilità), 2. validità (per accuratezza) • Non è possibile applicare la validità per alcune caratteristiche soggettive ingovernabili (tonicità). • Il test migliore dovrebbe quindi 10MJ. Clinical investigation of a method of testing phoria at 40 centimeters. Am J Optom Arch Am Acad Optom 1948; 25 (10): 492-5
  • 15. autore anno Von Graefe Maddox Thornington t Scoobe- 1947 + + - Green e Hirsch 1948 - + s Morris 1960 - - + t Morgan 1955 - + m Weimouth 1963 - + i g Rainey 1998 - + l Wong** 2002 - i Gurbal 2005 - + o Casillas e Casillas* 2006 - + + r e Escalante 2006 - ± + ? i diversi lavori che si sono occupati di confrontare i vari test di foria sono difficilmente confrontabili matematicamente poiché sono stati utilizzati coefficienti di correlazione differenti. nella tabella abbiamo inserito approssimazioni sul test giudicato migliore rispetto al parametro utilizzato
  • 16. suggerimenti dalla autore consiglio Maddox: no differenza con maggiore Scoobe illuminazione; no differenza alternanza tra 2 occhi; no differenza con cilindro rosso o bianco meno exoforia con mira più piccola; Hirsch Thornigton più semplice Morris più affidabile con cinestesia Casillas più ripetibile nello spazio libero Casillas rispetto al forottero
  • 17. La misurazione della foria: ruolo dell’informazione visiva periferica  20 soggetti  età media: 24anni (± 7)  9 Maschi, 11 Femmine  stereopsi presente  equivalente sferico medio:
  • 18. metodi: TEST valutati  Von Graefe con forottero  Von Graefe con occhiale di prova  Maddox/ Ala di Maddox  Facchin  Thornington da Lontano e da Vicino
  • 19. metodi : controllo degli  1 esaminatore per ogni test  quadrato latino cieco  ogni test in stanza specifica con costanza ambientale
  • 20. Risultati valore valore deviazione LONTANO media minimo massimo standard von graefe forottero -0.3 -2.7 4.0 ±2,0 von graefe occhiale -1.4 -4.7 2.0 ±2,3 maddox -0.3 -3.7 3.0 ±1,5 facchin -0.4 -2.7 1.0 ±1,0 thornington 0.0 -2.2 2.5 ±1,2 valore valore deviazione VICINO media minimo massimo standard von graefe forottero -4.5 -9.3 3.3 ±3,4 von graefe occhiale -5.5 -9.3 3.0 ±3,2 maddox -6.3 -9.7 1.3 ±2,9 facchin -6.8 -10.7 1.3 ±3,4 thornington -5.6 -10.0 1.7 ±3,0
  • 21.
  • 22.
  • 23.
  • 27. Discussio  metodologia efficace  analisi dati confrontabile  replica dell’ipotesi che il contributo accomodativo e della vergenza tonica sono significativi nella rilevazione dell’eteroforia
  • 28. CONCLUSIO i test di eteroforia si rivelano poco ripetibili, come atteso le linee di tendenza dell’analisi dati di confronto tra test “ambientali” e non “ambientali” sono significativamente differenti da lontano: maggiore è l’esclusione delle informazioni periferiche e più “instabile” è la risposta integrazione con disparità di fissazione
  • 29. Riferime 1. Grosvenor TP (1989), Primary Care Optometry. 2nd ed., Professional Press, New York, pag. 101-2 • O'Shea WF, Ciuffreda KJ, Fisher SK, Tannen B, Super P. (1988), Relation between distance heterophoria and tonic vergence. Am J Optom Physiol Opt; 65 (10):787-93 • Owens DA, Tyrrell RA, (1992), Lateral phoria at distance: contributions of accommodation. Invest Ophthalmol Vis Sci; 33 (9): 2733-43 • Jaschinski W, Jainta S, Hoormann J, Walper N. (2007), Objective vs subjective measurements of dark vergence. Ophthalmic Physiol Opt; 27 (1):85-92 • Rosenfield M, Chun TW, Fischer SE, (1997), Effect of prolonged dissociation on the subjective measurement of near heterophoria. Ophthalmic Physiol Opt; 17 (6):478-82 • Rosenfield M, Ciuffreda KJ, Hung GK, (1991), The linearity of proximally induced accommodation and vergence, Invest. Ophthalmol. Vis. Sci. 32:2985-2991 • Thompson JT, Guyton DL. (1983) Ophthalmic prisms. Measurement errors and how to minimize them. Ophthalmology; 90 (3):204 1. Carlson NB, Kurtz D, (2004), Clinical procedures for ocular examination. McGraw-Hill, New York, pag.162 • Morgan MW, (1955), The reliability of clinical measurements with special reference to distance heterophoria. Am J Optom Arch Am Acad Optom; 32

Notas del editor

  1. questo lavoro si occupa delle misurazioni delle forie con lo scopo di confrontare differenti test di misurazione raggruppando test ad esclusione delle informazioni visive periferiche rispetto ai test che non includono le informazioni visive periferiche, inoltre le differenze tra i metodi di dissociazione attraverso un prisma o un cilindro di maddox
  2. il fenomeno di cui parliamo è grossolanamente rappresentato : concentrando la fissazione in un punto di un immagine notiamo una progressiva riduzione della percezione in termini di sensibilità cromatica, al contrasto e di risoluzione spaziale,il fenomeno è più evidente in visione monoculare; l’effetto qui presente è ottenuto con uno sfuocamento radiale progressivo
  3. qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della concentrazione in un punto del testo su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato sul quadro precedente
  4. qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della concentrazione in un punto del testo su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato sul quadro precedente
  5. qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della concentrazione in un punto del testo su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato sul quadro precedente
  6. 1 Grosvenor TP. Primary Care Optometry. 2nd ed. New York; Professional Press, 1989: 101-2
  7. nella distorsione ottica introdotta dal cilindro di maddox l’immagine in alto a sinistra è vista con l’occhio sinistro ed è reale senza artifici ottici, l’img in alto a destra è vista attraverso un cilndro di maddox con l’occhio destro, l’immagine sotto centrale è la proezione cerebrale di queste due differenti immagini viste attraverso i due occhi, questa condizione di dissocazione attraverso il cilindro di maddox permette di identificare la posizione degli assi visuali interrompendo la fusione sensoriale e motoria. La posizione e la relativa compensazione prismatica della distanza delle due immagini definisce il valore di foria, definiamo come esoforia quando l’immagine virtuale è dallo stesso lato dell’occhio a cui è presentato il cilindro...questa condizione al buio completo riprodotta in laboratorio esclude ogni informazione periferica
  8. nella trasposizione spaziale ottenuta con un prisma si presenta l’altro fenomeno ottico di deterioramento di una delle due immagini caratteristico delle misurazione delle forie , in questo caso è riprodotto in laboratorio il test di facchin che utilizza un prisma per interrompere la visione binoculare. Risulta evidente la perdita di risoluzione di una delle due immagini; la perdita di risoluzione è dovuta alle aberrazione introdotte dal prisma dissociatore
  9. per giudicare un test psicometrico rispetto ad un altro possiamo utilizzare 2 classifiche, 1 è l’affidabilità per precisione e ripetibilità, l’altra classifica è la validità per accuratezza, nel nostro caso non è possibile applicare la validità per alcune caratteristiche soggettive ingovernabili (tonicità). il test migliore dovrebbe quindi essere quello più ripetibile e contemporaneamente semplice da somministrare
  10. i diversi lavori che si sono occupati di confrontare i vari test di foria sono difficilmente confrontabili matematicamente poiché sono stati utilizzati coefficienti di correlazione differenti. nella tabella abbiamo inserito approssimazioni sul test giudicato migliore rispetto al parametro utilizzato dall’autore *trial frame vs phoropter **vs Howell
  11. varie qualità emerse come migliori rispetto alle altre nei test di criticità dell’esecuzione
  12. il campione che abbiamo esaminato è omogeneo per età, difetto refrattivo trai due occhi, anisometropia...